Cultura & Attualità

" banda d'incapaci " ahahah!!!
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 17:03:13


pirati informatici comunisti !!
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 16:53:03

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Editato da Animamundi il 04/03/2010 alle 16:54:05
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 16:50:20

Il sondaggio-autogol del sito berlusconiano

Non inizia benissimo la battaglia dei berlusconiani per far scendere "il popolo in piazza" contro i pasticci nelle liste delle regionali.
Dopo la tragicomica "maratona" in piazza Farnese della Polverini, adesso è il momento del sito "Club della libertà" a fare una pessima figura.


Ieri infatti il sito del Pdl ha messo on line un sondaggio per mostrare come il popolo azzurro sia pronto a mobilitarsi: e già il modo in cui veniva posta la domanda era ridicolmente tendenzionsa: «Trovi giusto impedire agli elettori del centrodestra di votare i loro candidati per formalità burocratiche?».

Ciononostante, fin dalle prime ore del pomeriggio è apparso chiaro che i risultati non erano quelli sperati dai webmaster berlusconianI: i "sì" infatti si sono subito piazzati oltre il 97 per cento, mentre i "no" viaggiano attorno al due.

In Rete si è subito scatenata la caccia allo screenshot, cioé allo scatto automatico di quanto appariva sul monitor, nel timore che i risultati subissero robuste modifiche per un intervento dei webmaster. Infatti, nel primo pomeriggio del 4 marzo - dopo una brusca impennata dal 2 al 14 per cento dei "no", il sondaggio è stato improvvisamente chiuso e tutti i commenti (erano svariate centinaia) sono stati cancellati.




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Editato da Animamundi il 04/03/2010 alle 16:51:00
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 13:34:22
Ate, si' nu' fregne guaglione...ti ammiro.






Messaggio del 04-03-2010 alle ore 13:32:17
One, Pansa si è venduto da tempo alla parte peggiore della società.








Messaggio del 04-03-2010 alle ore 13:31:29
più che una segnalazione, si avvicina molto a istigazione alla violenza.
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 13:31:00
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 13:20:53
che pansa sia leggermente fuori di capa ultimamente è innegabile, però dio santo, sarà tutto fuorchè arruolabile a destra. segnala semplicemente un rischio, ovvero che le mancate candidature di formigoni e polverini possano portare a qualche - secondo lui - forma di disordine. non dice che sia giusto o che parteciperà!
non dice "siamo pronti a tutto", ma "sono pronti a tutto"!!

comunque, ha detto una cazzata pure secondo me, ma per piacere non fatene una figurina
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 13:08:40
se scendono in piazza, di certo non la troveranno vuota. di certo, almeno in una, troveranno me.
in Italia la destra che sogno non ci sarà mai, e ora c'è quella peggiore.
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 13:03:34
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 13:02:52
Pansa è da denunciare se ha scritto quelle cose; SUBITO!
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 12:51:11
ma a certi "je fa sangh"

Però non hanno le palle di essere coerenti fino in fondo, ed ammattere che "je fa sangh" pure chi rideva la notte del terremoto del 6 aprile.
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 12:23:35
con frasi del genere altro che indagare, questi sarebbero da fucilare
in pratica stanno per obbligare il tar ad ammettere il loro ricorso per evitare una guerra civile
ma roba da pazzi
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 12:01:30
Eraser, per pietà!






Messaggio del 04-03-2010 alle ore 11:19:07

Quelli del Partito dell'Amore dicono....

Messaggio del 04-03-2010 alle ore 11:15:11
Giampaolo Pansa, embe?

Quella frase e' grave. Indipendentemente da chi la afferma.
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 11:11:51
questi andrebbero INDAGATI AL VOLO per istigazione alla violenza, TUTTI.

sarebbe da scendere NOI in piazza se ci fose l'ennesima situazione all' "Italianistan". (con tutto il rispetto e le scuse per i paesi che finiscono in "stan")



Messaggio del 04-03-2010 alle ore 11:08:25
giampaolo pansa?!?!?!?!?

tu scherzi, solo perchè ormai da un paio di anni si rifiuta di fare l'anti-berlusconiano ora lo metti tra i servi. assurdo
Messaggio del 04-03-2010 alle ore 11:05:38
Quelli del Partito dell'Amore dicono....

«Non voglio neppure immaginare che cosa accadrebbe se le liste cancellate non venissero riammesse. Milioni di elettori si sentiranno privati del diritto di votare. E tra questi milioni qualche migliaio certamente reagirà. Non certo con comunicati di protesta. Bensì con azioni più decise: scontri di piazza, aggressioni ai candidati dell’opposizione, assalti ai seggi elettorali».
Giampaolo Pansa, Libero.

«Rapina in corso. Se si vuole evitare il caos nelle istituzioni come nelle strade, sarà meglio affrettarsi a individuare una via d’uscita».
Maurizio Belpietro, Libero.

«Non accetteremo una sentenza che impedisce ai nostri elettori di votarci. Siamo pronti a tutto. Non rispondiamo delle nostre azioni».
Ignazio La Russa, ministro della Difesa.

«Se punite gli elettori si va in piazza».
Titolo a tutta pagina del Giornale.

«Vogliono la prova di forza? Gliela daremo in piazza».
Renata Polverini.

«Se cado, viene giù con me il Pirellone».
Roberto Formigoni.

«Di certo non resteremo a guardare».
Attribuita a Silvio Berlusconi dal Giornale.

«Bisogna intervenire subito».
Umberto Bossi, sempre sul Giornale.


Si vede come questi signori tengano al rispetto delle regole.
Del resto sono gli stessi che un giorno si' e l'altro pure danno dell'eversivo a Di Pietro.


Comunque, qualora decidessero di scendere in piazza e magari di mostrare i muscoli, credo che troveranno una "calda accoglienza".


Messaggio del 04-03-2010 alle ore 09:19:53

Il listino di Formigoni ha avuto il via libera solo nella notte di venerdì dopo molti ritocchi
Tensioni anche per il tira e molla tra Pdl e Lega, che alla fine ha avuto un posto in più
Dall'igienista di Silvio al proconsole di Bondi
dietro il disastro l'infinita faida per i nomi
Nicole Minetti, igienista dentale e ballerina di Colorado Cafè, inserita in lista da Silvio Berlusconi.


di RODOLFO SALA


MILANO - La domanda è semplice: come si fa a raccogliere, e autenticare in debito modo le firme sotto un listino che continuava a cambiare? Adesso lo ammettono, se pure a denti stretti e al riparo dell'anonimato, gli stessi maggiorenti locali del Pdl. Tra i quali è già cominciata la caccia al colpevole del disastro che rischia seriamente escludere dalle elezioni lombarde uno schieramento forte, sulla carta, di oltre il 60 per cento dei voti. Ma è una domanda retorica, se si guarda a quel che è successo nei due giorni di passione antecedenti alla presentazione del listino. Lo hanno depositato sabato mattina, ormai in zona Cesarini, perché gli uffici della Corte d'Appello chiudevano a mezzogiorno. Ma nella notte tra giovedì e venerdì su quell'elenco zeppo di intoccabili voluti personalmente da re Silvio (l'igienista dentale già ballerina di Colorado Café, il fisioterapista del Milan, il geometra di Arcore...) sono piovuti gli strali di Sandro Bondi, che voleva a tutti i costi inserire Paolo Cagnoni, suo uomo di fiducia, e far fuori Doriano Riparbelli, vicino al coordinatore regionale e presidente della Provincia di Milano Guido Podestà. Non ci è riuscito, ma il listino è rimasto bloccato per altre 24 ore: lo hanno chiuso solo venerdì notte.

Di stop come quello impresso dal ministro-coordinatore ce ne sono stati tanti: nel clima avvelenato che sta ammorbando il partitone in Lombardia, le accuse (postume e anonime) a Bondi sono solo un ingrediente di questa frittata malamente cucinata. Dentro c'è pure il tira e molla infinito - oltre che tra le diverse famiglie della galassia berlusconiana - tra il Pdl e la Lega, che solo alla fine ha spuntato sei posti su sedici, anziché cinque, per suoi rappresentanti, tra cui la bresciana Monica Rizzi, consigliere uscente e inserita nel listino perché dalle sue parti, nel proporzionale, si presenta Renzo Bossi, il figlio del Capo. Perfettamente logico immaginare che in questo misto di caos e di affanno raccogliere e autenticare le firme nel pieno rispetto delle procedure imposte dalla legge sia risultata un'impresa titanica.

Adesso che il tribunale ha rigettato il ricorso, dentro il Pdl è tutto uno strepitio da fuoco amico che preannuncia una resa dei conti finora sempre rimandata perché alle carenze del partito hanno sempre fatto da contraltare i successi elettorali. Ieri due assessori regionali pdl si sono presi a maleparole in giunta, Massimo Buscemi ha dato di "incosciente e incompetente" a Stefano Maullu, responsabile elettorale del partito. Dopo il patatrac si moltiplicano i lamenti contro le "candidature cadute dall'alto, come quella di Nicole Minetti", accusa Fabrizio Hennig, che da ieri ha costituito su facebook un gruppo per reclamare le primarie per l'elezione del coordinatore regionale. Già, il primo a rischiare è proprio Podestà, e per capirlo basta ascoltare ciò che dice Carlo Fidanza, giovane leone ex aennino con seggio in consiglio comunale e all'Europarlamento: "Bisognerà rafforzare la struttura del Pdl, anche per evitare in futuro problemi simili a quelli che si sono verificati in questa circostanza". Podestà, esponente dell'ala laica, ha dunque i giorni contati, e a bordocampo si stanno già scaldando tre possibili successori. Uno è Luigi Casero, sottosegretario di Tremonti ed ex assessore a Milano, da tempo immemorabile commissario cittadino nel capoluogo. Poi ci sono Mario Mantovani, anche lui sottosegretario, ma alle Attività produttive; e come outsider (gradito però a Podestà, e questo non lo aiuta) il "movimentista" un po' alla Brambilla Mario Valducci. Ma a spuntarla, nonostante le forti resistenze del corpaccione pidiellino, potrebbe essere una creatura di Berlusconi: Licia Ronzulli, promossa la scorsa primavera da fisioterapista a eurodeputata. Del resto il Cavaliere l'ha detto: dopo il voto si cambia tutto.



Messaggio del 03-03-2010 alle ore 10:26:29
Messaggio del 02-03-2010 alle ore 20:57:21
Messaggio del 02-03-2010 alle ore 20:55:08
Messaggio del 02-03-2010 alle ore 20:18:39
La tavola è imbandita e tutti ci vogliono mangiare... solo che i posti sono pochi...
come al solito siamo in itaglia e neanche mi sembra il caso di allarmarsi, a presto in un modo o in un altro faranno qualcosa (magari bipartisan) per aggiustare le cose...
Messaggio del 02-03-2010 alle ore 18:50:59
Ma no, non si attaccano al cazzo!!!!!!

Sono certo che una leggina, un decretino d'urgenza ci scappa.
Del resto siamo o non siamo una Repubblica delle Banane?

Lui, l'uomo di hardcore, colui che tutto puo', ha gia' la soluzione in tasca.
Credo che stia pensando di introdurre in Italia, per decreto e in modo retroattivo, l'ora della costa pacifica (Los Angeles) .
Cosi Milioni (quello del panino) e Vincenzo Piso (conosciuto come Lino Piso) avranno presentato le liste elettorali in tempo utile.

Messaggio del 02-03-2010 alle ore 17:53:46
ergo, s'attaccano al cazzo
Messaggio del 02-03-2010 alle ore 17:31:33
Le leggi elettorali attuali prevedono la stessa data per la presentazione delle candidature e delle firme dei cittadini a corredo della lista. Basterebbe obbligare i partiti a presentare una settimana prima la lista dei candidati, non più modificabile da quella data, e la settimana successiva la raccolta delle firme su quelle candidature. I partiti organizzati in un giorno completerebbero la raccolta delle firme, dei certificati elettorali e dei moduli allegati. Invece si preferisce poter cambiare fino all'ultimo i candidati in lista mettendo così a repentaglio la presentazione dell'intera lista.

Messaggio del 01-03-2010 alle ore 21:48:44
piccioso, spiegati meglio
Messaggio del 01-03-2010 alle ore 18:54:30
La colpa è di chi vuole cambiare i candidati all'ultimo momento. Gli errori nella presentazione delle liste dei grandi partiti dipendono sempre da ciò. Basterebbe prevedere tempi diversi per il deposito dell'accettazione delle candidature e della presentazione della raccolta delle firme a sostegno della lista.
Messaggio del 01-03-2010 alle ore 17:39:25
Anche più "su", non è che ci sono tutti ssi capolavori


La Procura di Parma ha chiesto il rinvio a giudizio di Giampaolo Lavagetto, ex assessore alle Politiche per l’infanzia del Comune di Parma per il reato di peculato. Lavagetto, che è in lista per il Pdl alle prossime elezioni regionali per il rinnovo del Consiglio dell’Emilia-Romagna, era stato indagato nel settembre del 2008 in relazione all’utilizzo improprio del suo cellulare di servizio avendo totalizzato nell’arco di pochi mesi (da novembre a febbraio del 2009) importi per circa 90.000 euro in telefonate e connessioni ad Internet. La Procura di Parma ha appurato che parte di questi importi, sono stati realizzati per consentire all’assessore di connettersi a numerosi siti pornografici con l’apparecchio di telefonia cellulare che gli era stato consegnato dalla Pubblica amministrazione per lo svolgimento del suo incarico e solo per esigenze di servizio.

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Un consulente incaricato dalla pm Roberta Licci titolare del fascicolo di inchiesta ha eseguito delle verifiche campione per appurare che tipo di utilizzo fosse stato fatto del telefonino Wap. Stando all’accertamento campione sarebbero centinaia di migliaia gli accessi alla rete eseguiti dall’ex assessore non tutti indirizzati a siti pornografici.

La vicenda già venuta alla ribalta in occasione della candidatura di Lavagetto alla presidenza della Provincia di Parma (da cui è risultato sconfitto) arriva ad un punto di svolta in occasione della candidatura dello stesso uomo politico del Pdl alle Regionali.

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Per quanto riguarda la bolletta da 90.000 euro, il Comune di Parma ha ottenuto da Telecom la cancellazione dell’importo a seguito di una transazione. La società che gestisce i contratti di telefonia mobile del Comune di Parma ha accettato di convertire la tipologia contrattuale originaria con una più vantaggiosa riducendo enormemente le proprie pretese economiche che a tutt’oggi sono quantificabili in 408 euro.

L’ipotesi di reato nei confronti dell’ex assessore comunque resta in piedi.

Messaggio del 01-03-2010 alle ore 14:53:20
Made in Italy
Messaggio del 01-03-2010 alle ore 14:26:22
ma guarda in mano a chi cazzo dobbiamo stare noi
Messaggio del 01-03-2010 alle ore 10:10:12
io non ho capito che c'entra il presidente della repubblica mò deve garantire cosa che si vada contro la legge
Messaggio del 01-03-2010 alle ore 01:20:10

Messaggio del 28-02-2010 alle ore 23:13:22
Messaggio del 28-02-2010 alle ore 22:16:33
Quello che e' successo mi sa tanto di regolamento di conti interno al PdL laziale.

Il punto e': affidereste a questi cialtroni (che non sanno neppure presentare una lista elettorale) il governo di una provincia / regione / stato?

Pare proprio di si.
Questo si chiama tafazzismo e gli italiani ne sono campioni del mondo.
Messaggio del 28-02-2010 alle ore 21:57:42
Il Rappresentante delle liste del Partito delle Libertà : " Ero andato a magnà il panino" ahahahah!!!






Messaggio del 28-02-2010 alle ore 14:20:09
...oltre che birbantelli! ahahaah!!!






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