Prenderlo in culo stimola la prostata e puo' portare all'orgasmo... ci credo che a qualcuno piaccia.
Io, di mio, dico che preferisco farlo ancora old style... i gusti so gusti... ma perche' se a molti piace prenderlo in culo, lo devono prendere in culo tutti?
Messaggio del 28-02-2010 alle ore 10:08:14
la cosa peggiore è che non c'è il minimo segnale di reazione ! nemmeno smettere di pagare il canone !!!!! almeno sarebbe una ribellione, invece no, zero tutto come prima e meglio di prima.........questa è tv di regime della piu' becera e pericolosa
Messaggio del 27-02-2010 alle ore 13:29:05
IL PERFETTO REGIME AUTORITARIO DEMOCRATICOAutoritario è un sistema politico con pluralismo politico limitato e non responsabile, senza una elaborata ideologia guida, ma con mentalità caratteristiche, senza mobilitazione politica estesa o intensa, tranne che in alcuni momenti del suo sviluppo, e con un leader o talora un piccolo gruppo che esercita il potere entro limiti formalmente mal definiti ma in realtà abbastanza prevedibili.
Va detto che questa definizione è molto generale, che serve ad identificare un genere: al suo interno, infatti, possono esservi forti diversificazioni, pur essendovi il medesimo sfondo.
Vediamo in che misura sussistono le cinque dimensioni rilevanti di un regime autoritario applicato all’Italia:
1.mobilitazione: l’Italia di Silvio Berlusconi non si caratterizza per un alto grado di mobilitazione; al di fuori delle manifestazioni costruite ad hoc per omaggiare il capo, come il primo congresso del Popolo della libertà – guarda caso momento di sviluppo-, le masse non sono mobilitate. I diritti civili, politici e sociali sono, almeno formalmente, garantiti, ma l’esercizio effettivo di tali diritti è ostruito da un’informazione visibilmente controllata, e negli ultimi tempi anche dall’intimidazione, mentre le strutture delle opposizioni sono deboli e allo sbando;
2.pluralismo limitato: questa dimensione attiene alla sfera della responsabilità. Laddove il pluralismo è limitato, notiamo l’esistenza di pochi attori veramente rilevanti nell’arena politica, che sistemano le questioni di responsabilità al massimo inter eos. In una liberal-democrazia di massa, la questione della responsabilità è affidata al popolo, mediante elezioni libere, competitive, corrette. Questo non avviene in Italia, basti pensare che una delle cause del declino italiano (Berlusconi, nei suoi quattro fallimentari governi) sia appunto arrivato al quarto mandato. Vuoi anche per l’incapacità dell’opposizione, gli italiani non riescono ad attribuire correttamente le responsabilità, e ciò è dovuto proprio alla mancanza di pluralismo (riducendo ai minimi termini la questione, da un lato abbiamo Berlusconi, dall’altro degli incapaci).
3.mentalità caratteristiche: alzi la mano chi ha capito l’ideologia alla base del berlusconismo. Se qualcuno l’ha capito, ce lo spieghi: il berlusconismo non sembra avere alcuna ideologia (men che meno quella liberale). Ha, al massimo, mentalità caratteristiche, ovvero una serie di valori (o disvalori) che ne guidano l’agire. Piuttosto forte il populismo, oggi non più solo berlusconiano, ma pure tremontiano, brunettiano, sacconiano, ano, ano;
4.leader o piccolo gruppo: credo che spiegare questo punto sia superfluo;
5.limiti formalmente mal definiti: qui c’è la parte più divertente. I limiti all’esercizio del governo, formalmente, ci sono (la Costituzione). Il problema è che vengono regolarmente calpestati. Due esempi: la legge è uguale per tutti? No, ci sono quattro tizi che per legge sono più uguali degli altri; ancora, il potere legislativo è nelle mani del parlamento? Formalmente sì, nella pratica no, visto che questo governo tiene sotto scacco il Parlamento a colpi di voti di fiducia. Quanto alla prevedibilità, beh… notiamo che ogni volta che esce fuori un processo a carico del capo o dei suoi seguaci, puntualmente esce fuori una leggina da hoc che cancella il reato, abbatte la prescrizione, rende immuni, eccetera. Esempio solo per rimanere nel campo della giustizia (vogliamo parlare delle televisioni o delle tasse?). Ps...ringrazio tooby autore di questa analisi che non ha bisogno di commenti!!!
Messaggio del 27-02-2010 alle ore 11:09:48
a certi "je fa sangh" ... ma non hanno le palle di dire che "je fa sangh" pure chi rideva per il terremoto de L'Aquila.