Cultura & Attualità

riparliamo un pò del g8?:rotfl:
Messaggio del 05-11-2007 alle ore 17:09:08
..non mi va di ricordare..e dire sempre le stesse cose..

..solo chi c'era sà..

..il resto è televisione..
Messaggio del 05-11-2007 alle ore 16:56:48
  P.S. 

Io scrivo:
Quote:
Libertad = Gentile 
Tu scrivi:
Quote:
A=A

Come vedi, siamo daccordo su qualcosa...    :0)


Best wishes

  
Messaggio del 05-11-2007 alle ore 16:53:05
Le mie sono opinioni e valutazioni, basate sul mio punto di vista, frutto del ragionamento e della deduzione figlia dell'osservazione del mondo... :0)

Quando si hanno delle argomentazioni, le si illustra e le si motiva...

...Quando non si ha altro che una giovane età, tanta voglia di fare ma senza nessuna cognizione o velleità reale... Si fa propaganda, si copia e si incolla, si scrive in maiuscolo, si odia e si strepita, si cantano cori, si scandisono inni... :0)

Insomma, si fa i coglioni... :0)

Poi si cresce, e magari si fa altro, qualsa di più intelligente e costruttivo...


...Verrà il tuo tempo, non temere.

La frustrazione e l'impotenza sono sentimenti leciti, quando si è nella tua condizione... :0)

Ma tranquillo, io ti perdono. :0)


A presto e buona fortuna per tutto
Messaggio del 03-11-2007 alle ore 05:25:12
x tarzanello

Purtroppo non fa altro che ribadire, tramite le tue argomentazioni da chirichetto,la pochezza dei tuoi pensieri.

TU NON SAI NIENTE DI ME, DI QUELLO FACCIO ETC... QUINDI TI CONSIGLIO DI NON SPORCARE I POST CON INUTILI E INADEGUATI COMMENTI.


N.B. A=A B=B 1=1 2=2

--------------------------------------
ORA NON HO PIU' VOGLIA RISPONDERTI...BASTA !!!

Messaggio del 02-11-2007 alle ore 13:23:20
@  Libertad:
Quote:
Devo ammmettere,che tarzanello abbia dei probelmi seri,non capisce nulla di quello che scrivono gli altri,anzi non è in grado proprio di leggere.
la superficialità dei suoi commenti e degna di un ragazzino delle scuole elementari.

EHEHEHEH !!!! Beh, se questo è il giudizio di un uomo (ragazzo? Ragazzino?) capace di parlare solo per copia/incolla...

...Non posso che andarne fiero.   :0)

Un giorno anche tu trovarei il modo di esprimere a parole tue ciò che pensi e provi. Vedrai.   :0) 
Quote:
...ti invito a leggere di nuovo se ci riesci, tanto i tuoi giudizi non interassano nessuno.

Non credo sia necessario leggere nuovamente concetti triti e ritriti, scritti molti anni fa da persone molto molto diverse da te, per cultura, provenienza e maturità...    :0)

Il loro intento era nobile, ma troppo spesso a un nobile intento non corrispondono altrettanto nobili atti...   :0)

Tu sei solo un piccolo burattino rossastro, messo lì apposta per creare un avversario al burattino nerastro...  

Il vostro compito è continuare a berciare come scolarette impazzite sproloquiando su ideologie e concetti politici che non siete assolutamente in grado di percepire in quanto alieni anni luce dal vostro vissuto, mentre la classe dirigente continua a mantenere allegramente lo status quo...

...Gli estremisti sono condannati a vivere nel limbo eterno dell'impeto euforico e della voglia di agire, poi sprecati totalmente in anacronistici richiami all' odio, al conflitto e alla violenza...

Libertad = Gentile

Utilità per lo sviluppo della società = zero.

Ma non disperare... Sei giovane (e quindi idiota), come io sono stato giovane (e quindi idiota) a mia volta.

Troverai la tua, strada un giorno. I tuoi istinti sessuali saranno canalizzati in un rapporto affettivo coerente, la tua razionalità comincerà a prendere il sopravvento sull' isteria ormonale...  

E di colpo il mondo sarà un luogo da migliorare, invece che da distruggere.   :0)  
Quote:
ciao pagliaccio    

Ciao a te, e in bocca  al lupo per l'esame di maturità (o terza media)...   :0)
Messaggio del 02-11-2007 alle ore 01:33:23
lo sapevo!
Messaggio del 02-11-2007 alle ore 01:32:11
BENE..
Messaggio del 02-11-2007 alle ore 01:27:22
non sussiste no!
non l'ho fatta l'università!
Messaggio del 01-11-2007 alle ore 19:13:52
Siamo in un paese in cui c'è (almeno così si dice) libertà d'opinione...
Messaggio del 01-11-2007 alle ore 19:08:58

Naturalmente il seguito dei commenti scritti non fa altro che consolidare le considerazioni precedentemente riportate...

x just
in italia ci sono centinaia di universita'....e soprattutto il problema degli affitti agli studenti è molto serio, ma per i borghesotti come te il problema non sussiste.

x pof pof
non tutti riescono trovare un lavoro dignitoso,per questo che si studia all'universita',tentando di trovare un lavoro adeguato alle loro proprie capacita'.

x gipsy

sicuramente facendo un analisi statistica la maggior parte degli iscritti è
tendenzialmente destrorsa e non è una mia opinione.
Messaggio del 01-11-2007 alle ore 11:42:23
Gispy ti amo!
Messaggio del 01-11-2007 alle ore 09:54:10


2-ci sono forti connotazioni reazionarie, clericali e fasciste da parte di
molti iscritti.



con tutto il rispetto... ma ti rendi conto che quello che dici non ha molto senso?
Clericali? Si, ma anche anti-clericali
Fasciste? Si, ma anche completamente opposte

A me sembra che noti solo quello che ti fa comodo.
Messaggio del 01-11-2007 alle ore 09:25:47
E' l'universita' in cui voglio che cresca mio figlio
ma o co jesser a coje le pimmadore a lu capsu si sfatijat
Messaggio del 01-11-2007 alle ore 02:07:57
100!!!


comunque è vero , con tutto il rispetto , è inutile che parliamo , tanto non cambia niente!

ciao ciao


LOVE AND PEACE!
Messaggio del 01-11-2007 alle ore 01:54:39
ovviamente ognuno è libero di manifestare le proprie idee , ma i toni violenti non mi piacciono mai
Messaggio del 01-11-2007 alle ore 01:50:09
7-probabilmente la mancanza di una università in città agevola
l'ignoranza, Lanciano è governata dalle destre, è questo forum ne
sembra l'ossatura.





se per città piena di università prendiamo ad esempio questa e per gente colta intendi questa , sono felice di bearmi nella mia ignoranza , sarà quindi per questo che lanciano mi piace cosi tanto!
Messaggio del 01-11-2007 alle ore 00:14:59
su questo forum ci sono dei grossi problemi:

1-pochissimi leggono gli scritti riportati,commentanto il contenuto di essi
in modo corretto e adeguato al tema che si sta trattando.

2-ci sono forti connotazioni reazionarie, clericali e fasciste da parte di
molti iscritti.

3-le informazioni non vengono minimamente filtrate da un moderatore.

4-non c'e un limite di apertura di post,cioè un qualsiasi mentecatto puo'
aprirne centinaia al giorno.

5-chi visita questo forum rimane inorridito dai discorsi che man mano si
sviluppano,pensa che Lanciano sia abitata da trogloditi.

6-NON CI SONO FORUM E NEWSWIRE ON LINE A LANCIANO
ALTERNATIVI A QUESTO.

7-probabilmente la mancanza di una università in città agevola
l'ignoranza, Lanciano è governata dalle destre, è questo forum ne
sembra l'ossatura.


COMUNQUE RESISTIAMO E ANDIAMO AVANTI....




Messaggio del 31-10-2007 alle ore 19:10:09
Maravera e Luzy sono riuscite, come sempre, con parole che solo loro son capaci di scrivere, a far capire cosa può accadere quando l'uomo smette di essere razionale e diventa una belva.



Messaggio del 31-10-2007 alle ore 19:05:53
Caro compagno Lbertad, mi dispiace (anche se comparto molte delle cose che tu dici) il tuo atteggiamento in confronto di quelli che la pensano diverso da te, la tua aggressività la posso capire ( penso che sei giovane!!! ) ma questo non ti da nessun diritto ad insultare gratuitamente a persone che sono di una posizione politica diversa da quella tua...
Il confronto deve essere anche duro, ma sempre nel rispetto dell'avversario, lo stesso rispetto che pretendiamo per noi!!!...

Libertad, devi crescere!!!!
Sveglia!!!
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 18:13:39
Devo ammmettere,che tarzanello abbia dei probelmi seri,non capisce nulla di quello che scrivono gli altri,anzi non è in grado proprio di leggere.
la superficialità dei suoi commenti e degna di un ragazzino delle scuole elementari.
ti invito a leggere di nuovo se ci riesci, tanto i tuoi giudizi non interassano nessuno.
ciao pagliaccio
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 17:51:07
tarzanè , io scrivo una cosa e tu leggi quello che ti pare...
il mio discorso lo riassume bene casper...



Io invece non capisco cosa ci sia ancora da discutere invece.

Chi ha sbagliato DOVREBBE pagare, sia da una parte che dall'altra.





è tanto difficile da capire?
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 16:35:25

Camera, stop a inchiesta su G8



che schifezza
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 14:10:30
Ecco.
E non è stato l'unico.
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 13:18:23
Della Repubblica
Il racconto di un giornalista inglese
pestato durante il blitz di sabato notte

"Ho finto di essere morto
continuavano a picchiarmi"


di MARCO PREVE
GENOVA - "Mai visto fare una trasfusione di un litro e mezzo di sangue a una palla da football? Beh amico, quel pallone ce l'hai davanti agli occhi". Un polmone bucato, qualche costola in frantumi, un paio di denti in meno. Gli mancano un mucchio di pezzi a Mark Covell, 33 anni giornalista inglese, ma non il tradizionale "humour" della sua terra. Oggi può scherzare ma l'incubo iniziato sabato notte è finito solo mercoledì mattina, quando l'avvocato Filippo Guiglia gli ha comunicato che il suo arresto non era stato convalidato.

Del resto sarebbe stato strano, visto che Mark a Genova non ha partecipato a nessuna manifestazione. Racconta questo ed altro dalla sua stanza del reparto di chirurgia toracica dell'ospedale San Martino. Gli hanno diagnosticato un pneumotorace, ma di nascosto dalle infermiere si fuma una sigaretta. D'altra parte, a uno che i carabinieri che hanno preso a calci credevano morto, un po' di catrame nei polmoni non fa più paura.

A lui, come a decine di altre persone di quel sabato cileno una sola domanda: che cos'è successo? "E' successo che sono diventato un 'human football', un pallone umano - risponde -. Ero in mezzo alla strada, proprio davanti al cancello della scuola Diaz, quando sono arrivate le camionette. E ci sono rimasto intrappolato mentre i carabinieri chiudevano i due lati della via. Quando ho visto un gruppo venirmi addosso, ho mostrato la tessera da giornalista (è l'inviato di Indimedia uk., un network on line di informazione alternativa con diverse edizioni, compresa quella italiana, tra i più seguiti, ndr). Mi hanno colpito subito con i manganelli. Poi uno con lo scudo mi ha schiacciato contro il muro e l'altro mi ha riempito di botte ai fianchi".

E' solo l'inizio del racconto che ieri pomeriggio Covell ha ripetuto in diretta ai microfoni della Bbc. "Mi dicevano in inglese - continua - 'you are blackblock, we kill blackblock' (tu sei un black e noi ti uccidiamo). A quel punto sono caduto mezzo svenuto e ho visto che il furgone stava sfondando il cancello della scuola. Ero a terra e loro continuavano a prendermi a calci. Correvano da una parte e mi mollavano un calcio. E' lì che sono diventato un pallone".
Sky, questo è il suo soprannome, tira il fiato e aggiusta il tubicino del drenaggio. Il sangue esce dal polmone e cola in un boccione.

"Pensavo che sarei morto e così ho fatto finta di esserlo - prosegue il giornalista -. Un carabiniere è venuto a sentirmi la vena del collo e poi altri due mi hanno trascinato dentro la scuola, con gli altri. Menavano ancora. Mi ha salvato un medico o un infermiere, tra i primi arrivati che ha detto basta, basta e allora tutto è finito. Devo ringraziare quel dottore, anzi lui e altri due del pronto soccorso".
Perché? "Perché ricordo - dice Mark Covell - che ero lì sulla barella e la polizia voleva portarmi all'infermeria militare (alla caserma di Bolzaneto, ndr). Ma due dottori si sono opposti, uno in particolare, Paolo, e lo ringrazio davvero, forse sarei morto".
Dopo? "Dopo niente - risponde il reporter britannico -. Sono svenuto, credo, e mi sono svegliato il mattino. E sono stati altri tre giorni duri. Stavo male e non mi facevano vedere nessuno. Ho incontrato solo il console (Alan Reuter, console generale di Milano, ndr)". La liberazione è arrivata mercoledì mattina. Il giudice e l'avvocato stavano per iniziare l'interrogatorio di convalida dell'arresto quando è arrivato un fax dal tribunale. Un altro giudice aveva già deciso di non convalidare l'arresto (ancor prima dell'interrogatorio) e Mark Covell è tornato ad essere un cittadino libero, ferito, ma combattivo.
"Ho detto al console che farò denuncia - spiega - perché non è possibile che una cosa del genere accada in un paese che si dice democratico. Come hanno potuto accusarmi di essere un Black Bloc. Io non ho nemmeno visto una manifestazione. Sono stato sempre chiuso al terzo piano della scuola, dove c'era il News Dispatch. Da lì aggiornavo il nostro sito con le notizie che arrivavano dalle piazze e dalle strade. Non pensavo andasse a finire così".

(27 luglio 2001)
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 13:07:44
Cosa mi fa profondamente rabbia? Che veramente si difendono le forze dell'ordine libere di commettere qualsiasi schifezza impunemente.Gente libera di possedere armi , con licenza di uccidere a proprio piacimento. Basta non fermarsi all'alt e ti ammazzano,mirando preciso. I manifestanti di quel giorno stavano lì anche per noi, per difendere un mondo ormai al collasso sul quale arranchiamo tutti e come riconoscimento hanno avuto morti, mazzate, abusi e, adesso, non hanno nemmeno il vostro appoggio, eppure fate parte del loro stesso mondo. Mentre i servi armati di chi questi stati che il mondo lo vogliono asservire ai loro interessi, vengono trattati da eroi e senza avere conseguenze per i loro atti infami. Siete sicuri che sia questa la giustizia alla quale aspirate? Gente armata e libera di uccidere che si macchia degli stessi reati che dovrebbe impedire? Bravi! Non posso che considerarvi ugualmente servi di un sistema che, evidentemente, vi sta bene e vi soddisfa. E allora non dite più che la società è diventata uno schifo, voi non potete dirlo perchè è quello che vi meritate, ma soprattutto è quella che difendete.
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 12:54:47
Ciò che mi sconvolge di più è come non sia PALESE a tutti che si tratta solo di fumo negli occhi... Da parte di tutti verso tutti...

I rossi promettono pulizia e giustizia ai rossissimi in pre-elezioni, e i neri piangono per i prodi poliziotti che ci proteggono dagli uomini cattivi...

...Poi i rossi vanno al potere con l'aiuto dei rossastri e dei bianchicci, e per tenerli buoni affossano tutto perché il governo non può parlare mai male della mamma e della polizia...

...A quel punto i neri, i beje e i grigi esultano perché la democrazia è salva...


...E tutti i burattini, vestiti d' ogni colore, battono le mani...


E'... Sconfortante. :0|





bye
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 12:09:25
Io invece non capisco cosa ci sia ancora da discutere invece.

Chi ha sbagliato DOVREBBE pagare, sia da una parte che dall'altra.

Non accadrà mai.
A pagare salato, saranno i più deboli,e forse qualcuno tornerà a dirigere il traffico.

Nessuna novità.

Mettetevi l'anima in pace.
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 11:57:50
Ecco un altro burattino... :0)

E' un peccato...

...E' come se foste tutti orbi e vi pigliaste per i fondelli a vicenda... Proprio di questo.

Bah...


Cmq...


...E' incredibile come la faziosità sia il fondamento della vita di moltissime persone...

...Forse perché un approccio più intellettualmente onesto... Richiede troppa umiltà, e rispetto per gli altri.


Sigh...
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 11:30:02
    
Quote:
La Reppublica

Di Pietro e Mastella votano con la Cdl. Prc: "Intervenga Prodi". Palazzo Chigi: "Valuteremo"
Bertinotti irritato. Diliberto: "Clamoroso non voler accertare la verità"
Camera, stop a inchiesta su G8
Sinistra infuriata con Udeur e Idv
Il Guardasigilli cade dalle nuvole: "La commissione? Nel programma non l’ho vista"
Il ministro delle Infrastrutture: "Vogliono indagare solo su una parte, una giustizia a metà"


Era ora che si mettesse fine a questa storia di mettere sotta accusa le forze dell'ordine. Sono davvero soddisfatto. Alla faccia di tutti quei "pseudopacifisti armati".
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 11:09:24
Visti da qui...

...Sembrate 2 burattini che fanno il gioco di gente a cui non frega un'emerita cippa nè dell' uno nè dell' altro... :0)

Ma si sa, è importante che il conflitto sociale resti a questi livelli, così chidetiene lo status quo può ridervi in faccia e continuare a crapulare...

...A 'sto punto andate a fracassarvi a sprangate allo stadio, per quel che vale... :0)



Saluti

Messaggio del 31-10-2007 alle ore 04:00:53
sei proprio un borghesotto al soldo del capitalismo e dello sfruttamento.
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 03:48:42
hano commesso un reato quelli che a genova si sono presentati incappucciati , armati e pronti allo scontro ed i loro mandanti(gli organizzatori)?
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 03:45:06
chi dice che a genova non c'è stata una rivolta armata preorganizzata mente?
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 03:25:01
FATTI

Nella notte tra il 21 e il 22 luglio 2001 un gruppo di agenti delle forze dell’ordine ha fatto irruzione nei locali della scuola Pertini/Diaz per effettuare una perquisizione ai sensi dell’articolo 21 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

Quella perquisizione si e’ conclusa con 93 arresti e 82 feriti con tre prognosi riservate: la tedesca Melanie Jonasch (trauma cranico cerebrale, con fattura della rocca petrosa sinistra, ematomi cranici vari, policontusioni al dorso, spalla e arto superiore destro, frattura della mastoide sinistra, ematomi alla schiena e alle natiche), il tedesco Karl Wolfgang Baro (trauma cranico con emorragia venosa) e l’inglese Mark Covell (perforazione del polmone, trauma emitorace, spalla e omero e trauma cranico).

Degli 82 feriti 63 sono stati condotti in ospedale, e i rimanenti 19 sono stati condotti direttamente nel “carcere temporaneo” allestito all’interno della caserma di Polizia di Genova Bolzaneto durante i giorni del G8.

Tutti le persone ospitate all’interno della scuola sono state tratte in arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e associazione a delinquere finalizzata alla devastazione e saccheggio e detenzione di bottiglie molotov.

Il 22 luglio il presidente del consiglio Silvio Berlusconi dichiara alle telecamere che “ho avuto questa mattina una telefonata del ministro degli Interni, che mi ha rappresentato il ritrovamento di armi improprie all'interno del Genoa Social Forum e la individuazione di 60 persone appartenenti alle squadre violente che si erano occultate, a dire del ministro, con la connivenza degli esponenti del Genoa Social Forum tra gli esponenti stessi del Genoa Social Forum. […] La notizia mi è stata data come una notizia tendente a chiarire che non c'era una distinzione tra coloro che hanno operato la violenza e la guerriglia e gli esponenti del Genoa Social Forum che anzi, per la notizia che mi è stata data, avrebbero favorito e coperto questa loro presenza''.

Lo stesso giorno la Polizia di Stato organizza una conferenza stampa nel corso della quale i giornalisti non possono fare domande, ma solo ascoltare la lettura di questo comunicato:

Anche a seguito di violenze commesse contro pattuglie della Polizia di Stato nella serata di ieri in via Cesare Battisti, si è deciso, previa informazione all'autorità giudiziaria, di procedere a perquisizione della scuola Diaz che ospitava numerosi giovani tra i quali quelli che avevano bersagliato le pattuglie con lancio di bottiglie e pietre. Nella scuola Diaz sono stati trovati 92 giovani, in gran parte di nazionalità straniera, dei quali 61 con evidenti e pregresse contusioni e ferite. In vari locali dello stabile sono stati sequestrati armi, oggetti da offesa ed altro materiale che ricollegano il gruppo dei giovani in questione ai disordini e alle violenze scatenate dai Black Bloc a Genova nei giorni 20 e 21. Tutti i 92 giovani sono stati tratti in arresto per associazione a delinquere finalizzata alla devastazione e saccheggio e detenzione di bottiglie molotov. All'atto dell'irruzione uno degli occupanti ha colpito con un coltello un agente di Polizia che non ha riportato lesioni perché protetto da un corpetto. Tutti i feriti sono stati condotti per lecure in ospedali cittadini.

Il 12 maggio 2003 il Gip Anna Ivaldi dispone l'archiviazione delle indagini per il reato di resistenza, con un'ordinanza di archiviazione in cui si afferma che “non può affermarsi, neppure con un minimo grado di certezza, che coloro che si trovavano nella Diaz e che vennero poi arrestati abbiano lanciato oggetti sulle forze di polizia”.. Deve poi escludersi essi abbiano posto in essere atti di resistenza nei confronti del personale di polizia, una volta che questo riuscì ad accedere all'interno della Diaz”.. Il 3 febbraio 2004 vengono archiviate anche le accuse di associazione a delinquere.

LE MENZOGNE

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO HA MENTITO: nella scuola non c’erano violenti.

IL CAPO DELL’ANTITERRORISMO HA MENTITO: Non c’e’ stata una pattuglia aggredita.
Il 5/9/2001 Francesco Gratteri, oggi capo dell’antiterrorismo, ha dichiarato al comitato parlamentare d’indagine che “le pattuglie andate in ausilio all'altezza della scuola Diaz-Pascoli, occupata da rappresentanti del Genoa Social Forum, vennero colpite dal lancio di oggetti. Le pattuglie, dirette dal dottor Di Bernardini della Squadra Mobile di Roma, dovettero far uso di segnali di emergenza per sottrarsi a tentativi di aggressione con possibili gravi conseguenze”. Queste affermazioni non hanno trovato riscontro nelle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Di Bernardini durante l’interrogatorio effettuato Il 17 dicembre 2001 con il Pm Enrico Zucca.

IL PORTAVOCE DELLA POLIZIA HA MENTITO: Le ferite non erano “pregresse”.
Alle 2:17 del 22 luglio il portavoce della Polizia di Stato Roberto Sgalla parla ai microfoni di RaiNews24 di “una decina di feriti, la maggior parte erano feriti che non si erano fatti curare precedentemente”. Lo stesso concetto viene confermato nel comunicato stampa del giorno successivo. Dai certificati medici risulta che durante l’irruzione delle forze di polizia nella scuola Diaz/pertini sono state ferite 82 persone, tre delle quali in modo molto grave.

IL CAPO DELLA DIGOS GENOVESE HA MENTITO: Dalla scuola non e’ partita una “sassaiola”..
Spartaco Mortola, il numero uno della Digos di Genova, ha negato l’evidenza dei filmati girati al momento dell’irruzione dalla scuola Pascoli, l’edificio antistante alla scuola Diaz/Pertini. Mortola. In una nota inviata al capo della Polizia il 5/8/2001 mortola ha dichiarato che “poiché l'immagine è concentrata soprattutto sul portone d'ingresso ed a a causa dell'oscurità, non si nota apparentemente il lancio di oggetti contundenti dai piani superiori all'indirizzo delle forze dell'ordine, anche se lo scrivente conferma, anche in questa sede, che il lancio di oggetti ci fu”.

IL CAPO DELLA MOBILE DI ROMA HA MENTITO: Nella scuola non c’e’ stata resistenza.
Il 4 settembre 2001 Vincenzo Canterini, comandante del VII nucleo sperimentale antisommossa del I Reparto Mobile di Roma, ha dichiarato al comitato parlamentare d’indagine che nella scuola Diaz/Pertini “vi sono state persone che, entrando, hanno visto lanciarsi contro delle sedie e quindi hanno reagito”. Uno degli uomini di Canterini, invece, descrive pestaggi immotivati, compiuti in assenza di reazione. Nella relazione di servizio consegnata al questore Colucci il 22 luglio 2001, il vice sovrintendente della Polizia di Stato Vincenzo Compagnone ha dichiarato che nella scuola “notavo operatori ed altri accanirsi e picchiare come belve dei ragazzi, uno di questi era a terra in una pozza di sangue e non dava segni di vita”.

IL QUESTORE DI GENOVA HA MENTITO: Nella scuola non c’e’ stato un tentato omicidio.
Nel "telefax urgentissimo" del 22 luglio con cui il Questore Francesco Colucci ha notificato al ministero dell'Interno i risultati dell'operazione di polizia effettuata nella notte precedente, si descrive "una squadra" di poliziotti affrontata da "un giovane tuttora non identificato" che ``si confondeva con le altre persone rintracciate della scuola'', ma solo “dopo essere stato immobilizzato''. Nel documento di Colucci, inoltre, si sostiene che una delle cause che impediscono all'agente Massimo Nucera di identificare il suo aggressore, oltre al buio e alla concitazione, è il "contestuale intervento di numeroso personale", come dire che sul posto c'erano troppi poliziotti. Questa versione dei fatti, e il racconto dello stesso Nucera, sono stati smentiti dai Carabinieri del RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) di Parma, con due perizie consegnate alla Procura di Genova il 25 maggio e il 7 ottobre 2002..

13 ALTI FUNZIONARI DI POLIZIA HANNO MENTITO: Nella scuola non c’erano molotov.
Nel verbale di perquisizione corredato da tredici firme di alti funzionari della polizia di Stato, si descrive il ritrovamento di due bottiglie molotov, ma le indagini successive hanno rivelato una verita’ differente. Il Vicequestore aggiunto Pasquale Guaglione, infatti, ha dichiarato ai PM genovesi Enrico Zucca e Francesco Pinto che quelle bottiglie sono state in realta’ ritrovate da lui sul lungomare di Corso Italia nel pomeriggio del giorno precedente. Adesso tutti riconoscono che quelle due bottiglie sono delle “prove fasulle”, ma nessuno vuole ammettere la propria responsabilita’ nell’accreditarle come prove vere.

Durante il processo per i fatti accaduti nella scuola Diaz/Pertini non si dovra’ stabilire SE sono state falsificate delle prove, SE sono stati commessi dei pestaggi gratuiti, SE sono stati compiuti degli abusi, ma si dovra’ dire CHI e’ responsabile di questi reati in forma diretta o per omesso intervento..


Messaggio del 31-10-2007 alle ore 03:22:47
su youtube "G8 - Genova - la vera natura dei black block part4"

la parte 5 stranamente non c'è più...
cominciava con la fine della 4 , si vedeva una certa persona tirare fuori le mazze dalla camionetta e distribuirle...
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 03:17:50


ognuno ha le proprie opinioni... ognuno vede le cose cn i propri occhi...
e nessuno può permettersi di negare all'altro il diritto di avere le proprie idee!
fino a quando queste non vanno contro la legge! ciao , a presto!
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 03:14:02



buonanotte!
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 03:12:35
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Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:55:14
anzi , mi correggo ... (tranne buona parte dei pigri)
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:53:32
posso provocare i compagni , non CONTO i compagni...

per quanto riguarda gli immigrati(tranne i pigri) e le donne , non mi sembra , anzi!


continui a sviare comunque il discorso...
mi piacerebbe invece scambiare opinioni qui su , il forum serve per questo.
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:51:30
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Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:50:49
complesso delle scuole Diaz è costituito da due edifici, che nel luglio 2001 vengono assegnati al Genoa Social Forum per realizzare il media center (scuola Pascoli) e un centro di comunicazione e training (Pertini), dove vari gruppi potessero coordinare e preparare le loro iniziative. La scuola Pascoli ospita al piano terra la sala stampa e una palestra/infermeria, al primo piano le stanza di coordinamento per l'attività legale, sanitaria, e gli uffici di comunicazione del GSF, al secondo Radio Gap e altre testate giornalistiche di movimento e al terzo piano Indymedia. Nella Pertini la palestra viene adibita a zona di training e a destra dell'ingresso vengono installati alcuni computer con pubblico accesso a internet. Da giovedì 19 luglio, la Pertini diventa dormitorio per i manifestanti che non hanno trovato altro luogo dove alloggiare.

Durante tutta la settimana decine di mediattivisti lavorano presso questa struttura, consentendo a vari operatori media di raccontare quello che stava avvenendo a Genova. Sabato 21 luglio, pochi minuti prima della mezzanotte, quando il media center inizia a svuotarsi e molti manifestanti stanno già dormendo alla Pertini, circa 300 poliziotti divisi in due colonne giungono da entrambi lati di via Cesare Battisti e muovono all'assalto delle due scuole. Un mediattivista inglese, Mark Covell, viene pestato a sangue in via Cesare Battisti, proprio davanti al cancello della Pertini. Lasciato a terra, subisce altri due pestaggi e viene ridotto in fin di vita. «Ha alzato le braccia... è stato travolto immediatamente. Era un birillo, veniva sbattuto da una parte all’altra, ricordo parecchi calci, ricordo molto bene le scarpe di queste persone perché erano scarponi grossi. I primi lo hanno spintonato, poi si sono richiusi su di lui; tutti quelli che passavano lo malmenavano in un modo o nell’altro» (M. B. - infermiera del GSF) Nella Pascoli la furia dei poliziotti si indirizza soprattutto contro i computer di legali, medici e mediattivisti. I locali vengono perquisiti, mentre le persone vengono fatte sedere contro il muro e con la faccia a terra e alcune malmenate. Per le persone che si trovano nella Pertini è l'inizio di un incubo. Al termine dell'operazione vengono arrestati tutti i 93 presenti (purtroppo solo pochi sono riusciti miracolosamente a scappare).

Circa 70 i feriti, tre in condizioni gravissime, di cui uno in coma. 75 di loro, vengono portati alla caserma di Bolzaneto. «Sono rimasta ancora con le mani alzate davanti a tutti questi poliziotti che hanno iniziato subito a picchiarmi con i manganelli sulle spalle e sulla testa. Credo di essere caduta quasi subito, ero sdraiata con la schiena verso la Polizia e mi hanno colpito, mi hanno dato dei calci nella schiena, sulle gambe, mi hanno picchiato sul lato con i bastoni ho cercato di pararmi dai colpi mentre mettevo le braccia sopra alla testa ... poi mi ha raccolta la Polizia e mi hanno buttato verso il muro, alla parete c’erano dei ganci per poter appendere delle giacche e avevo la sensazione che mi potevano entrare questi ganci mentre mi buttavano contro e poi un poliziotto mi ha picchiato con il ginocchio tra le gambe, hanno continuato a picchiarmi e io sono scivolata giù dal muro, dalla parete, quando ero già per terra hanno continuato a colpirmi, avevo la sensazione che loro si divertissero mentre mi stavano picchiando e gemevo quando mi colpivano sullo sterno e avevo la sensazione che loro fossero divertiti». (L. Z. - testimonianza del 9 novembre 2005) «I funzionari sono entrati dopo la fase del pestaggio nella palestra, però io mi ricordo perfettamente che continuavano ad essere trascinati giù in palestra ragazzi o persone che erano nei piani superiori e contro questi i poliziotti continuavano ad accanirsi, continuavano a picchiarli e questi funzionari erano dentro alla palestra quando questo è successo, io mi ricordo molto bene anche del fatto che ad un certo punto, mentre appunto qualcuno picchiava ancora qualcuno di noi, questi funzionari si sono girati dall’altra parte, me lo ricordo bene perché io questo… proprio in quel momento l’ho interpretato come un gesto, come un voler chiudere un occhio di fronte a una marachella che stavano compiendo questi poliziotti». (V. B. - testimonianza del 17 novembre 2005).

«Ho visto questi gruppi di agenti che sono entrati di corsa, ricordo che urlavano, si sono diretti subito sulle persone che si sono trovate di fronte. Quindi ho visto questi primi agenti che si sono rivolti verso di loro, hanno cominciato a prenderli a calci, a manganellate, urlavano, ricordo che sputavano, insulti, e poi alcune frasi, qualcuna la ricordo, altre no. Hanno cominciato a pestare a calci, a manganellate le persone che si trovavano di fronte. Hanno preso di mira i ragazzi che avevo alla mia destra, la ragazza in particolar e che era quella più vicina, proprio affianco… che io avevo affianco, è stata presa con un calcio alla faccia, quindi è stata spinta indietro, è un po’ barcollata, sì è piegata con la schiena all’indietro, il ragazzo che aveva affianco è stato raggiunto da delle manganellate, erano due gli agenti in questo momento che si sono rivolti contro questa coppia». (L. G. - testimonianza del 16novembre 2005). Dal verbale di arresto risulta che sabato 21 luglio, verso le ore 21.30, un pattuglione composto da quattro auto della PS, due in borghese e due con i colori di istituto, tra cui un Magnum, transita davanti alle due scuole, in via Cesare Battisti e secondo la versione della Polizia subisce "un fitto lancio di oggetti contundenti da parte di numerose persone, verosimilmente appartenenti alle Tute Nere". Questo episodio legittima un intervento urgente di iniziativa autonoma della Polizia Giudiziaria secondo quanto previsto dall'articolo 41 TULPSS (testo unico di pubblica sicurezza): "in considerazione della concreta possibilità che proprio l'edificio scolastico in argomento fosse il rifugio delle frange estreme delle "Tute Nere", si predisponeva un adeguato programma d'intervento finalizzato alla ricerca di armi e materiale esplodente che in quel luogo poteva essere occultato" (dal verbale di arresto).

La situazione risulta però fortemente ridimensionata già nei primi interrogatori dei componenti del pattuglione. Un agente arriva ad affermare di non ricordare la presenza del Magnum, che secondo la relazione di servizio di un altro componente "veniva bersagliato inizialmente da un fitto lancio di pietre di grosse dimensioni provenienti da varie direzioni, tanto da procurare una crepa sul vetro blindato ed una ammaccatura sullo sportello anteriore, poi venivano letteralmente assaliti e bloccati sul posto dalla folla inferocita che inveiva contro di loro continuando a bastonare l'auto e tentando di aprire gli sportelli mentre provavano a ribaltare il mezzo". I testimoni fino ad ora ascoltati in udienza concordano nel ricordare urla da parte di alcuni presenti contro le auto della PS ed il lancio di una singola bottiglia. L'irruzione alla scuola Diaz viene decisa a seguito di questo episodio dai massimi vertici della polizia presenti a Genova per il G8, nel corso di due riunioni tenute quella sera in Questura: durante la prima si delibera di procedere, nella successiva si concordano i dettagli operativi.

A presiederle, il prefetto Arnaldo La Barbera, capo della polizia di prevenzione, incaricato dal Capo della Polizia di raggiungere la città di Genova proprio quel pomeriggio, quando il Vertice G8 volgeva al termine. Presenti Gratteri (capo dello SCO), Calderozzi (suo vice), Murgolo (vicequestore di Bologna), Mortola (capo della Digos genovese), che effettua un sopralluogo alle scuole constatando la presenza di un nutrito gruppo di persone che stazionava, rumoreggiando e bevendo birra. Canterini (capo del Reparto Mobile Roma), informato da Donnini (dirigente superiore responsabile del coordinamento operativo e logistico dei Reparti Mobili per i servizi di ordine pubblico durante il G8) della necessità di radunare il suo reparto e impiegarlo per favorire l’entrata nella scuola del personale della squadra mobile, partecipa alla seconda riunione. Il vicecapo della polizia, prefetto Ansoino Andreassi, manifesta le sue perplessità e non partecipa alla riunione operativa. Del resto, inviando a Genova La Barbera, De Gennaro aveva praticamente sfiduciato Andreassi, che in seguito verrà a conoscenza di un provvedimento del Ministro degli Interni che indicava la sua rimozione da vicecapo della polizia e il suo trasferimento ad altro incarico dal 1 luglio 2001.

Andreassi rileverà in aula che già dalla riunione in Questura era chiaro che l'operazione alla Diaz dovesse essere finalizzata non solo al controllo delle persone, ma anche alla possibilità di effettuare arresti consistenti di appartenenti alle frange degli estremisti più violenti. «D’altronde esiste una regola non scritta per cui se ci sono delle violenze o disordini che non si è riusciti a prevenire,questi devono essere compensati da un numero maggiore di arresti di chi li ha commessi». (A. Andreassi - testimonianza del 23 maggio 2007). Tutte le 93 persone presenti nella scuola vengono arrestate per associazione a delinquere finalizzata alla devastazione e al saccheggio, come risulta dal verbale di perquisizione e sequestro che attesta il ritrovamento di armi improprie e di due molotov. I giudici genovesi però non convalidano gli arresti, anzi formalizzano una denuncia sulla base delle dichiarazioni rese dagli arrestati che descrivono in maniera univoca una situazione di violenze indiscriminate contro persone inermi. E trasmettono gli atti alla procura della Repubblica. I pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Pinto, ai quali si aggiungono Francesco Cardona Albini, Monica Parentini, Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati iniziano così le indagini, che porteranno alla richiesta di rinvio a giudizio per 29 poliziotti.

Uomini vicinissimi al capo della polizia, come Francesco Gratteri (oggi capo della Direzione Centrale Anticrimine), dirigenti di primo piano come il capo degli analisti della polizia di prevenzione, Giovanni Luperi (coordinatore della task force europea che indaga sugli "anarcoinsurrezionalisti"), investigatori come Gilberto Calderozzi (oggi Direttore del Servizio Centrale Operativo - SCO), Filippo Ferri (allora capo della squadra mobile di La Spezia, poi promosso capo di quella di Firenze) e Fabio Ciccimarra (imputato anche a Napoli per le violenze sugli arrestati nella Caserma Raniero a maggio del 2001). Insieme agli altri firmatari dei verbali, Spartaco Mortola, oggi vice Questore di Torino, il vicequestore Massimiliano Di Bernardini (nucleo antirapine, Squadra Mobile di Roma), il vicequestore Pietro Troiani e l'agente Alberto Burgio devono rispondere di abuso di ufficio per la gestione dell'intera operazione nonché dei reati di falso e calunnia in relazione al falso ritrovamento delle due bottiglie molotov, il caso più eclatante di fabbricazione di prove false a carico degli arrestati. Per il pestaggio all'interno della Diaz sono imputati di lesioni personali in concorso Vincenzo Canterini (successivamente promosso Questore, Michelangelo Fournier e gli otto capisquadra Fabrizio Basili, Ciro Tucci, Carlo Lucaroni, Emiliano Zaccaria, Angelo Cenni, Fabrizio Ledoti, Pietro Stranieri e Vincenzo Compagnone.

Le immagini, le relazioni di servizio dei capisquadra, incrociate con le deposizioni delle parti offese, che in qualche caso hanno potuto riconoscere le divise, indicano che i settanta celerini romani, il "VII nucleo", speciale squadra antisommossa creata appositamente per il G8, sono entrati per primi, ma al pestaggio hanno preso parte anche decine di poliziotti in divisa e in borghese, mai identificati. «Mentre ci picchiavano mi ricordo che avevano questi caschi azzurri, in più mi ricordo che avevano dei vestiti imbottiti e dei guanti imbottiti, stivali e fazzoletti bordeaux che si sono tirati fino sopra il naso, inoltre mi ricordo dei tonfa da loro utilizzati, questo lo so benissimo, me lo ricordo particolarmente bene perché io ero seduto a terra e ho visto questi pugni coperti da guanti imbottiti che tenevano questo manganello che poi hanno alzato per picchiarci.» (D. A. - testimonianza del 17 novembre 2005) L'agente del VII nucleo Massimo Nucera, è accusato di falso e calunnia perché "falsamente attestava di essere stato attinto da ignoto aggressore con una coltellata vibrata all'altezza del torace, che provocava lacerazioni alla giubba della divisa indossata e al corpetto protettivo interno, così avvalorando quanto descritto negli atti di arresto e di perquisizione e sequestro circa il comportamento di resistenza armata posta in essere dagli arrestati" (dalla richiesta di rinvio a giudizio, 3 marzo 2004). Un ultimo gruppo di funzionari e agenti è chiamato a rispondere di perquisizione arbitraria, danneggiamento, furto e lesioni personali per aver fatto irruzione nella scuola di fronte, la Pascoli, che ospitava il Media Center del GSF.

Computer distrutti, hard disk asportati, in particolare dai computer degli avvocati, materiale video e fotografico sottratto. Gli imputati per questi fatti sono Salvatore Gava, Capo della Mobile di Nuoro, il napoletano Alfredo Fabbrocini e Luigi Fazio, della mobile romana, quest'ultimo accusato anche di percosse a un giovane tedesco. Il capo della Polizia Gianni De Gennaro è costretto a nominare tre super-ispettori per altrettante rapide indagini amministrative interne: una sugli incidenti di piazza, una sulle torture nella caserma di Bolzaneto e una appunto sulla Diaz, affidata al Questore Giuseppe Micalizio. In pochi giorni Micalizio conclude che l'operazione è stata organizzata in modo confuso e disorganizzato e che l'ingresso dei poliziotti è avvenuto senza la guida dei funzionari. «Risulta evidente che la fase organizzativa è stata predisposta in maniera molto approssimativa e carente sotto il profilo dei momenti direzionali connessi con l’emanazione di specifiche disposizioni operative, sulla base delle quali gestire l’intervento in argomento». «Si sottolinea come lo stesso ingresso degli operatori all’interno dell’edificio sia avvenuto in maniera caotica e soprattutto senza una precisa guida da parte dei Funzionari». «Non va infine trascurata la scarsa ponderatezza della decisione di impiegare il Nucleo Sperimentale Antisommossa in una operazione che ben poteva essere condotta a termine da altre unità del Reparto Mobile» (Relazione Dott. Pippo Micalizio, 31 luglio 2001) Scattano tre provvedimenti di peso.

Vengono rimossi dai loro incarichi il vicecapo vicario della polizia Ansoino Andreassi (passato a vice direttore del Sisde), il numero uno dell'antiterrorismo Arnaldo La Barbera (poi promosso vice del Cesis) e il Questore di Genova Francesco Colucci (oggi al Cesis), mentre per Canterini si propone la destituzione dalla Polizia di Stato, ma la proposta resta lettera morta. Ci vorranno mesi per i magistrati che si occupano del caso per identificare i quattordici poliziotti firmatari dei verbali: anzi tredici, perché la quattordicesima firma rimarrà indecifrabile. Non è stato inoltre possibile avere un elenco completo degli agenti che hanno partecipato alla perquisizione, e le foto identificative che la Polizia trasmette alla Procura sono spesso di molti anni prima. La svolta nelle indagini arriva nel novembre 2001. I PM rilevano che Pasquale Guaglione, vicequestore a Gravina di Puglia (Bari) in servizio a Genova per il G8, riferisce di aver consegnato a un reparto della polizia due bottiglie molotov rinvenute in Corso Italia durante i disordini nel tardo pomeriggio del 21 luglio. Guaglione lo scrive nella relazione di servizio, ma manca il verbale di sequestro delle due molotov (considerate armi da guerra dal codice).

L'assenza di questo verbale insospettisce i PM Pinto e Zucca, che decidono di interrogare Guaglione per rogatoria dalla procura di Bari. Al funzionario vengono mostrate le due molotov sequestrate alla Diaz, omettendo che fossero proprio quelle provenienti dalla scuola. Guaglione le riconosce subito come quelle ritrovate in corso Italia, perché ricorda le etichette di noti vini e riferisce di aver consegnato i due ordigni, poco dopo il ritrovamento, al dott. Donnini, che li ripone all’interno di un mezzo blindato, lo stesso con cui giungerà in via Battisti. La circostanza è confermata da Donnini, che sostiene tuttavia di non essersi più occupato delle bottiglie, rimaste a bordo del Magnum fino al suo arrivo in Questura. E proprio dal Magnum di Donnini, guidato dall'agente Michele Burgio (che successivamente ai fatti si è dimesso dalla Polizia), con a bordo il vicequestore Pietro Troiani, le due bottiglie incendiarie finiscono alla Diaz. Nel giugno del 2002 i PM individuano un filmato dell'emittente genovese Primocanale, che mostra il gruppo dei funzionari più alti in grado nel cortile della scuola Diaz con il sacchetto azzurro contenente le due molotov. Si capisce così in quali mani sono finite le due bottiglie, portate dall’agente Burgio su ordine del vicequestore Troiani. Attorno al sacchetto azzurro il video mostra Luperi, Caldarozzi, Murgolo, Gratteri, Canterini. Nessuno di loro, fino a quel momento, aveva ammesso di aver visto le molotov nel cortile. I PM mostrano il filmino agli autorevoli indagati. Luperi, dopo aver visto l’episodio, perde la parola: da quel momento si rifiuta di rispondere. Gratteri risponde ancora e se la prende con il reparto di Canterini. Sa che non potrà evitare la richiesta di rinvio a giudizio. L'unico che si salva è Lorenzo Murgolo, l'ex vicequestore di Bologna oggi al Sismi, il servizio segreto militare. I PM chiedono l'archiviazione perché Murgolo è presente per rappresentare il Prefetto Andreassi, rimanendo al di fuori delle due catene di comando individuate dall'indagine: quella degli uomini delle squadre mobili, facente capo ai dirigenti dello SCO Gratteri e Calderozzi, e quella degli uomini delle Digos facente capo ai dirigenti della polizia di prevenzione,

La Barbera e Luperi. Gli interrogatori chiariscono che le molotov sono arrivate nel cortile portate da Burgio su ordine di Troiani. Secondo Troiani, assistito dall'avvocato Alfredo Biondi (senatore di Forza Italia ed ex Ministro della Giustizia), le due bottiglie finiscono in mano a Massimiliano Di Bernardini, suo pari in grado. Quest’ultimo ammette di averle viste nel cortile in mano ad altri, ma nega di averle prese. Tutti gli indagati sostengono, pur essendo investigatori esperti, di non essersi informati sulla provenienza di quelle "armi da guerra". Dove erano state trovate? Da chi? Nel verbale di sequestro si legge: «n. 2 bottiglie contenenti liquido infiammabile e innesco, (cosiddette “molotov”); a tal proposito si fa rilevare che le bottiglie si trovavano nella sala d’ingresso ubicata al pian terreno». Questa circostanza, quindi, al termine dell'indagine, risulta falsa e calunniosa. Non è l'unica, peraltro: nei verbali le stecche degli zaini sono indicati come spranghe, armi improprie, e un ricco catalogo di altri oggetti atti a offendere è ricavato dagli attrezzi del cantiere che si trovava all'interno della scuola in un locale chiuso prima dell’arrivo della polizia. Nel maggio del 2002 i PM ricevono la perizia del RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) dei carabinieri di Parma, relativa al giubbotto e al corpetto antiproiettile di Nucera, che aveva dichiarato di aver ricevuto una coltellata da un manifestante durante l'irruzione alla Diaz.

Nella relazione del Colonnello Garofano si legge che le prove sperimentali di taglio effettuate hanno sempre dimostrato un pressoché perfetto allineamento tra le lacerazioni presenti sul giubbotto e quelle sottostanti prodotte sul paraspalle. Al contrario i tagli presenti sul giubbotto non risultano allineati a quelli sottostanti presenti sul paraspalle. Esiste pertanto una evidente incompatibilità tra i tagli presenti sugli indumenti in reperto e quelli ottenuti sperimentalmente secondo le dinamiche che è stato possibile evincere dalle affermazioni di Nucera. L'agente Nucera cambia quindi versione: a quindici mesi dai fatti dice che le coltellate erano state in realtà due. Successivamente, con la procedura dell'incidente probatorio, interviene una seconda perizia, affidata dal GIP al dottor Carlo Torre, già responsabile di aver inquinato l'indagine sull'omicidio di Carlo Giuliani suggerendo la tesi del calcinaccio assassino che avrebbe deviato il proiettile. A giudizio di Torre il secondo racconto di Nucera è compatibile con i tagli riportati su giubbotto e paraspalle. Per i periti delle persone offese gli indumenti riportano lacerazioni che fanno pensare ad almeno quattro distinti colpi. Intanto il 12 maggio del 2003 il giudice per le indagini preliminari Anna Ivaldi, su richiesta del PM, decreta l’archiviazione delle accuse a carico dei 93 per i reati di associazione e resistenza aggravata. Le udienze preliminari contro i poliziotti si aprono il 26 giugno 2004 e il 13 dicembre 2004 il Giudice dell'Udienza Preliminare Daniela Farraggi rinvia a giudizio tutti i 29 indagati per tutti i capi di imputazione: una vittoria politica importante e niente affatto scontata. Il 6 aprile 2005 si apre il processo, che entra nel vivo nell'autunno del 2005 proseguendo con 2 udienze settimanali. Il collegio del GLF è composto da circa 40 avvocati. I 93 arrestati alla scuola Diaz sono parti offese nel procedimento e sono stati ascoltati come testimoni del PM.

Le testimonianza sono drammatiche. A distanza di cinque anni emergono ancora vividamente il terrore e il senso di impotenza di fronte a una violenza inaudita e ingiustificata. Nel gennaio di quest'anno i difensori degli imputati chiedono che vengano mostrate in aula le bottiglie molotov, ma si scopre che non sono né nella disponibilità della Procura e nemmeno della Questura. Potrebbero essere state distrutte per errore insieme ad altro materiale esplodente. Secondo la difesa, senza il corpo del reato il processo potrebbe finire. Ma il tribunale presieduto da Gabrio Barone dichiara infondate le eccezioni sollevate dagli avvocati dei poliziotti, e ordina le prosecuzione del processo.Gli unici imputati che hanno deciso di sottoporsi all'esame davanti al Tribunale di Genova sono stati Vincenzo Canterini, allora comandante del I Reparto Mobile di Roma e Michelangelo Fournier, suo vice, che quella notte comandava il VII nucleo sperimentale antisommossa, entrambi imputati di concorso in lesioni personali. Quest'ultimo fornisce una nuova versione - contraddicendo quando raccontato nei precedenti interrogatori di fronte ai pubblici ministeri - su quanto accaduto nella scuola al momento della sua irruzione: non manifestanti già feriti a terra, ma veri e propri pestaggi ancora in atto. «Durante le indagini non ebbi il coraggio di rivelare un comportamento così grave da parte dei poliziotti per spirito di appartenenza», dichiara.

Arrivato al primo piano dell'istituto, vede alcuni poliziotti infierire contro manifestanti inermi a terra: «Sembrava una macelleria messicana». Aggiunge di non aver fermato gli agenti e di non aver potuto riconoscerli perché non facevano parte del suo reparto. Altre novità emergono il 3 maggio, durante la deposizione di Francesco Colucci, l'allora Questore di Genova. Tra amnesie e contraddizioni presenta in aula una versione dei fatti differente da quella ricostruita nelle indagini, affermando che quella notte, a coordinare l'operazione fu Lorenzo Murgolo, inviato alla Diaz dal vicecapo della Polizia Ansoino Andreassi. Dichiara inoltre che fu una sua iniziativa quella di telefonare al capo ufficio stampa della Polizia Roberto Sgalla per chiedergli di andare alla Diaz; non gli fu quindi ordinato dal capo della Polizia Gianni De Gennaro, come invece sostenuto nei precedenti interrogatori e davanti alla Commissione parlamentare di indagine. Gli obiettivi della testimonianza sembrano voler cancellare le responsabilità del capo della polizia e dei funzionari imputati e ribaltare la catena di comando sostenendo che per la mattanza alla scuola Diaz si sarebbe dovuto indagare sull'unico dirigente presente ai fatti che sia stato archiviato dopo l'inchiesta, proprio Lorenzo Murgolo, che successivamente, chiamato a testimoniare, si è avvalso della facoltà di non rispondere. A seguito di questa deposizione la procura di Genova apre un procedimento contro Colucci per falsa testimonianza. Finisce nell'inchiesta anche l'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro, che - secondo la Procura - avrebbe concorso con l'ex questore nel reato di falsa testimonianza, istigandolo a dire il falso, usando il rapporto gerarchico che c'è tra i due.
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:49:59
«Li hanno picchiati, da quando sono usciti dai cellulari a dentro le stanze della caserma di Bolzaneto».Queste le dichiarazioni di due agenti di polizia penitenziaria, che ammettono nel gennaio del 2004 le violenze contro i manifestanti arrestati durante il G8 : una svolta decisiva, grazie a cui si riapre l'inchiesta dei pubblici ministeri Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati sulle torture all'interno della caserma di Bolzaneto, adibita in occasione del Vertice a centro di detenzione temporaneo. Nei 43 avvisi di chiusura indagini si ipotizzavano infatti solo reati come abuso d'autorità sui detenuti, abuso d'ufficio e falso ideologico : in particolare erano state accertate "angherie nei confronti dei manifestanti arrestati, ma non vere e proprie violenze fisiche". Le rivelazioni dei due agenti "pentiti" hanno anche portato all'invio di avvisi di comparizione all’ex colonnello (ora Generale) del disciolto corpo degli agenti di custodia Oronzo D'Oria.

L'11 maggio 2004 i sostituti procuratori firmano 47 richieste di rinvio a giudizio; le accuse sono diventate più pesanti, i reati contestati a vario titolo sono: abuso d'ufficio, abuso d'autorità su arrestati, violenza privata, lesioni personali, percosse, ingiurie, minacce e falso ideologico - relativamente ai verbali in cui si affermava che gli arrestati erano stati informati dei loro diritti, e che rinunciavano ad avvisare parenti e consolati .Sono stati denunciati anche insulti di stampo fascista e imposizioni umilianti come gridare "viva il duce", tuttavia nessuno degli imputati è stato accusato di apologia del fascismo.
Secondo la memoria depositata a marzo del 2005 dai PM, a Bolzaneto fu violato l'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti umani, che vieta la tortura e i trattamenti inumani e degradanti. Applicando i criteri della Corte di Strasburgo si rientra precisamente in quest'ultima definizione.

Il 12 ottobre 2005 si è aperto il dibattimento : tra i 45 imputati, quattordici sono appartenenti alla Polizia Penitenziaria; dodici sono Carabinieri, tra cui i tenenti Giammarco Braini e Barucco Piermatteo; quattordici sono agenti e funzionari della Polizia di Stato, a cominciare dal vicequestore Alessandro Perugini, all'epoca vicecapo della Digos di Genova ( nel frattempo sotto processo anche per l'aggressione a un manifestante minorenne ) e l'ispettore Anna Poggi, vicequestore a Torino; cinque sono medici e paramedici dell'amministrazione penitenziaria, compreso il responsabile sanitario del carcere provvisorio del G8, Giacomo Toccafondi : a lui i PM contestano tra l'altro violazioni dell'ordinamento penitenziario e della convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, in particolare per "aver effettuato (..) ed aver comunque consentito che altri medici effettuassero i controlli e il cosiddetto "triage" e le visite mediche al primo ingresso con modalità non conformi ad umanità e tali da non rispettare la dignità della persona visitata, così sottoponendo le persone ad un trattamento penitenziario, anche sotto il profilo sanitario, inumano e degradante".

L’esame delle parti offese si è svolto per tutto il 2006 : racconti dell'orrore, di violenze, insulti, botte e umiliazioni. Durante le udienze sono stati effettuati anche importanti riconoscimenti fotografici: Antonio Gugliotta, "capo" della Penitenziaria presente a Genova; il medico Giacomo Toccafondi, che esercitava la professione in tuta mimetica e collezionista di "trofei" presi ai manifestanti che passarono per le sue mani; ed alcuni agenti della Polizia Penitenziaria e Polizia di Stato tra cui Cerasuolo Daniela; Salomone Massimo e Mancini Diana. Dalle testimonianze sono emersi sempre più chiaramente alcuni dettagli: il
"benvenuto" che veniva riservato ai fermati, le due ali di agenti schierati ai lati del corridoio, che prendevano a calci, schiaffi e pugni le persone costrette a passarvi in mezzo, facendo sgambetti per potersi accanire su
chi cadeva a terra.
I fermati e gli arrestati in cella, compresi i feriti, erano costretti a tenere le braccia alzate appoggiate al muro, il volto rivolto alla parete e le gambe divaricate: dopo molte ore tale posizione creava forti dolori e crampi, ma chi tentava di spostarsi veniva picchiato dagli agenti a guardia delle celle. Drammatica, in questo senso, la testimonianza (all’udienza del 6 Novembre 2007) di un arrestato disabile, confermata poi dai numerosi compagni di cella italiani e stranieri : M.T., 52 anni, poliomielitico, claudicante, con una protesi alla gamba, ha rievocato il violento pestaggio subito da agenti della penitenziaria all’interno della cella quando, dopo esser stato in piedi, al muro, per tutta la notte, crollò a terra; il gruppo si accanì con calci, pugni e manganellate su tutto il corpo dell’arrestato, forzandolo a riprendere la posizione obbligata.
In infermeria le persone dovevano spogliarsi completamente e fare flessioni davanti a numerosi agenti. Venivano prestate ai feriti cure insufficienti, alcuni hanno subito qui ulteriori violenze da parte degli agenti addetti alle perquisizioni.
Nelle celle è stato spruzzato più volte gas urticante, spesso direttamente negli occhi degli arrestati : sul punto, Il direttore generale dell'ufficio che si occupa dell'equipaggiamento della polizia penitenziaria,Gen. Enrico Ragosa, e il Gen. Nicola Agnano dello stesso ufficio, sentiti il 5 febbraio 2007 come testimoni, hanno riferito che non erano state autorizzate, né erano in dotazione, bombolette spray al peperoncino. Lo stesso avevano riferito il 9 Gennaio 2007 i Generali Ricci e Mattiello, rispettivamente a capo del servizio traduzioni e dei reparti GOM della Penitenziaria in occasione del G8 : Ricci non ha escluso, però, che gli agenti – probabilmente più giovani – abbiano comunque portato delle bombolette di spray urticante acquistate di tasca propria per l’occasione.
Anche chi chiedeva l’accompagnamento ai bagni ha subito umiliazioni di ogni tipo : spesso fatti attendere molte ore, alcuni non hanno potuto trattenere le deiezioni – e non gli è poi stato consentito di lavarsi; dovevano espletare i propri bisogni con la porta aperta, sottoposti allo scherno dei presenti;
soprattutto le donne hanno subito minacce di violenza sessuale, e altre umiliazioni, come il rifiuto degli assorbenti igienici a chi aveva le mestruazioni.
Viene tratteggiata una situazione di grande confusione, in cui la compresenza di appartenenti a diverse forze dell’ordine, spesso in collisione, rendeva difficile attuare scelte rispetto agli arrestati perché “era qualcun altro a doversene occupare” : Inoltre, non vennero per due giorni distribuiti generi alimentari, acqua o presidi sanitari (come, appunto, gli assorbenti igienici).

L’atteggiamento dei colleghi degli imputati, chiamati a testimoniare dai PM e dagli avvocati della difesa da inizio 2007, è stato invece in generale ‘ermetico’ e poco collaborativo : buona parte degli appartenenti all’arma dei Carabinieri, alla Polizia Penitenziaria e alla Polizia di Stato sentiti hanno dichiarato di non esser mai entrati nella Palazzina delle celle, o in caso contrario, di aver passato poco tempo al suo interno, non accorgendosi delle violenze e ingiurie; molti, già interrogati dai PM durante le indagini preliminari, hanno “dimenticato” in aula le dichiarazioni fatte, riguardanti i maltrattamenti a cui hanno assistito. Altri invece hanno minimizzato apertamente i fatti, descrivendo sicuramente una situazione di tensione, soprattutto tra gli agenti più giovani, ma affermando di non ricordare alcun avvenimento rilevante o al di fuori della routine.
Il caso più eclatante è quello dell’infermiera F. M., ora indagata per falsa testimonianza proprio per le dichiarazioni rilasciate in aula il 07 Maggio 2007.

Un particolare importante, chiarito solo durante il dibattimento, è la presenza costante nei tre giorni all’interno della Caserma del corpo speciale della Polizia Penitenziaria dei GOM : nato nel 1997 “per fare fronte alle esigenze derivanti dalla gestione dei detenuti appartenenti alla criminalità organizzata”, “concorrere alla sicurezza delle traduzioni di detenuti ad elevato indice di pericolosità” e adottare “misure idonee a prevenire e impedire fatti o situazioni pregiudizievoli per l’ordine e la disciplina degli istituti penitenziari”. Le squadre presenti a Bolzaneto, guidate dall’Isp. Reale, dovevano restare solo sul piazzale esterno in attesa di scortare le traduzioni dei detenuti alle carceri di destinazione, ma non fu così : infrangendo gli ordini dello stesso Gen. Mattiello, a capo del servizio, sentito in aula il 09 Gennaio 2007 i GOM entrarono spesso nella caserma per transitare con i colleghi nel famigerato “corridoio” tra le celle : racconti delle parti offese rivelano il loro coinvolgimento in gran parte delle violenze perpetrate.
A causa degli scarsi elementi di prova nessuno degli appartenenti alle squadre GOM è tra gli imputati.

La lista dei testimoni dell’accusa è ormai terminata; il 2 Marzo 2007 è stato inoltre effettuato un sopralluogo alla caserma, da parte dei giudici, PM e avvocati, per accertare lo stato dei luoghi : buona parte dell’edificio, però, è stato modificato, con la costruzione di una palestra e di una piccola cappella per gli agenti di Polizia di Stato. Sono inoltre stati sentiti quasi tutti i testimoni chiamati dai difensori degli imputati, per un totale di oltre 300 persone esaminate.
Sono stati chiamati anche alcuni consulenti, medici e psichiatri, tra cui il Dott. Monaco (il 12 Marzo 2007) che ha spiegato come i soggetti che hanno subito tali violenze all’interno della caserma debbano far fronte a un "disturbo post-traumatico da stress", simile a quello provocato da situazioni non prevedibili quali le calamità naturali : ma la violenza umana, concludeva il medico, provoca danno maggiore, in quanto il trauma deriva dalla non aspettativa della violenza da parte dei propri simili.

Il 17 settembre 2007 riprende il dibattimento : verranno sentiti 23 dei 45 imputati, coloro cioè che hanno deciso di sottoporsi all’esame. Tra questi anche il Dott. Toccafondi, già impegnato in altro procedimento per aver omesso le cure mediche necessarie ad una detenuta ligure in fin di vita; non ci sarà invece l’agente Pigozzi, imputato per aver ‘strappato’ la mano ad uno dei ragazzi ristretti a Bolzaneto e al momento agli arresti domiciliari per aver stuprato alcune ragazze nella Questura di Genova nel 2005.
Il processo procede speditamente, ma non è affatto scontato che possa arrivare ad una sentenza: nel 2008 infatti la maggior parte dei reati contestati cadranno in prescrizione. Se non si dovesse giungere ad un accertamento delle responsabilità, si renderebbe molto più complicata la causa civile per il risarcimento delle parti offese.

Per Alfonso Sabella, allora ispettore del Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria (DAP) e coordinatore di tutte le attività nella caserma di Bolzaneto, era stato creato un autonomo fascicolo processuale : indagato per abuso d’ufficio e abuso di autorità contro arrestati e detenuti, la sua posizione è stata in seguito archiviata dal GUP.Nel corso del suo interrogatorio al processo per le violenze avvenute nella caserma di Bolzaneto, il 26 febbraio 2007, il magistrato ha spiegato ai giudici di aver saputo solo in seguito, dalla lettura dei giornali, dei soprusi ai manifestanti e del clima di tensione e di paura che si respirava nella struttura.
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:44:13
LA LISTA SAREBBE TROPPO LUNGA ....

COMUNQUE LE TUE PROVOCAZIONI, CONTRO I COMPAGNI, CONTRO GLI IMMIGRATI, CONTRO LE DONNE ...NE E'PIENO IL FORUM...

ORA BASTA !!!!!!
ORA BASTA!!!!!!

ti chiedo gentilmente ti smettere ...

n.b. non bastano le galere per rinchiudere le nostre idee...

Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:41:35
ti spiego , le stesse persone che hanno organizzato cose contro la legge , adesso chiedono giustizia alla legge...
non è lampante il controsenso?
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:38:21
vorresti dirmi che agnoletto casarini e caruso non hanno organizzato una rivolta armata?
ci sono le prove televisive nonchè le interviste pre g8 di casarini.
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:34:56
chi avrei infangato che non mi può rispondere?
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:32:47
IO NON HO NESSUN LOCALE DOVE SCRIVERE.

SMETTILLA DI DIRE STRONZATE, E PARLA DI TE.

IL FATTO CHE UN FORUM SIA PUBBLICO NON TI CONSENTE TI INFANGARE LE PERSONE, PERCHE' QUESTE PERSONE NON POSSONO
RISPONDERTI E LO SAI BENISSIMO.
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:26:01
il tuo modo di fare , cosi arrogante aggressivo e antidemocretico , stà portando la tua parte politica a non contare più un cazzo perchè verrà ancora di più emarginata!
il pd è nato per questo , no?
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:23:58
ma chi è che decide cosa è una stronzata e cosa non lo è? tu?
un forum pubblico è aperto a tutti in quanto tale!
facciamo cosi , tu scrivi le tue stronzate nel cesso del tuo locale ed io le scrivo nel cesso del mio , ok?

oppure vuoi continuare ad ammorbare la gente con i copiaincolla?


poi io non capisco una cosa , se io non ce l'ho con te , perchè tu ce l'hai con me?
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:19:58
Apri post in continuazione,riempi questo forum di stronzate,ORA BASTA.


LA TUA VIGLIACCHERIA SI NUTRE DEL FATTO CHE NESSUNO PUO' IMPEDIRTI DI SCRIVERE, MA NON TI PREOCCUPARE LE TUE OPINIONI LE PUOI SCRIVERE SUL CESSO DEL TUO LOCALE SE CI TIENI TANTO,NON SU UN FORUM PUBBLICO.

Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:16:36
mi tratti male , però i soldi miei e dei miei amici non ti hanno fatto schifo quando siamo venuti a mangiare da te , vero?

comunque si mangia molto bene , devo ammetterlo!
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:10:27
wowww...

quindi non posso esprimere opinioni e giudizi perchè lo hai deciso tu?

Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:06:51
questo è un forum di cultura e attualità, non di coglioni che non hanno un cazzo da fare come te,per anni avete infangato le lotte sociali,le rivolte contro le ingiustizie sociali,non avete mai partecipato a assemblee,ascoltato gli sfruttati,come cazzo ti permetti a scrivere,
discotecaro maiale.
impara a leggere e ascoltare prima.
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:06:47
non vorrai dirmi che sei capace pure di avere opinioni tue!
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 02:01:14
dove l'hai copiaincollato questo?
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 01:53:59
ma quando la finisci di dire stonzate ....povero coglione
represso,qualunquista fascistoide...
parche non ti dai all'ippica?
invece di ripetere puttanate e insultare l'intelligenza umana?
dopo il lavoro vai dormire...per cortesia.
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 01:02:37
a te darei l'ergastolo pure senza tirare niente!
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 00:45:25
Sono sicuro che se lancio 2 uova contro una vetrina mi faccio più anni di galera di un mafioso assassino
Messaggio del 31-10-2007 alle ore 00:41:28
sarò felice quando vedrò agnoletto casarini e caruso dietro le sbarre ,
poi processiamo tutti i casi diaz che vi pare!
Messaggio del 30-10-2007 alle ore 20:54:47
Beh...adesso saranno contenti i camerati di Lanciano.it....

La Reppublica

Di Pietro e Mastella votano con la Cdl. Prc: "Intervenga Prodi". Palazzo Chigi: "Valuteremo"
Bertinotti irritato. Diliberto: "Clamoroso non voler accertare la verità"
Camera, stop a inchiesta su G8
Sinistra infuriata con Udeur e Idv
Il Guardasigilli cade dalle nuvole: "La commissione? Nel programma non l'ho vista"
Il ministro delle Infrastrutture: "Vogliono indagare solo su una parte, una giustizia a metà"


ROMA - La commissione Affari Costituzionali della Camera boccia la proposta di legge per istituire una commissione di inchiesta sul G8 di Genova con i voti della Cdl e di Di Pietro e Mastella è scoppia una feroce polemica nell'Unione. Con 22 voti contrari e 22 voti favorevoli la commissione non è riuscita ad affidare il mandato al relatore a riferire in aula. Quanto basta per far insorgere la sinistra radicale che lancia l'accusa: "Idv e Udeur sabotano il programma". "Un atto gravissimo, preferiscono insabbiare", il commento deluso del ministro Paolo Ferrero di Rifondazione comunista mentre il suo partito per bocca del capogruppo Gennaro Migliore attacca: "Per noi è un fatto di gravità assoluta, intervenga Prodi". "Clamoroso non voler trovare la verità", aggiunge il segretario del Pdci Oliviero Diliberto. Ed anche il presidente della Camera Fausto Bertinotti fatica a tenere a freno l'irritazione. "Cosa penso? - ha detto ai giornalisti - Non dovreste fare fatica ad immaginarlo". Ma il ministro Mastella cade dalle nuvole: "La commissione? Nel programma non l'ho vista". E Antonio Di Pietro aggiunge: "Volevano indagare solo sulla polizia, una giustizia a metà. Noi vogliamo una commissione che indaghi sia sui manifestanti che sugli abusi delle forze dell'ordine". Insomma uno sfregio alla sinistra radicale di cui Romano Prodi capisce tutta la pericolosità tanto che in serata da Palazzo Chigi lasciano trapelare un'indiscrezione: "La decisione è del parlamento ma il governo valuterà e si esprimerà". Di più Palazzo Chigi non può dire.

A scatenare il putiferio in commissione Affari costituzionali sono stati il dipietrista Carlo Costantini che ha detto 'no' insieme all'unico deputato dell'Udeur, mentre l'altro esponente dell'Idv, il capogruppo alla Camera Massimo Donadi, non si è presentato. I due esponenti della Rosa nel Pugno, Cinzia Dato e Angelo Piazza, non hanno preso parte alle votazioni.

Per fare il colpaccio i parlamentari dell'opposizione sono ricorsi ad un espediente. Infatti mezz'ora prima del voto i parlamentari del centrosinistra erano in sovrabbondanza. Nessuno temeva per il peggio visto che mancavano all'appello sette esponenti di Forza Italia. Pochi minuti prima della conclusione dei lavori si è presentata in commissione una nutrita 'pattuglia' di deputati azzurri guidati dal capogruppo Elio Vito. E il loro arrivo ha fatto la differenza. A quel punto anche nell'Unione si è cominciato a telefonare freneticamente agli assenti per vedere di non andare sotto su un provvedimento tanto delicato.

Ma non c'è stato nulla da fare perché l'ultimo "convocato" dell'Unione è arrivato troppo tardi, subito dopo il voto. Su 44 votanti 22 hanno detto sì e 22 'no' e quando si arriva alla parità, per regolamento, il mandato al relatore a riferire in Aula non viene conferito. La Cdl ha esultato per questa bocciatura, mentre la maggioranza ha lasciato la commissione piuttosto delusa ed inizia la resa dei conti.

La Sinistra radicale infuriata carica a testa bassa dipietristi e mastelliani colpevoli, secondo il Verde Paolo Cento, di "aver sabotato il programma dell'Unione". Haidi Giuliani parla di "indignazione fortissima per il comportamento di Idv e Udeur che disattendono gli accordi comuni firmati nel programma dell'Unione". E Cento aggiunge: "Ora la parola passi ai movimenti e alla mobilitazione popolare che mi auguro sia grande in occasione della manifestazione del 17 già convocata a Genova nella quale sfileranno i protagonisti di quelle giornate. Le istituzioni si impegnino alla piena agibilità delle piazze in quella giornata". Nella maggioranza anche Ermete Realacci parlamentare del Pd è critico con gli alleati. "Quello che accade nei giorni del G8 - dice - rimane una ferita aperta nella nostra storia e nel rapporto tra cittadini e forze dell'ordine. Ancora oggi abbiamo la necessità di avere massima trasparenza e conoscere la verita".

Di parere opposto la Cdl che commenta: "Sconfitto chi voleva processare le forze dell'ordine" con il leader di An Gianfranco Fini che si spinge ancora più in là: "La commissione d'inchiesta sul G8 era unicamente una cambiale che si pagava agli amici dei black bloc: alla sinistra più radicale".

(30 ottobre 2007)


Compagno Ki, è meglio spegnere la luce...e andare a casa....
Messaggio del 26-10-2007 alle ore 18:32:44
Pover e' te


Messaggio del 26-10-2007 alle ore 17:50:03
nooooo come mi dispiace..poveri "pacifisti"
Messaggio del 26-10-2007 alle ore 17:48:02
Dal TGCOM 26/10/2007

Danni al G8: chiesti 2,5 milioni
"Imputati rovinarono immagine Stato"

Due milioni e mezzo di euro complessivi di risarcimento per il danno di immagine sofferto dall'Italia a causa delle devastazioni avvenute nel corso del G8 di Genova del 2001. La richiesta è stata avanzata dall'avvocato dello Stato Ernesto de Napoli, parte civile nel processo, per i 25 imputati accusati di devastazione e saccheggio. Per gli imputati i pm hanno chiesto in totale 225 anni di carcere.

L'avvocato ha avanzato la richiesta al termine della sua arringa, a favore della Presidenza del consiglio dei ministri e del Ministro dell'Interno. Nell'eventualità invece in cui il tribunale dovesse assolvere alcuni degli imputati dal reato di devastazione e saccheggio e ritenerli invece colpevoli di resistenza a pubblico ufficiale o violenza, l'avvocato dello Stato ha chiesto, sempre a titolo di danno non patrimoniale, un risarcimento di 30 mila euro ciascuno.

De Napoli ha poi elencato, imputato per imputato, i danni patrimoniali subiti dalle Amministrazioni dello Stato da parte degli imputati che variano da circa 83 mila euro (per Marina Cugnaschi, Vincenzo Vecchi e Alberto Funaro) a mille euro.

Messaggio del 25-10-2007 alle ore 10:25:00
Forse parliamo e non ci capiamo...Il modo per dissociarsi dai violenti c'era, tant'è che alcuni gruppi di manifestanti si sono ribellati ai violenti...Puntualizzo ancora una volta che gli episodi di violenza che hanno visto per protagonisti le forze dell'ordine vanno puniti alla stregua di quelli dei "manifestanti" facinorosi..Lo scandalo vero è che si stiano usando due pesi e due misure, da ambo i lati: gli uni tentando di far proscrivere i reati commessi dalle forze dell'ordine, gli altri santificando la figura di carlo giuliani & co..
Forse ora il mio pensiero è un po' più chiaro?
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 22:45:04
Ah... questo è verissimo.
Secondo me li estraggono a sorte gli anni di galera.
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 22:36:01
è giustissimo punire i vandali e i devastatori, ma 16 anni in italia non si chiedono manco per omicidio! è una richiesta totalmente sproporzionata!
16 anni si devono chiedere per i poliziotti torturatori e picchiatori, per i devastatori bastano 6 mesi o un anno, due anni toh!
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 22:02:24
E si! che stiamo al Far West.
Chi l'ha ucciso Carlo Giuliani? La Madonna di Fatima?


Messaggio del 24-10-2007 alle ore 19:14:46
    
Quote:
E intanto, il processo al carabiniere Mario Placanica per l´omicidio di Carlo Giuliani si è concluso con un´archiviazione

Omicidio? Quale omicidio? Quella fu legittima difesa. Sai come si fa sotto le armi? Si intima l'alt, poi si spara un colpo in aria d'avvertimento e poi si fa fuoco sull'aggressore. Io manderei sotto Corte Marziale il Placanica per non aver rispettato queste regole, visto che ha sparato in aria quando la camionetta era ormai bloccata e circondata. Lui e tutti gli altri Carabinieri.
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 18:14:52
Ti extraquoto Casper!!!

" Scusa, potresti evitare di rompere tutto per cortesia?
Grazie e buona manifestazione"

Secondo alcuni forumiani quella era la forma giusta per agire contro il vandalismo dei B.B.

Mentre poliziotti, carabinieri guardie di finanza e chi più ne ha più ne metta, guardavano di fronte fumando senza fare un cazzo aspettando chissà quale ordine o meglio di chi, per reprimere i vandali...
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 18:05:01
Ci sono scene dove si vedono poliziotti alzare le mani (e non solo) su anziani, donne e persone CON LE MANI IN ALTO in segna di RESA.

Ci sono scene dove si vedono dei vandali rompere vetrine, mettere fuoco a macchine e cassonetti.

Troppo facile dire " lo sapevo, sono stato a casa".
Nessuno muove il culo ed ecco come ci ritroviamo.

Poi chi dice" nessuno ha collaborato con le autorità lì in mezzo"...

E ci mancherebbe! Io pacifista che vedo uno con sbranghe e mazze distruggere tutto quello che incontra davanti (con i poliziotti a 20 metri) secondo te vado lì e gli dico :
" Scusa, potresti evitare di rompere tutto per cortesia?
Grazie e buona manifestazione"
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 17:55:21
Beh... sarebbe la prima volta che si fa resistenza all'arresto mentre si dorme nei sacchi a pelo...
Non trovi???
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 17:41:18
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 17:38:14
Secondo le informazioni che aveva la polizia, nella Diaz avevano trovato rifugio molti manifestanti-devastatori. Se si fa resistenza all'arresto...
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 17:20:32

Caro camerata Anvedi .come sempre te ne vai per la tangente, sai come la penso... ho risposto prima che non me ne frega niente dei B.B. dammi una risposta puntuale sulla rappresaglia nella Diaz! secondo te la polizia ha operato dentro della legge si o no????


premettendo che non sono l'avvocato di anvedi, posso dire che il g8 di genova non è stato solo il blitz nella diaz
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 17:09:24
Caro camerata Anvedi .come sempre te ne vai per la tangente, sai come la penso... ho risposto prima che non me ne frega niente dei B.B. dammi una risposta puntuale sulla rappresaglia nella Diaz! secondo te la polizia ha operato dentro della legge si o no????
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 16:51:06
Cari amici, siete voi che siete deludenti. A genova si sapeva cosa sarebbe successo. Si sapeva che era l'occasione di compiere devastazioni e saccheggi. Avrei manifestato anch'io, ma, sapendo cosa sarebbe successo, non ci sono andato, semplice. Quindi, i vostri finto-moralismi faziosi, andateli a fare ai vostri compagni, non a me.
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 16:42:33
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 16:12:27
Quoto in pieno KI, Anvedi spesso mi deludi profondamente. Chi è andato a Genova a manifestare lo ha fatto per coscienza politica ma non solo,chi ha dei figli da crescere non può esimersi dal manifestare in occasioni come quelle.Se tutti stessimo a casa a farci i fatti nostri il mondo si fermerebbe tra le mani della gente che a te piace tanto , lasciando campo libero ai poliziotti delinquenti che,nascondendosi dietro una divisa che gli permette qualsiasi schifezza,danno libero sfogo alle loro personalità altamente disturbate.Picchiatori addestrati al servizio del padrone Stato incapace di confrontarsi civilmente con la parte di popolo che non accetta le regole di superpotenze autoelettesi padrone del mondo. La responsabilità dei grandi stati è servire e non dominare il mondo.
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 14:38:20

a Genova si voleva negare un diritto democratico.
Che credi che io sia a favore della violenza degli estremisti e dei B.B.?
Ma questi erano una esigua violenta e ottusa rappresentanza.
Mentre la totalità erano cittadini pacifici, comunità religiose, associazioni...e contro di questi si è scatenata la violenza della polizia.




Messaggio del 24-10-2007 alle ore 14:29:18
Aggiungo che le forze dell'ordine hanno compiuto anche un paio di errori madornali
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 14:21:17
Ki, le rappresaglie delle forze dell'ordine si sono scatenate (sottolineo ancora INGIUSTAMENTE) dopo che i manifestanti avevano forzato i varchi della zona rossa e dopo che quei pochi ignoranti scalmanati avevano già devastato un sacco di cose. Ai suddetti scalmanati però nessuno dei manifestanti si è ribellato, solo parole di sdegno, nessuno sì è preoccupato di collaborare con le autorità..Questo in un primo momento, poi sono conscio del fatto che la maggior parte delle volte le forze dell'ordine carcavano a testa bassa senza fare distinzioni (che con quel casino era difficile fare) facendosi trascinare in sporche e anche vigliacche azioni punitive..
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 13:40:55
Camerata Anvedi, per te allora la polizia è al di sopra delle leggi...visto che non sono tenuti a rispettarle!!!
Quanto ti manca il ventennio...anche se sei nato vent'anni dopo!!!!
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 13:34:08
Camerata Anvedi, tu non mi deludi mai!!!!...
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 13:10:08
Jinx, appunto...a Genova si voleva negare un diritto democratico.
Che credi che io sia a favore della violenza degli estremisti e dei B.B.?
Ma questi erano una esigua violenta e ottusa rappresentanza.
Mentre la totalità erano cittadini pacifici, comunità religiose, associazioni...e contro di questi si è scatenata la violenza della polizia.


Messaggio del 24-10-2007 alle ore 13:01:06
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 13:00:14
Perchè, da quando in qua è vietato manifestare?:cofused:
Se uno ci crede,lo fa, ma lo deve fare sempre nel rispetto delle regole!
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 12:57:15
Per me non esiste che si metta sotto accusa la Polizia. Io a Genova non ci sono andato e non ho rischiato pestaggi o di andare in galera. Loro ci sono voluti andare? Bene, vuol dire che hanno accettato il rischio. Li hanno pestati? Hanno fatto bene, troppo poco...
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 12:48:51
No, a me piace guardare le cose da più punti di vista, non solo da un lato..
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 12:46:53

Ki la tua storia mi sembra un po' romanzata e abbastanza faziosa...Evidentemente prendi come fonte per la tua informazione su questi fatti una sola delle parti..
Le schifezze le hanno fatte ambo le parti



Nessun romanzo, Jinx, se ne è parlato anni dei fatti di Genova. Ci sono filmati, foto, articoli di giornali (io ho visto in diretta su una rete televisiva genovana la "mattanza" nella Diaz) , testimonianze a migliaia e, come scrive Ramblert, gli Atti della Procura di Genova.
Nessun poliziotto è stato segregato in "gabbie", nessuno è stato violentato, nessuno è stato costretto nudo a cantare "Faccetta Nera" e seviziato.
A te , forse, piace stare con gli occhi chiusi.


Messaggio del 24-10-2007 alle ore 12:40:19
Ho quotato quelle che non mi sembravano parole della procura...alla parte non quotata con i capi d'accusa ci credo!
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 12:38:55
Jinx, continui a quotare quello che ti conviene!!!
Forse ti sei dimenticato nel copia-incolla del paragrafo sui capi d'imputazione...
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 12:34:49

Ciò che è avvenuto in quei giorni a Genova va al di là di ogni "abuso" da parte della polizia. A parte la condanna per i violenti. Furono pestati a sangue vecchi, preti, giornalisti, fotografi, furono violentate e torturate ragazze da celerini che urlavano motti nazisti, che costringevano a cantare inni del ventennio a ragazzi impauriti, mentre Fini dirigeva le operazioni dalla Caserma Bolzaneto come fosse un "Garage Olimpo" o peggio.
Alla scuola Diaz oltre al pestaggio sistematico di persone innocenti si dette sfogo alla rabbia di poliziotti scelti per la loro appartenenza alla destra fascista: si trattò di squadrismo col manganello.
La democrazia andò a farsi benedire.....
E' semplicemente vergognoso che in un Paese che si dice civile sia potuto accadere .
Alle parti offese delle giornate di Genova - italiani, ma anche molti cittadini europei - qualcuno dovrà spiegare che la giustizia italiana non potrà fare il suo corso perché il tempo è scaduto.
E la luce si spegnerà per sempre.



queste non mi sembrano le parole della procura...
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 12:31:30
Jinx informati!,quello riportato da KI sono negli atti della procura di Genova...
Fatti accertati!!!
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 12:25:40
Si!, è anche i repressori della Diaz!!!
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 12:24:48
Ki la tua storia mi sembra un po' romanzata e abbastanza faziosa...Evidentemente prendi come fonte per la tua informazione su questi fatti una sola delle parti..
Le schifezze le hanno fatte ambo le parti
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 12:24:10
In galera e pagare i danni fino all'ultimo centesimo!
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 12:20:59
Salvaguardando il fatto che di quelli che hanno passato a ferro è fuoco Genova non mi può fregare di meno!!!
La Galera se la meritano!!!!

Ma mi dovete concedere che quello ch'è successo nella Diaz è una roba da dittatura del terzo mondo!!!

Ki, ti extraquoto!


"E' semplicemente vergognoso che in un Paese che si dice civile sia potuto accadere .
Alle parti offese delle giornate di Genova - italiani, ma anche molti cittadini europei - qualcuno dovrà spiegare che la giustizia italiana non potrà fare il suo corso perché il tempo è scaduto.
E la luce si spegnerà per sempre."


Come sempre da noi, pagheranno solo gli imbecilli...
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 12:12:24
In un Paese normale dovrebbe esistere la legge" Chi sbaglia paga", indistintamente se a farlo è un pinco pallino qualsiasi o un ufficiale responsabile dell' ordine pubblico.

In un Paese normale...
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 12:02:27
Ciò che è avvenuto in quei giorni a Genova va al di là di ogni "abuso" da parte della polizia. A parte la condanna per i violenti. Furono pestati a sangue vecchi, preti, giornalisti, fotografi, furono violentate e torturate ragazze da celerini che urlavano motti nazisti, che costringevano a cantare inni del ventennio a ragazzi impauriti, mentre Fini dirigeva le operazioni dalla Caserma Bolzaneto come fosse un "Garage Olimpo" o peggio.
Alla scuola Diaz oltre al pestaggio sistematico di persone innocenti si dette sfogo alla rabbia di poliziotti scelti per la loro appartenenza alla destra fascista: si trattò di squadrismo col manganello.
La democrazia andò a farsi benedire.
I capi di imputazione - falso, calunnia, lesioni - fotografano quanto accaduto nella notte tra il 21 e il 22 luglio del 2001: il pestaggio indiscriminato cui si abbandonarono gli uomini del reparto mobile di Roma; la prova truccata delle molotov trovate dalla polizia nelle strade di Genova e dalla polizia collocate all'interno della scuola per poter accusare di associazione a delinquere chi nella "Diaz" aveva deciso di dormire quella notte.
E' semplicemente vergognoso che in un Paese che si dice civile sia potuto accadere .
Alle parti offese delle giornate di Genova - italiani, ma anche molti cittadini europei - qualcuno dovrà spiegare che la giustizia italiana non potrà fare il suo corso perché il tempo è scaduto.
E la luce si spegnerà per sempre.


Messaggio del 24-10-2007 alle ore 11:54:47
Extremist per la seconda parte mi sembra che siamo d'accordo
Per quanto riguarda la prima, uno che è lì per manifestare pacificamente e seriamente, ha tanti modi per dissociarsi dai violenti oltre alle chiacchiere
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 11:33:45
immezzo °_° la fretta fa brutti scherzi
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 11:30:55

se tu sei lìa manifestare pacoficamente e vedi alcuni che vicino a te sfasciano, menano e rubano, e non dici niente, allora per me sei complice.



Io non sono daccordo, dopotutto c'era di certo gente che era andata li per fare una protesta seria, ma alla fine ha prevalso la violenza...io non li dichiarerei complici...


che poi le forze dell'ordine abbiano in certi casi esagerato, questo è vero e anche quegli atti sono da condannare.



quì non so che dire, ovviamente gli abusi vanno puniti, ma quando stai immezzo ad una guerra come fai a regolarti quando ti accerchiano e sei solo? spero di non trovarmi mai in una situazione del genere...

Messaggio del 24-10-2007 alle ore 11:28:26
sono d'accordo con the extremist.

in quelle giornate, il fanatismo l'indottrinamento e la chiusura mentale hanno preso il sopravvento.

la polizia ha certamente compiuto abusi (bisognerebbe chiamare col loro nome, ovvero persecuzioni gratuite e torture fisiche anche ciò che è avvenuto nella scuola Diaz) ma non si può conforndere il diritto di manifestare con il diritto di sfasciare tutto e tutti.

In questo caso la verità e la giustizia non stà mai da una sola parte.
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 11:23:10

Come a dire che la complicità viene stabilita dalla semplice vicinanza fisica con chi delinque!


se tu sei lìa manifestare pacoficamente e vedi alcuni che vicino a te sfasciano, menano e rubano, e non dici niente, allora per me sei complice.
che poi le forze dell'ordine abbiano in certi casi esagerato, questo è vero e anche quegli atti sono da condannare.
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 11:16:46
Cosa vogliamo dire sul G8? trovo stupido che delle persone manifestino in maniera così violenta ed irresponsabile, causando danni ad auto, negozi e aggredendo le forze dell'ordine che fanno solo il loro lavoro.


E intanto, il processo al carabiniere Mario Placanica per l´omicidio di Carlo Giuliani si è concluso con un´archiviazione e i procedimenti contro gli uomini delle forze dell´ordine che avrebbero compiuto abusi e violenze vanno per le lunghe, e sono a rischio prescrizione.



Scusa ma quali abusi e violenze? pensi che i carabinieri si siano divertiti a stare nel mezzo di una manifestazione violenta? pensi che Placanica abbia sparato volentieri contro un Black Block che ancora oggi viene definito un eroe e che con un estintore stava per aggredire le forze dell'ordine? E comunque Placanica è stato assolto per uso legittimo di armi o una cosa del genere. Secondo te cosa doveva fare? Gli stavano per gettare un estintore in piena faccia, e lui per difesa ha sparato e purtroppo lo ha colpito tragicamente al volto. È sempre una tragdia quando muore qualcuno, ma se non ci fossero state manifestazioni violente quella sarebbe stata una giornata come le altre, con due persone che avrebbero continuato a svolgere normalmente la loro vita...
Messaggio del 24-10-2007 alle ore 01:06:35
magari jena!
faccio un'assicurazione più grande e mi metto là fuori con una mega porchetta!
Messaggio del 23-10-2007 alle ore 21:12:43
"Compartecipazione psichica" è pazzesco semplicemente pensarlo.
Come a dire che la complicità viene stabilita dalla semplice vicinanza fisica con chi delinque!
I PM devono star fuori di testa!
Neanche per crimini orrendi come il figlicidio vengono richieste pene simili!
Se chi si difende da violenze ingiustificate, o ruba un prosciutto, merita 225 anni di carcere quanti se ne dovrebbero pretendere per chi ha rotto teste, denti, costole, per chi ha torturato, per chi ha ucciso?

E intanto, il processo al carabiniere Mario Placanica per l´omicidio di Carlo Giuliani si è concluso con un´archiviazione e i procedimenti contro gli uomini delle forze dell´ordine che avrebbero compiuto abusi e violenze vanno per le lunghe, e sono a rischio prescrizione.




Messaggio del 23-10-2007 alle ore 20:32:20
ops... teresa... mi sono confuso con la casa di riposo
Messaggio del 23-10-2007 alle ore 20:31:32
okkio che il g8 mo la rifanno davanti a santa rita
Messaggio del 23-10-2007 alle ore 19:09:22
trilly , aspetta che si appiccia!
Messaggio del 23-10-2007 alle ore 18:55:51
E di ke vorresti riparlare?

Messaggio del 23-10-2007 alle ore 18:43:54
2007-10-23 17:02
G8: pm chiede 225 anni di carcere




(ANSA) - GENOVA, 23 OTT - La pubblica accusa ha chiesto 225 anni di carcere per 25 manifestanti accusati di violenze di strada avvenute durante il G8 del 2001. Gli imputati sono accusati di devastazione e saccheggio. Le pene oscillano per ciascuno dei manifestanti da sei a quindici anni di reclusione. La pena piu' pesante, 16 anni di reclusione, e' stata chiesta per Marina Cugnaschi di Lecco, definita dai pm una black bloc.

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Nuova reply all'argomento:

riparliamo un pò del g8?:rotfl:

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