Ruote & Motori

Milano,ora a inquinare sono i freni
Messaggio del 28-03-2008 alle ore 08:16:24
e meno male che non ci vanno, certe volpi farebbero solo sprecà soldi ai genitori
Messaggio del 28-03-2008 alle ore 08:13:12
Esatto. Ci sono ragazzi che rinunciano all'università e vanno in fabbrica per comprarsi il macchinone (diesel) e lavorano per mantenerlo. Tutte volpi
Messaggio del 27-03-2008 alle ore 16:05:31
a mio avviso 30mila km l'anno giustificano l'acquisto di un diesel, anche se di poco. io penso che il discorso di anvedi sia contro quelli che comprano la panda o la 500 (o qualunque altra utilitaria) diesel pur facendo sui 10mila km/anno praticamente sempre in città. un'altra cosa che non sopporto sono i giovani di età compresa tra il diploma e il matrimonio (diciamo con un certo ottimismo tra i 20 e i 30 anni) che si comprano macchine tipo alfa 147, audi A3, bmw serie 1, VW golf e affini, tutte rigorosamente 2.0 o 1.9 diesel e indebitano la famiglia. ovviamente per loro queste macchine sono inutili, essendo auto da famiglia che invece essi utilizzano "pe' ji a fà li macill a la discotec a riccion" alimentando tutto un circolo vizioso che è meglio non nominare...

io penso che una scelta ponderata al momento dell'acquisto sia l'unica cosa intelligente da fare, visto che in ogni caso la macchina serve a tutti. invece oggi la macchina si compra per moda...
Messaggio del 27-03-2008 alle ore 15:34:57
so che non sono molti, ma con la benzina 30.000km all'anno sarebbero costati di più
Messaggio del 27-03-2008 alle ore 15:33:23
...e sui rincari, sono almeno tre anni che vado dicendo che si sarebbe arrivati alla parità con la benzina...di pari passo con la diffusione dei diesel
Messaggio del 27-03-2008 alle ore 15:32:00
Andy...la Panda diesel? ma dove cavolo ci devi andare con la Panda diesel? io le vieterei le utilitarie diesel. Per legge le auto diesel dovrebbero averle solo chi dimostra di percorrere un certo numero di chilometri all'anno. Oppure quelle "signore" che vanno a fare spese con i Suv diesel...
Messaggio del 27-03-2008 alle ore 08:34:59
ho comprato la panda diesel 2 anni fa

chi se l'aspettava un rincaro simile

Messaggio del 26-03-2008 alle ore 19:40:32
preferenze nel tuo caso negli altri casi ti dico che il diesel va di moda.

ma mio padre che fa 50mila km l'anno guida auto diesel da 24 anni, in termini di consumi e con quelle percorrenze conveniva. ora non più di tanto, visti i prezzi e i consumi. io adesso comprerei una panda a metano.
Messaggio del 26-03-2008 alle ore 19:30:50
Allora, che ne dite di convertire tutte le vostre inquinanti auto a gasolio con delle bellissime e pulitissime auto a benzina?
Ma dico io...come si fa a comprare la nuova Panda o la nuova 500 a gasolio? O la Y o qualsiasi altra utilitaria...ragazzi, con il lavoro che faccio e mio padre, prima di me, mai avuto auto diesel...sempre e solo ed esclusivamente a benzina e di certo non utilitarie...ci sarà un perchè...no?
Messaggio del 21-03-2008 alle ore 17:10:22
vieni tom, che ti porto al pascolo con loro, dovresti sentirti a casa...
Messaggio del 21-03-2008 alle ore 16:37:01
L'agenzia punta il dito in primis sulle macchine e mezzi commerciali diesel. Dai tubi di scarico di questi mezzi fuoriesce il pericolosissimo Pm2,5, il più irritante per i nostri polmoni.

Sono sempre stato contrario ai diesel, mentre la gente compra solo diesel e tutte le promozioni di nuove vetture vengono fatte su quelle con motorizzazione diesel. Risultato: Il carburante diesel costa come la benzine, l'inquinamento e l'avvelenamento è pressochè totale, i costi dei trasporti delle merci e delle persone è alle stelle. Senza contare che la macchina diesel costa di più di quella a benzina, costa di più la manutenzione e il gasolio puzza che fa schifo. Lo stato gongola perchè incamera sempre più soldi da potersi fregare.
Adesso mi chiedo: Ma tutti quelli che hanno comprato una macchina nuova diesel negli ultimi anni, non si sentono un pò presi per il culo?
Messaggio del 21-03-2008 alle ore 16:35:03
Io l'ho sempre pensato







C. G.
Messaggio del 21-03-2008 alle ore 16:34:26
zio mich, con rispetto parlando, vai a pasce le vacche...

il famoso traffico di mandrie di milano...tzè
Messaggio del 21-03-2008 alle ore 15:26:03
anche e soprattutto le scorregge delle vacche. e sono serio, quegli allevamenti inquinano più delle macchine.
Messaggio del 21-03-2008 alle ore 13:37:48
ma non erano le scorregge delle vacche?
Messaggio del 21-03-2008 alle ore 13:27:25
Rapporto su aria:targhe alterne inutili

"Le targhe alterne in città per limitare il pericoloso Pm10? E' totalmente inutile". A scriverlo è il rapporto sulla qualità dell'aria 2007 redatto dall'Agenzia della Mobilità di Milano. Sono stati presi in considerazione anche gli anni precedenti e il risultato è una solenne bocciatura per i provvedimenti temporanei. E infine la novità: ad inquinare maggiormente non sono i gas di scarico ma le emissioni da attrito: vale a dire pneumatici e freni.

Impossibile impedire ai cittadini di far rotolare le ruote o schiacciare il pedale del freno. L'unico rimedio è diminuire il numero dei mezzi in circolazione. E quindi il rapporto sembra tirare la volata al contestato Ecopass, la tassa sulla circolazione nel centro storico per i mezzi più inquinanti. Già, ma quali sono questi veicoli "velenosi"? L'agenzia punta il dito in primis sulle macchine e mezzi commerciali diesel. Dai tubi di scarico di questi mezzi fuoriesce il pericolosissimo Pm2,5, il più irritante per i nostri polmoni.

La vera novità del rapporto è però il nuovo elemento messo all'indice come responsabile dell'inquinamento sono i freni e gli pneumatici. Tecnicamente viene definito come inquinamento da attrito, vale a dire che il contatto della gomma sull'asfalto e delle pastiglie dei freni sui dischi creano le microparticelle velenose che costituiscono il Pm10. E non c'è catalizzatore o filtro che possa, al momento, bloccare questo tipo di inquinamento. L'unica soluzione, drastica e di conseguenza irrealizzabile, sarebbe fermare i veicoli. Ma non temporaneamente.

L'analisi dei blocchi del traffico con l'utilizzo delle targhe alterne, che ha tenuto in considerazione anche le condizioni meteorologiche, ha dimostrato che l'impatto sull'aria non è stato significativo. Ben vengano, quindi, interventi duraturi nel tempo. E il faro viene dunque puntato sull'Ecopass, la tassazione dei veicoli inquinanti che entrano nel centro storico. Un deterrente per l'uso dei mezzi privati a vantaggio di quelli pubblici. Il rapporto, chiuso nel 2006, non ha però potuto stabilire l'impatto che questa pollution charge ha sull'aria. Per sapere l'effetto sui polmoni dei milanesi di questa tassa bisognerà aspettare almeno un anno.

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