Messaggio del 20-06-2010 alle ore 09:50:43
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito. J.S.
Come tutte le grandi personalità, o lo si amava o lo si odiava
giu' veramente ad odiarlo erano solo alcuni e, guarda caso, tutti con un certo tipo di mentalita' e credenze religiose.
Qui non e' questione di amore o di odio: Saramgao era un grande e come tutti i grandi uomini (le persosnalita' non c'entrano) aveva il coraggio di dire la sua sempre e comunque senza badare all'opportunismo o al compiacere qualcuno o qualcosa solo per tornaconto personale.
E' chiaro che chi non la pensa cosi' odia. Ma odia la liberta', la spontaneita', la bellezza di essere davvero un uomo e non uno schiavo e un servo che deve compiacere il suo "padrone".
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 07:29:00
Anima, un uomo che ha sempre il coraggio di dire la sua senza preoccuparsi di compiacere gli altri o "il padrone" per me è un uomo che ha personalità da vendere: quindi la personalità c'entra. E devi ammettere che un atteggiamento di questo tipo non sempre attrae molte simpatie
Era questo che intendevo...oltre al fatto che anche un po' il suo stile senza molta punteggiatura e zeppo di dialoghi indiretti, o lo ami o lo odi
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 10:06:39
Onore all'uomo e alla sua vita e vive condoglianze al mondo per la perdità di un uomo capace di essere fedele sempre a se stesso. Per quanto attiene le sue OPERE LETTERARIE ci sono rimaste opere senz'altro pregievoli e che fortunatamente sopravviveranno al lui. La sua atea "immortalità" è stata guadagnata sul campo.
Per quanto attiene invece alle sue idee, quelle che esprimeva sempre anche attraverso il web non mi sembra fosse stato più libero di molti altri che la pensavano anche differentemente da lui, anzi oserei dire che le idee che esprimeva politicamente e filosoficamente (pur non essendo lui stesso, o forse proprio per questo, ne un politico ne un filosofo) fossero a tratti banali se non anche addirittura errate ma tant'è.
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 17:28:48
Delè i veri ditinculo sono due - per la precisione "Il Vangelo secondo Gesù" e "Caino"- e stanno piantati in culo alla chiesa dei Razzinger, dei Gelmini e dei Sepe PER NOMINARE SOLO GLI ULTIMI TRE. E sapessi come bruciano.....
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 17:48:09
Ciusi il "suo stile senza molta punteggiatura e zeppo di dialoghi indiretti" - prima che amarlo o odiarlo - o lo si capisce o non lo si capisce. Io lo considero difficile e faticosa cifra stilistica, esito titanico di una vita spesa a forgiare il pensiero ed il dettato, progetto narrativo che lo avvicina pericolosamente a Verga e gli è valso un PREMIO NOBEL.
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 17:58:49
capitano,
io il signor saramago non l'ho mai letto
so solo che un pensiero non è mai o giusto o sbagliato...
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 18:03:11
Nooo deleuze sono solo un bravo uaglione però certo a volte è necessario ristabilire un certo equilibrio nell'informazione. Qualcuno potrebbe persino pensare altrimenti che si è liberi solo se si dice male a questo o quello, a quella filosofia o l'altra o a quella religione o alla propria (ivi inclusa l'ateismo ovviamente) e ciò indipendentemente da tutte le argomentazioni più o meno giuste che si possono portare perchè la libertà non è connessa al concetto di giustizia. Francamente ho percepito più libertà in te Deleuze e nei tuoi scritti che non in Samarago e/o nei suoi adepti/sostenitori. Un grande romanziere che ha raccontato in modo originale delle storie di amore e di vita e di pensiero.
Generalmente non apprezzo molto chi per dare valore alle proprie idee si appropria di quelle altrui ma non sempre è così anche in questo stesso post :- ). ------------ Editato da Mur il 21/06/2010 alle 18:11:08
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 18:06:52
Eh beh
postulare ciò fa parte della dignità intellettuale di una persona a prescindere, come avrebbbe detto Totò.
TU non hai bisogno di leggere, capisci per intima e recidiva connivenza alla filosofia.......
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 18:09:11
Ovviamente PER NESSUNA RAGIONE risponderò mai a chi questa dignità non ce l'ha e non prova nemmeno a fingerla.
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 18:14:42
Chissà cosa ne avrebbe detto Samarago della posizione un po' radical-chic del non rispondere a questo o quello in base alla propria capacità di attribuire allo stesso valore intellettuale. Deleuze tu cosa ne pensi? Eheheh
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 18:56:05
Oldtom, spesso si odia ciò che non si capisce: un po' come me che odio la matematica perchè non sono in grado di fare due conti
Però Saramago lo capisco e mi piace...e quel bravo uaglione di Mur dica pure quello che vuole a riguardo
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 19:22:36
Eheh infatti le sue opere piacciono anche a me se solo qualcuno avesse avuto la briga di leggermi eheheh. : - ).
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 19:27:35
Mur, ho capito anche questo e lo sapevo anche senza leggerti
ma io stimo anche la persona, non solo lo scrittore...cos'è, mi spiego male io o non ti prendi la briga di leggermi perchè fai il radical-chic e non mi attribuisci valore intellettuale?
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 19:44:40
meh uà...intanto gia sono contento che ciusi non mi abbia dato del ghei...
uà mur non lo so...io ripeto non ho mai avuto il piacere di conoscere questo signore, però a priori, quando si parla di un grande (perchè questo pare che sia saramago) io mi guarderei bene dal dire che alcune sue idee sono banali o errate. è come se dicessi che le idee di kant sono sbagliate, o che quelle malthus sono sbagliate, o che quelle di montanelli sono sbagliate. questa visione del giusto o sbagliato, come anche il concetto di libertà, lasciano un pò il tempo che trovano. le idee sono sempre sintomo di qualcosa, hanno un contesto, e lasciano tracce su carta carbone, che rimangono poi nel tempo e si sovrappongono ad altre tracce.
si giudica in maniera troppo superficiale l'idea quando ce ne si sbarazza troppo facilmente
detto ciò, prometto che leggerò saramago sotto l'amorevole ed attenta guida del mio mai domo capitano
meh uà...intanto gia sono contento che ciusi non mi abbia dato del ghei...
Dele', perdona la mia leggerezza: mai mi sarei sognata di rendere un uomo felice, nè tantomeno di dargli tutta questa soddisfazione
Sorvolavo su un concetto sottinteso per rispetto del post, perchè tanto sappiamo tutti e due cos'è che ti direi
Messaggio del 21-06-2010 alle ore 21:18:15
Gentile Deleuze, Kant ha detto cose interessanti e ha detto cose che nel tempo si sono rivelate pseudo-verità se non anche minchiate, così come successe a tutti i grandi della storia, capita quando si ha la caratteristica di essere solo umani eheh.
Inoltre molti se non tutti su queste pagine, lo dico con altissime probabilità statistiche, lo hanno conosciuto come uomo (e quindi nella sua reale quotidianità) quindi stimarlo in quanto tale mi sembra quanto meno ingenuo. Se ne possono certo stimare le qualità "pubbliche" ma quelle sono solo una parte dell'uomo (capito ciusi?).
Esatto Deleuze il giusto e lo sbagliato, il libero e il non libero non hanno senso di fronte ad uno scrittore che ha lasciato pezzi di letteratura memorabili, sono contento che anche tu condivida la mia idea :- ).
Messaggio del 22-06-2010 alle ore 19:25:04
Le grandi menti e sensibilità umane non lo sono sempre ed in ogni circostanza. Peraltro se si deve essere dei Grandi per criticarli bisogna essere dei Grandi anche per riconoscerli e non mi pare che qsu questo forum scrivano Nobel o almeno dei premi Strega eheheheh.
Credo che questa tua frase sia molto poco libera Deleuze. Essere un grande non significa non sbagliare mai e per criticare un'idea basta averne un'altra altrettanto valida. Magari nel futuro riscopriranno i miei post e diventerò il nuovo (mi voglio tenere volutamente basso) Nieztche eheheheh.
Il potere lo da il pensiero e se tu no riesci a farlo rimanendo critico (che non significa contro) ebbene mi può solo dispiacere per te :- ).
Messaggio del 23-06-2010 alle ore 01:19:33
Mi correggo, oltre a "Il Vangelo secondo Gesù" e "Caino" J.S. ha scritto anche "La seconda vita di Francesco d'Assisi" per la gioia degli amministratori della fede. Triplete. ------------ Editato da Oldtomfrost il 23/06/2010 alle 01:22:38
Messaggio del 23-06-2010 alle ore 03:12:24
fino a poco fà su rai1 hanno messo in onda una lunga intervista sua, circa un ora in cui ha detto molte cose interessanti. un particolare però io non ho mai capito, ma perchè le fanno vedè solo di notte fonda ste cose? allora è proprio dichiarato che ci vogliono cretini vabbò meglio di niente che su mediaset c'era chillè delle palestre americane.. ------------ Editato da El Treble il 23/06/2010 alle 03:16:31
Messaggio del 23-06-2010 alle ore 03:34:18
Quindi Mur fammi capire perche' come al solito i tuoi ragionamenti sono per lo meno contorti.
Tu apprezzi opere di Saramago ma non le sue idee giusto?
Eppure critichi la grandezza umana (sul merito letterario nessuno oserebbe discutere mi auguro) del personaggio ed i sostenitori di tale ipotesi dicendo che le idee che aveva erano "addirittura errate"
Ora mi chiedo,
1- come si possono scindere le idee personali dalle opere letterarie?
Se Saramago non fosse stato l'uomo Jose' Saramago, avremmo avuto lo stesso la sua meravigliosa letteratura?
2-come si possono giudicare "addirittura errate" le idee di una persona solo perche' non la pensa come te?
Ti e' mai passato per l'anticamera del cervello che magari, abbandonando un'ottica religiosa basata sulla distinzione di "giusto o sbagliato" (in base a che, a quali fatti o motivazioni, etc etc...), le idee, proprio in quanto tali, non si possono giudicare "giuste o sbagliate" A PRIORI e solo perche' non coincidono con quello che noi crediamo?
Chi o cosa ti autorizza a compiere tali giudizi? Sulla base di quali FATTI?
Messaggio del 23-06-2010 alle ore 06:08:30
se non e` libera la mia frase qu`importe???
bisogna essere un michelangelo per criticare giotto, o un gadamer per criticare kant, o un maradona per criticare pele`...tutto il resto e` ressentiment...
Messaggio del 23-06-2010 alle ore 06:08:59
se non e` libera la mia frase qu`importe???
bisogna essere un michelangelo per criticare giotto, o un gadamer per criticare kant, o un maradona per criticare pele`...tutto il resto e` ressentiment...
Messaggio del 23-06-2010 alle ore 12:45:10
"su rai1 hanno messo in onda una lunga intervista sua" Eccola qua Scrittori per un anno Oltre che alle 2 di notte è stata trasmessa anche il 19 c.m. alle 8.30 di mattina, ovviamente per SELEZIONARE i telespettatori............. ------------ Editato da Oldtomfrost il 23/06/2010 alle 12:48:33
Messaggio del 23-06-2010 alle ore 13:01:40
E comunque - a proposito di ressentiment - mi lascia sempre più perplesso l'atteggiamento di Tabucchi...............
Messaggio del 23-06-2010 alle ore 18:05:41
Pare che T. abbia dichiarato a suo tempo che non ne condivideva il gusto e le scelte stilistiche, poi non è più pervenuto, il che è abbastanza desolante........ A pensar male si direbbe che non abbia perdonato a S. di aver fatto rivivere un eteronimo pessoiano, Ricardo Reis, senza prima averlo interpellato.......... ------------ Editato da Oldtomfrost il 23/06/2010 alle 18:06:56
Messaggio del 23-06-2010 alle ore 21:12:58
Caro Animamundi,
secondo te un uomo per quanto illuminato (e non è questo il caso), per quanto bravo nello scrivere storie belle, importanti, emozionanti e persino intelligenti, diventa immune da errori? Neanche il tanto da te vituperato Papa o neanche i Santi hanno questo potere...
Ci sono ragioni storiche, culturali, sociali e filosofiche che definiscono un errore se non una minchiata un pensiero. Esempio, ma è solo uno su tanti, la posizione che Samarago (e assieme a lui tante anime candide) sulle famose vignette contro Maometto di cu lui contestò la legittimità, salvo poi fare tale e quale se non peggio contro però il Cristianesimo. Il suo definirsi Comunista nonostante il fallimento sociale, culturale e politico di quella dottrina social-economico.politica e molto molto altro.
Poi tranquillamente essere un grande è dire stronz..e e persino canare alla grande. Peraltro ci sono scrittori e poeti e Nobel (quanto vi piacciono i titoli eheheh) che la pensavano o la pensano diversamente da Samarago eppure sono in netto contrasto ideologico.
Eppoi a volerla riassumere tutta ed essere crudi quanto lui è uno che si è (auto)ritirato alle canarie mica è andato in un campo di concentramento.
X Deleuze
Questa tua affermazione sul ressentiment è semplicemente sciocca. Michelangelo non era in grado di capire un arte diversa dalla sua altrimenti l'avrebbe compiuta. E cmq si può essere grandi scrittori ma anche grandi critici senza che le due figure siano nella stessa persona ed infatti spesso grandi scrittori non ono ottimi critici e viceversa. L'idea del grande che solo può capire un altro grande è semplicemente sbagliata: storicamente, intellettualmente, culturalmente, sociologicamente.
Mi si dimostri il contrario sistematico e allora avrai ragione tu altrimenti avrai detto e ribadito l'ennesima+1 sciocchezza
Messaggio del 24-06-2010 alle ore 06:07:12
la vera critica e` solo quella fatta da qualcuno atto ad operare dei superamenti...non da chi sta seduto nel suo angolino (io, te...) fermo ad osservare il mondo mentre digrigna i propri denti...
e se la mia frase e` sciocca, qual tempo tu devi perdere?
Messaggio del 24-06-2010 alle ore 06:07:38
la vera critica e` solo quella fatta da qualcuno atto ad operare dei superamenti...non da chi sta seduto nel suo angolino (io, te...) fermo ad osservare il mondo mentre digrigna i propri denti...
e se la mia frase e` sciocca, qual tempo tu devi perdere?
Messaggio del 24-06-2010 alle ore 07:58:51
Se il mio tempo sia perso o meno lascialo decidere a me. Samarago era uno scrittore ed in quanto tale ha lasciato il suo segno ed il suo stile che non può essere "superato" sul piano della logica. Non è uno scienziato.ne un filosofo. Samarago ha portato e lasciato la sua sensibilità non il suo pensiero che invece non era e non è originale e che è stato superato da molti e da molto tempo. Peace & Love
Messaggio del 24-06-2010 alle ore 12:43:29
Ma come ti viene in mente di prostituire la logica in queste morte gore del pensiero??
Goditi il cabaret piuttosto: il nobel alla sensibilità.................
Messaggio del 25-06-2010 alle ore 11:24:24
Chiedere a Deleuze di non prostituire per il suo piacere qualcosa e come ammettere che Dio esista eheheh. Oldtomfrost la Logica non si prostituisce, che ad alcuni utenti sia andata a puttane invece è dato di fatto eheheh.