agamennone


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Agamènnone, figlio d'Atrèo,
signore, che Troia hai distrutta,
come io ti dovrò salutare?
Come io potrò renderti onore,
né troppo innalzandoti,
né troppo abbassandoti dal punto opportuno?
Fra gli uomini, molti prescelgono
parere, e non essere,
e lunge dal giusto s'avviano.
A pianger con chi s'addolora
è pronto ognun d'essi; né addenta
il morso del duolo i lor visceri;
e a quanti si allegrano,
sé mostrano allegri, sforzando
i volti, ove riso non brilla.
Ma chi ben conosce sue pecore,
non vale ad illuderlo il viso
di chi lo blandisce con ilare aspetto,
con tepido affetto.


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