Puzzola


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La moffetta ha forse il sistema di difesa più conosciuto al mondo, e cioè lo spruzzo di “puzza”. Solitamente non scaricano il contenuto ripugnante delle loro ghiandole almeno che non siano seriamente minacciate.
Prima di utilizzare il suo getto micidiale la puzzola cerca di intimorire l’avversario inarcando la schiena e rizzando la coda, ma se questo non dovesse bastare, la moffetta emetterà da due ghiandole situate nell’ano un getto di liquido che percorre circa 30 centimetri liquido “vaporizzandosi” per i successivi 2 o 3 metri. Lo spruzzo spesso causa nausea e bruciore agli occhi e alle cavità nasali dell’aggressore. Lo spruzzo inoltre è usato dai maschi per comunicare con il sesso opposto durante la stagione dell’accoppiamento e per contrassegnare il loro territorio.
I maschi in genere sono poligami e solitari. I maschi e le femmine rimangono assieme soltanto per i pochi giorni richiesti per l’accoppiamento.
Le moffette sono notturne, di giorno dormono in tane scavate nel terreno dalle quali escono verso il crepuscolo per alimentarsi. Preferiscono usare delle tane esistenti scavate da altri o delle cavità naturali sotto i ceppi o le radici degli alberi...


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