Cultura & Attualità
Un altro "compare" di Berluska ahahahah!!!

cmq ricordiamoci di Del Turco...
Pffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff
BERLUSCONI :«La ripassata? No, avrà detto rilassata»

Che merdaioli che siete!!!


non ho capito se vi rode che forse sono pariti dei soldi o che a lui si drizza ancora!

Per la preparazione della ripassata ci si baserà sulla famosa ricetta detta Berlusconi/Tarantini.
Preparate subito Bertolaso con catastrofi di media grandezza, introducetelo allo Sport Village "per uno dei soliti massaggi" e passatelo al setaccio con la sua acqua di cottura di Haiti, intercettatelo, dopodichè fate soffriggere in una pentola l'Anemone con l’olio. Quando Francesca sarà stata ripassata potrete aggiungere anche mulatte di importazione dop ed un cucchiaio di concentrato di opere pubbliche. Dopo alcuni minuti di cottura a fuoco medio aggiungete la purea gelatinosa di Balducci e De Santis tutti interi, mescolati ed aggiungete tangenti a pezzetti. Salate e pepate a piacere, quindi aggiungete un po' di retrogusto amaro con Carlo Malinconico. Lasciate cuocere per 2 ore almeno dopo avere aggiunto 6 mestoli di acqua santa di palazzo Grazioli. La zuppa gelatinosa va servita a letto durante un qualunque evento luttuoso per la Nazione, ma proficuo per la ricostruzione.
La ripassata.
Come dice il nome ripassata significa passata di nuovo. Essenzialmente conosciuta come Francesca è uno dei piatti più diffusi della Protezione Civile. E' costume prepararla in quantità più che abbondante ai rientri aerei di Guido Bertolaso. Si può riscaldare e mangiare nuovamente, tutti i giorni dell'anno, anche in compagnia. Una volta imbiondita la tangente in superficie si può servire calda con olio a crudo, vi raccomando la qualità dell’olio e la benedizione del cardinale Ruini.





Art.28 della Costituzione Italiana. I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
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Editato da Ciuc Ja il 12/02/2010 alle 06:55:18
Napolitano dorme


Nelle telefonate c'è chi ride sul terremoto. Bertolaso: io non c'entro. Il premier: Guido non si tocca, i pm si vergognino
Soldi, sesso, appalti, festini, favori... e sciacallaggio. Il terremoto a L'Aquila è, infatti, una tragedia, ma anche un'opportunità di apparire. Chi la pensa così? Sicuramente, chi aveva interesse nelle ricostruzioni, a leggere le intercettazioni.
Il primo riferimento, si afferma nell'ordinanza, è in una telefonata tra Angelo Balducci e Diego Anemone dell'11 aprile in cui si parla del futuro del figlio di Balducci e in cui Anemone «rinfaccia - scrive il gip - a Balducci che la vera ragione per cui ha partecipato alla riunione del pomeriggio per lavori post terremoto» sia proprio l'assunzione del figlio. Balducci a sua volta, prosegue il gip, «vuole far pesare il fatto che si è fatto promotore per l'inserimento delle imprese Anemone per i lavori post terremoto». Il contenuto della telefonata - «cioè dico tu ti rendi conto...ti rendi conto...cioè oggi...al posto mio chi si sarebbe mosso?...chi?...» - fa sottolineare al gip «il cinismo dei due che, a pochissimi giorni dal tragico sisma dell'Abruzzo, non esitano a programmare speculazioni in sede di ricostruzione».
L'altra riferimento al terremoto è in una telefonata del 6 aprile - il giorno del sisma - tra l'imprenditore Francesco De Vito Piscicelli (coinvolto nell'inchiesta per esser stato il tramite tra una ditta fiorentina e Balducci e De Santis) e suo cognato Gagliardi. «Che il terremoto abbia suscitato gli appetiti di tali personaggi privi di scrupoli - scrive il gip riferendosi agli arrestati - lo si ricava anche da altre conversazioni che danno un quadro veramente inquietante circa la realtà della gestione degli appalti pubblici in Italia».
Ecco il testo della telefonata: Piscicelli: «Sì». Gagliardi:...oh ma alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito...non è che c'è un terremoto al giorno P:..no...lo so (ride) G:...così per dire per carità...poveracci P:..va buò ciao G:...o no? P:...eh certo...io ridevo stamattina alle 3 e mezzo dentro il letto G:...io pure...va buò...ciao». Piscicelli è colui che, scrive il gip, «con le macerie ancora calde» è «già pronto a buttarsi sul denaro per la ricostruzione del martoriato Abruzzo».
Le reazioni
«Sciacalli» che «fanno schifo» è il commento del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. «Quanto sta emergendo in queste ore è drammatico», dice Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd abruzzese. «Non dimentichiamo certo la rapidità dell'intervento nella fase emergenziale, ma al di là delle eventuali responsabilità penali è raccapricciante assistere a questo cinismo affaristico sulle spalle dei cittadini aquilani. Le istituzioni, le famiglie e le imprese aquilane hanno il diritto di conoscere subito tutta la verità». «È tutto l'Abruzzo a sentirsi ferito e offeso, - dice Paolucci - questa regione ha subito un dramma epocale di fronte al quale il governo Berlusconi e la giunta regionale di centrodestra hanno deciso interventi addirittura ridotti rispetto al trattamento per altri terremoti. Al dramma del sisma peggio trattato degli ultimi trent'anni in Italia, oggi si aggiungono le parole di questi sciacalli che infieriscono sulle sofferenze umane».
La difesa
Bertolaso si difende e il premier lo spalleggia. «L'accusa è infamante, drammatica. Io non c'entro, penso si sia trattato di un grosso equivoco», ha detto Bertolaso. «Da quello che ho letto, dalle carte che ho ricevuto dalla magistratura, si parla di compensi in denaro e anche di favori sessuali. Sono cose che assolutamente non esistono, io non c'entro con questa vicenda». «Il Salaria Sport Village (dove si sarebbero svolti gli incontri) è uno dei centri sportivi più grossi di Roma, al cui interno c'è anche una struttura per fisioterapia e Francesca (la donna di cui si parla in una intercettazione, ndr) è una persona per bene, molto brava, cui ricorrevo per lo stress che ogni tanto mi colpisce», ha aggiunto Bertolaso. «Si tratta di una vicenda dolorosissima per la quale sicuramente saranno stati commessi anche degli illeciti. Ma non è che io ho seguito direttamente e personalmente la vicenda degli appalti. Il mio compito era quello di realizzare un'opera importante, una grande bonifica ambientale, restituire all'arcipelago della Maddalena un territorio che era stato davvero devastato e renderlo fruibile per un grande avvenimento com'era quello del G8», ha detto Bertolaso, intervistato dal tg1.
«Non so se è un disegno vero contro di me. Ma quando ho partecipato a una trasmissione sulla storia d'italia avevo parlato della preoccupazione per questa popolarità, sì che magari qualcuno mi mettesse in tasca una bustina di cocaina, mutatis mutandi è quello che è accaduto», ha aggiunto. «Sono molto avvilito. La mia grande preoccupazione è quella di dimostrare che non ho tradito la fiducia degli italiani. È l'unica cosa che davvero mi preme, oltre ovviamente ad essere creduto dalla mia famiglia per quelli che sono stati i miei comportamenti personali». «Le idee che qualcuno poteva avere per indurmi ad essere condiscendente nei confronti di chi doveva fare i lavori e dei soldi che dovevano essere spesi - ha detto ancora Bertolaso - non mi appartengono. Erano ipotesi che venivano fatte sull'abitudine di altre frequentazioni e vicende del passato. L'importante è che io non abbia mai fatto parte di questo genere di festini».
Silvio Berlusconi si schiera a fianco di Guido Bertolaso e attacca duramente i pm. «Si vergognino, si vergognino, Bertolaso non si tocca», ripete il presidente del Consiglio. «Ho parlato con Bertolaso - ha ribattuto Berlusconi - so che aveva mal di schiena e andava da una fisioterapista, una signora di mezza età che peraltro è in ospedale a farsi operare per un problema alla spina dorsale».«Tutte le accuse sono assolutamente non accertate, non vere e infondate».

L’inchiesta fiorentina sulla Protezione civile e sui 337 milioni di euro sottratti ai contribuenti e bruciati nei lavori del G8 (mancato) alla Maddalena è una fotografia perfetta dello stato del paese.
Al di là di quelli che saranno gli esiti dell’indagine, già ora si sa che intorno a Guido Bertolaso negli anni è nato, ed è stato foraggiato, un sistema di scambi di favori e di assegnazione degli appalti perfettamente bipartisan.
Grazie al Segreto di Stato, imposto da Prodi e confermato da Berlusconi, alla Maddalena i criteri di affidamento dei cantieri sono rimasti per tutti un mistero. Così, con la scusa della sicurezza – che fa il paio con quella dell’emergenza – ad un’azienda da appena 26 dipendenti dichiarati, la Anemone Costruzioni, si è persino riusciti a regalare lavori per 58 milioni di euro.
E quando, il 23 dicembre del 2008, Fabrizio Gatti su L’Espresso, ha rivelato che l’Anemone era legata a doppio filo (affari) alla famiglia del braccio destro di Bertolaso, Angelo Balducci, ora in manette, nessuno ha battuto ciglio.
In Parlamento è stata presentata, a firma radicale, un’unica interrogazione. Balducci, equanimamente vicino al ministro Altero Matteoli e all’ex leader Pd, Francesco Rutelli, invece, è rimasto seduto sulla sua nuova poltrona di presidente del Consiglio superiore delle opere pubbliche, mentre il governo ha addirittura pensato di trasformare la Protezione civile in una Spa. Un sistema perfetto per gestire i soldi pubblici lontano da ogni verifica.
Oggi quindi ci si può giustamente indignare per un premier come Berlusconi che prima ancora di conoscere gli atti attacca i giudici e difende a prescindere tutti gli indagati. Ma bisogna anche ricordare che nelle democrazie normali, a controllare chi governa, prima ancora della stampa e della magistratura, deve essere l’opposizione. Sempre che non vada abitualmente a pranzo o a cena con il Bertolaso o il Balducci di turno.
E questo pe rquanto riguarda la protezione civile.
Ma dell'Esercito Italiano S.p.A. ? ne vogliamo parlare?

Mo', solo perché ritieni, forse giustamente, che a te il mal di schiena non possa venire, non significa che ad altri non venga, oh!
Berlusconi: "I pm si vergognino. Bertolaso aveva mal di schiena" ahahah!!!


Da che mondo è mondo ci sono i ladri...
... e da che mondo è mondo ci sono quelli che gli tagliano le mani.
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Editato da Bruce Wayne il 11/02/2010 alle 15:43:21
Già papi, è proprio uno schifo
D'altro canto, già il 6 aprile, in una conversazione tra gli imprenditori Francesco Maria De Vito Piscicelli, direttore tecnico dell'impresa Opere pubbliche e ambiente Spa di Roma, associata al consorzio Novus di Napoli e il cognato Gagliardi si capisce che c'è attesa per le mosse di Balducci sugli appalti: "Alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c'è un terremoto al giorno". "Lo so", e ride. "Per carità, poveracci". "Va buò". "Io stamattina ridevo alle tre e mezzo dentro al letto".
Il partito dell'ammore


Troie e puttanoni. Il partito dell'ammore


a me fa vomitare sto post

non so se sia colpevole o no o se sia una cattiva o brava persona
ma certo è
che dove ti giri giri
lu cchiù pulite tè la rogna.
se l'italia e' piena di puttane (anche puttani) e' chiaro che questi votano sempre i loro simili, per cui ci ritroviamo puttanieri e culi rotti in tutti posti che comandano e una donna che lavora e' scema perche la daddario con la figa ci ha messo da parte un milione di euro e molto di piu'
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Editato da Tuttobene il 11/02/2010 alle 13:05:17
Ki, forse ti sfugge il fatto che io vivo in un paese liberale del nord europa.
E non e' una coincidenza che io sia andato via subito dopo che Berlusconi ha vinto le elezioni nel 2001.
Beh Tuttobene, la figa - storicamente - e' stata sempre usata per ottenere favori o carpire segreti.
Mi aspetto, e questa non e' filosofia ma semplice buonsenso, che chi ci rappresenta o amministra la res-publica sia almeno in grado di mantenere l'uccello dentro i pantaloni durante lo svolgimento delle proprie funzioni.
E il fatto che l'Italia sia pieno di puttane non esime chi ricopre incarichi pubblici dall'avere un comportamento moralmente accettabile.
Altrimenti in parlamento ci possiamo tranquillamente mandare degli scimpanze' e degli orango, almeno si accontentano solo di qualche banana.
Tanto, piu' danni di quelli che ci stanno adesso difficilmente riusciranno a farli.
La colpa di Bertolaso è che è un vero lavoratore. Ovviamente tutti i comunisti lo odiano.
spero che sta sparata sia solo un inzummo x appicciare la focagna
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Editato da Ingegnarello il 11/02/2010 alle 13:02:07
Thompson, io ho comunque solo "sposato" un'opinione molto diffusa negli ambienti "liberali"d' Europa : il governo Berlusconi rappresenta la rottura con la democrazia parlamentare, il proseguimento del craxismo e un'anomalia rispetto alle Democrazie Occidentali essendo più vicino a quelli corrotti del Sud America, dell'Est Europeo e del Nord Africa.

cmq thompsonm a parte tutta sta filosofia è anche vero che in italia sta pieno di puttane e usare la figa come merce di scambio e' diventata una cosa normale .
Ki, e' giusto che se ne parli. Ma non sono sicuro che questo possa portare benefici.
Vedi, ma questo gia' lo sai, l'italiano e' geneticamente incline alla truffa, alla furbizia (piu' o meno grossolana) e gode nel fregare il prossimo, anche se queste furberie prima o poi gli si ritorceranno contro.
Questa e' una caratteristica che ci portiamo dietro da secoli e Berlusconi non ha fatto altro che usare questo sistema a suo vantaggio e ad esaltare queste peculiarita' della stirpe italica.
Il fatto che, nonostante i ripetuti scandali, sia ancora saldamente al potere e goda della fiducia del popolo italiano dovrebbe farti capire quanto - l'italiano medio - si identifichi in tutto e per tutto con lui.
Escludendo Berlusconi, non vedo purtroppo attorno a lui o nella opposizione un atteggiamento molto diverso nella gestione della cosa pubblica.
E' doloroso, triste e deprimente, ma e' cosi'.
Cosa farei io per cambiare?
1) innanzitutto oobligherei ad eleggere i politici del luogo. 10 anni di residenza nel luogo sarebbero necessari per essere eleggibili nella circostrizione.
Metteremmo cosi' fine a candidati, per esempio eletti a Lanciano, che vengono scelti dalle segreterie di partito e che non hanno mai messo piede a Lanciano prima della campagna elettorale e forse mai piu' ci metteranno piede dopo l'elezione.
2) obbligherei, per legge, gli eletti a spendere il 50% del proprio tempo/lavoro nella circosrizione e tra la gente del luogo piuttosto che a Palazzo Chigi. Lavoro dimostrabile attraverso resoconti settimanali.
3) metterei fine a tutti gli assurdi privilegi (es. pensione, autorizzazione a procedere, etc..), e benefits (viaggi, biglietti, autoblu, etc...) per i parlamentari e via dicendo.
Sono gia' pagati molto di piu' della media europea e non meritano altri privilegi.
Il politico deve essere un mestiere, retribuito il giusto, e non un mezzo per accumulare ulteriori fortune.
4) abolizione dei vari scudi giudiziari. Se sei indagato ti sospendi ed affidi al tuo vice tutte le mansioni. Cooperi con le indagini e, se pulito, torni al lavoro il prima possibile. Se colpevole, fuori dai pubblici uffici per un periodo proporzionale al reato commesso.
5) tutte le amministrazioni dello stato devono essere rette ed amministrate da personale scelto in base al curriculum e non in base a logiche politiche o di conoscenze altolocate. Questo a cominciare dalla sanita', dalla scuola e dalla ricerca.
che schifo
ai ai ai ai ai ai...
La colpa di Bertolaso è che è un vero lavoratore. Ovviamente tutti i comunisti lo odiano.
Non dimenticar che io ho tanto lavorato... non dimenticar...
Thompson, checcazzo ti devo di'...indicami tu cosa fare per avere una società più "civile". Fai esempi concreti per favore perchè il tuo pessimismo fa veramente cadere le braccia per terra.
Vuoi che non si parli di questa "merda" eretta a sistema da Berlusconi perchè tanto anche gli altri fanno così?
Oppure sei talmente pessimista che vorresti il "fuoco"?

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Editato da Ki il 11/02/2010 alle 10:40:33
lo sputtanamento dell'eroe Bertolaso è decisamente grave, soprattutto per come era stato dipinto e venduto al paese e al mondo intero e che si dimostra invece, per quanto possiamo finora giudicare, una parte ben oliata del sistema marcio che viviamo e che contribuiamo, tutti, a far progredire, vivere, ampliarsi e comandare.
del resto, avvisaglie nel caso specifico ce n'erano: l'idea della SpA per la protezione civile è da fare accapponare la pelle, pensando a che sistema grasso poteva diventare per la spartizione di soldi, appalti e potere.
spero che questo fatto non diventi motore propulsivo per l'accelerazione della trasformazione in SpA.
Non sono d'accordo Ki, nonostante l'uomo mi faccia proprio schifo per come si presenta e per i valori che rappresenta.
Se non ci fosse Berlusconi questo paese sarebbe leggermente migliore ma saremmo ancora molto lontani dall'essere un paese civile.
Io ritengo che Berlusconi rappresenti il punto piu' basso e vergognoso di questo sistema.
Tuttavia, anche al di fuori della cerchia berlusconiana, non e' che che le cose vadano poi tanto diversamente.
I casi Marrazzo, Unipol, sanita' pugliese, tanto per citare i piu' noti, dimostrano che il marcio e' nella societa' italiana che ha eretto (ed eletto) Berlusconi a simbolo di questo degrado.
Pensare che il male stia solo da un parte (politica in questo caso) e' - a mio avviso - un errore grossolano.
Che peccato...se non ci fosse una cloaca come Berlusconi potremmo essere un Paese civile .


ma no, sono i soliti giudici comunisti che inventano tutto.
ormai non mi schifo nemmeno più, è tempo sprecato.
Aspetto solo qualche buona occasione per fuggire e contribuire alla crescita di un paese che lo merita, qui sto solo regalando soldi e salute ad una massa di mafiosi, puttanieri, truffatori.
Anche Bertolaso con vizietto del Presidente... ad una certa età le donne devono accontentarsi anche di questi soggetti.
Bertolaso: "Oggi sono libero, se Francesca è disponbile potrei darle una ripassata"

" Nel corso del Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente tutto l' Esecutivo si è alzato e ha tributato al dott. Bertolaso un lungo e sentito applauso "
Ansa, 10.2.2009, ore 18,39




Berlusconi : " ...e cambieremo anche la legge di Falcone e Borsellino, quella sui pentiti"


Berlusconi: "E' persecuzione" "


LE CARTE DEI MAGISTRATI FIORENTINI SUL «SISTEMA GELATINOSO» DEI GRANDI EVENTI
Le telefonate, la pista dei soldi
e le donne al centro benessere
Il ruolo di un sacerdote che avrebbe anticipato 50mila euro. Anche assunzioni e auto di lusso per gli indagati
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Bertolaso indagato per corruzione. Berlusconi: «Respingo le dimissioni»

Bertolaso (Lapresse)ROMA - È in quel «sistema gelatinoso» messo in piedi per gestire le opere dei «Grandi Eventi» che i magistrati fiorentini evidenziano le accuse contro il capo della Protezione civile Guido Bertolaso. E indicano in «soldi contanti e prestazioni sessuali» la contropartita che il potente sottosegretario avrebbe ottenuto per l’assegnazione degli appalti al gruppo imprenditoriale di Diego Anemone, 39 anni . In un paio d’anni Anemone è riuscito ad aggiudicarsi «il quarto, il quinto e il sesto lotto del G8 a La Maddalena», i lavori al Foro Italico in vista dei Mondiali di nuoto, l’aeroporto di Perugia per le celebrazioni dell’anniversario dell’Unità d’Italia. Anche Angelo Balducci, delegato alla gestione dei «Grandi Eventi», sarebbe stato ricompensato dall’imprenditore con l’assunzione del figlio e della nuora, telefonini, autovetture di lusso, ristrutturazioni degli appartamenti e addirittura i domestici per la casa di campagna che lo stesso Anemone gli aveva messo a disposizione.
I soldi del prete
Scrive il giudice: «Dalle operazioni di monitoraggio telefonico è emerso che Guido Bertolaso risulta essersi incontrato assai frequentemente con Diego Anemone e almeno uno di questi incontri è stato preceduto da frenetici dialoghi telefonici dell’Anemone tesi, con ogni evidenza, al rapido procacciamento di una consistente somma di denaro. Inoltre Anemone in varie occasioni si è premurato di informare preventivamente di questi incontri Angelo Balducci e Mauro Della Giovampaola contattandoli al termine degli incontri medesimi per riferirne cripticamente l’esito a conferma della loro attinenza con le cointeressenze di natura illecita che il gruppo Anemone coltiva con i pubblici ufficiali». L’episodio risale al 21 settembre 2008: alle 10.30 Anemone deve incontrare Bertolaso. Un’ora prima telefona a don Evaldo, sacerdote per conto del quale sta eseguendo lavori edili. Anemone: Senti don Eva’, scusa se ti scoccio... stamattina devo vedere una persona verso le 10.30-11.00, tu come stai messo? Don Evaldo: Di soldi? Qui ad Albano ce n’ho 10 soltanto. Giù a Roma potrei darteli... Debbo poi portarli in Africa... mercoledì vediamo un po’... Secondo gli inquirenti «i due si accordano per l’indomani». Anemone: Eh ma oggi non ce la facciamo eh? Domani... domani. mattina faccio un salto caso mai In una telefonata di due giorni dopo, sottolinea il giudice, «Anemone sembra quantificare in 50.000 euro la somma di denaro richiesta e ottenuta da don Evaldo». Ed è proprio questo episodio che così viene commentato nell’ordinanza: «Guido Bertolaso intrattiene rapporti diretti con l’imprenditore Diego Anemone con il quale spesso si incontra di persona. In previsione di taluni incontri Anemone si è attivato alla ricerca di denaro contante, tanto che gli investigatori ritengono abbia una certa fondatezza ritenere che detti incontri siano stati finalizzati alla consegna di somme di denaro a Bertolaso».
Donne e relax
Sono le intercettazioni telefoniche a rivelare come Anemone si preoccupasse di compiacere Bertolaso anche nei momenti liberi. Sottolinea il giudice: «In molteplici occasioni Bertolaso, talora in concomitanza con gli incontri con l’Anemone, ha usufruito di prestazioni presso il centro benessere del Salaria Sport Village gestito da Simone Rossetti, sotto le direttive di Diego Anemone. In almeno in una di queste occasioni il tenore dei dialoghi intercettati induce a ritenere che Bertolaso abbia usufruito presso il centro, all’uopo chiuso al pubblico, di prestazioni di natura sessuale e che a tale specifico fine il Rossetti abbia ingaggiato una donna che si è intrattenuta con Bertolaso». In particolare nel documento viene citato un episodio che risale al 14 dicembre 2008 quando «viene fatta giungere una donna di nazionalità brasiliana, di nome Monica (con ogni verosimiglianza una prostituta gestita da tale Regina), che intratterrà Bertolaso». E poi si sottolinea come il capo della Protezione civile «si è recato più volte presso il centro usufruendo delle prestazioni di tale Francesca» almeno dodici volte tra il 2008 e il 2009, che sono state annotate nelle loro informative dai carabinieri del Ros.
È il 21 novembre 2008.
Bertolaso: Sono Guido buongiorno.
Rossetti: Buongiorno, tutto bene?
Bertolaso: Sono atterrato in questo istante dagli Stati Uniti... se oggi pomeriggio Francesca potesse... io verrei volentieri... una ripassata. Sei mesi dopo, l’11 marzo 2009, Bertolaso chiama Rossetti e lo avverte che «stanno venendo i miei due ragazzi che avevano una cosa per Francesca che gli dovevo mandare da tanto tempo».
«Ve mando carcerati»
Secondo il giudice «appare comprensibile che Anemone abbia un occhio di riguardo nei confronti dell’illustre conoscente, soggetto con un importante e decisivo ruolo istituzionale che gli permette di gestire e decidere la spesa pubblica connessa alla realizzazione degli appalti del G8 di cui Anemone è aggiudicatario». Nell’ordinanza Bertolaso viene indicato come «colui che ha le chiavi della cassaforte» e i suoi metodi vengono evidenziati attraverso la trascrizione di una telefonata con Balducci, che - come sottolinea un imprenditore - «è il regista di tutto». È il 14 gennaio 2009. Bertolaso si lamenta perché una funzionaria sta chiedendo chiarimenti sui bandi di gara. Bertolaso: Dovresti parlare con la Forleo... Balducci: Sì sta qui da me. Bertolaso: Non spetta a lei decidere se dobbiamo fare una sola gara per i due alberghi e per l’arsenale... io ho bisogno di questo benedetto bando nelle prossime ore... È ovvio che io voglio sfruttare questi giorni di campagna elettorale dove Soru pensa ad altre cose per chiudere un qualche cosa altrimenti se ci mettiamo a fare la concertazione fra due anni stiamo ancora a discutere. Tre mesi prima era stato Fabio De Santis, anche lui delegato dalla presidenza del Consiglio alla gestione dei «Grandi Eventi», a informare Anemone di aver ottenuto i fondi per pagare i lavori del G8. De Santis: Dammi un bacio in fronte. Anemone: Dove vuoi sul culo pure se mi dai una buona notizia De Santis: Preparati... C’ho i soldi in cassa. Secondo l’accusa anche De Santis avrebbe ottenuto una contropartita: «Un telefono cellulare, una fornitura di mobili, prestazioni sessuali a pagamento a Venezia». Al fratello Marco, imprenditore che voleva coinvolgere nei subappalti per il G8 de La Maddalena, assicurava: «C’abbiamo la patente per uccidere... cioè possiamo piglià tutto quello che ci pare». Ma poi è lo stesso fratello a scagliarsi contro di lui per la gestione dei lavori e per i criteri di assegnazione: «Voi siete una banda di banditi e vi credete che gli altri sono tutti scemi... c’ho davanti gente che ruba tutto il rubabile... ma fatela finita che prima o poi uno scemo che vi crea qualche problema lo trovate. Ma tanto io Diego ... fosse l’ultima cosa che faccio, lo mando carcerato. Te lo dico chiaro e tondo... Io a Diego e tutta la combriccola la mando carcerata».

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