Musica
A MATTER OF LIFE AND DEATH
Messaggio del 16-07-2006 alle ore 20:10:32
Sta per uscire l'ennesimo lavoro della Vergine di Ferro,siete pronti?
Eccovi qualche news!!
Il nuovo studio album degli Iron Maiden ha finalmente un titolo e sarà disponibile nei negozi tendenzialmente nella prima metà di Settembre.
La band ha iniziato a scrivere le canzoni di questo album verso la fine del 2005 dopo una breve pausa dalla fine dei loro show nei maggiori Festival europei e americani.
Poco dopo Natale i pezzi erano pronti per essere trasferiti nelle capaci mani del produttore Kevin 'Caveman' Shirley che ha lavorato al mix negli Sarm West Studios di Londra.
Chi segue con regolarità il nostro sito avrà senz’altro avuto modo di leggere le anticipazioni che Kevin ha fatto puntualmente pervenire durante le registrazioni.
Kevin Shirley ha prodotto tre studio album insieme a Steve Harris, oltre a due dei recenti DVD live. Quindi sembra proprio che lìaffiatamento tra Kevin e la band sia sempre molto forte.
Dalle parole di Kevin:”La Bestia è tornata! Abbiamo realizzato quest’album in soli due mesi, dalla partenza all’arrivo, dal picchiettare delle dita di Nicko al mix finale. Produrre un album dei Maiden è come stare seduti in cima e guidare uno di quegli enormi automi di Star Wars. E non c’è nulla che li possa fermare!”.
Sempre Kevin:”Mi sento onorato di aver assistito alla nascita di questo album. Ci sono state solo un paio di occasioni in tutta la mia carriera nelle quali ho ssentito che l’intero processo di registrazione era così completo come in questa occasione.” Come nei precedenti progetti, anche in questo “A MATTER OF LIFE AND DEATH”, tutte le tracce sono state registrate dal vivo in studio. Non ci sono state sovraincisioni, manipolazioni o altro del genere in nessuna fase della registrazione.
Steve:”Penso che sotto molti aspetti, questo è stato il più ‘facile’ album, in termini di registrazione, che abbiamo mai fatto. Tutto il processo creativo, dalla stesura dei testi alla registrazione finale, è stato molto naturale. In termini di contenuto abbiamo allargato ulteriormente i nostri orizzonti ancora una volta. Credo che ciò piacerà ai nostri fan ma sorprenderà comunque molte persone. Il suono che abbiamo ottenuto è molto potente per essere un album dei Maiden e ognuno di noi ha dato il massimo per creare qualcosa di cui essere immensamente fieri. E credo che lavorare così velocemente come abbiamo fatto con Kevin sia stato fondamentale per ottenere tutto ciò. Non vediamo l’ora di poter suonare queste nuove canzoni in tour. Abbiamo realizzato molti grandi show recentemente reintroducendo alcuni vecchi pezzi per poterli far sentire alle nuove generazioni di fan. Ma per noi risulta comunque molto più eccitante suonare live questi nuovi pezzi.”
Bruce:”Questo è senz’altro il miglior album che abbiamo realizzato da quando collaboriamo con Kevin. Su questo album sono raccolte molteplici sonorità e in alcune parti risulta veramente epico.”
La track list completa:
A MATTER OF LIFE AND DEATH
1. Different Worlds (Smith/Harris) 4.17
2. These Colours Don't Run (Smith/Harris/Dickinson) 6.52
3. Brighter Than a Thousand Suns (Smith/Harris/Dickinson) 8.44
4. The Pilgrim (Gers/Harris) 5.07
5. The Longest Day (Smith/Harris/Dickinson) 7.48
6. Out Of the Shadows (Dickinson/Harris) 5.36
7. The Reincarnation of Benjamin Breeg (Murray/Harris) 7.21
8. For The Greater Good of God (Harris) 9.24
9. Lord Of Light (Smith/Harris/Dickinson) 7.23
10. The Legacy (Gers/Harris) 9.20
Sta per uscire l'ennesimo lavoro della Vergine di Ferro,siete pronti?
Eccovi qualche news!!
Il nuovo studio album degli Iron Maiden ha finalmente un titolo e sarà disponibile nei negozi tendenzialmente nella prima metà di Settembre.
La band ha iniziato a scrivere le canzoni di questo album verso la fine del 2005 dopo una breve pausa dalla fine dei loro show nei maggiori Festival europei e americani.
Poco dopo Natale i pezzi erano pronti per essere trasferiti nelle capaci mani del produttore Kevin 'Caveman' Shirley che ha lavorato al mix negli Sarm West Studios di Londra.
Chi segue con regolarità il nostro sito avrà senz’altro avuto modo di leggere le anticipazioni che Kevin ha fatto puntualmente pervenire durante le registrazioni.
Kevin Shirley ha prodotto tre studio album insieme a Steve Harris, oltre a due dei recenti DVD live. Quindi sembra proprio che lìaffiatamento tra Kevin e la band sia sempre molto forte.
Dalle parole di Kevin:”La Bestia è tornata! Abbiamo realizzato quest’album in soli due mesi, dalla partenza all’arrivo, dal picchiettare delle dita di Nicko al mix finale. Produrre un album dei Maiden è come stare seduti in cima e guidare uno di quegli enormi automi di Star Wars. E non c’è nulla che li possa fermare!”.
Sempre Kevin:”Mi sento onorato di aver assistito alla nascita di questo album. Ci sono state solo un paio di occasioni in tutta la mia carriera nelle quali ho ssentito che l’intero processo di registrazione era così completo come in questa occasione.” Come nei precedenti progetti, anche in questo “A MATTER OF LIFE AND DEATH”, tutte le tracce sono state registrate dal vivo in studio. Non ci sono state sovraincisioni, manipolazioni o altro del genere in nessuna fase della registrazione.
Steve:”Penso che sotto molti aspetti, questo è stato il più ‘facile’ album, in termini di registrazione, che abbiamo mai fatto. Tutto il processo creativo, dalla stesura dei testi alla registrazione finale, è stato molto naturale. In termini di contenuto abbiamo allargato ulteriormente i nostri orizzonti ancora una volta. Credo che ciò piacerà ai nostri fan ma sorprenderà comunque molte persone. Il suono che abbiamo ottenuto è molto potente per essere un album dei Maiden e ognuno di noi ha dato il massimo per creare qualcosa di cui essere immensamente fieri. E credo che lavorare così velocemente come abbiamo fatto con Kevin sia stato fondamentale per ottenere tutto ciò. Non vediamo l’ora di poter suonare queste nuove canzoni in tour. Abbiamo realizzato molti grandi show recentemente reintroducendo alcuni vecchi pezzi per poterli far sentire alle nuove generazioni di fan. Ma per noi risulta comunque molto più eccitante suonare live questi nuovi pezzi.”
Bruce:”Questo è senz’altro il miglior album che abbiamo realizzato da quando collaboriamo con Kevin. Su questo album sono raccolte molteplici sonorità e in alcune parti risulta veramente epico.”
La track list completa:
A MATTER OF LIFE AND DEATH
1. Different Worlds (Smith/Harris) 4.17
2. These Colours Don't Run (Smith/Harris/Dickinson) 6.52
3. Brighter Than a Thousand Suns (Smith/Harris/Dickinson) 8.44
4. The Pilgrim (Gers/Harris) 5.07
5. The Longest Day (Smith/Harris/Dickinson) 7.48
6. Out Of the Shadows (Dickinson/Harris) 5.36
7. The Reincarnation of Benjamin Breeg (Murray/Harris) 7.21
8. For The Greater Good of God (Harris) 9.24
9. Lord Of Light (Smith/Harris/Dickinson) 7.23
10. The Legacy (Gers/Harris) 9.20
Messaggio del 16-07-2006 alle ore 20:20:44
Io non capisco proprio come possano ancora avere voglia di fare dischi gli Iron Maiden...
Vecchi, fuori moda, cotti creativamente.
Che cazzo li spinge ancora?
EH?
Sarà il vile denaro?
EH?
(tutto ciò è farsa, ironia, scherzo, ho iniziato ad ascoltare davvero la musica grazie agli IronMaiden, e per loro ho il massimo rispetto, sempre).
Io non capisco proprio come possano ancora avere voglia di fare dischi gli Iron Maiden...
Vecchi, fuori moda, cotti creativamente.
Che cazzo li spinge ancora?
EH?
Sarà il vile denaro?
EH?
(tutto ciò è farsa, ironia, scherzo, ho iniziato ad ascoltare davvero la musica grazie agli IronMaiden, e per loro ho il massimo rispetto, sempre).
Messaggio del 16-07-2006 alle ore 20:31:33
Già me tenè a fà pijià male.....
Già me tenè a fà pijià male.....
Messaggio del 16-07-2006 alle ore 23:16:22
Io la penso come Hannibal però senza farsa, sono stati un gruppo leggendario ma ora non hanno più ragione di esistere!!!
Io la penso come Hannibal però senza farsa, sono stati un gruppo leggendario ma ora non hanno più ragione di esistere!!!
Messaggio del 16-07-2006 alle ore 23:23:35
eppure suonano ancora...
chissà perché...
eppure suonano ancora...
chissà perché...
Messaggio del 16-07-2006 alle ore 23:26:09
cosa c'entra che suonano ancora? pure i Metallica suonano ancora
cosa c'entra che suonano ancora? pure i Metallica suonano ancora


Messaggio del 16-07-2006 alle ore 23:44:31
allora hanno ancora ragione di esistere, se suonano ancora.
Bisognerebbe chiedere, o tutt'al più chiedersi quale sia.
Io ho una mia idea, che riguarda l'artista e il confronto con l'arte che gli appartiene, o che sente sua, e anche il confronto con ciò che gli viene riconosciuto, e ciò che vorrebbe ancora arrivare ad esprimere.
ma potrebbe essere anche per soldi...
allora hanno ancora ragione di esistere, se suonano ancora.
Bisognerebbe chiedere, o tutt'al più chiedersi quale sia.
Io ho una mia idea, che riguarda l'artista e il confronto con l'arte che gli appartiene, o che sente sua, e anche il confronto con ciò che gli viene riconosciuto, e ciò che vorrebbe ancora arrivare ad esprimere.
ma potrebbe essere anche per soldi...
Messaggio del 17-07-2006 alle ore 00:16:35
giù le mani dagli iron maiden e dai metallica!!!
ROCK AND ROLL!!!
pellà, ma per milano a dicembre che mi dici?
giù le mani dagli iron maiden e dai metallica!!!
ROCK AND ROLL!!!
pellà, ma per milano a dicembre che mi dici?
Messaggio del 17-07-2006 alle ore 00:31:25
Ti piacciono i Metallica attualmete?
Ti piacciono i Metallica attualmete?
Messaggio del 17-07-2006 alle ore 02:24:18
Con tutto il rispetto che posso avere per i Metallica(li ho appena visti all'heineken...)mi sembra che tirano avanti la baracca giusto perchè il loro nome deve essere portato sempre e cmq avanti...ma ormai è ben noto che sono anni che non sfornano più un disco degno del nome che portano...infatti a Imola hanno riprosto tutta roba che aveva intorno ai 20 anni...ottima ma cmq vecchia...
I Maiden invece sono un'altra storia..il pubblico è sempre fedele,aumenta sempre più..i biglietti vanno sempre a ruba e i loro show sono sempre sold out. E c'è da dire che stanno in tour un anno si e l'atro pure(quasi..)con una carica di energia incredibile...con il rientro nel 99 di Dickinson sono rinati e hanno sfornato due ottimi album(2000 e 2003). Non ci sono i soldi come motivazione(credo che non siano poverett....) ma qui c'è proprio la voglia di suonare(basta vedere alla fine di uno show quanto sono sudati e contenti di ricevere l'abbraccio del pubblico) e di stupire ancora la gente che li ascolta da 25 anni come i ragazzini che hanno appena cominciato. Sono i miti della NWOBHM e portano e devono portare il loro nome sempre alto.
li avrei paragonati ai Metallica na 15ina d'anni fa ma ora il paragone secondo me è assolutamente impossibile.
Per il 2 dicembre siamo una dozzina che hanno già il biglietto in mano e c'è in memte di fare un piccolo pulmino da 16. però devi avere il biglietto perchè il concerto del 2 è già tutto esaurito da 6 mesi,mentre quello del giorno succesivo è ancora disponibile.
Fammi sapere
UP THE IRONS
Con tutto il rispetto che posso avere per i Metallica(li ho appena visti all'heineken...)mi sembra che tirano avanti la baracca giusto perchè il loro nome deve essere portato sempre e cmq avanti...ma ormai è ben noto che sono anni che non sfornano più un disco degno del nome che portano...infatti a Imola hanno riprosto tutta roba che aveva intorno ai 20 anni...ottima ma cmq vecchia...
I Maiden invece sono un'altra storia..il pubblico è sempre fedele,aumenta sempre più..i biglietti vanno sempre a ruba e i loro show sono sempre sold out. E c'è da dire che stanno in tour un anno si e l'atro pure(quasi..)con una carica di energia incredibile...con il rientro nel 99 di Dickinson sono rinati e hanno sfornato due ottimi album(2000 e 2003). Non ci sono i soldi come motivazione(credo che non siano poverett....) ma qui c'è proprio la voglia di suonare(basta vedere alla fine di uno show quanto sono sudati e contenti di ricevere l'abbraccio del pubblico) e di stupire ancora la gente che li ascolta da 25 anni come i ragazzini che hanno appena cominciato. Sono i miti della NWOBHM e portano e devono portare il loro nome sempre alto.
li avrei paragonati ai Metallica na 15ina d'anni fa ma ora il paragone secondo me è assolutamente impossibile.
Per il 2 dicembre siamo una dozzina che hanno già il biglietto in mano e c'è in memte di fare un piccolo pulmino da 16. però devi avere il biglietto perchè il concerto del 2 è già tutto esaurito da 6 mesi,mentre quello del giorno succesivo è ancora disponibile.
Fammi sapere

UP THE IRONS

Messaggio del 17-07-2006 alle ore 08:32:44
I Maiden sono la storia dell'heavy metal li rispetto anke se nn mi piacciono, forse sarà perkè ripropongono sempre la stessa formula musicale..cmq so gusti, i Metallica anke loro hanno lasciato un segno indelebile nella storia musicale loro mi sono sempre piaciuti e hanno avuto le palle o semplicemente nuovi stimoli x cambiare vedi Load che secondo me è un grande album,ora so quante critiche mi pioveranno addosso, per nn parlare di quel capolavoro dell Black Album...ma credo ke oggi nn abbiano più tanto da dire..ho ascoltato un pezzo nuovo proposto in un festival..beh...fa cagare...stanno incominciando ad essere ripetitivi,infatti sull'album nuovo ke stanno preparando nn sono per niente fiducioso. Li acolto sempre i Metallica nn più come prima anke perkè dopo che ho scoperto i TOOL...CHE STANNO NU PASS AVANTI...beh nn c'è trippa per gatti....
I Maiden sono la storia dell'heavy metal li rispetto anke se nn mi piacciono, forse sarà perkè ripropongono sempre la stessa formula musicale..cmq so gusti, i Metallica anke loro hanno lasciato un segno indelebile nella storia musicale loro mi sono sempre piaciuti e hanno avuto le palle o semplicemente nuovi stimoli x cambiare vedi Load che secondo me è un grande album,ora so quante critiche mi pioveranno addosso, per nn parlare di quel capolavoro dell Black Album...ma credo ke oggi nn abbiano più tanto da dire..ho ascoltato un pezzo nuovo proposto in un festival..beh...fa cagare...stanno incominciando ad essere ripetitivi,infatti sull'album nuovo ke stanno preparando nn sono per niente fiducioso. Li acolto sempre i Metallica nn più come prima anke perkè dopo che ho scoperto i TOOL...CHE STANNO NU PASS AVANTI...beh nn c'è trippa per gatti....
Messaggio del 17-07-2006 alle ore 08:39:29
Rovistando tra i miei cd ho ritrovato BRAVE NEW WORLD degli Iron...è bel pò che nn lo riascolto ma ricordo che questo disco nn mi era dispiaciuto anzi....
Rovistando tra i miei cd ho ritrovato BRAVE NEW WORLD degli Iron...è bel pò che nn lo riascolto ma ricordo che questo disco nn mi era dispiaciuto anzi....
Messaggio del 17-07-2006 alle ore 09:55:11
Mitici Maiden.
Anche i rollling stones girano ancora e fanno dischi e pare che la gente abbia ancora voglia di vederli e ascoltarli. E poi perchè dovrebbero andare in pensione i maiden, se a qualcuno non interessano, basta non comprare i cd e i biglietti dei live.
Fino a che esisteranno, un loro live è come una medicina, una volta ogni 2 anni, e si vive alla grande
Per chi ascolta metal i maiden sono un passaggio obbligato, l'80% delle band sono state in un qualche modo influenzate dai maiden.
Io ovviamente faccio parte del pulmino, pellà iniziamo a ritirà ste cazzo di caparre? ATE GODETE I MAIDEN!!!!!!!!!
Mitici Maiden.
Anche i rollling stones girano ancora e fanno dischi e pare che la gente abbia ancora voglia di vederli e ascoltarli. E poi perchè dovrebbero andare in pensione i maiden, se a qualcuno non interessano, basta non comprare i cd e i biglietti dei live.
Fino a che esisteranno, un loro live è come una medicina, una volta ogni 2 anni, e si vive alla grande
Per chi ascolta metal i maiden sono un passaggio obbligato, l'80% delle band sono state in un qualche modo influenzate dai maiden.
Io ovviamente faccio parte del pulmino, pellà iniziamo a ritirà ste cazzo di caparre? ATE GODETE I MAIDEN!!!!!!!!!
Messaggio del 17-07-2006 alle ore 10:13:40
Guardate che anche io sono un fan degli Iron Maiden
, ho detto semplicemente che ultimamente i loro lavori non sono assolutamente al livello del loro blasone, stesso discorso per i Metallica.
Ciò è confermato dal scelta dei pezzi da fare nei Live!
------------
Editato da Netiquette il 17/07/2006 alle 10:21:25
Guardate che anche io sono un fan degli Iron Maiden

Ciò è confermato dal scelta dei pezzi da fare nei Live!
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Editato da Netiquette il 17/07/2006 alle 10:21:25
Messaggio del 17-07-2006 alle ore 11:54:00
no netiquette, l'utlimo disco, st anger è una bella cagata, ma il gruppo non si tocca per quello che hanno fatto nel passato, vedi il succitato black album.
per i concerti di milano mi sa che non posso muovermi allora, ci vuole troppo anticipo e non posso pianificare, non ho idea di cosa mi aspetta a dicembre per l'università
sarà per la prossima volta.
cazzo! continuo a perdermeli! che nervi!
no netiquette, l'utlimo disco, st anger è una bella cagata, ma il gruppo non si tocca per quello che hanno fatto nel passato, vedi il succitato black album.
per i concerti di milano mi sa che non posso muovermi allora, ci vuole troppo anticipo e non posso pianificare, non ho idea di cosa mi aspetta a dicembre per l'università
sarà per la prossima volta.
cazzo! continuo a perdermeli! che nervi!
Messaggio del 17-07-2006 alle ore 12:02:46
"...and justice for all" è l'ultimo album dei Metallica!
"...and justice for all" è l'ultimo album dei Metallica!
Messaggio del 17-07-2006 alle ore 14:07:28
netiquette...tu mi sembri qualcuno di conosciuto
concordo cmq coll'eccelso hannibal sulla disamina dei gruppi che potrebbero tranquillamente smettere di suonare...
netiquette...tu mi sembri qualcuno di conosciuto

concordo cmq coll'eccelso hannibal sulla disamina dei gruppi che potrebbero tranquillamente smettere di suonare...
Messaggio del 17-07-2006 alle ore 16:20:01
http://www.youtube.com/watch?v=dNttRSMqOe0
uptheirons
http://www.youtube.com/watch?v=dNttRSMqOe0
uptheirons

Messaggio del 17-07-2006 alle ore 16:23:19
Benjamin Breeg was born in London on September 3rd, 1939.
After the deaths of his parents in a house fire in September, 1947, Breeg was sent to an orphanage in the East End. The cause of the fatal fire, to this day, remains unexplained. Breeg himself was present in the house at the time but escaped unharmed.
He was a bright child but very solitary, prompting one of his carers at the orphanage to state: "He has the demeanour of a child who seems to bear more weight upon his shoulders than any person should. What goes on behind his eyes makes one wonder what's troubling him." As well as his academic interests, Breeg also became interested in The Bible and expressed a desire to join the clergy.
Breeg was fostered by three families between 1947 and 1950 but each time, he was returned to the orphanage, unable to settle in any of the new homes that had offered to raise him.It was on his tenth birthday in 1949, that he began to experience nightmares that he himself later described as "the most vile and tortuous I have ever endured." Despite this, he went on to develop incredible talent as an artist and produced a large number of drawings, sketches and paintings. However, none of these survive and are believed to have been destroyed by Breeg himself. To this day, no one knows why. The subjects of these paintings, however, supposedly caused great consternation and distress among those who Breeg allowed to view them.
The verdict of one close friend who saw some of Breeg's work is as follows: "He says he paints what he sees. If this is true, I can only thank God I have no window into his mind."
Breeg's first job on leaving the orphanage, in 1954, was at a local Undertakers, where he was given the task of engraving headstones. His interest in the Bible had by now turned into what a colleague deemed to be "obsessive". He lived alone and little is known about his life between 1955 and 1959 other than that his interest in joining the clergy diminished. His obsession with the Bible, however, did not.
Breeg travelled widely between 1960 and 1970, visiting many different countries. Living for two years in Haiti before travelling to Eastern Europe where he lived between 1966 and 1969. He was forced to flee from Romania in 1969 following local Police investigations. He returned to England in March 1971. Upon his return, he was offered a position with the International Institute of Paranormal Investigation which he accepted.
Breeg wrote four books between 1971 and 1977. None of these, as far as can be ascertained, remain in print. All, however, concern the sights and cultures Breeg experienced while travelling. The emphasis in all four volumes is on the Occult practices of the countries visited.
Benjamin Breeg disappeared from his home on June 18th, 1978. All efforts to locate him proved unsuccessful.
Benjamin Breeg was born in London on September 3rd, 1939.
After the deaths of his parents in a house fire in September, 1947, Breeg was sent to an orphanage in the East End. The cause of the fatal fire, to this day, remains unexplained. Breeg himself was present in the house at the time but escaped unharmed.
He was a bright child but very solitary, prompting one of his carers at the orphanage to state: "He has the demeanour of a child who seems to bear more weight upon his shoulders than any person should. What goes on behind his eyes makes one wonder what's troubling him." As well as his academic interests, Breeg also became interested in The Bible and expressed a desire to join the clergy.
Breeg was fostered by three families between 1947 and 1950 but each time, he was returned to the orphanage, unable to settle in any of the new homes that had offered to raise him.It was on his tenth birthday in 1949, that he began to experience nightmares that he himself later described as "the most vile and tortuous I have ever endured." Despite this, he went on to develop incredible talent as an artist and produced a large number of drawings, sketches and paintings. However, none of these survive and are believed to have been destroyed by Breeg himself. To this day, no one knows why. The subjects of these paintings, however, supposedly caused great consternation and distress among those who Breeg allowed to view them.
The verdict of one close friend who saw some of Breeg's work is as follows: "He says he paints what he sees. If this is true, I can only thank God I have no window into his mind."
Breeg's first job on leaving the orphanage, in 1954, was at a local Undertakers, where he was given the task of engraving headstones. His interest in the Bible had by now turned into what a colleague deemed to be "obsessive". He lived alone and little is known about his life between 1955 and 1959 other than that his interest in joining the clergy diminished. His obsession with the Bible, however, did not.
Breeg travelled widely between 1960 and 1970, visiting many different countries. Living for two years in Haiti before travelling to Eastern Europe where he lived between 1966 and 1969. He was forced to flee from Romania in 1969 following local Police investigations. He returned to England in March 1971. Upon his return, he was offered a position with the International Institute of Paranormal Investigation which he accepted.
Breeg wrote four books between 1971 and 1977. None of these, as far as can be ascertained, remain in print. All, however, concern the sights and cultures Breeg experienced while travelling. The emphasis in all four volumes is on the Occult practices of the countries visited.
Benjamin Breeg disappeared from his home on June 18th, 1978. All efforts to locate him proved unsuccessful.
Messaggio del 17-07-2006 alle ore 20:40:06
Troppo fregno,ejià che si beccat Lord Worm!!! Mi hai fatto godere con questa piccola chicca! Certo che non hanno proprio scelto un pezzo piùttosto commerciale per far uscire il singolo che anticipa l'album.....
Sapiente che dici??
Troppo fregno,ejià che si beccat Lord Worm!!! Mi hai fatto godere con questa piccola chicca! Certo che non hanno proprio scelto un pezzo piùttosto commerciale per far uscire il singolo che anticipa l'album.....
Sapiente che dici??

Messaggio del 17-07-2006 alle ore 20:42:35
Il 14 agosto uscirà il singolo apripista del nuovo disco: THE REINCARNATION OF BENJAMIN BREEG e si tratterà di una uscita speciale, fuori dalle dinamiche di classifica.
Ha dichiarato Steve Harris:“Si tratta di un album molto intenso e volevamo presentarlo con un brano che lo rappresentasse appieno, più che con un pezzo breve che ci facesse entrare in classifica.
" Benjamin Breeg" è un ottimo assaggio dell'album: riff molto heavy e liriche oscure, un pezzo potente e d'atmosfera che davvero sintetizza quello che l'album rappresenta per noi. E' stata una scelta naturale”.
Il singolo sarà disponibile in 2 formati:
Limited Edition CD 2 pezzi
1.The reincarnation of Benjamin Breeg
2.Hallowed be thy Name (Radio 1 ‘Legends’ Session)
Limited Edition 7 pollici picture disc
(che conterrà un adesivo con il ‘Crossed Gun Logo’)
1.The Reincarnation of Benjamin Breeg
2.Run To The Hills (Radio 1 ‘Legends’ Session)
3.The Trooper (Radio 1 ‘Legends’ Session)
Il 14 agosto uscirà il singolo apripista del nuovo disco: THE REINCARNATION OF BENJAMIN BREEG e si tratterà di una uscita speciale, fuori dalle dinamiche di classifica.
Ha dichiarato Steve Harris:“Si tratta di un album molto intenso e volevamo presentarlo con un brano che lo rappresentasse appieno, più che con un pezzo breve che ci facesse entrare in classifica.
" Benjamin Breeg" è un ottimo assaggio dell'album: riff molto heavy e liriche oscure, un pezzo potente e d'atmosfera che davvero sintetizza quello che l'album rappresenta per noi. E' stata una scelta naturale”.
Il singolo sarà disponibile in 2 formati:
Limited Edition CD 2 pezzi
1.The reincarnation of Benjamin Breeg
2.Hallowed be thy Name (Radio 1 ‘Legends’ Session)
Limited Edition 7 pollici picture disc
(che conterrà un adesivo con il ‘Crossed Gun Logo’)
1.The Reincarnation of Benjamin Breeg
2.Run To The Hills (Radio 1 ‘Legends’ Session)
3.The Trooper (Radio 1 ‘Legends’ Session)
Messaggio del 18-07-2006 alle ore 13:53:29
the reincarnation of benjamin breeg esprime appieno le qualità dei maiden...potente e melodico allo stesso tempo, profondo e oscuro....grandioso il riffettone
questo nuovo album promette bene come sempre
IN ALTO GLI IRONS!!!
the reincarnation of benjamin breeg esprime appieno le qualità dei maiden...potente e melodico allo stesso tempo, profondo e oscuro....grandioso il riffettone

questo nuovo album promette bene come sempre

IN ALTO GLI IRONS!!!

Messaggio del 18-07-2006 alle ore 14:00:22
ecco il primo video:
http://www.youtube.com/watch?v=DDK0Se17FOU&search=The%20Reincarnation%20of%20Benjamin%20Breeg
ecco il primo video:
http://www.youtube.com/watch?v=DDK0Se17FOU&search=The%20Reincarnation%20of%20Benjamin%20Breeg
Messaggio del 18-07-2006 alle ore 14:26:31
la canzone nuova....insomma...
la canzone nuova....insomma...
Messaggio del 18-07-2006 alle ore 14:28:21
endlessdeep esponi le tue critiche
endlessdeep esponi le tue critiche
Messaggio del 18-07-2006 alle ore 14:31:29
ripeto nn sono un loro fan....però nn mi dice niente......boh...
ripeto nn sono un loro fan....però nn mi dice niente......boh...
Messaggio del 18-07-2006 alle ore 19:35:22
Allora...non sò da dove cominciare, ho di nuovo quella fitta al cuore che da anni mi trapassa ogni volta che esce un nuovo pezzo dei Maiden...Che dire?
Il pezzo in questione (The Reincarnation Of Benjamin Breeg) è un pezzo tutt'altro che commerciale , come disse anche il The Pellar...
Devo dire che al primo ascolto mi ha riportato in mente certe sonorità partorite nel 1984...Quell'arpeggio di basso, all'inizio, non avrebbe stonato su un certo Powerslave e il riff portante e quello finale è piuttosto orientaleggiante, molto "egiziano"...Se non fosse per la produzione del 2006 e la straordinaria quanto mai aumentata capacità espressiva di signor Bruce Bruce, direi che come pezzo sarebbe potuto uscire tranquillamente 22 anni fà...
Forse sarò anche troppo azzardato, ma l'impressione è stata di quelle fulminanti...
Dopo 2 album come "Brave" e "Dance", che i nostri vogliano fare un salto nel passato?
Non mi dispiacerebbe affatto...Aspetto contando i giorni il 4 di Settembre...
Una nuova splendida storia sarà raccontata...
Allora...non sò da dove cominciare, ho di nuovo quella fitta al cuore che da anni mi trapassa ogni volta che esce un nuovo pezzo dei Maiden...Che dire?
Il pezzo in questione (The Reincarnation Of Benjamin Breeg) è un pezzo tutt'altro che commerciale , come disse anche il The Pellar...
Devo dire che al primo ascolto mi ha riportato in mente certe sonorità partorite nel 1984...Quell'arpeggio di basso, all'inizio, non avrebbe stonato su un certo Powerslave e il riff portante e quello finale è piuttosto orientaleggiante, molto "egiziano"...Se non fosse per la produzione del 2006 e la straordinaria quanto mai aumentata capacità espressiva di signor Bruce Bruce, direi che come pezzo sarebbe potuto uscire tranquillamente 22 anni fà...
Forse sarò anche troppo azzardato, ma l'impressione è stata di quelle fulminanti...
Dopo 2 album come "Brave" e "Dance", che i nostri vogliano fare un salto nel passato?
Non mi dispiacerebbe affatto...Aspetto contando i giorni il 4 di Settembre...
Una nuova splendida storia sarà raccontata...
Messaggio del 18-07-2006 alle ore 20:00:30

Messaggio del 18-07-2006 alle ore 20:03:21
Una delle poche band che può ancora stupire, a distanza di molti anni.
UP the IRON'S
Una delle poche band che può ancora stupire, a distanza di molti anni.
UP the IRON'S
Messaggio del 18-07-2006 alle ore 20:05:18
Cazzo, l'assolo è proprio EGGGIZZIO!!!!
Cazzo, l'assolo è proprio EGGGIZZIO!!!!









Messaggio del 18-07-2006 alle ore 20:30:42
Sono gli eroi del METAL!!!!
Sono gli eroi del METAL!!!!

Messaggio del 19-07-2006 alle ore 21:02:21
Messaggio del 19-07-2006 alle ore 21:10:07
bella copertina.
bella copertina.
Messaggio del 21-07-2006 alle ore 06:43:45
Ho appena tradotto la vita di Benjamin Breeg.....molto cupa e misteriosa...soprattutto la morte...ma va bè...dai Maiden non ci si può aspettare di meglio...
!!!
Ho appena tradotto la vita di Benjamin Breeg.....molto cupa e misteriosa...soprattutto la morte...ma va bè...dai Maiden non ci si può aspettare di meglio...

Messaggio del 21-07-2006 alle ore 06:45:57





Messaggio del 27-07-2006 alle ore 10:36:16
Ecco finalmente nuove news per calmierare l'attesa del nuovo album in studio degli Iron Maiden.
Il disco dovrebbe uscire già il 25 Agosto e si intitolerà, come annunciato, "A Matter Of Life And Death".
Ancora una volta i Maiden sono pronti a stupire i fans di tutto il mondo con un album che va oltre i confini del suono !!!
Il sound è potente, ricco; tutti i dieci brani sono stati registrati in presa diretta con tutta la band riunita in un unico studio e senza alcuna manipolazione elettronica.
Il livello qualitativo e lo spessore musicale contenuti in questo nuovo album sono talmente elevati che in alcune parti risulta essere realmente epico. "The Reincarnation Of Benjamin Breeg", che alcuni di voi avranno potuto ascoltare e vedere attraverso i link di Eddie's, sarà il primo singolo che accompagnerà l'uscita dell'album ed è atteso per la metà del mese di Agosto.
Sarà disponibile una versione "limitata" CD+DVD contenente tutto l'album:
1. Different World;
2. These Colours Don’t Run;
3. Brighter Than A Thousand Suns;
4. The Pilgrim;
5. The Longest Day;
6. Out Of The Shadows;
7. The Reincarnation Of Benjamin Breeg;
8. For The Greater Good Of God;
9. Lord Of Light;
10 The Legacy
e un DVD che conterrà circa un'ora di materiale video tra cui il Documentario: Making Of A Matter Of Life And Death, il video di The Reincarnation Of Benjamin Breeg, immagini esclusive in studio di registrazione delle session di Different World ed una Photo Gallery.
Ecco finalmente nuove news per calmierare l'attesa del nuovo album in studio degli Iron Maiden.
Il disco dovrebbe uscire già il 25 Agosto e si intitolerà, come annunciato, "A Matter Of Life And Death".
Ancora una volta i Maiden sono pronti a stupire i fans di tutto il mondo con un album che va oltre i confini del suono !!!
Il sound è potente, ricco; tutti i dieci brani sono stati registrati in presa diretta con tutta la band riunita in un unico studio e senza alcuna manipolazione elettronica.
Il livello qualitativo e lo spessore musicale contenuti in questo nuovo album sono talmente elevati che in alcune parti risulta essere realmente epico. "The Reincarnation Of Benjamin Breeg", che alcuni di voi avranno potuto ascoltare e vedere attraverso i link di Eddie's, sarà il primo singolo che accompagnerà l'uscita dell'album ed è atteso per la metà del mese di Agosto.
Sarà disponibile una versione "limitata" CD+DVD contenente tutto l'album:
1. Different World;
2. These Colours Don’t Run;
3. Brighter Than A Thousand Suns;
4. The Pilgrim;
5. The Longest Day;
6. Out Of The Shadows;
7. The Reincarnation Of Benjamin Breeg;
8. For The Greater Good Of God;
9. Lord Of Light;
10 The Legacy
e un DVD che conterrà circa un'ora di materiale video tra cui il Documentario: Making Of A Matter Of Life And Death, il video di The Reincarnation Of Benjamin Breeg, immagini esclusive in studio di registrazione delle session di Different World ed una Photo Gallery.
Messaggio del 27-07-2006 alle ore 13:43:44
PELLARO QUESTA VOLTA SONO COSTRETTO A DARTI RAGIONE E TI SOSTENGO:::: FORZA FORZA IRON IMMORTALI..MITICI..FOREVER
PELLARO QUESTA VOLTA SONO COSTRETTO A DARTI RAGIONE E TI SOSTENGO:::: FORZA FORZA IRON IMMORTALI..MITICI..FOREVER
Messaggio del 28-07-2006 alle ore 01:58:05
Questi sono la mia vita,insieme alla wagliona mè
Questi sono la mia vita,insieme alla wagliona mè

Messaggio del 30-07-2006 alle ore 21:12:00
Per il pellaro.
Questo è il link con la copertina del singolo. Bella copertina. Come ai vecchi tempi. Gustatela. Ate
http://www.maidennorway.com/content/view/216/1/
Per il pellaro.
Questo è il link con la copertina del singolo. Bella copertina. Come ai vecchi tempi. Gustatela. Ate
http://www.maidennorway.com/content/view/216/1/
Messaggio del 30-07-2006 alle ore 21:17:31

e' questa?
Jihad

e' questa?
Jihad

Messaggio del 01-08-2006 alle ore 09:59:35

Messaggio del 01-08-2006 alle ore 10:00:19
Hai ragione Sapiè!!!
Hai ragione Sapiè!!!
Messaggio del 04-08-2006 alle ore 21:21:58
IRON MAIDEN: le edizioni speciali del nuovo album e novità per i cellulari
Gli IRON MAIDEN hanno confermato che la data di pubblicazione del loro nuovo studio album, "A Matter of Life and Death", sarà il 28 agosto in tutto il mondo tranne che negli USA dove è stato confermato per il 5 settembre. Il CD sarà anche disponibile in versione limitata deluxe con un bonus DVD. Il DVD conterrà quasi un ora di documentario oltre a video e foto della band fatti durante la registrazione dell'album. Il documentario, intitolato "The Making of A Matter Of Life and Death", diretto da Matthew Amos (che ha già diretto i documentari di "Early Days" e "Death on the Road") contiene le riprese fatte in gran parte da Kevin Shirley stesso durante le registrazione per creare un vero dietro le quinte della vita in studio. Inoltre il bonus DVD conterrà il video completo di 7:21 minit del brano "The Reincarnation of Benjamin Breeg" e una speciale ripresa della registrazione di "Different World" nello studio. "A Matter of Life and Death" sarà anche disponibile nell'edizione limitata doppio vinile picture disc e come download digitale sul nuovo digital store ufficiale degli IRON MAIDEN, dove puoi comprare singoli o più brani o album per il tuo pc o player mp3.
Infine gli IRON MAIDEN hanno lanciato un sito ufficiale di sfondi e screensaver per cellulari. Attualmente il servizio è disponibile solo in Gran Bretagna ma la band spera di portarlo anche in altre nazioni.
IRON MAIDEN: le edizioni speciali del nuovo album e novità per i cellulari
Gli IRON MAIDEN hanno confermato che la data di pubblicazione del loro nuovo studio album, "A Matter of Life and Death", sarà il 28 agosto in tutto il mondo tranne che negli USA dove è stato confermato per il 5 settembre. Il CD sarà anche disponibile in versione limitata deluxe con un bonus DVD. Il DVD conterrà quasi un ora di documentario oltre a video e foto della band fatti durante la registrazione dell'album. Il documentario, intitolato "The Making of A Matter Of Life and Death", diretto da Matthew Amos (che ha già diretto i documentari di "Early Days" e "Death on the Road") contiene le riprese fatte in gran parte da Kevin Shirley stesso durante le registrazione per creare un vero dietro le quinte della vita in studio. Inoltre il bonus DVD conterrà il video completo di 7:21 minit del brano "The Reincarnation of Benjamin Breeg" e una speciale ripresa della registrazione di "Different World" nello studio. "A Matter of Life and Death" sarà anche disponibile nell'edizione limitata doppio vinile picture disc e come download digitale sul nuovo digital store ufficiale degli IRON MAIDEN, dove puoi comprare singoli o più brani o album per il tuo pc o player mp3.
Infine gli IRON MAIDEN hanno lanciato un sito ufficiale di sfondi e screensaver per cellulari. Attualmente il servizio è disponibile solo in Gran Bretagna ma la band spera di portarlo anche in altre nazioni.

Messaggio del 13-08-2006 alle ore 17:44:46
Questo è il frutto del nostro blitz londinese, nel corso del quale abbiamo incontrato i Maiden e sentito il loro nuovo "A Matter Of Life And Death".
di Federico Albano
LAST FLIGHT TO LONDON...
Giusto un anno fa di questi tempi partivo per Parigi, teatro di un memorabile concerto della Vergine di Ferro allo stadio Parco Dei Principi. Chi mai avrebbe immaginato che dodici mesi dopo sarei volato proprio a Londra, la città dei Maiden, per ascoltare in anteprima il loro nuovo disco? Approfittando di questo inatteso regalo di compleanno decollo da Torino alla volta della capitale inglese. Giunto in terra d'Albione nel pomeriggio, mi sistemo in un ostello tatticamente posizionato nei pressi di Piccadilly Circus e senza indugiare cerco di sfruttare tutte le ore ancora disponibili di questa giornata. Essendo già stato più volte nella capitale inglese lascio da parte le classiche mete turistiche e mi dirigo a Camden Town, il noto quartiere alternativo.
Nella via principale negozi bizzarri sormontati da pittoresche insegne attirano una clientela variopinta; particolarmente gettonato l'abbigliamento dark-gothic, con una proposta praticamente illimitata di capi che farebbero la gioia di tutti gli amanti del look più oscuro. Non mancano negozi di dischi, anche qui la proposta è prevalentemente orientata verso il gothic, l'industrial e la musica più estrema mentre scarseggia il metal tradizionale. Non si può rinunciare ad un giretto nel bucolico mercato, anche se ormai sono quasi le sei del pomeriggio e buona parte dei banchi sta già sbaraccando. A quest'ora si avviano alla chiusura anche i numerosi chioschi di cibo orientale, che pur di non avanzare niente svendono tutto ad una sterlina. Non avendo pranzato mi butto su uno strano miscuglio di cibo giapponese, riso carne e una salsa arancione quasi fosforescente; tutto sommato saporito e decisamente nutriente, prenda nota chi vuole venire a Londra e non dispone di grossi budget per il vitto!
Nonostante lo stomaco sia leggermente appesantito non dimentico che sono qui per i Maiden, e quindi perché non visitare una delle mete turistiche maideniane per eccellenza? Si va quindi al Ruskin Arms, il leggendario pub che ospitava i primi concerti della band verso la fine degli anni settanta. Il locale si trova all'estrema periferia orientale di Londra, in un quartiere prevalentemente abitato da indiani e pakistani dove di inglese è rimasto ben poco, giusto il nome delle vie e qualche vecchio baluardo come appunto il mitico pub. L'interno buio e polveroso ospita una quindicina di avventori lì riuniti per assistere ad Inghilterra-Svezia, ma non trattandosi di gente propriamente originaria della Gran Bretagna la partecipazione è poco calorosa. Dopo un paio di boccali di birra buona ed economicamente più vantaggiosa rispetto all'Italia, abbandono Beckham & Co. e mi sposto nella sala concerti, ovviamente vuota. Il palco è abbastanza grosso e la sala spaziosa per essere quelli di un pub, alle pareti immagini di tutti i gruppi passati da qui ci portano indietro alla nascita della NWOBHM e quando sono nell'intimità della lurida toilette, che non vede segni di ristrutturazione da almeno cinquant'anni, non posso non pensare che tutti i Maiden sono passati da qui, cosa che mi fa sentire più vicino che mai alla band.
Dopo tre quarti d'ora di metropolitana, ritorno nel centro di Londra e passo la serata al Roadhouse, locale carino nei pressi di Covent Garden. Anni fa qui capitai il giorno della serata metal e incontrai tra il pubblico il primo chitarrista dei Cradle Of Filth. Questa sera invece si esibisce una cover band di rock inglese, troppo leggera per i miei gusti, così dopo un po' mi dirigo verso casa non prima di aver sventato un finto tentativo di arresto da parte di due ubriachi buontemponi. Lungo la via si fa avanti un certo languorino e quindi mi concedo una tappa da Dionysus, la gastronomia greca in Oxford Street, a quanto pare la prima ad aver introdotto il kebab a Londra negli anni '60. Il prezzo di 4,20 sterline mi sembra un po' esoso, ma dopo averne mangiato uno direi che per quantità e qualità le vale tutte!
La mattina seguente ho qualche ora libera prima di recarmi alla sede della EMI, così ne approfitto per fare un po' di spesa acquistando prodotti tipici come alcune varietà di tè e patatine dai gusti più disparati, inesistenti in Italia. Non può mancare una visita ai grandi negozi di dischi Virgin Megastore e HMV, discretamente forniti di metal; i prezzi sono cari ma si può comunque fare qualche buon acquisto approfittando dei numerosi Cd in offerta, specialmente per quel che riguarda i gruppi storici (acquistato materiale di Judas, Motorhead e Ramones a meno di 5 sterline caduno). E' quasi mezzogiorno quando preparo la borsa da inviato e mi dirigo alla sede della casa discografica, dove un bus raccoglie i giornalisti (presenti italiani, francesi, belgi e polacchi) e ci porta dopo un viaggio di quasi due ore in una lussuosa casa di campagna situata nel bel mezzo di un bosco.
Siamo alla Sarm House, villa del 1700 nata come luogo di relax per il vescovo locale e acquistata negli anni '70 da David Gilmour dei Pink Floyd, che ne trasformò una parte ricavandone uno studio di registrazione. La casa è immersa nel verde, alla destra dell'edificio un curatissimo prato ospita una postazione per il tiro con l'arco e una per il tiro al piattello, alla sinistra c'è il giardino con tavolino e panchine e più dietro la piscina coperta. Siccome siamo qui per il disco dei Maiden non mancano riferimenti al nuovo lavoro e al suo tema principale: la guerra. All'ingresso è stato piazzato un grosso pannello con la nuova minacciosa immagine di Eddie e le due mitragliatrici incrociate. Nel giardino è montata una grossa tenda da campo, sulla quale sventolano due bandiere con la stessa figura anche se all'interno non c'è un arsenale bensì un'attrezzata sala giochi con flipper, simulazioni di corse d'auto e altre diavolerie troppo moderne per essere comprese da me che non so giocare neanche alla playstation.
A rendere meno macabra l'atmosfera ci sono tre graziose hostess vestite da crocerossine che fungono da addette al guardaroba; la solerte rappresentante della EMI ci invita a lasciare tutte le nostre borse nella stanza da loro custodita e da lì potranno uscire solo penna, taccuino e il registratore per le interviste, questo vuol dire niente foto all'interno della casa. Non manca una sala con divani e maxi-schermo che proietta le partite dei mondiali, in fondo la band alloggia qui perché gli appuntamenti con la stampa durano tutta la settimana, vorrete mica che Steve Harris si perda le partite della nazionale? Peccato non potervi mostrare il lussuoso soggiorno e la sala da pranzo; ci si muove quasi con circospezione tra parquet, tappeti e specchi. Un ben fornito buffet con tramezzini, taglieri di salumi e formaggi, frutta, è preso d'assalto, un meritato spuntino prima del tanto atteso ascolto del nuovo disco. Veniamo trasferiti in una dependance in fondo al giardino, dove è allestito lo studio di registrazione; un gigantesco banco mixer troneggia al centro della sala e tutt'intorno sono disposte le poltrone per noi giornalisti; ognuno ha la sua postazione con le cuffie per l'ascolto e un monitor che annuncia i titoli delle canzoni e permette di regolare il volume. Giusto il tempo di concentrarmi senza pensare che in questo momento milioni di metallari di tutto il mondo vorrebbero essere al mio posto e parte la prima canzone di "A Matter Of Life And Death"...
DIFFERENT WORLDS - Inizialmente si presenta come una classica canzone da singolo, anche se il ritornello è molto catchy per i Maiden, più simile a quello di "Tattooed Millionaire". Segue una parte strumentale con tipiche chitarre alla Iron, pur essendo la canzone più corta del disco è sicuramente più intricata di pezzi come "Wildest Dreams" e "Wicker Man".
THESE COLOURS DON'T RUN - Un breve arpeggio introduce un riff potente, un ottimo Bruce attacca con il cantato che si mantiene grintoso fino al chorus. Nella seconda parte la canzone si perde un po' tra tastiere e un "oh oh oh" che mi sembra messo lì quasi per forza.
BRIGHTER THAN A THOUSAND SUNS - Ancora un breve arpeggio prima di un riff con chitarre che suonano molto dure, una buona strofa ma il ritornello mi sembra incerto. Seguono vari passaggi di chitarra, un bell'assolo e un'accelerazione prima di chiudere nuovamente con il ritornello e l'arpeggio iniziale.
THE PILGRIM - L'inizio è sullo stile di "2 Minutes..." ma nel corso della canzone si sentono melodie di chitarra di stampo orientale. Pezzo abbastanza anonimo, per fortuna l'unico che non mi ha detto niente.
THE LONGEST DAY - Intro ipnotica affidata al basso e Dickinson che parte con un cantato oscuro, poi la canzone acquista velocità fino al chorus, davvero bello ed epico. Dopo il secondo ritornello si susseguono riff articolati per chiudere nuovamente con un atmosfera dark.
OUT OF THE SHADOWS - Canzone molto simile ad una ballad elettrica, con un Dickinson in evidenza per potenza e feeling, l'unico pezzo lento dell'album.
THE REINCARNATION OF BENJAMIN BREEG - In apertura tastiere e basso in evidenza, quando entrano le chitarre la canzone fa venire in mente qualcosa dei Deep Purple. Nella seconda parte il pezzo si incattivisce con alcuni stacchi davvero duri.
FOR THE GREATER GOOD OF GOD - Brano alla "Sign Of The Cross" che va in crescendo fino al ritornello ricco di backing vocals. Anche qui dopo che il ritornello è stato cantato per la seconda volta serie di riff e assoli e chiusura con l'arpeggio che aveva iniziato la canzone.
LORD OF LIGHT - Un inizio tranquillo anche se poi la song acquista potenza. Di nuovo parti molto pesanti prima dell'assolo e del ritornello conclusivo.
THE LEGACY - Decisamente l'episodio più particolare; inizio con chitarra acustica e voce, Dickinson sembra un menestrello che canta alla corte del re. Dopo un paio di minuti di chitarre ancora acustiche tastiere sinfoniche anticipano un'epica strofa. Il cantato si alterna con basi musicali vicine al prog, con tastiere sempre presenti, fino all'accelerazione finale.
Al termine dell'ascolto il gentilissimo addetto alla studio chiede se qualcuno vuol dare un'occhiata alle liriche, e così da un robusto baule metallico chiuso da un grosso lucchetto, tanto da farmi pensare che contenesse un tesoro di pirati, escono due quaderni con i testi stampati; purtroppo ho pochi minuti e mi devo accontentare di una veloce lettura perché le interviste incombono. Ultimato il dovere passo al piacere... ossia scambiare quattro chiacchiere con le hostess-infermiere; dato che una di loro ha la madre che abita in provincia di Ancona è abbastanza pratica della regione, così ne approfitto per vantarmi dei miei studi universitari ad Urbino. Si è fatto tardi manca poco alla partenza del bus che ci riporterà a Londra ma le sorprese non sono finite: in cucina hanno preparato una succulenta cena e così ci troviamo tutti in sala da pranzo. Il menù prevede una scelta fra tre-quattro piatti, io opto per un ottimo salmone alla piastra con verdure grigliate, mandato giù sorseggiando vino rosso californiano, ma non contento con un po' di faccia tosta assaggio anche una succulenta salsiccia, questa volta bagnata da vino rosso australiano. C'è da dire che buona parte dei colleghi non sono da meno, specialmente i francesi, stranamente sorpresi dalla bontà del vino rosso... prima o poi capiranno che non sono i migliori in ogni cosa che fanno!
Sono più o meno le 19 quando il bus ci riporta in città dopo un altro viaggio di quasi due ore. La giornata, però, non è finita. Siamo in una delle capitali del divertimento e quindi perché non approfittarne? Torno nuovamente a Camden Town con l'idea di recarmi al Devonshire Arms, pub che funge da abituale ritrovo dei dark cittadini ma il locale è misteriosamente chiuso. Anticipo quindi il mio ingresso all'Underworld, poco distante, uno dei posti più in voga tra gli alternativi della capitale inglese, sede anche di numerosi concerti di band provenienti da tutta Europa, tra i quali possiamo citare con orgoglio i nostri Labyrinth. Il locale a dir la verità è proprio piccolo, ho visto centri sociali con palchi più spaziosi, e sebbene il volantino pubblicizzi una serata metal di musica dura se ne sente ben poca, giusto alcuni pezzi di Metallica, Guns e Slayer si innalzano tra una proposta che oscilla tra il punk melodico e lo ska. Non mancano comunque i metallari, alcuni con un tipico look anni '80 che ben si guardano dallo scendere nella sala da ballo. Alle 2 è ora di chiudere, la gente si avvia verso l'uscita e scoppia una rissa per motivi a me ignoti. Seduto sul piano superiore di un comodo bus notturno, gustando un'imponente vaschetta di chips, faccio ritorno verso Piccadilly Circus, giusto un paio d'ore di sonno mi attendono prima dei preparativi per il ritorno in Italia.
"L'unico fattore direttamente collegato all'invecchiamento è l'attività live. Quando non saremo più in grado di riprodurre dal vivo ciò che facciamo in studio... beh, quello sarà il momento di dire basta" (BRUCE DICKINSON)
"Non abbiamo mai avuto problemi nel mostrare il dito medio alzato a chi non voleva il bene dei Maiden. E' soprattutto per questa ragione se oggi siamo ancora qua" (DAVE MURRAY)
Questo è il frutto del nostro blitz londinese, nel corso del quale abbiamo incontrato i Maiden e sentito il loro nuovo "A Matter Of Life And Death".
di Federico Albano
LAST FLIGHT TO LONDON...
Giusto un anno fa di questi tempi partivo per Parigi, teatro di un memorabile concerto della Vergine di Ferro allo stadio Parco Dei Principi. Chi mai avrebbe immaginato che dodici mesi dopo sarei volato proprio a Londra, la città dei Maiden, per ascoltare in anteprima il loro nuovo disco? Approfittando di questo inatteso regalo di compleanno decollo da Torino alla volta della capitale inglese. Giunto in terra d'Albione nel pomeriggio, mi sistemo in un ostello tatticamente posizionato nei pressi di Piccadilly Circus e senza indugiare cerco di sfruttare tutte le ore ancora disponibili di questa giornata. Essendo già stato più volte nella capitale inglese lascio da parte le classiche mete turistiche e mi dirigo a Camden Town, il noto quartiere alternativo.
Nella via principale negozi bizzarri sormontati da pittoresche insegne attirano una clientela variopinta; particolarmente gettonato l'abbigliamento dark-gothic, con una proposta praticamente illimitata di capi che farebbero la gioia di tutti gli amanti del look più oscuro. Non mancano negozi di dischi, anche qui la proposta è prevalentemente orientata verso il gothic, l'industrial e la musica più estrema mentre scarseggia il metal tradizionale. Non si può rinunciare ad un giretto nel bucolico mercato, anche se ormai sono quasi le sei del pomeriggio e buona parte dei banchi sta già sbaraccando. A quest'ora si avviano alla chiusura anche i numerosi chioschi di cibo orientale, che pur di non avanzare niente svendono tutto ad una sterlina. Non avendo pranzato mi butto su uno strano miscuglio di cibo giapponese, riso carne e una salsa arancione quasi fosforescente; tutto sommato saporito e decisamente nutriente, prenda nota chi vuole venire a Londra e non dispone di grossi budget per il vitto!
Nonostante lo stomaco sia leggermente appesantito non dimentico che sono qui per i Maiden, e quindi perché non visitare una delle mete turistiche maideniane per eccellenza? Si va quindi al Ruskin Arms, il leggendario pub che ospitava i primi concerti della band verso la fine degli anni settanta. Il locale si trova all'estrema periferia orientale di Londra, in un quartiere prevalentemente abitato da indiani e pakistani dove di inglese è rimasto ben poco, giusto il nome delle vie e qualche vecchio baluardo come appunto il mitico pub. L'interno buio e polveroso ospita una quindicina di avventori lì riuniti per assistere ad Inghilterra-Svezia, ma non trattandosi di gente propriamente originaria della Gran Bretagna la partecipazione è poco calorosa. Dopo un paio di boccali di birra buona ed economicamente più vantaggiosa rispetto all'Italia, abbandono Beckham & Co. e mi sposto nella sala concerti, ovviamente vuota. Il palco è abbastanza grosso e la sala spaziosa per essere quelli di un pub, alle pareti immagini di tutti i gruppi passati da qui ci portano indietro alla nascita della NWOBHM e quando sono nell'intimità della lurida toilette, che non vede segni di ristrutturazione da almeno cinquant'anni, non posso non pensare che tutti i Maiden sono passati da qui, cosa che mi fa sentire più vicino che mai alla band.
Dopo tre quarti d'ora di metropolitana, ritorno nel centro di Londra e passo la serata al Roadhouse, locale carino nei pressi di Covent Garden. Anni fa qui capitai il giorno della serata metal e incontrai tra il pubblico il primo chitarrista dei Cradle Of Filth. Questa sera invece si esibisce una cover band di rock inglese, troppo leggera per i miei gusti, così dopo un po' mi dirigo verso casa non prima di aver sventato un finto tentativo di arresto da parte di due ubriachi buontemponi. Lungo la via si fa avanti un certo languorino e quindi mi concedo una tappa da Dionysus, la gastronomia greca in Oxford Street, a quanto pare la prima ad aver introdotto il kebab a Londra negli anni '60. Il prezzo di 4,20 sterline mi sembra un po' esoso, ma dopo averne mangiato uno direi che per quantità e qualità le vale tutte!
La mattina seguente ho qualche ora libera prima di recarmi alla sede della EMI, così ne approfitto per fare un po' di spesa acquistando prodotti tipici come alcune varietà di tè e patatine dai gusti più disparati, inesistenti in Italia. Non può mancare una visita ai grandi negozi di dischi Virgin Megastore e HMV, discretamente forniti di metal; i prezzi sono cari ma si può comunque fare qualche buon acquisto approfittando dei numerosi Cd in offerta, specialmente per quel che riguarda i gruppi storici (acquistato materiale di Judas, Motorhead e Ramones a meno di 5 sterline caduno). E' quasi mezzogiorno quando preparo la borsa da inviato e mi dirigo alla sede della casa discografica, dove un bus raccoglie i giornalisti (presenti italiani, francesi, belgi e polacchi) e ci porta dopo un viaggio di quasi due ore in una lussuosa casa di campagna situata nel bel mezzo di un bosco.
Siamo alla Sarm House, villa del 1700 nata come luogo di relax per il vescovo locale e acquistata negli anni '70 da David Gilmour dei Pink Floyd, che ne trasformò una parte ricavandone uno studio di registrazione. La casa è immersa nel verde, alla destra dell'edificio un curatissimo prato ospita una postazione per il tiro con l'arco e una per il tiro al piattello, alla sinistra c'è il giardino con tavolino e panchine e più dietro la piscina coperta. Siccome siamo qui per il disco dei Maiden non mancano riferimenti al nuovo lavoro e al suo tema principale: la guerra. All'ingresso è stato piazzato un grosso pannello con la nuova minacciosa immagine di Eddie e le due mitragliatrici incrociate. Nel giardino è montata una grossa tenda da campo, sulla quale sventolano due bandiere con la stessa figura anche se all'interno non c'è un arsenale bensì un'attrezzata sala giochi con flipper, simulazioni di corse d'auto e altre diavolerie troppo moderne per essere comprese da me che non so giocare neanche alla playstation.
A rendere meno macabra l'atmosfera ci sono tre graziose hostess vestite da crocerossine che fungono da addette al guardaroba; la solerte rappresentante della EMI ci invita a lasciare tutte le nostre borse nella stanza da loro custodita e da lì potranno uscire solo penna, taccuino e il registratore per le interviste, questo vuol dire niente foto all'interno della casa. Non manca una sala con divani e maxi-schermo che proietta le partite dei mondiali, in fondo la band alloggia qui perché gli appuntamenti con la stampa durano tutta la settimana, vorrete mica che Steve Harris si perda le partite della nazionale? Peccato non potervi mostrare il lussuoso soggiorno e la sala da pranzo; ci si muove quasi con circospezione tra parquet, tappeti e specchi. Un ben fornito buffet con tramezzini, taglieri di salumi e formaggi, frutta, è preso d'assalto, un meritato spuntino prima del tanto atteso ascolto del nuovo disco. Veniamo trasferiti in una dependance in fondo al giardino, dove è allestito lo studio di registrazione; un gigantesco banco mixer troneggia al centro della sala e tutt'intorno sono disposte le poltrone per noi giornalisti; ognuno ha la sua postazione con le cuffie per l'ascolto e un monitor che annuncia i titoli delle canzoni e permette di regolare il volume. Giusto il tempo di concentrarmi senza pensare che in questo momento milioni di metallari di tutto il mondo vorrebbero essere al mio posto e parte la prima canzone di "A Matter Of Life And Death"...
DIFFERENT WORLDS - Inizialmente si presenta come una classica canzone da singolo, anche se il ritornello è molto catchy per i Maiden, più simile a quello di "Tattooed Millionaire". Segue una parte strumentale con tipiche chitarre alla Iron, pur essendo la canzone più corta del disco è sicuramente più intricata di pezzi come "Wildest Dreams" e "Wicker Man".
THESE COLOURS DON'T RUN - Un breve arpeggio introduce un riff potente, un ottimo Bruce attacca con il cantato che si mantiene grintoso fino al chorus. Nella seconda parte la canzone si perde un po' tra tastiere e un "oh oh oh" che mi sembra messo lì quasi per forza.
BRIGHTER THAN A THOUSAND SUNS - Ancora un breve arpeggio prima di un riff con chitarre che suonano molto dure, una buona strofa ma il ritornello mi sembra incerto. Seguono vari passaggi di chitarra, un bell'assolo e un'accelerazione prima di chiudere nuovamente con il ritornello e l'arpeggio iniziale.
THE PILGRIM - L'inizio è sullo stile di "2 Minutes..." ma nel corso della canzone si sentono melodie di chitarra di stampo orientale. Pezzo abbastanza anonimo, per fortuna l'unico che non mi ha detto niente.
THE LONGEST DAY - Intro ipnotica affidata al basso e Dickinson che parte con un cantato oscuro, poi la canzone acquista velocità fino al chorus, davvero bello ed epico. Dopo il secondo ritornello si susseguono riff articolati per chiudere nuovamente con un atmosfera dark.
OUT OF THE SHADOWS - Canzone molto simile ad una ballad elettrica, con un Dickinson in evidenza per potenza e feeling, l'unico pezzo lento dell'album.
THE REINCARNATION OF BENJAMIN BREEG - In apertura tastiere e basso in evidenza, quando entrano le chitarre la canzone fa venire in mente qualcosa dei Deep Purple. Nella seconda parte il pezzo si incattivisce con alcuni stacchi davvero duri.
FOR THE GREATER GOOD OF GOD - Brano alla "Sign Of The Cross" che va in crescendo fino al ritornello ricco di backing vocals. Anche qui dopo che il ritornello è stato cantato per la seconda volta serie di riff e assoli e chiusura con l'arpeggio che aveva iniziato la canzone.
LORD OF LIGHT - Un inizio tranquillo anche se poi la song acquista potenza. Di nuovo parti molto pesanti prima dell'assolo e del ritornello conclusivo.
THE LEGACY - Decisamente l'episodio più particolare; inizio con chitarra acustica e voce, Dickinson sembra un menestrello che canta alla corte del re. Dopo un paio di minuti di chitarre ancora acustiche tastiere sinfoniche anticipano un'epica strofa. Il cantato si alterna con basi musicali vicine al prog, con tastiere sempre presenti, fino all'accelerazione finale.
Al termine dell'ascolto il gentilissimo addetto alla studio chiede se qualcuno vuol dare un'occhiata alle liriche, e così da un robusto baule metallico chiuso da un grosso lucchetto, tanto da farmi pensare che contenesse un tesoro di pirati, escono due quaderni con i testi stampati; purtroppo ho pochi minuti e mi devo accontentare di una veloce lettura perché le interviste incombono. Ultimato il dovere passo al piacere... ossia scambiare quattro chiacchiere con le hostess-infermiere; dato che una di loro ha la madre che abita in provincia di Ancona è abbastanza pratica della regione, così ne approfitto per vantarmi dei miei studi universitari ad Urbino. Si è fatto tardi manca poco alla partenza del bus che ci riporterà a Londra ma le sorprese non sono finite: in cucina hanno preparato una succulenta cena e così ci troviamo tutti in sala da pranzo. Il menù prevede una scelta fra tre-quattro piatti, io opto per un ottimo salmone alla piastra con verdure grigliate, mandato giù sorseggiando vino rosso californiano, ma non contento con un po' di faccia tosta assaggio anche una succulenta salsiccia, questa volta bagnata da vino rosso australiano. C'è da dire che buona parte dei colleghi non sono da meno, specialmente i francesi, stranamente sorpresi dalla bontà del vino rosso... prima o poi capiranno che non sono i migliori in ogni cosa che fanno!
Sono più o meno le 19 quando il bus ci riporta in città dopo un altro viaggio di quasi due ore. La giornata, però, non è finita. Siamo in una delle capitali del divertimento e quindi perché non approfittarne? Torno nuovamente a Camden Town con l'idea di recarmi al Devonshire Arms, pub che funge da abituale ritrovo dei dark cittadini ma il locale è misteriosamente chiuso. Anticipo quindi il mio ingresso all'Underworld, poco distante, uno dei posti più in voga tra gli alternativi della capitale inglese, sede anche di numerosi concerti di band provenienti da tutta Europa, tra i quali possiamo citare con orgoglio i nostri Labyrinth. Il locale a dir la verità è proprio piccolo, ho visto centri sociali con palchi più spaziosi, e sebbene il volantino pubblicizzi una serata metal di musica dura se ne sente ben poca, giusto alcuni pezzi di Metallica, Guns e Slayer si innalzano tra una proposta che oscilla tra il punk melodico e lo ska. Non mancano comunque i metallari, alcuni con un tipico look anni '80 che ben si guardano dallo scendere nella sala da ballo. Alle 2 è ora di chiudere, la gente si avvia verso l'uscita e scoppia una rissa per motivi a me ignoti. Seduto sul piano superiore di un comodo bus notturno, gustando un'imponente vaschetta di chips, faccio ritorno verso Piccadilly Circus, giusto un paio d'ore di sonno mi attendono prima dei preparativi per il ritorno in Italia.
"L'unico fattore direttamente collegato all'invecchiamento è l'attività live. Quando non saremo più in grado di riprodurre dal vivo ciò che facciamo in studio... beh, quello sarà il momento di dire basta" (BRUCE DICKINSON)
"Non abbiamo mai avuto problemi nel mostrare il dito medio alzato a chi non voleva il bene dei Maiden. E' soprattutto per questa ragione se oggi siamo ancora qua" (DAVE MURRAY)
Messaggio del 13-08-2006 alle ore 17:47:32




l'articolo precedente l'ho preso da Flash che uscirà a settembre




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Messaggio del 19-08-2006 alle ore 10:23:26
I sample audio delle 10 canzoni che andranno a comporre il nuovo album degli IRON MAIDEN "A Matter of Life and Death" sono disponibili online a questo indirizzo http://www.connect-europe.com/GB/en/album/static/001/360/node48_album_NextRow1360978.html
I sample audio delle 10 canzoni che andranno a comporre il nuovo album degli IRON MAIDEN "A Matter of Life and Death" sono disponibili online a questo indirizzo http://www.connect-europe.com/GB/en/album/static/001/360/node48_album_NextRow1360978.html
Messaggio del 21-08-2006 alle ore 23:50:03
Non volevo ascoltarli, ma è stato impossibile...
Different Worlds by Iron Maiden
You lead me on a path, keep showing me the way
I feel a little lost, a little strange today
I think I'll take a hold of whatever comes my way
Then we'll see what happens take it day by day
I thought I had it all, I had it all worked out
Just what the future held, that there would be no doubt
But then the card came up and I took another turn
But I don't know if it's forever that I run
Tell me what you can hear
And then tell me what you see
Everybody has a different way to view the world
I would like you to know, when you see the simple things
To appreciate this life it's not too late to learn
Don't wanna be here
Somewhere I'd rather be
But when I get there
I'm afraid it's not for me
Tell me what you can hear
And then tell me what you see
Everybody has a different way to view the world
I would like you to know, when you see the simple things
To appreciate this life it's not too late to learn
SOLO
Tell me what you can hear
And then tell me what you see
Everybody has a different way to view the world
I would like you to know, when you see the simple things
To appreciate this life it's not too late to learn
Don't wanna be here
Somewhere I'd rather be
But when I get there
I'm afraid it's not for me
Dont know what I want
All there I want to be
Feeling part confused
The more the days go by
Non volevo ascoltarli, ma è stato impossibile...
Different Worlds by Iron Maiden
You lead me on a path, keep showing me the way
I feel a little lost, a little strange today
I think I'll take a hold of whatever comes my way
Then we'll see what happens take it day by day
I thought I had it all, I had it all worked out
Just what the future held, that there would be no doubt
But then the card came up and I took another turn
But I don't know if it's forever that I run
Tell me what you can hear
And then tell me what you see
Everybody has a different way to view the world
I would like you to know, when you see the simple things
To appreciate this life it's not too late to learn
Don't wanna be here
Somewhere I'd rather be
But when I get there
I'm afraid it's not for me
Tell me what you can hear
And then tell me what you see
Everybody has a different way to view the world
I would like you to know, when you see the simple things
To appreciate this life it's not too late to learn
SOLO
Tell me what you can hear
And then tell me what you see
Everybody has a different way to view the world
I would like you to know, when you see the simple things
To appreciate this life it's not too late to learn
Don't wanna be here
Somewhere I'd rather be
But when I get there
I'm afraid it's not for me
Dont know what I want
All there I want to be
Feeling part confused
The more the days go by
Messaggio del 29-08-2006 alle ore 13:32:53
che dire un album stupendo dal mio punto di vista, un dickinson impeccabile, canzoni mai noiose anche se lunghe, scorrono in una maniera clamorosa...
le mie preferite:
the legacy e for the great good of god
che dire un album stupendo dal mio punto di vista, un dickinson impeccabile, canzoni mai noiose anche se lunghe, scorrono in una maniera clamorosa...
le mie preferite:
the legacy e for the great good of god
Messaggio del 29-08-2006 alle ore 14:33:33
Sono d'accordo...un album diverso però..non ci sono i classici pezzi "semplici"col ritornello che ti si stampa in mente...le canzoni son davvero lunghe ma scorrono che è una bellezza...un'ottimo lavoro,ma ha bisogno di diversi ascolti perchè le canzoni son davvero complesse. Dickinson favoloso,e McBrain ti martella la testa con ritmi allucinanti!!
Son curioso di sapere quali faranno dal vivo...
UP THE IRONS
Sono d'accordo...un album diverso però..non ci sono i classici pezzi "semplici"col ritornello che ti si stampa in mente...le canzoni son davvero lunghe ma scorrono che è una bellezza...un'ottimo lavoro,ma ha bisogno di diversi ascolti perchè le canzoni son davvero complesse. Dickinson favoloso,e McBrain ti martella la testa con ritmi allucinanti!!
Son curioso di sapere quali faranno dal vivo...
UP THE IRONS

Messaggio del 30-08-2006 alle ore 01:41:22
l'ho comprato!! ho comprato il disco.
adesso è da vedere quando avrò il tempo di ascoltarlo...poi vi faccio sapere, cmq i primi due brani mi sono piaciuti
l'ho comprato!! ho comprato il disco.
adesso è da vedere quando avrò il tempo di ascoltarlo...poi vi faccio sapere, cmq i primi due brani mi sono piaciuti
Messaggio del 30-08-2006 alle ore 06:25:31
"The legacy" fa paura e anche "for the great good of god"(Non a caso l'ha scritta da solo il buon steve...
)ma non sono da meno "benjamin Breeg"e sopratutto "These Colours Don't Run "....."the pilgrim"si piazza in mezzo come classico pezzo veloce che non dispiace ma nemmeno esalta(anche se la melodia iniziale potevano sfruttarla di più...)."Brighter Than a Thousand Suns" corre via che è una bellezza....ecco...poi faccio la fine che le esalto tutte...ma è vero sono di parte. Cmq è per me davvero un'ottimo album.
UP THE IRONS
"The legacy" fa paura e anche "for the great good of god"(Non a caso l'ha scritta da solo il buon steve...


Messaggio del 30-08-2006 alle ore 07:03:27
Pellaro nin fà tropp lu scenziat.....addò sà vist mai nu metallar che vaffà lu mastrugiurat


Pellaro nin fà tropp lu scenziat.....addò sà vist mai nu metallar che vaffà lu mastrugiurat




Messaggio del 31-08-2006 alle ore 00:41:37
Devo dire che questo "a matter of life and death"è senz'altro un buon album,
sicuramente il migliore da "fear of the dark"(escluso) a questa parte..il pezzo piu fregno IMHO è la powerslaviana "the pilgrim".......onore ai maiden che sono uno dei pochi gruppi storici che continua a suonare per passione....
UP THE IRONS
Devo dire che questo "a matter of life and death"è senz'altro un buon album,
sicuramente il migliore da "fear of the dark"(escluso) a questa parte..il pezzo piu fregno IMHO è la powerslaviana "the pilgrim".......onore ai maiden che sono uno dei pochi gruppi storici che continua a suonare per passione....
UP THE IRONS

Messaggio del 31-08-2006 alle ore 07:02:17
Morgan tutto qua??
Questo post è dedicato agli eroi del METAL,torna ad occuparti della tua musichetta di nicchia...quell cà capisc sole tu...




Morgan tutto qua??

Questo post è dedicato agli eroi del METAL,torna ad occuparti della tua musichetta di nicchia...quell cà capisc sole tu...





Messaggio del 31-08-2006 alle ore 21:12:02
//emichrysalis.co.uk/ironmaiden/game/
troppo fregno,per chi si vuole fare una partitella a questo videogame!!!
//emichrysalis.co.uk/ironmaiden/game/
troppo fregno,per chi si vuole fare una partitella a questo videogame!!!
Messaggio del 02-09-2006 alle ore 07:13:24
ho trovato in giro questa recensione...ve la propongo...in linea di massima sono d'accordo...
Come ormai è di usanza, attorno ad ogni disco in uscita degli Iron Maiden si crea un'attesa quasi spasmodica, questo disco non ha fatto la differenza.
In questi anni più che mai questa band è sotto l'occhio vigile ed implacabile di ogni metallaro che ne sonda la qualità delle uscite, spesso con scetticismo… ciò nonostante quello che mi appresto a recensire è un lavoro che, invece di tentar di accontentare tutti, se la va proprio a cercare… sì, perchè i Maiden anche questa volta sembrano voler ribadire il concetto su cui il loro ideale di produzione si basa da anni, ovvero: "noi facciamo quel che ci pare e basta".
"A Matter of Life and Death" si presenta dunque come un prodotto controcorrente, ambizioso, un certo senso anche rischioso, infatti eccetto l'opener l'intero album si basa su brani alquanto lunghi, non vi sono pezzi immediati alla "2 minutes to midnight", "the evil that men do" o "run to the hills", l'intero album si basa sulla formula magica inventanta nel precedente album 'Dance of Death' con il brano "Paschendale", intro lenta, crescendo, assoli, outro lenta ma proposti in salsa creativa di vari stili musicali (blues, folk, metal..), in sostanza con questo disco i Maiden, nonostante la posizione di status simbol inattaccabile, hanno intrapreso un cammino che quasi li dissocia da un passato del quale resta solo una certa sfumatura a livello di sound e di qualche soluzione compositivo-strutturale.
Già l'opener DIFFERENT WORLD, pur essendo la più immediata e corta dell'album, utilizza un tipo di chorus e pre-chorus in stile Thin Lizzy, ovvero qualcosa di completamente inusuale per loro, con un cantato basso, per certi versi difficile da assimilare ma anche azzeccato ed esaltante, in ogni caso questa si rivela un'ottima opener ma ben lontana da ciò che segue.
THESE COLOURS DON'T RUN è il classico brano alla Maiden, forse l'unico nell'album, parte lento ma ritmato, cresce sempre più in velocità e potenza, questo brano parla della figura del soldato, uomo comune che rischia la vita per il proprio lavoro e il ritornello è un'incitazione al coraggio che certamente in molti canteranno a gran voce ai concerti, dopo il secondo antemico chorus, parte la sezione solista di chitarra, la quale ci riporta indietro nel tempo fino agli anni '80, fantasia ed esecuzione magistrale, musica per le orecchie.
BRIGHTER THAN A THOUSAND SUNS… parla della bomba atomica, in effetti una bomba lo è per davvero, pesante, molto pesante, con sezioni di chitarra alla Metallica, cresce in furia… e poi si spegne d'improvviso nel ritornello.. la voce sussurrante di Bruce che sembra perdersi nell'infinito, per poi riprendere in potenza e intensità, d'mprovviso il cambio il tempo, la cavalcata, la voce solenne e altisonante, la confusione, una serie di assoli incrociati, la calma, ancora potenza… di nuovo il ritornello quasi contemplativo, come se volesse esprimere lo stupore di un bambino al crescere di quella terrificante luce in una scena a rallentatore… l'esplosione finale, l'ultima constatazione a voce bassa, quasi morente "holy father we have sinned. . . ", un brano che racchiude la potenza di un calcio nello stomaco e la delicatezza di un fiore di montagna, brillante, più di mille soli.
THE PILGRIM: brano rocker alquanto particolare e interessante, con un ritornello di difficile accesso e assoli dal sapore quasi egizio, riporta indietro nel tempo al periodo powerslave ma in modo completamente diverso, ottimo.
THE LONGEST DAY: di certo uno dei capolavori assoluti dell'album. Un oscuro giro di basso ci trasporta sulle spiagge della Normandia, i soldati si incitano l'un l'atro, è arrivato il momento di sfidare la morte per il bene del mondo, il brano cresce, sempre più deciso, le barche si avvicinano alla spiaggia, i soldati si scagliano in acqua e con essi la canzone esplode in solennità, arriva il ritornello, la voce di Bruce che sembra superare l'infinito, oltre la cortina di proiettili che si riversano contro i fragili corpi, oltre quell' inferno, fino al cielo… parte la sezione strumentale, eccelsa, coinvolgente, brillante, si ritorna al cantato, la canzone non sembra trovare un vera fine, cosa ne rimane di quei soldati, se siano sopravvisuti o se si siano uniti in riposo nelle rosse acque solo Dio può saperlo. Eccellente, diventerà un dei grandi classici dei Maiden.
OUT OF THE SHADOWS: una carezza dopo lo schiaffo morale precedente, è più simile ad un classico brano solista di Bruce che uno dei Maiden… e in effetti in questo brano Bruce da forse il meglio di sè da molti anni a questa parte. È una semi ballata, trascinante, con un ritornello che ricorda forse un pò Tears of the Dragon, veramente interessante e ben congeniata la parte strumentale dal sapore blues, in sostanza un brano più che ottimo.
THE REINCARNATION OF BENJAMIN BREEG: parte in atmosfera, la voce narrante di Bruce, la calma prima della tempesta, improvvisamente l'esplosione, le chitarre ci vanno giù pesante, il ritmo e abbastanza statico e in generale la struttura semplice, ma di grande effetto, un'inno alla sofferenza, buon brano.
FOR THE GREATER GOOD OF GOD: l'altro capolavoro assoluto dell'album. Geniale e di grande impatto l'intro, ciò che credete sia il ritornello in realtà non lo è, ad un certo punto infatti è la voce potente e altisonante di Bruce che lo marchierà a fuoco nella vostra mente, la sezione strumentale è stupenda e originale, anch'essa alquanto convolgente, un brano molto lungo, ma si spererebbe che non finisca mai… un brano che riflette sull'uomo e sulla guerra, mi permetto di definirla la "Rime of the Ancient Mariner" del nuovo millennio.
LORD OF LIGHT: strano, inusuale. . . ma molto interessante oserei dire, ha delle venature folk e delle brillanti idee compositive, orecchiabile e dal sapore biblico il ritornello, in effetti questo brano parla di Lucifero e Dio, non è un brano di facile accesso, personalmente è quello che ho dovuto ascoltare di più per apprezzarlo ma ne è valsa la pena.
THE LEGACY: un piccolo capolavoro anticonformista nella discografia Maideniana. Ha un'atmosfera medievale, Bruce sembra un cantastorie alla corte del Re, le idee racchiuse in questo brano sono fulminanti, particolare e d'impatto il ritornello e ben congeniata la parte strumentale, si chiude come è iniziata, in un'atmosfera oscura e sinistra. . . grande prova finale, molto interessante e magistralmente riuscita.
IN CONCLUSIONE
TESTI: sotto il profilo dei testi molto facilmente questo è il miglior album nella storia dei Maiden, tutti molto ispirati e d'impatto.
MUSICA: A sprazzi fatta di colpi di genio e brillanti uscite, sperimentale, eppur mai pacchiana, da notare la grande e passionale spontaneità che si avverte in molte parti del disco, ricorda Somewhere in time sotto questo punto di vista.
PERFORMANCE: eccezzionale, un album dove ogni singolo membro è grande protagonista
SOUND E PRODUZIONE: produzione pìù che ottima, suono pulito, potente, compatto e d'atmosfera, la cosa stupefacente è che quest'album è stato registrato in presa diretta e non ha subito manipolazioni aggiuntive dopo il mixaggio.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
L'album di per sè è eccelso, pieno di idee tutte ben congeniate ed eseguite, un capolavoro? Non sarò certo io a deciderlo, l'ardua sentenza va ai posteri, sta di fatto che questi sono i nuovi Maiden, non c’è più tempo per il solito headbaging… non c’è più tempo per il concetto di heavy metal. I Maiden hanno smesso di recitare la parte degli Irons canonizzati per essere qualcosa di coerente ma completamente diverso al contempo. I Maiden, oggi più che mai, sottolineano che loro sono gli Iron Maiden e basta – non più etichette plastificate da affibbiargli come in passato, non più semplici definizioni per impacchettarli in un concetto predefinito… Maiden e basta!
Ciò su cui quest'album si basa è la potenza narrativa di sei uomini nel pieno della loro età della ragione, è un disco che ha molte cose da dire e richiede un pubblico che sia disposto a sedersi e saperlo ascoltare con calma e coerenza, è un disco che ha bisogno di molti ascolti, qualcuno al primo impatto può rimanere interdetto, confuso, ma non per questo deve saltare a conclusioni affrettate… date tempo al tempo e lasciate che la musica cresca lentamente in voi, è un album molto introspettivo, scritto col cuore, da chi ha ancora qualcosa da raccontare a tutti noi… da chi ha ancora voglia di farci sognare. In sostanza lo ritengo il miglior album uscito dopo gli anni '80, credo un gradino superiore pure a 'Brave New World', che è un altro grande lavoro… comunque già so che ci sarà chi lamenterà questo nuovo prodotto, ma una cosa è certa; i Maiden hanno finito di far felici i metallari da una quindicina d'anni… ma per fortuna continuano per la loro strada senza dare troppo ascolto alla gente.
Perchè la verità è una sola; il suo pubblico non sa minimamente nè cosa vorrebbe davvero sentire nè cosa li renderebbe davvero soddisfatti. Allora io dico; per i nostalgici, i vecchi albums li avete. Ficcateveli nello stereo e vai con il rimpianto. A quelli che invece non seguono clichè, questo è l'ennesimo spettacolo di disco.
ho trovato in giro questa recensione...ve la propongo...in linea di massima sono d'accordo...
Come ormai è di usanza, attorno ad ogni disco in uscita degli Iron Maiden si crea un'attesa quasi spasmodica, questo disco non ha fatto la differenza.
In questi anni più che mai questa band è sotto l'occhio vigile ed implacabile di ogni metallaro che ne sonda la qualità delle uscite, spesso con scetticismo… ciò nonostante quello che mi appresto a recensire è un lavoro che, invece di tentar di accontentare tutti, se la va proprio a cercare… sì, perchè i Maiden anche questa volta sembrano voler ribadire il concetto su cui il loro ideale di produzione si basa da anni, ovvero: "noi facciamo quel che ci pare e basta".
"A Matter of Life and Death" si presenta dunque come un prodotto controcorrente, ambizioso, un certo senso anche rischioso, infatti eccetto l'opener l'intero album si basa su brani alquanto lunghi, non vi sono pezzi immediati alla "2 minutes to midnight", "the evil that men do" o "run to the hills", l'intero album si basa sulla formula magica inventanta nel precedente album 'Dance of Death' con il brano "Paschendale", intro lenta, crescendo, assoli, outro lenta ma proposti in salsa creativa di vari stili musicali (blues, folk, metal..), in sostanza con questo disco i Maiden, nonostante la posizione di status simbol inattaccabile, hanno intrapreso un cammino che quasi li dissocia da un passato del quale resta solo una certa sfumatura a livello di sound e di qualche soluzione compositivo-strutturale.
Già l'opener DIFFERENT WORLD, pur essendo la più immediata e corta dell'album, utilizza un tipo di chorus e pre-chorus in stile Thin Lizzy, ovvero qualcosa di completamente inusuale per loro, con un cantato basso, per certi versi difficile da assimilare ma anche azzeccato ed esaltante, in ogni caso questa si rivela un'ottima opener ma ben lontana da ciò che segue.
THESE COLOURS DON'T RUN è il classico brano alla Maiden, forse l'unico nell'album, parte lento ma ritmato, cresce sempre più in velocità e potenza, questo brano parla della figura del soldato, uomo comune che rischia la vita per il proprio lavoro e il ritornello è un'incitazione al coraggio che certamente in molti canteranno a gran voce ai concerti, dopo il secondo antemico chorus, parte la sezione solista di chitarra, la quale ci riporta indietro nel tempo fino agli anni '80, fantasia ed esecuzione magistrale, musica per le orecchie.
BRIGHTER THAN A THOUSAND SUNS… parla della bomba atomica, in effetti una bomba lo è per davvero, pesante, molto pesante, con sezioni di chitarra alla Metallica, cresce in furia… e poi si spegne d'improvviso nel ritornello.. la voce sussurrante di Bruce che sembra perdersi nell'infinito, per poi riprendere in potenza e intensità, d'mprovviso il cambio il tempo, la cavalcata, la voce solenne e altisonante, la confusione, una serie di assoli incrociati, la calma, ancora potenza… di nuovo il ritornello quasi contemplativo, come se volesse esprimere lo stupore di un bambino al crescere di quella terrificante luce in una scena a rallentatore… l'esplosione finale, l'ultima constatazione a voce bassa, quasi morente "holy father we have sinned. . . ", un brano che racchiude la potenza di un calcio nello stomaco e la delicatezza di un fiore di montagna, brillante, più di mille soli.
THE PILGRIM: brano rocker alquanto particolare e interessante, con un ritornello di difficile accesso e assoli dal sapore quasi egizio, riporta indietro nel tempo al periodo powerslave ma in modo completamente diverso, ottimo.
THE LONGEST DAY: di certo uno dei capolavori assoluti dell'album. Un oscuro giro di basso ci trasporta sulle spiagge della Normandia, i soldati si incitano l'un l'atro, è arrivato il momento di sfidare la morte per il bene del mondo, il brano cresce, sempre più deciso, le barche si avvicinano alla spiaggia, i soldati si scagliano in acqua e con essi la canzone esplode in solennità, arriva il ritornello, la voce di Bruce che sembra superare l'infinito, oltre la cortina di proiettili che si riversano contro i fragili corpi, oltre quell' inferno, fino al cielo… parte la sezione strumentale, eccelsa, coinvolgente, brillante, si ritorna al cantato, la canzone non sembra trovare un vera fine, cosa ne rimane di quei soldati, se siano sopravvisuti o se si siano uniti in riposo nelle rosse acque solo Dio può saperlo. Eccellente, diventerà un dei grandi classici dei Maiden.
OUT OF THE SHADOWS: una carezza dopo lo schiaffo morale precedente, è più simile ad un classico brano solista di Bruce che uno dei Maiden… e in effetti in questo brano Bruce da forse il meglio di sè da molti anni a questa parte. È una semi ballata, trascinante, con un ritornello che ricorda forse un pò Tears of the Dragon, veramente interessante e ben congeniata la parte strumentale dal sapore blues, in sostanza un brano più che ottimo.
THE REINCARNATION OF BENJAMIN BREEG: parte in atmosfera, la voce narrante di Bruce, la calma prima della tempesta, improvvisamente l'esplosione, le chitarre ci vanno giù pesante, il ritmo e abbastanza statico e in generale la struttura semplice, ma di grande effetto, un'inno alla sofferenza, buon brano.
FOR THE GREATER GOOD OF GOD: l'altro capolavoro assoluto dell'album. Geniale e di grande impatto l'intro, ciò che credete sia il ritornello in realtà non lo è, ad un certo punto infatti è la voce potente e altisonante di Bruce che lo marchierà a fuoco nella vostra mente, la sezione strumentale è stupenda e originale, anch'essa alquanto convolgente, un brano molto lungo, ma si spererebbe che non finisca mai… un brano che riflette sull'uomo e sulla guerra, mi permetto di definirla la "Rime of the Ancient Mariner" del nuovo millennio.
LORD OF LIGHT: strano, inusuale. . . ma molto interessante oserei dire, ha delle venature folk e delle brillanti idee compositive, orecchiabile e dal sapore biblico il ritornello, in effetti questo brano parla di Lucifero e Dio, non è un brano di facile accesso, personalmente è quello che ho dovuto ascoltare di più per apprezzarlo ma ne è valsa la pena.
THE LEGACY: un piccolo capolavoro anticonformista nella discografia Maideniana. Ha un'atmosfera medievale, Bruce sembra un cantastorie alla corte del Re, le idee racchiuse in questo brano sono fulminanti, particolare e d'impatto il ritornello e ben congeniata la parte strumentale, si chiude come è iniziata, in un'atmosfera oscura e sinistra. . . grande prova finale, molto interessante e magistralmente riuscita.
IN CONCLUSIONE
TESTI: sotto il profilo dei testi molto facilmente questo è il miglior album nella storia dei Maiden, tutti molto ispirati e d'impatto.
MUSICA: A sprazzi fatta di colpi di genio e brillanti uscite, sperimentale, eppur mai pacchiana, da notare la grande e passionale spontaneità che si avverte in molte parti del disco, ricorda Somewhere in time sotto questo punto di vista.
PERFORMANCE: eccezzionale, un album dove ogni singolo membro è grande protagonista
SOUND E PRODUZIONE: produzione pìù che ottima, suono pulito, potente, compatto e d'atmosfera, la cosa stupefacente è che quest'album è stato registrato in presa diretta e non ha subito manipolazioni aggiuntive dopo il mixaggio.
CONSIDERAZIONI PERSONALI
L'album di per sè è eccelso, pieno di idee tutte ben congeniate ed eseguite, un capolavoro? Non sarò certo io a deciderlo, l'ardua sentenza va ai posteri, sta di fatto che questi sono i nuovi Maiden, non c’è più tempo per il solito headbaging… non c’è più tempo per il concetto di heavy metal. I Maiden hanno smesso di recitare la parte degli Irons canonizzati per essere qualcosa di coerente ma completamente diverso al contempo. I Maiden, oggi più che mai, sottolineano che loro sono gli Iron Maiden e basta – non più etichette plastificate da affibbiargli come in passato, non più semplici definizioni per impacchettarli in un concetto predefinito… Maiden e basta!
Ciò su cui quest'album si basa è la potenza narrativa di sei uomini nel pieno della loro età della ragione, è un disco che ha molte cose da dire e richiede un pubblico che sia disposto a sedersi e saperlo ascoltare con calma e coerenza, è un disco che ha bisogno di molti ascolti, qualcuno al primo impatto può rimanere interdetto, confuso, ma non per questo deve saltare a conclusioni affrettate… date tempo al tempo e lasciate che la musica cresca lentamente in voi, è un album molto introspettivo, scritto col cuore, da chi ha ancora qualcosa da raccontare a tutti noi… da chi ha ancora voglia di farci sognare. In sostanza lo ritengo il miglior album uscito dopo gli anni '80, credo un gradino superiore pure a 'Brave New World', che è un altro grande lavoro… comunque già so che ci sarà chi lamenterà questo nuovo prodotto, ma una cosa è certa; i Maiden hanno finito di far felici i metallari da una quindicina d'anni… ma per fortuna continuano per la loro strada senza dare troppo ascolto alla gente.
Perchè la verità è una sola; il suo pubblico non sa minimamente nè cosa vorrebbe davvero sentire nè cosa li renderebbe davvero soddisfatti. Allora io dico; per i nostalgici, i vecchi albums li avete. Ficcateveli nello stereo e vai con il rimpianto. A quelli che invece non seguono clichè, questo è l'ennesimo spettacolo di disco.
Messaggio del 02-09-2006 alle ore 07:16:21
ma perche gli iron fanno musica??
ma nn pazziemeeeeeeeee
ma perche gli iron fanno musica??
ma nn pazziemeeeeeeeee
Messaggio del 05-09-2006 alle ore 09:36:59
05-09-2006
IRON MAIDEN: Primi in classifica in Italia!!!
Gli Iron Maiden hanno conquistato la prima posizione della classifica italiana, scalzando Gianna Nannini!
LA CLASSIFICA DEGLI ALBUM
1) 'A matter of life and death', Iron Maiden (Capitol/Emi)
2) 'Grazie', Gianna Nannini (Universal);
3) 'Nessuno e' solo', Tiziano Ferro (Capitol/Emi);
4) 'Back to basics', Christina Aguilera (Rca-Sony);
5) 'Nome e cognome', Luciano Ligabue (Warner Bros/Wmi)
6) 'Calma apparente', Eros Ramazzotti (Ariola/Sony Bmg)
7) 'Tutto e' possibile', Finley (Capitol/Emi)
8) 'Stadium Arcadium', Red Hot Chili Peppers (Warner Bros/Wmi)
9) 'Oral Fixation vol.2', Shakira (Epic /Sony Bmg)
10)'Pafuera telaranas', Bebe (Virgin/Emi)
Il buon Eddie si fa sempre rispettare.....
05-09-2006
IRON MAIDEN: Primi in classifica in Italia!!!
Gli Iron Maiden hanno conquistato la prima posizione della classifica italiana, scalzando Gianna Nannini!
LA CLASSIFICA DEGLI ALBUM
1) 'A matter of life and death', Iron Maiden (Capitol/Emi)
2) 'Grazie', Gianna Nannini (Universal);
3) 'Nessuno e' solo', Tiziano Ferro (Capitol/Emi);
4) 'Back to basics', Christina Aguilera (Rca-Sony);
5) 'Nome e cognome', Luciano Ligabue (Warner Bros/Wmi)
6) 'Calma apparente', Eros Ramazzotti (Ariola/Sony Bmg)
7) 'Tutto e' possibile', Finley (Capitol/Emi)
8) 'Stadium Arcadium', Red Hot Chili Peppers (Warner Bros/Wmi)
9) 'Oral Fixation vol.2', Shakira (Epic /Sony Bmg)
10)'Pafuera telaranas', Bebe (Virgin/Emi)
Il buon Eddie si fa sempre rispettare.....

Messaggio del 05-09-2006 alle ore 10:27:40
IRON MAIDEN's new album, "A Matter of Life and Death", has entered the national album charts in the following countries:
Finland: #1
Italy: #1
Germany: #1
U.K.: #4
Ireland: #5
Poland: #6
Netherlands: #7
Australia: #12
IRON MAIDEN's new album, "A Matter of Life and Death", has entered the national album charts in the following countries:
Finland: #1
Italy: #1
Germany: #1
U.K.: #4
Ireland: #5
Poland: #6
Netherlands: #7
Australia: #12
Messaggio del 06-09-2006 alle ore 20:53:11
vai cosìììììì
....la vergine non delude mai...
vai cosìììììì


Messaggio del 07-09-2006 alle ore 00:08:37
vabbò pellà, fare meglio di gianna nannini non è che sia chissà che merito...
è vero che dopo il MITICO CONCERTO DI PAGLIETA 



la nannini avrà avuto un'impennata di vendite clamorosa (si dice che 4 persone presenti al concerto siano andate a venditti a comprare il disco
) ma per gli iron maiden entrare in classifica al primo posto in un paese come l'italia, dove vende anche mondomarcio, non è chissà che impresa 


o no?
vabbò pellà, fare meglio di gianna nannini non è che sia chissà che merito...










o no?
Messaggio del 07-09-2006 alle ore 01:55:13

Messaggio del 07-09-2006 alle ore 02:09:04
Altra recensione,questa presa da metalitalia.com
Alzino la mano tutti quelli che si sono avvicinati al metal grazie agli album degli Iron Maiden. Uno, due, tre… cento… mille… un bel po’, vero? La band di Steve Harris, nel corso della sua carriera ormai quasi trentennale, è riuscita davvero ad ottenere tutto e a raggiungere ogni obbiettivo, arrivando negli anni ad essere un’icona, un simbolo vivente dell’heavy metal stesso. Andate da qualunque ‘profano’ e ditegli che ascoltate questo genere musicale, vedrete che verranno fuori almeno due nomi: Iron Maiden e Metallica. Di fronte ad una carriera così luminosa, seppure con i suoi normali alti e bassi, viene da chiedersi se c’era davvero bisogno di un nuovo album in studio (il quattordicesimo, per la precisione, senza contare raccolte, compilation, singoli e quant’altro…). Chissà, forse no, però diciamoci la verità: è innegabile come la Vergine Di Ferro, a partire dalla reunion con Bruce Dickinson e Adrian Smith, abbia vissuto una seconda giovinezza, sia per entusiasmo che per successo commerciale. Album ai primi posti delle classifiche di mezzo mondo, tournee sold out con mesi di anticipo… Perché fermarsi? Bene, allora iniziamo a precisare qualche cosa prima di parlare del nuovo “A Matter Of Life And Death”: gli Iron Maiden non sono più quelli dei primi cinque album; ormai hanno imboccato un sentiero difficile, forse anche controproducente, ma lo stanno percorrendo fino in fondo, nel bene e nel male. I semi di questa evoluzione di sentivano già in “Seventh Son Of A Seventh Son”, iniziavano a germogliare in “Fear Of The Dark”, per poi cristallizzarsi in tutte le uscite successive. Canzoni lunghe e maggiormente strutturate, con un particolare accento sulla componente epica, sulle articolazioni musicali più elaborate, quasi ‘progressive’. Coloro che amavano la furia animalesca del periodo DiAnno non potranno che rimanere scontenti di questa evoluzione, ma certamente in tanti hanno approvato la nuova direzione stilistica.
Il nuovo “A Matter Of Life And Death”, in questo senso, è la naturale continuazione di questo percorso musicale. Ed è anche un buon album, diciamolo pure tranquillamente. Lontano anni luce dai fasti del passato, certo, ma un buon album, composto da una band che non ha ancora intenzione di vestire i panni della vecchiaia e che crede in quello che fa. In questa nuova fatica, la band di Steve Harris ha focalizzato quanto fatto con i precedenti lavori e, per certi versi, ha cercato di evitare gli errori presenti negli ultimi due CD. Innanzitutto una cosa che salta subito all’orecchio è una struttura più solida nei pezzi: i brani che sfiorano gli 8-9 minuti, questa volta, non danno la sensazione di essere stiracchiati, di venire diluiti in noiose ripetizioni fino alla nausea (avete presente “a brave new wooooooooooorld, in a brave new wooooooorld, a brave new wooooooorld, in a brave… ad libitum? Ecco.). Certo, ogni tanto ci ricascano, ma in generale la cosa è meno fastidiosa del solito. In secondo luogo, la verve epica e magniloquente della band trova in questo album la sua dimensione ideale: dopo aver composto una canzone come “Paschendale”, i Maiden non hanno più timore di osare e riescono così a dare il meglio di sé in alcune delle composizioni più lunghe dell’album come “For The Greater Good Of God”, una nuova mini-suite in stile “The Sign Of The Cross”; “The Pilgrim” e la conclusiva “The Legacy” (quest’ultima davvero inconsueta e particolare, grazie ad un ritmo militaresco e a pregevoli inserti acustici). Infine non si può non citare l’apporto insostituibile di Bruce Dickison, una vera e propria marcia in più in tutte le canzoni, capace di dare la sua impronta riconoscibile in numerosi brani, soprattutto in “Brighter Then A Thousand Sun” e nella ballad “Out Of The Shadows”, che richiama direttamente alcuni passaggi tipici dei lavori solisti del cantante, da “Tears Of a Dragon” fino a “Navigate The Sea Of Sun”.
Naturalmente il lavoro non è esente da difetti, questo è innegabile: la durata dell’album è ancora troppo elevata, rendendo soporiferi alcuni passaggi con l’inclusione di brani di cui, tutto sommato, non si sarebbe sentita la mancanza, come “Lord Of Light” e il singolo “The Reincarnation Of Benjamin Breeg”; la band continua a incaponirsi sempre su strutture ripetitive (arpeggio iniziale, crescendo epico, fuga strumentale, arpeggio finale); alcuni brani, seppure piacevoli non aggiungono davvero niente di nuovo, come il pezzo di apertura “Different World”, dalle forti influenze in stile Thin Lizzy, o “This Colours Don’t Run”; la produzione è ancora troppo grezza e sbilanciata; le tre chitarre non sono valorizzate a dovere… Tutte imperfezioni che già conoscevamo dall’ascolto dei precedenti due dischi.
Cosa dire, dunque, per concludere questa lunga recensione? “A Matter Of Life And Death” senza alcun dubbio spaccherà a metà il pubblico metallico: da un parte gli estimatori della band e del loro ultimo corso lo ameranno incondizionatamente; dall’altra i detrattori vedranno confermate le loro critiche anche in questo lavoro. Per alcuni sarà un ennesimo capolavoro, per altri la solita brodaglia riscaldata. Personalmente chi vi scrive preferisce porsi nel mezzo, riconoscendo quanto di buono c’è in questo lavoro, senza però gridare al miracolo. D’altra parte perché aspettarsi un capolavoro da una band che sta terminando la propria carriera? Lasciamo pure che gli Iron Maiden continuino a sfornare lavori dignitosi come questo e, invece, speriamo che i veri capisaldi del nuovo millennio, quelli che segneranno il futuro della nostra musica, vengano firmati dalle nuove generazioni, augurando loro di poter vivere la stessa immortale e sfolgorante carriera che ha reso leggenda la Vergine di Ferro.
Altra recensione,questa presa da metalitalia.com
Alzino la mano tutti quelli che si sono avvicinati al metal grazie agli album degli Iron Maiden. Uno, due, tre… cento… mille… un bel po’, vero? La band di Steve Harris, nel corso della sua carriera ormai quasi trentennale, è riuscita davvero ad ottenere tutto e a raggiungere ogni obbiettivo, arrivando negli anni ad essere un’icona, un simbolo vivente dell’heavy metal stesso. Andate da qualunque ‘profano’ e ditegli che ascoltate questo genere musicale, vedrete che verranno fuori almeno due nomi: Iron Maiden e Metallica. Di fronte ad una carriera così luminosa, seppure con i suoi normali alti e bassi, viene da chiedersi se c’era davvero bisogno di un nuovo album in studio (il quattordicesimo, per la precisione, senza contare raccolte, compilation, singoli e quant’altro…). Chissà, forse no, però diciamoci la verità: è innegabile come la Vergine Di Ferro, a partire dalla reunion con Bruce Dickinson e Adrian Smith, abbia vissuto una seconda giovinezza, sia per entusiasmo che per successo commerciale. Album ai primi posti delle classifiche di mezzo mondo, tournee sold out con mesi di anticipo… Perché fermarsi? Bene, allora iniziamo a precisare qualche cosa prima di parlare del nuovo “A Matter Of Life And Death”: gli Iron Maiden non sono più quelli dei primi cinque album; ormai hanno imboccato un sentiero difficile, forse anche controproducente, ma lo stanno percorrendo fino in fondo, nel bene e nel male. I semi di questa evoluzione di sentivano già in “Seventh Son Of A Seventh Son”, iniziavano a germogliare in “Fear Of The Dark”, per poi cristallizzarsi in tutte le uscite successive. Canzoni lunghe e maggiormente strutturate, con un particolare accento sulla componente epica, sulle articolazioni musicali più elaborate, quasi ‘progressive’. Coloro che amavano la furia animalesca del periodo DiAnno non potranno che rimanere scontenti di questa evoluzione, ma certamente in tanti hanno approvato la nuova direzione stilistica.
Il nuovo “A Matter Of Life And Death”, in questo senso, è la naturale continuazione di questo percorso musicale. Ed è anche un buon album, diciamolo pure tranquillamente. Lontano anni luce dai fasti del passato, certo, ma un buon album, composto da una band che non ha ancora intenzione di vestire i panni della vecchiaia e che crede in quello che fa. In questa nuova fatica, la band di Steve Harris ha focalizzato quanto fatto con i precedenti lavori e, per certi versi, ha cercato di evitare gli errori presenti negli ultimi due CD. Innanzitutto una cosa che salta subito all’orecchio è una struttura più solida nei pezzi: i brani che sfiorano gli 8-9 minuti, questa volta, non danno la sensazione di essere stiracchiati, di venire diluiti in noiose ripetizioni fino alla nausea (avete presente “a brave new wooooooooooorld, in a brave new wooooooorld, a brave new wooooooorld, in a brave… ad libitum? Ecco.). Certo, ogni tanto ci ricascano, ma in generale la cosa è meno fastidiosa del solito. In secondo luogo, la verve epica e magniloquente della band trova in questo album la sua dimensione ideale: dopo aver composto una canzone come “Paschendale”, i Maiden non hanno più timore di osare e riescono così a dare il meglio di sé in alcune delle composizioni più lunghe dell’album come “For The Greater Good Of God”, una nuova mini-suite in stile “The Sign Of The Cross”; “The Pilgrim” e la conclusiva “The Legacy” (quest’ultima davvero inconsueta e particolare, grazie ad un ritmo militaresco e a pregevoli inserti acustici). Infine non si può non citare l’apporto insostituibile di Bruce Dickison, una vera e propria marcia in più in tutte le canzoni, capace di dare la sua impronta riconoscibile in numerosi brani, soprattutto in “Brighter Then A Thousand Sun” e nella ballad “Out Of The Shadows”, che richiama direttamente alcuni passaggi tipici dei lavori solisti del cantante, da “Tears Of a Dragon” fino a “Navigate The Sea Of Sun”.
Naturalmente il lavoro non è esente da difetti, questo è innegabile: la durata dell’album è ancora troppo elevata, rendendo soporiferi alcuni passaggi con l’inclusione di brani di cui, tutto sommato, non si sarebbe sentita la mancanza, come “Lord Of Light” e il singolo “The Reincarnation Of Benjamin Breeg”; la band continua a incaponirsi sempre su strutture ripetitive (arpeggio iniziale, crescendo epico, fuga strumentale, arpeggio finale); alcuni brani, seppure piacevoli non aggiungono davvero niente di nuovo, come il pezzo di apertura “Different World”, dalle forti influenze in stile Thin Lizzy, o “This Colours Don’t Run”; la produzione è ancora troppo grezza e sbilanciata; le tre chitarre non sono valorizzate a dovere… Tutte imperfezioni che già conoscevamo dall’ascolto dei precedenti due dischi.
Cosa dire, dunque, per concludere questa lunga recensione? “A Matter Of Life And Death” senza alcun dubbio spaccherà a metà il pubblico metallico: da un parte gli estimatori della band e del loro ultimo corso lo ameranno incondizionatamente; dall’altra i detrattori vedranno confermate le loro critiche anche in questo lavoro. Per alcuni sarà un ennesimo capolavoro, per altri la solita brodaglia riscaldata. Personalmente chi vi scrive preferisce porsi nel mezzo, riconoscendo quanto di buono c’è in questo lavoro, senza però gridare al miracolo. D’altra parte perché aspettarsi un capolavoro da una band che sta terminando la propria carriera? Lasciamo pure che gli Iron Maiden continuino a sfornare lavori dignitosi come questo e, invece, speriamo che i veri capisaldi del nuovo millennio, quelli che segneranno il futuro della nostra musica, vengano firmati dalle nuove generazioni, augurando loro di poter vivere la stessa immortale e sfolgorante carriera che ha reso leggenda la Vergine di Ferro.
Messaggio del 11-09-2006 alle ore 21:09:48
METALLARI DI MERDA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
METALLARI DI MERDA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Messaggio del 12-09-2006 alle ore 10:07:20
La Reincarnazione di Benjamin Breeg
Lascia che ti parli della mia vita,
Lascia che ti parli dei miei sogni,
Lascia che ti parli delle cose che accadono, per me tutto è reale.
Lascia che ti parli della mia speranza, del mio bisogno di raggiungere il cielo,
Lascia che ti porti in un viaggio scomodo, lascia che ti speghi il perché.
Lascia che ti speghi il perché
Perché queste sono maledizioni sono cadute su di me,
Non sarò perdonato fino a che non sarò libero,
Cosa ho fatto per meritarmi tutte queste colpe,
Pagare per i miei peccati, per aver venduto la mia anima.
Demoni sono intrappolati dentro la mia testa,
La mia speranza di Dio, la ricerca del paradiso dall’inferno,
I miei peccati sono molti, la mia colpa troppo pesante,
Prima il voler conoscere ed ora cosa so?
Sono in grado di vedere delle cose, cose che non voglio vedere,
Le bugie di migliaia di anime pesano su di me,
So che urlano alla ricerca di aiuto
Il loro fardello porterà giù anche me
Il peccato di migliaia di anime espiato in vano
La mia reincarnazione vive nuovamente
Qualcuno mi salvi,
Qualcuno mi salvi da me stesso
Per portare salvezza
Per esorcizzare questo inferno
Qualcuno mi salvi,
Qualcuno mi salvi da me stesso
Per portare salvezza
Per esorcizzare questo inferno
Qualcuno mi salvi
Qualcuno mi salvi dal mio inferno
Il nostro destino è lontano da questo incubo
Qualcuno mi salvi
Qualcuno mi salvi da me stesso
Per portare salvezza
Per esorcizzare questo inferno
La Reincarnazione di Benjamin Breeg
Lascia che ti parli della mia vita,
Lascia che ti parli dei miei sogni,
Lascia che ti parli delle cose che accadono, per me tutto è reale.
Lascia che ti parli della mia speranza, del mio bisogno di raggiungere il cielo,
Lascia che ti porti in un viaggio scomodo, lascia che ti speghi il perché.
Lascia che ti speghi il perché
Perché queste sono maledizioni sono cadute su di me,
Non sarò perdonato fino a che non sarò libero,
Cosa ho fatto per meritarmi tutte queste colpe,
Pagare per i miei peccati, per aver venduto la mia anima.
Demoni sono intrappolati dentro la mia testa,
La mia speranza di Dio, la ricerca del paradiso dall’inferno,
I miei peccati sono molti, la mia colpa troppo pesante,
Prima il voler conoscere ed ora cosa so?
Sono in grado di vedere delle cose, cose che non voglio vedere,
Le bugie di migliaia di anime pesano su di me,
So che urlano alla ricerca di aiuto
Il loro fardello porterà giù anche me
Il peccato di migliaia di anime espiato in vano
La mia reincarnazione vive nuovamente
Qualcuno mi salvi,
Qualcuno mi salvi da me stesso
Per portare salvezza
Per esorcizzare questo inferno
Qualcuno mi salvi,
Qualcuno mi salvi da me stesso
Per portare salvezza
Per esorcizzare questo inferno
Qualcuno mi salvi
Qualcuno mi salvi dal mio inferno
Il nostro destino è lontano da questo incubo
Qualcuno mi salvi
Qualcuno mi salvi da me stesso
Per portare salvezza
Per esorcizzare questo inferno
Messaggio del 12-09-2006 alle ore 11:29:24
...mi pare LIGABUE...
...mi pare LIGABUE...
Messaggio del 12-09-2006 alle ore 13:06:54

Secondo quanto abbiamo potuto apprendere dal nuovo DVD dei Maiden, sono 4 le cover song che i Maiden hanno registrato, presumibilmente da utilizzare come B-side per i futuri singoli estratti da “A Matter Of Life And Death”.
Tra queste, “Angel Of Death” dei Thin Lizzy, estratta dall’album “Renegade” (1981). Uno dei pezzi celebri della band di Phil Lynnot, qui nella sua incarnazione con l’ex-Pink Floyd Snowy White ed i fedeli Scott Gorham e Brian Downey. Come i più attenti ricorderanno il pezzo venne già ripreso alcuni anni fa dai Gamma Ray per un loro E.P.
Nel quartetto di brani c’è anche “Tush” dei barbutissimi ZZ Top. Un pezzo che i Maiden hanno già eseguito diverse volte come pezzo di chiusura negli early days e che ora hanno deciso di riproporci su di un supporto ufficiale. Il pezzo in questione è stato nella TOP20 nel 1975 ed è estratto dall’album “Fandango”, uno dei classici di quella che i fan chiamano la “piccola grande band del Texas”.
Per proseguire, passiamo ad un brano dei Deep Purple, “Space Truckin'”, estratto dal celebre lavoro “Machine Head”. Il disco uscì nell’Aprile del 1972 e contiene pezzi che non hanno certo bisogno di presentazioni, per citarne uno “Smoke On The Water”, ma anche “Highway Star” o “Lazy”.
Per chiudere il poker, ci occupiamo di “Hocus Pocus”, uno dei due (l’altro è “Sylvia”) famosi pezzi degli olandesi Focus. Il pezzo apre l’opera migliore della band, quel “Moving Waves” che vide la luce nel 1971.
Detto questo non possiamo che auspicare di sentire questi brani nelle versioni del prossimo singolo, che crediamo sarà “Different World”, eseguiti dai nostri beneamati Iron Maiden.
Pellaro

Secondo quanto abbiamo potuto apprendere dal nuovo DVD dei Maiden, sono 4 le cover song che i Maiden hanno registrato, presumibilmente da utilizzare come B-side per i futuri singoli estratti da “A Matter Of Life And Death”.
Tra queste, “Angel Of Death” dei Thin Lizzy, estratta dall’album “Renegade” (1981). Uno dei pezzi celebri della band di Phil Lynnot, qui nella sua incarnazione con l’ex-Pink Floyd Snowy White ed i fedeli Scott Gorham e Brian Downey. Come i più attenti ricorderanno il pezzo venne già ripreso alcuni anni fa dai Gamma Ray per un loro E.P.
Nel quartetto di brani c’è anche “Tush” dei barbutissimi ZZ Top. Un pezzo che i Maiden hanno già eseguito diverse volte come pezzo di chiusura negli early days e che ora hanno deciso di riproporci su di un supporto ufficiale. Il pezzo in questione è stato nella TOP20 nel 1975 ed è estratto dall’album “Fandango”, uno dei classici di quella che i fan chiamano la “piccola grande band del Texas”.
Per proseguire, passiamo ad un brano dei Deep Purple, “Space Truckin'”, estratto dal celebre lavoro “Machine Head”. Il disco uscì nell’Aprile del 1972 e contiene pezzi che non hanno certo bisogno di presentazioni, per citarne uno “Smoke On The Water”, ma anche “Highway Star” o “Lazy”.
Per chiudere il poker, ci occupiamo di “Hocus Pocus”, uno dei due (l’altro è “Sylvia”) famosi pezzi degli olandesi Focus. Il pezzo apre l’opera migliore della band, quel “Moving Waves” che vide la luce nel 1971.
Detto questo non possiamo che auspicare di sentire questi brani nelle versioni del prossimo singolo, che crediamo sarà “Different World”, eseguiti dai nostri beneamati Iron Maiden.
Pellaro

Messaggio del 28-09-2006 alle ore 22:46:14
Mancano 2 mesi ormai...
Mancano 2 mesi ormai...
Messaggio del 28-09-2006 alle ore 23:00:02
clicca qui
clicca qui
Messaggio del 28-09-2006 alle ore 23:02:11

Messaggio del 30-09-2006 alle ore 14:15:59
ritiro tutto quello di buono che ho detto su questo album...dopo ripetuti ascolti
sono giunto alla conclusione che fa veramente schifo..pezzi lunghi,noiosi e senza senso,l'unica differenza con virtual XI è la presenza di bruce,che offre la peggior performance della sua lunga e onorata carriera e in piu il Sapiente mi ha fatto gentilmente notare che il disco è pieno di ronci..
in sostanza un disco solo per malati tipo il Pellaro
allego la recensione presa da eutk che dice,finalmente, la verità su questo disco:
Come fu per l'ultimo dei Metallica, non ho paura di prendermi gli insulti di fanboys CIECHI e quindi, senza giri di parole, nuntio vobis che il nuovo Iron Maiden fa schifo.
Un disco penoso, scialbo, lento, ridicolo e risibile, chi più ne ha più ne metta, questo album è una vergogna totale, detto da uno a cui già non piaceva "Dance of Death" ma lo reputava quasi decente.
"Brave New World" è stata una parentesi felice tra lo sfacelo iniziato nel 1990 con "No Prayer for the Dying", da allora, perlomeno in studio, gli Iron Maiden non sono più stati gli stessi, anzi, hanno cominciato a partorire album orridi come questo e come "Virtual XI", decisamente brutti come "The X Factor" e "Fear of the Dark", osannato da molti ma zeppo per metà di brani scandalosi, che infatti non ricorda più nessuno.
In definitiva (tanto una recensione descrittiva la potete leggere qualche riga più su...), i fans accaniti se lo possono comprare che tanto anche se Steve Harris registrasse una scurreggia urlerebbero in ogni caso al miracolo.
Tutti gli altri, ovvero chi ha voglia di usare il cervello, avranno ben capito che "A Matter of Life and Death" con i suoi brani iper pallosi è un ottimo sonnifero, ma il Lexotan che si trova in farmacia costa meno e ci mette meno a farvi prendere sonno.
Complimenti per lo scempio, grandi Maiden!
ritiro tutto quello di buono che ho detto su questo album...dopo ripetuti ascolti
sono giunto alla conclusione che fa veramente schifo..pezzi lunghi,noiosi e senza senso,l'unica differenza con virtual XI è la presenza di bruce,che offre la peggior performance della sua lunga e onorata carriera e in piu il Sapiente mi ha fatto gentilmente notare che il disco è pieno di ronci..
in sostanza un disco solo per malati tipo il Pellaro

allego la recensione presa da eutk che dice,finalmente, la verità su questo disco:
Come fu per l'ultimo dei Metallica, non ho paura di prendermi gli insulti di fanboys CIECHI e quindi, senza giri di parole, nuntio vobis che il nuovo Iron Maiden fa schifo.
Un disco penoso, scialbo, lento, ridicolo e risibile, chi più ne ha più ne metta, questo album è una vergogna totale, detto da uno a cui già non piaceva "Dance of Death" ma lo reputava quasi decente.
"Brave New World" è stata una parentesi felice tra lo sfacelo iniziato nel 1990 con "No Prayer for the Dying", da allora, perlomeno in studio, gli Iron Maiden non sono più stati gli stessi, anzi, hanno cominciato a partorire album orridi come questo e come "Virtual XI", decisamente brutti come "The X Factor" e "Fear of the Dark", osannato da molti ma zeppo per metà di brani scandalosi, che infatti non ricorda più nessuno.
In definitiva (tanto una recensione descrittiva la potete leggere qualche riga più su...), i fans accaniti se lo possono comprare che tanto anche se Steve Harris registrasse una scurreggia urlerebbero in ogni caso al miracolo.
Tutti gli altri, ovvero chi ha voglia di usare il cervello, avranno ben capito che "A Matter of Life and Death" con i suoi brani iper pallosi è un ottimo sonnifero, ma il Lexotan che si trova in farmacia costa meno e ci mette meno a farvi prendere sonno.
Complimenti per lo scempio, grandi Maiden!
Messaggio del 03-10-2006 alle ore 14:37:40
morirai....
morirai....

Messaggio del 05-10-2006 alle ore 15:47:36
Il 4 ottobre gli Iron Maiden hanno inaugurato il loro tour nel Nord-America, che traghetterà la band in Europa tra novembre e dicembre. Nella prima setlist spazio a A Matter of Life and Death, riproposto nella sua interezza, con il finale lasciato a vecchi classici del repertorio:
01. Different World
02. These Colours Don't Run
03. Brighter Than a Thousand Suns
04. Pilgrim
05. Longest Day
06. Out of the Shadows
07. Reincarnation of Benjamin Breeg
08. For the Greater Good of God
09. Lord of Light
10. Legacy
11. Fear of the Dark
12. Iron Maiden
---------------------
13. 2 Minutes to Midnight
14. The Evil that Men Do
15. Hallowed Be Thy Name
Gli Iron Maiden saranno in Italia il 2 e 3 dicembre a Milano (DatchForum).
Il 4 ottobre gli Iron Maiden hanno inaugurato il loro tour nel Nord-America, che traghetterà la band in Europa tra novembre e dicembre. Nella prima setlist spazio a A Matter of Life and Death, riproposto nella sua interezza, con il finale lasciato a vecchi classici del repertorio:
01. Different World
02. These Colours Don't Run
03. Brighter Than a Thousand Suns
04. Pilgrim
05. Longest Day
06. Out of the Shadows
07. Reincarnation of Benjamin Breeg
08. For the Greater Good of God
09. Lord of Light
10. Legacy
11. Fear of the Dark
12. Iron Maiden
---------------------
13. 2 Minutes to Midnight
14. The Evil that Men Do
15. Hallowed Be Thy Name
Gli Iron Maiden saranno in Italia il 2 e 3 dicembre a Milano (DatchForum).
Messaggio del 05-10-2006 alle ore 21:55:21
CHE MERDA
vecchi classici? e quali sono?
CHE MERDA
CHE MERDA
vecchi classici? e quali sono?
CHE MERDA
Messaggio del 06-10-2006 alle ore 16:56:58
non soddisfa per niente manco a me....
non soddisfa per niente manco a me....
Messaggio del 17-10-2006 alle ore 09:41:21
clicca qui
clicca qui
Messaggio del 23-10-2006 alle ore 21:26:11

Messaggio del 25-11-2006 alle ore 14:44:14
-7
clicca qui
------------
Editato da Pellaro il 25/11/2006 alle 14:44:53
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Editato da Pellaro il 25/11/2006 alle 14:45:28
-7

clicca qui
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Editato da Pellaro il 25/11/2006 alle 14:44:53
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Editato da Pellaro il 25/11/2006 alle 14:45:28
Messaggio del 27-11-2006 alle ore 11:26:35
-5
-5
Messaggio del 27-11-2006 alle ore 13:15:24
Pellà...mo ti sballi...
mi sa ke al giorno del concerto esploderai
Pellà...mo ti sballi...

mi sa ke al giorno del concerto esploderai

Messaggio del 28-11-2006 alle ore 00:21:22

Messaggio del 28-11-2006 alle ore 00:40:31
ancora co sti cazzo di airon meiden
ancora co sti cazzo di airon meiden

Messaggio del 28-11-2006 alle ore 09:11:50
Darkkstarr ti spiezzo in due a te e ibrahimovic
Darkkstarr ti spiezzo in due a te e ibrahimovic

Messaggio del 28-11-2006 alle ore 16:55:52
Madonna...Sabato ha arrivat!!!!
Madonna...Sabato ha arrivat!!!!
Messaggio del 28-11-2006 alle ore 16:56:50
Madonna...Sabato ha arrivat!!!!
Madonna...Sabato ha arrivat!!!!
Messaggio del 28-11-2006 alle ore 22:02:05
bella tony
bella tony

Messaggio del 28-11-2006 alle ore 22:03:35
sarà un grande concerto
sarà un grande concerto

Messaggio del 01-12-2006 alle ore 17:13:31
Finalmente questa sera si parte!!!!!!!
Finalmente questa sera si parte!!!!!!!
Messaggio del 01-12-2006 alle ore 19:57:50
Buon divertimento
Buon divertimento

Messaggio del 01-12-2006 alle ore 19:58:44
speriamo ke non mi ritroverò vicino al solipsista sul pulmino

ATE GODIAMO!
speriamo ke non mi ritroverò vicino al solipsista sul pulmino




Messaggio del 01-12-2006 alle ore 22:16:17
Tra poco si parte...
Tra poco si parte...

Messaggio del 01-12-2006 alle ore 22:21:19
buon viaggio e riportatemi un regalino
buon viaggio e riportatemi un regalino

Messaggio del 02-12-2006 alle ore 01:15:25
io sono gia' a milano
pella' sbrigheteve
io sono gia' a milano

Messaggio del 03-12-2006 alle ore 17:18:11
M E R A V I G L I O S O..............
M E R A V I G L I O S O..............
Messaggio del 03-12-2006 alle ore 23:38:39
pellarooooo
dov'è il mio regalino?
pellarooooo
dov'è il mio regalino?
Messaggio del 03-12-2006 alle ore 23:47:48
Ti dico solo che Aces High e 2 minutes to midnight sono i miei cavalli di battaglia in ogni occasione...SONO DEI GRANDI.....
Ti dico solo che Aces High e 2 minutes to midnight sono i miei cavalli di battaglia in ogni occasione...SONO DEI GRANDI.....
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 00:22:10
I N D I M E N T I C A B I L E !!!!
Emozioni irripetibili...Out of the Shadows con le lacrime...
Il Pellaro ne sà qualcosa!!!!
I N D I M E N T I C A B I L E !!!!
Emozioni irripetibili...Out of the Shadows con le lacrime...
Il Pellaro ne sà qualcosa!!!!
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 00:24:54
sci, sci, va bene, ma dove sta il mio regalo?
sci, sci, va bene, ma dove sta il mio regalo?
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 00:27:41
I N D I M E N T I C A B I L E !!!!
Emozioni irripetibili...Out of the Shadows con le lacrime...
Il Pellaro ne sà qualcosa!!!!
I N D I M E N T I C A B I L E !!!!
Emozioni irripetibili...Out of the Shadows con le lacrime...
Il Pellaro ne sà qualcosa!!!!
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 00:37:03
DA PAURA!!! 
sverginato dalla vergine di ferro!!! meglio di così...
ATE GODETE!!! (io ato goduto!
)
Grazie al Sapientone ed al Solipsista (ke bella pogata!
)che mi hanno convinto a far parte della comitiva di manicomi
il prossimo anno se è vero quel ke ha detto Dickinson, ci sarò ankio!
Anke i Trivium non erano male! hanno spaccato di brutto!!!
Ma soprattutto anke la figlia di Steve Harris non è male!!!



sverginato dalla vergine di ferro!!! meglio di così...

ATE GODETE!!! (io ato goduto!

Grazie al Sapientone ed al Solipsista (ke bella pogata!


il prossimo anno se è vero quel ke ha detto Dickinson, ci sarò ankio!

Anke i Trivium non erano male! hanno spaccato di brutto!!!

Ma soprattutto anke la figlia di Steve Harris non è male!!!


Messaggio del 04-12-2006 alle ore 14:21:24
...la mia Pellara mi ha dovuto tenere stretto...sennò partivo da lei....!!!!!

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 14:44:24
Invasione Frentana a Milano.....

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Editato da Pellaro il 04/12/2006 alle 14:51:00
Invasione Frentana a Milano.....


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Editato da Pellaro il 04/12/2006 alle 14:51:00
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 14:55:05
E mo arriv m'asser.....
E mo arriv m'asser.....

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 14:58:51
Mamma mamm che fredd....
Mamma mamm che fredd....

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 17:06:37
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Editato da Il Solipsista il 04/12/2006 alle 17:30:26
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Editato da Il Solipsista il 04/12/2006 alle 17:30:26
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 17:11:46
Ah....che serie A!!!!!
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Editato da Il Solipsista il 04/12/2006 alle 17:27:53
Ah....che serie A!!!!!

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Editato da Il Solipsista il 04/12/2006 alle 17:27:53
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 17:18:57
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Editato da Il Solipsista il 04/12/2006 alle 17:31:55

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Editato da Il Solipsista il 04/12/2006 alle 17:31:55
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 17:34:47

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 17:37:29
Il Post Concerto...Notare i volti Provati!!!!
Il Post Concerto...Notare i volti Provati!!!!

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 18:23:41

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 18:24:37
Allora....facciamo l'Appello!!!
Chi si prenota per il Prossimo Anno?
1)Io
Allora....facciamo l'Appello!!!
Chi si prenota per il Prossimo Anno?
1)Io
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:36:59

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:38:31

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:40:10

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:41:38

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:43:32

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:44:47
1-Solipsista
2-Pellaro
1-Solipsista
2-Pellaro
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:45:24
Antò ma so tutte foto tue????
Antò ma so tutte foto tue????
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:49:14

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:50:19

This colour don't run....

This colour don't run....
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:51:18

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:51:52

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:52:24

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:54:35
1)Solipsista
2)Pellaro
3)...?
1)Solipsista
2)Pellaro
3)...?
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 19:55:48

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 20:01:38
A little bit of Powerslave...Somewhere...Seventh...
Già teng la vava sant a la vocc!!!!
A little bit of Powerslave...Somewhere...Seventh...
Già teng la vava sant a la vocc!!!!
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 20:02:28
APPELLO!!!!!!!
APPELLO!!!!!!!
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 20:36:11
1)Solipsista
2)Pellaro
3)Depa
1)Solipsista
2)Pellaro
3)Depa

Messaggio del 04-12-2006 alle ore 21:16:40
clicca qui
clicca qui
Messaggio del 04-12-2006 alle ore 23:14:16
unico ed incredibile emozioni impagabili volevo ringraziare tutti i miei compagni frentani che son partiti all' avventura con me.....che li aspettavo a milano ....
un ringraziamento particolare al pellaro, il sapiente, al solipsista(l'eco dei suoi rutti riecheggiava per tutto il dach forum), cochise e lo ZIO TITO(inossidabile)..... E PER L'ANNO PROSSIMO
AGGIUNGETE ALLA LISTA ANKE SNAKE
sempre e comunque UP THE IRONS
unico ed incredibile emozioni impagabili volevo ringraziare tutti i miei compagni frentani che son partiti all' avventura con me.....che li aspettavo a milano ....

un ringraziamento particolare al pellaro, il sapiente, al solipsista(l'eco dei suoi rutti riecheggiava per tutto il dach forum), cochise e lo ZIO TITO(inossidabile)..... E PER L'ANNO PROSSIMO
AGGIUNGETE ALLA LISTA ANKE SNAKE

sempre e comunque UP THE IRONS

Messaggio del 05-12-2006 alle ore 00:22:13
1)Solipsista
2)Pellaro
3)Depa
4)Solidsnake
5)Cochise
Solid!I rutti del solipsista non li dimenticherò mai!
Spero di ribeccarti a Milano qualke volta!
Sicuro il prox anno vengo ankio!
anke non essendo il mio gruppo preferito, mi hanno trasmesso una carica incredibile ke mai mi era successo fino ad ora!
up the Iron!
Pellà! la prox volta entriamo di prepotenza nel backstage e andiamo a scofanarci la Lauren!
1)Solipsista
2)Pellaro
3)Depa
4)Solidsnake
5)Cochise
Solid!I rutti del solipsista non li dimenticherò mai!

Spero di ribeccarti a Milano qualke volta!

Sicuro il prox anno vengo ankio!
anke non essendo il mio gruppo preferito, mi hanno trasmesso una carica incredibile ke mai mi era successo fino ad ora!
up the Iron!
Pellà! la prox volta entriamo di prepotenza nel backstage e andiamo a scofanarci la Lauren!


Messaggio del 05-12-2006 alle ore 12:34:05
ao' me sa ca l'unica cosa bone era la fije de harris eja sant a niend da chi cazz a ripijat?? da esse sicure de no
ao' me sa ca l'unica cosa bone era la fije de harris eja sant a niend da chi cazz a ripijat?? da esse sicure de no
Messaggio del 05-12-2006 alle ore 12:38:01
pella' belli i tuoi okkiali!! serie a
pella' belli i tuoi okkiali!! serie a
Messaggio del 05-12-2006 alle ore 16:25:31

Messaggio del 05-12-2006 alle ore 20:35:31
ma che cazzo stavi a fa ohh?????? stavi a cantà!!!!??? bella sta foto!!!
ma che cazzo stavi a fa ohh?????? stavi a cantà!!!!??? bella sta foto!!!
Messaggio del 05-12-2006 alle ore 21:00:18

Messaggio del 05-12-2006 alle ore 21:01:31
era da poco finito il concerto!!
era da poco finito il concerto!!

Messaggio del 05-12-2006 alle ore 21:44:39
la sapienza del sapiente
la sapienza del sapiente

Messaggio del 06-12-2006 alle ore 11:04:55

Messaggio del 06-12-2006 alle ore 13:02:57
kevin
kevin

Messaggio del 06-12-2006 alle ore 13:11:39
madò! ke serie A!!!
madò! ke serie A!!!

Messaggio del 06-12-2006 alle ore 14:12:12
tropp fregn!!!
tropp fregn!!!

Messaggio del 06-12-2006 alle ore 14:16:36
1)Solipsista
2)Pellaro
3)Depa
4)Solidsnake
5)Cochise
6)Ziomitch
1)Solipsista
2)Pellaro
3)Depa
4)Solidsnake
5)Cochise
6)Ziomitch
Messaggio del 07-12-2006 alle ore 13:05:01
fa paura!!!
fa paura!!!

Messaggio del 09-12-2006 alle ore 20:25:38

Messaggio del 11-12-2006 alle ore 16:24:57
Rod: Barcelona II
MILAN SUNDAY DEC 3 2.30pm
Sono arrivato in hotel a Milano intorno alle 4 del pomeriggio.
Abbiamo 2 concerti qui in Italia al Datch Forum (capienza 12500 persone, entrambe sold-out più di tre mesi fa).
L'arena è già praticamente piena e rumorosissima quando Lauren sale sul palco e sia lei che i Trivium si sono espressi ad altissimi livelli.
Da queste prime reazioni del pubblico ho capito che questa sarebbe stata un'altra fantastica nottata. A circa metà dell'esecuzione dell'album AMOLAD, dove Bruce parla con il pubblico, Dougie ha misurato l'intensità del rumore. Il pubblico stava urlando il famoso inno da stadio:"Oway. Oway oway oway – Mai- den , Mai-den" e il rumore misurato ha raggiunto i 108dB in confronto ad una media di 103-108dB normalmente prodotti dalla band. Incredibile!
Ogni tanto ho ricontrollato il misuratore di rumore. Il livello più alto raggiunto dalla band è stato di 111dB ma quando Bruce iniziò a cantare l'intro di Fear Of The Dark, il pubblico esplose in un ululato immenso e raggiunse i 112dB, più rumoroso della band, spontaneamente. Io non so che livello raggiunge un aereo a reazione, ma non dovrebbe essere molto distante da questo.
Il pubblico è molto differente in varie parti del globo e alcuni tendono per loro natura ad essere più eccitati di altri. Molto dipende dalle caratteristiche dei paesi di provenienza. In tutti questi anni abbiamo notato che i più eccitati e quindi anche più rumorosi, tendono ad appartenere alle zone di influenza francese e all'area latina in generale: Canada, Parigi, Sud America, Spagna e Italia sono le più ovvie. Mentre i nord europei, inglesi, scandinavi, tedeschi, olandesi, ecc. non raggiungono i livelli di esuberanza dei nostri fratelli latini. Non penso assolutamente che questo significhi minor apprezzamento ma è solamente diverso. Credo sia lo stesso per il tifo calcistico.
Quattro nostri amici della EMI svedese sono arrivati a Milano con il volo Bruce Air (ha portato 200 fan dalla Svezia per il weekend) e semplicemente sono rimasti allibiti per quando è capitato. Sono partiti dalla Svezia con la convinzione che il concerto di Stoccolma fosse imbattibile (e infatti fu fantastico) ma i fan italiani sono stati fantastici e hanno completamente spazzato via le loro convinzioni.
L'album qui in Italia è molto popolare e tutti i fan conoscevano alla perfezione i testi delle canzoni tanto che anche i cori di accompagnamento alle varie song sono stati molto probabimente i più potenti e rumorosi.
Rod: Zurich
ZURICH WED DEC 6 2pm
Anche il secondo concerto italiano è finito. Anche questo concerto era sold-out da mesi.
A differenza dei concerti di Stoccolma dove i biglietti per entrambe le prime due date furono messi in vendita contemporaneamente, questo, come anche Earls Court, è un concerto aggiuntivo.
Molto spesso il pubblico della seconda serata non risulta essere così partecipe ed eccitato come quello della prima serata. Questo perchè gli "hardcore" fan tendono a comprare subito i biglietti.
Questa volta è stato diverso. Anche se in prima battuta i fan sono sembrati più silenziosi rispetto a quelli della prima serata, forse perchè non erano così familiari con le nuove canzoni come gli "hardcore" fan presenti alla prima serata, con il procedere dello show ci fu da ricredersi. Durante la parte centrale del concerto durante la quale Bruce parla con il pubblico, il coro "oway oway Mai-den etc" ha toccato i 113dB, uno in più della serata precedente, ma ancora più sorprendente fu l'inizio di Fear Of The Dark.
Quando Bruce iniziò la parte parlata dell'intro di FOTD, il pubblico cantò così forte che a Bruce non rimase altro che lasciar cantare tutta l'intro. Sembrava che tutti nell'arena conoscessero ogni singola parola della canzone e le urlassero a squarciagola. Non ho mai ne visto ne sentito una cosa del genere fino ad ora, nemmeno in Quebec, Rio, Parigi o in Spagna. Ma non era ancora finita, accadde ancora qualcosa di più unico e speciale. Sapete tutti che negli ultimi due "Fear Of The Dark" cantati da Bruce nell'intro, Bruce stesso pronuncia un gutturale e demoniaco "haha" o qualcosa del genere...ebbene, anche questo fu ripetuto in maniera perfetta dal pubblico presente. Grandissimo! Due show indimenticabili.
Grazie Milano e a tutto il resto d'Italia.
Sappiamo che erano presenti molti fan da Roma e prima o poi dovremo passare senz'altro dalle vostre parti!!
Rod: Barcelona II
MILAN SUNDAY DEC 3 2.30pm
Sono arrivato in hotel a Milano intorno alle 4 del pomeriggio.
Abbiamo 2 concerti qui in Italia al Datch Forum (capienza 12500 persone, entrambe sold-out più di tre mesi fa).
L'arena è già praticamente piena e rumorosissima quando Lauren sale sul palco e sia lei che i Trivium si sono espressi ad altissimi livelli.
Da queste prime reazioni del pubblico ho capito che questa sarebbe stata un'altra fantastica nottata. A circa metà dell'esecuzione dell'album AMOLAD, dove Bruce parla con il pubblico, Dougie ha misurato l'intensità del rumore. Il pubblico stava urlando il famoso inno da stadio:"Oway. Oway oway oway – Mai- den , Mai-den" e il rumore misurato ha raggiunto i 108dB in confronto ad una media di 103-108dB normalmente prodotti dalla band. Incredibile!
Ogni tanto ho ricontrollato il misuratore di rumore. Il livello più alto raggiunto dalla band è stato di 111dB ma quando Bruce iniziò a cantare l'intro di Fear Of The Dark, il pubblico esplose in un ululato immenso e raggiunse i 112dB, più rumoroso della band, spontaneamente. Io non so che livello raggiunge un aereo a reazione, ma non dovrebbe essere molto distante da questo.
Il pubblico è molto differente in varie parti del globo e alcuni tendono per loro natura ad essere più eccitati di altri. Molto dipende dalle caratteristiche dei paesi di provenienza. In tutti questi anni abbiamo notato che i più eccitati e quindi anche più rumorosi, tendono ad appartenere alle zone di influenza francese e all'area latina in generale: Canada, Parigi, Sud America, Spagna e Italia sono le più ovvie. Mentre i nord europei, inglesi, scandinavi, tedeschi, olandesi, ecc. non raggiungono i livelli di esuberanza dei nostri fratelli latini. Non penso assolutamente che questo significhi minor apprezzamento ma è solamente diverso. Credo sia lo stesso per il tifo calcistico.
Quattro nostri amici della EMI svedese sono arrivati a Milano con il volo Bruce Air (ha portato 200 fan dalla Svezia per il weekend) e semplicemente sono rimasti allibiti per quando è capitato. Sono partiti dalla Svezia con la convinzione che il concerto di Stoccolma fosse imbattibile (e infatti fu fantastico) ma i fan italiani sono stati fantastici e hanno completamente spazzato via le loro convinzioni.
L'album qui in Italia è molto popolare e tutti i fan conoscevano alla perfezione i testi delle canzoni tanto che anche i cori di accompagnamento alle varie song sono stati molto probabimente i più potenti e rumorosi.
Rod: Zurich
ZURICH WED DEC 6 2pm
Anche il secondo concerto italiano è finito. Anche questo concerto era sold-out da mesi.
A differenza dei concerti di Stoccolma dove i biglietti per entrambe le prime due date furono messi in vendita contemporaneamente, questo, come anche Earls Court, è un concerto aggiuntivo.
Molto spesso il pubblico della seconda serata non risulta essere così partecipe ed eccitato come quello della prima serata. Questo perchè gli "hardcore" fan tendono a comprare subito i biglietti.
Questa volta è stato diverso. Anche se in prima battuta i fan sono sembrati più silenziosi rispetto a quelli della prima serata, forse perchè non erano così familiari con le nuove canzoni come gli "hardcore" fan presenti alla prima serata, con il procedere dello show ci fu da ricredersi. Durante la parte centrale del concerto durante la quale Bruce parla con il pubblico, il coro "oway oway Mai-den etc" ha toccato i 113dB, uno in più della serata precedente, ma ancora più sorprendente fu l'inizio di Fear Of The Dark.
Quando Bruce iniziò la parte parlata dell'intro di FOTD, il pubblico cantò così forte che a Bruce non rimase altro che lasciar cantare tutta l'intro. Sembrava che tutti nell'arena conoscessero ogni singola parola della canzone e le urlassero a squarciagola. Non ho mai ne visto ne sentito una cosa del genere fino ad ora, nemmeno in Quebec, Rio, Parigi o in Spagna. Ma non era ancora finita, accadde ancora qualcosa di più unico e speciale. Sapete tutti che negli ultimi due "Fear Of The Dark" cantati da Bruce nell'intro, Bruce stesso pronuncia un gutturale e demoniaco "haha" o qualcosa del genere...ebbene, anche questo fu ripetuto in maniera perfetta dal pubblico presente. Grandissimo! Due show indimenticabili.
Grazie Milano e a tutto il resto d'Italia.
Sappiamo che erano presenti molti fan da Roma e prima o poi dovremo passare senz'altro dalle vostre parti!!
Messaggio del 18-12-2006 alle ore 01:36:11
"Camera d'albergo, Milano- Italia
Ore 16:15
3 Dicembre2006
Spero stiate tutti bene,
abbiamo avuto una giornata fantastica ieri.
[...]
Abbiamo suonato a Milano ieri e devo dire che ad un certo punto il pubblico era più rumoroso di noi. Erano a 112 DBs e noi stavamo suonando sui 107/110. Davvero rumorosi cazzo, a mio parere solo Barcellona è stata di poco più rumorosa.
[...]
Mi sono alzato alla 1pm oggi, avevo ovviamente bisogno di riposarmi, e sono andato a farmi un giro fuori in una magnifica stazione ferroviaria qui a Milano. So che non è la stazione centrale, ma che costruzione! Dopo aver passeggiato per le strade della città sono tornato all' hotel. Ho guardato un po' di sci in televisione e ho deciso di metter giù qualche riga per il mio diario. Abbiamo un'altro spettacolo a Milano stasera. Ancora sold out. La capacità del FilaForum è di 12,500 persone, ma ce ne saranno state almeno 14,000 ieri sera. Ora vi saluto che tra mezz'ora partiamo per il palazzetto.
Statemi bene
Che Dio vi benedica
=Nicko="

"Camera d'albergo, Milano- Italia
Ore 16:15
3 Dicembre2006
Spero stiate tutti bene,
abbiamo avuto una giornata fantastica ieri.
[...]
Abbiamo suonato a Milano ieri e devo dire che ad un certo punto il pubblico era più rumoroso di noi. Erano a 112 DBs e noi stavamo suonando sui 107/110. Davvero rumorosi cazzo, a mio parere solo Barcellona è stata di poco più rumorosa.
[...]
Mi sono alzato alla 1pm oggi, avevo ovviamente bisogno di riposarmi, e sono andato a farmi un giro fuori in una magnifica stazione ferroviaria qui a Milano. So che non è la stazione centrale, ma che costruzione! Dopo aver passeggiato per le strade della città sono tornato all' hotel. Ho guardato un po' di sci in televisione e ho deciso di metter giù qualche riga per il mio diario. Abbiamo un'altro spettacolo a Milano stasera. Ancora sold out. La capacità del FilaForum è di 12,500 persone, ma ce ne saranno state almeno 14,000 ieri sera. Ora vi saluto che tra mezz'ora partiamo per il palazzetto.
Statemi bene
Che Dio vi benedica
=Nicko="


Messaggio del 18-12-2006 alle ore 01:42:50
cussù è troppo fregno, mi stava troppo simpatico già da quando avevo 11 anni!!! è il migliore del gruppo
cussù è troppo fregno, mi stava troppo simpatico già da quando avevo 11 anni!!! è il migliore del gruppo
Messaggio del 18-12-2006 alle ore 03:11:14
L' Italia è l'Italia!!!!
Vai che alla prox ci spariamo 2 date dello stesso tour...Milano e Roma...
1)Solipsista...
2) Sudicio...
dop...?
L' Italia è l'Italia!!!!
Vai che alla prox ci spariamo 2 date dello stesso tour...Milano e Roma...
1)Solipsista...
2) Sudicio...
dop...?
Messaggio del 18-12-2006 alle ore 10:06:50
me
me

Messaggio del 23-12-2006 alle ore 13:59:30



Messaggio del 23-12-2006 alle ore 20:45:52
Madonnna....
Madonnna....
Messaggio del 02-01-2007 alle ore 13:59:50

Messaggio del 23-01-2007 alle ore 14:08:25
Si ricomincia...???
IRON MAIDEN LIVE 2007
March 9 - Dubai Desert Rock Festival
March 11 - Athens
March 14 - Belgrade (Bruce Air)
Come annunciato da Bruce Dickinson durante le date europee del recente A Matter Of Life And Death Tour, la band si esibirà anche nel 2007 in un contenuto numero di show. Dopo l'annunciata partecipazione al Desert Rock Festival in Dubai, ecco le conferme di due date europee, l'11 Marzo ad Atene ed il 14 Marzo a Belgrado.
Si vocifera anche dell'organizzazione di un Iron Maiden Festival in quel di Donington, in Inghilterra.
Non ci resta che attendere notizie su una nuova data italiana, che al momento non è certa.

Si ricomincia...???
IRON MAIDEN LIVE 2007
March 9 - Dubai Desert Rock Festival
March 11 - Athens
March 14 - Belgrade (Bruce Air)
Come annunciato da Bruce Dickinson durante le date europee del recente A Matter Of Life And Death Tour, la band si esibirà anche nel 2007 in un contenuto numero di show. Dopo l'annunciata partecipazione al Desert Rock Festival in Dubai, ecco le conferme di due date europee, l'11 Marzo ad Atene ed il 14 Marzo a Belgrado.
Si vocifera anche dell'organizzazione di un Iron Maiden Festival in quel di Donington, in Inghilterra.
Non ci resta che attendere notizie su una nuova data italiana, che al momento non è certa.


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A MATTER OF LIFE AND DEATH
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