Messaggio del 20-03-2009 alle ore 21:32:01
Vi spiego pure perchè...il bassista suona con altre 2 Band...che io ascolto da anni perchè collegate ai Sunn O))).
Una è 5ive's Continuum Research Project, l'altra House of Low Culture...Dove milita Stephen O'Malley, mente dei Sunn...A stò punto cercate "Teeth of Lions Rule the Divine" e "Goatsnake"...i primi un solo album, i secondi su tutto "Goatsnake Vol. 1"...e bonanotte.
Messaggio del 21-03-2009 alle ore 13:01:01
Cristo, White non aprire più topic del genere, per favore.Non è per te, solo che certe cose devono rimanere intime.
Messaggio del 21-03-2009 alle ore 13:33:42
heihei, non li risentivo da un pezzo!!!cominciavo a preoccuparmi, anche se credo che i Mogwai (che gli hanno fatto scuola e si sente) in versione live....penso che li distruggano, esperienza vissuta
Gli Isis si dividono un po in tre fasi della loro esistenza:
- la 1°: epoca 1997-2000: gli esordi, ep e cazzi vari, (the red sea, Mosquito Control, Sawblade ep....)denotano uno stile tipo posthardcore (quindi un hardcore rallentato) e noise metal (Cochise ti ricordi quando sono stato da voi in sala prove, avevo portato un disco di questo periodo qui)
- la 2°: 2000-2001 ossia Celestial e Sgnl 05, rispettivamente disco e ep. La band trova un'etichetta migliore e matura concetti diversi rispetto al passato. I dischi sono dei concept un po alla Pink Floyd, c'è un'evoluzione del suono verso la psichedelia, le parti noise restano (a tratti quando vanno in dissonanze mi ricordano gli Shellac), diventano più ossessivi e meno imbrutaliti...più introspettivi e direi anche più strumentali, ma meno metal del passato (che comunque resta una parte essenziale del loro background) forse anche per l'utilizzo delle tastiere (lui bravissimo).
- la 3°: 2002-oggi: la band passa sotto la Ipecac (di Mike Patton), "Oceanic" esce prima sotto l'etichetta con cui stavano (ne hanno avuto diverse, la Neurot - quella dei Neurosis con cui collaborano nel progetto RED SPARROWS, molto interessanteforse più bello degli Isis, poi hanno avuto la hydrahead....insomma hanno cambiato parecchia roba) e poi viene ristampato dalla Ipecac, che poi editerà tutti i loro lavori in futuro. Qui la band inizia a maturare, vanno più verso i Pink Floyd, sotto nuove influenze, comunque sempre con una mentalità abbastanza sperimentale...cadenzati (caratteristica sempre avuta), lenti e psichedelici, a tratti "pesanti". Panopticon se non avesse avuto quelle batterie eccessivamente compresse (l'unica pecca del disco) sarebbe stato un disco da 9/10. L'ultimo è bello, belle melodie, la batteria funziona di gran lunga meglio del precedente, solo che a livello di composizioni preferivo Panopticon.
Se vi capita, scaricatevi "In the Fishtank, Vol. 14: Isis & Aereogramme" una collaborazione tra le due band, questi tre pezzi fatti assieme sono davvero bellissimi, un po alla "massive attack" tanto per rendere l'idea, vagamente
Questo "wavering Radiant" ho provato a cercare su amazon.com ma non ha trovato nulla. Forse non ancora esce. Fatemi sapere, sarebbe l'unica cosa che mi manca di loro
ma è chiaro che dici a me...mi hai sempre detto questa fatidica frase ecco perchè ti dico che sei ripetitivo.
ti fai subito sgamà!
scotch un'altro gruppone i RED SPAROWES! li ascoltai per la prima volta 3 anni fa..procurati qlkosa di loro io ho "Every red heart shines towars the sun" ed ho anche un'altro ma nn ricordo il titolo.cmq vai sul sicuro.
Messaggio del 15-04-2009 alle ore 18:07:00
un disco che mi ha deluso... trito e ritrito e dite al cantante di cambiare un po linee vocali che piattume...
mi so fermato a celstial e panopticon meglio così.
Messaggio del 15-04-2009 alle ore 18:10:45
anche io PER ORA (mi riprometto di ascoltarlo meglio) non ci trovo nulla di nuovo, un pò troppo ritrito, brutto no, ma già sentito.
Messaggio del 15-04-2009 alle ore 18:14:25
nn so ste,forse so le linee vocali che fanno sembrare tutti i pezzi simili...ma anche musicalmente nulla di che.
Messaggio del 12-05-2009 alle ore 14:34:07
Album uscito da circa una settimana e devo dire che Wavering Radiant è un signor disco, magari autocelebrativo e autocitazionista, ma il livello resta altissimo per una band straordinaria. E poi già il fatto che non abbiano allungato il brodo, in uncerto qual modo evitando esagerate liquefazioni e dilatazioni strumentali è la riprova dell'ottimo stato di forma. Su tutte Threshold Of Transformation, davvero un brano ottimo.
Tornando al discorso generale, non capisco questa grossa somiglianza con i Mogwai: passi il post-rock, ma la deriva degli Isis è totalmente differente, più sperimentale e chiaramente più heavy, senza dimenticare le incursioni nello sludge. Quindi se proprio devo fare un nome chiamerei in causa i Godflesh, ma semplicemente perchè sono stati i pionieri assieme ai Neurosis.
Se amate il genere potete buttare un orecchio anche su i Long Distance Calling e il loro approccio del tutto strumentale alla materia (fatta eccezione per una song dove canta niente di meno che Jonas Renske).
Messaggio del 15-05-2009 alle ore 19:20:12
caruccio...oddio me lo devo riascoltare meglio, però a primo ascolto c'è stato qualcosa che non ho gradito un granchè, qualcos'altro si, specie su "threshold of transformation". Gli arrangiamenti sono buoni ma non superiori a "panopticon" o a "in the absence of truth", non so, a volte sento che mi si perdono sul più bello, però devo dire che come dinamiche non è malvagio....ripeto, meglio che me lo riascolti, magari fore fore, forse riesco a seguirlo di più
Le sonorità potevano essere personalizzate un po di più, a volte si standardardizzano troppo su clichè prettamente metal, sparano compressori a tutto spiano e buonanotte...soluzioni troppo facili che talvolta mascherano le lacune di una band.
Comunque il batterista continua a migliorare su qualcosina ma per tutto il resto sta troppo rattrappito, ci sta gente che con una camicia di forza addosso gli fa un mazzo come porta Capuana