Cultura & Attualità

Fiat farebbe meglio senza l'Italia!
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 15:45:03
E' quanto detto praticamente ieri dall' Ad di Fiat Sergi Marchionne!

Ora è verissimo che la Fiat ha campato per anni alle spalle dei contribuenti con circa 100 miliardi di euro di aiuti, che ha goduto del monopolio del mercato fino a inizio anni 90, che ha sempre fatto macchine di scadente qualità!
Però i numeri sono i numeri: 119° su 135 in termini di produttività e 45° in termini di competitività industriale, la fabbrica di Tychy che in un'anno e con 6100 addetti produce più di quanto fa l'Italia con 22000 addetti, nemmeno un'euro di utile prodotto in Italia!

Questi sono i numeri reali... anche se non credo che Marchionne abbia voluto sparare a 0 su tutto e tutti! Più che altro era un modo per far capire a chi ci governa che se andiamo avanti con sta burocrazia, 120000 leggi fiscali contro le 6000 della Francia e una media europea di 9000, e se andiamo avanti a parlare solo di Case di Montecarlo e impunità Lodi ecc ecc questo è un paese che finirà da Industrializzato a In Via Di Sviluppo!
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 15:53:37
beh, se ricacciasse quei 100 miliardi potrebbe dire e fare tutte le storie che vuole. ma fino ad allora farebbe meglio a starsi zitto.

la fabbrica di tychy produce la panda e la 500, e vogliamo vedere i dati di vendita in italia? la panda, la 500, la grande punto e la bravo sono tutte e 4 (la panda e la 500 al primo e secondo posto) al primo posto nei rispettivi segmenti di mercato. la punto si fa in italia, la bravo pure. anche la delta si vende piuttosto bene, soprattutto se consideriamo che è la fotocopia della bravo e costa 5000 euro di più.

ma che cazz tè ddì cussù? comunque, se dall'italia non hanno utili, perchè non se ne vanno a fanculo in germania a vendere le loro macchine, poi vediamo se i tedeschi preferiscono la punto e la bravo alla polo e la golf.
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 16:04:52
poi se guardiamo il mercato europeo, vediamo che marchionne farebbe davvero meglio a fare meno lo svelto: dati di febbraio, classifica per marca:

1 VOLKSWAGEN 107.407
2 RENAULT 90.659
3 FORD 82.047
4 PEUGEOT 78.208
5 FIAT 72.356
6 CITROEN 68.201
7 OPEL 65.280
8 TOYOTA 41.354
9 AUDI 39.372
10 BMW 35.166
11 MERCEDES 34.774
12 SKODA 31.261
13 NISSAN 26.854
14 HYUNDAI 25.610
15 SEAT 22.772
16 KIA 17.789
17 DACIA 17.491
18 VOLVO 14.771
19 SUZUKI 13.512
20 CHEVROLET 11.879

la differenza tra VW e fiat in europa è imbarazzante: 35000 pezzi di differenza. la lancia è al 23esimo posto con 10271 pezzi, l'alfa romeo al 24esimo con 7857, appena davanti alla mini (che fa praticamente una sola macchina) che ha venduto 7269 pezzi.

sulla mia 147 cigolano le plastiche della plancia ad ogni buca, e la 147 è stata auto dell'anno. la mia ha 6 anni, su una golf della stessa età non senti il minimo rumore. per non parlare proprio della mini.

invece di fare il filosofo del cazzo, iniziasse a fare macchine decenti, a fare richiami quando ci sono i difetti, e a trattare i clienti in maniera decente. poi vedi gli utili come sgrizzano.
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 16:10:36
tò, guarda cosa sa fare la volkswagen:

2.464 Km con un pieno: e' record per Volkswagen Passat
Nel Guinness dei Primati la versione TDI 1.6 common rail BlueMotion da 105 CV: 31,8 km al litro di media

Prima di cedere il testimone all’ultima nata, che arriverà in Italia a gennaio, la Passat sesta generazione ha lasciato un segno indelebile dell’efficienza che caratterizza questo modello di successo della gamma Volkswagen. Un segno importante che non rimane confinato soltanto nel mondo dell’auto perché, riuscendo a percorrere ben 2.464 chilometri con un pieno di gasolio, la Passat BlueMotion protagonista dell’impresa è entrata di diritto nel celebre Guinness World Records, noto anche come il libro dei primati.

La distanza – poco più del tragitto Roma-Siviglia – è stata coperta a bordo di una vettura strettamente di serie, quindi equipaggiata con l’efficiente motore TDI 1.6 common rail 105 Cv e con le soluzioni che caratterizzano tutte le versioni della famiglia BlueMotion: un’aerodinamica particolarmente curata, compreso l’assetto abbassato, i sistemi start/stop e di recupero dell’energia in frenata, i rapporti del cambio ottimizzati per il contenimento dei consumi e gli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento che favoriscono la scorrevolezza.

I rappresentati dell’organizzazione del Guinness World Records che hanno seguito la prova, hanno certificato che sono stati usati 77,25 litri di carburante, il che significa una percorrenza media di 31,8 km/litro.

Un risultato eccezionale ottenuto con una vettura assolutamente convenzionale, quindi non un prototipo creato per andare a caccia di record. Oltretutto questa performance della Passat, lanciata nel 2005, crea ancora più aspettative per le eredi della settima generazione appena presentate, che preannunciano ulteriori riduzioni nei consumi e nelle emissioni che possono arrivare in certi casi fino al 18%. Altri record in arrivo



altro che le cazzate che raccontano sti scemi della fiat, che il loro 1.6 sulla bravo fa 20 km/l, quando invece non arriva a 15. ma neanche a 14.
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 16:44:06
Ziomitch non posso che concordare con te sulla qualità delle auto Fiat, anche se l'Alfa Romeo ( Mito Giulietta) sono delle favole... ben assemblate, motori validi e design anni e anni avanti e prezzi assolutamente in linea con il mercato ( la Mito forse non tanto la Giulietta si).
Ma a parte queste 2 eccellenze le altre sono veramente delle macchinaccie! La Delta è bella esteticamente ma tecnicamente e negli interni non giustifica i prezzi che ha, per non parlare di Panda Punto 500 ( assolutamente fuori mercato rispetto a C1 Ka 107 Aygo).

C'è da dire però che nel 2004 ( cioè l'altroieri) la Fiat era FALLITA, finito the end game over. In questi 6 anni ha fatto passi da gigante in fatto di qualità dei materiali, dei motori, dei brevetti. Questo non vuol dire che non li debba fare ancora per allinearsi con la concorrenza, ma in soli 6 anni tanto è stato fatto a mio avviso!

Dal lato manageriale invece, il 119° e 45° posto non sono colpa della Fiat, ma di tutto il sistema Italia che va con il freno a mano tirato! Marchionne infatti ieri non ha esitato a dire che allineerà gli stipendi degli operai italiani a quelli dei colleghi europei se si raggiungeranno determinati livelli di produttività e qualità, quindi di conseguenza di vendite!
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 16:54:38


Ziomitch dimmi se questa non è un netto passo avanti fatto rispetto a Lybra Marea Week End
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 17:08:41

non posso che concordare con te sulla qualità delle auto Fiat, anche se l'Alfa Romeo ( Mito Giulietta) sono delle favole... ben assemblate, motori validi e design anni e anni avanti




Messaggio del 25-10-2010 alle ore 18:22:30
A sentire Marchionne si ha la sensazione che la FIAT l'abbia inventata LUI. HA una faccia tosta incredibile.
La FIAT è stata da sempre foraggiata dallo stato italiano. In cambio abbiamo avuto un prodotto di merda.
La SEVEL (gruppo FIAT&PEGEAUT societa anonima) è stata costruita ed ampliata nel tempo esclusivamente con soldi dello stato.
NON RICORDO CHI LO DISSE MA PARLANDO DI FIAT AFFERMO' : " la FIAT è la classica azienda che scarica i propri debiti sullo Stato Italiano ed incamera i profitti".
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 18:22:59
marchionne per me è un
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 18:39:48
Concordo che è un cesso, in parte però ha anche detto una verità.
Oggi per tante aziende, piccole, medie e grandi, lavorando dalla mattina alla sera, con o senza operai è difficile produrre utili, e non vi dico na mattità, perchè purtroppo giornalmente faccio la verifica nella mia piccola attività....è un pianto greco, e sapete perchè? io ad una conclusione ci sono arrivato, perchè le grandi imprese, le grandi fabbriche, quelle che hanno usufruito di tanti benefici, sono condotte da tanti asini, ragionieri-amministrativi, e da pochi industriali, l'industriale che progetta e costruisce il suo prodotto, ecco perchè fiat perde mercato, perchè ha come capo d'azienda un ragioniere e non un industriale....
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 18:50:31
gli ingegneri coi coglioni ci mancano. fiat e alfa romeo, negli anni 80 erano ai primi posti, bmw non era nessuno, questo accadeva perchè c'erano ingegneri coi coglioni a fà le macchine. i motori della croma(thema) erano indistrubbili, le alfa avevano prestazioni insuperabili, mo fanno solo merde.
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 20:14:10
Marchionne non è italo-canadese, ma è italo-stronzo.....

Scusate ma non ho voglia di scrivere ciò che penso, ma continuerò a leggervi!
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 20:39:38
Preparatevi alla prossima "polonizzazione" della Fiat...

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Editato da Ramblert il 25/10/2010 alle 20:40:48
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 21:13:59
Tutto sommato Marchionne ha detto cose relativamente giuste. Ora con i numeri si può dire tutto e il contrario di tutto generalmente ma il mercato Italiano non è sto gran mercato per la Fiat (e questo anche per il boicottaggio interno degli operai). Cmq sia dirò di più, anche la bmw o la volvo o la Renault starebbe meglio senza la Germania o la Francia. I mercati europei sono maturi (che è l'istante appena prima del fracico) e certamente sarebbe conveniente andare in altri paesi. Le fabbriche vengono caricate di onori sociali che le industrie tout court semplicemente non hanno....
E' un discorso ovviamento solo riferito al mercato ma tant'è... Non capirlo significa ignorare la realtà...
Detto questo Marchionne poteva anche spendere delle parole positive ma credo che l'intervento di ieri fosse un avvertimento al mondo politico che forse al di là delle sole papere che starnazzano ha bisogno di essere lanciato.
Quello che succede (lodi e case di montecarlo apparte) in questo paese è semplicemente scandaloso....
Messaggio del 25-10-2010 alle ore 21:24:15
Che l'Italia non sia competitiva a livello industriale e' un dato di fatto.
Come l'Europa e come anche gli Stati Uniti.

In Francia, tanto per fare un esempio, il fenomeno della cosiddetta DELOCALIZZAZIONE della produzione industriale classica (metalmeccanico-manifatturiero) e' incominciato quasi dieci anni fa.
Negli Stati Uniti TUTTE i grandi marchi producono da anni in Estremo oriente a prezzi assolutamente stracciati (d'altronde l'hanno inventata loro questa globalizzazione, proprio per massimizzare i profitti).

Marchionne da questo punto di vista non sta' dicendo ninete di cosi' assurdo o scandaloso.

Il problema e' che se l'unico parametro e' quello della produttivita' allora non c'e' proprio futuro.
Semplicemente NON POSSIAMO COMPETERE con l'estremo oriente, dove i lavoratori PERCEPISCONO UNO STIPENDIO DA FAME, NON HANNO DIRITTI e se si azzardano a dire qualcosa semplicemente li sbattono fuori a calci in culo.

E' chiaro che su queste premesse non c'e' competizione di sorta, a meno di non riportare i lavoratori italiani allo stesso livello di quelli cinesi, indiani, thailandesi, etc etc...
Cosa impossibile, anche se con la scusa della "CRISI" ci stanno provando.

La differenza tra noi e la Francia ad esempio e' che anche da loro l'industria automobilistica ha avuto aiuti e incentivi, ma solo SE GARANTIVANO ALLO STATO DI MANTENERE LA PRODUZIONE IN FRANCIA.
Da noi invece il Governo si e' calato non solo i pantaloni ma ha abbassato anche le mutande e allargato pure le chiappe per facilitare la penetrazione.

In America la stessa cosa: il governo ha concesso MILIARDI DI DOLLARI di aiuti alle case automobilistiche ed e' proprio di questi giorni la notizia che la FORD restituira' il "prestito" di 2 MILIARDI DI DOLLARI concesso da Obama solo due anni fa' !

Ora io mi chiedo, come mai la Ford e' riuscita a restituire il prestito in soli due anni pur mantenendo il grosso della produzione negli stati uniti?
O la stessa cosa hanno fatto i marchi francesi?

La risposta e' semplice: perche' HANNO PUNTATO SULLA QUALITA' E SULL"IMPEGNO INDISTRIALE.
In pratica si sono messi sotto e stanno cercando di inventare e produrre prodotti adeguati e che rispondessero ai gusti del pubblico.

La FIAT cosa ha fatto invece?
Niente. Sta' sfasciando marchi prestigiosi come Lancia e Alfa Romeo con una politica industriale e commerciale davvero inspiegabile (le ultime sono che adesso vogliono trasformare il marchio Alfa in una cosa per famiglie, con la nuova MITO che avra' cinque porte perche' devono catturare il pubblico femminile con bambini !!!! Giuro:leggete l'intevista al nuovo direttore dell'Alfa che dice che il loro obiettivo non e' la BMW (come e' sempre stato in passato) ma la VOLKSWAGEN :rotfl : in quest'ottica si spiegherebbe la Mito 5 porte (che farebbe concorrenza diretta alla Polo e non piu' alla Mini) e la nuova Giulietta che e' invece diretta avversaria della Golf !

Se a queste scelte assurde, ci mettete poi che l'Italia in questi ultimi 20 anni e' davvero colata a picco a livello internazionale grazie a Silvio (che putess scatta' mo' immediatamente !) e ai suoi "alleati" dalemiani...facendo ripiombare l'Italai al grado di Repubblica delle Banane (anzi anche peggio visto gli ultimi sviluppi di questo governo infame e mafioso), mi chiedo come si puo' dar addosso a un Marchionne (che personalmente incomincio ad odiare per le scue scelte di mercato assurde) che in fin dei conti ha solo detto una banale verita'.

E ffforza itaaaaaaaalia !

Continuate a votare Silvio, continuate...vedrete dove finiremo
Messaggio del 26-10-2010 alle ore 00:20:03
Pi nin parla' di li virniciature.......dopo tre anni lu blu diventa violette.....lu rosce diventa ciclamine......e' lu nere grigio topo.......
Messaggio del 26-10-2010 alle ore 00:21:01
JE NU CHIETINE E' TANTA BBASTE.....
Messaggio del 26-10-2010 alle ore 09:15:03
S alone dell’Automobile di Parigi.
Quaranta nuovi modelli. Dalla
Fiat: zero. Ecco l’altra faccia del caso
Lingotto: le automobili. Si parla di delocalizzazione,
di Pomigliano, dei
sindacati. Poi, però, come dice lo
stesso Sergio Marchionne, lui è “un
metalmeccanico” e fa auto.
Qui sta la prima anomalia: i conti migliorano,
però le vendite sul mercato
italiano sono calate del 27 per cento
rispetto al 2009. Ormai Fiat in Italia
produce 650 mila auto su 2,8 milioni
(in Brasile sono 720 mila) complessive.
Ad aprile, Marchionne aveva
annunciato l’arrivo in Europa di
35 nuovi modelli nei prossimi cinque
anni. Ma, a leggere il “product plan”
della fabbrica torinese, il 2010 sarà
archiviato con pochissime novità
(essenzialmente l’Alfa Romeo Giulietta
e la nuova Fiat Doblò). E per il
2011 l’unico modello di richiamo è
la nuova Lancia Y, pronta già da tempo.
Slitterà al 2012 la nuova Panda,
ufficialmente per le tensioni con i sindacati
sul piano Fabbrica Italia. Previsti
anche un crossover Fiat, più una
berlina e un monovolume Lancia,
ma si tratta di auto Dodge (Journey)
e Chrysler (300 C e Grand Voyager)
ribattezzate con marchio italiano.
Una strategia rivendicata da Marchionne:
tenersi le cartucce migliori
per il dopo-crisi. “Altri costruttori
hanno preso la strada opposta. Per
superare il momento difficile hanno
sfornato decine di nuove auto”, raccontano
gli esperti di Quattroruote.
Aggiungono: “È il caso della Volkswagen,
che negli ultimi mesi ha presentato
Passat e Sharan e rivisto la Touran.
La Polo, lanciata nel momento
peggiore, è un grandissimo successo”.
Di fatto il colosso tedesco ha visto
aumentare del 17,94 per cento
le vendite in Italia fino ad agosto.
Ora i concessionari Fiat dispongono
di una gamma vecchia concentrata
su pochi modelli. Basta scorrere i listini.
L’Alfa Romeo può contare sulla
nuova Giulietta che tallona la Golf
nelle vendite. E poi? La Mito non è
all’altezza delle aspettative. La 159,
in un settore un tempo dominato
con auto come l’Alfetta, a detta dello
stesso Marchionne “non si è rivelata
adeguata”. Difficile vendere un’auto
se lo stesso produttore la denigra. E
basta leggere le prove di Quattroruote
per capire: è pesante e consuma
molto. Neanche i prezzi, una volta
cavallo di battaglia italiano, sono
contenuti. Le sportive, orgoglio
dell’Alfa, sono modelli ormai vecchi
come la Gt oppure la Brera che a
luglio ha raccolto 80 immatricolazioni
(contro 144 della Porsche 911
che costa il triplo). La Lancia, che dominava
con capolavori come la Thema,
non ha grandi modelli nel segmento.
Restano auto di medie e piccole
dimensioni: Y, Musa e Delta. E
la Fiat? Punta sul successo indiscutibile
della 500, su modelli riusciti,
ma non più recenti come la Panda e
sulla Grande Punto. Nel segmento
medio la Bravo (basata sulla Stilo, un
flop) non tira: è quinta nella classifica
una volta dominata da auto come
la Tipo. Insomma, Volkwagen,
Opel e Ford superano Fiat in casa
sua. Tra le berline resta la Croma, al
settimo posto. Altri modelli, come la
Multipla e l’Ulysse, restano in listino
per onore di firma, superate da decine
di straniere.
I concessionari temono di non farcela:
“L'attendismo può servire alla
Fiat, ma mette in ginocchio i venditori.
Non possiamo aspettare il
2012 per la Panda e il 2013 per
l’erede della Punto. Se perdiamo i
clienti rischiamo di non riconquistarli”,
si sfoga un venditore. Nelle vetrine
dei rivali intanto arrivano le novità.
La Ford ha presentato i restyling
di Mondeo, S-Max e Galaxy ed è imminente
la nuova C-Max. Nel 2011
arriveranno tre novità tra cui il best
seller Focus. Gli esperti di Quattroruote
dubitano: “Vedremo se l' attendismo
della Fiat è azzeccato.
Certo, la scelta è stata dettata anche
dalla necessità: sviluppare un
nuovo modello costa da 250 a 500
milioni. Ma le novità sono utili, trainano
la gamma, portano gente ai
concessionar i”. Giuseppe Volpato,
ordinario di Economia all’Univer sità
Ca’ Foscari, suona il campanello
d'allarme: “Rispetto a Peugeot, Renault
e Volkswagen, i concorrenti,
Fiat ha presentato una quantità decisamente
inferiore di modelli”. Non
solo: “Gli altri gruppi hanno un’of -
ferta più ampia e più equilibrata.
Fiat punta tutto sulle utilitarie piccole
e piccolissime che hanno margini
di redditività cinque volte inferiori.
Devono recuperare e presto,
perché tra poco arriveranno i cinesi
e prenderanno di mira i costruttori
specializzati in quel settore, cioè
Fiat”.
Ecco, il bilancio dell’era Marchionne
sta anche qui. I modelli con la sua
firma non sono molti: la 500 – già in
lavorazione prima del suo arrivo,
con il lancio curato dal’ex capo del
marketing Luca De Meo – e la nuova
Giulietta. Pochi, ma il discorso è complesso:
“È vero, la Fiat deve scontare
un ritardo di due anni”, spiega Mauro
Tedeschini, ex direttore di Quattroruote.
Le ragioni? “Primo, si è
aspettato di individuare il partner
commerciale per progettare nuove
auto, per non gettare alle ortiche
enormi risorse come in passato. Secondo,
Marchionne voleva centrare
gli obiettivi finanziari e l’unico modo
per farlo era risparmiare anche nella
ricerca”. Poi c’è la nuova Panda
che arriverà, sostengono alla Fiat,
quando saranno sciolti i nodi di Pomigliano.
Insomma, la verità sulla
gestione Marchionne si capirà tra
due, tre anni. Allora, oltre ai conti, si
potranno giudicare le automobili.


Un bellissimo articolo uscito questa mattina sul Fatto Quotidiano! Leggetelo!

Ps scusate il formato!
Messaggio del 26-10-2010 alle ore 16:06:53
Concordo in pieno con quanto affermato nell'articolo.

Marchionne e' arrivato alla Fiat in un momento molto buono.
Erano state appena lanciate la Grande Punto e la Panda che erano (sono) buone macchine sia dal punto di vista qualitativo che estetico.
Non a caso sbaragliarono la concorrenza e riportarono la Fiat in carreggiata.

Dovevano uscire la 500, la Mito, la Nuova 147 (poi battezzata Giulietta), la nuova Delta.
Era un'azienda lanciata sullo sviluppo di tanti nuovi modelli e, soprattutto, disponeva di progetti di motori assolutamente innovativi, che aveva rimesso in ordine i propri conti e poteva guardare al futuro con ottimismo.

Poi e' arrivato Marchionne e la sua mentalita' assurda.
All'inizio sembrava l'uomo del destino, invece si sta' rivelando una delusione assoluta.

Ha demolito l'Alfa ROmeo (assurdo non proporre nuovi modelli sportivi per questo marchio che e' tradizionalmente famoso proprio per la sua sportivita' ), Ha finito di affossare la Lancia (un tempo sinonimo di lusso, potenza e design e ora tristemente relegato a due soli modelli, nessuno dei quali assolutamente in grado di dar lustro al blasone Lancia del tempo che fu).

Anche pe rlo stesso marchio Fiat le sue scelte si dimostrano alquanto inspiegabili: che senso ha avere 3 modelli della stessa macchina contemporaneamente a listino?

Mi riferisco alla Punto Classic (la generazione precedente di Punto), la Grande Punto e la Grande Punto Evo?

Mha'...
Messaggio del 26-10-2010 alle ore 19:18:30
L'Italia senza FIAT sicuramente starebbe meglio. Avremmo piu coltivatori diretti, meno metalmezzadri e meno debiti.
Messaggio del 26-10-2010 alle ore 19:23:46
In SEVEL ogni squadra di operai è composta da circa 50 uomini, di cui 40 provenienti da famiglie di contadini che hanno case e terreni, che non pagano affitto, che hanno i figli piccoli assistiti da valenghe di nonne e zie senza pagare asili nido ecc; che acquistono solo beni accessori..........e gli stipendi lasciati sui CC per risparmio.

Gli altri 10 pagano dal sole che sorge la mattina alla Luna di sera, e i loro stipendi fanno in fumo, per affitti e beni di necessità

Questa è la realta!!!!

Nuova reply all'argomento:

Fiat farebbe meglio senza l'Italia!

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