Messaggio del 05-05-2008 alle ore 23:00:12
La ecatombe è una cerimonia sacra caratterizzata dall'uccisione di animali offerti in sacrificio ad una divinità. Le più articolate descrizioni si hanno in Omero, ma la diffusione di questo rito, celebrato in forme talvolta differenti, copre buona parte dell'area del Mar Mediterraneo.
Nell'antica Grecia era definita hekatòmbe (composto di "hekaton", cento, e "buos", bue) il sacrificio di cento buoi, di agnelli o, in genere, di una grande quantità di animali.
Ad Argo, si svolgevano le "feste ecatombee" in onore di Era, mentre nel mese di Ecatombeone ad Atene si tenevano le "grandi panatenee" dedicate ad Apollo.
questa è la definizione tratta da wikipedia, e corrisponde a quanto sapevo io.
parlando con un conoscente egli asseriva che ecatombe fosse un tipo di tomba particolare...
Messaggio del 05-05-2008 alle ore 23:03:13
non ho capito se vuoi sapere se ha ragione wikipedia oppure il tuo amico, oppure se questo post ha un altro significato
Messaggio del 05-05-2008 alle ore 23:05:07
era un portare a conoscenza di una discussione? quanti di noi sanno il reale significato del termine ecatombe? io lo sapevo ma ammetto che ho avuto paura di aver sbagliato
Messaggio del 05-05-2008 alle ore 23:11:52
Per quel che ne so io, in origine la parola indicava il sacrificio di cento buoi. Poi la stessa è passata ad indicare una strage, un disastro, in senso reale o metaforico....
Altra cosa sono le catacombe, ma questa è un'altra storia, magari di ignoranza....Anche perchè "catacombe" ha un solo, univoco, significato, e non ha assunto altre accezioni, per traslato....
Credo che qualcuno si confonda. E magari poi si duole di essere un genio incompreso.
Messaggio del 05-05-2008 alle ore 23:16:55
Altro rito proiziatorio sacrificale era il suovetaurilia che prevedeva il sacrificio di un maiale di una pecora e di un toro.
Messaggio del 05-05-2008 alle ore 23:21:48
Non saprei dirti con certezza.
In genere le vittime sacrificali erano divise in tre parti, con regole precise, una riservata alla divinità, una ai sacerdoti e una all'offerente.