Cultura & Attualità

MA TRAVAGLIO E' DI SINISTRA?
Messaggio del 03-04-2010 alle ore 17:09:00
e poi mi pare che lui abbia iniziato cn montanelli, lo vedo piu vicino all'idv che alla sinistra , ma poi perchè ci sta na sinistra?

e cmq il risultao delle regionali è schiacciantemente a favore del pdl, il resto sono forzature
Messaggio del 03-04-2010 alle ore 17:06:33
be secondo me te rggione travaglio !
Messaggio del 01-04-2010 alle ore 14:43:04
Caro Papi, sull'esempio fatto per Di Pietro junior non posso ribattere, non avendo assistito alla trasmissione di cui parli, per cui potresti avere benissimo ragione tu. Dimentichi un particolare importante però: quando in Campania Di Pietro senior ha appoggiato il candidato De Luca, Travaglio non ha esitato un attimo ad attaccarlo su Il Fatto, dicendo che così facendo sconfessava la linea politica del suo partito che non avrebbe mai candidato uno con procedimenti in corso. Tant'è vero che oltre a costringere Di Pietro a giustificarsi (non posso lasciare la Campania in mano alla Camorra, la sua spiegazione...) è stato pure minacciato dallo stesso De Luca, candidato del CentroSinistra (che durante un comizio ha detto che gli piacerebbe incontrare Travaglio di notte in una strada buia...).
Per questo il paragone con Minzolini mi pare francamente esagerato, ed i mulini, piccoli o grandi che siano, non c'entrano nulla...
Messaggio del 01-04-2010 alle ore 11:23:23
Quando una coalizione perde 4 regioni, di cui 3 molto importanti per numero d'abitanti, non può dire di aver vinto le elezioni regionali. Calcolare i voti assoluti persi quando l'astensionismo è arrivato al 36 % non mi sembra un'operazione politica molto corretta. Si può affermare che il maggior partito oggi sia l'astensionismo ma agli astensionisti non tocca nemmeno un seggio. Ecco, la parola magica per determinare sempre chi vince sono i seggi ed i seggi danno ragione, purtroppo, al centrodestra. Il resto sono chiacchiere, il prossimo Presidente che rappresenterà le Regioni italiane nella Conferenza Stato-Regioni sarà per la prima volta in Italia di centrodestra. Chiamatela sconfitta...
Messaggio del 01-04-2010 alle ore 02:15:41
Travaglio ha due difetti secondo me che, sempre secondo me, si evidenziano bene dalla prima frase: il primo è quello di banalizzare e semplificare la realtà, e il secondo nasce direttamente da questo, ovvero gli fa prendere posizioni troppo nette, il che è fisiologico ripeto quando dividi tutto in bianco e nero, successo o fallimento, come nel caso della prima fase.

Calo c'è stato, ma niente affatto drammatico, anzi, quasi fisiologico per mille motivi (la lega è SEMPRE più forte nelle locali, specie se piazza due candidati in regioni chiave, ecc ecc), per questo è sbagliato scrivere "perde l'8,5% (dato se non errato quantomeno opinabile e da prendere con le dovute cautele) e "ai minimi storici (anche qui)

Secondo, la domanda del titolo del post, nonchè il riferimento a Minzolini e Feltri: Travaglio non è affatto di sinistra, non liscia il pelo alla sinistra e al pd perchè lui non ha mai votato nè PCI, ne PDS, DS o PD, a quanto ci ha fatto sapere. Anzi, ha dichiarato più volte di aver votato Lega, e che oggi appoggia a spada tratta l'Idv.

E infatti il lisciare il pelo non lo questionerei rispetto al PD, ma piuttosto verso Di Pietro e soci. E da questo punto di vista tra un Travaglio pro idv e un Minzolini pro pdl quale differenza c'è? Nessuna, parliamo pur sempre di uno che applica la regola del "legittimo sospetto" giustizialista contro chiunque salvo Di Pietro Cristiano difeso in una vecchia diretta tv perchè "innocente fino a condanna definitiva", concetto bellamente dimenticato quando si tratta di attaccare Mastella allora indagato per Why not piuttosto che Cosentino o Berlusconi durante il processo Mills o quant'altro.

E allora la differenza dove sta? Esiste? Mi sa di no.

Ognuno ha il proprio mulino, per quanto piccolo (perchè quello dell'Idv è piuttosto piccolino), l'acqua gliela porti lo stesso.
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Editato da Papi il 01/04/2010 alle 02:17:23
Messaggio del 01-04-2010 alle ore 01:42:56
Veramente lo scopo di sto post non era di provocare lo scazzo tra voi due... Nel frattempo però Papi, a parte la prima frase, non hai risposto nulla circa l'articolo ed il fatto che a Destra, giornalisti che liscino così il pelo ai loro politici di riferimento non esistono in natura, o mi sbaglio?
Quanto alla cazzata iniziale scritta da Travaglio, tu stesso, pur essendo schieratissimo, hai ammesso che un calo c'è stato, per cui tanto strampalato il suo assunto non mi pare....
Messaggio del 31-03-2010 alle ore 23:35:52

Berlusconi vince, il centro-destra vince, il PdL No. In termini di voti: -5,5% rispetto alle europee, nelle regioni in cui si è votato, anche scontando l’assenza della lista nella provincia di Roma. Non si può dire in senso stretto che abbia perso, visto che ha pagato un tributo (ovunque inutile, fuorchè nel Lazio) alle “liste civiche regionali” legate ai candidati presidenti. Si tratta di uno spin off elettorale, che mischia le carte e non consente di stimare esattamente quanto il partito sarebbe valso in uno scontro politico nazionale.


somaraccio di animaimmonda, capito?

Altro che 8, 16, 24.
Messaggio del 31-03-2010 alle ore 21:37:22
quindi se il Pd è al 26% ha gli stessi voti del PDL?
Messaggio del 31-03-2010 alle ore 21:20:30
Lo vedi che oltre che essere asino sei pure fesso?

Anche il PD e' al 26 % nonostante ce l'abbia messa tutta per perdere.

Ma tu sei troppo tonto e fazioso per poter capire qualcosa di politica...

Oddio veramente sei troppo tonto e fazioso per poter capire qualunque cosa un po' piu' complessa del "seguire" il capo" e "il capo e' Silvio".

:rotfl :
Messaggio del 31-03-2010 alle ore 19:25:56
a margine: questo tentativo di fare apparire questa tornata come quella del fallimento di Berlusconi è tra l'esilarante e il preoccupante
Messaggio del 31-03-2010 alle ore 19:20:40
secondo me non ci fai, io non ho mai negato a-che la lega sia cresciuta rispetto al PDL (anche perchè il partito di bossi è in crescita costante dalle elezioni del 2001)
b-il Pdl abbia perso consensi dal 2008, non ho mai contestato l'an, semmai il quantum, per questo ho sottilineato la fregnaccia di travaglio "PDL ai minimi storici"(evidentemente gli stessi degli allocchi che hai citato te che vorrebbero confrontare due tipologie di elezioni diverse, con regole di computo diverse)


dai che ce la fai


ripeto

oppure credi seriamente che il PDL abbia perso il 10% dei voti? Il calo ovviamente c'è stato, ma non in questi termini, nemmeno della metà.




i minimi storici del pdl e ribaltano le precedenti regionali, ma è chiaramente merito della lega, senza Bossi nel Lazio, Campania e Calabria il pdl era chiaramente spacciato, poverini, sono al 26%

26%
Messaggio del 31-03-2010 alle ore 19:00:04
Messaggio del 31-03-2010 alle ore 18:51:10
Imbecillotto

L-E-G-G-I (sempre che ne sei capace)


L'avanzamento del centro-destra e' stato accompagnato da un notevole riequilibrio nei rapporti di forza all'interno del centro-destra:
nel 2008 la Lega Nord dava conto del 21,8% del complesso dei consensi del centro-destra (nella sua accezione piu' ristretta: Pdl + Lega), nel 2009 tale incidenza e' salita al 25,9% per raggiungere il 31,4% nel 2010.



Mi duole ammetterlo ma...devo dire che hai ragione ancora una volta


pure io che perdo il fiato per uno sciocco come te



...sbonk incredibile oggi ti ho dato ragione per ben 3 volte ! Un record per un decerebrato ottuso berluscones come te...

Evidentemente deve essere una mia giornata "NO" !

Messaggio del 31-03-2010 alle ore 18:13:42
cretinetto, se fai il paragone coi voti 2008 devi sapere che nel computo del 2008 (le politiche) nella lista PDL c'erano tanti movimenti che oggi, in una elezione locale, non ci sono, per la diversa legge elettorale.

Ti faccio un esempio molto banale così anche tu -forse- puoi capire:

Nel Lazio la lista Polverini ha preso il 26%, il PDL l'11%, la Destra il 4% e le altre liste collegate un altro 4%.
Una persona sana di mente può dire che il PDL ha perso il 30 % rispetto alle politiche? No, perchè alle politiche del 2008 nel Lazio c'era una sola lista PDL con dentro tutte le listine cui sopra che confluivano.
Altro esempio, perdente: La liguria:
PDL 30%, Lega 10%, Lista Biasotti 6%, altre liste collegate (Gente D'Italia, Pensionati, Nuovo PSI, Destra) 3%,
nelle politiche 2008 c'erano solo PDL e Lega, dove dentro la PDL va messo quello che oggi trovi sotto Biasotti (magari diviso con la lega), e le altre listine che per la legge elettorale del parlamento sono entrate tutte nella lista principale (PDL).

Ti è chiaro il concetto?

Mi sa di no, pure io che perdo il fiato per uno sciocco come te
Messaggio del 31-03-2010 alle ore 18:12:04
Animamù, ora chiedi davvero troppo...
Messaggio del 31-03-2010 alle ore 18:02:28
Secondo me tu hai veramente difficolta' cognitive.

In altre parole la propaganda berlusconista ti ha veramente fottuto quel minimo sindacale di cervello che tutti gli esseri umani hanno.

Mma sai leggere microcefalo ?
L'hai imparato alle elementari?

L-E-G-G-E-R-E

sai quella cosa che si fa pronunciano le lettere una dopo l'altra fino a comporre una parola di senso compiuto?


un approfondimento rispetto a una precedente analisi degli esiti delle regionali del 2005 e del 2010, reso opportuno dal fatto che e' solo dal 2008 che esistono le due maggiori formazioni attuali: Popolo della liberta' e Partito democratico. Le analisi riguardano solo le 13 regioni in cui si e' votato il 28 e il 29 marzo 2010.



Quindi quando Travaglio parla di Pdl NON SI RIFERISCE AI PENSIONATI e neanche ai coglioni cme te. Parla di PdL.
L'Isituto Cattaneo fa' lo stesso.
Parla del PdL.
cosa c'entrano i Pensionati solo un decerebrato sveltarello come te puo' pretendere di saperlo.

P.S.
Ancora una volta dimostri le tue (IN)capacita' cognitive

Io non ho mai parlato di codice penale. Io parlavo A LIVELLO MORALE e ho citato IL DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA non il codice penale.

Mmerdina la sai la differenza tra i due? mmmm mi sa proprio di no....

Messaggio del 31-03-2010 alle ore 17:54:05
l'istituto cattaneo ha valutato le liste governative (tipo lista polverini che aveva da sola il 26% a Roma), ha valutato che nelle politiche ed Europee moltre altre liste (ad esempio le microliste tipo Destra, Pensionati, ecc ecc) confluiscono nei partiti maggiori?

Mi sa di no
Senza considerare che la Lega va sempre meglio nelle elezioni locali rispetto alle nazionali, dove non voti quell'idiota di Fitto o Zaia, ma Berlusconi. oppure credi seriamente che il PDL abbia perso il 10% dei voti? Il calo ovviamente c'è stato, ma non in questi termini, nemmeno della metà.
Minchione

e ricorda che per il codice penale chi non denuncia è complice
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Editato da Papi il 31/03/2010 alle 17:56:29
Messaggio del 31-03-2010 alle ore 17:43:57
Papiidiota

veramente non sono io che faccio il paragone bensi' l'ISTITUO CATTANEO


Si tratta, spiega l'Istituto Cattaneo, di un approfondimento rispetto a una precedente analisi degli esiti delle regionali del 2005 e del 2010, reso opportuno dal fatto che e' solo dal 2008 che esistono le due maggiori formazioni attuali: Popolo della liberta' e Partito democratico. Le analisi riguardano solo le 13 regioni in cui si e' votato il 28 e il 29 marzo 2010.



Hai ragione ! Ancora una volta !

Ci vuole veramente il coraggio !
A sparare fregnacce come fai tu !

Messaggio del 31-03-2010 alle ore 17:31:18
Animaimmonda

come fai a paragonare i dati di elezioni regionali -che fisiologicamente hanno liste governative che disperdono i voti: vedi il 12% di questo turno ad "altre liste"- per di più parziali -non si è votato in tutte le regioni, e addirittura in una, nel Lazio, il PDL a Roma non c'era- con dei dati nazionali di un'elezione politica o europea?

Veramente il coraggio
Messaggio del 31-03-2010 alle ore 17:16:10
Per una volta il papidiota ha ragione !

Travaglio nella prima frase ha detto una cazzata !!!

Il CALO DEL PDL E' IN REALTA' MOLTO MAGGIORE !


- Il Popolo della liberta' ha perso oltre 4 milioni di voti rispetto al 2008 (-40,3%) e oltre 2,4 milioni di voti rispetto al 2009 (-28,9%), e cio' escludendo dal calcolo i voti conseguiti in provincia di Roma nelle politiche e nelle europee (questo accorgimento rende comparabili i risultati del 2010, quando la lista Pdl non era presente in provincia di Roma, con quelli degli anni precedenti). Si tratta, in entrambi i casi, di un calo apprezzabilmente maggiore di quello imputabile all'astensionismo e dunque ascrivibile a un minore richiamo del partito. Inoltre, il declino si osserva in tutte le regioni prese in esame.
- Nel complesso, il Popolo della liberta' e la Lega Nord hanno perso quasi 4,2 milioni di voti rispetto al 2008 (-32,3%) e oltre 2,6 milioni di voti rispetto al 2009 (-23,1%) nelle tredici regioni in cui si e' votato. Entrambe le variazioni sono piu' accentuate di quelle attribuibili all'andamento della partecipazione elettorale. - L'avanzamento del centro-destra e' stato accompagnato da un notevole riequilibrio nei rapporti di forza all'interno del centro-destra: nel 2008 la Lega Nord dava conto del 21,8% del complesso dei consensi del centro-destra (nella sua accezione piu' ristretta: Pdl + Lega), nel 2009 tale incidenza e' salita al 25,9% per raggiungere il 31,4% nel 2010. In altre parole, la Lega ha accresciuto di molto il suo peso entro la coalizione.
(AGI) Mir



Incredibile per una volta mi tocca dar ragione a papi...sono sconcertato e incredulo !

Messaggio del 31-03-2010 alle ore 16:31:05
però se scrive la prima cazza nella prima frase siamo a cavallo
Messaggio del 31-03-2010 alle ore 14:53:42
A chi parla di giornalismo fazioso ed unidirezionale, rivolgo l'invito di leggersi l'editoriale pubblicato oggi da Marco Travaglio su "Il Fatto Quotidiano". Quando gli amichetti di Silvio mi sapranno indicare un giornalista di Libero, Il Giornale o Il Tempo che tratta così la Destra (possibilie che il loro partito non faccia mai una cazzata?) sarò ben lieto di leggere ciò che scrivono, ma temo che il mio sia destinato a restare un sogno, e tutto sommato è meglio così, vista la simpatia e la stimo che nutro per i vari Feltri, Belpietro, Minzolini e compagnia bella...
E cmq, ecco l'articolo....

CON QUESTI DIRIGENTI NON VINCERANNO MAI...
Quattro regioni in meno ma Bersani giura che il Pd non ha perso. Ricordate il grido di Nanni Moretti?

Mentre il Pdl di Meno male che silvio c’è perde 8,5 punti in un anno e tocca il minimo storico, la Lega lo asfalta al nord e Fini può rivendicare i successi in Lazio e Calabria con i suoi Polverini e Scopelliti, soltanto il vertice del Pd poteva trasformare la débâcle berlusconiana in una Caporetto del centrosinistra (fra l’altro, scambiata per una vittoria). Bersani, cioè D’Alema e i suoi boys (almeno quelli rimasti a piede libero), ce l’han messa tutta per perdere le elezioni più facili degli ultimi anni e, alla fine, possono dirsi soddisfatti. In Piemonte hanno candidato una signora arrogante e altezzosa, bypassando le primarie previste dallo statuto del Pd per evitare di dar lustro al più popolare Chiamparino e riuscendo nell’impresa di consegnare il Piemonte a tale Cota da Novara per solennizzare degnamente il 150° dell’Unità d’Italia. A Roma, la città del Papa, hanno subìto la candidatura dell’antipapista Bonino per mancanza di meglio (il meglio ce l’avevano, Zingaretti, ma l’hanno nascosto alla Provincia per evitare che, alla tenera età di 45 anni, prendesse troppo piede), poi l’han pure lasciata sola per tutta la campagna elettorale. In Campania, calpestando un’altra volta lo statuto, hanno sciorinato un signore che ha più processi che capelli in testa perché comunque era "un candidato forte": infatti. In Calabria han ricicciato un giovin virgulto come Agazio Loiero, che quando ha perso come tutti prevedevano si è pure detto incredulo, quando gli sarebbe bastato guardarsi allo specchio.

Non contenti, questi professionisti del fiasco, questi perditori da Oscar le hanno provate tutte per fumarsi anche la Puglia, candidando un certo Boccia che perderebbe anche contro un paracarro, ma alla fine hanno dovuto arrendersi agli elettori inferociti e concedere le primarie, vinte immancabilmente dal candidato sbagliato, cioè giusto. Hanno inseguito il mitico "centro" dell’Udc, praticamente un centrino da tavola all’uncinetto, perché "guai a perdere il voto moderato". Infatti gli elettori sono corsi a votare quanto di meno moderato si possa immaginare: oltre a Vendola, i tre partiti che parlano chiaro e si fanno capire, cioè Lega, Cinque Stelle e Di Pietro. Altri, quasi uno su due, sono rimasti a casa o han votato bianco/nullo, curiosamente poco arrapati dai pigolii del "maggior partito dell’opposizione" e dal suo leader, quello che "vado al Festival di Sanremo per stare con la gente" e "in altre parole, un’altra Italia". Se, col peggiore governo della storia dell’umanità, l’astensionismo penalizza più l’opposizione che la maggioranza, un motivo ci dovrà pur essere. L’aveva già individuato Nanni Moretti nel lontano febbraio 2002, quando in piazza Navona urlò davanti al Politburo centrosinistro "con questi dirigenti non vinceremo mai".

Sono gli stessi che sfilano in tutti i salotti televisivi, spiegando che la Lega vince perché "radicata nel territorio" (lo dicono dal 1988, mentre si radicano nelle terrazze romane o si occupano di casi urgentissimi come la morte di Pasolini) e alzando il ditino contro Grillo, che "ci ha fatto perdere" e "non l’avevamo calcolato". Sono tre anni che Beppe riempie le piazze e li sfida su rifiuti zero, differenziata, no agli inceneritori e ai Tav mortiferi, energie rinnovabili, rete, acqua pubblica, liste pulite, e loro lo trattano da fascista qualunquista giustizialista. Bastava annettersi qualcuna delle sua battaglie, sganciandosi dal partito Calce&Martello e dando un’occhiata a Obama, e lui nemmeno avrebbe presentato le liste. Bastava candidare gente seria e normale, fuori dal solito lombrosario, come a Venezia dove il professor Orsoni è riuscito addirittura a rimpicciolire Brunetta. Ma quelli niente, encefalogramma piatto.

Come dice Carlo Cipolla, diversamente dal mascalzone che danneggia gli altri per favorire se stesso, lo stupido danneggia sia gli altri sia se stesso. Ecco, ci siamo capiti. Ce n’è abbastanza per accompagnarli, con le buone o con le cattive, alle loro case (di riposo). Escano con le mani alzate e si arrendano. I loro elettori, ormai eroici ai limiti del martirio, gliene saranno eternamente grati.


Da il Fatto Quotidiano del 31 marzo

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