Cultura & Attualità
Se fossi stato ad un esame il professore avrebbe capito cosa ho scritto al contrario di chi non sa distinguere un solido da una superficie. Soprattutto perchè non stiamo parlando di geometria ma di astronomia.
E visto che sei tanto bravo e tu non saresti bocciato anzi puoi insegnare matematica all'università, mi calcoleresti in modo determinato la superficie di questa sfera? Sai io sono stato bocciato e non riesco ihihihihih
4 x PIGRECO * X (al quadrato) = ?.
Attendo risposta eheheheh

E io ti rispondo che IL TUO PARAGONE E' Semplicemente sbagliato
Mur le chiacchiere se le port lu vent.
La supeficie della sfera NON E' INDETRMINATA poiche' facilmente calcolabile.
Punto. Se fossi stato ad un esame di matematica saresti stato BOCCIATO.
Fine.
Animamundi
io ho detto paragonabile alla superficie di una sfera NON ho mai detto che l'Universo E' una sfera. La capisci la differenza o ti faccio un disegno? Se non conosci il raggioe non puoi determinare il centro come la calcoli la superficie? Vedi che ti comporti da bambino?
Peraltro se ti piace fare il giochino dei bambini a non capirsi ti accontento subito, tu scrivi:
La sfera non e' una superficie indeterminata
Tu confondi forse il solido con la sua superficie, in effetti mi sono sbagliato e mi correggo subito anche i solidi li hai studiati un po' così, poi non dire che noi cattolici non sappiamo correggerci eheheh.
Non mi interessa cmq continuare questa schermaglia sul niente al quale non risponderò più e che a quanto pare tu vuoi portare avanti. Chi vuol leggere, legga il mio e il tuo intervento, e deciderà se sono io a difendere l'indifendibile oppure sei tu che ti attacchi al niente pur di avere qualcosa per rispondere, riribadire e polemizzare senza motivo eheh.
MUR
Messaggio del 20/03/2010 20:39:09 (IP: xxx.xxx.48.93)
La risposta corretta al momento è indeterminato (matematicamente paragonabile grosso modo alla superficie di una sfera).
La sfera non e' una superficie indeterminata, ovvero secondo la definizione matematica (e non me lo sto' inventando io di certo io quindi

Quindi come al solito MUR difendi l'indifendibile e dimostri solo arroganza quando neanche sai riconoscere l'errore.
Ah gia' dimentico, VOI cattolici NON SBAGLIATE MAI vero?Voi siete solo DIVERSAMENTE veritieri

Caro Animamundi come al solito preso dalla furia di sventolare le dita battendo sulla tua stanca (e certamente annoiata) tastiera scrivi cose che sembrano aver senso solo se non si capisce cosa è stato detto prima.
Innanzitutto il paragone tra universo e superficie della sfera non lo inventato certo io ma eminenti scienziati ed è quella la teoria che alla prova dei fatti sembra attualmente la più accreditata anche se non la più promettente visto il successo della Teoria delle SuperStringhe e della Gravitazionale a Loop.
Io non ho sostenuto (ne sostengo visto che siamo ancora parlando di teorie) che l'universo sia una sfera ma che il tessuto dello spazio-tempo sia paragonabile figurativamente alla (SOLA) superficie di una sfera peraltro ancora in espansione e quadridimensionale. Essendo questi i termini non esiste un centro e quindi neanche un raggio da calcolare ed infine ci muoviamo sulle quattro dimensioni dunque rimane ancora indeterminato.
Sono però contento che tu abbia dato a tutti la dimostrazione che almeno ai solidi a scuola sei arrivato. Bravo

ah dimenticavo...
cmq siete mmalamendi addaver

con voi non si puo' mai fare un discorso serio ohhhh.
Mo' esce KLOE e vi fa un




Kloe

non me ne volere, just kiddin'

Courbet non ha mai smesso di rivisitare il nudo femminile, talvolta con una vena piuttosto libertina. Tuttavia, in questo quadro, l'artista si abbandona ad un'audacia e a un realismo che conferiscono all'opera un grande potere seduttivo. La descrizione quasi anatomica di un organo genitale femminile non è attenuata da alcun artificio storico o letterario. Grazie al grande virtuosismo di Courbet, alla raffinatezza della gamma delle tonalità ambrate, L'Origine del mondo sfugge allo statuto d'immagine pornografica.
TRADUZIONE:
A Courbet gli piaceva la gnocca da morire e c'ha preso per il culo a tutti quanti



P.S> devo ricordarmi di questa frase: "la raffinatezza della gamma delle tonalita' ambrate"
ma ve l'immaginate quando avete appena




IMPAGABILE

Ok, scusatemi l'intervallo pecoreccio, riprendete pure tranquillamente.

Ciuc Ja, se lo dici tu!

ecco... quella è l'origine, e quella sarà la fine.
Da un buco nero veniamo, e un buco nero ci risucchierà

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Editato da Ciuc Ja il 23/03/2010 alle 09:22:38
hahahahahahah..bellissimo quadro tra l'altro

caro deleuze pensavo che tu rispondessi con una citazione dotta e colta come questa
gustave courbet

mi devi scusare buon crasso...ma io di fronte a cotanta saggezza espressa dai nostri illustri coforumiani non riesco a NON sparare minkiate

buona giornata gigante buono

l`universo e` fatto ad immagine e somiglianza di sto` gran paio di palle ricolme di una buona dose di sperma

quindi per te l'universo è maschio?
e se invece fosse femmina?
potrebbe essere un grosso e pacifico ovulo che si è visto penetrare da un singolo spermatozoo che ha creato un big ben e ha iniziato a far roteare i pianeti di un lunatico ovulo
oppure, l'universo potebbe assere un intero ovaio da cui ogni tanto si stacca un ovulo e crea una galassia tutta sua (in questo caso lo spermatozzo potrebbe essere una stella cometa)
oppure ancora: l'universo potrebbe essere quello che vedo dal buchino nel muro, grosso come questo inutile mignolo, da cui vedo il giardino di casa e il muro di recinzione e la campagna oltre il recinto, e le colline che degradano verso il mare, e il mare, e le isole tremiti che stanno nel mare, e le nuvole che vanno e vengono, ...
mo ve lo dico io
l`universo e` fatto ad immagine e somiglianza di sto` gran paio di palle ricolme (ma non troppo fortunatamente) di una buona dose di sperma
ecco come e` fatto st`universo
spirituale

ma accoma fi a di` angore sse` pedazuzzate

Che l'energia non si crea e non si distrugge ma si trasforma soltanto non ci piove. E' dimostrato fisicamente e matematicamente!
Cmq la tua parte finale è affascinante!
Aktarus: "qui il discorso è prettamente volto al senso materiale dell'universo, non spirituale. preso atto di ciò esistono solo due teorie:
1) è infinito
2) è finito, però ciò implica che oltre il suo limite c'è il nulla, altrimenti paradossalmente non potrebbe essere finito.
dato che l'universo è il contenitore universale non possono esserci altri super-contenitori, questa è una cosa su cui bisogna convenire a priori prima di cominciare il discorso."
Aktarus: "qui si presuppone che l'universo sia il contenitore più grande di tutti, l'universale. però il discorso ha senso comunque, sia che lo chiamiamo universo che pippo franco. allora supponiamo che l'universo sia dentro un altro contenitore come dici te e questo contenitore a sua volta dentro un altro ancora e così via..alla fine sto gioco va avanti all'infinito oppure si stoppa per te? e se si stoppa oltre cosa c'è? vedi che il tuo discorso è un cane che si morde la coda? sono convinto che appena hai letto la domanda dopo cosa c'è nel tuo cervello è comparsa immediatamente la parola nulla, perchè il concetto di finito e nulla sono complementari. sul fatto che nessuno ne sappia niente mi sembra ovvio, altrimenti avremmo posto fine a tutte le domande esistenziali dell'uomo."
Gusto: "si ma il nulla dovrebbe comunque essere un "qualcosa" a propria volta generato da qualcos'altro. Quindi mi pare difficile che che il nulla si sia autogenerato e inoltre già di per se, la semplice sua esistenza presuppone che sia toccabile, vedibile quindi il nulla è di per sè una contraddizione non potendosi ammettere l'esistenza di qulcosa che non esiste. Si può anche parlare di "nulla", ma sarà solo e sempre una definizione di una qualche materia."
E se il ragionamento basato sulla logica "Creatore/creato" e "Contenitore/contenuto" fosse errato, frutto del nostro modo di vedere le cose nella realta' quotidiana..? Se l'universo fosse una cosa sola, infinito, fatto di energia che non si crea ma si trasforma..? E se magari alcune zone di questo universo infinito fossero "spirituali" ed altre "materiali"..?
certo che ne ho combinate di belle in una settimana, eh?
Gusto,ti tolgo tutti i dubbi,ce l'hai presente KI,IL FORUMIANO NOSTRO?Ecco quello è il nulla


Ki,stavote tenga a pazzià veramente


si ma il nulla dovrebbe comunque essere un "qualcosa" a propria volta generato da qualcos'altro. Quindi mi pare difficile che che il nulla si sia autogenerato e inoltre già di per se, la semplice sua esistenza presuppone che sia toccabile, vedibile quindi il nulla è di per sè una contraddizione non potendosi ammettere l'esistenza di qulcosa che non esiste. Si può anche parlare di "nulla", ma sarà solo e sempre una definizione di una qualche materia

allora non ci capiamo.
qui si presuppone che l'universo sia il contenitore più grande di tutti, l'universale. però il discorso ha senso comunque, sia che lo chiamiamo universo che pippo franco. allora supponiamo che l'universo sia dentro un altro contenitore come dici te e questo contenitore a sua volta dentro un altro ancora e così via..alla fine sto gioco va avanti all'infinito oppure si stoppa per te? e se si stoppa oltre cosa c'è? vedi che il tuo discorso è un cane che si morde la coda? sono convinto che appena hai letto la domanda dopo cosa c'è nel tuo cervello è comparsa immediatamente la parola nulla, perchè il concetto di finito e nulla sono complementari. sul fatto che nessuno ne sappia niente mi sembra ovvio, altrimenti avremmo posto fine a tutte le domande esistenziali dell'uomo

aktarus se è finito dopo deve esserci il nulla lo dici te....poterbe benissimo esserci un contenitore più grande...nn capisco perkè insisti su un fantomatico nulla sul quale non c'è certezzaq come d'altronde su quanto affermato dalla religione cattolica...la verità è ke nessuno ne sa niente.
Questo video è probabilmente un paradosso impossibile, ma se fosse veramente cosi??

E comunque, tanto per restare in tema di ...multimedialita'

Ecco un video che spiega benissimo perche' non c'e' alcun bisogno di invocare entita' soprannaturali ( e dunque inesistenti, perche' al di fuori della Natura stessa), benche' meno si "rappresentate" in terra da bieche organizzazioni politiche, per percepire la bellezza e la maestosita' e la magnificenza di cio' circonda.
La materia e' pura bellezza per chi ha gli occhi (e la mente) per apprezzarla in tutto il suo splendore

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Editato da Animamundi il 21/03/2010 alle 07:30:32
Un sistema si dice indeterminato quando ammette infinite soluzioni
La risposta corretta al momento è indeterminato (matematicamente paragonabile grosso modo alla superficie di una sfera).
MUR mi spiace ma anche questa volta TI SBAGLI (come al solito)

L'area della superficie sferica di raggio r è data dall'equazione:
A = 4 x PIGRECO x r al quadrato
Dunque la superficie di una sfera non e' indeterminata affatto poiche' e' calcolabile facilmente e non ammette infinite soluzioni.
Quindi oltre al vocabolario ti consiglio anche un buon libro di matematica, tipo quello delle elementari dove si insegna a calcolare le aree e i volumi dei solidi geometrici elementari

aggiungo pure un video, siamo multimediali

http://www.youtube.com/watch#!v=zhuzGEtWF58
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Editato da Cintamani il 21/03/2010 alle 00:09:16
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Editato da Cintamani il 21/03/2010 alle 00:10:20
L'universo????... siamo noi... e quando finiamo noi..., finisce lì..., tutto qua...
Phar Lap ti racconto meglio la favola

Come avviene la creazione dell'universo secondo le scritture induiste: immaginate un gigantesco universo spirituale, INFINITO: in una piccola area di esso vengono creati innumerevoli universi materiali, compreso il nostro

Vediamo le fasi di tale creazione: in un angolo del mondo spirituale (brahmajyoti) a volte appare una nuvola, e la porzione coperta dalla nuvola e' chiamata mahat-tattva.
Il Signore poi, nella Sua emanazione plenaria di Maha-Visnu, Si sdraia nell'acqua del mahat-tattva,
conosciuta col nome di Oceano Causale (Karana-jala).
Mentre Maha-Visnu dorme sull'Oceano Causale,innumerevoli universi sono generati dal Suo respiro.
Questi universi fluttuano qua e la' sull'Oceano Causale.
Essi durano soltanto per il tempo di un respiro di Maha-Visnu.
In ognuno di questi universi, lo stesso Maha-Visnu entra di nuovo come Garbhodakasayi Visnu e Si sdraia sull'avatara Sesa, dall'aspetto di serpente.
Dal Suo ombelico emerge lo stelo di un fiore di loto, e su questo loto nasce Brahma,
il signore dell'universo. Brahma crea tutte le forme di cui dovranno rivestirsi gli esseri individuali,
secondo i loro desideri. Egli crea anche il Sole, la Luna e altri esseri celesti. (SB 2.5.33)
"Percio', influenzata dalle interazioni del tempo eterno, la somma totale della materia,
chiamata mahat-tattva, si manifesta, e in questo mahat-tattva, la virtu' incontaminata,
il Signore supremo pose i semi della manifestazione universale,
che provengono dal Suo stesso corpo". (SB 3.5.26-27)
La destinazione dei sunyavadi (buddhisti) e' il Pradhana,
la materia primordiale, che ha una natura "sunya" (vuota).
Quando Mahavisnu espira, essa e' manifestata e si trasforma gradualmente in prakriti,
materia, la base del mondo materiale.
Quando Egli inspira, essa e' riassorbita nel Suo corpo insieme con tutte le jiva (anime) che permangono li' in uno stato di sonno profondo sino alla prossima creazione: tramite lo sguardo di Mahavisnu tali jiva sono in seguito nuovamente trasferite nel grembo di Durga, la natura materiale, al momento della creazione successiva(durante la Sua prossima espirazione).
Chi si libera dal ciclo delle rinascite credendo nella forma "impersonale" di Dio esce da questa alternanza fra sonno e rinascite e puo' raggiungere il brahmajyoti, (una sorta di scintillio sfolgorante posto fra i pianeti spirituali a differenza dell'oscurita' degli universi materiali): chi crede nella sua forma personale e' attratto dai pianeti del gigantesco universo spirituale e vi puo' accedere a seconda del livello spirituale raggiunto.
Tuttavia Dio si pone anche negli atomi e nel cuore degli esseri viventi.
La mente e' in grado di spostarsi sino al confine di ogni universo materiale
"free infinite adsl"

Ogni universo materiale e' governato da un Bhrama, che non e' Dio o una divinita' ma un'anima posta da Dio nel ruolo di Governatore, bella responsabilita'



L'anima che governa il nostro pianeta e' una donna, si chiama Bhumi, se volete liberarvi di Berlusconi rivolgetevi a Lei, e' Lei che comanda

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Editato da Cintamani il 21/03/2010 alle 00:00:18
Se tu mi spieghi in maniera sensata che c'entra l'ateismo con il finito, allora ti posso pure dare ragione. ma il tuo pensiero è contraddittorio. dici che è finito, ma poi parli di paradiso. cioè ci sarebbe una linea oltre la quale finisce l'universo e c'è il paradiso o matrix o quello che vuoi tu? qui il discorso è prettamente volto al senso materiale dell'universo, non spirituale. preso atto di ciò esistono solo due teorie:
1) è infinito
2) è finito, però ciò implica che oltre il suo limite c'è il nulla, altrimenti paradossalmente non potrebbe essere finito.
dato che l'universo è il contenitore universale non possono esserci altri super-contenitori, questa è una cosa su cui bisogna convenire a priori prima di cominciare il discorso. poi la fede, la religione non c'entrano nulla con il discorso materiale in quanto ricoprono quello spirituale. tu stai confondendo la domanda: "quanto è grande l'universo?" con: "chi l'ha creato e come andrà a finire?"
come vedi non sono io quello che non ha le idee chiare, sei tu che hai fatto un minestrone di concetti che non c'azzeccano una ceppa l'uno con l'altro.
per il resto condivido pienamente l'affermazione di Mur, è indeterminato per quello che ne sappiamo noi al giorno d'oggi
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Editato da Aktarus il 20/03/2010 alle 21:57:12
Ehm tralasciando diciamo alcune discutibili illustrazioni, e tentativi di buttarla sul vago d evitand spiegazioni prolisse se la domanda è: "l'universo (ammesso che ovviamente lo sia ovvero che non sia un multiverso) è finito o infinito? La risposta corretta al momento è indeterminato (matematicamente paragonabile grosso modo alla superficie di una sfera).
scusa aktarus ma forse sei tu quello che non conosce il senso di quello che dice...nel tuo intervento parli di limiti, mente umana che non può concepire, di incapacità non immaginare il nulla....il tuo intervento da credito a quello che penso. Il mio intervento è chiaramente provocatorio tuttavia spesso c'è incapacità di vedere al di là del proprio naso perchè la ns. mente a priori si auto convince di ciò. E te ne sei la prova.
un filosofo,nin m'aRICORDE IL NOME,CHIEDO aiuto a Ki,tanto tempo fa disse,l'universo finisce qui,io metto la mano di li,cosa c'è?non c'è bisogno di nessun scienziato,e nessuna evoluzione umana,è infinito



ma non ho ancora capito se l'universo è finito od infinito.
tranquillo Gusto, questo non lo ha ancora cpito nessuno

Al momento esistono due correnti di pensiero principali.
Una, quella classica diciamo, ci dice che tutte le teorie che possiamo inventare e scoprire circa la nascita e i confini dell'universo, devono necessariamente interrompersi in prossiita' del BIG BANG.
Questo evento infatti rappresenta cio' che nel linguaggio tecnico viene chiamata "singolarita' matematica".
Poiche' tutte le leggi e le proprieta' fisiche dell'universo come lo osserviamo oggi, sono nate e determinate da cio' che avvenne 15 miliardi di anni or sono, e' impossibile sapere cosa vi era prima poiche' appunto le leggi come le conosciamo oggi non valgono per cio' che c'era prima.
Dunque le teorie possono arrivare (e lo FANNO

Altre terorie invece (che stanno sempre piu' prendendo piede) ci dicono che il BIG BANG non sarebbe affatto una singolarita' matematica e sotto determinate condizioni tecnico/matematiche, il BIG BANG puo' essere previsto e superato. Il famosissimo Hawkins per esempio crede che si possa tranquillamente superare l'ostacolo matematico della singolarita' del big bang.
Il punto nodale di tutto l'ambaradan

C'e' da capire se questa sia abbastanza forte da impedire un giorno che l'Universo si espanda all'infinito, oppure se riuscira' ad un certo punto a impedire che questo accada e a far ricontrarre l'unverso fino ad arrivare ad un nuvo big bang.
Adirittura le ultimisse teorie prevedono che l'universo come lo conosciamo oggi non sia altro che uno tra le infinite altre serie di universi che si generano come una specie di bolle (oscillazioni) in una specie di "materia" quantistica in ebollizione.
Chi puo' saperlo? Fin dove arriveremo?
Secondo me e' tutta una questione di tempo

Il cervello umano negli ultimi 5 milioni di anni si e' andato via via evolvendo aumentando di peso e di complessita' e sviluppa nuove ed incredibili facolta' non accessibili precedentemente.
Un Cro-Magnon dell'era della pietra ad esempio non possedeva le facolta' cerebrali che di li a poco il Sapiens Sapiens avrebbe avuto a disposizione aprendo nuovi incredibili scenari alla stesa evoluzione umana.
Ecco, basta aspettare la prossima evoluzione umana (il sapiens Sapiens vol. 2


Certo non avverra' domani e neanche tra dieci anni. Questo e' certo. Ma chi puo' dirlo?
nel frattempo cosa fare?
La risposta e' semplice secondo me:CONTINARE A CERCARE, a porsi le domanda e anon accontenatrsi e a dimostrare e verificare sempre le risposte date sin qui. E' l'unico modo per scoprire sempre nuove cose.
Concludo infine citando le parole del grande Carl Sagan:
Anything you don't understand, Mr. Rankin, you attribute to God. God for you is where you sweep away all the mysteries of the world, all the challenges to our intelligence. You simply turn your mind off and say God did it.
Gusto, leggere il tuo intervento è piuttosto imbarazzante, hai espresso concetti a caso dei quali nemmeno sai il vero significato
l'ateismo è solo una gabbia mentale che ognuno può porsi nella propria testa...
E se la gabbia in testa fosse quella delle religioni? Se la gabbia fosse la mancanza di un approccio empirico alle cose (tipica delle religioni)?
per me è finito....l'unica cosa è: cosa c'è al di là? se fosse il paradiso? potrebbe essere che siamo in una grande realtà alla matrix? per qs. non vedo come si possa essere atei..l'ateismo è solo una gabbia mentale che ognuno può porsi nella propria testa...l'unica cosa per me affascinante per davvero è come la ns. anima possa trasmigare in un altra realtà...ciò nondimeno per me è assolutamente possibile, ammettendo che ci siano leggi fisiche in qs altro universo (paradiso) contenitore del nostro che noi non siamo in grado di pensare
ma Dio è un pensiero, una idea e per questo non deve essere per forza una cosa fisica, misurabile e tangibile, per questo io rispetto le persone che credono in Dio.
e poi ignorantemente: chi è lu padre di lu padre di lu padre di lu padre di lu padratern?

Cinta

per quanto affascinanti, purtroppo anche i numeri dei Veda sono errati per difetto, e di PARECCHIO pure...
3 miliardi di km corrospondono alla distanza percorsa dalla luce in...3 SOLE ORE !

Praticamente un INEZIA se paragonato all'immensita' sconfinata che ci circonda.
# Un'ora luce corrisponde a circa 1,08 miliardi di chilometri (circa la distanza tra il Sole e Saturno).
# Plutone è a circa 39 UA dalla Terra, il che significa che è a circa 5,4 ore luce da noi.
# La stella più vicina (oltre al Sole), Proxima Centauri, dista 4,22 anni luce dalla Terra.
# Il disco della nostra galassia, la Via Lattea, ha un diametro di circa 100 000 anni luce.
# La più vicina galassia di grandi dimensioni[1], la galassia di Andromeda, si trova ad una distanza di circa due milioni di anni luce.
# Il Gruppo Locale ha un diametro di circa 10 milioni di anni luce.
# Il quasar più vicino a noi ( 3C 273 ) si trova a circa 3 miliardi di anni luce.
# Poiché si crede che il Big Bang sia avvenuto circa 14 miliardi di anni fa, l'Universo osservabile ha un raggio di circa 14 miliardi di anni luce
Dinanzi a questa abissale grandiosita' gli dei delle religioni umane appaiono davvero misera cosa...

Quote:
Quote:
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Inoltre il cervello umano non e' in grado di concepirlo, cosi' come non e' in grado di immaginare il nulla.
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io invece mi stupisco ogni volta di quante cose può capire un essere così piccolo come l'uomo posizionato sul quel puntino visto da così lontano e dotato di un così misero cervello

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Editato da Crasso il 19/03/2010 alle 15:34:15
ed ancora:
Gli scritti vedici sono una fonte inesauribile di importanti indicazioni che i grandi saggi del passato hanno elaborato, ma soprattutto, come vuole la tradizione, vissuto e realizzato. La presenza nei Veda di concetti astronomici che sono considerati attualmente di una certa modernità è piuttosto frequente e se ne può dedurre che nell’antichità vedica c’era un vivo interesse per la ricerca e l’osservazione scientifica.
Il Bhagavata Purana riporta l’interessante descrizione di una montagna circolare che si trova a 125.000.000 di yojana dalla Terra (circa 1 miliardo e mezzo di chilometri) e che distingue la parte del sistema solare illuminata dal Sole da quella non illuminata. “Poi, oltre l’oceano di acqua dolce esiste una montagna che lo circonda completamente che si chiama Lokaloka, essa divide le zone piene di luce da quelle non illuminate dal Sole.” (BP 5.20.34); essa si troverebbe proprio tra Saturno e Urano , l’ultimo pianeta del nostro sistema solare a non essere visibile a occhio nudo in cielo, e quindi “non illuminato dal Sole”.
L’Aitareya Brahmana (3.44) dichiara: “In realtà il Sole non sorge e non tramonta mai…. poiché quando arriva la fine del giorno produce due effetti opposti, crea la notte per quelli che stanno sotto e il giorno dall’altra parte. Raggiunta la fine della notte crea il giorno per quelli che stanno sotto e la notte dall’altra parte. ” E similmente nella Satapatha Brahmana (1.6.1-3) troviamo: ”…dato che mentre i primi stanno ancora arando e seminando, gli altri stanno già raccogliendo e trebbiando… ”. Questi passi esprimono chiaramente la concezione della rotazione della Terra e quindi della sua sfericità e sono confermati anche dal Bhagavata Purana (5.21.9): “La gente che vive in regioni diametralmente opposte a dove il Sole si vede sorgere, vedranno il Sole tramontare, e se si tira una linea diritta in corrispondenza del Sole a mezzogiorno, nelle regioni nella parte opposta della linea sarà mezzanotte.” Il Visnu Purana presenta inoltre una descrizione del funzionamento del fenomeno delle maree: “In tutti gli oceani la quantità totale di acqua rimane la stessa e non cresce né decresce; ma come l’acqua in un calderone si gonfia per il calore così le acque dell’oceano crescono al crescere della Luna. Le acque benché non aumentino né diminuiscano, si dilatano e si contraggono mentre la luna cresce e cala….”
E’ interessante notare che il Markandeya Purana (54.12) descrive la Terra come schiacciata ai poli e rigonfia all’equatore, indicando che essa non possiede una forma perfettamente sferica (nozione astronomica di una certa attualità…); descrive perfino che la causa del colore azzurro del cielo è la dispersione della luce solare (Markandeya Purana, 78.8, 103.9). Similmente è possibile trovare passi in cui si afferma che il Sole si trova al centro del sistema solare (Markandeya Purana, 106.41) e che l’universo ha avuto origine da una sorta di stato condensato ad altissima temperatura, come milioni di soli estremamente brillanti (BP 3.20.16) e che in seguito c’è stata una sorta di esplosione o espansione (BP 3.10.7), descrizione straordinariamente simile alla famosa teoria del Big Bang.
Il Bhagavata Purana (5.22.1-2) illustra poeticamente il moto relativo dei pianeti e delle stelle in cielo con la metafora delle formiche sulla ruota del vasaio. Poiché parevano contraddittorie le affermazioni che indicavano che il Sole gira con l’asse di rotazione alla sua destra (moto orario) e a volte alla sua sinistra (moto antiorario), il grande saggio Sukadeva Goswami, narratore del Bhagavata Purana, spiega che dal punto di vista del moto di rotazione giornaliero della Terra il Sole gira in senso orario, mentre dal punto di vista del suo moto di rivoluzione annuo il Sole gira in senso antiorario (rispetto alla Terra).
ecco le misure nell'Induismo:

Tutti gli universi sono agglomerati in grappoli verticali, e sono separatamente ricoperti
da 7 involucri distinti, ciascuno 10 volte piu' spesso del precedente.
La massa d'acqua e' oltre le 7 coperture.
Il diametro del fenomeno cosmico e' calcolato essere 6.440 Milioni di chilometri,
poi iniziano le coperture dell'universo.
Il primo strato di copertura (terra) si estende per circa 130 Milioni di chilometri.
Poi vengono, uno dopo l'altro, gli strati successivi, formati rispettivamente di fuoco,
di luce, di aria e di etere, ciascuno dieci volte piu' spesso del precedente. (SB 2.2.28)
1 yojana = 12,8 km
Dhruvaloka, la stella polare, e' situata a 3.800.000 yojana sopra il Sole.
Oltre Dhruvaloka, a 10.000.000 di yojana, c'e' Maharloka;
sopra Maharloka, a 20.000.000 di yojana c'e' Janaloka,
e sopra Janaloka, a 80.000.000 di yojana, c'e' Tapoloka.
Oltre Tapoloka, a 120.000.000 di yojana, c'e' Satyaloka.
Cosi' la distanza dal Sole a Satyaloka e' di 233.800.000 yojana,
cioe' di circa 3.010.130.000 chilometri.
I pianeti Vaikuntha cominciano ad apparire a 26.200.000 yojana (337.320.000 chilometri)
sopra Satyaloka.
Cosi' il Visnu Purana descrive che la copertura dell'universo
si trova a 260.000.000 yojana (3.347.448.000 chilometri) dal Sole. (SB 5.23.9)
Inoltre il cervello umano non e' in grado di concepirlo, cosi' come non e' in grado di immaginare il nulla.
giustissimo. (-:
e siccome l'uomo ha paura da sempre di ciò che non capisce crea qualscosa che lo rassicuri sul fatto che è tutto sotto controllo. Vedasi le religioni. (-:
Secondo la teoria del Big Bang (non la miticissima serie TV) l'universo "esplodendo" si espande in questo infinito nulla che ha attorno... quindi per la nostra concezione l'universo è finito cioè arrivato ad un punto finisce ma si espande all'infinito.
Per di più ciò che ho detto sono solo un'infinitesima

E stamo ancora a parla' dello spirito santo... c'ha ragione mi fijo... 'stamo ar medioevo


come fa uno spazio ad essere infinito?
Semplicemente non finisce mai... non ha limiti

Anzi il contrario sarebbe interessante. Come fa lo spazio ad essere finito?
Eheh Gusto, capisco la tua domanda, ma dovremmo scrivere un papiro lungo almeno 10 tomi per dare spiegazioni alla tua domanda. Inoltre il cervello umano non e' in grado di concepirlo, cosi' come non e' in grado di immaginare il nulla. Abbiamo limiti che potenzialmente TENDONO ad infinito e zero, tuttavia sono dei limiti, per quanto tu possa avvicinarti ad essi non arriverai mai a toccarli, asintoticamente parlando.
Grazie Anima per questo fantastico video, finalmente un po' di Cultura con la C maiuscola

non è misurare, è definirne i confini. le dimensioni della terra sono conosciute, ma non si sa dove inizia e dove finisce. perchè non ha un inizio e una fine, e ciò che non ha inizio e fine è definibile come infinito
non puoi chiamare infinito un qualcosa solo perché non sei capace di misurarlo

i limiti fisici allo spazio li diamo noi, costruendo mura, confini eccetera. altrimenti lo spazio si può definire infinito. anche lo spazio, apparentemente finito, sul nostro pianeta: chi può dire dove inizia e dove finisce? nessuno, quindi non avrebbe confini. eppure è considerato uno spazio finito.
non so se mi sono spiegato bene
io scusate l'ignoranza, ma non ho ancora capito se l'universo è finito od infinito. Se fosse infinito, mi spiegate come fa uno spazio ad essere infinito?

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