Salute & Benessere

_*^La morte degli Psicologi^*_
Messaggio del 12-07-2011 alle ore 19:57:47
io leggo sempre
Messaggio del 28-06-2011 alle ore 17:34:48
topic aperto nel 2008
penultima risposta nel 2010
ieri (2011) ho postato l'ultima risposta
quando lo leggeranno
nel 2017?

boh!
Messaggio del 28-06-2011 alle ore 00:33:09
io so solo una cosa: che soffrivo di depressione grave, stavo per diventare schizofrenico e sadico e, dopo 11 anni di psicoterapia a 30 euri la settimana, sono completamente guarito, sto benone, sto scalando i farmaci (e sto dimagrendo) e, senza fare lo psicologo, ho trovato pure un posto di lavoro da paura dove non faccio niente e prendo bei soldi...

Alla faccia di deleuze e moldovar... (se posso permettermi di scherzare con voi due, per carità!)

altro che cartomante!

Psicologi e Psicologhe sono con voi! Nonostante tutto!

Con il numero di pazzi che ci sono in giro (che adesso so riconoscere) ci vorrebbero un numero di psicologi 100 volte più grande, ma purtroppo gli italiani non vanno allo psicologo e si tengono il disagio per non farsi dire dalla gente che sono pazzi (e poi causano un sacco di problemi a se stessi e alle persone che hanno intorno, fino a quando finiscono sulle cronache dei TG e dei quotidiani locali e nazionali).
Messaggio del 16-12-2010 alle ore 11:06:20
ehm....


di che stronzate trattasi?
Messaggio del 11-12-2010 alle ore 14:06:25
ancora appresso a se stronzate?



sdassssssssssssss
Messaggio del 08-12-2010 alle ore 11:31:29
punto 1: se la psicoterapia fosse un fatto scientifico il paziente avrebbe la certezza scientifica di guarire (che vuol dire guarire?), oppure scientificamente la prova che non è guarito (ripeto: che vuol dire guarito) e ci sarebbe un motivo scientifico (o meglio una logica lineare: se A allora B) che ci piaccia o no, noi umani non funzioniamo secondo questa tipologia di logica e lasciamo spazio ad una logica di tipo circolare.

il problema è che la persona che non sa risolvere i suoi casini esistenziali per un milione di motivi, e al contrario di quanto si possa pensare, la relazione che si crea durante un rapporto professionista-cliente, non è SCIENTIFICAMENTE RIPETIBILE: quello che faccio con un paziente potrebbe non avere alcun effetto su un altra persona (a patto di non essere un comportamentista ), CONSIDERANDO IL FATTO CHE SONO DUE PERSONE DIVERSE CON DUE MONDI DIVERSI , CON ORIZZONTI DIVERSI E BISOGNI DIVERSI (pertanto la scientificità del metodo va a farsi benedire dal momento che ci sono un miliardo di varianti in gioco tra due persone che si incontrano)

punto 2: curare non vuol dire un cazzo (almeno in psicoterapia, almeno in una psicoterapia di tipo esistenziale) questo vuol dire che se io ho un disagio, il disagio è un compromesso tra me che ho la difficoltà e il mondo in cui mi muovo e che risulta essere il contenitore del mio disagio.

metaforicamente "io vendo mele: e se la persona che viene da me vuole mele allora ci si può incontrare; passo da farabutto se vendo mele e le spaccio per pere, tradendo la fiducia della persona per una mera questione di denaro".

finisco dicendo che sta all'onestà del terapeuta riconoscere i (suoi) limiti e comportandosi di conseguenza. l'onnipotenza non è "solo" un fatto medico. ahime.

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Editato da *kilodaitan* il 08/12/2010 alle 11:32:18
Messaggio del 17-11-2010 alle ore 14:12:26
....Come in tutti gli ambiti. Pare però che in alcuni la "varietà umana" sia inammissibile, mentre altrove la medesima varietà - talvolta imperfezione - diventa un vizietto di forma, un peccatuccio veniale, amen, sic, ite missa est e tutto il resto a ovessssst.
Resta poco chiaro: se la psicoterapia non è un fatto scientifico, e si compone, da ignorante parlando, di scuole di pensiero diverse, come fosse uno studio sociologico, e di una certa dose di soggettività, che certezza ha chi si rivolge - e paga - a uno psicoterapeuta? Perchè il paziente è ignorante abbastanza da credere che magari pure il "lupo autoctono della Sila"* che si è laureato in qualche settore della psiche possa essere salvifico. Non è che, alla fine della storia, è lo psicoquelcheè che deve pagare il paziente da cui ha tratto giovamento senza elargirne ?? Perchè quasi quasi così parrebbe, solo che lui, seduto di fronte alla sua laurea, sebbene studi l'ego, non se lo pone il problema - così come non se lo pone il pizzaiolo, e forse ancor meno il chirurgo delirante di onnipotenza -, che magari non ha centrato il segno. Aiutare il paziente-cliente, non se stesso.

....Per la cronaca, tutto va bene, anche Cetto come psicologo, basta avvisare prima il paziente, per tante ragioni. Come dire, accanto a lauree, specializzazioni, master e quant'altro, è scritto da qualche parte "Non sono uno scienziato, e scientificamente parlando tutto quanto sente e dice in questa stanza è molto relativo"?? Magari sì, non lo so, se così fosse apprezzo la sincerità .

*Cetto Laqualunque.
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Editato da Hachiko il 17/11/2010 alle 14:16:18
Messaggio del 11-10-2010 alle ore 12:15:49
per la cronaca. la psicoterapia non ha alcun diritto di cercarsi lo statuto di Scienza. semplicemente perche non può.
in terapia ciò che entra in ballo sono un miliardo di cose che hanno due facce: cliente e terapeuta, con le loro storie le loro fantasie le loro personalita che si intrecciano in maniera profondissima rimandando feedback a vicenda. per tali ragioni cercare di sistematizzare una cosi grande mole di variabili è pressocche impossibile.


poi ci sono quelli che vorrebbero una psicoterapia SCIENTIFICA.....ghghghghghg ma non fate ridere per favore.

AAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRGGGGGGGGGGHHHHHHHHHHHHHHHH

da non crederci.

cmq ci sono i medici bravi e i ciarlatani
ci sono i pizzaioli bravi e meno bravi
abili e disabili

leali e traditori

gli psicologi semplicemente fanno parte di questo pianeta.
amen.


p.s. ho dimenticato di scrivere "secondo me........"
Messaggio del 08-08-2009 alle ore 17:37:20
ciarlatani



una sorta di vanna marchi ...
Messaggio del 08-08-2009 alle ore 17:35:32
HACHIKO my darling sarò concisa: applausi

ti prendono a calci ti insultano ti attaccano sul piano personale (addirittura fisico ) se non condividi
qualcosa oppure anche solo se scherzi palesemente. ti arrivano le bustine cariche di schifezze, poveri diavoli
frustrati.

per quanto riguarda il tema del post, ti dirò, ha ragione luzy: noi italiani siamo perfetti, stiamo sempre benone, magnamo spaghetti e non ci serve lo psicologo

Messaggio del 05-08-2009 alle ore 14:15:50
Luzy, quale parte del mio discorso ti ha dato fastidio ?? E' palesemente ovvio che la mia verità sia il mio pensiero. E credo sia così per tutti, spero almeno. Quale dovrebbe essere la mia verità, il tuo punto di vista che stento ad afferrare? Ma che vuoi? Vieni qui, offendi, nel concreto non dici nulla che argomenti le parole di Cintamani e insisti pure a dire la tua?
Ma che hai capito di me da permetterti tanto di giudicare? Io qui sono una delle poche persone rimaste che discutono e, anche quando si beccano insulti gratuiti, banali e superflui da chi non sa confrontarsi diversamente, evita di rispondere in rima con la mancanza di rispetto. Che sennò ti assicuro che avrei rincarato la dose, spesso e volentieri, altro che ironia sottile.
Se i papiri ti annoiano non li leggere, ma almeno evita di replicare a senso unico.
Io ammiro certi Italiani sì, ti crea problemi? Pazienza. E non è un discorso politico, è da tanto che ho chiuso con gli schieramenti. Il punto è un altro: noi Italiani, a furia di permissivismo e buonismo, lasciamo che chiunque ci insulti. Se poi lo facciamo noi, siamo razzisti. E' normale!? No.

Luzy, scorpacciata di che?? Io credo che ci sia da farsela sì, ma solo quando un utente arriva nel bel mezzo di un confronto pacifico e insulta senza dire un'emerito nulla sull'argomento. Anzi, riuscendo a far inabissare ancor più una causa, il che, in un certo senso, sarebbe un'arte se usata a proprio vantaggio, ma non è il caso delle tue ultime due repliche. E se uno poi si inca**a dopo aver pazientato fin troppo non è roba da psicologi, ma da sociologi che dovrebbero insegnare - non a me - le buone maniere a chi non si rende conto che un forum è un luogo di discussione non di guerre personali e insignificanti.

Certo che mancano i moderatori, Cintamani. Per essere moderatori bisogna essere innanzitutto super partes e dubito sia pur lontanamente pensabile, per ovvie ragioni.

E chiudiamo qui, che se finisce a tarallucci e vino è il meglio che a taluni utenti possa capitare. Maldoror, ora capisco....L'indifferenza non è nemmeno un sentimento . No gain, no gain.
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Editato da Hachiko il 05/08/2009 alle 14:25:20
Messaggio del 04-08-2009 alle ore 09:53:32
- vado dallo psicologo perchè mi sono fatto l'amante.

- ahh siii e chi è?

- lo psicologo!!!!


pfffffffffffffff


sdassssssssssssssssss
Messaggio del 03-08-2009 alle ore 01:38:16
Malboror mi riapri il post in questi giorni di caldo infernale, ti pare una buona idea..?
Le dure leggi del Cabaret... Il comportamentismo studia semplicemente il comportamento manifesto e le sue leggi, e' solo uno dei tanti rami della psicologia... La psicanalisi odierna non e' quella descritta da Woody Citate sempre teorie superate... i soliti pregiudizi, i soliti luoghi comuni, non vi piace la psicologia, ok, non significa che la psicologia non funzioni, semplicemente non vi piace, ok, ok...

Capisco l'assenza dei moderatori in questo sito, sarebbe impossibile

Messaggio del 02-08-2009 alle ore 18:23:11
Certo Hachiko che tu ammiri certi tipi di italiani, nei tuoi interventi posso giudicarti come loro, sputi solo verità non il tuo pensiero, sei abbastanza noiosa anche con i tuoi papiri e non mettere in mezzo il caro Woody Allen che non ha niente di condividere con una persona che la pensa come te...
Lascio a gli esperti del settore a farsi una vera scorpacciata!!!
Messaggio del 02-08-2009 alle ore 13:33:08
Luzy, non dico cosa penso in merito a chi giudica gli Italiani come una massa informe e unica e come se li conoscesse tutti dalla notte dei tempi, non dico nemmeno che ogni giorno che passa simpatizzo un po' di più per quell'Italia che in tanti biasimano eppure ha rispetto per se stessa e chiede di essere rispettata.

Non so come si usa altrove, ma se una persona non confida in se stessa e nel proprio pensiero, in cosa dovrebbe confidare? Nel punto di vista di un altro accettato acriticamente per dargli il contentino? Prima di parlare di ignoranza senza conoscere gli utenti a cui ti rivolgi - vabbeh che qui ultimamente in tanti parlano senza che nessuno si sia preso o abbia concesso alcuna confidenza - pensa che ce ne passa tra dire un parere e fossilizzarsi su di esso. Non confondere le due cose. Qui nessuno ha bisogno di fossilizzarsi, se trovo delle ragioni adeguate posso farmi una nuova idea e trovarle delle nuove argomentazioni.

Dici che in tanti hanno bisogno di supporto degli specialisti, a me sembra che "si stava meglio quando si stava peggio", è una cosa che penso spesso quando sento parlare di depressione post parto. Certo, i tempi cambiano, una volta era una gioia avere un figlio, oggi sembra uno shock, almeno per alcune che finiscono per farsi chiamare "zia" in spiaggia. Altro che Ted Bundy.
E cmq sia, il mio discorso, almeno il mio, è molto semplice: tu che hai capito che tanta parte del nostro Paese ha bisogno di aiuto, ne capisci perchè sei esperta del settore o perchè sei semplicemente un essere umano??
Rifletti sul fatto che se in tanti pensano "male" della categoria, magari non é colpa dei pazienti, reali o potenziali che siano. E che l'afflusso esagerato in certe facoltà non è casuale.

Magari i pazienti-esperti-del-settore sono meno profani secondo te?? E allora, visto che io non confido nè nella psicologia nè nella psicanalisi, faccio di tutta l'erba un fascio - noi di destra siamo soliti farne un fascio anzichè rollarla.... - e riporto le parole di W.Allen:
"La psicanalisi è un mito tenuto in vita dall'industria dei divani."

Maldoror, fattene una ragione. Non ho nulla contro Deleuze, sia chiaro, ma purtroppo rispettare gli altri - perchè cmq io non generalizzo quando dico quanto sopra, magari Cintamani è un mostro sacro del settore e logicamente non posso avercela con lui perchè non lo conosco - non implica più ricevere altrettanto rispetto. Vabbeh che parlare di giustizia e rispetto, da queste parti, ormai sembra fare dell'ironia.

Un'ultima cosa: sono del parere che la società ha bisogno delle sue piccole nevrosi, a patto che non si tratti di cose talmente gravi da richiedere l'intervento di uno psichiatra, che, scusate se mi permetto, stimo già solo per gli anni passati sui libri di Medicina. E se Henry Ey diceva che «la nozione di malattia mentale deve muoversi nell'orbita della biologia e della medicina», perdonami Luzy, ma confido un po' più in lui che in chi aggiunge un post solo per dare dell'ignorante a chi la pensa a modo proprio, e per additare gli Italiani.
Ma magari è colpa del caldo.
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Editato da Hachiko il 02/08/2009 alle 13:40:52
Messaggio del 02-08-2009 alle ore 12:59:21
Visto che qui cattedratici e dottori abbondano, abbiate la compiacenza di spiegarmi perche la psicologia del comportamentismo (behaviorismo) sia incorsa in una inarrestabile fase involutiva dal punto di vista gnoseologico. Io non voglio umiliare nessuno, però, prima di dare dell'ignorante a qualcuno, fatevi almeno una mezza idea di chi potete avere di fronte. E poi spiegatemi anche perchè, quando Ivan (Deleuze) ripete pedissequamente le cose che ho detto io, Cintamani scherza ed accetta la critica. Se invece lo faccio io, si alzano le creste e dalle ghiandole spremete il veleno. Evidentemente, oltre ad una preparazione seria, rigorosa, vi mancano pure la serenità di giudizio la buona educazione. Ma tanto è risaputo che, su 10 persone che scrivono su Lanciano.it, 7 sono come voi. Siete peggio dei testimoni di geova.
Messaggio del 02-08-2009 alle ore 09:33:37
Cintamani è l'ignoranza!

sai perchè è saturo? perchè ci sono in molto che la pensano cosi! anche si io penso il contrario, fa bisogno tanti psicologi!!!

sempre mi ha sorpreso una cosa degli italiani, il gran criterio di se stessi! allora possono aver bisogno di una terapia??!! per loro no, ma quando le guardi e quando le senti parlare, hanno bisogno e come!!! certo ci sono eccezioni, ma pochi...
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Editato da Luzy il 02/08/2009 alle 09:35:21
Messaggio del 02-08-2009 alle ore 00:40:46
Sara' l'ignoranza o il caldo..?

Maldoror, prima di scrivere chiedi consiglio all'avvocato (e poi all'esorcista)
...la psicologia, la neurologia e la psichiatria sono discipline diverse; molti psicoterapeuti "anziani" provengono dalla specializzazione in Psichiatria o Neurologia, poi hanno deciso di lavorare senza farmaci usando solo la psicoterapia perche' il loro status epistemologico non era completo a capire ed aiutare i loro pazienti... Prima di giudicare la Psicologia studiatela

Cmq, scherzi a parte, gli psicologi sanno fare il loro mestiere, pero' non iscrivetevi a Psicologia, il mercato della Psicologia, quella professionale, e' saturo. Se voi due siete totalmente contrari al lavoro degli psicologi e degli psicoterapeuti... pazienza, il lavoro degli psicologi continua nonostante gli ostacoli suddetti all'inizio del post.
Messaggio del 01-08-2009 alle ore 18:52:37
Non so se anche io avevo travisato, ma concordo, per svariate ragioni, comprese amicizie con "esperti" del settore che mi hanno lasciata non poco perplessa. Se uno vuol capire una persona non serve una scuola di pensiero che in quanto tale già è arbitraria. Anzi, tutto serve fuorchè le scuole di pensiero, visto che le convinzioni....con quel che segue, come diceva Nietzsche.

Mi viene in mente una battuta tratta dal telefilm "Scrubs" tra il Dottor Cox - ovvero il prototipo del "medico carogna" alla House, solo che "Scrubs" è del 2001, House di qualche anno dopo, spiacente per i fans di quest'ultimo - e Molly, la psicologa che dovrebbe sostenere moralmente e psicologicamente i pazienti: c'è una donna che ha subito un'operazione al volto a causa di un incidente, Cox deve andare da lei per levarle le bende dal viso e Molly si affila dietro per fare il suo lavoro, ovvero quanto sopra. Cox, guardandola con aria perplessa dopo che lei gli ha spiegato la sua funzione nell'Ospedale, le dice:
"Se vieni tu, forse dovrei telefonare a quello che mi pulisce la piscina e all'architetto, così riempiremo la stanza con un bel po' di persone inutili."
Ecco, questa frase - e non solo - riassume bene il mio punto di vista.
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Editato da Hachiko il 01/08/2009 alle 18:56:21
Messaggio del 01-08-2009 alle ore 14:15:29
Noto con piacere che molti fraintendono il significato di ciò che ho scritto. Solo Deleuze non l'ha fatto. Poichè forse il concetto è difficile da comprendere, lo spiegherò in parole più semplici. La psicologia non esiste. Dal punto di vista EPISTEMOLOGICO essa vale zero. Non è scienza umana nè scienza in senso rigoroso, come lo sono la neurologia o la psichiatria. Si può anche essere in disaccordo con queste ultime per ragioni filosofiche, etiche o religiose, resta il fatto che neurologia e psichiatria hanno uno statuto scientifico, sono scienze ! La psicologia è un volgare imbroglio perpetrato ai danni di persone ignoranti o dal carattere debole, la psicologia è insomma affine alla cartomanzia, alla chiaroveggenza, alla chiromanzia e a tutte le forme di raggiro che servono esclusivamente per estorcere soldi alle persone disperate. Del resto, non è un caso se fino a qualche anno fa, tutti i cartomanti che apparivano in televisione scrivevano sotto il numero telefonico da chiamare (un numero a pagamento, si badi bene, a tariffa di strozzinaggio) SERVIZIO DI PSICOLOGIA. Infine, poichè qualcuno ha voglia di scherzare o elude a bella posta il senso di ciò che scrivo, voglio ricordargli/le che per pulire le scale ci vogliono fatica fisica e umiltà, anche se alla fine uno rende un servizio utile a tutti coloro che scendono e salgono le scale. Per accudire un anziano di notte ci vuole un grande senso di umanità e tanta professionalità, perchè è duro lavorare con la puzza di merda sotto al naso. Così per scaricare la frutta al mercato: bisogna alzarsi alle quattro di mattina e bisogna avere braccia e schiena all'altezza di un tale compito. Per raggirare dei poveracci occorre solo disonestà e faccia tosta. E studiate il significato dei termini EPISTEMOLOGIA e STATUTO EPISTEMOLOGICO prima di rispondere a vanvera, per piacere.
Messaggio del 01-03-2009 alle ore 11:28:10
Hai ragione, siamo "off", ma vorrei chiudere il mio "fuori-tema" introducendo un punto di vista alternativo in merito al discorso appena accennato poco sopra. Si tratta di un libro, si intitola "Storia del mal di vivere", l'autore è Georges Minois (clicca qui).

Georges Minois, "Storia del mal di vivere-Dalla malinconia alla depressione".
"La nostra società rifiuta i pessimisti, i depressi, gli angosciati. Il "mal di vivere" è quindi una malattia dei tempi moderni che bisogna curare a colpi di antidepressivi? Oppure, come ci hanno insegnato i grandi malinconici della storia, il mal di vivere è la sola ragione di vita, in quanto segno del progresso del pensiero e della coscienza? La grandezza dell'uomo, in fondo, sta anche nelle sue ferite."

Nulla di assolutizzante, ognuno si concentra sulla "scuola di pensiero" che ritiene più adeguata, ma credo sia giusto guardare anche le proprie certezze da diversi pdv.
Messaggio del 26-02-2009 alle ore 00:09:22

Pulire le scale ed accudire gli anziani ed i malati di notte sono mestieri senz'altro più utili e dignitosi



Vecchio Deleuze ... cosa vuoi dirci..? Forse ti senti solo, anziano e desideri una bella psicologhina che ti assiste la notte e magari vorresti contemplarla mentre pulisce le scale..? Spiegati meglio
Messaggio del 25-02-2009 alle ore 15:35:45
le problematiche psicologiche hanno ovviamente anche una componente sociale e culturale... scoprire un cosiddetto "disturbo" è utile per poterlo studiare, risolverlo ed in particolare per prevenirlo, poi ci sono anche disturbi e diagnosi discutibili utili solo alle lobby degli psicofarmaci, ok...

la depressione post partum puo' favorire il suicidio nelle donne gia' sofferenti in passato di depressione, o cmq interferire gravemente nel rapporto con il neonato, quindi riconoscerla e prevenirla non mi sembra un reato

nella nostra vita tutti possiamo vivere ad esempio la depressione, quella vera intendo, pero' alcuni non riescono a venirne fuori, a prescindere dalle cause scatenanti, (individuali, sociali, etc.) e in tali casi occorre la psicoterapia

cmq siamo off topic
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Editato da Cintamani il 25/02/2009 alle 15:37:15
Messaggio del 23-02-2009 alle ore 20:23:21
ero intervenuto solo per scrivere una cazzata, non pensavo venissi preso sul serio!
Messaggio del 23-02-2009 alle ore 14:51:47
queste figure simili ai preti...che ti danno una assoluzione non voluta...



Pulire le scale ed accudire gli anziani ed i malati di notte sono mestieri senz'altro più utili e dignitosi



riflettici sopra a ssè parole...
Messaggio del 23-02-2009 alle ore 10:07:48
Da profana, io dico che ne nascono di nuovi problemi mentali, eccome. Il punto è capire se nascono -con l'evolversi dei tempi e della società, per dire-, se vengono creati o se vengono semplicemente "scoperti".
Non penso che una volta esistesse la depressione post-parto. E da tempo mi domando se sia nato prima il problema o la diagnosi, l'uovo o la gallina insomma, almeno a livello di incremento della casistica.   
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Editato da Hachiko il 23/02/2009 alle 10:10:27
Messaggio del 22-02-2009 alle ore 21:07:00
Bisognerebbe creare nuovi problemi mentali.
Messaggio del 21-02-2009 alle ore 18:46:53
Merci per il chiarimento .
Messaggio del 21-02-2009 alle ore 15:47:50
...Deleuze
Messaggio del 21-02-2009 alle ore 15:45:42
...vengono approfondite anche le componenti sociali e culturali, yes ...negli ultimi anni sono state proprio le componenti maggiormente prese in considerazione: non a caso nelle società moderne dei paesi industrializzati aumentano i disturbi legati all'identità, in altri paesi non sono presenti disturbi anoressici, in altri abbiamo una prevalenza delle nevrosi tipiche dei tempi di Freud etc. etc.
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Editato da Cintamani il 21/02/2009 alle 15:46:05
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Editato da Cintamani il 21/02/2009 alle 15:46:37
Messaggio del 20-02-2009 alle ore 16:44:35
Più che altro, sono giorni che mi pongo una question, da profana del settore: gli psicologi, durante i loro studi, approfondiscono la componente sociale e culturale a cui appartengono i soggetti di cui dovrebbero occuparsi??
Perchè, per esempio, se una donna va in crisi perchè il suo uomo l'ha lasciata la ragione può essere l'accentuarsi di un senso di inadeguatezza che si porta dietro da quando era bambina, ma può anche essere la frustrazione di essere una donna "incompleta" per quelli che sono i cliché della società a cui appartiene. E' un esempio banale, magari terra terra quanto un missile, ma spero di aver reso l'idea.

P.S.: Tornando alla questione di partenza, con riferimento agli incompetenti che rovinano la categoria tutta....Io credo che siano poche le persone che sanno e vogliono capire chi hanno di fronte. Non credo che l'onorario faccia la professionalità. Se un individuo non è in grado di comprendere gli altri, per natura, diciamo così, credo che la sua laurea valga quanto un poster dei Sex Pistols posto in bella mostra sulla parete della propria stanza: ci si fa un figurone, e basta.
Messaggio del 20-02-2009 alle ore 00:13:54

Uno psicanalista almeno s'intende di letteratura, di mitologia, di storia dell'arte e di filosofia...certo, è un ciarlatano dal puno di vista terapeutico e scientifico, tuttavia è una persona colta indubbiamente...lo psicologo invece non ha un briciolo di cultura, non solo non è un medico, ma è completamente analfabeta! Lo psicologo è un'invenzione degli Amerikani, vera mandria di bisonti rozzi e ignoranti da mandare al pascolo nelle loro decantate praterie, lo psicologo in Italia è un tuttologo ignorante che ha alimentato negli ultimi anni una delle più grandi truffe perpetrate alle spalle di tanti poveri giovani, sprovveduti ed ignari, dentro le università dei baroni, dove loi sport nazionale è diventato estorcere il denaro con promesse di pulcinella. I pisicologi sono morti ? Era ora! Pulire le scale ed accudire gli anziani ed i malati di notte sono mestieri senz'altro più utili e dignitosi.



finalmente delle parole dette con sincerità
Messaggio del 17-02-2009 alle ore 03:46:46
nono quelli sono i nientologi perchè mettono quei cerebrolesi alla morelli in tv? a che pro?
Messaggio del 16-02-2009 alle ore 21:12:05
i tuttologi stanno nella tv
Messaggio del 16-02-2009 alle ore 21:07:18
...il topic n-o-n e' lo psicanalista

...lo psicanalista è solo uno psicoterapeuta, in poche parole un medico o uno psicologo in seguito specializzato in psicanalisi; in futuro i medici saranno esclusi e soltanto gli psicologi potranno divenire psicoterapeuti e psicanalisti (dato che l'obiettivo non è curare il corpo ma agire sulla mente, sulla personalità, quindi la formazione in medicina non è attinente)

...la psicanalisi è una delle diverse psicoterapie, esistono varie forme di psicanalisi e differenti psicoterapie derivate dalla psicanalisi, quindi parlare di "psicanalisi" è un po' relativo...

...se uno psicanalista è anche preparato in altri settori dipende dalla sua sete di cultura NON dal fatto di aver studiato psicanalisi in qualche istituto di formazione post laurea ( le scuole di psicoterapia ovviamente non possono insegnarti arte, mitologia, etc, l'obiettivo non è la cultura, questa te la fai tu nel tempo)

...gli psicologi non sono tuttologi, sono laureati in psicologia, poi devono specializzarsi tramite master o corsi biennali o quadriennali in qualche branca... forse tu hai incontrato qualcuno non particolarmente bravo nel fare il lavoro dello psicologo

... il problema è un altro: se sei bravo come psicologo nel nostro paese incontri comunque ostacoli di ogni genere per trovare un lavoro e magari poi ti trovi sorpassato da qualche collega non bravo solo perchè ha i suoi amici al potere e questo collega ovviamente combina danni e tutta la categoria ne soffre

...e poi oltre al danno troviamo la beffa: alcune università aprono rapidamente Corsi di Laurea in Psicologia, illudono i giovani diplomati e li fanno iscrivere a Psicologia, li preparano bene (la formazione all'estero è piu' aggiornata pero' ) e non creano nuovi posti di lavoro, etc. etc. ( ho gia' scritto tutto all'inizio del post )




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Editato da Cintamani il 16/02/2009 alle 21:09:34
Messaggio del 15-02-2009 alle ore 17:15:31
Uno psicanalista almeno s'intende di letteratura, di mitologia, di storia dell'arte e di filosofia...certo, è un ciarlatano dal puno di vista terapeutico e scientifico, tuttavia è una persona colta indubbiamente...lo psicologo invece non ha un briciolo di cultura, non solo non è un medico, ma è completamente analfabeta! Lo psicologo è un'invenzione degli Amerikani, vera mandria di bisonti rozzi e ignoranti da mandare al pascolo nelle loro decantate praterie, lo psicologo in Italia è un tuttologo ignorante che ha alimentato negli ultimi anni una delle più grandi truffe perpetrate alle spalle di tanti poveri giovani, sprovveduti ed ignari, dentro le università dei baroni, dove loi sport nazionale è diventato estorcere il denaro con promesse di pulcinella. I pisicologi sono morti ? Era ora! Pulire le scale ed accudire gli anziani ed i malati di notte sono mestieri senz'altro più utili e dignitosi.
Messaggio del 12-02-2009 alle ore 02:28:24
cintamani..

...

(...)poiché riconoscono che per il Cristo o Maitreya, capo della Gerarchia, non vi sono barriere religiose e che per la sua coscienza non ha alcuna importanza la fede che un uomo professa.

SIMBOLO
In un’antica leggenda orientale, Cintamani (sanscrito, Gioiello del Mondo) sta per la realtà centrale dell’uomo e corrisponde alla pietra filosofale degli alchimisti. Quest’ultima trasmuta il piombo in oro, ossia produce la trasmutazione della natura personale dell’uomo in quella divina. Il Gioiello, tra l’altro, è anche simbolo di quella Saggezza Eterna di cui nessun ricercatore serio è mai rimasto privo. Ma essa non è altro che uno strumento, un insieme d’indicazioni che mostrano la Via e propongono l’esperienza diretta. Sta a noi intuirne la bellezza, la capacità inerente di eliminare tutte le problematiche e le sofferenze umane, non sminuirne l’importanza e soprattutto applicarla alla vita. Fatto questo avremo trasformato, tramite la conoscenza, il piombo dell’ignoranza nel prezioso oro dell’illuminazione, ed avremo eliminato quelle incrostazioni che c’impedivano di vedere nella giusta luce quel tesoro che è sempre esistito in noi e negli altri.
Messaggio del 22-01-2009 alle ore 13:02:46
L'han detto, ma resta attivo solo per un tot di minuti !!    
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Editato da Hachiko il 22/01/2009 alle 13:03:12
Messaggio del 22-01-2009 alle ore 12:37:35
ditelo che è attivo l'edit dei messaggi, cavolo
Messaggio del 22-01-2009 alle ore 12:35:48
condivido la tua visione, quindi invito i giovani a non fidarsi di alcune università... iscriversi a Psicologia significa scegliere la disoccupazione considerando tutte le condizioni attuali appena descritte... e anche se qualcosa riuscisse a muoversi a livello legislativo oramai gli psicologi in circolazione sono comunque in numero eccessivo...


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Editato da Cintamani il 22/01/2009 alle 12:36:31
Messaggio del 22-01-2009 alle ore 12:22:04
Sono una profana del campo. Ho espresso un pensiero che è il risultato di punti di vista diversi di persone più competenti di me che hanno scelto indirizzi diversi partendo dalla medesima laurea. E, da potenziale cliente, mi chiedo chi sarebbe più adeguato qualora volessi "capirmi" meglio, anche se sono entrambi da escludersi in quanto mi conoscono, quindi la mia domanda è pura curiosità.
Non so se veniate ostacolati, mi sembra piuttosto che il nostro Paese si evolva nella pratica molto lentamente e possibili campi di azione già frequentati in altri Paesi da noi rimangono a lungo pura teoria, inutilmente concretizzata in svariati indirizzi di laurea. Ma anche questo è un fenomeno che abbraccia tanti ambiti, e la ragione per cui molte persone competenti prendono e se ne vanno dove il loro particolare interesse può prendere forma e, giustamente, far guadagnare come si merita.     
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Editato da Hachiko il 22/01/2009 alle 12:23:03
Messaggio del 22-01-2009 alle ore 12:12:03
Hachiko, gli psicologi nel nostro paese e nel resto dell'Europa sono uguali, le diverse teorie in realtà non sono in guerra ma sono soltanto un modo di studiare in maniera approfondita i diversi aspetti della mente e della personalità, un mettere l'accento su un aspetto senza negare gli altri, poi se qualcuno vuole sembrare migliore finisce spesso per esaltare il suo modello teorico, ovvio...

il problema è un altro secondo me... nel nostro paese gli psicologi vengono sistematicamente ostacolati e vengono osannati gli pseudoterapeuti della tv, in Europa e negli USA invece il lavoro dello psicologo è normale...
Messaggio del 22-01-2009 alle ore 10:28:58
Con la differenza che quando un avvocato è un incompetente non passa "inosservato"....Come dire, c'è più possibilità di salvezza .
Messaggio del 21-01-2009 alle ore 22:07:18
Voi siete fortunati....noi avvocati siamo 180.000, qunidi stiamo, molto, molto peggio.
Messaggio del 21-01-2009 alle ore 10:00:36
Per fortuna dell'asino dell'amiata si occupa un altro settore che ignoro e spero di ignorare sempre. Il punto è che in ogni settore ci sono gli incompetenti, e non credo sia questo il problema maggiore nel vostro caso, anche se molti tendono a generalizzare e a fare di tutta l'erba un fascio (o una canna, dipende dai gusti ).
Credo che i problemi maggiori dalle vostre parti siano:
- la svalutazione del vostro settore (visto come un campo non eccessivamente complesso, fosse solo perchè manca la matematica , che riguarda un mondo particolarmente intrigante) incentivata anche dall'aggiunta di una serie di sottoindirizzi a mio dire superflui, spinge un numero eccessivo di persone a iscriversi a una facoltà che sembra aprire un sacco di strade diverse e che avrà anche il suo fascino, ma non penso sia alla portata di tutti;
- essendo una disciplina che ha a che fare con i processi mentali, ed è innegabile che i processi mentali siano ancora in parte sconosciuti, affrontati attraverso strade che possono evolversi, è difficile dire se ho davanti un incompetente o se i miei problemi sono talmente radicati che è difficile arrivare a una soluzione. Peraltro, l'arroganza e il senso di onnipotenza di cui spesso si inebriano quanti lavorano in settori medici (ma anche in altri settori, ovviamente) fa sì che sembri sempre il paziente quello che "non capisce niente e deve -per l'appunto- pazientare". Mai nome fu tanto azzeccato.
Morale: gli incompetenti continuano a lavorare e magari causano meno strepito che in altri settori (vedi alla voce: Polizia). In fondo, esistono varie scuole di pensiero, credo, nel campo della psicologia, e dunque chi può dire per certo che uno del campo è un incompetente e un altro no? Ma soprattutto, al profano del settore chi lo salva ?
Messaggio del 21-01-2009 alle ore 09:21:19
ciò che dici è vero.

ma il problema è che se uno sapesse fare lo psicologo dell'asino dell'amiata, quindi con risultati apprezzabili, non penso ci sarebbero problemi.
lo psicologo guadagnerebbe l'asino sarebbe conservato.
tutti felici

il dramma sono i ciarlatani.

che dicono di salvare l'asino e invece non lo riconoscono nemmeno.
Messaggio del 20-01-2009 alle ore 20:55:13
*Conservazione dell'asino .
Messaggio del 20-01-2009 alle ore 20:54:03
In ogni settore c'è gente che non sa fare il proprio lavoro. E' l'esperienza del singolo cliente, paziente o chicchessiachepaghi che fa la differenza.
Sul fatto che ormai manca solo lo psicologo dell'orsetto_teddy_che_non_dorme_più_con_me non posso che dar ragione a Cintamani: proprio qualche giorno fa leggevo di psicologi di nonricordoche, ma ricordo bene che sono rimasta un tantinello perplessa. Ma anche questo è un problema che riguarda ogni settore di studio e potenziale (dove"potenziale"è il più grosso eufemismo che io abbia coniato per quest'anno) lavoro: magari il progetto di ricerca sulla conservazione asino dell'amiata davvero un giorno diventerà una facoltà come quella già esistente per chi dovrebbe occuparsi dei giardinetti del Comune. Un modo come un altro per farci fessi e contenti.
Messaggio del 20-01-2009 alle ore 20:28:20
ma stet ngor appress ali pisicologi?


sdassssssssssssssssss
Messaggio del 20-01-2009 alle ore 11:32:19
gli psicologi sanno fare il loro lavoro, purtroppo invece di creare nuovi posti di lavoro tramite leggi ad hoc vengono soltanto aperti nuovi corsi di laurea in psicologia: nel frattempo i posti di lavoro disponibili tendono a diminuire

se i docenti di tali corsi sono psicologi esperti non ci sono problemi, se invece sono docenti di filosofia o pedagogia "riciclati" da altri corsi di laurea è ovvio che l'offerta formativa non è forse molto professionale...

la formazione universitaria in psicologia nel nostro paese è una delle migliori in Europa ma dopo la laurea è molto più facile trovare lavoro come psicologi è in altri paesi europei, strano paradosso

la figura dello psicologo scolastico non viene istituita dato che la relativa proposta di legge è sempre in discussione e non viene mai approvata; gli istituti scolastici si avvalgono saltuariamente degli psicologi delle ASL: la presenza fissa di uno psicologo è vissuta spesso come pericolosa da molti insegnanti quindi meglio usarlo solo nei casi difficili (ed invece lo psicologo scolastico dovrebbe agire in termini di prevenzione, non essere chiamato quando la barca è quasi affondata, usanza tipica del nostro paese)

riguardo le selezioni per l'accesso ai corsi di laurea in psicologia sono contrario, tutti hanno il diritto di studiare ma devono essere informati in maniera corretta sulle estreme difficoltà di inserimento lavorativo dello psicologo e non illusi: il mercato della psicologia è saturo e lo sara' ancora per molti anni dato che il governo non interviene e il numero di giovani psicologi continua ad aumentare ai limiti dell'assurdo, quindi è preferibile scegliere una facoltà diversa

...
Messaggio del 19-01-2009 alle ore 12:41:42
la morte degli psicologi

sono gli psicologi che non sanno fare il proprio lavoro.
e l'unica conseguenza è il discredito che rimandano alla propria categoria.

pagare 65 euro per uno specialista che sa fare il proprio lavoro direi
che è la prassi.
Messaggio del 03-01-2009 alle ore 17:27:02

ti vorrei vedere pagare la parcella di uno psicologo italiano


la mia si prende 65eurima li vale tutti
Messaggio del 30-12-2008 alle ore 10:47:46
il problema delle iscrizioni all'università e degli indirizzi da scegliere non è un problema solo di psicologia, anche il numero degli architetti è abnorme in Italia, ci sono più architetti in Italia che in Francia-Germania-Inghilterra messi insieme, ma a questo un parziale rimedio è stato adottato: il numero chiuso. Come ha detto qualcuno, ci si potrebbe iscrivere a medicina, ed io dico ingegneria. Siamo arrivati al punto di dover importare gli ingegneri dalla Romania (Val di Sangro è piena di ingegneri rumeni, mentre molti architetti indigeni vanno a spasso).

Meglio formarne pochi ma buoni.
Messaggio del 30-12-2008 alle ore 06:01:59
il problema è che poche persone che si iscrivono ci credono veramente in quello che stanno per fare, lo fanno perchè è trendy perchè è affascinate il problema è che dovrebbero fare una scrematura CON I CONTROCAZZI prima che le persone possano iscriversi, e non i test ridicoli che vengono superarti solo da chi scopiazza o dal rincoglionito che ha studiato di più l'estate.
Messaggio del 29-12-2008 alle ore 21:47:09
Luzy, ti vorrei vedere pagare la parcella di uno psicologo italiano
Cmq mi sembra che in molti altri paesi ci sono sempre stati psicologi che lavorano per le scuole, cosa che invece non accade qui.
Messaggio del 26-12-2008 alle ore 02:52:00
allora al posto di fare psicologia, fate medicina + psichiatria
Messaggio del 22-11-2008 alle ore 22:03:31
menomale che ho deciso di cambiare ramo
ma la psicologia rimane cmq la mia passione più grande

Messaggio del 22-11-2008 alle ore 09:30:17
io penso che uno psicologo serva solo ad uno studente di psicologia, per fargli capire la grande cazzata che ha fatto!!

adesso leggo libri di psicologia solo per passione, e sopratutto leggo i libri che mi interessano, non quelle porcherie che danno all'università.

per il resto, ho definitivamente chiuso con il mondo della psicologia, e meno male che non ho fatto il tirocinio, altrimenti era un altro anno buttato nel cesso!!!

sdasssssssssssssssssssss
Messaggio del 21-11-2008 alle ore 23:05:05
alcuni psicologi italiani hanno scritto testi stupendi proprio in Argentina infatti... qui li avrebbero ostacolati qui da noi oramai siamo arrivati alla presa in giro... ti usano solo come pollo per i corsi di formazione...
Messaggio del 21-11-2008 alle ore 23:00:16
una situazione desolante, ma penso che dipende degli italiani che pensano che sono "perfetti" e di non avere bisogno di nessun aiuto, ma è possibile che in l'Argentina, paese povero, si tengono di più alla propria salute mentale?? mia sorella ha come pazienti la casalinga che va in studio con la borsa della spesa, per dare uno esempio, e parlo del privato...mi dispiace dirlo ma qui si sta troppo indietro!
Messaggio del 21-11-2008 alle ore 22:50:07
si parla oggi di "psicologia del traffico", "psicologia dei terremoti", etc. etc.

rendetevi conto dove siamo arrivati

(...)
Messaggio del 21-11-2008 alle ore 22:44:22


Mi permetto di scrivere queste righe solo perchè lo già fatto il Presidente dell'Ordine Nazionale degli Psicologi

Il numero degli psicologi nel nostro paese è semplicemente assurdo, siamo circa 65000 attualmente, più altri 70000 in formazione presso le università, fate voi il totale

...il totale è un terzo degli psicologi presenti in Europa

Siamo in tempi di recessione, molti enti pubblici e privati non esitano a ridurre il numero di psicologi da assumere e non rinnovano il contratto a chi già era stato assunto... la figura dello psicologo è vissuta come un optional, qualcosa di superfluo, a volte un "lusso", altre volte un modo per far vedere alla collettività che un comune o una provincia si danno da fare per i loro cittadini più sfortunati con progettini che spesso sono uno spreco di soldi, soldi con cui potrebbero invece essere assunti altri psicologi anche se per pochi mesi (...no comment)

Ai miei tempi mi dissero che era rimasto un po' di spazio solo nella psicologia del lavoro, oramai anche lì è tutto saturo...

il numero di psicologi è già sproporzionato per la situazione attuale, non so poi dove finiranno tutti quelli che sono ancora all'università o che si stanno specializzando... boh...

negli ultimi anni molte università italiane hanno dichiarato nelle loro guide, nei loro siti web e nei seminari che la professione dello psicologo è nuova, in ascesa, offre molti sbocchi lavorativi. Si tratta in realtà di sbocchi teorici, nel senso che non esistono oppure esistono solo in alcune grandi città come Roma e Milano ma non vi garantiscono certo di lavorare per anni... sono sbocchi inoltre possibili se siete laureati in psicologia, specializzati e con diversi anni di esperienza alle spalle... non potete accedervi come semplici laureati...

i posti per fare pratica professionale in enti pubblici, privati, negli ospedali etc. etc. non si trovano, dovete aspettare mesi se non anni... ci sono troppi laureati in psicologia... il tempo passa e la vita pure...

molti enti ed aziende sfruttano i neolaureati tramite tirocini e volontariati, così non li pagano poi forse ne assumono qualcuno quando serve e quando questo qualcuno inizia a pretendere condizioni lavorative migliori ovviamente non gli rinnovano il contratto, ne assumono un altro e illudono pure lui, anzi di questi tempi non assumono più...

che bello... tante giovani psicologhine da sfruttare gratis...

le università hanno fiutato l'affare e hanno improvvisato corsi di laurea in psicologia, molti docenti non sono neppure psicologi... altri lo sono e insegnano teorie vecchie, basta leggere le bibliografie...

insomma, lo stesso Presidente dell'Ordine ha dichiarato questa terribile situazione... il mercato è saturo... chi si iscrive a Psicologia è solo carne da macello, la laurea non basta per fare lo psicologo, gli enti non hanno soldi e sfruttano i giovani psicologi gratis, le persone che ricorrono allo psicologo non sono poi così numerose... certo si parla molto di psicologia nelle riviste, in televisione, ma finisce tutto lì...

vi stanno a fregà....

studiare psicologia è molto affascinate... ma il lavoro dello psicologo è pesante ed è completamente diverso dalla vita dello studente...

molti studiano per dieci anni (nella reltà divengono 12-13), diventano terapeuti e si accorgono che è pesante stare a contatto tutti i giorni con la sofferenza psicologica delle persone... poi farlo con una situazione lavorativa precaria lo è ancora di più...

molti ragazzi si sono iscritti a psicologia per un desiderio inconscio di curare loro stessi... ma per fare questo andate da un terapeuta, gustatevi con calma i libri di psicologia ed iscrivetevi ad un'ALTRA facoltà, quella di Psicologia sforna disoccupati.

Cercate nuove facoltà, non fidatevi...

il lavoro da psicologo nel nostro paese è "morto"...

negli ultimi anni è aumentato il numero degli psicologi e degli iscritti a psicologia ma nello stesso tempo il lavoro è diminuito, i governi di destra e di sinistra non hanno fatto nulla, quindi se ai miei tempi la situaizone era già in declino adesso è praticamente distrutta...

nel 2002-3 ci presentavamo in 10-15 agli avvisi pubblici, adesso minimo 100 ...in molti casi adesso non vi fanno neppure partecipare ai concorsi perchè richiedono lauree e specializzazioni particolari ed anni di pratica... quindi è come non avere la laurea se non puoi usarla...

non iscrivetevi più... date retta a me

Grazie per l'attenzione

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_*^La morte degli Psicologi^*_

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