Cultura & Attualità

ITALIA ANALFABETA
Messaggio del 26-10-2010 alle ore 05:19:39
Ecco perche' le cose vanno di male in peggio !


All'indomani dell'unificazione, nel 1861, l'Italia contava una media del 78% di analfabeti con punte massime del 91% in Sardegna e del 90 % in Calabria e Sicilia, bilanciata dai valori minimi del 57% in Piemonte e del 60% in Lombardia.[1]
Nello stesso periodo - 1850 - le percentuali di analfabeti in Europa erano del 10% in Svezia, del 20% in Prussia e Scozia, del 75% in Spagna e del 90% in Russia.[2]

Per il censimento generale del secondo dopoguerra, nel 1951, la "qualifica" di analfabeta venne collegata non più a coloro che non sapevano scrivere il proprio nome, ma a coloro che non sapevano leggere e scrivere.
Gli analfabeti risultarono così suddivisi per regione: Piemonte 3%, Valle d'Aosta 3%, Liguria 4%, Lombardia 2%, Veneto 7%, Trentino Alto Adige 1%, Friuli Venezia Giulia 4%, Emilia Romagna 8%, Toscana 11%, Marche 13%, Umbria 14%, Lazio 10%, Abruzzo e Molise 19%, Campania 23%, Puglia 24%, Basilicata 29%, Calabria 32%, Sicilia 24% e Sardegna 22%.[3]

Secondo i dati pubblicati nel 2005 da una ricerca dell'Università di Castel Sant'Angelo dell'UNLA (Unione Nazionale per la Lotta contro l'Analfabetismo), quasi sei milioni di italiani sono totalmente analfabeti. Rappresentano il 12% della popolazione contro il 7,5% dei laureati. L'Italia è fanalino di coda fra i 30 Paesi più istruiti. Solo il Portogallo e il Messico hanno un tasso più elevato. La ricerca, intitolata La Croce del Sud - arretratezza e squilibri educativi nell'Italia di oggi, è stata condotta da Saverio Avveduto e pubblicata dall'Università di Castel Sant'Angelo dell'Unla. Senza alcun titolo di studio (o in possesso della sola licenza elementare) è invece il 36,52% della popolazione, circa 20 milioni sui 53 censiti nel 2001. Questa popolazione è considerata dalla ricerca come ana-alfabeta, cioè del tutto analfabeta o appena alfabeta. Questa situazione è stazionaria da 10 anni.[senza fonte]

Il record negativo di 13,8% è in Basilicata e ci sono nove altre regioni al di sopra del'8%, limite considerato di allarme:

campania ???
Calabria 13,2%
Molise 12,2%
Sicilia 11,3%
Puglia 10,8%
Abruzzo 9,8%
Sardegna 9,1%
Umbria 8,4%.
Interessante notare come alcune di queste regioni hanno un alto tasso di laureati: la stessa Basilicata [4] o la Calabria hanno, in percentuale, più laureati della Lombardia e del Piemonte. Su queste regioni incide pesantemente il tasso di emigrazione, poiché la popolazione scolarizzata emigrante è maggiore della popolazione non scolarizzata rimanente. Catania è la città (tra quelle con più di 250.000 abitanti) più analfabeta d'Italia ed è seguita da Palermo e Bari.[5]

Secondo l'ISTAT i dati sarebbero diversi perché diversi sono i criteri utilizzati nel definire la condizione di analfabetismo. L'Istituto Nazionale di Statistica precisa che, in base ai dati del censimento della popolazione riferiti al 2001, il numero di analfabeti è pari a 782.342 unità.[senza fonte]

Altri dati sono stati forniti dal progetto ALL (Adult Literacy and Lifeskills - Letteratismo e abilità per la vita), dedicato specificamente all'analfabetismo funzionale, nell'ambito di una ricerca comparativa internazionale promossa dall'OCSE. Le indagini svolte sulla situazione italiana nel 2003-2004 su un campione della popolazione compresa tra 16 e 65 anni hanno denunciato un quadro non brillante: su tre livelli di competenza alfabetica funzionale (inferiore, basilare e superiore) il 46,1% degli Italiani è al primo livello, il 35,1% è al secondo livello e solo il 18,8% è a un livello di più alta competenza.[6]

Il linguista Tullio de Mauro cita vari studi, concludendo che nel 2008 soltanto il 20 per cento della popolazione adulta italiana possiede gli strumenti minimi indispensabili di lettura, scrittura e calcolo necessari per orientarsi in una società contemporanea.[7]

Un discorso a parte va fatto per le persone che arrivano in Italia da altri paesi. Tra queste persone sono relativamente diffusi i casi di analfabetismo totale, benché non esistano dati ufficiali in proposito, ma spesso si presentano anche casi di migranti che, pur avendo un livello medio/basso di scolarizzazione nel loro paese, risultano "analfabeti" in quanto alfabetizzati in lingue che usano un sistema di simboli diversi da quelli dell'alfabeto latino per codificare la lingua scritta; per esempio gli arabofoni e a color che usano l'alfabeto cirillico o altri alfabeti di origine asiatica



Tratto da wikipedia.


D’altronde il nostro apparato psichico non è diverso da quello digerente: il cibo che inghiottiamo ci modifica, se beviamo in mezz’ora due litri di vino non capiamo più niente, se per vent’anni ingurgitiamo idiozie e fandonie il nostro cervello retrocede verso la scimmia.
Sette italiani su dieci non possono nemmeno esprimere ciò che sentono, gli mancano le parole per dare una forma alla rabbia, all’incertezza, alla frustrazione, alla confusione, ai tanti sentimenti che tutti abbiamo nell’anima, e quei sentimenti inespressi si aggrovigliano, soffocano, marciscono nel silenzio.
Sette italiani su dieci non possono ragionare, perché non riescono a trovare le parole giuste, e soffrono per questa mutilazione. Sette italiani su dieci non capiscono i discorsi degli altri, non colgono i nessi, i passaggi, il senso delle frasi. E quando uno non capisce e non riesce a farsi capire, è facile che si deprima, o che spacchi qualcosa contro il muro, che pianga o che urli tutta la sua impotenza, che faccia le cose sbagliate, che si rovini la vita.



E questo Governo di BANDITI, PUTTANIERI, SUORINE e EVASORI che fa?

TAGLIA I FONDI PER L"ISTRUZIONE !

ma porc !
Messaggio del 26-10-2010 alle ore 06:23:46

ROMA - Ottimo inizio per l'undicesima edizione di Grande Fratello, che vince la serata con il 27,06% di share e 5.906.000 telespettatori. Per il debutto del reality condotto da Alessia Marcuzzi, che ieri sera ha presentato i primi 16 concorrenti, i picchi sono stati superiori agli 8 milioni (8.144.00 alle 21:50) e superiori al 40% di share (40,24% alle 24:29).



Come volevasi dimostare.
Messaggio del 26-10-2010 alle ore 21:01:46
C'e' un problema maggiore, in alcuni casi molto piu' grande, di quello descritto che si definisce analfabetismo di ritorno.
Ai numeri citati in alto possiamo tranquillamente aggiungere un 5-6% di analfabeti di ritorno generalmente compresi tra la fascia di eta' 15-65 anni.
Gente cioe' che pur avendo ricevuto una educazione adeguata in passato normalmente non legge, non scrive ne' fa di conto portando inevitabilmente il cervello ad una regressione tale che si diventa analfabeti quasi totali.
Conosco diverse persone che hanno completato le scuole superiori e poi hanno smesso totalmente di usare le conoscenze acquisite.
Le cose che ho notato in queste persone sono: incapacita' di concentrazione per piu' di 10 minuti nel fare qualsiasi cosa, incapacita' di comprendere il significato di un semplice articolo di giornale piu' lungo di una ventina di righe, incapacita' di comunicare (sia per iscritto che verbalmente) oltre un livello elementare.

Messaggio del 26-10-2010 alle ore 23:20:57
L'ignoranza diffusa e i mali legati ad essa,primo tra tutti minori "anticorpi" al dilagante virus di un certo modello di vita e riferimento definiamolo "da bere",e' una delle ragioni della ns progressiva decadenza...Ogni nuova idea,gruppo o movimento "illuminato" deve aver ragione di uno scudo fatto di Tv spazzatura e grandifratellismi che di fatto impedisce che il messaggio sia davvero efficace..Si parla nel deserto la maggior parte del parco buoi vuol solo la macchina piu' grande,piu' soldi per cazzate,la partita e andare al centro commerciale e a magna' fuori...tutto il resto sono cazzate
Messaggio del 27-10-2010 alle ore 11:09:13

Ogni nuova idea,gruppo o movimento "illuminato" deve aver ragione di uno scudo fatto di Tv spazzatura e grandifratellismi che di fatto impedisce che il messaggio sia davvero efficace



Perfettamente d'accordo

Io aggiungerei anche i falsi intellettualoidi figli di una seconda generazione della TV spazzatura, in quanto questi sono i più deleteri.

Il vero male, a mio avviso, è non che tutti abbiano il diritto ad esprimere la propria opinione, ma che questo diritto non si possa perdere.
Messaggio del 27-10-2010 alle ore 17:34:02
quell'8 percento di analfabbeti sono ancora quelli del 1861 che non ancora sono morti
Messaggio del 30-10-2010 alle ore 15:24:28
Occhio Crasso ! Analfabeti con una B sola .
Messaggio del 30-10-2010 alle ore 15:33:02
Fa parte di quel 8 per cento
Messaggio del 30-10-2010 alle ore 18:19:32
oggi non capire l'inglese o non saper usare una tastiera touch screen significa essere praticamente analfabeti
Messaggio del 30-10-2010 alle ore 18:39:50
mettici pure il navigatore satellitare...

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ITALIA ANALFABETA

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