Cultura & Attualità
e mò ci tocca sentire questi leader europei che diventano di colpo altruisti e ci vorrebbero far credere che l'intervento militare abbia il solo scopo di salvaguardare il popolo Libico.
farisei !!
basta che facciano in modo che sto scempio finisca, poi il motivo per cui lo fanno lo discutiamo dopo
Articolo de "Il Fatto"
Sarkozy, la Libia e le presidenziali
francesi del 2012
Con le dichiarazioni sulla Libia fatte da Nicolas Sarkozy si è aperta ufficialmente la campagna elettorale per le presidenziali francesi della primavera 2012. Dopo le pressioni per creare una no-fly zone sulla Libia e preparare un eventuale intervento armato, il riconoscimento del Comitato nazionale di Bengasi da parte di Parigi può essere letto come l’ennesimo tentativo del presidente francese di raccogliere voti nella comunità francese di origine nordafricana e nello stesso tempo di aumentare il consenso della destra francese grazie ad un ritrovato lustro in politica estera.
Uno scatto in avanti che ha fatto trasalire anche la mite Lady Ashton, rappresentante della politica estera dell’Unione europea: “Non possiamo correre unilateralmente a riconoscere gruppi”, ha commentato un suo portavoce, mentre l’Ue sta sudando sette camicie per trovare una posizione comune nei confronti della crisi in Libia.
Ma da dove viene questo slancio di Sarkozy a favore della democrazia nel Maghreb? Probabilmente dall’avvicinarsi delle elezioni presidenziali francesi della primavera 2012. Gli ultimi sondaggi, infatti, lo vedono in caduta libera proprio nei confronti del suo elettorato di destra, complici i recenti scandali che hanno coinvolto l’Eliseo, primo fra tutti l’affaire Woerth-Bettencourt (un grosso caso di finanziamento illecito che ha coinvolto il suo partito).Secondo un sondaggio Ifop, il probabile candidato dei socialisti Dominique Strauss-Kahn sarebbe in testa con il 26 per cento di consensi, contro il 22 per cento del titolare dell’Eliseo incalzato proprio da Marine Le Pen, al 19 per cento. Insomma le presidenziali 2012 si avvicinano e Sarkozy rischia di non arrivare nemmeno al ballottaggio.
E i panni sporchi in politica estera? Meglio lavarli in casa. Come la foto della visita di Gheddafi in Francia nel dicembre 2007, dove il Rais stringe la mano a un sorridente Sarkozy, misteriosamente scomparsa dal sito dell’Eliseo. A scoprirlo è stato il giornalista francese Jean-Marc Manach. Presente, invece, la foto del presidente francese in visita a Tripoli, ma per trovarla sul sito dell’Eliseo bisogna scrivere nella ricerca interna la parola francese “Libye“ invertendo la “i” con la “y”. Coincidenza? Forse, ma come si sa la politica è fatta anche di particolari.
E tu Mikemio ti fidi di quello che queste persone dicono?..... Questi pur di restare a fare i porci comodi sarebbero capaci anche di..............fomentare disordini in uno stato sovrano e ripeto....Sovrano
no caro, io non mi fido di nessuno, ma proprio nessuno nessuno no one
il punto è che o li si lascia scannare in santa pace e quindi non ci mandiamo neppure i giornalisti che poi ci scassano le bale (1 L sola, stile padania) oppure qualcuno deve pur far qualcosa per evitare un massacro
che poi siano tutti un bel manipolo di suini, su questo non ci piove
Vabbe' evidentemente non riesco in maniera chiara a farmi capire!
mikemio non ha tutti i torti. però non puoi andare a fare una guerra perchè tra un anno ci sono le elezioni e devi far vedere al tuo popolo (che a questo punto è stupido come chi vota silvio) che ce l'hai bello lungo e barzotto
Ma l'italia non ripudiava la guerra come strumento di offesa? Non stiamo mica agendo nell'incostituzionalità?
Sono contrario alla guerra....ma ragazzi diciamocela tutta......Gheddafi ha rotte lu cazze...


leggere certe cose ed avere per governanti dei viscidi traditori leccapiedi mi rende profondamente incazzato
Dal Trattato di Amicizia, Partenariato e Cooperazione Italia - Libia (2009): "Rispetto reciproco della «uguaglianza sovrana, nonché tutti i diritti ad essa inerenti compreso, in particolare, il diritto alla libertà ed all’indipendenza politica»; diritto di ciascuna parte a «scegliere e sviluppare liberamente il proprio sistema politico, sociale, economico e culturale» (art. 2); impegno a «non ricorrere alla minaccia o all’impiego della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica dell’altra Parte» (art. 3); astensione da «qualsiasi forma di ingerenza diretta o indiretta negli affari interni o esterni che rientrino nella giurisdizione dell’altra Parte» (art. 4.1); rassicurazione dell’Italia che «non userà, né permetterà l’uso dei propri territori in qualsiasi atto ostile contro la Libia» e viceversa (art. 4.2); l’impegno a dirimere pacificamente le controversie che dovessero sorgere tra i due paesi (art. 5).
Anima, amico mio,
mi sorprende che tu sia stupito del non rispetto di questo trattato e del voltafaccia del governo italiano.
Basta andare a leggere in basso le firme dei signori che lo hanno sottoscritto e ratificato per capire che questo trattato era un fallimento, peraltro costosissimo monetariamente, gia' in partenza.
Ma, del resto, cosa ci si puo' aspettare da un -mai ex- intrattenitore da piano bar su navi da crociera?
Obiettivamente, cosa - di serio e duraturo - poteva nascere da un personaggio che basa la politica estera del paese che (s)governa sulle barzellette e sulle pacche sulle spalle?
intervento scandaloso..come sempre siamo lo zerbino del primo cretino di turno, nalla fattispecie mister arroganza sarkozy
Caro Thompson continuo erroneamente a credere che ci sia una fine al peggio... purtroppo con una classe politica del genere vengo puntualmente e continuamente smentito.
è avvilente non poter prendere a pedate nel culo certi personaggi che ci rappresentano.
cmq io ricordo e prima o poi avro la soddisfazione di gridargli in faccia tutto il mio disprezzo.
vergogna vergogna vergogna
cmq io ricordo e prima o poi avro la soddisfazione di gridargli in faccia tutto il mio disprezzo.
Beh, quel giorno - quando arrivera' - vorra' dire che non saro' solo.
IL 10 GIUGNO 1940 L’ITALIA FASCISTA ENTRA IN GUERRA
di Tiziano Tussi
Il 10 giugno 1940 l’Italia fascista entra in guerra. Così come era successo nella prima guerra mondiale, anche per la seconda l’Italia si trova in difficoltà a prendere al volo la situazione, per qualsiasi decisione.
“Il 23 gennaio Mussolini fece presente ai suoi ministri che l’Italia non poteva rimanere neutrale per sempre senza divenire, sulla scena europea, una potenza di second’ordine.
20.03.2011 14.49 – La Russa: “Da oggi a disposizione 8 aerei. Pronti a compiere azioni”
Gli otto aerei italiani messi a disposizione dall’Italia per le operazioni in Libia “si aggiungono agli altri assetti forniti da tutte le altre nazioni che partecipano e da oggi compiranno le oro azioni sotto un unico comando, che è a Napoli”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo a “in 1/2 h” di Lucia Annunziata su Rai Tre.
azz che tempismo! non sono cominciate ieri le operazioni militari?
Però viste come stanno andando le cose.....meglio salire sul carro dei vincitori
non farei parallelismi e personalmente ritengo che almeno allora i nemici ce li scegliemmo bene e seguendo una logica di interesse nazionale. la cosa ora è ben diversa visto che le nefaste conseguenze di questa scellerata decisione ricadranno pesanti sulle nostre teste.
io vedo solo il solito atteggiamento servile e prono di un italia che almeno nel 40 seppe prendere decisioni importanti con la consapevolezza di avere il proprio destino in mano.
oggi siamo solo degli umili schiavi
Anima---- opportunismo nel 40 ---- opportunismo oggi--- uno schifo
mi sa che smonto baracca, prendo mike e me ne vado in florida
Credo che Sarkozy, Cameron e Berlusconi abbiano sottoscritto un patto segreto, ma neppure poi tanto.
Il patto prevede che, a guerra conclusa, l'Inghilterra avra' il petrolio libico, la Francia avra' il gas libico, mentre l'Italia avra' i profughi libici.
Mikemio,
non e' che stai pensando di abbandonare il miglior primo ministro dehli ultimi 150 anni?
Il patto prevede che, a guerra conclusa, l'Inghilterra avra' il petrolio libico, la Francia avra' il gas libico, mentre l'Italia avra' i profughi libici.

io no



io l'ho sempre pensato che i beduini prima o poi ci cacciavano in qualche guaio
peccato che ORIANA non c'è più..ne avrebbe scritte delle belle, sia su beduinland che sui nostri politici
Provinciali francesi, l’effetto Libia non premia Sarkozy ma l’estrema destra di Le Pen
La polemica è scoppiata in serata dopo la diffusione delle prime proiezioni, che vedono in testa i socialisti con il 25%, seguiti dall’Ump del presidente con il 16% e dal Fronte nazionale che lo tallona con il 14,55%
---Bel risultato!---qualche morto in più e qualche elettore in meno! Ma tantè!
Una guerra coloniale per rubare il petrolio.

il petrolio non glielo ha mai rubato nessuno a quei 4 beduini che arrivano in costa smeralda con navi d'oro, grazie al sangue che succhiano al resto del mondo...
il petrolio non glielo ha mai rubato nessuno a quei 4 beduini che arrivano in costa smeralda con navi d'oro, grazie al sangue che succhiano al resto del mondo...
quelli erano americani , fortunatamente la festa sta finendo
18.40 – Khamenei: “Occidente doveva armare i civili”
Se davvero l’Occidente avesse voluto aiutare i civili in Libia, invece di bombardarne il Paese avrebbe dovuto fornire loro armamenti: questa la provocatoria osservazione dell’ayatollah Ali Khamenei, massima autorità iraniana, nel corso di un discorso pronunciato a Teheran in occasione del Capodanno zoroastriano. La Suprema Guida della Rivoluzione Islamica ha affermato di “condannare al 100 per cento il modo con cui Muammar Gheddafi ha trattato e continua a trattare il suo stesso popolo”, ma di “condannare ugualmente al 100 per cento l’ingresso e le interferenze dell’America e dell’Occidente in Libia”. Questo in quanto “avrebbero potuto fornire armi ai civili, munirli di batterie anti-aeree, invece per un mese si sono limitati ad assistere al massacro”. Secondo Khamenei, “il vostro piano consiste nel servirvi della Libia come di una testa di ponte per tenere sotto controllo i futuri governi riviluzionari della Tunisia e dell’Egitto”, oltre a impadronirsi del petrolio libico. “Ecco qual’e’ la vostra corrotta intenzione”, ha concluso il leader iraniano, mentre la folla radunatasi per ascoltarlo esplodeva in urla come “Morte all’America!” o “Morte a Barack Obama

tra l'altro! e ora come se ne esce da questa situazione?
---ci si ritira e si lasciano i libici a farsi la guerra tra loro?
---si continua a bombardare fino a ...........che finiscono le munizioni! in quanto è chiaro che ci sono molti libici fedeli (spontaneamente) al Rais
---si fa fuori il Rais pensando che questo possa fermare la guerra civile?
---ci si inventano i caschi blù per tenere sotto controllo la situazione?
---che si fà?
può essere che siamo governati da dei deficenti che non prendono in considerazione quello che può succedere domani e si limitano a guardare solo oggi?
---e intanto iniziano i distinguo!!!
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha nuovamente condannato la repressione messa in atto in Libia da Muammar Gheddafi, ma al contempo ha messo in guardia l'Occidente dal tentare d'imporre una No fly-zone o una qualsiasi altra iniziativa a carattere militare sulla Libia. "Io penso che un intervento militare renderebbe le cose persino peggiori", ha avvertito il preseidente della repubblica islamica in un'intervista alla Tve spasgnola. "Abbiamo gia' avuto le esperienze delle guerre in Iraq e in Afghanistan", ha ricordato Ahmadinejad, "hanno peggiorato le situazione, non l'hanno certo migliorata". Quando gli e' stato chiesto se Teheran appoggerebbe un divieto di sorvolo, sostenuto anche dalla Lega araba, Ahmadinejad si e' limitato a ripetere: "Ogni intervento dell'Occidente non fara' che rendere il tutto piu' complicato, gli occidentali debbono mettere da parte le loro ambizioni colonialistiche". Venendo a Gheddafi, tuttavia, il presidente iraniano ha sottolineato che "il suo comportamento e' inaccettable", perche' "va condannato chiunque bombardi il suo stesso popolo". Nondimeno, Ahmadinejad ha tenuto a precisare di "auspicare che i governi dell'Europa e degli Stati Uniti non intervengano negli affari della regione, e ne lascino i popoli in grado di decidere il proprio stesso avvenire. Se non interverranno", ha insistito, "io penso che i popoli della regione, per esempio quello libico, potranno decidere il loro futuro". Ahmadinejad ha negato categoricamente di aver adottato misure repressive nei confronti dei connazionali. "Mai", ha puntualizzato, "mai abbiamo fatto nulla del genere. Negli ultimi trent'anni abbiamo avuto trenta elezioni libere. Ogni settimana io stesso vado nelle strade per quattro ore a parlare con la gente". Quanto alla sorte dei leader dell'opposizione e suoi ex avversari nelle controverse presidenziali del 2009, Mir Hossein Moussavi e Mehdi Karroubi, Ahmadinejad ha replicato con una frase interrogativa: "In ogni Paese ci sono oppositori, esiste un'opposizione. E pero' c'e' anche la legge. Se esistono forze di opposizione, possono forse violare la legge?". Infine ha paragonato i dissidenti iraniani ai guerriglieri dell'Eta basco: "Permettere forse a quei separatisti di bruciare gli edifici e di sparare ai passanti?", ha concluso in tono di sfida.
In ogni Paese ci sono oppositori, esiste un'opposizione. E pero' c'e' anche la legge. Se esistono forze di opposizione, possono forse violare la legge?". Infine ha paragonato i dissidenti iraniani ai guerriglieri dell'Eta basco: "Permettere forse a quei separatisti di bruciare gli edifici e di sparare ai passanti?", ha concluso in tono di sfida.

PERCHè Gheddafi non può difendersi e difendere la legge del suo Paese?
PERCHé non poté farlo Milosevic?
Perché Ahmadinejad e Cameron e Sarkozy sì?
il perchè lo sappiamo bene carissimo Hafis

non guardo durante queste crisi telegiornali in tv e programmi di approfondimento per il chiaro motivo che credere a quel che dicono è un esercizio di masochismo che non riesco a sopportare in ogni caso ieri sono incappato in porta a porta e sono rimasto allibito ad ascoltare le contorte banali e idiote giustificazioni adotte dal nostro ignobile ministro della difesa per giustificare il nostro appoggio al gruppo dei volenterosi(sic!)...i volenterosi....ci rendiamo conto. nello schifo generale devo ammettere che solo la lega con castelli è riuscita ad esprimere una posizione sufficentemente razionale e veritiera.
Anima questa delle 30 euro sul contratto e 10 minuti di pausa non mi è piaciuta

Come peraltro non mi è piaciuta la gestione della crisi libica...ma in fondo non avendo una politica estera!
sono contro la guerra in assoluto e penso che non si dovevano fare affari con Gheddafi prima e rifornirlo di armi poi...tutti i governi sono stati fermi davanti alle immagini di immigrati lasciati dall'esercito libico in pieno deserto a morire,l'importante era che non raggiungessero le coste europee.
Se il principio è che bisogna intervenire dove non c'è democrazia allora tra un pò bombarderanno il Bahrein e tutti i dittatori che ci sono in Africa...
immaginavo di stuzzicare te e molti

per avventarsi sul succulento piatto dell'oro nero...

...ma l'Italia non conta un caxxo nello scacchiere internazionale...
l'attenzione è alta e il problema è molto delicato ma,ripeto,non si dovevano fare affari prima con un criminale e terrorista così...
peraltro come hai letto sono assolutamente contro,come per l'Iraq l'Afghanistan,l'ESPORTAZIONE DELLA DEMOCRAZIA...ricordo invece che per l'intervento militare in Iraq "qualcuno"era talmente d'accordo da esporre la bandiera americana



Ah dimenticavo!!!
La Cina...anche lì i diritti civili non sono poi tanto rispettati.
Che famo???Bombardiamo anche lì?e lo Yemen???due bombette???
Hanno aspettato qualche minuto dalla risoluzione dell'ONU al primo missile

perchè non sono stati mandati gli ispettori dell'ONU e della Lega Araba?
OKTOBERFEST purtroppo questa cartina è l'unica cosa che spiega TUTTO
Ormai la frittata è fatta,l'unica soluzione è uccidere Gheddafi,perchè se non lo ammazziamo quello ci fa passare i guai neri.
Ed Markey ha dichiarato su MSNBC che:
Siamo in Libia per il petrolio, la nostra dipendenza per l’importazione del petrolio è un chiaro segnale della necessità di un programma per le energie rinnovabili per il futuro degli Stati Uniti

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