Ruote & Motori

Il MOTORE (rotativo) del futuro?
Messaggio del 22-01-2012 alle ore 18:37:06
Anima sinceramente 400 km di autonomia, una batteria che dura più di 160.000 km, ricarica completa in meno di 3,5 ore e velocità massima si quasi 190 km/h mi sembrano molto più che sufficienti per il 90% degli utenti medi delle autovetture. Quando mai si fanno più di 100/150Km in un giorno? (ovviamente non vale per rappresentanti autisti etc etc). Quindi il problema non si pone perchè questo motore è la VERA ALTERNATIVA al motore a scoppio ( 1,80 litro).
Siamo d'accordo sui costi ancora poco accessibili. Chi una prevalentemente City Car non certo pensa a una Tesla. Tuttavia è solo una questione di produzione di massa, nel giro di qualche anno ( spero) questi motori verranno introdotto in tutte le categorie di auto
Messaggio del 22-01-2012 alle ore 17:58:34
bella veramente questa. speriamo bene...
Messaggio del 22-01-2012 alle ore 15:50:34
SuperB

anche in questo caso e' da tempo che sono un sostenitore della Tesla (guardate il design della S e capirete perche' improvvisamente TUTTE le altre auto di pari categorie e classe sembrano dei vecchi macinini a manovella, altro che quei pisciatori sempre uguali della AUDI ) e concordo con te i motori elettrici hanno buone potenzialita', anche se la vedo dura. Uno per i costi ancora molto alti e due anche per l'autonomia e la durata delle batteria (ok la TEsla e' avanti anni luce da questo punto di vista ma siamo ancora lontani dall'essere una REALE concorrente per i motori a combustione interna).

Cmq la speranza c'e'
Messaggio del 22-01-2012 alle ore 12:10:10
Mettetevi alla coccia che i motori del futuro non saranno a combustibile fossile, ne tantomeno a idrogeno finchè per ricavare l'idrogeno avremo bisogno di utilizzare il petrolio. Volete veramente vedere il motore del futuro?




E non è una bufala! La Tesla Motors un'anno fa si è quotata in borsa a New York, avendo un successo enorme visto che le richieste di azioni sono state di molto superiori a quanto offerto. L'unico neo è che le auto in questione costano sui 100.000 euro in Italia con un solo modello sportivo in listino. E' in arrivo però una berlina più lussuosa, la Tesla Model S, che verrà proposta in America da 49.000 dollari in sù. In Europa quindi non dovrebbe costare più di una Ampera o Volt.



Questo è il futuro signori!

E la Fiat sta adesso iniziando a montare i 5,2 benzina!

ABISSO
Messaggio del 21-01-2012 alle ore 16:13:41
eh, ma preferisco roba meno...ricercata
Messaggio del 20-01-2012 alle ore 21:08:03
Peccato! quella era una moto con i controcazzi
Messaggio del 20-01-2012 alle ore 11:49:49
ma io l'RS non ce l'ho più
Messaggio del 19-01-2012 alle ore 16:32:41
Chiacchiaronetto la tua RS 250 monta 2 carburatori da 34
Messaggio del 19-01-2012 alle ore 01:25:56
vabbò, ma il runner 180 è na cosa da feroce
albertone

Messaggio del 18-01-2012 alle ore 21:59:31
Sulla carta si può fare,solo che un carburatore da 26 mi sembra molto piccolo per un mille,il mio runner 180 montava un 29,solo se sono riusciti a fare una miscela ricca di aria e con poco carburante o con un turbocompressore sempre con molta aria e poco carburante. Però dal banco alla strada ce ne passa.
Messaggio del 18-01-2012 alle ore 20:10:30
Pare che non sia tanto innovativa come idea... ovvero esistevano già motori fokker, e quelli di una moto tedesca con la stessa architettura.
Messaggio del 18-01-2012 alle ore 11:21:58
non ci sono sempre io, ma quando vieni chiedi di michele
Messaggio del 17-01-2012 alle ore 20:58:56
...lo sò....mi ha appena illuminato Hendrix dicendomi dell'orario filone....allora trà non molto ci si becca
Messaggio del 17-01-2012 alle ore 19:30:53
none, quale 5 del mattino apriamo alle 9 e mezza però vi accolgo volentieri a braccia aperte

sampei si presenta alle 2 di solito l'ultima volta voleva andare a madrid...
Messaggio del 17-01-2012 alle ore 17:54:36
...allora mi dai il nullaosta per venirmi a mbriacare alle 5 del mattino.....mà Sampei priparete
Messaggio del 17-01-2012 alle ore 11:08:41
io queste affinità non ce le trovo. cioè, il de bei è un motore tradizionale, a 2 tempi, con i cilindri disposti non in linea o a V, ma intorno al centro. è come se fossero tanti V, uno dietro l'altro. l'affinità è più coi motori a stella degli aerei, e qui mi trovi d'accordo. se andiamo a vedere, anche nei motori tradizionali c'è moto rotatorio: l'albero gira comunque. ma i pistoni hanno moto rettilineo, esattamente come nel de bei. nel wankel, invece, il rotore stesso ha moto rotativo.
ci sono anche motori con pistoni tradizionali, ma con i cilindri che ruotano intorno al loro asse. o altri tipi di motore...devo ritrovarli. ma il motivo per cui i tradizionali sono ancora utilizzati è che siamo arrivati a grandissimi livelli di affidabilità, robustezza e ottime prestazioni.
anche le macchine a idrogeno utilizzano motori a ciclo otto. non c'è necessariamente complotto, semplicemente non hanno trovato di meglio
Messaggio del 17-01-2012 alle ore 02:29:32
Per l esattezza sono 43 anni....la NSU Ro80 e' stata presentata nel 1969....l affinita' col De Bei.....consiste che sono entrambi motori rotativi.....il Wankel con un rotore a forma di rene triangolare all interno di uno statore......mentre il De Bei sono dei veri pistoni dentro cilindri contrapposti di 90°....che girano a sequenza, in pratica la funzione di rotore lo farebbe l albero In linea di massima il principio del motore rotativo e' identico, anche se con tecniche diverse.....ora pero' bisogna vedere la durata di questo motore.....perche' il Wankel alla fine degl anni '60 sembrava l uovo di Colombo, poi si e' rivelato un fiasco
Messaggio del 17-01-2012 alle ore 01:55:19
mbè, luca, e che cosa c'è in comune tra il wankel e il de bei?
tra l'altro non ho mica detto che la mazda è stata la prima a montarlo, ma rispondevo ad alex nathan. comunque mi sono sbagliato, non sono 20 anni che lo sviluppa, ma una buona trentina. infatti sono arrivati ad ottimi risultati con l'ultima generazione.

nerd, se vuoi ci siamo anche la mattina
Messaggio del 16-01-2012 alle ore 20:21:19
Messaggio del 16-01-2012 alle ore 20:21:06
...nò Ziomtch,ancora mi riesco a fà na serata a sà birreria,prima o poi c riuscirò
Messaggio del 16-01-2012 alle ore 20:19:23
Messaggio del 16-01-2012 alle ore 20:12:43
A dir la verita' il Wankel e' nato in casa N.S.U. e la prima auto che monto' questo motore fu' la Ro80....
Messaggio del 16-01-2012 alle ore 19:36:15
il wankel lo conosco, so com'è fatto e come funziona, e con questo non c'entra niente. questo ha pistoni tradizionali di motori a 2 tempi, mentre il wankel ha "pistoni" (perchè non sono pistoni) quasi triangolari ed è a 4 tempi. questo ha cilindri tradizionali, il wankel non ha cilindri ma camere a forma di rene all'interno del quale girano i "pistoni". infatti sulla mazda RX-8 il motore si chiama "renesis" per la forma a rene.
la mazda sviluppa il wankel da 20 anni: lo montava anche la RX-7 (quella di gran turismo o se avete visto fast and furious, quella di toretto all'inizio del film). offre una potenza molto superiore al tradizionale, ma il difetto non è tanto l'affidabilità, quanto la tenuta della fasce elastiche: infatti dopo un po' consuma olio. ma ha d "reni" da 650 cc l'uno, per una cilindrata totale di 1300 cc...e 240 cv e ha un sound unico e stupendo.

nerd, ma mica per caso frequenti la porta? magari ti cononosco....
Messaggio del 16-01-2012 alle ore 18:49:16
il motore rotativo è stato già montato su un'auto di serie (la Mazda, mi sembra fosse un 1500). Il motore ha ottime prestazioni, ma beve da paura e non è affidabile.
Messaggio del 16-01-2012 alle ore 17:38:46
...cazzo sei li top Ziomitch,la birra è la mia vita e mi fà sanghe pure quando scrivi di moto e muture
Messaggio del 16-01-2012 alle ore 02:59:16
E' un motore rotativo....

Il profilo della camera statorica è simmetrico rispetto ai due assi ortogonali baricentrici e prende il nome di epitrocoidale. Quello del rotore invece è su base triangolare equilatera, con lati leggermente convessi e prende il nome di triangolo di Reuleaux. Il contatto tra statore e rotore avviene ai tre vertici dell’organo in movimento, che strisciano sulle pareti dello statore; su queste sono praticate le luci per l'aspirazione della miscela aria-carburante e per lo scarico dei gas combusti, oltre che all’alloggio per una o più candele di accensione della miscela. Le basi dello statore sono costituite da due pareti piane, che presentano centralmente un foro per il passaggio dell'albero motore. La definizione della forma del profilo dello statore da parte dell’ Ing. Wankel derivava da uno studio condotto per via empirica; solo successivamente, il prof. Othmar Baier del Politecnico di Stoccarda, dimostrò che la forma era quella di un’epitrocoide, cioè una curva generata dal rotolamento di una circonferenza generatrice su di un’altra circonferenza fissa. Quando il punto che descrive la curva non giace sulla circonferenza, ma all’interno o all’esterno di essa, la curva diventa una trocoide, e rispettivamente viene chiamata ipotrocoide o epitrocoide. Un requisito importante delle trocoidi, affinché siano linee chiuse, è che il rapporto tra i diametri della circonferenza fissa e di quella mobile sia un numero intero: tale numero rappresenta pure il numero di archi costituenti la trocoide. Nel motore Wankel il rapporto tra i diametri delle circonferenza è 2:1. Se si vuole evitare che la trocoide presenti punti doppi, è necessario che il punto prescelto per tracciare il profilo si trovi all’interno della circonferenza generatrice (mobile). La scelta di tale punto e della sua distanza dal centro della circonferenza mobile (eccentricità) è del tutto arbitraria, così il numero di profili trocoidali utilizzabili per un motore a pistone rotante è teoricamente illimitato. Delle varie soluzioni teoriche possibili però, la soluzione con statore epitrocoidale a due lobi e rotore tri-lobato rappresenta quella più adottata e quella che Wankel utilizzò per il suo motore. Il profilo del rotore invece è quello del triangolo di Reuleaux; in seno a ciascuno dei tre lati del rotore, nel senso della profondità, è ricavata una nicchia che aumenta la cilindrata del rotore e soprattutto permette di migliorare la forma e le prestazioni fluidodinamiche della camera di combustione, altrimenti penalizzate dalla strozzatura di giunzione dei due lobi epitrocoidali. Il dimensionamento dello spessore della cassa statorica (misurato come distanza assiale tra le due facce laterali) non è soggetto teoricamente a nessuna limitazione: se lo spessore è eccessivo, tuttavia, la combustione risulterà lenta ed incompleta, mentre se è troppo piccolo la cilindrata risulta troppo piccola per un buon funzionamento del motore. Tradizionalmente il valore dello spessore è scelto pari a circa la metà del raggio della circonferenza circoscritta al rotore.

se fai un mix col motore a stella di un aereo ad elica....
Messaggio del 16-01-2012 alle ore 01:03:03
che c'entra il wankel, scusa...
Messaggio del 15-01-2012 alle ore 23:55:31
Praticamente De Bei ha fatto un mix....tra i motori a stella degl aerei ad elica ed il motore wankel...
Messaggio del 15-01-2012 alle ore 22:29:49
nerd, il birraio

mica è revlimiter quello. però ora ne voglio parlare con frankie
Messaggio del 15-01-2012 alle ore 20:10:39
No zio, ti sbagli.

Guarda bene questo link (da revlimiter)

MOTORE A PISTONI ROTANTI




Durante la seconda fase del lavoro di analisi del motore De Bei, condotta dalla MDA Multiphysics Diagnostic & Automation di Treviso, si è analizzato il comportamento del motore a pistoni rotanti mediante un modello dinamico implementato in Matlab Simulink. Si ipotizza che tutti i componenti del motore siano realizzati in lega di alluminio 2024-T3. [...]

Concludendo, questo motore apre ampi orizzonti di analisi per individuare soluzioni ottimizzate ad elevato rapporto potenza/peso attualmente non ipotizzabili con i normali motori a combustione interna.



Messaggio del 15-01-2012 alle ore 19:56:40
...Ziomitch ti posso chiedere che lavoro fai?
Messaggio del 15-01-2012 alle ore 19:53:54
un 1000 a 2t è ovvio che sprigiona quella potenza. la honda nsr 500 di mick doohan, quasi 20 anni fa, aveva quasi 200 cv...

quello è un motore a scoppio. a 2 tempi. cambia la disposizione dei cilindri e la forma dell'albero motore. sono stati ridotti gli attriti al minimo e quindi si è ottenuto un buon rendimento. niente di speciale. ma come sai benissimo, un motore al banco ha delle prestazioni, poi una volta montato sul veicolo (sempre che sia possibile, e non sembra proprio facile) le cose cambiano.
Messaggio del 15-01-2012 alle ore 19:46:19
Anima.....secondo me....e' tutto un business......e' impensabile che dopo 150 anni abbiamo ancora motori che fanno 15 km con un litro di benzina o gasolio......lo sviluppo dell idrogeno????????? l ibrido??????????l elettrico?????????????l aria compressa?????????????? se non ci fossero state delle vere e' proprie LOBBYE' S che hanno impedito lo sviluppo||||||||||||| Ora potremmo avere addirittura auto ad energia atomica....che con una barretta d uranio, grande come una caramella, potrebbero fare un milione di km........fidati
Messaggio del 15-01-2012 alle ore 19:20:19
...quoto Anima....
Messaggio del 15-01-2012 alle ore 19:12:21
Non lo so Luca...

io non sono un ingegnere e non posso ceto stabilire se le cose sono vere oppure no.

Certo e' che il motore come lo conosciamo e' un invenzione che risale a quasi due secoli fa e da allora poco o nulla e' cambiato a livello dei principi di base.

Poi e' anche vero che magari non si adottato innovazioni drastiche per motivi partici (che so affidabilita' scarsa, prestazioni non all'altezza, difficolta' produttive etc etc) ma che noi non conosciamo solo per ignoranza (non siamo specialisti) e non per forza a causa di complotti vari...

Messaggio del 15-01-2012 alle ore 18:45:01
IL VERO FUTURO E' QUESTO.....MA PER MOTIVI GEO-POLITICI NON LA VEDREMO MAI IN GIRO
Messaggio del 15-01-2012 alle ore 18:33:44

Quattro pistoni contrapposti a 90° uno dall'altro, fissati ad un unico albero centrale fisso con un eccentrico, che girano con moto rotatorio entro i rispettivi cilindri. Fasce elastiche superiori per assicurare la tenuta stagna del cilindro. Nel punto superiore lo scoppio, assicurato da tre scintille scoccate in sequenza da altrettante candele, a 160 gradi lo scarico, poi l'aspirazione attraverso una serie di travasi, a 180 gradi la compressione. Una fase per volta per ciascun pistone. Nessuna valvola. Ad alimentare il motore di complessivi 1000 cc è sufficiente un carburatore da 26.
I giri complessivi che può raggiungere a piena rotazione superano i 22mila al minuto, la potenza che esprime è di 460 cavalli».
Cifre da capogiro ma che Claudio De Bei è pronto a confermare, dati alla mano, dopo la misurazione al banco prova del primo prototipo realizzato con l'aiuto di amici attrezzisti. Il motore, in questi mesi, è esposto al museo dell'auto Bonfanti e sta attirando la curiosità non solo degli appassionati ma anche di progettisti e docenti universitari. Nelle prossime settimane un'èquipe della facoltà di ingegneria di Padova studierà attentamente il propulsore che potrebbe rivoluzionare il mondo dell'automobile.



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un mille che sprigiona 460 Cv ?

Se fosse vero io direi che sarebbe DAVVERO la piu' grande rivoluzione dopo l'invenzione del motore a scoppio !

Bhoo

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