Messaggio del 27-09-2005 alle ore 16:14:59
certo ke è meglio la A4,ha un motore da paura,ben rifinita,materiali discreti,1900 non un 1300 del cazzo ke per farlo camminare lo devi prendere a calci e sopratutto,almeno non se ne cade a pezzi dopo 3 mesi ke l'hai comprata
Messaggio del 27-09-2005 alle ore 16:09:20
cmq le makkine cinesi oltre ke copiate sono pure sciapite,ci metto qualcosina sopra ma preferisco comprare una makkina ke mi piace
Messaggio del 09-09-2005 alle ore 02:10:50
Prima delle eprom e del sistema di iniezione elettrica (seguito dal sistema di iniezione diretta) infatti c'erano le famossissime automobili a carburatore...
Le auto italiane erano (tanto tempo fà) le migliori in circolazione perchè quando si parlava di automobili si parlava di meccanica...
Oggi purtroppo siamo nel 2005, l'italia è la prima nazione nel mondo che introdusse il ciclo diesel (brevetto venduto alla Germania negli anni 80)... Grazie alle grandi menti italiane si è sviluppato il sistema di iniezione diretta del gasolio, seguito dal genialissimo multijet dall'elettronica sofisticatissima...
Le case automobilistiche di tutto il mondo hanno seguito l'esempio della fiat, perchè è stata la prima azienda a capire che la continuità di erogazione della potenza e la maggiore fluidità di azione del motore a 4 tempi si è ottenuto grazie allo sviluppo del motore a 4 cilindri... Sincronizzati in modo che uno di questi cilindri sia sempre in fase attiva...
Il variatore di fase,é un brevetto Alfa Romeo... L'unica cosa che non hanno inventato gli italiani è la combustione speciale del pistone rotatorio (Wankel).
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La sostanza italiana c'è ma le auto non vanno un caxxo... I motori a benzina sono alcoolizzati (bevono come delle spugne), i progetti sono i migliori che esistano sulla faccia della terra, ma poi quando le prendi nuove ti danno problemi (causati dalle incompetenze e dal menefraghismo di molti operai e responsabili dei vari settori di produzione)...
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NON E' UN FILTRO A CIPOLLA DI BAGNAROLA PER INNAFFIARE O UN TUBO DI FERRO APPESO DIETRO ALLA MACCHINA A FARE I MOTORI!!
E' vero comunque la mia auto è di 7^a mano, con 7 litri di benzina ci faccio più di 100km (è un benzina)dentro la città con il record extraurbano di 21.7 km/l... Vammelo a fare con la punto benzina... NON DICO BALLE IN FAMIGLIA MOLTI HANNO GUIDATO QUESTE AUTO...
Sottolineo che io non ho il genialissimo sistema iV-tec Honda DOHC ovvero la fasatura variabile delle valvole sull'aspirazione e sullo scarico (RIPETO BREVETTO ALFA ROMEO), alla mia età non posso permettermi di mantenere un B16B Spec-R da 160cv... (mio cugino ne aveva una e non consumava nonostante avesse il piede pesantissimo, ha comprato il multijet e li sono iniziati i dolori e i rimpianti)
Avrei comprato volentieri anche il modello con la fasatura delle valvole variabili solo sull'aspirazione (SOHC)...
Poi non ho il filtro conico e neanche un tubo di ferro come terminale...
I veri motori italiani oramai si vedono solo sulle supercar Ferrari e Maserati... A me dispiace molto per come sta andando il settore automobilistico del nostro paese... Ero un nazionalista doc... Sognavo sempre che a 18 anni mi sarei fatto una bellissima Fiat... un pò meno l'Alfa...
Ma le scelte dell'azienda e la qualità dei prodotti sono scesi ai minimi livelli con la Bravo, Brava, Marea, Palio, Punto (pre restyling),e purtroppo l'auto dei miei sogni la Barchetta... e anche se escono i nuovi modelli bisogna attendere ancora molti anni prima che l'azienda riesca a ricreare auto competitive per il mercato...
La turbina a geometria variabile che adesso è installata sui nuovi ducato 2.8 diesel fa morire anche me... Ma la sovralimentazione non è il migliore amico di un motore, che sia un supercharger o un turbo... Il vero motore è il classico 4 cilindri aspirato (qualunque sia il tipo di iniezione)...
Gli italiani stanno distruggendo la Fiat...
Quote:Sicuramente le auto cinesi saranno migliori delle auto italiane (non è una battuta). Non comprerò mai un'auto italiana che ha gli interni scricchiolanti e motori a doppio albero a cammess che non vanno un caxxo... Per non parlare dei nuovi sistemi a gasolio ad iniezione diretta con turbine a geometria variabile...
PRIMA DELLE EEPROM.... I MOTORI CAZZUTI LI FACEVANO GLI ITALIANI... E IL DOPPIO ALBERO A CAMMES E' L'UNICA SOLUZIONE PER AVERE LA FASATURA VARIABILE DELLA DISTRIBUZIONE NEI MOTORI AD ALTE PRESTAZIONI.... NON E' UN FILTRO A CIPOLLA DI BAGNAROLA PER INNAFFIARE O UN TUBO DI FERRO APPESO DIETRO ALLA MACCHINA A FARE I MOTORI!!
E DA QUANDO HANNO INVENTATO LA TURBINA A GEOMETRIA VARIABILE... SOFFRO DI EIACULAZIONE PRECOCE!!!
------------ Editato da Herzog il 08/09/2005 alle 22:26:29
Messaggio del 05-09-2005 alle ore 16:54:36
Sicuramente le auto cinesi saranno migliori delle auto italiane (non è una battuta).
Non comprerò mai un'auto italiana che ha gli interni scricchiolanti e motori a doppio albero a cammess che non vanno un caxxo...
Per non parlare dei nuovi sistemi a gasolio ad iniezione diretta con turbine a geometria variabile...
Messaggio del 05-09-2005 alle ore 12:38:25
e che era una novitá? la Mercedes.la BMW.la VW...hanno voluto sfruttare i cinesi fin´ora? e mo s´attachene....4 mesi fá sono arrivate le prima macchine a poco prezzo qui,mo so cactus amari....a scorte la pacchia
La Cina comincia a far paura anche ai più prestigiosi produttori d'auto del mondo, i tedeschi. Entro fine anno, secondo la Frankfurter Allgemeine, la Repubblica popolare avrà strappato alla Germania il posto di terzo produttore mondiale di auto dopo Usa e Giappone. E come fecero nipponici e coreani decenni addietro, i cinesi cominciano a pensare all'export. Anche in Europa.
"Sono appena agli inizi, ma li consideriamo già un concorrente che alla lunga va preso sul serio", dice Bernd Gottschalk, presidente dell'associazione tedesca dei costruttori d'auto. La sfida cinese arriva nel momento peggiore. Proprio mentre i rialzi dei prezzi decisi spudoratamente dalle compagnie petrolifere e l'elevato carico fiscale per litro di super hanno portato il prezzo della benzina, qui nella patria delle grosse cilindrate, al massimo storico di 1,42 euro al litro. E mentre alcuni produttori tedeschi, alle prese con la debolezza del mercato interno, affrontano duri programmi di tagli agli esuberi e di risparmi nei costi di produzione.
Sul fronte del prezzo della benzina non c'è da stare allegri. Economisti e istituti di ricerca consigliano ai consumatori di prepararsi al peggio. Cioè a un'impennata fino a 1,50 euro al litro. Se l'attuale opposizione conservatrice vincerà le elezioni, come i sondaggi prevedono, ridurrà la tassazione ecologica sui carburanti. Il governo intanto ha già messo mano alle riserve strategiche di petrolio.
Lo sfondo della sfida cinese insomma è difficile. Il primo importatore di auto made in China in Germania, Henk Reinders, offre alla clientela a soli 14mila euro il "Landwind", un suv (fuoristrada confortevole) che ricorda un vecchio modello Opel. 14 mila euro, inclusi climatizzatore, cerchi ruote in lega e selleria in cuoio. "Rispetto ai prodotti tedeschi la qualità è miserabile, ma il prezzo è imbattibile", dice. Un olandese di 27 anni, Peter Bijvelds, si è assicurato l'esclusiva della vendita in Europa dei prodotti di Jiangling motor company.
Sono auto semplici, senza alcuna originalità, copie spudorate di prodotti europei. Come la Zhonggua, limousine tutta ispirata alle grosse Mercedes, prodotta da Brilliance, azienda che collabora con Bmw producendo su licenza le sue sportive di lusso per il mercato cinese del boom. O come i vari modelli Chery, una marca specializzata nel copiare piccole e medie tedesche. "Anche giapponesi e coreani cominciarono così, e all'inizio noi li deridevamo", avverte Gottschalk. La presenza di marchi cinesi quest'anno sarà la grande novità al salone dell'auto di Francoforte. Secondo Paul Gao, analista a McKinsey, "i cinesi avranno bisogno di cinque anni per offrire prodotti competitivi anche quanto a qualità. E anche allora, i produttori tedeschi conserveranno un vantaggio tecnologico, di stile e di immagine.
Per altri paesi costruttori di auto la sfida cinese si annuncia ancor più pericolosa. Intanto i problemi di alcune marche tedesche vanno avanti: Volkswagen, secondo Der Spiegel, si prepara a negoziare col sindacato la soppressione di 10mila posti di lavoro e a delocalizzare in Marocco. DaimlerChrysler è sotto inchiesta per sospetto di insider trading da parte dei suoi manager, forse informati in anticipo delle recenti dimissioni del ceo Juergen Schrempp.