Cultura & Attualità

ESTASI
Messaggio del 31-03-2011 alle ore 15:52:11
La funzione della ghiandola mammaria è quella di allattare


Messaggio del 31-03-2011 alle ore 15:56:56
Sei un medico?
Messaggio del 31-03-2011 alle ore 15:59:39
pure toccarle è na bella estasi
Messaggio del 31-03-2011 alle ore 19:27:52
Monique ma non lo sai che questi non si svezzano mai?
Messaggio del 31-03-2011 alle ore 19:29:30
per questo non voglio crescere mai...
Messaggio del 31-03-2011 alle ore 20:25:28
infatti io ogni volta che posso mi ci attacco a manetta
Messaggio del 31-03-2011 alle ore 23:26:33
io ho ancora i denti da latte...
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 09:44:39
TUTTI ANCORA LATTANTI?
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 09:50:20
Non tutto quel che si dice è: se fosse vero all'1% sarebbero già all'inferno.
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 09:56:43

TUTTI ANCORA LATTANTI?



a manetta
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 10:03:13


Quello che i lattanti NON dicono: chi fa sesso, soffre a manetta, si sente uno schifo e ha voglia di morire!!!


Messaggio del 01-04-2011 alle ore 12:01:04
MONIQUE hav visto? che t'avevo detto?

che pallosi



però pure che buffi, quando si alloccano (da allocco) ... ogni donna dentro di sè ride a crepapelle
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 12:22:09
non sanno cosa si perdono!
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 13:14:23

chi fa sesso, soffre a manetta, si sente uno schifo e ha voglia di morire



Suppongo tu ti riferisca alla fimosi.

Sappi che è operabile.
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 13:19:32

La funzione della ghiandola mammaria è quella di allattare




Allora com'è che ce l'hanno anche tutti i maschi?

Messaggio del 01-04-2011 alle ore 13:54:18

Suppongo tu ti riferisca alla fimosi.

Sappi che è operabile.



Mi riferisco alla legge del contrappasso, al senso di colpa che hanno i lussuriosi su questa terra.

Una mia amica di Lanciano che fa la prostituta a Pescara, una volta mi ha detto:


e pensare che c'è gente disposta a pagare per fare quello schifo...

Messaggio del 01-04-2011 alle ore 13:58:50
e i golosi?

ne vogliamo parlare?
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 14:01:04
e cmq un'avida che condanna un lussurioso non mi sembra molto credibile...

Permettic he te lo dica? Ma che razza di gente frequenti?


Messaggio del 01-04-2011 alle ore 14:05:47

Dicembre ma tu quello che scrivi lo pensi veramente?
sei un frate?
si?
senza offesa o malizia ma solo per curiosità
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 14:14:05
a me fa schifo quando animanera mi chiede di fare sesso
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 14:27:58
DICEMBRE HA RAGIONE davvero

BRUCE la ghiandola si è atrofizzata, come tante altre cose nel maschio
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 14:29:24
oh ma se voi non siete capaci di fare una cosa mica ve la dovete prendere col resto del mondo
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 19:11:47
x Bruce no wayn
i maschi ce l'hanno atrofizzata quella ghiadola, sciocchino. A meno che tu....
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 19:13:15
e comunque molti maschietti non hanno atrofizzata sola la ghiandola mammaria!
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 19:40:19


dedico questa clip agli amici hafis ed animanera, noti anglofili
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 20:53:55
Ecco appunto Monique, atrofizzate (le ghiandole mammarie) ma ce le hanno, e anche i dotti galattofori, ora quello che mi chiedo, per quale ragione?

Cioè.. che se ne dovrebbe fare un uomo dei capezzoli (i propri intendo)?

Messaggio del 01-04-2011 alle ore 21:05:24

sei un frate?


Anima! Sono sempre con te.....ma stavolta mi cadi sul luogo comune!!!!
Messaggio del 01-04-2011 alle ore 21:30:42
bè son carini..tutto sommato
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 06:57:24
Ma che cazz! Credevo si parlasse di pallette!
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 09:40:22
in alcune donne trovo sviluppate solo le ghiandole mammarie altri organi anche di notevole importanza li trovo maledettamente atrofizzati
grazie Old per la dedica....ti stimo
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 09:42:55
ANIMA scusa, ma per voi uomini questo è cio che conta, le ghiandole mammarie, qualche pelo e poco altro
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 09:45:16
ripeto io non voglio assolutamente offendere il credo e le idee di Dicembre ma ascoltandolo mi faccio delle domande.....magari banali.

Messaggio del 02-04-2011 alle ore 09:48:56
Mike se una donna è noiosa nel pensiero non ti rimane che farci l'amore in silenzio o prenderla a "pedate"
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 09:51:48
che bel rapporto che si crea tra una mamma e un bambino durante l'allattamento. Si crea una intesa e un amore di una forza grandissima ma anche delicatissima. Mio figlio però a 11 mesi non ha voluto più il latte materno e con il capezzolo della mamma ci ha cominciato a giocare ed io a riderne
Il sesso è stato creato piacevole per rendere l'uomo e la donna più invogliati alla riproduzione
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 09:54:01
noiosa nel pensiero??

ma se l'unica cosa che vi interessa sono tette culo e f...



e a volte neppure tutte e 3, ve ne basta una, è statistica

Messaggio del 02-04-2011 alle ore 09:56:31
ma se donne ritengono le tette solo un organo per nutrire i bebè perché le mostrano continuamente ai maschi adulti con fare sensuale?
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 10:18:46

Una mia amica di Lanciano che fa la prostituta a Pescara, una volta mi ha detto:

Quote:e pensare che c'è gente disposta a pagare per fare quello schifo...

Dicembre,è bona sa tua amica?se si, in privato passami il suo numero di telefono
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 10:45:40
Spassoso questo lanciano.it... Mi avete fatto fare una montagna di risate. Comunque la cosa più bella è il rispetto delle libertà altrui.

Sì, una decina di anni fa, ho conosciuto una tipa molto strana per la quale ho perso la testa. Mi pare che l'ho conosciuta in caffetta, ma non ne sono così sicuro. Forse Danilo può esservi d'aiuto, ma non lo so, perché non me lo ricordo.

Ah, ricordo pure che ho craccato la sua mail. Che cosa c'era scritto, questo non me lo ricordo, ma nel complesso diceva delle cose molto strane. Quando parlava con me sembrava che parlasse in codice. Quella frase che ho citato la ricordo molto bene, ma non so neanche a che cosa si riferisse, anche se i suoi argomenti erano a senso unico. Era una fissazione: parlava solo di sesso. Tutto questo tra il 1999 e il 2000 circa. Poi non l'ho frequentata più e nel 2001 ho ricominciato a frequentare la Chiesa.
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 10:49:05
DICE' ti si chhjuu figghjuu 'ndrocchia di mee



questa provocazione ha superato anche le mie peggiori

Messaggio del 02-04-2011 alle ore 10:58:38
Sapete una cosa? Le donne usano il sesso per scaricarvi addosso i loro sensi di colpa.

Quando vi seducono, vi fanno credere che se non ve le scopate siete stupidi, ma se non ve le cagate se la prendono con voi (perché non sono riuscite a scaricarvi addosso i loro sensi di colpa) e fanno finta di offendersi. In tali casi, vi fanno sentire degli scemi, ma dentro di sé vi prenderanno per persone intelligenti perché non ci siete cascati.

Nel caso ve le scopiate, vi hanno beffati, sono riuscite a soddisfare i loro intenti. In tali casi vi fanno sentire delle persone intelligenti, ma dentro di sé vi prenderanno per scemi, perché vi siete addossati i LORO sensi di colpa.

Nel mio caso non ho scopato con quella prostituta (anche se lei avrebbe voluto farlo) né con nessun altra e non mi vergogno a dirlo, non sono andato a rubare niente a nessuno. La depressione grave (come tutte le altre forme di pazzia) non è una buona alleata del sesso e se l'avessi fatto avrei alimentato quella bruttissima malattia con la lussuria. I pazzi non dovrebbero andare a donne, né le pazze dovrebbero andare a uomini: si verificherebbe una grave alimentazione della pazzia e sarebbe un peccato.
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 11:13:44
Tornando alle tette se la loro funzione è solo l'allattamento perchè moltissime donne ricorrono alla plastica per ingrandirle? per allattare meglio??? o perchè la sua vera funzione è un arma d'attrazione di massa???!!!
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 11:40:03
no LUZY lo si fa per compiacere meglio il maschio dominante
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 11:43:29
DICE' una sola cosa mi sfugge del tuo discorso : quale senso di colpa? la mela che il serpente ci ha fatto cogliere e che vi abbiamo fatto addentare?
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 12:00:47
no, lo fa per se stesa, per acchiappare meglio, per ottenere quello che non puoi avere senza essere appariscente, l'uomo non è più dominante e meno con voi ITALIANE! voi siete furbe l'uomo è pollo in questi tempi
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 12:08:43
ehh luzy è lo stesso no? per essere appariscente e per acchiappare il pollo..ecco, è la stessa cosa, che poi io definisco dominante è solo uno sfottò



l'uomo è sempre stato pollo, dagli albori dell'umanità, anche se questo non gli ha impedito di prevaricare ...ma la musica è cambiata e ora è frustrato...
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 12:12:15
giovani donne nate negli 80/90 sappiate che fino ad un passato non troppo remoto tante cose a noi donne erano precluse :

pilotare un aereo
forze armate ovvero esercito carabinieri
polizia
autisti di mezzi pubblici

e tanto altro ancora

ora entro in caserma e mi accoglie la mia amica marescialla da napoli
ho volato airitaly per mombasa e l'aereo lo pilotava una donna
addirittura nella piccola olbia ci sono donne al volante degli autobus (nel 68 l'unica a guidare
la macchina era mia madre "continentale" che aveva osato, tra lo stupore generale, sedersi
al volante e non a fianco dell'uomo9

REVENGEEEEE
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 12:30:47
Non solo la mela, ma SECONDO ME tutti i sensi di colpa della donna. Quello della mela è il primo peccato che commettiamo tutti, ma è solo una metafora che descrive il peccato originale, il primo peccato dell'umanità. Poi ci siamo evoluti e siamo diventati più serpenti, adesso il nostro primo peccato è l'adulazione, è la corruzione, è l'invito a peccare. Io stesso vengo invitato tutti i giorni per andare a puttane, ma chi me lo fa fare? Sto tanto bene... Mi manca solo l'amore per una donna normale, ma arriverà anche il mio momento. Ci sono fior di ragazze che sono state fidanzate per 10 - 15 anni, apparentemente sembra che abbiano fatto chissà che, ma in realtà non l'hanno mai fatto. Le vergini non vanno in giro con i mutandoni e la gonna lunga (quelle sono donne pericolose), ma si truccano, vanno al parrucchiere una volta alla settimana e indossano la minigonna con il tacco 12. Si confondono con la gente normale per non essere discriminate da questa società sessista e maschilista nella quale le donne sono diventate uomini. Hai visto le scarpe che indossano di recente? Se le osservi bene hanno il tacco alto di legno marrone che riproduce l'idea un fallo. Le hai viste sulle riviste di moda? E' così. Anche i profumi e i gioielli vengono reclamizzati come se fossero una "bella" schiavitù, una schiavitù che in verità fa soffrire. Hai presente lo spot della de beer che mandano in tv ogni tanto? E' sempre lo stesso spot da 40 anni a questa parte. Non è neanche uno spot sui gioielli, reclamizzano l'amore, ma che amore... Sembra una favola dove l'unica cosa che conta nella vita di una donna è un solitario.

Io preferisco le donne che sanno ammassare le sagne!
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 12:44:26


gli uomini hanno le ghiandole mammarie perchè la divinità superiore aveva contemplato l'esistenza dei trans!!
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 12:45:00
DICE' io so ammassare le lasagne le pennette gli gnocchi e quant'altro la cucina contempli con notevole risultato anche con fajitas tortillas y parilladas
però guido anche il camion quando capita (e mi è capitato), anche calzando le mie scarpine con tacco a spillo

senti dicè ma la verginità esiste davvero ancora? e dov'è? dimmi dimmi che ci mando subito mio figlio

DICE' ma quali sono questi sensi di colpa? io non li ho..sarà che cucino bene ...ma non li ha mai avuti neppure la mia mamma che non sa fare un uovo fritto

illuminami

ps. al tacco grosso dozzinale e fallico preferisco lo stiletto a spillo
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 12:57:55
Mikemio,
quelle sono delle belle conquiste. Ma una donna non può sostituire un uomo né viceversa. Voi donne siete più complete e sapete ascoltare vostro marito, mentre pensate ad una bolletta scaduta, mentre guardate l'ultima puntata di beautiful, mentre riassettate la cucina dopo il pranzo. Noi uomini sappiamo ascoltare o sappiamo pensare alla bolletta scaduta o sappiamo leggere il giornale o sappiamo guardare un telefilm o sappiamo pranzare immersi nei nostri pensieri. Noi uomini non parliamo mai: amiamo il silenzio. Non ci voleva molto per frustrare gli uomini, vi siete sostituite a noi e siete diventate uomini. Ma ci sono cose che una donna non potrebbe fare. Non potrebbe fare le notti in sevel o in ospedale, se ha due bambine piccole. Non potrebbe fare i turni massacranti, anche se lavorano più degli uomini.

E poi non siamo noi uomini ad essere polli, visto che sappiamo di esserlo, ma siete voi donne ad essere galline (a tal punto che non ne avete la percezione).
Avete voluto l'aborto per far divertire noi uomini e per toglierci da ogni responsabilità, e l'avete chiamato "diritto".
Avete voluto la pillola per far divertire noi uomini e per toglierci da ogni responsabilità, e l'avete chiamato "diritto".
Avete voluto il profilattico per far divertire noi uomini e per toglierci da ogni responsabilità, e l'avete chiamato "diritto".
Avete voluto una famiglia nuova per far divertire noi uomini e per toglierci da ogni responsabilità, e l'avete chiamato "diritto".
Non ci avevi mai pensato? Questi diritti non sono diritti femminili, sono maschili! Non vi arrabbiate se gli uomini vi prendono a calci!
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 13:02:42
Un tacco 12 che sembra un fallo?

opsssss...
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 13:16:16
Mikemio,
siamo sulla stessa lunghezza d'onda, neanch'io ho sensi di colpa, quindi non ce la prenderemmo mai con un'innocente.

Sei tutti i giorni in Kenya e vieni a chiedere sulla verginità a me che sono di Lanciano? Che cosa posso dirti? I vergini sono limpidi, sono sinceri, sono veritieri e conoscono il significato intimo dell'amore meglio di chiunque altro. Sanno perdonare, credono nei valori e ti difenderebbero te e tuo figlio a spada tratta. Leggiti il Cantico dei cantici, se vuoi. Ad esempio Giovanni l'evangelista era vergine, era il prediletto di Gesù perché aveva compreso il suo vangelo meglio dei suoi colleghi sposati. Il vangelo di Giovanni (e le sue lettere) è chiamato il vangelo dell'amore, ma è abbastanza difficile.

Sì, apparentemente la verginità non esiste, ma invece esiste eccome. Essa è sia maschile che femminile, ma non è un marchio registrato con timbro su cera lacca, è una ricerca e per completarla occorre molta umiltà. Tuo figlio ha 18 anni mi pare, vero? Cerca di inserirlo nel CLU o in una parrocchia di contrada dove l'aria è ancora incontaminata e dove si parla chiaro. Non parlo solo delle contrade di Lanciano, ma di tutte le contrade del mondo. Il CLU è CL Università ed è frequentato da moltissimi ragazzi e ragazze di prima scelta. Garantisco io. Peccato che non ho l'età.
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 13:18:53
Sì Bruce, tacco 12,
per osservare bene, occorre un certo distacco e molto senso critico.

Oooopsss!
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 13:51:29
DICE' tu mi piaci, davvero, e al contrario di altri mi incuriosisci un po'..

mi sfugge qualcos..il nesso tra il kenya la verginità e lanciano...

mio figlio ne ha 15, ha frequentato l'oratorio fino a quando ha detto mamma basta e io ho capitolato..

BRUCE il tacco 12 anche 15 a spillo è sexy ed è lungi dal somigliare a un fallo diglielo tu
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 14:08:29
turni massacranti

li facciamo anche se abbiamo i bambini piccoli, in ospedale, in caserma, in aereo, in nave, ecc ecc ecc
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 15:35:46

Sì Bruce, tacco 12,
per osservare bene, occorre un certo distacco e molto senso critico.



Anche una buona dose di FANTASIA direi....
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 16:34:02
DICEMBRE non è che hai ripreso a frequentare la chiesa perchè avevi finito le banconote e sei rimasto al verde?
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 16:35:17
Le sudamericane fanno sesso con molta tranquillità, ma in mezzo a loro (forse il motivo è la povertà, ma non escluderei che la matrice fosse un'altra) ci sono molte ragazze vergini, anche molto belle. Il Brasile, la Colombia, il Cile, l'Argentina, il Venezuela ecc. sono nazioni CATTOLICHE dove le ragazze, anche se sono disinibite, tendono a farsi una famiglia. Parlano malissimo delle rumene, ma ne ho conosciute alcune che erano davvero brave. Anche le russe sono disposte al sacrificio, anche le ucraine. Si dice che piazza Salotto sia pieno di ragazze dell'Est (anche molto belle) che spingono le carrozzelle dei paralitici di Pescara. Se fossero puttane chi glielo farebbe fare a lavare il culo ai vecchi, eppure sono servizievoli, sono amanti della famiglia, sono brave madri.

Ecco se vuoi capire la verginità non devi fare come Briskio che per capire una persona punta tutto sull'immagine, perché (inizialmente) l'abito non fa il monaco. Punta sulla morale. La persona buona fa il bene e la persona cattiva fa il male.

Il bravo muratore paga regolarmente tutti gli operai e fa delle belle case con degli ottimi materiali e con il minimo sforzo. Il bravo medico è una persona umana che sa comprendere bene i malati e sa curare la gente, nel suo studio non troverai gli scheletri umani, perché servono per punire i pazienti. Il bravo prete è una persona umana e comprensiva che sa darti dei buoni consigli (molto intelligenti) e non ti chiede mai i soldi (non ne ho conosciuto neanche uno che non mi chiedesse i soldi!). Il bravo pizzaiolo fa delle buonissime pizze e il suo locale è pieno di gente. Se fa delle buonissime pizze e il suo locale è vuoto, prima di diffidare cerca di capire perché è vuoto. In altre parole la persona buona è come il cucciolo di un gatto o di un cane: si fida di tutti e la gente lo prende a calci. Io stesso sono buonissimo e si vede da 1000 chilometri lontano.

La fiducia è la prima caratteristica della persona buona ed è la prima componente di tutte le relazioni umane. Senza la fiducia l'uomo non potrebbe esistere. Non esisterebbero le relazioni umane e di conseguenza, non esisterebbe la società, la cultura, l'arte, la religione, l'artigianato, il commercio, l'economia... Tutto questo è possibile grazie alla mutua fiducia che c'è tra gli uomini. Poi ci sono i pazzi che sono quelli che non si fidano di nessuno. Il loro motto è: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Poveri pazzi!!! Pensa che come ti comporteresti se non ti fidassi di nessuno (SE FOSSI CATTIVA).

Non entreresti in un grattacielo, perché avresti paura che crolli. Non mangeresti in casa di tua madre perché avresti paura che ci ha messo il veleno. Non andresti a comprare la pasta De Cecco in quel supermercato perché avresti paura che ci hanno messo il purgante. Non leggeresti un libro sugli egiziani, perché avresti il pregiudizio che ci hanno scritto le sciocchezze. Non leggeresti la guida ai musei vaticani perché saresti convinta che vi sono esposti dei falsi. Non saliresti su un aereo se prima non avrebbero fatto la perizia psichiatrica al pilota ecc. A questo punto, se non ti fidassi di nessuno, quella che dovrebbero ricoverare in psichiatria, dovresti essere tu! Perché una cosa è quello strumento complesso che è la ragione (LA LOGICA) e una cosa è quello strumento più semplice che è la ragionevolezza (LA FIDUCIA). Ma siccome ti fidi di questa gente, allora significa che sei buona. Fiducia è anche la radice della parola fede. Chi ha fede nel Dio dell'amore è buono, ma ci sono anche gli ipocriti e quelli si riconoscono a pelle. L'ipocrita è la negazione di Dio e dell'uomo. Per l'ipocrita l'uomo è uno strumento con il quale può ottenere quello che vuole. Usa tutti, usa anche i suoi familiari. E' cattivissimo, ma l'ipocrita non è il solo cattivo che calca la terra, ci sono anche le persone che trasgrediscono alla luce del sole e rimangono impunite per sempre. L'ipocrita è furbo, è modaiolo, sa sempre che maschere deve indossare. Se sa che tra un poco andrà di moda essere cattolico, l'ipocrita indosserà la maschera da cattolico. Se andrà di moda essere del PdL indosserà la maschera del liberale. Non c'è diavoleria che non conosca. E' un vizioso, ma se lo conosci lo eviti.

Ecco se vuoi vivere bene, evita le persone cattive. La fiducia è una cosa buona, ma non la devi dare a tutti, la devi dare solo alle persone buone. L'esperienza (che nel tuo caso è molta) farà il resto.

E la verginità? Ne abbiamo appena parlato! La vergine è la persona più buona di questo mondo, è come quel cucciolo di gatto del quale ti parlavo. Tu gli dici: vieni e quello viene, tu gli dici: va e quello va.

Il lussurioso, invece è più furbo, perché gioca d'astuzia. Le inventa tutte per farsi una scopata con un asino. I lussuriosi hanno la lingua biforcuta, sono bugiardi, sono maliziosi, e poi non hanno valore: sono quelle mammoccette che fanno un bocchino per cento lire, per un grammetto di fumo o per una bottiglietta d'aranciata, perché adesso gli è venuta voglia di un'aranciata, ma se aspetti mezzo minuto cambiano idea e vogliono un pacchetto di cicci gomme! Bene. I lussuriosi sono fantasiosi (è il significato dell'Eros) hanno sempre un pretesto per arrivare a. Giocano sempre di sponda come fanno i cattivi. Mentre i buoni (i vergini) sono più lineari e arrivano presto da A a B, i lussuriosi invece per arrivare a B fanno una commedia che non ti dico. Partono da A, fanno capolino a C, poi arrivano a D, poi passano per Z, poi per K, poi arrivano a L, poi ritornano a C e poi finalmente approdano a B. E poi chi scopa a dirotta di collo non concretizza mai nulla. Ha mille desideri da soddisfare, ma gli sfuggono tutti dalle mani. Gli sembra che sia arrivato ad ottenere chissà che cosa, ma poi gli sfugge anche quella. Sono poveri, sono volgari, sono isterici, sono insoddisfatti. A forza di scopare non gli piace neanche. Ma la vergine è diversa. E' come una donna sulla vetta di una montagna, che vede un uomo sulla vetta di fronte. La distanza è abissale e per questo ne ha un bisogno maggiore, come quel gattino che si fida di te. La fiducia si abbina alla bontà e la verginità è la coerenza nella bontà. Chi non ha fiducia in nessuno è cattivo.

Se vuoi farti un'idea della cattiveria, vatti a vedere l'avaro di Moliere di Stefano Angelucci Marino e portaci pure tuo figlio. Scoprirai quanto sono diffidenti i cattivi, sono ridicoli, sono pieni di contraddizioni, i loro giudizi servono per condannare se stessi. Anzi i loro giudizi servono per descrivere se stessi. L'infermo (Stefano Angelucci Marino) ne ha appena parlato su questo forum.

Con il tempo imparerai a distinguere una fettina di manzo tenero frollata bene da una fettina dura tagliata male che non è buona neanche se la sbatti sul muro, ma ci vuole tempo e Briskio (che sulla comprensione dell'immagine è già ad ottimi livelli) ha molto da insegnarti.

Quando frequentavo la Basilica ho conosciuto delle ragazze con i ferrettini che sembrano delle monache, ma erano avarissime. Ce n'erano altre che a 15 anni imitavano il santino di santa Maria Goretti per farsi dire che erano verginelle, ma era tutta apparenza e trottano anche come vecchie puledre. Hanno imbrogliato i loro fidanzati per 12 anni e i loro mariti sono orgogliosi delle corna che portano. Quando hanno frequentato l'università, hanno tradito i loro fidanzati in lungo e in largo, e i loro ragazzi, per vendicarsi con loro, hanno preso l'Aids.

Pensa che fessi!

Mah!
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 16:52:18
Era una calzatura che, mi pare, era stata lanciata da Chanel due o tre anni fa. Aveva il tacco alto color legno, tozzo e dritto ed era associabile al simbolo fallico. Ne ho parlato anche con alcuni semiologi di origine ebraica e mi hanno dato ragione. Ma se non ti dovesse piacere sappi che l'ultima collezione di Chanel, primavera estate 2011 prevede il tacco a lampadina.

Vedi su google.
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 16:56:10
e tu invece Dicembre, visto che sei buono, e visto che già le sai le cose, pensaci solo sommariamente, E FOTTITENE
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 17:05:35
Dicembre. non c'era bisogno di scrivere un testo lugo come la divina commedia per farci capire che sei vergine.
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 17:11:52
El Treble,
fottermene? E perché? Questi sono gli argomenti che vanno diffusi, perché servono a tutti per vivere. Su 40 lettori che ci sono questo sito, forse ce n'è uno che aspettava questa risposta da anni. Hai presente "Le ali della libertà", quando Morgan Freeman disse che "la geologia è lo studio della pressione e del tempo"? Possiamo cambiare "geologia" con "giustizia" sarebbe la stessa cosa. Diffida dalla giustizia che fa rumore. Chi fa rumore è il diavolo! Il Dio dell'amore è innamorato dei peccatori. Si è fatto carne per farsi crocifiggere da noi. Per questo mette tutto a tacere.

Treble,
la Sua vera giustizia ti mette un materasso di piume dietro la schiena per non fare ascoltare a nessuno che sei caduto. E' così! Gisù Crisct è gross!

Salvati il mio intervento, perché è molto importante.
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 17:14:38


L'ho scritto per Mikemio, non per te.

Messaggio del 02-04-2011 alle ore 17:16:38
mamma, riesci a tradurre quello che questo signore dice? secondo me è un tantino fumato
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 17:21:17
dice' per mee? ma io la penso esattamente come te

mike, traduco cosi: figghju 'ndrocchia

Messaggio del 02-04-2011 alle ore 17:29:55
Sei tu, il figlio di Mikemio? Non lo sapevo...

Michael,
io non sono bravo a parlare con i ragazzini, ho paura di sbagliare e gli adolescenti reagiscono diffidando di me. Ma c'è una cosa che voglio dirti: sentiti libero di fare quello che vuoi, perché la libertà è il bene più prezioso che hai... Dio non ti toglierà mai la tua libertà. Sentiti libero di fare quello che vuoi e se trovi un maestro che è meglio di me, seguilo. Se vuoi rileggere tutto con una maggiore attenzione, rileggilo. Altrimenti fai come dice El Treble: fottitene!
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 17:33:43
Mikemio,
sei tu quella della foto? Mi pare di averti vista una mattina al Caffé Victoria... Mi pare... Io lavoro lì vicino.
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 17:40:54

Gisù Crisct è gross



VUTT
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 17:47:32
Poi c'è la variante "Pizzeria Quadrifoglio": Gisù Crist l té gross!

Questa è stata elaborata da un vecchio maestro in pensione, quando qualcuno parlava male della Chiesa e non voleva filare diritto... Per dire: state attenti!


Messaggio del 02-04-2011 alle ore 17:50:19
VUTT BOTT!
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 18:35:14
oh mica le avevo mai lette tutte stè puttanante messe insieme
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 18:57:59
DICE' lo ammetto, sono io, ma non ricordo del caffè vittoria, è più facile beccarmi alla perla nera

mi piace quello che scrivi, se fosse autentico...voglio dire...too good to be true
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 20:30:56
Non è autentico? Quello che scrivo appartiene ad una esperienza millenaria che è stata verificata da miliardi di cattolici prima di me. Se tutti dicono che il caffé della perla è buono, significa che è buono per davvero, è un fatto oggettivo ammesso da tutti, non significa certo che non è buono.

Fai una cosa: prova a vivere quello che scrivo e vedi. Se non ti dovessi trovare bene, torna indietro.
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 20:42:15
Too Good to be true...

Se quello che dico si adatta perfettamente con la tua esperienza, significa che ho detto il vero, se invece ho violentato la tua esperienza, significa che ho detto il falso. Io, ad esempio, mi sento violentato quando i materialisti dicono che l'amore è una sostanza del corpo... La verità invece è molto bella: è meravigliosa!
Messaggio del 02-04-2011 alle ore 20:47:53
DICE' ribadisco che quello che dici è bellissimo, talmente bello che dubito che sia autentico, in un mondo di pornopedosadomaso e quant'altro...
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 08:59:19
Che posso dirti? Non negherò la tua libertà.

Gesù (che è la Verità con la lettera maiuscola) ha predetto più volte la sua passione, morte e resurrezione, e quando c'è stata la passione, è morto e risorto c'è stata la Verifica (con la lettera maiuscola) da parte degli apostoli. Questi hanno Verificato quello che ha detto Gesù con il Vissuto, ma non li ha obbligati nessuno, erano liberi di fare quello che hanno voluto...
Nel vangelo di Matteo Gesù ha detto: porgi l'altra guancia e quando si è trovato davanti al sinedrio, è stato schiaffeggiato dai sommi sacerdoti senza reagire alle loro violenze: Verità e Prova.
Un altro esempio di Verità e Prova attraverso il Vissuto me lo suggerisci tu. Dio disse ad Adamo ed Eva: di tutti i frutti nel giardino dell'Eden potete mangiare, ma dell'albero del bene e del male non potete mangiare. Adamo ed Eva hanno mangiato di quell'albero per avere l'arroganza di decidere loro stessi che cos'è il bene e il male al posto di Dio, hanno fatto l'Esperienza del male e sono morti. Verità e Prova attraverso il Vissuto.

Voglio dire: puoi credere o non credere in quello che dico, ma la verità è vera SOLO con la verifica, SOLO con l'esperienza di vita. Se vuoi vivere quello che dico, è bene, altrimenti non sai che ti perdi. Ma la decisione è SOLO tua e DEVE essere presa in assoluta libertà.
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 09:32:26
Quote:
Io, ad esempio, mi sento violentato quando i materialisti dicono che l'amore è una sostanza del corpo


l' "amore" è un INSIEME di sostanze materiali del corpo, infatti... l' "amore" per l'altro sesso, e quello "materno" per i figli, sono "stati d'animo" generati dal rilascio di sostanze chimiche, ormoni, serotonine, endorfine, endocannabinoidi ed oppioidi endogeni... non ti sentire violentato, dicembre, non ti sentire sminuita, Monique, sapere NON equivale ad essere infelici... è bello lo stesso amare, anche se si sa ch'è un trucco della Natura per farci fare cose che altrimenti non faremmo... 
 

p.s. Oldtom, perché l'anglofobia in un post di mammelle? a me queste cose mi azzerano lo spirito combattivo, un bimbo che ciuccia mi AFFOGA di anandamide, mi rende tollerabili pure Carlo e Camilla...


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Editato da Hafis il 03/04/2011 alle 09:36:22
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 10:02:47

Cioè.. che se ne dovrebbe fare un uomo dei capezzoli (i propri intendo)?



Mi'... trovatene una bassa e fatteli leccare nel mentre...
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 10:13:55
DICEMBRE io non è che non credo in quello che dici, io metto in discussione l'autenticità delle tue intenzioni, tutto qua, too good to be true = troppo puro, troppo perfetto, troppo di chiesa, per non suonare come una presa per i fondelli a tutt quend...perdonami

HAFIS mio figlio mi angoscia con la stessa solfa sulle sostanze, ora io dico, le sostanze le abbiamo, ma probabilmente sono un effetto e non la causa....

JUST mitico come sempre
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 11:35:20
Mikemio,
te lo ripeto: sei libera di fare quello che vuoi, come hanno fatto miliardi e miliardi di uomini prima di te nell'arco di tutti i millenni. Vuoi credere, credi. Non vuoi credere, non credi.

E' come giocare la schedina, non c'è una ricevitoria che ti costringe a giocare un fisso di 10.000 euro a settimana, ma sei libera di giocare quando e quanto vuoi.

E' come fumare le sigarette, sei tu che vai al tabaccaio a comprare tutti i pacchetti di sigarette che vuoi, non è l'esercente che ti costringe a comprare le sigarette, pena 3 anni di reclusione.

Oggi non posso andare a messa perché sto in malattia, ma non ho i carabinieri o le guardie vaticane che mi aspettano con le manette sotto casa, altrimenti avrebbero già arrestato te, il Piccioso, Animamundi e Deleuze, e sareste andati su tutti i giornali. Non ci sarà nessun prete o nessun parrocchiano che mi telefonerà a casa per chiedermi: perché non sei venuto?

Pensa che quando vai a messa non c'è l'appello dei presenti e non sei costretta a lasciare l'obolo (se non vuoi). Se queste fantasie fossero vere si sarebbero sapute e ne avrebbero parlato i giornali, ma invece sono solo luoghi comuni.

Mi fai venire in mente quel prete, che una mattina dopo aver detto tre messe, è tornato a casa in macchina e la Polizia gli ha fatto l'etilometro. Non sono è risultato positivo (perché il rito della messa prevede l'uso obbligatorio del vino da parte del sacerdote) ma l'hanno scritto su tutti i giornali!!!

Te lo ripeto per l'ennesima volta: sei libera di fare quello che vuoi.

Ti consiglio un sito di controinformazione cattolica di prima scelta. E' un settimanale con notizie molto sfiziose che segue CL. Il suo indirizzo telematico è questo: TEMPI.

Lo trovi anche in edicola, in via salita della posta. Peccato però che la versione web è limitata con i numeri in edicola ed è aperta completamente quando il settimanale è fuori edicola. Ti do qualche assaggio dal mio blog:

Ho fatto nascere 11.000 mamme

Femminismo, il tuo nome è solitudine
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 11:46:50
ma perchè dovrebbero arrestare me il piccioso (povero non fa male e non dice male di nessuno neppure di me) e tutti gli altri? cazz abbiamo fatto ??

femminismo il tuo nome è autonomia e libertà dal gioco

ed inoltre al giorno d'oggi se non lavori non magni
che i maritini generosi e ricchi son sempre più scarsi

e per quanto rigaurda la solitudine megli soli che male accompagnati


Messaggio del 03-04-2011 alle ore 11:57:43



Eh eh eh eh eh! Hai visto?


Messaggio del 03-04-2011 alle ore 12:04:28


La fede in famiglia
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 12:19:49

Mi fai venire in mente quel prete, che una mattina dopo aver detto tre messe, è tornato a casa in macchina e la Polizia gli ha fatto l'etilometro. Non sono è risultato positivo (perché il rito della messa prevede l'uso obbligatorio del vino da parte del sacerdote) ma l'hanno scritto su tutti i giornali!!!



scusa ma quanto vino si beve un prete durante una messa?? nu litre??
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 12:20:58


secondo me s'era accoppato un paio di camparini come aperitivo
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 12:29:14
DICE' scusa una domanda: come vorresti che fosse la donna dei tuoi sogni?

domanda seria, una volta tanto...
cosi giusto per capire, perchè mi sembra che stante lle attuali condizioni socioambientaliculturari cerchi una perla un po' rara...
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 12:33:04
tento di spiegare, in sinstesi
se piloto un aereo o se eseguo un intervento chirurgico e se spazzo un aeroporto perdo la mia femminilità, se non vado in chiesa quando la campana chiama...se a 16 anni faccio l'amore con il ragazzetto della porta accanto e non son più vergine il ciel m'aiuti...

mi fermo qui, mi sa che mi sfotti
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 12:33:57
..e se metto il tacco fallico allora è la fine..
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 12:35:25
Un paio di Camparini? Può essere. Ma può essere anche un paio di Martini on the rocks. In certe occasioni, i preti prendono l'aperitivo come tutti, ma non è questo il punto. Con tre messe affilate a distanza di mezz'ora l'una dall'altra si fa presto a superare il 5 per 1000 di alcol nel sangue. Per chi non è abituato è sufficiente anche mezzo bicchiere, lo sanno anche i bambini... Altro che pesce d'aprile...
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 12:44:14
azz c'è un prete giovane a olbia che dirige una parrocchia, è polacco ma parla con accento fiorentino, non bello e un po' slavato (tipico della razza) ma biondo e occhi blu, finita la messa si siede al bar di fronte alla chiesa e si fa il cicchettino coi parrocchiani, chiedendo licenza al Signore, però c'è da dire che se una donna lo guarda dritto negli occhi abbassa subito lo sguardo...njn gj sta niend a fà.. oltre il goccetto al bar ..
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 12:48:02


allora, una messa dura un'oretta (scarsa), se ben ricordo... con due pause di mezzora, ipotizzando che appena finita l'ultima il prete sia subito risalito in macchina, fanno 4 ore...
tre assaggini di vino in quattro ore possono farti ritirare la patente??

ma dai...

è più facile che...




Messaggio del 03-04-2011 alle ore 13:01:45
Che ne posso sapere della donna dei miei sogni? Posso solo dirti che è quella che Dio ha creato apposta per me, ci spero, ma non so dirti al 100% che l'ha creata, è una possibilità. Se me la farà incontrare me la prenderò così com'è, altrimenti mi farò prete...

Il tacco fallico (era una mia osservazione personale, peraltro condivisa da un semiologo ebreo) lo puoi indossare anche per entrare in Chiesa, non verrai condannata da nessuno. Ai matrimoni si vedono le spose con la minigonna, le calze a rete, il tacco 45, con uno scollo tanto senza reggiseno, figurati le invitate a nozze. A quanto pare sono state sposate tutte regolarmente, fanno una bella vita familiare e hanno pure i figli.

Se non spazzi l'areo porto, se non fai un test nucleare, se divorzi o se fai l'operazione di chirurgia plastica non perdi la tua dignità femminile. Solo che ci sono cose che una donna non dovrebbe fare, altrimenti invaderebbe il campo a noi maschietti. Un uomo che fa il culturista potrebbe piacere a chiunque, ma t'immagini una bella ragazza con tutti quei muscoli? Sarebbe impresentabile! Ma in ogni caso, per me, è una libera scelta che riguarda la donna e non condanno le camioniste di professione né quello che guidano un camion in caso di emergenza.

Ci sono due tipi di verginità: 1. la verginità naturale e 2. la verginità morale. La prima è la verginità che conosciamo tutti, la seconda è la coerenza sessuale ed è la stessa verginità che appartiene ai bambini, agli adolescenti, agli adulti, ai vecchi, ai vedovi, agli sposati, ai fidanzati ecc. Nel senso che se sei sposata, hai 25 figli, hai avuto 46 amanti, hai conosciuto 123 uomini prima del matrimonio e da vedova hai deciso di chiudere la fabbrica, allora la tua sopraggiunta coerenza morale viene definita verginità. Per vergine si intende rispettare il sesto comandamento: non commettere atti impuri. Due persone sposate che fanno l'amore una volta alla settimana, che hanno 78 figli o non ne hanno nessuno, ma che sono fedeli, in virtù del fatto che non commettono adulterio, sono vergini. Lo dice il catechismo.
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 13:13:16
Una messa festiva dura 45 minuti e lì la pausa può essere di 1/4 d'ora. Una messa feriale dura 25 minuti e la pausa può essere di 35 minuti, ma non è detto che può essere anche di 5 minuti (se ce ne fosse la necessità) e poi un prete può dire anche 20 messe al giorno, il codice canonico non pone limiti. Non ho ancora visto il video, ma, come sai, i preti sono peccatori come tutti gli altri uomini e, se lo vuoi sapere, come tutti i santi, i profeti, i vescovi, i cardinali e tutti i papi. L'uomo è peccatore (non è perfetto, altrimenti sarebbe Dio) per sua natura. In tutta la storia dell'umanità, ci sono stati solo due casi di persone PURE al 100% che non hanno mai commesso un peccato, neanche veniale. Il primo è Gesù che è Dio e la seconda è sua madre, Maria Santissima. Poi se vuoi giustificare le tue sbornie (???) seguendo l'esempio di un prete ubriacone, fai pure. Se vuoi spacciare (???) perché lo ha fatto un tal sacerdote colombiano (???) fa pure. E se vuoi prendere l'esempio da persone più oneste, scegli tu!!!

George Best è stato un grandissimo calciatore ed un pessimo esempio per i giovani inglesi, ma a quanto pare ha fatto una bruttissima fine e chissà quante famiglie inglesi ha rovinato. Sta a te imitare George Best o Del Piero e Maldini.
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 13:30:17
comincio a pensare che fai sul serio.

sulla donna che fa culturismo (o il pugile) sono d'accordo, ma manco l'uomo diventa bellino ...
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 13:55:43



Dipende dai gusti, non a tutte le donne piace. C'è chi preferisce ancora il bellino con un carattere deboluccio con una montagna di soldi, perché ai suoi tempi (una decina d'anni fa) andava di moda, e c'è chi se la ricrede perché si è qualificata ai sessantaquattresimi di finale di miss contrada Spaccarelli 1987.


Messaggio del 03-04-2011 alle ore 14:00:18



E naturalmente c'è chi è stupenda e non se la tira per niente. Le teenager che abbiamo adesso non sono un granché, ma in passato qui Lanciano ci saranno state sì e no 300 o 500 ragazze molto più belle di miss Italia, che non hanno mai avuto l'idea di partecipare ad un concorso di bellezza.




Messaggio del 03-04-2011 alle ore 14:10:22
DICE' io non ho mai partecipato a concorsi di bellezza (racchia) ma chi lo ha fatto non è che andrà all'inferno..voglio dire..ci può pure stare no?

cmq è vero che molte sono superbe e altezzose con la puzzetta sotto il naso..
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 14:12:37



Comunque, anche se non a tutte piace, i muscoli hanno sempre avuto il loro fascino. La Blasi è la moglie di Totti, la Seredova (o come cavolo si scrive) è la compagna di Buffon e la Féfé mi pare che stia con Matri il calciatore della Juventus. Chissà quanti ragazzini (m e f) condizioneranno? Non c'è niente di male per carità!

Molti ex calciatori del Lanciano si sono sistemati dalle nostre parti e si sono fatti anche i soldi: Frini, Trevisan, Scarpari e moltissimi altri.
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 14:14:21
mio figlio è incazzatissimo, mi dice sempre mamma, sono sgorbie convinte di essere top model, vestite con scarponi da muratore e con modi rozzi da spazzacamino e non dimentica la dolcezza semplice e "umile" di una ragazzina thailandese bella come il sole..ahimè lontanissima
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 14:17:40
bè Dicè che la donna venga naturalmente attratta da un uomo forte muscoloso e vigoroso mi sembra normale, no? più l'uomo è forte e piu ispira (spesso facendoci prendere un granchio grosso come una balena) molta più sicurezza
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 14:42:15



Vedi? Secondo me tuo figlio è un ragazzo molto in gamba.


Miké,
sulla Bibbia non c'è scritto che non si può partecipare ai concorsi di bellezza, non c'è scritto che non si possono indossare i pantaloncini attillati, la minigonna, il corpetto, la maglietta attillata e il tacco 12, non si va all'inferno per queste sciocchezze. Una ragazza che partecipa a miss Italia come minimo presume di essere bella. Non è peccato essere bella e anche se fosse peccato c'è la confessione (la revisione dello spirito) e ritorni ad essere PURA com'eri prima. Gesù è morto in croce per perdonare i nostri peccati, se fossimo così intelligenti da addossargli i nostri peccati lo esalteremo, perché Egli è venuto al mondo proprio per questo.

Chi indossa la minigonna come minimo presume di avere delle belle gambe. Non c'è niente di male. Se si andasse all'inferno per una minigonna che cosa dovrebbe fare una tipa con dei bellissimi occhi azzurri? Dovrebbe mettere gli occhiali neri? Però tutto andrebbe indossato con una certa misura nel luogo adatto. T'immagini se Totti si fosse sposato al comune con la divisa da calciatore? Sarebbe stato ridicolo e un po' offensivo per sua moglie e per gli ospiti. E' una questione di educazione, nel senso che non dovremmo essere volgari, ma dovremo usare un po' di buon senso. Un pantaloncino attillato sta benissimo ad una quindicenne magra. Nel suo caso potrebbe entrarci anche in Chiesa, perché non sarebbe volgare (SE NON VUOLE), ma indossato da una sessantenne grassa farebbe ridere tutti. Eppure ci sono state delle settantenni da 200 chili che sono entrate in chiesa con i pantacollant e nessuno li ha condannati!!!


Messaggio del 03-04-2011 alle ore 15:29:41
e se la femmina avesse invece 50 anni e forme da 20 enne procace? può indossare la minigonna (gambe stupende, ovvio) e il pantalone attillato?
ti prego dimmi di si
Messaggio del 03-04-2011 alle ore 15:43:52



Se è il caso, sì! Ci vuole buon senso. Il decalogo - ad esempio - è il regolamento che dà un senso alla vita dell'uomo. Non è possibile amare senza rispettare le regole.


Messaggio del 03-04-2011 alle ore 16:03:11



E in ogni caso nessuno ti obbliga a usare il buon senso. Ti faccio osservare una cosa: lo stato TI OBBLIGA alla legalità, a non comportarti in un certo modo, ma Dio non solo NON TI OBBLIGA a rispettare il decalogo, ma ti permettere di crocifiggere suo figlio ogni volta che lo trasgredisci, perché abbiamo un Dio Padre, un Dio che perdona, un Dio che è innamorato di noi peccatori fino al midollo. E' per questo che - secondo me - quando una persona cattiva arriva alla resa dei conti, anche se pagherà molto amaramente, lo fa andare via senza rumore. Sembra che gli metta un materasso di piume d'oca dietro la schiena per non far sentire a nessuno che è caduto. Questo è Amore (con la lettera maiuscola) e Dio è l'Immenso...



Messaggio del 04-04-2011 alle ore 00:35:56
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 09:21:25
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 09:51:15

Poi se vuoi giustificare le tue sbornie (???) seguendo l'esempio di un prete ubriacone, fai pure.

Ma figuriamoci! non ho bisogno di un dio per peccare ed avere il culo parato
Ciò che volevo dire, ma vedo che risulta difficile da capire, è che con la quantità di vino che un prete assume durante una messa, può dire anche 40 messe di fila che sarà sempre sotto il limite all'etilometro, dato che un sorso di vino, in mezzora l'ha assorbito e metabolizzato pure un criceto!
Anche perchè, se non fosse così, mi viene da dire che quel prete di cui parli, almeno l'ultima messa l'ha detta da ubriaco!!


sul secondo punto, mi spiace ma nessun calciatore sarà mai per me un esempio di vita
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 12:43:50



In realtà non è così. Non bisogna essere sbronzi per risultare positivo all'esame dell'etilometro. Basta pochissimo e lo sanno tutti, lo sanno tutti gli autisti e tutti i neo e vetero patentati. L'unico che non lo sa sei tu, che probabilmente sei minorenne e non hai neanche la patente del motociclo!!!

Senti carino, devi sapere che quando si va al ristorante con gli amici o con la famiglia, si consiglia sempre agli autisti di non bere, perché basta un goccio e ti ritirano la patente. Hai capito? Questo le persone grandi lo sanno benissimo, ma tu che sei piccino, che vai ancora a scuola con lo scuolabus e non hai ancora preso la patente, probabilmente non lo sai...


Messaggio del 04-04-2011 alle ore 13:04:56
fa bene il prete polacco che finita la messa si siede al bar
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 13:22:23
Se si scende dal piedistallo (o dal pulpito? ) e si fanno due conti
un uomo di corporatura media(75kg) a stomaco vuoto può farsi due bicchieri di vino e stare ancora nei limiti di legge
per un totale di quattro messe...mezzo bicchiere a messa è più che sufficiente (e tralascio di considerare il lasso temporale).
Ok che basta poco per sforare e sono dei limiti molto restrittivi, ma addirittura nascondersi dietro gli altari(ni)
scusate l'off-topic



e tu Divo, cresci un po' prima di parlare
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 13:44:01
io so solo che una volta vendevo tequila a fiumi e ora non più
e questo mi ha danneggiata parecchio
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 14:56:50
l'alcool è una sostanza tossica...
assumerne poco fa male, assumerne molto fa malissimo...



Messaggio del 04-04-2011 alle ore 14:57:29
Ciusi,
a parte che i dati che citi sono indicativi e non oggettivi, ma da quello che so (e dico che potrei sbagliarmi) un astemio che si fa mezzo bicchiere di vino a stomaco vuoto, ha più possibilità di superare la soglia dei 0,5 grammi di alcol per litro di sangue. Anche se non fosse così, non è questo che mi scandalizza. E' che ce l'hanno tutti a morte con i preti, stanno tutti con i fucili spianati addosso ai preti, sembra che siano colpevoli di chissà quale delitto ancora prima che l'hanno commesso. Questi poveracci hanno rinunciato a farsi una famiglia, hanno rinunciato ad avere una moglie e a fare i figli, vivono in condizioni pietose, sono vittime di ferocissime critiche, di pesanti giudizi, di zizzanie, di pettegolezzi. Sono criticati se suonano le campane alle 8 la mattina, sono condannati se fanno la questua durante la messa, sono giudicati perché alla festa del santo non hanno chiamato le signorine che cantano e che fanno i balletti, se le chiamano sono giudicati lo stesso, sono condannati perché insegnano la parola di Dio ai giovani e a detta dei loro genitori li "plagiano".

E Madonna Santa! Che dovrebbe fare un prete per non essere condannato?
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 15:33:32
Dicembre, volevo solo puntualizzare che l'episodio da te citato forse non è completo perchè comunque per superare il limite, un tot devi aver bevuto (poi che con 0.5 non si è tutti ubriachi son d'accordo).
Con l'alcool però non è questione di "allenamento" altrimenti gli alcolisti dovrebbero bere litri e litri prima di ubriacarsi e invece il loro fegato è talmente rovinato che gli basta un goccio per uscire di testa
A me di quel che fanno i preti non me ne può importare di meno, volevo solo puntualizzare una cosa
Poi se c'è qualcuno che dovrebbe prendersela con i preti che non fanno il loro dovere, si tratta di chi crede e non di chi non crede...e invece molto spesso tendete solo a coprire certi comportamenti sbagliati. Mi ri-scuso per l'off topic.
Peace&love
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 18:05:31

In realtà non è così. Non bisogna essere sbronzi per risultare positivo all'esame dell'etilometro. Basta pochissimo e lo sanno tutti, lo sanno tutti gli autisti e tutti i neo e vetero patentati. L'unico che non lo sa sei tu, che probabilmente sei minorenne e non hai neanche la patente del motociclo!!!

Senti carino, devi sapere che quando si va al ristorante con gli amici o con la famiglia, si consiglia sempre agli autisti di non bere, perché basta un goccio e ti ritirano la patente. Hai capito? Questo le persone grandi lo sanno benissimo, ma tu che sei piccino, che vai ancora a scuola con lo scuolabus e non hai ancora preso la patente, probabilmente non lo sai...











Oddiemamme... mi si fatt murì di risate e quindi, per ripagarti del buonumore che mi hai regalato, ti eviterò una delusione non rivelandoti dove sono stato ieri

in più, ti concedo di scegliere la risposta al tuo intervento tra un ironico
"ejasà! mi hai sgamato!! ed io che facevo di tutto per nascondere il mio status di bimbominkia!!"
ed un inzummatorio
"HA ROTTE!! HA ROTTE!! HA ROTTE!!"

Messaggio del 04-04-2011 alle ore 18:47:11
stavamo scrivendo di ghiandola mammaria


Messaggio del 04-04-2011 alle ore 18:47:30
Accettando la provocazione di questo post, perché mi auguro che si tratti solo di questo, ho deciso di intervenire.

Non capisco proprio cosa ci sia da discutere...e poi ancora queste differenze tra uomo-donna...
non che non ci siano ma non vedo cosa serve starne a parlare...mi sembra così naturale...

e poi tutto sto casino per un capezzolo!!!

Certo che serve per allattare e che gli uomini ne sono attratti...ma la donna dove la mettiamo? (visto che il binomio uomo-donna salta sempre fuori). Non credo che a noi donne faccia proprio schifo quando,diciamo così, il nostro partner gli dedica particolari attenzioni...

ripeto, a parte la provocazione, non colgo proprio il senso di cotanto discutere...

e poi il detto non era:"l'amore è bello perché vario?"
(non ammetto correzioni!!! )
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 19:00:30



Ciusi,
conosco benissimo uno psicologo che fa operatore all'Anonima Alcolisti, dice che basta davvero poco per superare la soglia del 0,5%. Forse lo dice per modo di dire. Comunque a scanso di equivoci, glielo richiederò, ma non penso che serva a qualcosa. Qui dentro l'unica cosa che non si deve mai fare, è dire la verità. Sembra un ricovero specializzato per schizofrenici e come sai gli schizofrenici odiano la verità. Se ne fregano tutti: 1000 teste, 1000 verità, 1000 schizofrenici.
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 19:03:45
DICE' mi piaci sempre più
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 19:22:15
Dicembre è troppo fregno
Messaggio del 04-04-2011 alle ore 22:09:59
Dice', sì che basta poco...ma non così poco: più matematico della matematica non so spiegartelo.
I conti li saprai fare anche tu senza andare dallo psicologo (lascia che si occupi di altro che gli compete ).
Non so se gli schizofrenici odiano o meno la verità...è che a seconda del numero di personalità magari credono a verità diverse
oh, che si "pazzija"
Messaggio del 05-04-2011 alle ore 06:55:28



Non tutti gli schizofrenici hanno più di una personalità. Ce ne sono di più tipi.




Messaggio del 10-04-2011 alle ore 12:45:59
Monique e Mikemio,
ho trovato quest'articolo che è molto bello. E' probabile che lo leggeranno solo le menti elette come Deleuze, tutti gli altri lo snobberanno per non cambiare opinione sul seno femminile. Le parti più importanti le ho messe in grassetto.

Psicologia contemporanea n. 156 / 1999

La bellezza assoluta

Ricordate le elezioni di Miss Italia del 1996? A rappresentare la bellezza italiana fu eletta Denny Mendez, una ragazza di colore. E le polemiche divamparono. Alcuni dissero che Denny, pur cittadina italiana, non poteva rappresentare la bellezza delle donne del nostro paese. Diversa la razza, diversi i colori degli occhi e della pelle, diverse le misure dei fianchi, del seno e delle gambe, diversi i lineamenti del viso… Altri si chiesero come era stato possibile che giudici italiani, bianchi e chiari nei colori e nelle aspettative, avessero potuto trovare bella una donna di una razza diversa, quali standard avessero mai usato per decidere che proprio quella ragazza era la più bella, non rispetto alle altre ragazze della sua razza, bensì alle candidate italiane, brune o bionde, ma comunque bianche. Tutti però concordarono su un punto: che quella Miss Italia lì era veramente bella! Ma, allora, che cosè la bellezza? È qualcosa che sta negli occhi di chi guarda e varia nei tempi e nelle culture? Oppure è possibile parlare di standard universali, di un bello assoluto che va al di là dei periodi storici e delle società?

Grazia Attili

L’EFFETTO BELLEZZA

Sul ruolo che gioca la bellezza fisica nella vita sociale non sembrano esserci dubbi. Non solo per quel che ognuno di noi può quotidianamente constatare in maniera diretta, ma anche per tutta un’ampia serie di ricerche condotte dagli psicologi sociali. L”effetto bellezza” ha molteplici risvolti: le persone belle non solo sono più corteggiate e ricevono più richieste di appuntamenti ma, indipendentemente dal loro sesso, vengono anche più accettate dai coetanei, sono valutate più favorevolmente dagli insegnanti, ricevono più atti di altruismo, hanno matrimoni più felici, se incriminate ricevono dai giudici sanzioni meno severe, risultano favorite nelle interviste per la selezione del personale e, nel lavoro, pare addirittura che guadagnino di più.
Sembra che alle persone attraenti vengano anche attribuiti quei tratti di personalità che sono considerati socialmente “desiderabili”, che cioè siano viste come più socievoli, brillanti e intelligenti, dotate di maggiore competenza sociale e di un maggior equilibrio mentale (Berscheid e Walster, 1974; Hatfield e Sprecher, 1986). Ed è stato trovato che già a dodici mesi, se devono scegliere con chi interagire tra persone con cui non hanno familiarità, i bambini preferiscono quelle che hanno un bel viso. A queste manifestano in maggior misura le loro emozioni positive ed è con loro che preferiscono giocare (Langlois etal., 1990).
Scriveva Charles Darwin nel 1871: «Nel mondo civilizzato l’uomo, nella scelta della moglie, è influenzato largamente, anche se in maniera non esclusiva, dall’aspetto esteriore». Ebbene: alcune ricerche hanno dimostrato che la bellezza fisica è più importante nelle donne che negli uomini e che è soprattutto nelle prime che svolge la funzione di attrarre il sesso opposto. Negli anni Trenta alcuni sociologi, tra cui Baber (1936), misero a punto un questionario (Mate Selection Questionnaire, Questionario per la Selezione del Partner), mirato ad individuare le caratteristiche del compagno, o compagna, ideale. Dalle ricerche condotte con questo strumento è emerso che sono gli uomini, più che le donne, a considerare il bell’aspetto come condizione necessaria per la scelta del partner.
Anche Buss (1989) ha verificato come nella scelta sessuale l’aspetto fisico venga considerato molto importante dai maschi di tutte le culture (37 popolazioni in 33 nazioni diverse), occupando invece soltanto il sesto posto nella scala di valori che determina nelle donne la scelta del marito o del compagno. Del resto, basta leggere gli annunci matrimoniali, come hanno fatto in maniera sistematica e su vasta scala Hatfield e Sprecher (1986), per trovare che gli uomini cercano nelle donne essenzialmente bellezza e giovinezza, mentre le donne indicano come requisiti preferenziali la serietà, l’affìdabilità e la solidità economica del partner.
Le ragioni di queste differenze fra maschi e femmine nel valore che viene attribuito alla bellezza nella scelta del partner sessuale possono essere rintracciate sia nelle forze sociali e nei modelli socioculturali che regolano i rapporti uomo-donna, sia nel nostro passato evoluzionistico, tenendo però presente che le due spiegazioni non si escludono necessariamente a vicenda. È anzi possibile, come stiamo per vedere a proposito del successo riproduttivo, che i ruoli socioculturali e le norme sociali non siano altro che cause “prossime”, implicitamente rispecchianti ragioni più distali, “ultime”, sulle quali ha operato la selezione naturale.

IL SUCCESSO RIPRODUTTIVO

È indubbio che oggi i mass media dedicano molto spazio alla femminilità. Ma, al di là degli standard che di volta in volta ci vengono proposti, resta il fatto che ancora ai nostri giorni, come nel nostro passato evoluzionistico, sono primariamente la bellezza e la giovinezza della donna a garantire l’uomo del suo successo riproduttivo: la bellezza di una donna, insieme alla sua giovinezza, sono strettamente collegate all’azione degli estrogeni, gli ormoni della femminilità, e segnalano una capacità riproduttiva ottimale. La bellezza indica che quella donna possiede un pool di geni privi di deformità e che ha abbastanza salute per poter portare avanti una o più gravidanze. La giovinezza segnala un periodo più lungo di fertilità. Nella scelta della sua compagna, l’uomo è inconsapevolmente spinto dal suo interesse biologico a mettere al primo posto questi fattori.
Per le donne le cose stanno in modo più o meno speculare. Esse possono partorire un numero limitato di figli e per un breve periodo della loro vita. Nell’ambiente di adattamento evoluzionistico, il parto e l’allattamento le mettevano in condizioni di debolezza rispetto all’acquisizione di risorse per far sopravvivere la prole. Era quindi funzionale al loro successo riproduttivo scegliere come partner sessuali stabili quei maschi che davano garanzie di sostentamento. Rispetto al suo antenato ancestrale, il maschio delle società contemporanee ha un modo molto diverso di essere ricco e potente, come pure ha un modo molto diverso di accedere alle risorse. Ma non sono ancora oggi la quantità di potere che detiene e le possibilità materiali di cui dispone a determinare la possibilità di propagazione del gene della sua compagna? Perché meravigliarsi se nella scelta del partner la donna ancora oggi non mette al primo posto la bellezza, ma fattori diversi, quali la serietà, l’affidabilità e la solidità economica?
Quanto detto, si badi, non vuoi dire che le donne non siano attratte dalla bellezza e dalla giovinezza dei maschi. Anche nei maschi queste qualità dipendono dagli ormoni sessuali, dal testosterone: esse segnalano un sistema immunitario efficiente e buone caratteristiche genetiche, tali da assicurare la nascita di una prole capace di sopravvivere al meglio. Tuttavia, il valore di queste caratteristiche, bellezza e giovinezza, è diverso nei due sessi.
Nelle donne è operante una continua tendenza al compromesso. Da un lato sono portate a scegliere un partner che dia garanzie di sostentamento ma, nello stesso tempo, sono attente anche al suo potenziale genetico, proprio per avere figli sani e in grado di sopravvivere. Baker (1996), un etologo inglese, parla di un continuo intrecciarsi, nella donna, di due fattori: uno “shopping for genes” (assicurarsi un buon potenziale genetico) e uno “shopping for resources” (assicurarsi risorse per il sostentamento). Se il compromesso non è raggiunto, e proprio per combinare le due esigenze, la donna può anche ricorrere al tradimento.

LA BELLEZZA È UNIVERSALE?

Dunque, l’attrazione per la bellezza è comune sia agli uomini che alle donne, anche se le vie diverse attraverso cui passa il successo riproduttivo dei due sessi permettono ai maschi di perseguirla in maniera aperta e coerente e alle femmine in maniera più nascosta e saltuaria. In definitiva, potremmo definire la bellezza come una sorta di cartina di tornasole che assicura tutti, uomini e donne, del potenziale genetico e riproduttivo del partner.
Stando così le cose, perché non ipotizzare l’esistenza di caratteristiche specifiche ritenute attraenti perché più di altre riflettono salute e fertilità? E perché non ipotizzare che queste siano anche universali, al di là dei canoni estetici che pur possono variare da cultura a cultura? Tali ipotesi trovano confenna in molti studi di psicologia sociale e dello sviluppo.
L’attrazione per la bellezza sembra davvero essere universale. Alcune caratteristiche - o, per meglio dire, i visi e i corpi che contengono certe caratteristiche o configurazioni - sono percepite non solo come “belle” a tutte le latitudini ma, in maniera incrociata, da maschi e femmine appartenenti a culture diverse. Da una serie di ricerche condotte in quest’ambito emerge, infatti, che vi è grande accordo nelle preferenze estetiche per certi tipi di visi da parte sia di donne americane bianche che da parte di americane asiatiche; che gli uomini che vengono giudicati belli dalle donne cinesi sono considerati attraenti anche dalle donne indiane e da quelle inglesi; che maschi e femmine del Sud Africa e degli Stati Uniti esprimono le stesse valutazioni quando devono esprimere dei giudizi relativi alla bellezza dei volti di vari soggetti. E, cosa ancora più notevole, che le persone di razza bianca e quelle di razza nera concordano nelle loro valutazioni di volti di maschi e di femmine di ambedue i colori. Parrebbe, insomma, che i volti di etnie diverse posseggano sì dei tratti specifici, ma allo stesso tempo abbiano anche delle caratteristiche strutturali simili che li fanno percepire come belli, indipendentemente dall’età, dal sesso e dal background razziale o culturale di colui che esprime la valutazione. Denny Mendez, ragazza di colore eletta Miss Italia 1996 da una giuria interamente composta di bianchi, non ne è testimonianza esemplare?

L’IRRESISTIBILE ATTRAZIONE

Uno studio molto recente (Slater, Butterworth, Parsons e Samuels, 1998) prova che già alla nascita i bambini mostrano un’irresistibile attrazione per la bellezza: a neonati di età compresa tra le 14 e le 151 ore, quindi prima di qualsiasi possibile influenzamento da parte di standard socioculturali, sono state mostrate 16 fotografie raffiguranti visi di donne bianche, 8 delle quali erano state precedentemente giudicate dagli adulti come attraenti e 8 come non attraenti. Le foto sono state mostrate in coppie costituite da una riproduzione di un viso bello appaiata in maniera casuale con una raffigurazione di un volto non bello. Ebbene, i tempi di fissazione, che a quell’età sono indice di preferenza, non lasciano dubbi sull’“effetto bellezza”: i volti belli sono stati fissati per il 61 .5% del tempo, contro il 38.5% di fissazione dei volti non belli.
Questo esperimento replica esperimenti analoghi già condotti in precedenza con bambini di due e tre mesi da Langlois, Roggman e Rieser-Danner (1990) e con bambini di quattro mesi da Samuels, Butterworth et aI. (1994), e fa da sfondo a quello che forse è lo studio più interessante in quest’ambito, quello di Langlois, Ritter, Roggman e Vaughn (1991). In quest’ultimo studio, attraverso lo stesso tipo di procedura, si è trovato che bambini di 6 mesi sono attratti dai visi giudicati belli dagli adulti, indipendentemente dal sesso dello stimolo (ovvero sono in grado di giudicare belli sia i visi delle donne che quelli degli uomini), dall’età (sono attratti anche dai visi di bambini, maschi e femmine, di tre mesi, valutati attraenti da uomini e donne adulte) e dalla razza o etnia (trovano attraenti volti di donne nere e bianche, in accordo con i giudizi espressi su di esse da persone adulte nere e bianche). L’abilità di bambini così piccoli nel riconoscere la bellezza in facce così diverse è tanto più notevole se si pensa alle differenze sostanziali fra la struttura di un volto di donna e quella di un volto di uomo e a come sono diversi i visi dei bianchi rispetto a quelli dei neri, o i visi degli adulti rispetto a quelli dei piccoli. Da questi studi, forse più che da altri, si può inferire che le caratteristiche di un viso che portano ad un giudizio di gradevolezza sono universali, invarianti rispetto al tipo di faccia, all’etnia e alla razza. Ma, dovremmo chiederci a questo punto, quali sono, concretamente, queste caratteristiche? Risponderemo più avanti a questo interrogativo. Per il momento ci pare opportuno soffermarci su un’altro quesito, non meno importante: esistono caratteristiche universali per ciò che concerne la bellezza del corpo?

LA BELLEZZA DEL CORPO

Gli uomini, in tutte le culture e in tutti i tempi, hanno sempre provato un’irresistibile attrazione per un seno abbondante e per una certa proporzione tra il punto della vita e i fianchi. Queste forme indicano che la donna ha la possibilità di portare avanti con successo una gravidanza e di dare alla luce un bambino in grado di sopravvivere. La riproduzione richiede calorie: da 50.000 a 80.000 per dare alla luce un bambino abbastanza forte, da 500 a 1000 al giorno per far fronte all’allattamento. Su questa base la selezione naturale ha operato in maniera tale che nelle donne sessualmente mature un quarto del peso (che equivale approssimativamente a 16 chili, cui corrispondono circa 1 44.000 calorie) sia costituito di grasso, il quale si deposita in maniera prevalente sul petto e sui fianchi.
Questo tessuto adiposo, secondo Rose Frisch (1995), ha una funzione regolatrice sulla riproduzione, in quanto è proprio questa riserva di grasso che assicura una gravidanza felice e la possibilità di allattare un piccolo per almeno tre mesi. Pressioni selettive, quindi, fanno sì che il cervello degli uomini sia programmato in maniera tale da individuare rapidamente, nell’aspetto fisico delle donne, i segnali che garantiscano un buon equilibrio ormonale, una buona resistenza alle malattie, fertilità e progenie forte.
Questo non vuoi dire, naturalmente, che gli uomini vengano attratti da una donna perché pensano alle sue potenzialità di madre. È vero, invece, che il cervello e il corpo maschile sono programmati a trovare attraenti, in maniera del tutto inconsapevole, proprio quelle caratteristiche che riflettono la condizione di buona “riproduttrice”. Non è un caso che, fin dall’Età della pietra, il grasso che si accumula sul seno e sui fianchi, ma anche sulle cosce e sui glutei, sia stato considerato simbolo di fertilità femminile e di bellezza, un simbolo tanto più importante, tra l’altro, quanto maggiore era la penuria di risorse alimentari. Le Veneri steatopigiche furono, non a caso, il modello di donna ideale del Neolitico.
Quello che tuttavia va al di là della variabilità degli standard nelle varie epoche e che differenzia una donna grassa e brutta da una donna grassa e bella, ed entrambe da una donna sottile ma formosa nei punti giusti, è la proporzione tra le varie misure. Sembra infatti che la fertilità sia assicurata da una proporzione fra vita e fianchi di 0.7 (Baker, 1996). Questo rapporto, che nasce dalla divisione di 70 (vita) per 100 (fianchi) si avvicina molto allo 0.666 derivante dalle misure tradizionalmeute ritenute ideali: vita 60 e fianchi 90. L’aggiunta della misura del seno (90, come per i fianchi) riproduce lo stesso rapporto di 0.666 anche nella parte superiore del corpo. L’immagine di bellezza fèmminile definita da questi numeri, questa sorta di “ordinata formosità”, ha attraversato i secoli e le culture: dalle Veneri neolitiche alle antiche pompeiane, dalle donne di Tiziano, Rubens e Hayez a quelle di Modigliani, dalle pin-up degli anni Cinquanta alle bellezze d’oggi - Denny Mendez inclusa, che soddisfaceva la proporzione canonica di 0.666 proprio attraverso il più classico dei 90-60-90. Questi standard danno conto, tra l’altro, del duraturo trionfo dei reggiseni a balconcino, o push up, dei tentativi di dimagrimento mirati a lasciare comunque una buona linea nei fianchi, del booni dei vestiti aderenti che sottolineano le curve, spesso a dispetto di sarti e maison, abbigliamenti che le donne scelgono perché sanno benissimo quale forma deve avere il loro corpo per attrarre gli uomini.
E il corpo degli uomini? Poche le ricerche al riguardo. Sembra comunque che le caratteristiche che vengono trovate intrinsecamente (quindi al di Lì dei tempi e delle culture) più attraenti siano: pelle e capelli sani, sedere sodo, una vita che non sia troppo sottile rispetto ai fianchi, gambe proporzionate, spalle larghe. Questi tratti sono indicatori sufficientemente affidabili di dominanza, immunità da malattie, forza, salute, fertilità e competitività genetica. Tutte cose che le donne vorrebbero volentieri veder trasferite nei loro figli.


IL BABY SCHEMA

Dicevamo prima degli esperimenti sulle preferenze dei neonati e degli adulti per i visi belli. E il lettore ricorderà che abbiamo lasciato in sospeso un interrogativo cruciale: che cosa fa di un viso un viso “bello”? Cominciamo dunque a dare qualche risposta partendo cia alcuni classici studi etologici. Studiosi come Lorenz (1943) ed Eibl-Eibe-sfeldt (1970) hanno messo in evidenza come esistano degli standard per la bellezza facciale che non solo sono universali, ma anche addirittura cross-specie, cioè validi per valutare l’attrattività di membri di specie animali diverse. Ci riferiamo a quei tratti che caratterizzano la faccia di un neonato o di un cucciolo in un ampio spettro di specie: occhi grandi, fronte ampia, naso piccolo e tondo, guance paffute, bocca e mento piccoli, pelle soffice e di una colorazione diversa da quella degli individui adulti. Lorenz ha considerato tutto questo come una sorta di “baby schema”, selezionatosi perché più in grado di elicitare risposte istintive di protezione e cura da parte degli adulti.
In effetti, è stato provato da un certo numero di studi che gli esseri umani sono più disposti a manifestare risposte di cura e a ritenere più belli quei bambini che più si avvicinano a questa descrizione stereotipata del cucciolo. Tutti conosciamo l’irresistibile tenerezza che scatena il cucciolo di un cane, di un anatroccolo, di un cerbiatto, o anche quella indotta da ET, Qui Quo Qua o Bambi, per l’appunto disegnati secondo i parametri del baby schema. È stato del resto dimostrato che gli adulti umani che sembrano molto giovani sono considerati più belli di quelli che appaiono maturi.
Eppure, dirà il lettore a questo punto, a guardar bene i volti degli adulti, anche quelli belli e che più hanno i tratti tipici dei bambini piccoli, ci accorgiamo subito che questi presentano comunque una fronte e degli occhi più piccoli di quelli di un neonato, oltre che naso, mento, mascella e zigomi più grandi. Dunque, come stanno le cose? Fino a che punto il baby schema funziona anche negli adulti? Michael Cunningham, uno psicologo evoluzionista, attraverso una serie di studi sperimentali ha provato a dare risposta proprio a questi interrogativi.
Nel 1986, infatti, Cunningham ha messo a punto una serie di esperimenti dove ha utilizzato le foto di 50 donne di età compresa tra i 18 e i 22 anni, appartenenti a 28 paesi diversi. Lo scopo era quello di verificare l’eventuale presenza, al di là della razza o della cultura di appartenenza, di misure standard nei lineamenti dei volti giudicati belli da parte di uomini adulti. Gli esperimenti miravano inoltre ad identificare anche l’eventuale presenza di tratti che potessero essere considerati indici di salute, calore sessuale, particolari pattern di personalità e capacità di allevare i figli. Dunque, tra le categorie di analisi figuravano: 1) i tratti infantili, 2) i lineamenti maturi, 3) l’espressività del viso.

IL BEL VISO

Dai risultati degli studi di Cunningham è emerso che la misura dei lineamenti individuali poteva predire attrazione e attribuzioni di persolialità diverse e che i visi delle donne che erano state giudicate più belle erano caratterizzati da una combinazione di tratti infantili, di lineamenti maturi e di caratteristiche espressive. Ciò vuoi dire che, rispetto ai visi delle donne ritenute brutte, quei visi avevano tratti infantili, quali gli occhi più grandi, il naso più piccolo, il mento più tondo e la bocca piccola, ma possedevano allo stesso tempo anche tracce di maturità, quali gli zigomi più alti, le guance più scavate, le labbra più carnose e la fronte meno spaziosa, nonché lineamenti che convogliavano emozioni positive, quali le sopracciglia più alte, un sorriso più largo e le pupille più dilatate. Ed era proprio l’insieme di queste caratteristiche che veniva percepito come indice di fertilità e salute, nonché di socievolezza e calore sessuale.
Non a caso le donne, quando si truccano, enfatizzano proprio questa combinazione di “babyshness” e di maturità sessuale del loro volto: ombreggiano e correggono gli occhi per farli apparire più grandi, usano il collirio per dilatare le pupille, colorano le guance per far apparire gli zigomi più alti, mettono il fondo tinta per coprire le imperfezioni della pelle e darle una colorazione luminosa, applicano il rossetto per evidenziare le labbra e renderle carnose. Se poi hanno un naso troppo lungo, e un portafoglio abbastanza grande, possono arrivare perfino dal chirurgo.
Considerando le cose dal punto di vista del successo riproduttivo, gli etologi hanno spiegato perché i visi con tratti infantili, ma corretti da lineamenti che segnalano l’ingresso nell’età adulta, vengano ritenuti belli. I segnali infantili presenti nel viso femminile non solo elicitano nel maschio risposte di cura ma, allo stesso tempo, denunciano anche giovinezza, quindi un tempo più lungo di fertilità. La combinazione di questi segnali con le caratteristiche più mature segnala altresì che la pubertà è stata superata, che la produzione di estrogeni è ottimale e che pertanto quella donna è nell’età ideale per accoppiarsi e produrre progenie.
Un misto di caratteristiche infantili e mature rende attraenti anche i visi dei maschi, quando questi vengono giudicati dalle donne. In questo caso, però, l’enfasi è posta su una maggior lunghezza del volto, su lineamenti più squadrati, guance e zigomi più alti. Tratti che indicano, anche in questo caso, che la fase dell’adolescenza è stata superata, l’equilibrio ormonale raggiunto e la fertilità assicurata.
Che a rendere bello il viso di un uomo sia una giusta combinazione di tratti da bambino e di caratteristiche che segnalano il raggiunto equilibrio ormonale è provato da un recente studio di Perrett et al (1998), dal quale emerge che se vengono costruiti al computer visi maschili in modo da enfatizzare le caratteristiche della mascolinità, ossia quelle che dipendono dall’effetto del testosterone, aumenta la percezione della dominanza, ma diminuisce il grado di attrattività. Quei volti vengono infatti percepiti come portatori di qualità negative, quali freddezza, disonestà, violenza e addirittura incapacità di allevare la prole.

TRA PROTOTIPO E ARCHETIPO

Tuttavia, quanto abbiamo appena detto non rende ancora sufficientemente conto degli automatismi che ci portano a riconoscere l’insieme di tratti maturi e infantili come indice di salute genetica e quindi di bellezza. Un’ipotesi esplicativa abbastanza interessante, di diretta derivazione darwiniana, fa riferimento alla media dei lineamenti di tutti i visi. Si tratta, in breve, di questo: la selezione naturale, che opera secondo direttrici normalizzanti e stabilizzanti, tenderebbe a favorire i caratteri che sono vicini alla media. Così, individui con caratteristiche di questo tipo tenderebbero con più probabilità a risultare esenti da mutazioni genetiche dannose e quindi verrebbero preferiti dai conspecifici. Quindi, se i valori medi vengono preferiti ai valori estremi, i visi che rappresentano la media dei lineamenti di tutti i visi sarebbero preferiti perché risulterebbero più “normali” degli altri.
In effetti, quando vengono mostrati dei volti costruiti al computer, e costituiti da lineamenti che si basano sulla media dei lineamenti di un gran numero di volti maschili e femminili di etnie diverse (una sorta di “prototipo” di quello che può essere considerato un viso umano, un viso ideale che è la somma di tutti i visi), le persone tendono a giudicarli più attraenti di quelli singoli che sono stati usati per costituire la faccia “media” e li trovano anche più belli dei visi che hanno avuto un giudizio di bellezza media (Langlois e Roggman, 1990).
Secondo alcuni, peraltro, sarebbe proprio questo “rientrare nella media” a spiegare l’attrazione dei bambini piccoli per i visi belli. Una sorta di riconoscimento rapido di quelle caratteristiche che corrispondono di più a quelle dei visi di cui si è già fatta esperienza fin dalle prime ore di vita, l’assimilazione di quel viso ad un “prototipo” formatosi precocemente.
Questi risultati e queste interpretazioni, tuttavia, non sembrano valere in assoluto. Le persone molto belle, infatti, si collocano di regola all’estremo dei punteggi che vengono dati alle caratteristiche che segnalano la bellezza, non nel mezzo. Ne è testimonianza il fatto che, quando vengono fatte delle composizioni computerizzate di visi digitando insieme solo i lineamenti dei volti belli, il viso che ne emerge, che pure è costituito dalla media di molti volti, è diverso da quello “medio”, costituito da volti assemblati insieme indipendentemente dalla loro bellezza, ed è decisamente più attraente (Perrett Ct aI., 1994).
Per questa ragione, gli psicologi dello sviluppo preferiscono spiegare l’attrazione dei neonati per i visi belli ricorrendo al concetto di “archetipo”, piuttosto che a quello di “prototipo”, ovvero ipotizzando uno “schema percettivo” specie-specifico innato della struttura del volto. E a questo schema che i volti osservati verrebbero istintivamente riferiti per essere comparati.

LA BELLEZZA UNIVERSALE

Ma come funziona, in pratica, questo automatismo percettivo? La premessa è questa: la combinazione di tratti infantili e maturi convoglia un’idea di bellezza solo se questi tratti sono assemblati in un modo particolare. Non funziona, ad esempio, una struttura che risulti costruita con occhi piccoli, naso largo e grandi guance. Che significa tutto questo? Significa che a far scattare il meccanismo di attrazione nei confronti di un viso è, molto probabilmente, la relazione proporzionale che sussiste tra le varie parti che lo costituiscono.
È la posizione dei lineamenti e il modo in cui la misura di ciascun tratto è in relazione con la misura degli altri che rendono attraente un volto. I visi con occhi grandi, un naso piccolo, un mento piccolo e zigomi alti - ossia la combinazione più adeguata di tratti maturi ed infantili - costituiscono delle configurazioni in cui i lineamenti sono legati l’uno all’altro secondo una proporzione e una spaziatura perfette. Sarebbe sostanzialmente il rapporto tra le varie parti a rendere un viso più o meno bello. Questo rapporto, questa proporzione perfetta, non è altro che “la sezione aurea”, ovvero uno di quei pattern matematici che l’occhio umano trova piacevoli in virtù di una sorta di predisposizione innata a percepire come armonici.
La sezione aurea era, per gli antichi Greci dell’età classica, il canone della perfezione. Essa corrisponde ad un numero irrazionale uguale approssimativamente a 1,618, valore che si ottiene, per esempio, quando una linea è divisa in due parti, ma in maniera tale che il rapporto tra la linea intera e la parte più lunga sia uguale al rapporto tra la parte più lunga e quella più corta. Le configurazioni caratterizzate da questo rapporto tra le loro parti vengono percepite dall’occhio umano come dotate di un intrinseco valore estetico.
Per esempio, quando un rettangolo ha lati che sono in relazione gli uni con gli altri secondo questa proporzione ideale, secondo questo rapporto aureo, l’occhio è portato a vederlo come bellissimo. Il Partenone, la cui facciata rettangolare ha i lati posti tra di loro secondo questa proporzione aurea, viene percepito come il trionfo dell’armoma e dell’invenzione. Quello che è stupefacente è che questo canone di perfezione caratterizza anche vari “costrutti” naturali: le pigne, ad esempio, hanno tacche che crescono secondo la sezione aurea e molte conchiglie, come quella del Nautilus, formano durante la loro crescita delle volute che si succedono in una spirale logaritmica secondo questa proporzione ideale.
Ma perché quegli organismi biologici le cui singole parti presentano tra loro rapporti riconducibili alla sezione aurea sono percepiti come “belli”? Sostanzialmente perché vengono visti come “sani”, cioè privi di anomalie. La proporzione aurea testimonia infatti che quel particolare organismo biologico ha avuto una storia e uno sviluppo definibili come “sani”. Un viso che ha dei lineamenti che sono in relazione tra di loro secondo rapporti aurei, presumibilmente ha anche avuto uno sviluppo ottimale e riflette un organismo che è cresciuto in maniera corretta, un organismo che quindi è anche efficace da un punto di vista genetico e riproduttivo.
Ecco perché vengono percepiti come belli i visi caratterizzati da rapporti aurei tra i singoli elementi, vale a dire quando la distanza tra le narici è in un rapporto aureo con la lunghezza del naso; la larghezza della bocca è in proporzione aurea con la distanza tra il labbro inferiore e il punto del viso in cui sono posizionati gli occhi; la distanza tra le pupille è proporzionale alla distanza degli occhi dal mento (Humayun, 1997). Rapporti che emergono con facilità quando si ha, appunto, un naso piccolo, gli occhi grandi, il mento tondeggiante e poco pronunciato. La percezione immediata di queste configurazioni, di quest’insieme di rapporti aurei, fa sì che tutti noi riusciamo con prontezza a dire che Marilyn Monroe era bella, che è bello il Partenone, una conchiglia, oppure due cerchi concentrici i cui diametri sono regolati dalla sezione aurea. E a dire anche che era sicuramente bella Denny Mendez, la nostra Miss Italia 1996.

Grazia Attili è Ordinario di Psicologia sociale nell’Università di Roma “La Sapienza” e Responsabile delI’Unità di Ricerca di Etologia umana e Psicobiologia del comportamento presso l’istituto di Psicologia del CNR di Roma. Conduce da anni ricerche sullo sviluppo infantile, rifacendosi all’approccio etologico. Ha lavorato a lungo con la Forschungsgruppe fur Humanethologie del Max-Planck-lnstitut, diretto da I. Eihl-Eibesfeldt, e con la Research Unit Development and Integration ot Behaviour del Medical Research Counsil di Cambridge, diretta da R. Hinde. È autrice di numerose pubblicazioni, tra cui Comunicare senza parole. I gesti e i segni (con P. E. Ricci Bitti), Social competence in developmental prospective (con B. Schnider, J. Nadel e R. Weisseberg), Alle basi della personalità e Il nemico ha la coda (con F. Farabollini e P. Masseri).
Messaggio del 10-04-2011 alle ore 12:49:29
Poi ho trovato quest'altro articolo.

Scommetto che arriverà qualcuno che - per tentare di annullare le mie fatiche - sporcherà questo topic con delle volgarità. Lasciamoli fare tanto non coroneranno i loro scopi.

Psicologia contemporanea n. 153 / 1999

Un corpo senza emozioni

Lisa si leva le due fettine di cetriolo dalle palpebre, si alza dal lettino e si reca in bagno per togliersi la maschera, anche questa al cetriolo. Si guarda allo specchio e sorride. Sente che la maschera ha prodotto i suoi effetti, i tessuti sono ora indubbiamente più freschi e tonici. Adesso la prassi quotidiana è quasi completata, la mezz’ora di ginnastica a corpo libero al suono di una cassetta rock è stata fatta, il bibitone a base di frutta e crusca è stato bevuto, la maschera applicata. Manca solo una doccia sotto i getti alternati d’acqua calda e fredda.
«Quando si hanno trent’anni», sussurra Lisa tra sé, rimirandosi ancora bagnata allo specchio, «basta perdere qualche colpo e i glutei scendono...». Con esercizi, maschere e diete tutto può invece essere tenuto sotto controllo. Scruta accuratamente il proprio corpo nudo nello specchio: è sempre in forma, come richiede il suo lavoro di modella e come piace a Pierre, il suo compagno o, per meglio dire, il suo attuale accompagnatore.
Anche Pierre fa il modello e anche lui è molto attento al look, alla linea, ai capelli. Si tiene in esercizio, segue le diete e passa un bel po’ di tempo davanti allo specchio a sorvegliare il corpo e a potenziare quel sorriso da ragazzino, con le fossette, che ha fatto il suo successo. Perché, assicurano gli stilisti con cui lavora, piace sia al pubblico femminile che a quello maschile.
Pierre, in realtà, non sente una grande attrazione per le donne. Non che sia gay, ma è da troppi anni concentrato su di sé, anzi sul suo corpo, per provare un reale interesse verso gli altri, femmine o maschi che siano. E un lato che a Lisa non dispiace: possono cosi stare insieme senza problemi, fare qualche pettegolezzo sui colleghi, andare insieme in qualche ristorante alla moda dove, per cifre astronomiche, mangiano crudità e una fettina di roast-beef. Qualche volta Pierre ha anche fatto, più per obbedire agli stereotipi correnti che per vera convinzione, qualche avance nei suoi riguardi: carezze un po’ meno fraterne, qualche bacio un po’ più caldo di quello che si scambiano in occasione dei saluti, qualche occhiata allusiva.
Una volta, al mare, c’era anche stato un rapporto, che però aveva lasciato Lisa indifferente: meno piacevole degli esercizi fisici che faceva ogni giorno al suono della musica, meno coinvolgente dei massaggi cui si sottoponeva due volte la settimana. Per mostrare partecipazione Lisa aveva emesso qualche sospiro, ma ad entrambi era risultato chiaro che non era necessario riprovarci. In precedenza Lisa aveva avuto soltanto qualche sporadico rapporto e il piacere che aveva provato in quelle circostanze non era mai stato legato al sesso, bensì agli apprezzamenti del partner sul suo corpo. D’altronde non era mai stata davvero innamorata.
Ultimamente Lisa si era chiesta se questa sua indifferenza potesse avere qualcosa di strano, anche perché la sua mancanza di piacere si estendeva a tante altre situazioni: non amava il cibo, di bere, per motivi dietetici, non se ne parlava nemmeno, la compagnia degli altri la lasciava indifferente, il cinema l’annoiava, la lettura la stressava... Finiva così per concentrarsi sempre più sul corpo, oggetto dell’ammirazione sua e degli altri, strumento di lavoro che manteneva in perfetta efficienza. Qualche emozione la provava solo quando si scatenava nei suoi esercizi a corpo libero, o quando, durante le sfilate, si sentiva gli occhi addosso ed era bersagliata dai flash dei fotografi.
«Che sia un po’ depressa?», si era chiesta un giorno temendo che il suo viso potesse tradire espressioni malinconiche, che magari avrebbero anche potuto provocare qualche sottile ruga agli angoli degli occhi e della bocca. Aveva così deciso di andare da uno psicologo di grido, cui man mano aveva esposto i suoi sintorni: al di fuori del lavoro non aveva interessi, si annoiava quasi sempre, malgrado il sorriso, che aveva imparato a mantenere costante, contraddicesse questi suoi sentimenti.
Quando, durante una seduta, affrontando il tema del sesso, lui le aveva chiesto, a bruciapelo: «Non ha mai provato un brivido di piacere, non si è mai lasciata andare?», lei aveva risposto con le parole che le aveva detto sua madre quando, bambina di Otto anni, aveva iniziato a sfilare per la moda baby: «Ricordati, Lisa, hai un capitale che è il tuo corpo, pensa soprattutto a lui… non ti disperdere in cose inutili!».
«Il sesso», aveva poi aggiunto Lisa, «mi è sempre apparso come una cosa inutile, un po’ ridicola. . .». «È ridicolo anche portarsi un cucchiaio alla bocca, o starsene immobili a prendere il sole... Se uno guarda le cose totalmente dall’esterno, tutto può sembrare ridicolo», aveva ribattuto il terapeuta. Un’osservazione che Lisa trovò originale e su cui meditò a lungo.
Lisa è incapace di provare piacere e sentimenti, come se una parte del suo cervello fosse in qualche modo bloccata, come se i centri nervosi che agiscono per rinforzare i diversi aspetti delle pulsioni fossero spenti. Solo quando si occupa del corpo, si guarda allo specchio, o ha gli occhi degli altri puntati su di sé, si sente soddisfatta. Per il resto, la sua vita personale sta diventando, giorno dopo giorno, sempre più amorfi. Quando non lavora si sente assalire sempre più spesso da un senso di vuoto, di sconforto, di insoddisfazione. In questi sintomi lo psicologo ha riconosciuto il disturbo narcisistico, piuttosto diffuso in quegli ambienti in cui l’immagine è privilegiata a scapito dell’autenticità e l’lo, minacciato dal vuoto interiore, cerca di tutelarsi più che può e quindi di impegnarsi il meno possibile sul piano dei sentimenti.
Negli anni, l’eccesso di preoccupazione per l’immagine ha reso Lisa del tutto sorda ai messaggi provenienti dal corpo (fame, sete, sesso). Preoccupata per il proprio aspetto fisico ha finito per dimenticare se stessa, i suoi sentimenti e quelli degli altri. Confusamente ha però capito che se un giorno dovessero venire a mancare quei “rinforzi” che la tengono in vita, l’ammirazione del pubblico, i flash dei fotografi e tutto il resto, non le resterebbe più nulla. Sarebbe la crisi.
Compito del terapeuta sarà dunque quello di ricollegare il corpo di Lisa ai suoi impulsi. Dovrà aiutarla a riscoprire i sentimenti repressi, riattivando l’emotività là dove si è bloccata. Probabilmente partendo proprio da quella famosa frase perentoriamente pronunciata, molti anni prima, dalla mamma di Lisa.

ANNA OLIVERIO FERRARIS - Ordinario di Psicologia dello sviluppo alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Roma
Messaggio del 11-04-2011 alle ore 16:24:15
mente eletta?
Messaggio del 12-04-2011 alle ore 00:54:16
Io so che tu leggi tanto e ti rispetto, ma abbiamo due modi diversi di intendere il sapere. Per me non si tratta di una elezione, altrimenti ne combinerei di tutti i colori. Si tratta semplicemente dell'umiltà, di una mancanza, del socratico: più so e più mi rendo conto di non sapere. Questo sono io, una cultura semplice che rispetta il diverso. Lontano dai riflettori, dai discorsi roboanti, dal voler avere per forza ragione, anche se non al 100%. Eh, magari fossi così! E' una ricerca, è un violentarmi dentro per smussare gli angoli più sgradevoli al diverso da me, eppure scomodo, eppure vero. Sono un cristiano...



Messaggio del 12-04-2011 alle ore 01:10:01



E poi scusa, per me essere colto non significa leggere tutto, ma significa leggere i libri giusti. Una volta ero famoso tra i miei amici di allora, perché sapevo scegliere dei bellissimi cd di musica rock, elettronica, punk ecc. Ce ne avevo tantissimi, uno più bello dell'altro. Adesso non sono famoso tra i miei amici, perché loro ne sanno molto più di me, ma so scegliere dei bellissimi libri. C'è un argomento che ci affascina tantissimo, che corrisponde alla missione di Cristo sulla terra: come fare a riconoscere la realtà. Non è facile, è complicatissimo, credimi.

Questo è il mio modo di essere "eletto". Sì, questo che ho letto è la realtà, perché è quello che ho sempre avuto nel cuore. Tempi duri
Messaggio del 12-04-2011 alle ore 04:12:11
teoria senza esperienza = 0

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