Folklore

x sassi: I CAPITOLO MIDNIGHT RING
Messaggio del 14-02-2005 alle ore 12:45:32
Messaggio del 13-02-2005 alle ore 23:34:50
Messaggio del 05-02-2005 alle ore 03:45:19
Messaggio del 05-02-2005 alle ore 01:06:37
jobba...secciati
Messaggio del 04-02-2005 alle ore 17:33:34
Messaggio del 04-02-2005 alle ore 17:13:29
zi...mo che non ci vede te lo metto a 40
Messaggio del 24-01-2004 alle ore 13:37:58
Messaggio del 23-01-2004 alle ore 15:14:57
ok...il socio ha detto 55€
Messaggio del 23-01-2004 alle ore 14:29:59
Messaggio del 22-01-2004 alle ore 08:11:50
45?
Messaggio del 20-01-2004 alle ore 15:09:07
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

nn è giustoooooooooooo
Messaggio del 20-01-2004 alle ore 14:45:47
questo costa più di 50€
Messaggio del 20-01-2004 alle ore 11:19:59
GRANDE CUCCIOLèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè
Messaggio del 20-01-2004 alle ore 08:13:24
Messaggio del 20-01-2004 alle ore 00:09:33
ti chiedevi come mai nn c'era il primo capitolo...stava sulla piazza...mo lo te lo copio...

CAPITOLO I

Come non inizierebbe mai nessuno... nessuno verrà mai a renderci conto di quello che facemmo quel giorno. Diciamo pure che, come per tutto il resto dell’estate, ci svegliammo all’alba chiara: le 10.30... I nostri occhi stanchi e appesantiti dalle bravate delle notti precedenti passate in località Saint Vite Beach[1](che culo!) si aprirono alla luce del nuovo giorno, quasi pomeriggio, o sera...forse notte! (Mi piace l’inizio!).

All’epoca dei fatti mi chiamavano Matthew[2], avvenente ragazzo dagli occhi bruni, bruni come i capelli e le sopracciglia brune, brune come la pelle bruciata sotto il torrido bruno sole d’agosto (a questo punto mi chiedo perché non mi chiamavano Bruno!) e c’era anche il mio amico Jobbash, per gli amici Andrè Wind[3], biondo come la luna a mezzanotte e un quarto di birra, dallo sguardo incanta-tori: un autentico fico d’india, per intenderci.

Insieme ci recammo come al solito a Saint Vite Beach con addosso costume e maglietta. Finché la barca va non lasciarla andare altrimenti la ricompri! Arrivati sulla riviera, la più famosa e popolata della contea d’Obfine[4] (è una cazzata, questa!) ci recammo nello Spinato’s Gazebo[5], lì ci denudammo della nostra maglietta, anche perché il costume non te lo puoi levà sennò ti multano; aspettammo come al solito i nostri amici foggiani fino a mezzogiorno e mezzo… ops! Purtroppo quel giorno giungemmo in ritardo, così furono loro ad aspettare quella volta (jobba anche questa! Stavano già al Locale dell’indiano[6] a brindare alla nostra scomparsa!). Cominciammo a mettere in mostra i nostri fisici elementari, qualcuno coperto da qualche pelo di troppo, e così donammo i nostri corpi all’impeto delle onde UV con passato di pomodoro. Ad un tratto decidemmo di donare i nostri fisici elementari all’acqua radioattiva (non per qualche motivo di radiazioni, ma perché la gente butta in acqua tutti quegli elettrodomestici ormai inutili, per loro, perché un poveretto si ammazzerebbe per averli!). ( ogni anno dal porto di Saint Vite Beach si organizza una pesca di beneficenza, alla quale partecipano tutti i morti di fame!). Giunse allora il momento di salutare i nostri amici (che culo! Eravamo lì da 10 minuti, e già mi erano antipatici). Uno alla volta congedammo tutti i componenti della compagnia, e non mi fu difficile captare da ciascuno di essi alcuni caratteri di spicco da portare alla vostra attenzione. Così nel villaggio degli amici vi erano (è un libro particolare, codesto!): Carlton Network[7] (continua ad essere moolto particolare!) l’uomo che ha una piccola età, ma un cervello sviluppato; è lui che comanda la sua vita, il suo sonno, la sua fame, la sua attività, la sua noia…un fai da te (che per te fai da tre); il fratello[8] così piccolo, ma con un cervello così sviluppato (decide per sé, per tre e a volte anche per quattro - cinque!) si distingue dall’altro fratello e da Los Pingone[9] (questo è un libro impegnato!) che ha un corpo così grande, ma un cervello così piccolo che quando pensa per gli altri non può pensare per sé. (ce la farà questo libro? Mandateci un post ). Mo parole dure: la cugina, Pollon Combinaguai[10], ha una schiera di spasimanti lunga fino al Nevada che farebbero di tutto per lei, tanto che gli amici, per non rischiare la vita, la evitano (da un oggi che neanch’io so come). (sto libro chi lo legge…!) (chi lo legge?). Il proprietario del Gazebo: per la serie io ho gli occhi vigili come un vigile (cazzata, no?) è l’uomo più alto del Far Est “…gemelli: incontri travolgenti per chi è solo. Ritorno di passione per chi vive una situazione di coppia un po’ logora… è mia! Scrivi di Andrè Wind! Uà che è vero: a volte tornano!” Poi, chi altro c’è….ah! Fulvio![11] la prima donna con un nome da uomo… e ti fa capire tutto! Ugo[12] non lo voglio mettere, Paolo[13] neanche: ho perso le parole per loro.

Dopo aver percorso la solita strada tornammo finalmente alla solita casa, dopo averla lasciata per la solita mezz’ora, e trovammo la tavola imbandita con alberi di natale e pasta asciutta (è un po’ una metafora della vita, questa); ci accingemmo ad inforchettare quel piatto fumante di pasta e poi troncammo l’albero (ovviamente ognuno a casa sua, perché io non ho mangiato con lui). Ad un tratto, dopo aver appesantito i nostri piccoli, ma allo stesso tempo grandi, e medi pancini di pulcini (pio-pio) ci sfidammo a duello a Pleistescion per sedare vecchi e nuovi rancori in una sfida all’ultimo sangue (facciamo la pace non facciamo la lotta). Io, come sempre dovetti cedere lo scettro di campione al mio amico Andrew Wind (o forse non glielo avevo mai preso!) e l’irpef [14]accordammo per il ferragosto (io volevo il Do, lui il Mi, e sua sorella il Re). Fulvio si era già avviata per la meta prestabilita (che paroloni, mo’ sta a diventà seria la cosa) insieme al padrone del Gazebo verso Silverstone Beach[15] on the road (cazzata, dove non mi sarei mai aspettato di trovare tante gnocche!), così, rimasti in due, non ci restava altro che tentare il suicidio. Le ore passavano come giorni e la noia avvolgeva i nostri stomaci come in una morsa d’acciaio inox 18/10 per cuocere leggero e senza grassi… (senza Los Pingone, quindi!),ed è proprio in momenti come quelli che vorresti tentare di scavalcare il recinto e buttarti giù nel fosso (per esperienza personale, ascolta me: non buttarti da lì: è troppo basso, scegli un posto migliore!).
--------------------------------------------------------------------------------

[1] È la mitica S.Vito Marina, centro turistico estivo primaverile invernale della costa frentana. Fa a gara con Fossocesso per lo scettro di pantano puzzoloso del mondo…e in questa competizione vince alla grande!

[2] È Cucciolo, la descrizione di un ragazzo così straordinerio la lasciamo agli annali del secolo

[3] è Bullok, la descrizione del ragazzo più bello e conteso (?) del mondo…una fila così lunga che neanche inizia e così maestoso la lasciamo ai biennali dei massimali!

[4] È la regione Abruzzo, cuore verde del Bel Paese…intestino marrone d’Europa (per gli scarichi del Feltrino!)

[5] È Jamiropasta Paolo, la descrizione di un uomo così variegato la lasciamo agli annali dei Jamiroquai…

[6] Se vi diciamo che è “Il Meticcio” facciamo una qualche pubblicità occulta?…ok, non lo diciamo!

[7] È Alessandro il foggiano…la descrizione fatevela voi. Almeno stavolta!

[8] È Alfredo…vi state facendo la descrizione di Alessandro?!

[9] È Stefanuccio…mica vi state facendo la descrizione di Alessandro? No, perché non c’entra niente!!!

[10] È Diabolica…fatevi pure tutte le descrizioni che volete.

[11] …è Fulvio!

[12] Avete presente una mosca tzè-tzè?…bzzzz!!!!

[13] È Paolo ….avete presente Paolo .? ecco, bravo: è lui!

[14] Sarebbe “e lì ci”…ma siamo troppo deficienti stasera per non scrivere cazzate: scusateci!

[15] Silvi Marina, altro centro turistico abruzzese…una volta stati lì preferiamo vivamente Crecchio!!!

Nuova reply all'argomento:

x sassi: I CAPITOLO MIDNIGHT RING

Login




Registrati
Mi so scurdate la password
 
Hai problemi ad effettuare il login?
segui le istruzioni qui

© 2024 Lanciano.it network (Beta - Privacy & Cookies)