Massmedia

il congedo di piroso
Messaggio del 03-07-2010 alle ore 12:01:20
aldo grasso non lo leggo mai, ma siccome piroso mi sta in culo, per stavolta ho fatto un'eccezione.

piroso resta uno dei "giornalisti" + insignificanti mai apparsi in tv

http://www.corriere.it/spettacoli/10_luglio_03/congedo-piroso-narcisismo-mediatico-grasso_03c55b50-8665-11df-8332-00144f02aabe.shtml



Il congedo di Piroso narcisismo mediatico
Annuncio tv a metà tra il bollettino della vittoria del generale Diaz e la lettera di Totò e Peppino


------Mi ero sintonizzato per tempo su La 7 per vedere il nuovo programma di Luisella Costamagna e Luca Telese "In onda," quando un minaccioso proclama (lettere bianche in campo nero) ha cominciato a scorrere, in apertura del tg. Era l’editoriale di commiato di Antonello Piroso. Mi perdonino la Costamagna e Telese, ma di fronte a un simile congedo ogni altro discorso passa in second’ordine.
Diciamo subito che la formula scelta per salutare il pubblico dallo schivo Antonello ha alcuni precedenti storici: due su tutti. Il primo è il famoso bollettino della vittoria firmato Diaz: stesse parole scolpite nel marmo, stessi riferimenti agli spettatori catturati («Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni…»). Piroso parlava di audience, ma era la stessa cosa. Quanto al suo austriaco successore, Enrico Mentana è stato paragonato a Lady Gaga (Antonello, intanto, si ergeva a Madonna).

Il secondo è la famosa lettera di Totò e Peppino alla malafemmina: mancava solo il riferimento alla moria delle vacche, ma quanto a parentesi, punti e punti e virgola l’estensore non ha badato a spese. Veramente ci sarebbe anche un terzo modello di riferimento: il proclama si concludeva con queste parole (a beneficio dei pochi che fin lì non avevano ancora capito): «Io sono Antonello Piroso». Che ricorda molto il finale del film Il processo di Kafka: «My name is Orson Welles». Se vogliamo ci sarebbe anche il finale con cui l’autore dell’Apocalisse suggella la propria visione: «Io, Giovanni, sono colui che ode e vede queste cose».

Ora, una cosa è certa: questo congedo è ben poco significativo per la storia della tv (uno dei tanti exploit da prima donna), ma si offrirà come capitolo fondamentale per la storia del narcisismo mediatico. A volte, una lapide racconta molto più di un volto.

Aldo Grasso
03 luglio 2010--------

saludos
Messaggio del 05-07-2010 alle ore 13:57:37
grasso è la prima cosa che leggo invece!

piroso è abbastanza megalomane, però fino a qualche anno fa, prima che gli si gonfiasse l'ego, non era male, niente di personale era un bel programma se non altro per gli ospiti che riusciva ad avere e pure il suo tg si può considerare serio.

speriamo bene in mentana, che però pure ad ego non si fa mancare niente!
Messaggio del 05-07-2010 alle ore 14:32:03
ma chissenefrega dell'ego. di un giornalista mi interessa che racconti le notizie, poi se fa il figo perchè le ha raccontate sti gran cazzi.
Messaggio del 15-07-2010 alle ore 22:49:29
Un grande giornalista.
Messaggio del 04-08-2010 alle ore 00:33:17

Un grande giornalista.



Ci avrei giurato....
Secondo solo a Minzolini, in quanto ad asinità e narcisismo....
Non a caso, il Nano ha provato ad inzaccarlo alla Rai, senza riuscirci, per fortuna, il che spiega la conversione a 360° (o a 90°?) registrata nell'ultimo anno quando, nelle sue trasmissione, ha iniziato a difendere a spada tratta il Governo, come il miglior Vespa....

Messaggio del 07-08-2010 alle ore 04:09:54
Solo un somaro patentato può dare a Piroso del Berlusconiano.
Messaggio del 08-08-2010 alle ore 02:30:30
Delle due l'una: o guardi la tv a volume spento, o non capisci un cazzo. Capetel tu la risposta giusta...

PS: Io prima non ti ho offeso, per cui modera le parole ca nin so del PdL...
Messaggio del 08-08-2010 alle ore 12:47:21
Conigliaccio!!!!
Sei ancora tra noi?!?!...

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