Nella relazione ‘Disposizioni in materia di obiezioni di coscienza dei farmacisti nella dispensa dei farmaci rientranti nella contraccezione di emergenza’ si legge che dalla norma 194/1078 sull’interruzione volontaria della gravidanza, alla norma 40/2004, sulla procreazione medicalmente assistita, il legislatore italiano ha lasciato il personale sanitario che vanta “alti valori morali” libero di scegliere se rifiutarsi di collaborare con chi intenda interrompere una gravidanza.
BENISSIMO.
Volete che i faracisti "obiettino" in nome dei... "valori morali" (copyright Chiesa 0-2010) ?
Va BENE. Ma ALLORA LIBERALIZZATE ANCHE IL MERCATO DELLE FARMACIE !
Se le cose restano cosi' come sono, ovvero con lo Stato che controlla il numero e la quantita' di farmacie disponibili sul territorio, semplicemente questa legge e' l'ennesima vaccata leghist-bigott-clericale.
Messaggio del 30-04-2010 alle ore 11:42:48
E se un farmacista fosse induista e si rifiutasse di vendere vaccini perche' prodotti con embrioni di pollo? Oppure un farmacista ebreo/islamico che si rifiutasse di vendere cosmetici o altri prodotti di derivazione animale non conforme?
Messaggio del 30-04-2010 alle ore 11:50:52
Per l'appunto Giupi.
Le Farmacie al momento sono un servizio Statale e in quanto tale devono GARANTIRE pe rlegge tale servizio.
Se invece vogliono fare il loro comodo e decidere secondo coscienza personale, allora semplicemente devono SMETTERE DI ESSERE UN SERVIZIO PUBBLICO e diventare NORMALI NEGOZI SPECIALIZZATI.
In questo modo cittadino, io POSSO SCEGLIERE DOVE NON RECARMI e loro POSSONO SCEGLIERE LIBERAMENTE COSA VENDERE e cosa no.
Messaggio del 30-04-2010 alle ore 12:10:10
La questione dell'obiezione di coscienza è molto delicata: dovendo fare un ragionamento logico per la tutela e la libertà di ognuno, viene da sè che la cosa migliore sarebbe prevedere che sul territorio ci sia almeno un tot di non obiettori. Ma dato che la stessa situazione si è creata nei vari reparti di ostetricia e ginecologia e non è stata risolta, nulla mi fa credere che stavolta al parlamento si mettano a ragionare secondo logica e per il bene di tutti
Messaggio del 30-04-2010 alle ore 17:09:58
E se un medico si convertisse alla religione dei testimoni di geova e si rifiutasse di effettuare trasfusioni di sangue? Sarebbe naturalmente radiato... ed e' giusto cosi'... non ci dimentichiamo per favore che la chiesa fu subito contraria alle trasfusioni di sangue non appena venne messa a punto la metodologia, salvo poi cambiare posizione in seguito (per l'ennesima volta).
Non ci dimentiachiamo neanche le posizioni (contrarie ovviamente fin da subito...) della nostra santa romana chiesa "illuminata", nel corso della storia anche sui trapianti d'organo per via della nota favola della resurrezione... anche qui capriola opportunistica per la serie viva la coerenza!
Messaggio del 02-05-2010 alle ore 10:10:20
un problema conciliare il servizio pubblico con l'obiezione di coscienza, ma per la Chiesa la pillola del giorno dopo e' aborto o contraccezione..? Forse e' li' l'origine del problema
Messaggio del 02-05-2010 alle ore 18:25:30
come spesso capita si tende a fare confusione : le farmacie private (non quelle comunali, ma questo è un altro discorso...) non sono servizi pubblici o statali, ma imprese private convenzionate con la mutua statale: se una farmacia fallisce, non interviene mica lo stato a ripianare i debiti
un servizio statale, ad esempio, è quello del cosiddetto medico di base o di guardia o del pronto soccorso o , meglio ancora - nel nostro caso - del medico del reparto di ginecologia : perchè lui può fare obiezione di coscienza, e quindi rifiutarsi di prescrivere la pillola del giorno dopo??
allora liberalizziamo l'accesso alla convenzione con la mutua per tutti i laureati in medicina abilitati ad esercitare?? o liberalizziamo le assunzioni negli ospedali per tutti i medici abilitati ad esercitare??
ora, io capisco che la categoria degli speziali sia vista col fumo negli occhi da parecchia gente, chi per un motivo e chi per un altro e a memoria, tra i farmacisti che conosco quelli che posso salvare, mi bastano le dita di una mano , però qui siamo forse all'accanimento: il problema dell'obbbiezione di coscienza io penso che possa presentarsi anche per un farmacista, ed una legge, una qualsiasi legge va cmq a colmare un evidente vuoto legislativo...
c'è da sperare che sia una legge fatta bene, ma vivendo in Vaticalia nutro poche speranze...
c'è da dire, però, che forse è più "morale" un farmacista obbbiettore - che forse sarà obbiettore convinto o forse sarà solo un lecchino delle gerarchie ecclesiastiche - che si rifiuta di vendere la pillola del giorno dopo... a differenza di quei primari di reparto che sono obbbiettori nel pubblico ed abortisti nelle cliniche private...
p.s. per inciso, io sono contrario all'obiezione di coscienza per i farmacisti, convinto che - se prescritta da un medico - debbano dispensare anche la pillola del giorno dopo...
Messaggio del 02-05-2010 alle ore 18:27:45
anche perchè se fai obbiezzione per la pillola del giorno dopo devi fare obbiezzione anche per chi s'accatta lu viagra pè ij a trans mentre la moglie sta a casa a badare i citili