Messaggio del 29-01-2012 alle ore 18:46:51
C' è poco da sbagliare purtroppo, se lo stesso potrebbe giocare al massimo con il Canosa Sannita... Ed insieme a lui quel mezzo somaro di Obi... Per non parlare di Lucio... Come dico da mesi... Vaffangule a vu e chi vi c'ha messe... ------------ Editato da Mk22 il 29/01/2012 alle 18:53:53
Messaggio del 17-01-2012 alle ore 18:31:05
Caro Phar Lap, se il ragazzo parte da sinistra (come nel derby) hai ragione, in quanto da lì fatica ad inserirsi.Credo che gli manchi ancora un po' di maturità sul piano tattico. Però, se viene schierato a destra, per me è il migliore centrocampista offensivo degli ultimi 10 anni. Il passaggio filtrante in area, per linee verticali ( che chiedevano a Zarate e che Zarate non sa fare neanche in sogno, perchè gioca sempre a coccia ciucca) è da grandissimo rifinitore, come solo i grandissimi registi di centrocampo sanno disegnare. Nel dribbling non è inferiore a nessuno. Il tiro ce l'ha ma essendo un mancino puro non può neanche provarlo giocando a sinistra. Da lì può solo battere i corner ad uscire e, dalla fascia, crossare in area per gli attaccanti. Il gol che ha sbagliato nel derby non è arrivato solo per questo motivo. Se fosse arrivato sul pallone da destra, a quest'ora, io credo, diremmo cose molto molto diverse. Ma bisogna essere realisti. La formazione la fa (ottimamente) Ranieri e, visti i risultati, non si può recriminare sulla posizione di Ricky Meravilla...
Messaggio del 15-01-2012 alle ore 15:58:23
x Ciky:
Sao Paulo è parecchio europeizzata,giocano solo per soldi e ormai sono alla frutta,solo che hanno i soldi e ogni tanto si fottono giocatori di piccoli club.
Ci sono posti in brasile dove il calcio viene dal sangue e secondo me sono da tenere d'occhio questi club qui: Flamengo,Botafogo,Boavista,Fluminense,Ituano,Santos,club ancora a misura d'uomo ed in grado di forgiare campioni.
Maradona è Dio! Finora il più grande calciatore del mondo,dopo di lui solo Pelè e Beckenbauer.
Messaggio del 05-01-2012 alle ore 15:20:28
Alessà, ti ricordo che Maradona ha sempre detto (anche su you tube) che il suo idolo da ragazzo era un certo Rivelino...perchè le cose che faceva il pibe de oro le aveva già fatte vedere in Brasile Rivelino, ma 20 anni prima! le bambole... le invenzioni... i tocchi geniali... ecc.
Per tacere di Dirceu, un altro grandissimo campione che oggi, purtroppo, non se lo caca nessuno...
Se affermo che Zico (secondo me) è stato il più grande di tutti, è solo perchè ha fatto più gol di Messi e Maradona messi assieme. E Zico non era un attaccante...Certo, Messi ha ancora tutta la carriera davanti a sè, però i gol di Zico li deve sempre fare e, ribadisco, in Argentina lo considerano un giocatore qualsiasi, uno dei tanti, mentre su Alvarez si fanno le pippe...
E poi, visto che tu ami il bel calcio come me, vorrei ricordare anche due campioni dimenticati come Uribe o Francescoli... in Sud America ancora oggi molti tifosi non oserebbero accostare il nome di Leo Messi a questi due mostri sacri del calcio. In Europa è diverso, guardiamo le cose in un'ottica completamente opposta. Un abbraccio a te.
Messaggio del 03-01-2012 alle ore 13:53:27
il primo portiere decente dell'era contemporanea fu'Taffarel(Parma),il secondo Dida(Milan),il terzo Julio Cesar(Inter).Hanno tutti in comune l'italia!!!!da un po'forniamo e formiano calciatori per le nazionali estere a discapito della nostra.Si,forse vuol essere una critica a molti team italiani,Inter in primis...per fortuna la Juve invece da sempre ha uan politica decente.
Messaggio del 31-12-2011 alle ore 11:27:42
In secondo luogo, Ciky, la tua riflessione ne contiene intrinsecamente un'altra, degna di assoluto interesse : i brasiliani NON giocano a zona, come giocavano Liedholm, gli olandesi o il milan di sacchi, o come predicavano i vari Zeman, Galeone ecc. i brasiliani giocano alla brasiliana, cioè giocano e basta, spesso disinteressandosi del tutto al risultato. I brasiliani sono dei palleggiatori, dei virtuosi, dei danzatori di samba, ma non applicano alcuna idea di gioco. Da sempre il Brasile può schierare in difesa fior di giocatori come Nilton Santos, come Junior, come Edinho, gente capace di stare in cabina di regia a dirigere il gioco, sacrificandoli a quel ruolo,spesso con risultati disastrosi (vedi Junior con L'Italia nel 1982) poichè essi sono in realtà dei doppioni dei centrocampisti. Invece le squadre che giocano a zona sono squadre che giocano un calcio operaio, dinamico e arioso quanto si vuole, ma fatto di giocatori operai che si possono interscambiare a tutti i livelli e a prescindere dalle mansioni che solitamente svolgono.Il calcio a zona è fatto soprattutto per le squadrette di provincia dove 11 scarponi che corrono a perdifiato, applicando le idee tattiche del teoreta di turno, diventano un team pericoloso da affrontare per tutti gli squadroni. Il calcio brasiliano è agli antipodi del calcio a zona. E' un calcio dove il modulo non esiste, dove in certe sue interpretazioni pittoresche non esistevano nemmeno il portiere o la difesa, dove si pensa solo al divertimento e all'allegria, finendo spesso col magone in gola e con gli occhi rossi di pianto... Buon Anno a Tutti.
Messaggio del 24-12-2011 alle ore 14:06:49
Ti credo, Ciky, anche se è doloroso leggere che "di arte ce n'è poca" e ancora di più che "di calciatori buoni in Brasile se ne contano sulle dita di una mano". Anche sulla immaturità tattica dei sudamericani, "stanno a zero", devo darti ragione, ma proprio questo, forse, conferisce poesia al loro modo di giocare. Per i sudamericani la tattica semplicemente non esiste. Per loro il calcio è un gioco e come tale bisogna intenderlo, se uno nasce da quelle parti. Ciò vale anche per l'Uruguay, dove si gioca in maniera assai differente dal Brasile, le squadre giocano solo di rimessa e picchiano a più non posso. Anche lì non sanno giocare in maniera diversa da come fanno da sempre, non si sono evoluti a livello tattico e, nelle ultime competizioni mondiali, pur avendo ben figurato grazie a grandi campioni come Suarez e Forlan, l'Uruguay ha giocato in modo imbarazzante.
Un abbraccio a te e a tutti i cuori nerazzurri sparsi in tutto il mondo ! Buon Natale !
Messaggio del 23-12-2011 alle ore 16:07:11
Il Sudamerica è lontano da noi e lì la gente ha un'altra percezione delle cose, del calcio soprattutto. Lì il calcio è arte, è fantasia, è lotta all'ultimo sangue.
Maldoror su di una cosa sono d accordo con te....il sudamerica e anni luce da noi......pero del resto....ho i miei forti dubbi.....vivo in sao paulo e qui ci stanno derby ogni settimana ho visto una sacco di partite e ti posso dire che di arte .....ce ne sta proprio poca......tatticamente stanno meno dello zero.....di giocatori buoni....si contano sulla mano......anche perche appena vedono qualcuno che fa 2 bambole ...subito finisce in europa oppure in russia.....dopo di fantasia....sono finiti i tempi di Zico....putroppo......qui il calcio e cosi........dove sta la palla ..stanno tutti....
Messaggio del 23-12-2011 alle ore 13:22:52
Il Sudamerica è lontano da noi e lì la gente ha un'altra percezione delle cose, del calcio soprattutto. Lì il calcio è arte, è fantasia, è lotta all'ultimo sangue. Di Messi non dico certo che sia un brocco, solo ribadisco che noi lo consideriamo, a torto o a ragione, un messi-a del calcio, mentre in Argentina è solo un buon giocatore e nulla più, oscurato legittimamente dalla immensa fama di Maradona, uno che agli argentini ha regalato soddisfazioni innumerevoli ed immense. Trofei luminosi. Gloria Imperitura. Messi vince solo in Europa e solo col Barcellona, ben inserito in una macchina perfetta. Vorrei vederlo in un altro club prima di giudicarlo come Maradona. Per me, comunque, entrambi restano inferiori a Zico, ma questo è un mio parere e, ovviamente, può non interessare voi tutti ( tranne lo Straniero !). Mi congratulo ancora con Vogue per il giudizio sereno ed equilibrato e mi prenoto fin da ora per incontrare il Carissimo Lenin, al quale rivolgo le mie felicitazioni più sincere per l'OTTIMA scelta. A tutto il forum gli auguri di Buon Natale.
Messaggio del 22-12-2011 alle ore 15:28:43
secondo me qualcosa ce l'ha:sgusciante e tecnico,parliamo di un possibile potenziale,ma e'ancora troppo presto ,per giudicarlo bene e per giudicarlo male.
Messaggio del 22-12-2011 alle ore 15:16:33
Maldoror,amico mio,nonostante tutta la stima che provo per te non riesco davvero a capire come tu possa aver scritto ma anche solo pensato tutto ciò che hai scritto su Alvarez che sarà anche bravino tecnicamente ma lento e pachidermico che vien voglia di spingerlo per farlo andare più veloce parlare poi di Alvarez e nominare Messi,l'unico paragonabile(ho detto solo paragonabile) a Maradona,mi sembra una forzatura,una esagerazione
con tutta la stima LENIN
Messaggio del 22-12-2011 alle ore 13:30:27
" E' del poeta il fin la meraviglia" cantava con robusto orgoglio il poeta. Anche nel calcio in fondo è così, perchè il calcio, nella sua intima essenza, è poesia. E' stato così per Corso, per Beccalossi... Oggi lo è per Riccardo Alvarez, giovane e talentuoso centrocampista nerazzurro, che accarezza il pallone secondo i supremi dettami del gongorismo, ricamando giocate preziose fatte esclusivamente di tocchi geniali, di inebrianti serpentine, di verticalizzazioni prodigiose ed improvvise, capaci perfino di restituire alla vita i moribondi (come Milito ). O di sceminìre chi lo marca, come il mitico Giacomazzi, costretto a subire le più cocenti umiliazioni quando, come Marsia, provava goffamente a sfidare questo giovane dio del dribbling.
In Argentina, dove Messi non è nessuno, anzi è uno dei tanti, ritenuto (non a torto) nettamente inferiore ad Aguero, il Prodigioso Riccardo è stato soprannominato dagli amanti del bel calcio "Maravilla, un aggettivo davvero sontuoso che ci riporta a parlare del grande poeta barocco, il Cavalier Marino, di cui allora converrà ricordare per intero la celebre terzina :
"E' del Poeta il fin la Maraviglia / parlo dell'Eccellente e non del goffo / chi non sa far stupir, vada alla striglia ".
per prender subito le distanze da chi misura il valore dei calciatori dal numero dei palloni d'oro vinti, conteggiando anche quelli indebitamente sottratti a chi meritava di vincerli davvero.