La Piazza

Stop the piccion!
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 17:33:19
Cerco un buon veleno per piccioni, qualcuno sa dirmi dove posso trovarlo?
Non mi interessano sonagli, spaventapasseri, versi dell'aquila e girandole varie, devo proprio sterminarli, meglio se con una morte immediata.
In alternativa stavo pensando anche ad un fucile a pionbini, magari è anche più divertente!!

Messaggio del 13-08-2010 alle ore 17:36:00
il fucile è una buona idea...magari sotto il settembre lancianese potresti fare i soldi come alle giostre



Messaggio del 13-08-2010 alle ore 17:38:04
dal mio terrazzino effettivamente dev'essere uno spettacolo!
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 17:39:32
10 colpi 5€

10 piccioni presi=10 arrosticini caldi caldi
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 17:40:25
C'è un rimedio..... prendi una ciotola di mais e ci metti dentro un superalcolico.
i piccioni andranno a mangiare ma l'alcol li stende........
in 5 minuti ti ritrovi una 30ina di piccioni ubriachi da prendere e portare il piu lontano possibile......
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 17:43:40
attenti che i piccioni sono di proprietà del Comune, poi vengono a portarvi il conto a casa
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 17:44:30
ma serio stai a dire???????????
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 17:44:54
se sono del comune allora,possono tenerseli dentro gli uffici
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 17:47:06
Sì, non sto scherzando.
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 17:49:18
Nicò...buon divertimento contro il comune
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 17:59:37
piccioso, se sono del comune esigo che mi vengano a pulire il terrazzo ogni due giorni!! Altrimenti denuncio il comune, io quando il mio cane sporca pulisco
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 18:07:47
assassini
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 18:23:03
ammazza che civiltà...!
il maltrattamento di animali tra l'altro è anche reato...
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 18:35:57
AGGEGIO ELETTRONICO CHE HA IEZZI.RIPRODUICE IL VERSO DEI PREDATORI E ALLONTANA I FOTTUTI PICCIONI.NON TI PORTI NESSUNO SUILLA COSCIENZA.
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 19:03:24
Secondo me sparargli è più divertente
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 19:03:56
Sparargli è senza dubbio più divertente
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 19:16:40
dai non scherzate....quoto il solipsista,ce' un disturbatore elettronico in vendita.....oltretutto uccidere gl animali ora e' reato da codice penale
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 19:25:14
Secondo me usare la fionda è più stimolante
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 19:43:04
Üè moralisti...andate voi da Sampei a spalare la merda dei piccioni sul terrazzo di Sampei, in estate sembra che ci sia 3 metri di neve


l'idea della fionda mi tira...Nicò appena aricale venghè à là casa te

Solitopippì ...àccateje quelle chè fà lu verse dè lù coccodrille..voje vedè Sampei in versione safari sul terrazzo
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 20:38:50

ammazza che civiltà...!
il maltrattamento di animali tra l'altro è anche reato...



ovviamente doveva arrivare il moralizzatore di turno, era preventivato. A parte il fatto che il post è palesemente ironico (ma fino ad un certo punto), solo un paio di domande: tu dove abiti? hai mai avuto la macchina CORROSA dal guano dei piccioni? Hai mai avuto un figlio di qualche anno che per giocare un po all'aperto nel vicolo deve sguazzare nella merda?
Senza considerare quanto sono antiigienici e portatori di malattie.
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 20:59:37
Una volta c'era qualcuno che faceva la caccia col falchetto. Sarebbe ora di ripristinare le buone abitudini.
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 21:21:57
nicola sono con te! i piccioni sono più sporchi e portatori di malattie dei sorci!
Messaggio del 13-08-2010 alle ore 22:10:44

Il piccione è portatore di circa 60 malattie, alcune delle quali mortali, contagiose per l'uomo e per gli animali domestici, i cui agenti patogeni vengono trovati nei loro escrementi.
Citiamo solo alcune tra le più comuni e pericolose: Salmonellosi, Criptococcosi, Istoplasmosi, Ornitosi, Aspergillosi, Candidosi, Clamidosi, Coccidiosi, Encefalite, Tubercolosi, ecc.
Gli agenti patogeni di queste malattie vengono trovati negli escrementi dei piccioni. Non è necessario il contatto diretto: il vento, gli aspiratori, i ventilatori possono trasportare la polvere infetta delle deiezioni secche negli appartamenti, nei ristoranti, negli uffici, negli ospedali, nelle scuole, ecc., contaminando gli alimenti, gli utensili da cucina, la biancheria, ed innescando i processi infettivi.

Associata alle colonie di volatili, c'è sempre la presenza dei loro ectoparassiti, in particolare pulci, cimici, zecche (zecca molle del piccione - argas reflexus -) ed acari, che spesso causano forti infestazioni all'interno di edifici ove sono posti i nidi, soprattutto all'interno dei sottotetti. Solai lordati dai loro escrementi, guano e carcasse contaminano pericolosamente l'ambiente.
Questa è una fonte di seri problemi igienico-sanitari, essendo questi insetti a loro volta vettori di gravi malattie infettive ed anche potenziali parassiti dell'uomo.



dopo aver letto anche questo, vanno assolutamente sterminati, senza se e senza ma, con le buone o con le cattive devo sparire da casa mia.
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 00:11:39

dopo aver letto anche questo, vanno assolutamente sterminati, senza se e senza ma, con le buone o con le cattive devo sparire da casa mia.



Mi sembra di capire che hanno vinto i piccioni....
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 00:11:40
NAPALM
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 00:15:28
Avete idea di quante malattie trasmettano cani gatti uccellini criceti coniglietti furetti lucertole gechini (questi ultimi sempre vittime dell'idiozia umana) biscie e serpentelli vari?

napalm napalm a gogogoggoog

cosi la terra resta tutta bella pulita per l'uomo
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 00:57:47
una 20mm.... sopra a tutti i tetti di lanciano....peggio di la seconda guerra mondiale.....
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 01:36:46
mikemio non diciamo cazzate, gli animali domestici se curati bene non sono assolutamente dannosi, anzi a volte possono essere anche d'aiuto. Topi ad esempio (il mio cagnolino) si fa la doccia 3 volte a settimana, prende la pasticca per la sverminazione e le gocce contro zecche e pulci regolarmente. I piccioni sono topi (non il cagnolino) con le ali, solo perchè hanno un aspetto leggermente più gradevole non significa niente. Sono sicuro che se questo post era riferito ai ratti di fogna ora c'era la gara a chi proponeva la tortura peggiore. Beh, sappi che il piccione è peggio della zoccola di fogna.

E poi questo falso moralismo scusami ma mi sa di ridicolo, specie se vedo una persona prendere le difese di un piccione per poi scagliarsi contro gente di colore, rumeni ed albanesi.

Se permetti penso prima alla salute mia e di mio figlio, poi a queste schifezze che girano dentro casa mia.
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 01:41:51
sampè, puoi incazzarti quanto vuoi, ma il maltrattamento o peggio l'uccisione di animali è reato. quindi se vuoi uccidili, ma poi fammi sapere quanti ne hai uccisi che ti denuncio io. a tuo figlio insegnagli a starsi attento, oltre alle macchine e alle altre cazzate, anche alla merda dei piccioni. come cachi tu cacano i piccioni, i condor, i leoni, le pecore e tutti quanti. ti dà fastidio la merda dei piccioni, o usi il richiamo dei predatori o metti i dissuasori, così non si poggiano e non ti cacano sulla villa.
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 07:16:45
io non mi ritengo affatto moralista...ne mi sognerei mai di farlo su un forum...avevo anche colto la velata ironia e, preciso, non avrò un figlio che deve giocare all'aperto in mezzo al guano ma ho esperienza in tutte le altre cose da te citate, per di più per motivi di lavoro mi ritrovo spesso a visitare case che si trovano nei vichi dove il problema è certamente più sentito. Il maltrattamento di animali è considerato reato, non è moralismo, è un dato di fatto. Le automobili e gli ambienti vitali in cui vive vanno puliti, volenti o nolenti, così come le automobili e tutto il resto, i bambini sono molto più intelligenti degli adulti e se le cose vanno loro spiegate imparano subito come comportarsi di fronte a determinate situazioni, sporcizia e guano compresi...io ho sempre giocato all'aperto da bambina e non mi è mai capitato nulla. onestamente penso che diano più fastidio le persone che, al posto di gettare la spazzatura negli appositi cassonetti lasciano le buste per terra, davanti ai cassonetti...soprattutto con quaranta gradi all'ombra d'estate, vicino alle abitazioni... così come quelle che gettano le cartacce in mezzo ai parchi, dove giocano bambini e lasciano mozziconi di sigarette ovunque...
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 07:46:19
Le patologie indicate come possibile fonte di contagio tra i colombi e l'uomo sono:
salmonellosi, clamidiosi, borrelliosi, psittacosi, encefaliti, istoplasmosi, candidosi, tubercolosi, criptococcosi.

Salmonellosi
La Salmonellosi è la forma più frequentemente chiamata in causa come motivazione sanitaria per richiedere un intervento per il controllo delle popolazioni dei colombi. La "fortuna" di questa patologia è di essere sostenuta da un germe ubiquitario, presente cioè nel terreno stesso oltre che in un gran numero di animali, ragion per cui quando la si cerca, la si trova facilmente. Può essere questo un tipico esempio della parzialità dell'esperto, che sa benissimo quale sia la situazione epidemiologica riguardante la malattia ma che si limita a fare il parallelo: colombi, presenza di salmonelle, pericolo sanitario, necessità di intervento sugli uccelli.
A questo proposito val la pena di considerare, innanzi tutto, che sovente le decisioni vengono prese sulla semplice base del rilievo analitico di laboratorio che isola la presenza di salmonelle nel tratto intestinale degli uccelli, senza però valutare che, data l'estrema diffusibilità dal germe, questo può essere facilmente presente negli animali, senza che ciò costituisca di per sé segnale di malattia e quindi di pericolosità.
Inoltre, se pure nella popolazione vi fosse la presenza della patologia, non sarebbe corretto ingigantirne la "pericolosità" in quanto dai dati della letteratura si apprende che si tratta di una malattia che si trasmette essenzialmente per via digerente, cioè per contatto tra materiale fecale e i cibi poi ingeriti. E' così evidente che le normali attenzioni igieniche, generalmente seguite da tutte le persone, (ad esempio lavarsi le mani e lavare i cibi prima del loro utilizzo) bastano per evitare qualsiasi pericolo per la salute umana. Ed è inoltre noto come sia naturale cercare piuttosto di evitare le contaminazione fecali degli uccelli piuttosto che andarle a cercare.
Altro elemento che diminuisce fortemente la pericolosità della salmonella ambientale è dovuta al fatto che il germe non sopravvive a lungo nell'ambiente e quindi la possibilità di contagio attraverso le feci dei colombi residuanti nell'ambiente sono praticamente inesistenti.
I testi scientifici non ascrivono ai colombi un ruolo di possibile trasmettitore di Salmonellosi, invece purtroppo, e molto spesso, il semplice rilievo di una salmonellosi viene utilizzato come pretesto per giustificare le uccisioni, a volte con la condiscendenza degli organismi istituzionalmente deputati alla tutela della salute pubblica.
Il facile parallelismo tra Salmonellosi e uccisione dei colombi non è scientificamente sostenibile dal momento che gli stessi testi di malattie infettive segnalano come il maggior pericolo di contagio per tale patologia sia quello interumano, causato cioè da soggetti malati o portatori sani. E' noto, parimenti, che un altro punto di pericolosità per l'uomo è legato alle uova usate a scopo alimentare.
Occorre ancora sottolineare che le diagnosi esclusivamente sierologiche non sono significative, in quanto la semplice sieropositività non indica di per sè la presenza della malattia, e quindi occorre diffidare e contestare diagnosi fatte esclusivamente per via ematica.
Infine è da considerare come epidemiologicamente non ci siano riscontri di forme patologiche umane provate da contagio da parte dei colombi, in quanto l'uomo si contagia sempre ed esclusivamente per via digerente, cioè tramite ingestione di cibi contaminati (vedasi appunto le uova crude o poco cotte).
La presenza della patologia nelle colonie non giustifica nessun allarmismo in quanto il contagio per l'uomo avviene tramite ingestione di cibi contagiati da feci di colombo, evenienza che sembra avere una percentuale di improbabilità assoluta e le semplici regole igieniche, che dovrebbero essere sempre seguite, sono sufficienti a tutelare dal pericolo di contagio.
Nonostante il significato epidemiologico dei colombi nei confronti della salmonellosi sia quasi insignificante, è invece molto indicativa la frequenza con la quale si punta sulla presenza della malattia per giustificare agli occhi dell'opinione pubblica e degli animalisti, soprattutto, l necessità del controllo delle popolazioni colombacee.

Clamidiosi, Psittacosi
Clamydia psittaci può colpire occasionalmente l'uomo che si contagia da animali infetti. La forma di Clamidiosi provocata dai pappagalli viene detta Psittacosi, mentre quelle che può contrarre da altri volatili o da mammiferi vien detta ornitosi.
I colombi quindi non possono in alcun caso essere considerati pericolosi per la diffusione della psittacosi, che, appunto, è una forma trasmissibile da parte dei pappagalli
La forma che potrebbe interessare i colombi è quindi l'ornitosi, per la quale essi possono essere interessati al pari di tutti gli altri volatili.
È importante valutare che la trasmissione deve avvenire tramite contagio con animali infetti, quindi diretto. Pertanto la pericolosità dei colombi viene fortemente ridimensionata ed infatti per questa patologia i maggiori timori si esprimono per i pappagalli che vivono in ambiente domestico, dove, se ammalati, possono infettare per aerosol gli uomini. In ogni caso, come dicono i testi di malattie infettive veterinarie, quando i responsabili del contagio sono altri volatili diversi dai pappagalli (e quindi eventualmente i colombi) la malattia manifesta una sintomatologia più differenziata ed andamento meno grave, caratterizzata da forme patologiche di tipo polmonare, influenzale o tifoidea , con disturbi gastro enterici.
Dai dati presentati dalle varie indagini sierologiche svolte nelle popolazioni di colombi questa patologia non è quasi mai stata rilevata e ciò diminuisce ulteriormente la già scarsissima pericolosità per gli esseri umani.
Inoltre va segnalato come i testi sottolineino la particolare difficoltà di trasmissione dai volatili all'uomo (e quindi dai colombi agli esseri umani) di questa forma patogena in quanto vi sono notevoli differenze di struttura antigene tra stipiti isolati dagli uni e dagli altri.

Criptococcosi
È causata da Cryptococcus neoformans, che vive nel terreno. Si tratta di una micosi profonda che colpisce gli organi interni, in particolare il cervello, con formazioni simili a tumori. Il contagio avviene per ingestione di materiale contagiato, ad esempio con la terra contaminata dagli escrementi, dei colombi. Per questa malattia è di nuovo chiamata in causa l'igiene perché si contrae dal terreno. Il rispetto delle norme igieniche pone al riparo dal pericolo di contagio.

Istoplasmosi
Dovuta ad un micete, che colpisce nelle persone i polmoni. Si contagia anch'essa dal terreno, dove possono vivere i miceti eliminati dai colombi. Anche in questo caso il contagio può avvenire solo se non si rispettano le più semplici regole di igiene personale.

Borrelliosi - Malattia di Lyme
La malattia di Lyme deve il suo nome alla omonima cittadina del Connecticut dove, a partire dal 1975, si verificò una epidemia (tuttora in atto) la quale coinvolse numerose persone specie bambini, con manifestazioni simili all'artrite reumatoide. Con gli studi successivi si scoprì che le zecche erano i vettori .-trasmettitori dell'agente causale, e che esso è una Borrelia, poi denominata B. Burgdorferi, dal nome del primo scopritore.
È una malattia che si può definire grave per l'uomo che la può contrarre dalla punture di zecche infette. La terapia sollecita a base di antibiotici induce ottimi risultati terapeutici. È però una malattia che si manifesta in particolari zone dove vive endemicamente il germe causale, e quindi non è una forma da temere in maniera generalizzata.
In particolare gli animali colpiti risultano essere, secondo i testi scientifici, cani, equini, bovini e animali da laboratorio, conigli, roditori, ratti e pertanto non sembra sostenibile la pericolosità dei colombi per queste patologie.

Encefaliti
I membri della famiglia dei Flaviviridae possono causare forme meningee in diversi tipi di animali, tra i quali gli uccelli e quindi i colombi, causando però soprattutto forme inapparenti e paucisintomatiche. Gli esseri umani possono contagiarsi tramite vettori invertebrati, quali insetti (zecche) che possono trasmettere il virus dagli animali all'uomo. Nell'uomo le infezioni a decorso inapparente sono frequentissime e dimostrabili solo attraverso l'indagine sierologica. Sono molto scarsi e quasi nulli i riscontri di forme patologiche nei colombi. Rimane difficile dire che questi uccelli siano significativi e pericolosi per la diffusione della malattia. Legata a queste forme si suole associare la presenza delle zecche. Questi parassiti vengono distinti in due famiglie ixodidi (o zecche dure) e argasidi (zecche molli). Ebbene solo quelle della prima famiglia, che non parassitano i colombi, sono pericolose per la trasmissione delle forme patologiche sopra ricordate (febbre Q e encefaliti) ma non i membri della famiglia degli argasidi che al momento attuale nessuno studio scientifico dimostra responsabili di trasmissione di forme patologiche dagli uccelli all'uomo. I colombi sono quindi interessati dalla seconda famiglia di questi parassiti che non è indicata come possibile fonte di contagio dai testi in materia.

Candidosi
È la forma patologica nota come "mughetto dei bambini" e l'agente causale colpisce anche puledri vitelli e uccelli. Provoca la formazione di placche sulle mucose della bocca e anche casi di diarrea. Occorre dare il giusto rilievo al fatto che il contagio deve avvenire solo per contatto diretto (cioè tra le persone e gli animali ammalati) o per ingestione di cibi contaminati. Anch'essa si presenta quindi come patologia difficilmente trasmissibile dal colombo agli esseri umani.

Tubercolosi
I colombi potrebbero contrarre una forma di tubercolosi sostenuta dal mycobacterium avium, il quale però è solo scarsamente pericoloso per gli esseri umani, che può colpire solo in maniera sporadica, dando forme molto meno gravi di quelle provocate da Myc. Tubercolosis, specificamente patogeno per l'uomo.

Toxoplasmosi
Alcuni articoli tendono ad attribuire ai colombi un ruolo nella diffusione di questa patologia, compiendo però una notevole forzatura. Come tipico esempio di informazione incompleta nei confronti dell'opinione pubblica da parte degli esperti è il parere di uno studioso, apparso su di un giornale di larga diffusione, che ha segnalato la possibilità di trasmissione di questa forma morbosa dai volatili all'uomo. Affermazione almeno strana, visto che l'uomo la può contagiare soprattutto per via alimentare, quando si ciba di carne cruda e che i testi scientifici neanche riportano la possibilità che tale contagio possa avvenire.

http://www.unaecoanimali.it/animali_citta/colombi_piccioni.htm
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 08:07:21
Come articolo mi sembra piuttosto completo in quanto tocca diversi aspetti perciò, già che ci sono, copio e incollo anche il resto!!!:


Su questo punto vi è un problema metodologico, di approccio, perché la moltiplicazione dei colombi in città non è mai "colpa" degli animali.
Occorre piuttosto ricordare che il primo movente dell'aumento delle popolazioni sinantrope in ambiente urbano, dei quali colombi sono solo un aspetto, vada ricercato nel degrado delle città e nell'alterazione dell'ecosistema urbano. In città, si sa, gli animali trovano calore, in quanto esse sono mediamente più calde di un paio di gradi dell'ambiente circostante, dato oggettivamente rilevabile e direttamente dipendente dall'inquinamento provocato dai gas degli scarichi dei mezzi di trasporti e da quelli industriali o dai riscaldamenti delle abitazioni civili.
Gli animali trovano negli ambienti urbani cibo, non solo quello somministrato da eventuali volontari, ma anche tutti quei residui che vengono dispersi nell'ambiente.
Gli edifici abbandonati, che nelle città sono in continuo aumento, offrono rifugio dal freddo e riparo da eventuali predatori, nonché per i colombi facili luoghi di nidificazione.
E' altrettanto noto, ad esempio, che una ulteriore spinta a urbanizzarsi viene dal disturbo, quando non dal danno, arrecato dalle attività venatorie. Ma, naturalmente, nessuno mai potrà chiedere di abbassare la pressione venatoria!
Come in tante altri aspetti della vita odierna, la moltiplicazione dei colombi è un problema multifattoriale, che è colpevolmente ingiusto considerare come una situazione facilmente risolvibile responsabilizzando gli animali.
Così è inutile la colpevolizzazione dei cittadini che eventualmente alimentano i colombi.
Il problema indubbiamente esiste, perché laddove vive una colonia si può nella maggior parte dei casi rilevare la presenza di qualche persona che la assiste portando cibo. Colpevolizzare questi cittadini significa non vedere la vera causa di questo comportamento, perché le persone che si dedicano a questa attività sovente trovano uno scopo di vita proprio in questi atti e sono loro le prime vittime di una società che non è più in grado di ascoltare le mille voci che la compongono e che privilegia solo i rapporti finalizzati ad un tornaconto economico. Le persone che assistono le colonie sono sovente anziane e sole, cioè proprio cittadini che sono trascurati dal corso normale della vita. Dietro questi comportamenti si nasconde sovente un malessere dell'individuo umano che non è compreso dalla società.
Piuttosto che colpevolizzare è meglio educare le persone che si occupano dell'alimentazione sulle necessità alimentari degli animali, come sia importante dare un cibo equilibrato ed adatto. Così facendo se ne può ottenere la collaborazione per diminuire la quantità e spostare i volatili verso aree di alimentazione individuate in zone dove gli eventuali svantaggi risultino contenuti.
In ogni caso sarebbe negativo allontanare forzatamente gli umani dai loro amici, perché questi rappresentano appunto amicizia, senso di utilità, gratificazione, aggiungono e mantengono uno scopo di vita per individui che faticano a trovarli altrove, non per colpe solo loro.
Sempre come approccio, occorre evitare di attribuire agli animali colpe che non solo loro, quali quelle relative all'inquinamento, sapendo che nelle città il problema principale dipende dall'inquinamento chimico provocato dal traffico e dai riscaldamenti. Accettare il troppo facile parallelismo tra presenze di colombi e inquinamento significa dare adito a richieste massimaliste e sfrenate di controllo della popolazione degli animali a qualunque costo, perché se si ingigantisce il problema è naturale che aumenti la richiesta di soluzioni rapide e drastiche, giustificate dall'urgenza.
Spesso le rimostranze sono legate a situazioni, quali la presenza di guano, che una semplice ripulitura dei siti può mettere a tacere.
Nell'affrontare il problema occorre sottolineare anche quelle che sono le valenze positive delle presenza animali nelle città, legate alla possibilità per tutti i cittadini ma, soprattutto per i bambini e per gli anziani, di avere un rapporto diretto con la natura, di poter rapportarsi con esseri che richiamano alla libertà, alla gioia, alla fantasia e alla semplicità, in contrasto con una sistema di vita spersonalizzato, ipertecnologico e innaturale.
Richiamare gli aspetti positivi e serve a proporre un approccio che non sia solo colpevolizzante o inutilmente terrorizzante, come può succedere quando si sottolineano e si esasperano gli effetti negativi.
L'aspetto sanitario
Molto spesso si sottolinea il problema sanitario come causa movente della necessità degli interventi sulle popolazioni. Non si può negare che alcune forme patologiche siano comuni ai colombi e all'uomo, ma affrontare il tema sanitario sempre e solo per dare una responsabilità di trasmissione dagli animali all'uomo non è un approccio oggigiorno accettabile.
Il termine di zoonosi indica solitamente quelle malattie che si trasmettono dagli animali all'uomo, ma, a dire il vero, sembra più una inutile colpevolizzazione degli animali, che non una sistematizzazione di una qualche utilità. È una classificazione che discende direttamente da un approccio fortemente antropocentrico, come se fosse diverso per l'uomo ammalarsi per un contagio inter umano o da un animale e perché si sottolinea in tal modo un potenziale pericolo da parte degli animali. Come sempre accade con le scelte culturalmente sbagliate, l'atteggiamento di ripulsa nei confronti degli animali ammalati che tale atteggiamento indica, si sta trasmettendo anche alle persone, per cui, con sempre maggior frequenza, si constata una prevenzione nei confronti degli ammalati.
È comunque una definizione specista perché non riconosce che l'uomo, essendo un animale, risulta, per il corso naturale degli eventi, esposto alle stesse patologie di tutti gli altri animali; anche le malattie servono così a marcare una linea di confine tra la sacralità umana e il resto dei viventi che è stata artificialmente creata.
La definizione comunque è anche errata quando comprende le patologie che l'uomo può contagiare dal terreno, cioè nel caso in cui i batteri passano dall'animale al terreno e da questo alla persona. Sembra abbastanza evidente che gli animali non svolgono nessun ruolo attivo in tale trasmissione, se non quella di essere colpiti da una malattia di cui farebbero volentieri a meno, se potessero dircelo, e noi chiederlo. In verità con una simile classificazione specista si cerca di mettere una diversità tra l'uomo e gli animali, quando invece proprio la possibilità che tutti possano contagiare le stesse malattie indica semmai la vicinanza delle specie più che non la lontananza. Però tale classificazione serve molto bene quando si voglia "colpevolizzare" una qualche specie che va a interferire con i programmi umani e sia quindi necessario intervenire per la sua uccisione. In questo modo l'atto cruento viene giustificato appunto per necessità di ordine sanitario. Un altro esempio illustra questo tipico atteggiamento specista. Tra le zoonosi quelle che normalmente colpiscono più cittadini sono quelle che si contagiano non vivendo con gli animali ma mangiandoli.
Il problema del pericolo sanitario legato alle colonie dei colombi è frequentemente ingigantito al fine di tacitare le voci che eventualmente si oppongono ad interventi drastici nei confronti degli uccelli e per aumentare il consenso della popolazioni ai piani di controllo.
Si può anzi dire che, esaminando i testi scientifici sull'argomento, non esista un reale ruolo di trasmissione delle patologie svolto dai colombi. Le due forme più frequentemente citate come possibile pericolo sono ridimensionate dalla consultazione dei testi scientifici.
Infatti la salmonellosi, sicuramente la forma morbosa più presente nelle colonie, colpisce gli esseri umani soprattutto per altre vie che non quella delle popolazioni colombofile. Pertanto, in senso epidemiologico generale, i colombi non possono rappresentare che uno dei tanti componenti che intervengono nel determinismo delle malattie e le regole generali che si dettano in ogni caso e i consigli di igiene sono sufficienti per eliminare ogni problema di tipo sanitario senza dover temere particolari pericoli legati alle colonie colombacee.
Ugualmente la presenza delle zecche, anch'essa molto sottolineata, non sembra, stando alla letteratura scientifica, una possibile fonte di problemi sanitari per la specie umana.
Invece, la comune sottolineatura del rischio sanitario indica piuttosto il desiderio umano di trovare valide giustificazioni agli interventi di controllo.
Il problema dell'inquinamento
Un altro punto di criticità, sovente esaltato, è l'aspetto legato all'inquinamento da guano. Pur ricordando che un colombo è in grado di deporre in un anno 80 kg di feci, bisogna ragionare sulla globalità dell'inquinamento in ambiente urbano e sulla multifattorialità della sua origine. Nelle nostre città sono molteplici gli agenti inquinanti e soprattutto i più numerosi e pericolosi sono quelli chimici legati alla circolazione, all'industria e al riscaldamento.
Purtroppo si constata molto spesso che gli effetti visibili ad occhio nudo (quali la presenza delle feci) sono molto più tenuti di quelli invisibili, quali le molecole chimiche. Queste, come noto, sono causa di numerosissime patologie pericolosissime per l'uomo, non ultima il cancro e le forme tumorali, eppure benché individuate e riconosciute non suscitano altrettanto sdegno tra la popolazione e non promuovono azioni tra la popolazione al fine mettere in atto piani per il loro contenimento. Al contrario il guano dei colombi è, da parte di alcune frange della popolazione, motivo per richiederne l'allontanamento a tutti i costi.
Riconoscendo che la presenza dei volatili genera una ricaduta sul piano ambientale, si deve ammettere che sia facilmente individuabile una soluzione non punitiva per gli stessi.
I problemi legati all'inquinamento sono facilmente risolvibili da parte delle amministrazioni o dei privati, là dove si manifestano, predisponendo interventi di pulizia dei suoli e mezzi di dissuasione per gli edifici o i monumenti storici. Certo ogni attività determina un costo, ma sono moltissime le attività umane che fanno ricadere il carico dell'inquinamento su tutta la società e non sembra esservi ragione valida per considerare gli animali degni di minor attenzione delle attività commerciali o industriali.
Le soluzioni
Innanzitutto occorre fare una affermazione: la ricerca della soluzione non andrebbe fatta perseguendo falsi scopi, quali il prospettare il rischio sanitario, che si è visto essere minimo se non nullo. Se il punto critico è il numero dei colombi non si dovrebbe artatamente nasconderlo dietro a problemi sanitari. E' meglio affrontare il punto critico principale non solo per correggerlo ma anche per stimolare una discussione tra la popolazione per fare crescere lo spirito della convivenza. Si deve sempre cercare di ragionare sui problemi e non accentuare le eventuali problematicità. Vogliono questa soluzione ragioni di pacifica convivenza tra cittadini e ragioni di cresciuta moralità e cambiato atteggiamento di varie parti della popolazione, che si pone l'obiettivo di tutelare tutti gli esseri viventi anche i colombi.
Il compito delle amministrazioni non è solo quello di fare delle buone leggi, ma è quello di fare leggi che siano condivise da tutta le componenti sociali e soprattutto di far crescere la coscienza morale della popolazione intera per portarla a ragionare sui problemi e a non reagire solo in maniera più o meno istintiva. E' un atteggiamento che andrebbe a vantaggio delle stesse amministrazioni per non trovarsi a rispondere a domande sempre più diverse e estremizzanti.
A partire da un atteggiamento di maggiore disponibilità per la ricerca di una favorevole convivenza dei diversi soggetti animati presenti in città, si potranno prendere in considerazione diversi elementi, analizzando le problematiche del sovraffollamento dei colombi nella loro complessità di fenomeno multifattoriale e prospettando risposte multiple, poiché è stato ampiamente dimostrato che una sola iniziativa, anche quella estrema dell'uccisione, non è risolutiva.
Così le soluzioni ricercate devono tenere conto delle conoscenze acquisite sulle popolazioni colombacee, quali il fatto che si tratta di animali commensali che si alimentano anche con gli avanzi lasciti dall'uomo e che fisiologicamente gestiscono la consistenza numerica in base alla disponibilità del cibo: più cibo significherà più nascite e più animali, meno cibo, di conseguenza, meno nascite e riduzione del numero.
Bisogna sgomberare il campo da falsi obiettivi e da semplificazioni: i colombi in città diventano un problema quando aumentano di numero ma occorre ricordare sempre che è l'uomo che determina qual è il numero per lui accettabile e per trovare ragioni del suo intervento a volte utilizza elementi non totalmente corretti. L'inquinamento e il pericolo sanitario va detto chiaramente non sono un movente per gli interventi di controllo.
Globalmente si può valutare di mettere in atto alcune (o tutte) le seguenti iniziative.
• Censimento delle colonie di colombi e dei siti di deposizione
Questo intervento può essere richiesto e può essere realizzato dal Servizio Veterinario dell'ASL competente per territorio.
• Individuazione di aree dove si potrebbero alimentare i colombi con meno problematiche di convivenza. Anche per questo intervento si può richiedere il supporto tecnico dell'ASL competente
• Alimentazione decentrata e bilanciata. Le iniziative di promozione di un'alimentazione decentrata in diverse aree della città, limitata nella quantità e corretta nella qualità hanno dimostrato una notevole efficacia. Lo scopo è quello di favorire da un lato la limitazione numerica per fenomeni di autocontrollo legati alla disponibilità alimentari e dall'altro di far accettare la necessità del controllo delle persone che solitamente si dedicano alla loro sostentamento proprio facendo presente che i cibi che normalmente vengono utilizzati (pane, avanzi di cucina) non sono adatti alla specie. Cibo corretto infatti sono i cereali interi, in forma di granaglie spezzate, contenenti tutte le vitamine e i principi nutritivi. Quando sono somministrati come farine e dopo la lavorazione (per farne pane o pasta) sono privati di molti elementi nutrizionali e ciò provoca indebolimento, specialmente perché gli animali trovando cibo in abbondanza (ma inferiore qualitativamente) mangiano troppo e male e non sono stimolati a ricercare alimenti per loro più adatti. In questo modo i colombi sono più soggetti ad ammalarsi.
• Chiusure dei siti di ovodeposizione, sia negli edifici pubblici, con particolare attenzione a quelli abbandonati sia quelli di privati cittadini; deve essere effettuata nella stagione invernale per evitare di murare vivi animali in cova o giovani pulcini. Prevedere la predisposizione di "torri" apposite, in zone della città dove siano di minor impatto e di più facile accettabilità, per attirare la nidificazione e conseguentemente distruggere le uova.
utilizzo di finte uova per diminuire il numero delle schiuse;
pulizia dei marciapiede e delle aree ove si registri la presenza indesiderata di materiale fecale;
• Promozione di incontri di informazione alla cittadinanza sui reali rischi e pericoli e al fine di stimolare una conoscenza dell'etologia e della fisiologia degli animali in vista di stabilire un corretto rapporto di convivenza.

Si dovrà in particolare mettere l'accento su alcuni punti:

a) valorizzare i contenuti etici presenti nelle posizioni animaliste, poiché la morale è la principale componente della società civile e il cemento della vita in comune. Il rispetto per gli animali educa tutti alla tolleranza ed al rispetto anche tra gli umani e innalza il desiderio di giustizia. Il rispetto per gli animali è fondamentale per un futuro migliore anche per gli uomini.
b) informare sulle reali - e relativamente ridotte - potenzialità della trasmissione delle malattie dei colombi all'uomo. Visto che i testi di malattie infettive relativi ai colombi non manifestano particolari preoccupazioni legate a queste popolazioni, rimane inspiegabile perché gli esperti di volta in volta richiamino proprio gli aspetti sanitari per giustificare gli interventi di contenimento.
c) sottolineare anche gli aspetti positivi legati alle presenze animali nelle nostre città. Troppo spesso viene trascurato il fatto che gli animali in città sono portatori di una serie di valenze positive che migliorano il livello di vita umano.
• La somministrazione di farmaci antifecondativi. Fino a non molti anni fa si proponeva l'uso di sostanze ormonali che impedivano la riproduzione dei volatili. Tali prodotti, però, davano problemi di presenza di residui attivi nell'ambiente che potevano compromettere il ciclo sessuale anche di altri uccelli o di altri viventi già in difficoltà. Recentemente si sono manifestate grandi speranze per un prodotto, denominato Nicarbazina, che sarebbe in grado di diminuire l'ovodeposizione delle femmine. Come molecola appartiene al complesso dei sulfoni, composti che si possono ascrivere alla famiglia dei sulfamidici, si tratta cioè di molecole non tipo ormonale ma di tipo antibatterico. Chimicamente è un composto equimolecolare di p-p'-dinitrocarbanilide e 2-idrossi-4-6-dimetilpirimidina. In ambito gastro-enterico si scinde nelle due componenti che vengono assorbite e metabolizzate individualmente. Normalmente è somministrato con l'alimento per lunghi periodi ai polli per la prevenzione della coccidiosi, parassitosi assai frequente negli allevamenti. Proprio questo fatto, il suo lungo utilizzo su grande scala, fa supporre una relativa sicurezza di uso.
Si è poi constatato che questa molecola riesce a inibire l'ovodeposizione delle femmine e quindi svolge una efficace azione anti fecondativa. Attualmente il suo utilizzo è stato proposto da varie associazioni come metodo incruento per il contenimento del numero degli animali e sono in corso varie sperimentazioni in diversi comuni italiani.
In linea di principio non si vedono grandi problemi nella sua utilizzazione:
può essere somministrato con l'alimentazione sia alle femmine sia ai maschi; viene totalmente metabolizzato dall'organismo e quindi non permane nelle feci e nell'ambiente; non dà problemi alla salute umana, perché viene utilizzato regolarmente in animali che servono per alimentazione umana (polli da carne) in quanto, se si ipotizza il pericolo per l'uomo dalla sua somministrazione ai colombi non si vede perché possa essere normalmente in uso per gli animali di cui ci si ciba;
mescolato con il mangime è molto appetibile dai colombi e quindi è sufficiente una normale accuratezza nel disporre del mais così trattato per non correre il rischio di somministrarlo ad altri animali.
All'atto pratico, la somministrazione avviene dopo aver assuefatto gli animali ad un particolare momento della giornata per il pasto. In seguito si procede alla somministrazione del mangime trattato almeno per il periodo della ovodeposizione, anche con personale di cooperative sociali, rimuovendo naturalmente tutto il cibo che non viene consumato.
L'unico problema è di origine economica in quanto il prodotto ha un costo che ricade su tutta la comunità, ma dovrebbe essere ormai un argomento accettato globalmente che per la convivenza con gli animali, viste anche le valenze sicuramente positive che investe, la società deve saper investire economicamente.
La nicarbazina sembra, al momento attuale, e in attesa di ulteriori e si spera migliori soluzioni, un sistema efficace ed incruento per il contenimento del numero dei colombi.
Soluzioni inefficaci
Catture e uccisioni sono inutili oltreché eticamente contestate da una vasta parte della popolazione. Occorre informare la popolazione che, per diminuire il numero delle presenze, l'abbattimento non è una soluzione, non può essere e non lo sarà mai. Non è innanzi tutto proponibile l'uccisione tramite armi da fuoco, da un lato perché dovrebbe essere decisa su base regionale dopo che, come dice la legge, siano falliti i piani di controllo basati su principi etologici, e perché in ambiente urbano non è proprio fisicamente eseguibile.
Ma vi è una ragione più profonda che di fatto rende inutili i tentativi di controllo delle popolazioni sia tramite uccisione diretta sia attraverso la cattura con reti e la successiva eutanasia: lo spazio lasciato vacante dagli animali così bruscamente allontanati viene immediatamente rioccupato da altri esemplari o tramite un incremento delle nascite o da arrivi di colonie limitrofe.
Sulle catture, poi, va tenuto in considerazione quello che dicono gli etologi, relativamente alla difficoltà di poter effettuare tali interventi con positivi risultati nel corso del tempo. Come afferma l'etologo Enrico Alleva i colombi sono animali sociali, sono in grado di vedere quello che succede ad un altro essere della propria specie e quindi è difficile riuscire a superare il 40 % delle catture, a meno che non si sia in grado di capire qual è il gruppo di colombi e catturarli tutti insieme, altrimenti molto rapidamente, quando ne vedono catturare uno immediatamente riconoscono il camioncino, chi li cattura".
Ordinanze di divieto di somministrazione di cibo. Presentano l'inconveniente di colpevolizzare solo l'ultimo anello della causa dell'aumento delle popolazioni e sono difficilmente applicabili in quanto richiedono molto impegno alle forze dell'ordine e contribuiscono a creare un'immagine dell'amministrazione che colpevolizza gli animali. Contro questo tipo di ordinanze si sono ripetutamente attivati i movimenti animalisti e possono dare luogo a critiche al sindaco che firma l'ordinanza. Sono anche scarsamente utili perchè basta qualsiasi trasgressione per contribuire a far permanere il problema.
La sterilizzazione chirurgica, dopo alcune speranze, ha dimostrato più aspetti negativi che positivi. Nel principio si tratta di effettuare, sui maschi catturati, una interruzione del dotto deferente, lasciando intatto il comportamento sessuale ma eliminando la possibilità riproduttiva. I punti negativi sono legati al fatto che troppo frequentemente la cattura e la sterilizzazione si concludono con la morte del soggetto e quindi viene meno al suo fine, di tutelare la vita degli animali. In secondo luogo dal punto di vista attuativo è da dimostrare la possibilità di effettuare ripetute catture, proprio come evidenziato nel punto della cattura e uccisione eutanasica. Vi è ancora un altro punto di difficile valutazione, ovvero la presunta monogamia dei colombi. La sterilizzazione chirurgica per essere efficace si basa proprio sulla monogamia, in quanto gli animali sterilizzati rendono non produttiva la femmina della coppia. È da valutare però se la monogamia sia totale o non sia solo una monogamia non sessuale nel senso che le femmine, come succede in tutte le specie animali, pur costituendo una coppia stabile con un solo individuo, accettino anche altri partner, atteggiamento che, tra l'altro, sembrerebbe più funzionale ai fini della conservazione della specie. È chiaro che l'intervento chirurgico fonda la sua efficacia proprio ed esclusivamente sulla monogamia comportamentale.
Dopo le prime speranze, i risultati delle prime applicazioni del metodo non inducono a grandi speranze ed anzi sono molto più consistenti i punti negativi di quelli positivi, perché se potrebbe sembrare un intervento risolutivo e da non ripetere ad un costo che, fatte queste premesse diventa accessibile per le pubbliche amministrazioni (circa 50 mila lire a soggetto) al contrario le valenze negative sono numerose e molto rilevanti in quanto non è affatto sicuro che abbia una sicura ricaduta ai fini del contenimento numerico, e perché finora ha dato adito a delle altissime percentuali di mortalità in quanto è presuppone un intervento chirurgico sofisticato da eseguirsi da personale altamente specializzato e che, ciò nonostante, si conclude con una troppo alta frequenza di casi con la morte del soggetto.
Infine permane sempre il problema della gestione futura della colonia, perchè è chiaro che tutti i metodi devono continuare nel tempo e in questo caso è presente il punto negativo che colombi già operati possano essere ricatturati in un altro luogo.
Questo metodo quindi non dovrebbe essere più usato né proposto.
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 08:14:52
ciao sampè!!!
appena ho un po di tempo posto due foto cosi facciamo vedere in che condizioni viviamo nella nostra
strada. perdonami ma ora non ho tempo,ho tantissimo da fare xkè devo seguire attentamente un po
di situazioni...sai,i terremoti sono come i piccioni,non vanno mai in vacanza...xò ti prometto che appena ho un po di tempo ritrovo e posto due foto.
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 08:28:10
Forza, tutti a brucare l'erba. Non vorrete avere sulla coscienza una povera bestiolina?
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 09:41:05
i piccioni adorano i vermicelli marroni, quelli che trovi nella terra. prendine due, li metti sulla finestra ed i primi due piccioni arriveranno. Catturi il primo con una rete normale e l'altro con una rete chiodata e delle bombette tipo dinamite che sparano vetriolo ad alta reazione corrosiva. Il piccione vivo resterà immobile, come imbalsamato, tutto tremulo e terrorizzato. Tu lo prendi, gli parli nell'orecchio e gli dici: vedi piccione del cazzo, se tu e gli amici tuoi non la smettete di smerdare e cacare davanti casa, sul balcone, sulla moto, sull'auto, sulle camice appena lavate e stirate, etc... il piccione, quel tuo amico volatile di merda appena schiattato, potrà ritenersi fortunato per com'è morto, perchè ciò che accadrà a voi sarà molto, molto, moooolto peggio. A quel punto, nel giro di un minuto, sarai un uomo libero dai piccioni !!!
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 09:42:56
Siete dei selvaggi!!

PICCIONI ALLA MARENGO
tempo: 2 ore
difficoltà: media
calorie per porzione : 410

Ingredienti per 4 persone: 4 piccioncini, 100 gr di fegatini di pollo, 70 gr di burro, 30 gr di pancetta, 4 foglie di alloro, 3 cucchiai d'olio, 1 piccolo tartufo, 1 bicchierino di brandy, 1 cipollina, 1 rametto di rosmarino, brodo, sale, pepe.
Pulite, sventrate, lavate e asciugate i piccioni. Mettete loro all'interno una piccola parte del rametto di rosmarino, 1 fogliolina di alloro, 1 pizzicata di pepe e sale, indi legateli. Ponete in un tegame la metà del burro e dell'olio, fate scaldare bene e adagiatevi i piccioni, lasciandoli dorare a calore medio. Pulite, lavate e tritate i fegatini di pollo. Tritate molto fini anche la cipolla e la pancetta e mettetele in un altro tegamino con il rimanente burro. Fate tostare a fiamma moderatissima finchè gli ingredienti saranno ben appassiti. Unite allora i fegatini e continuate a rimestare, schiacciando con la forchetta in modo da ridurli completamente in poltiglia. Incorporatevi il tartufo affettato sottilissimo e lasciate insaporire 10 minuti. Spruzzate i piccioni col brandy e subito dopo rovesciate i fegatini e il tartufo con il sugo di cottura. Rigirate i piccioni più di una volta, salateli, pepateli, bagnateli con un mestolo di brodo e fateli cuocere 30 minuti a fuoco moderato. Serviteli irrorati col loro fondo di cottura.


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Editato da Bruce Wayne il 14/08/2010 alle 09:45:13
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 09:47:15
Con tutti i "metodi" che ci sono per risolvere il "problema"!!!

PICCIONCINI ALLA MESSICANA
tempo: 2 ore
difficoltà: media
calorie per porzione : 590

Ingredienti per 4 persone: 4 piccioncini, 2 cucchiai di salsa di soia, 1/2 bicchiere di olio di sesamo, 2 fette di prosciutto affumicato, 1/2 bicchierino di sherry, 1 cucchiaino di zucchero, sale, 1 cucchiaio di salsa di soia, 50 gr di funghi secchi, 200 gr di fagiolini, 1 cucchiaio di fecola.
Pulite bene i piccioncini, quindi tagliateli in due, lasciandoli uniti da un lato, schiacciateli leggermente, bagnateli con la salsa di soia e fateli friggere bene nell'olio di sesamo finchè saranno ben croccanti. Metteteli poi in una casseruola farcendoli all'interno con mezze fette di prosciutto affumicato. Impastate in una ciotolina lo zucchero con lo sherry, un pizzico di sale e un cucchiaio di salsa di soia. Versate questo impasto sopra ai piccioncini, rasateli con acqua bollente, coprite la casseruola e cominciate la cottura. Mettete a bagno in poca acqua tiepida i funghi secchi, strizzateli leggermente e unite anche questi al resto nella casseruola, continuando la cottura sempre a fuoco lento per un totale di 15-20 minuti. Fate intanto lessare in acqua salata i fagiolini in un grande cartoccio; scolate i piccioncini e disponeteli sopra i fagiolini, chiudete e passate per 15 minuti in forno a 160°. Fate addensare il sugo di cottura dei piccioncini con un cucchiaio di fecola e servite questa salsa ben calda in accompagnamento alla preparazione.
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 11:33:32
chiamarei gli animalisti che difendono gli amati ed inutili piccioni per fargli pulire il terrazzo costantemente pieno di m***a.
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 11:33:43
caro sampei
più che legittimo il tuo desiderio di tutelare la salute tua e di tuo figlio, questo però non credo legittimi la carabina la fionda o affini..magari sbagliando la mira accechi la nonnina del balcone di fronte
credo si possano trovare altri rimedi per liberarti dal piccione insistente

per quanto riguarda la doccia al cagnolino 3 volte la settimana ritengo questa sia una tortura a cui il tapino non può sottrarsi e che va molto contro la sua natura di cane. ovvio trattasi di un trastullo per il pargolo quindi è giusto cosi...

resta fermo il fatto che se io becco chicchessia a far del male agli animali non ho esitazioni a fare una bella denuncia/querela e dargli qualche problema.

e per quanto riguarda la questione diciamo cosi "etnica" nessun piccione ha mai sfondato la mia vetrina per rubare nel mio locale.

Messaggio del 14-08-2010 alle ore 11:35:57
il terrazzo va tenuto sempre pulito a prescindere dai piccioni.

due anni fa le rondini fecero un nido enorme nel mio terrazzo, il quale si riempi' ogni giorno di tanta merda, che dovevo fare, dare fuoco al nido? ma come lo volete sto cazzo di mondo???

che tristezzzza
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 11:37:42
Un mondo libero dai piccioni
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 12:08:18
[quoteUn mondo libero dai piccioni]



Già.......
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 12:18:12
ho visto 5-6 puntate del Dottor House in tutto e ogni volta che qualcuno stava per crepare di qualcosa era sempre per colpa del guano di piccione
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 12:36:40
È vero, confermo!
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 12:52:47
Io parcheggio la macchina sotto gl alberi...essendo nera,la resina m ha macchiato la vernice....propongo di TAGLIARE TUTTI GL ALBERI DEL MONDO.....
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 13:06:36
Gli alberi sono utili, i piccioni no
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 17:00:11
checcazzo mi tocca fare, quotare adonai!!

dai che scherzavo, mi avete convinto, domani compro le girandole per farli pure divertire cmq dopo faccio una foto al lavandino che ho in terrazzo, lo avevo pulito a specchio 10 giorni fa
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 17:21:23
bravo sampei...vai da evaristo e' compra il disturbatore elettronico.... anche perche' i piccioni si nutrono d insetti e mosche....se li ammazzi tutti....poi corri il rischio che una mosca ti cade dentro il piatto....
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 17:26:14
Metti sul tuo balcone un predatore naturale. Così neanche gli animalisti ti possono dire niente.

Oppure rivolgiti a questi
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 17:58:50
Chissà gli arrosticini di piccione come vengono...



Cmq Sampei propongo l'aggiunta della faccina "Stop the piccion"

Mi affido alla tua genialità!

Messaggio del 14-08-2010 alle ore 18:10:29
ti li faccie gratis l' impianto elettrico per i piccioni...ci mettiamo un cartello "high Voltage" e se non sanno leggere...cazzi loro...sarà la sua utima cacata della sua vita
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 18:59:58
Bruce non scherzare... un lancianese si mangiò davvero un piccione e fu denunciato
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 19:09:15
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 19:10:00
Nota storica:

I piccioni furono introdotti a Lanciano dallo scrittore Francesco Brasile che per primo introdusse una coppia di volatili prelevati a Venezia.

Almeno così vuole la leggenda.
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 20:03:39
il piccione ha delle carni squisite... la mano di un ottimo cuoco la si nota proprio nella cottura di questo volatile... la mia versione preferita è quella di Antony Genovese.... con i frutti di bosco...
Messaggio del 14-08-2010 alle ore 21:18:19

dopo faccio una foto al lavandino che ho in terrazzo, lo avevo pulito a specchio 10 giorni fa



tutto questo casino perchè Paz ti ha fatto lavare il lavandino quanto vuoi che dure pulita una cosa della casa? questo per noi donne e roba di tutti i giorni!

Comunque povero Topi, ricevere tutte quelle torture!
e dopo a quel bambino falle fare gli anticorpi! fidate lo dicono anche i medici
Messaggio del 15-08-2010 alle ore 00:32:55


basta la discussione si chiude quoto sampeiiiiiiiiiiiiiiiiiii gia' la 2 volta

UCCIDIAMO TUTTI I PICCIONI.... !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! SONO SPORCHI ZOZZI... BHLA.... SICURAMENTE I PICCIONI NN VANNO IN ESTINZIONE.. NOI SI uccidiamoli dai.... si .... a pistolanne... !!!!!!!!!!
Messaggio del 15-08-2010 alle ore 00:34:01

ni e' cumma dici Mikemio..... iamme... ke kazzarola... e''' sci mo mi metto a pulire lu balcone 10 vote a lu iorne preferisco uccidere tutti i piccioni e nn pulire mai
Messaggio del 15-08-2010 alle ore 00:56:08
mikemio, luzy, devo ammettere che ho detto una puttanata per enfatizzare il mio discorso topi si fa la doccia con me al max una volta ogni 1 o 2 mesi
Messaggio del 15-08-2010 alle ore 01:12:24
ahhhh volevo ben dire!!!
Messaggio del 15-08-2010 alle ore 02:39:33

ti li faccie gratis l' impianto elettrico per i piccioni...ci mettiamo un cartello "high Voltage" e se non sanno leggere...cazzi loro...sarà la sua utima cacata della sua vita


questa frase è densa di una democraticità e di una giustizia intrinseca straordinari... lui lo fà e avverte che può ammazzarli ma se loro fanno gli spavaldi del cazzo e se ne fottono di leggere imparano subito a cambiare stile di vita! ottimo!
Messaggio del 15-08-2010 alle ore 12:00:55
suggerisco la chiusura del terrazzo con infissi e vetrata, lo so magari costa un attimino, però alla fine i pennuti non entrano più e abbiamo anche recuperato un pò di cubatura ...tanto serve sempre
Messaggio del 15-08-2010 alle ore 12:31:01
"Recuperare" un po' di cubatura non credo sia possibile in centro storico...
Messaggio del 15-08-2010 alle ore 13:54:21
veramente prima di ristrutturare casa il terrazzo non c'era, ma dato che era da rifare il tetto, ho deciso di rifarne metà e ritagliarmi un angolo all'aperto sui tetti del centro storico... purtroppo se ne sono impossettati sti infami, chiuderlo ora sarebbe assurdo
Messaggio del 15-08-2010 alle ore 13:56:49
veramente prima di ristrutturare casa il terrazzo non c'era, ma dato che era da rifare il tetto, ho deciso di rifarne metà e ritagliarmi un angolo all'aperto sui tetti del centro storico... purtroppo se ne sono impossettati sti infami, chiuderlo ora sarebbe assurdo
Messaggio del 15-08-2010 alle ore 22:11:47
si bruce è possibile perchè chiudere a vetri non è considerato cubatura..almeno qui...e infatti tutti si chiudono verande terrazzini balconi pulciai..

io una volta nel mio ho allevato un gabbiano... altro che cacca di piccione, sembrava un dinosauro

Messaggio del 16-08-2010 alle ore 12:59:14

veramente prima di ristrutturare casa il terrazzo non c'era, ma dato che era da rifare il tetto, ho deciso di rifarne metà e ritagliarmi un angolo all'aperto sui tetti del centro storico...



meglio non andare al comune a lamentarsi per lo sterco di piccione sul terrazzo!
Messaggio del 16-08-2010 alle ore 18:34:39
stai tranquillo professò, ho fatto regolare domanda ed è stata accettata. ma guarda tu...
Messaggio del 16-08-2010 alle ore 18:54:00
come promesso, ecco le foto del lavandino, lo avevo tirato a lucido circa 10/15 giorni fa, era pieno fino all'orlo prima delle pulizie, ora di nuovo con guanti e paletta.





Professò, la prossima volta prima di fare certe affermazioni, vai al catasto e controlla, per chi mi si pijate? Forse per te e/o i tuoi conoscenti funziona così, sappi che invece a casa mia si fanno le cose in regola. Ergo, nin ti permette cchiù.
Messaggio del 16-08-2010 alle ore 18:55:25
PPS: ovviamente vi ho voluto risparmiare lo schifo che c'era attorno, sulle sedie, sul dondolo, sul tavolino, sui davanzali.
Messaggio del 16-08-2010 alle ore 19:34:33
effettivamente la cosa e' alqauanto sgradevole....ti conviene rimediare o con disturbatori elettronici o con reti elettrificate a basso amperaggio.......
Messaggio del 16-08-2010 alle ore 20:40:08
e lo lavi pure? ti conviene comprarlo nuovo
Messaggio del 17-08-2010 alle ore 01:18:37
Proviamo a fare una proposta per migliorare Lanciano... in troduciamo dei falchi che caccino i piccioni in eccesso...
Al comune spendono soldi in un mare di stronzate... forse questa sarebbe una cosa buona
Messaggio del 17-08-2010 alle ore 01:36:42
Anni orsono, ricordo, una ventina forse, provarono con l'introduzione dei corvi, che avrebbero dovuto mangiare le uova di piccione.

Vuole la leggenda invece che, forse per il clima godereccio del capoluogo frentano, i corvi si siano accoppiati ai piccioni dando origine ad una nuova specie: i PICCIORVI.

La loro singolare caratteristica era che cagavano come piccioni e facevano il casino dei corvi!
Messaggio del 17-08-2010 alle ore 05:04:17
quoto l'oggetto in legno lungo con mirino,nella variante mitraglietta,senza scherzi
Messaggio del 17-08-2010 alle ore 08:09:36
sampei te lo appoggio
Messaggio del 18-08-2010 alle ore 14:19:03
Messaggio del 18-08-2010 alle ore 15:24:52
La dove le corride sono fuori legge....

la catapulta cattura piccioni

poi li fanno fuori col gas!!
Messaggio del 18-08-2010 alle ore 16:23:24
al sugo con le fettuccine....meglio no !?!?!?!
Messaggio del 18-08-2010 alle ore 19:18:49
azz ki ha nvintate sa' catapulta je nu mastre.....
Messaggio del 19-08-2010 alle ore 08:24:27


ma proprio perché so che sei una brava persona...
...altrimenti non era un inzummo...

...cmq prendo atto che appartieni anche tu alla categoria dei finti brillanti: se sei tu a fare il brillante, ad inzummare e a dare dello scemo ... è tutto Ok...
... se qualcuno fa lo stesso con te ti offendi!

Ti piace inzummare facile... permalosetto!



ps. (non riferito a Sampei 'nzia mai!!!)
Sono utili i condoni alla berlusconi... vero???
Messaggio del 19-08-2010 alle ore 14:20:03
professò, io l'ho capito benissimo che era uno nzummo il tuo però capisci a me, su certi argomenti è bene specificarlo in modo inequivocabile, perchè queste cose resteranno scritte su questo sito in eterno. E non mi va che tra 10 anni passa uno sconosciuto su sto post e pensa "ah, cazzo, abuso edilizio!!", solo perchè hai fatto una battuta molto velata. Mittecele subito una faccina e st'appost.

Magari io ti ho dato dello scemo o del berlusconiano in qualche post ma questo resta tra me e te anche tra 10 anni, un'affermazione come la tua invece, se male interpetrata, potrebbe portare a ben altro non credi? quindi ti ho risposto con lo stesso tuo tono alla battuta, nzummo per nzummo e finito la si capit beluscò?

Messaggio del 23-08-2010 alle ore 11:05:57
hai ragione!
dimentico che il "tono" non passa on line!
La prossima sarà zeppa di sorrisi!!

Ciao!
Messaggio del 13-09-2010 alle ore 01:19:00
ecco come sono ridotte le grondaie nel centro storico




senza contare che l'acqua giustamente scorre sui muri,ecco il risultato dopo un po di pioggia,aggiungiamoci anche che lo spazzino passa circa una volta ogni due mesi....


Messaggio del 13-09-2010 alle ore 07:00:06
metti appeso anche qualche cd cmq ti conviene chiudere il terrazzo a veranda al terrazzino sottto casa mia cè un piccione piccolino morto da tre giorni spero che oggi si decidano a toglierlo
Messaggio del 13-09-2010 alle ore 18:46:03
le girandole non servono
prova con l'aggeggio tecnologico
filo spinato o simili sui cornicioni????

Messaggio del 13-09-2010 alle ore 18:56:27
sterminio totale! e per tutti quelli che dicono di no andate a tirare sangue sulle donne in pelliccia insieme a greenpeace!!!!

"citazione dal film I 13 SPETTRI"
Messaggio del 31-01-2024 alle ore 08:28:01
Buongiorno a tutti .
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Stop the piccion!

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