Folklore

IN DIPENDENCE DAY
Messaggio del 30-01-2004 alle ore 09:51:30
aaaa nannarella all'aceto
Messaggio del 18-01-2004 alle ore 19:45:04
Messaggio del 18-01-2004 alle ore 17:46:23
Era il prezzo prima dei saldi....guarda che anche noi saldiamo a fine stagione....e se vuoi litigare litighiamo...te l ho detto...
Messaggio del 18-01-2004 alle ore 15:04:22
si ma bullok voleva venderlo a 50 euro...stu disgraziato!!!!
Messaggio del 18-01-2004 alle ore 15:00:41
anche questo nostro libro costa poco...30 € prezzo speciale e fai contenti pure due giovanotti del giorno d'oggi ...
Messaggio del 18-01-2004 alle ore 14:55:43
grazie caro....
Messaggio del 18-01-2004 alle ore 14:39:28
sassi...arimeno male che ci sei tu!!!!
Messaggio del 18-01-2004 alle ore 14:21:47
bullok...ma tu una racciappola di fatti tuoi?
Messaggio del 18-01-2004 alle ore 00:28:57
Questo è amore....ma ciccio in tutto quetso?
Messaggio del 17-01-2004 alle ore 18:33:14
sassi...meno male che ci sei tu!!
Messaggio del 17-01-2004 alle ore 17:18:44
Messaggio del 09-10-2003 alle ore 12:30:26
il problema è la comunicatività...la capacità di rivolgermi alle masse e dire...
ma lo volete leggere si o no il nostro racconto?!?!
Messaggio del 25-09-2003 alle ore 13:11:56
molti post...devo dire!!!
l'arte non è acqua...ma come l'acqua disseta la terra!
Messaggio del 19-09-2003 alle ore 12:13:40
Messaggio del 18-09-2003 alle ore 17:10:09
Cucciolo cosa mi hai fatto ricordare!!!

Per quelle due racchie stavamo rischiando la vita,ce la siamo visti proprio brutta,attimi di panico ma soprattutto camilla,i riflessi e in primis il culo ci hanno salvato!!

Mamma mia...adesso mi viene da ridere!!!

Cmq stò libro fà paura!!!
Messaggio del 17-09-2003 alle ore 15:57:04
Messaggio del 16-09-2003 alle ore 15:59:30
INDIPENDENCE DAY
(ovvero…il giorno dell’indipendenza)

CAPITOLO I
“Cucciolo, cacchio! È tardissimo!!! Fuggiamo da queste racchie e torniamocene a casa mo’, imme-diatamente!”– Questa sarebbe potuta essere l’ultima frase pubblica di Bullok pronunciata alla sta-zione di Pescara dopo una folle fuga da due coleotteri marini delle montagne della Giargiania (due donne davvero poco carine…), se la mano della provvidenza (o, meglio, quella di Bullok) non avesse controsterzato al momento giusto, nel posto sbagliato alle 14.08 del 26 giugno 2001.
Eh si, amici miei, avete indovinato…vi siete ancora rincoglioniti se avete ricomprato il nostro fantastico libro, ma questa volta non rimarrete delusi perché tra queste pagine forse non ritroverete il vostro bel nome preso in giro, o perché vedendo il prezzo (30 euro) vi viene voglia di iscrivervi alla facoltà di Ingegneria metafisica applicata all’esoterismo di Crecchio…semplicemente rimarrete schifati da quello che l’estate ’01 ha riservato a due baldi giovani che più che protagonisti si sono rivelati succubi di una tremenda cittadina chiamata Lanciano…
Avevamo lasciato i nostri eroi alla tavolata con le tre marie a discutere dei massimi sistemi della vita, della comprovata verginità di Manuela Riporta, e dei rischi che si corrono fidanzandosi con ragazze sbagliate. Nel frattempo, però, sono accadute un sacco di altre cose e il tempo, si sa, passa e allevia le ferite. Ma quelle di Matthew erano difficili da sanare; me lo ricordo ancora con lo sguardo perso nel cielo, alla ricerca di un solo sbiadito ricordo del suo unico vero grande amore: Nannarella.
Era la più bella creatura che egli avesse mai visto, quella folta chioma bionda visitava i suoi sogni praticamente ogni notte, l’immagine di quegli occhi profondi, neri come il carbone, rapiva ancora tutto il suo cuore tormentato, lacerato come in una catena spinosa, a fare da trappola a quel ricordo, struggente, di quei piedini vellutati che accarezzavano per l’ultima volta il dispiacere di averla persa per sempre, nel mezzo del mare, stremata dalla furia delle acque e dall’impeto della tempesta…
Nannarella era una papera!
Acquistata al mercato del paese per 3 soldi (non è vero, mi è costata 6.000 lire quel pennuto giallic-cio!!), era affogata nel lavandino della veranda dopo che Rock, nuovo compagno di avventure di Cucciolo, maturò dentro di sé la fatidica decisione: “tipo se laviamo la papera perché puzza?”…
Dopo quella parentesi di incredibile passione tra Cucciolo e Nannarella, alla fine ognuno tornò nella propria città: Cucciolo a Lanciano e Nannarella…all’altro mondo! Se mo’ uno di sti giorni non viene Bullok io col cavolo che continuo sto libro!



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