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La Champions puoi vincerla solo con un incastro perfetto, devono succedere tante cose insieme.

Adesso è deciso, lo ha detto anche il presidente Massimo Moratti. Maicon resta all'Inter, punto. Il numero uno nerazzurro ha parlato al Corriere dello Sport in edicola a breve con parole chiarissime in tal senso: il brasiliano non si muove più. La sentenza arriva dalla bocca del presidentissimo: "Maicon resta con noi. Il Real Madrid non ha fatto abbastanza per prenderlo, quindi il brasiliano resta con noi, se lo volevano a Madrid dovevano fare molto di più", ha detto Moratti. Qualche parola anche su Mario Balotelli in Nazionale: "Sono contentissimo per Mario in azzurro, ma a dir la verità doveva andarci anche prima...". L'argomento Antonio Cassano non può mancare nei 'grandi amori' del presidente: "Io Cassano lo adoro, tutti lo vorrebbero un campione come lui", dice Moratti, ma l'agente Bozzo ha detto ai nostri microfoni che FantAntonio resterà a Genova e non andrà in nerazzurro, anche perchè, come conferma il presidente, "Noi abbiamo già Coutinho e Sneijder".

Collegato telefonicamente a SkySport24, Mario Balotelli parla a 360 gradi della sua prima, storica partita con la maglia della Nazionale maggiore. SuperMario, nonostante la sconfitta, si dice comunque contento: “Ieri sera ero molto emozionato e, addirittura, sono riuscito a cantare l'inno. Poi quando giochi passa tutto”. Emozione più grande? “Non posso paragonare questa emozione con null'altro. Quando giochi con la nazionale va oltre ogni cosa”. Mario parla poi dell'intesa con Cassano e Amauri: "Abbiamo fatto solo due o tre allenamenti. Non è facile affiatarci in così poco tempo, ma mi sono trovato bene con loro. In generale sono soddisfatto, anche perché finora non avevo mai giocato in pre campionato". Alla fine, Balo fa anche ampio sfoggio di autocritica: "Mi do un 5: posso fare molto di più”.

Prandelli ha puntato sul concetto di generosità. “Sì, lui non vuole che mi fermo. Mi ha detto che devo imparare a sacrificarmi, giocare per la squadra”. Si torna sull'argomento Mondiali: “Io ero pronto ad andare. Comunque non avrei fatto vincere il titolo da solo”. Come convive Mario con la pressione? “Difficile, ma quando cominci sai che ti può succedere e, se va male, le conseguenze sono queste. Ma devi resistere, devi essere preparato. Altrimenti cambi sport. Su di me sono gli altri che cercano lo scoop, per dire che Mario fa casino e rovina il gruppo”. Infine, la domanda tanto attesa: cosa riserva il futuro a Balotelli? Andrà al City? “So come andrà a finire, ma non dico nulla”.

Corsport: "Hanno venduto Balo! Scelta senza senso"
13.08.2010 08:44 di Fabrizio Romano articolo letto 2993 volte
© foto di Alberto Fornasari

Anche il Corriere dello Sport commenta quella che ormai è la cessione di Mario Balotelli al Manchester City. "Hanno venduto Balotelli!", denuncia con tono criticatorio il giornale. Nell'editoriale del direttore, intitolato 'Una scelta senza senso', viene attaccata la scelta della dirigenza nerazzurra.

Il nuovo alfiere della nazionale azzurra Mario Balotelli, a domanda dei giornalisti di Sky Sport 24 sulla pressione psicologica che i giovani atleti devono sopportare, portando ad esempio Federica Pellegrini, risponde candidamente "E chi è?".
I professionisti di Sky alludono ad una sottile vendetta mediatica del prossimo giocatore del Manchester City, visto il bonario rimbrotto che la Pellegrini stessa fece a Balotelli quando il giocatore scagliò la sua maglia per terra dopo Inter-Barcellona dell'aprile scorso: "Balotelli? Penso che lui debba crescere, è ancora giovane, non si possono pretendere cose eccessive da lui, deve capire però l'importanza e il rispetto di vestire i colori di una squadra". Il restante panorama dei media nazionali, invece, attribuisce all'attaccante italiano una pura e semplice gaffe. Mario non sa chi è la Pellegrini oppure, come al solito, ciurla nel manico?

Nel dubbio, lo aiutiamo noi. Federica Pellegrini, nata a Mirano il 5 agosto 1988, è una nuotatrice italiana che detiene, ad oggi, i record del Mondo sui 200 e 400 a stile libero. Fin dai suoi esordi, in tutte le competizioni a cui ha partecipato (Campionati Europei giovanili, Universiadi, Giochi del Mediterraneo, Europei in vasca corta, Campionati Europei, Mondiali in vasca corta, Campionati del mondo e Olimpiadi), è sempre andata a medaglia, collezionando fino ad oggi 11 medaglie d'oro, 9 medaglie d'argento e 7 medaglie di bronzo rappresentando l'Italia. Ecco chi è Federica Pellegrini, un'atleta italiana che ha appena conquistato l'ultima medaglia di bronzo negli 800 a stile libero, disciplina in cui si è cimentata per la prima volta in competizioni internazionali quali sono i campionati Europei di Budapest ancora in corso in questi giorni.

Un saluto a Mario che, se e quando vincerà qualcosa per il suo paese, si ricordi che lo farà sempre con altri 10 italiani, mentre Federica ha sempre fatto tutto da sola!

P.S. Ah Mario, ricordati che Federica è Juventina!

Mario parla da giocatore del City: "Ho sempre voluto venire qui. Sulla mia scelta ha inciso per il 60% la presenza di Mancini, è stato importantissimo. Felice di ritrovare Vieira". E, intervistato dal Tg1, rincara la dose: "Mi fa rabbia sentir dire adesso che è non è bello per il calcio italiano perdermi"

15.08.2010 17:05
Il tecnico nerazzurro ha parlato al Corriere della Sera della sua nuova avventura sulla panchina nerazzurra
“Allenare l'Inter è un onore”, dice al Corriere della Sera nell'intervista in edicola stamattina. “Hanno vinto tutto e guidarla sarà un orgoglio. E' molto simile al mio Liverpool: due società con tanta storia e che, negli anni, sono state abituate a lottare contro tutto e tutti”. Possibile ripetere l'annata straordinaria della scorsa stagione? Secondo Benitez si può. “Certamente”, assicura lo spagnolo. “Qui ho trovato grande mentalità e tanta voglia di ripartire da dove si era finito. L'allenatore non vince mai da solo - dice con chiaro riferimento alle parole di Mourinho -, ma raccoglie i meriti di tutti: presidente, dirigenti, giocatori e tifosi”.

Ha parlato con Balotelli prima del suo trasferimento? “Certamente. Lui è un grandissimo giocatore, di qualità, ma avrebbe voluto giocare tutte le partite. E qui all'Inter non si può”.

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Lettera alla Gazzetta dello Sport dei coniugi Balotelli
15.08.2010 16:36
Alla Gazzetta, i genitori di Mario Balotelli hanno lasciato una lettera tutta da leggere. "La scelta di lasciare l’Italia è stata molto travagliata: qui Mario si è formato calcisticamente e qui ha i suoi affetti, ma gli ultimi due anni sono stati molto difficili sia come calciatore che come giovane in crescita. Il calcio è la sua unica passione, ma non ha trovato né il sostegno né il supporto di cui aveva bisogno. Troppe pressioni su di lui, quanto scrivere, quante analisi, quante irruzioni nella sua vita, quante balle sono state dette…Quante partite giocate con grande entusiasmo, ma amareggiate da cori scandalosi, da parole oscene e offensive. Non aveva ancora 16 anni quando il mister Salvioni lo mandò in campo da professionista.

Non lo dimenticheremo mai: quanti buh ad accoglierlo… insopportabili! Era solo un ragazzino e a casa ci disse ridendo che non l’aveva neppure sentiti, tanta era la gioia di quella prima esperienza. Col tempo però divennero per lui come un’ossessione, noi non eravamo mai negli stadi, ma in tv osservavamo la sua espressione, il suo sguardo e temevamo sempre le sue reazioni, che spesso sono arrivate…E cosa dire infine dei pericolosi richiami di tante belle allodole e di furbi, malvagi lucignoli (ricordate tutti le avventure di Pinocchio)” che hanno solo usato Mario, sfruttando la sua ingenuità, servendosi della sua immagine e della sua notorietà per i loro meschini interessi…

Prandelli ha ragione quando dice che intorno a Mario si è costruito un personaggio e ne è rimasto schiacciato, quindi è giusto che ora cambi aria, che giochi per far crescere quel gran talento che Dio gli ha dato. Lo guiderà quel mister Mancini che a soli 17 anni credette in lui, gli diede fiducia, e una nuova società, che, vogliamo sperare si prenderà cura di lui non solo come giocatore. Su una medaglietta per il suo ventesimo compleanno, abbiamo fatto incidere tre parole: professionalità, impegno e umiltà. Sono gli stessi obiettivi che Mario ci ha promesso di raggiungere, non sarà facile, ma noi confidiamo in Colui che su di lui ha avuto un progetto ‘speciale’ fin dalla sua più tenera età".

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