Cultura & Attualità
Il comunismo viola anche l'integrità fisica delle persone.
L'agenzia di pianificazione familiare della Cina ha arrestato centinaia di persone contro la loro volontà come parte di una campagna di sterilizzazione di 10 000 uomini e donne che sono sospettati di violare la rigorosa politica di controllo delle nascite cinese. Ne ha dato notizia il Qutidiano del Sud rurale (南方农村报

Le autorità hanno lanciato a a P'ouning (Puning) nella provincia di Canton, sudest della Cina, il 7 aprile 2010 una campagna di 20 giorni per il controllo delle nascite, dato che molte coppie hanno lasciato la zona in cerca di lavoro nelle fabbriche e hanno potuto così avere più figli del consentito dai limiti fissati dal governo.
Il distretto si propone di sterilizzare 9.559 donne, o i loro mariti, perché sospettati di aver l'intenzione di voler un secondo figlio o addirittura un terzo. Il Quotidiano del Sud rurale ha riferito che quasi la metà di loro hanno accettato di collaborare.
Non sono una fascista, giro la notizia a solo titolo di conoscenza per chi ha ancora effetti della sbronza secolare del comunismo.
Ki sa che ne pensa lo scemo del villaggio

guarda moni' se si tratta di limitare il numero dei cinesi ben venga il comunismo

ha arrestato centinaia di persone contro la loro volontà
poi dice limitato a me...spiega prima chi è che viene arrestato secondo la sua volontà almeno.
in secondo luogo concordo pienamente con mikemio. (mo si finisce lu monn

Monique, tu staresti benissimo in cina.... dove nn esistono diritti civili

Monique,
in Italia c'è gente che vuole impedire in tutti i modi la maternità e la paternità a chi ha problemi di sterilità ed infertilità, come vedi tutto il mondo è paese

Mentre invece nella civilissima America....
dal nostro corrispondente Anna Guaita
NEW YORK (22 aprile) - Barbara Harris ha quattro figli. Sono tutti adottati, e sono tutti nati da una donna tossicodipendente. L’intensa esperienza di crescere questi bambini ha spinto la signora Harris a intraprendere un progetto di carità che sta facendo discutere molto negli Stati Uniti, ma ha anche generato interesse in Europa.
La signora ha fondato un’associazione che si chiama Project Prevention, il cui scopo è di convincere le donne tossicodipendenti o alcoliste a non far figli. E per convincerle l’associazione offre loro un incentivo in denaro. Non è una grande cifra: 300 dollari, circa 230 euro, eppure centinaia di donne l’hanno accettata, e si sono fatte legare le tube o inserire una spirale anticoncezionale.
Misure così drastiche hanno scatenato le proteste di altre associazioni che invece favoriscono l’educazione e il recupero deI tossicodipendentI. La signora Mary Barr, fondatrice del gruppo Conextions , proviene da un passato di abuso di droghe e ha lei stessa subito il dolore di vedere i servizi sociali portarle via i figli per darli in affidamento ad altre famiglie. Ma oggi, uscita dal tunnel della dipendenza e madre felice di una bambina sana e intelligente, la signora Barr denuncia i sistemi della signora Harris, che definisce «umilianti»: «Il nostro primo dovere è di aiutare le donne tossicodipendenti, non punirle vietando loro di fare figli» protesta.
Ma è proprio su questo punto che la signora Harris è fermissima: «Come si può accettare che il diritto di una donna a procreare sia più importante del diritto di un bambino ad avere una vita normale?» chiede polemicamente. E per dar forza a questa sua opinione, cita i numerosissimi casi di bambini nati già drogati, e descrive con estrema passione il dolore di vedere quei loro corpicini in ospedale, sofferenti prima ancora di avere aperto gli occhi sul mondo.
Il Project Prevention ha sedi in 37 dei 50 Stati. E nel sito annuncia: «Il nostro scopo è di arrivare a zero nascite di bambini che siano stati esposti in utero agli effetti della droga». Si elencano anche casi tragici oltre ogni immaginazione, come quello della signora Ernestine, dipendente da crack, che ha avuto 17 figli in 24 anni o quello Sharon che ne ha avuti 14.
Il progetto suscita comunque proteste anche perché puo' capitare che alcune delle donne che accettano la sterilizzazione o la contraccezione di lunga durata poi usino i soldi “premio” per comprarsi altra droga. Asciutta, la signora Harris liquida così queste critiche: «Quelle donne si drogherebbero comunque, sia che noi diamo loro dei soldi, sia che non glieli diamo. Ma intanto evitiamo che qualche bambino nasca domani già sofferente degli effetti della droga o condannato a passare di affidamento in affidamento, senza una vera casa. E magari, con quella piccola cifra riusciamo a evitare che la donna in questione vada a derubare qualcuno....».
cinico forte
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STERILIZZAZIONE DI MASSA
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