Cultura & Attualità
aveva conservato la sua mente lucida e cinica fino a 95 anni riuscendo a sbeffeggiare la morte e la malattia da gran finale da commedia all'italiana. Il più grande di tutti
clicca
per una volta siamo d'accordo io te
... mio Dio che strazio..chissà quale sofferenza..
.


...boni...state boni!!!



già sento la mancanza.
La sua arte però rimane. Continueremo per sempre ad attingere acqua dal suo pozzo fatto di cultura e arte.
tra i più grandi.
Se n'è andato sbattendo la porta.
Mancherà al mondo.
era genio, ma morto da genio non credo
Il nipote: "Non è una fine tragica". "Non è una tragica fine, è un uomo che ha vissuto" spiega il nipote Niccolò Monicelli, respingendo l'idea che il gesto del grande vecchio del cinema italiano sia letto in una chiave drammatica. "Mi sembra che di messaggi ne abbia lasciati tanti - risponde a chi chiede se Monicelli abbia in qualche modo manifestato alla fine le sue intenzioni alla famiglia - ricordatelo con i suoi film".
Faber

Purtroppo viviamo in uno stato violento pro accanimento terapeutico
secondo me invece si, è morto da genio. ha fatto benissimo. fanculo tutto.
non sono d'accordo, non ce ne entra un fico secco l'accanimento terapeutico qui
Ha girato il suo ultimo film scegliendo lui stesso un finale che non piace ai benpensanti, proprio perche è perfettamente coerente con il suo cinismo, la sua poetica e i suoi 95 anni compiuti con lucidità invidiabile. Basta così...
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Editato da Jena Plissken il 30/11/2010 alle 12:48:06
non ce ne entra un fico secco l'accanimento terapeutico
non entro nel merito di una scelta totalmente personale,in quanto anche non conosco i fatti...suoi.
Pero'penso sia calzante una frase di Pavese,che il Prof(lui che so che legge,certamente ricordera'')mi disse di Pavese,anch'egli suicida:
« Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi »
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Editato da Vogue il 30/11/2010 alle 13:13:32
chissenefrega dell'accanimento terapeutico. quello ha detto, sono malato, ho 95 anni, che aspettativa di vita ho? allora andate a quel paese tutti, io me ne vado.
è morto come ha vissuto; come pareva a lui.
E non doveva e non dovrà rendere conto a NESSUNO.
e aggiungo che se il cinema che ha fatto lui è piaciuto ed ha un valore per qualcuno, dovremmo solo salutarlo e dirgli grazie, E BASTA.
"Mi sembra che di messaggi ne abbia lasciati tanti - risponde a chi chiede se Monicelli abbia in qualche modo manifestato alla fine le sue intenzioni alla famiglia - ricordatelo con i suoi film"
se n'è andato sbattendo la testa.
Onore!
se n'è andato sbattendo la testa.
Ricordiamolo sempre con i suoi film! Uno a caso: un borghese piccolo piccolo(e benpensante)

Era un genio ed è morto suicida...
Non si renda poesia o artistico o geniale invece ciò che non lo è...
X la Fam. Monicelli
Che Dio, gli perdoni i peccati in vita se ne ha avuti e lo abbia in gloria. Condoglianze a tutti i suoi cari
mavaffanculo và.
Morire amando la vita
Ancora una volta Mario Monicelli ci ha stupito. Ancora un volta un grande finale a sorpresa e una lezione di vita per tutti noi. Una scudisciata per le insopportabili prefiche dei comitati per la vita, che esaltano le (non) esistenze appese ai tubi e i calvari terapeutici con accanimento d’ufficio. Siamo così sprofondati nel neo conformismo dell’Italia ipocrita e bigotta delle doppie verità, che questo gesto ci stupisce, e non ci appare subito per quello che é, un grande atto di liberazione.
Vivere tutto quello che si può vivere in una vita, vincere tutto quello che si può vincere, riuscite nell’impresa rara di catturare nella celluloide i segreti dell’identità italiana. Monicelli ha fatto tutto questo, regalandoci mille maschere immortali e regalandosi una stagione da ottuagenario iperattivo, la mattina il caffè in piazzetta a Madonna dei monti, i pomeriggi a filmare con la telecamerina, nei mercati e nei cortei. Si può uscire anche così gettandosi da una finestra. Non perché si desideri la morte, ma proprio perchè si ama la vita.
di Luca Talese
Trovo francamente la contromorale di Telese più bigotta ancora di quella dei comitati pro vita. Ogni gesto va rispettato e se il signor Mario Monicelli ha inteso il suo gesto come liberazione, buon per lui. Non è il suo essersi buttato che lo definisce genio ma la sua arte in VITA.
Quando ammazzarsi è un atto libero niente da ridire tuttavia bollarlo come amore per la vita (ma per quale vita poi?) è di un bigottismo (e forse paraculaggine) senza limite checchè ne pensi Telese...
ciao dal cocciatosta!

era un genio ed è morto suicida come tanti geni e tanti altri che geni non erano... del resto la morte è 'a livella... il perchè l'avrà fatto saranno affari suoi: magari aveva paura del dolore, o di una morte lenta... affari suoi.
scelta magari non condivisibile, ma di sicuro, a mio avviso, personale e quindi non opinabile.
spero e fortemente credo che sia stata una lucida scelta.
Il suicidio, volenti o nolenti, appartiene all'insieme delle scelte individuali che un essere umano ha di fronte nell'arco della propria vita. Magari avessi un giorno anch'io il coraggio e la forza di Mario.
antonì, scusami, ma morire buttandosi da un balcone nn mi pare una trovata molto geniale.
Poi quali siano i motivi che lo hanno indotto a fare ciò, noi non possiamo saperli.
Ma glorificare una persona per un gesto simile mi sembra francamente troppo.
Io glorifico la vita di chi, con estrema coerenza, ha sempre vissuto con la coscienza pura libero da ogni sorta di costrizione, di chi ha sempre saputo esorcizzare ogni sorta di tabù. Le altre valutazioni le lascio ai benpensanti

"Mi sembra che di messaggi ne abbia lasciati tanti - risponde a chi chiede se Monicelli abbia in qualche modo manifestato alla fine le sue intenzioni alla famiglia - ricordatelo con i suoi film"
lo so che non c'entra niente ma s'è morto pure Leslie Nielsen, Era un grande


operare un uomo di 95 anni per un tumore alla prostata non è accanimento terapeutico?
come diceva sempre il mio prof di radioterapia: non si muore di tumore alla prostata ma con il tumore alla prostata.
Onore a te Maestro Monicelli che hai avuto il coraggio di scegliere della Tua vita sempre e comunque!
un grande genio ed un impareggiabile artista e su questo tutti d'accordo
che ha scelto di morire come ha volto e s qesto idem, del resto è evidente.
che con ogni probabilità un tumore del genere, a quell'età, era certamente una sofferenza atroce, quindi in questa morte, suicidio, non ci trovo, al pari di Mur, nè arte nè poesia ma solo una grande umana sofferenza
micolao, non siamo certi se dovrà o meno rendere conto a qualcuno....
x Mur: ognuno è libero di fare come vuole...libero arbitrio,una grande fregatura!

Grandissimo artista,un altro genio che ci lascia.... °
X Krotone
No, non lo è. Altrimenti fissiamo una data. Da quanto le operazioni diventano inutili? 75 o 80 anni? Forse 90? Eggià cosa campano a fare le persone che si ostinano ad arrivare a 100 anni o più. Devono morire sti vecchiacci....
La dignità della vita lasciatela fuori.... Si rispetti la scelta dell'uomo Monicelli ma in questa scelta la libertà non c'entra nulla (si è liberi anche di non morire quindi scegliere di farlo non ti rende PIU' libero di quanto sia la scelta di continuare a lottare).
Morire non è una scelta nemmeno di coraggio ma solo una scelta senza altri specificazioni.
La vera felicità è la pace con se stessi. E per averla non bisogna tradire la propria natura.
Mario Monicelli
ragazzi voi parlate della morte con una semplicità disarmante, un candore genuino, tipico dei giovani che, giustamente a causa dell'età, guardano ad essa attraverso la distanza del tempo e quindi la vodono molto sfocata e irreale.
ma quando gli anni passano e passano e passano, la sua presenza diventa sempre più concreta, prima la intravedi in lontananza, quasi un bagliore, poi l'immagine della fine si profila sempre più nitida.
a 90 anni ti ha preso a braccetto, che ti piaccia o no, mentre continui a dibatterti e ad aggrapparti alla scienza del nostro tempo e agli "accanimenti terapeutici" per vedere il sorgere del sole una volta di più...
ripeto, spero sia stata una lucida scelta del maestro....
non dettata dalla solitudine e dalla depressione...
Certo vi piace guardare nel buco della serratura altrui. Depressione, solitudine... ma sapete chi è Monicelli? E' uno che sotto il fascismo viveva in clandestinità con la famiglia, uno che ha fatto la guerra, che dalle ceneri del neorealismo ha inventato la commedia all'italiana e che per 50 anni ha preso x il culo l'italiano medio. Ha vissuto sempre sul set, praticamente ha sempre dormito in camper, ha frequentato i più grandi attori e le più belle attrici, intellettuali e zoccole mondiali, per arrivare a 95 anni gnè nu passerotte. Cos'altro doveva chiedere dalla vita, nel momento in cui si trovava a fare i conti con una malattia che non gli lasciava più speranze? Monicelli era forse il tipo da accettare un conto alla rovescia su un letto d'ospedale? Ma di che tenete a parlà? De l'impiegatucce che timbre lu cartelline e ariporte lu pane a la case? Bahhh
Quell'impiegatuccio, il Travet dell'Italia degli inquieti anni 70 , è tra le maschere più riuscite della sua copiosa e gloriosa galleria di personaggi indimenticabili. Se fossi in te non disprezzerei così apertamente la normalità. Per il resto, concordo con te su tutto.
Mur non vi è una data ben precisa. E non vi può essere, ma a volte è gia un grande rischio il solo fatto di "aprire" una persona di una certa età che la eventuale prostectomia.
Poi le variabili in gioco sono tantissime. Ma io da lavoratore nel settore la penso così.
Maldador, era un modo di dire, di distinguere stili di vita e ritmi differenti. Magari fossi un impiegatuccio con la pensione già in saccoccia

ma quale buco della serratura Jena....
... madonna quanda si tufellante!
da ex monticciano, che ha avuto, per un periodo davvero troppo breve, l'onore ed il piacere di prendere con lui il cappuccino prima di andare al lavoro e di scambiare a volte (quando voleva lui) due chiacchiere su ciò che accadeva al quartiere, ho il timore (E NULL'ALTRO!) che il gesto possa essere stato dettato dalla depressione!
Così come non devi essere necessariamente un Monicelli per decidere di smettere di vivere.... così anche un Monicelli può essersi suicidato perché depresso!
a 95 anni, solo e depresso (parole sue), dopo l'ennesimo ricovero e anni di cure per un cancro... sinceramente... mi ci jettess pure io dalla finestra.
Pace all' anima sua.
Jena suicidati

altro cumulo di ceneri

Sei pure contro la cremazione?
Tuttobene, solo dopo che abbiamo nzkkato


X Albertone
Se invece di scrivere sciocchezze ti premurassi di leggere avresti scoperto che io non ho contestato il gesto dell'uomo ma la definizione o meglio l'interpretazione "artistica" del gesto che è tutt'altra cosa. A riscriviti alla scuola elementare è tempo che tu passi al livello successivo ed non ti fermi ai regoli e a leggere le lettere una per una....
X Krotone
Qualsiasi operatore professionale prima di emettere un giudizio immagino faccia delle valutazioni in base hai dati che ha a disposizione e al quadro preciso della situazione specifica che viene sottoposta.
Se in ospedale quei professionisti hanno deciso di poterlo operare forse avevano dei margini, ammesso che fosse stato operato... Da tutte le fonti io leggo che era in cura non che fosse stato operato.... ma se anche così fosse Monicelli poteva firmare e andarsene....
X Jena
A parte che se non c'è l'impiegatuccio o le normali persone che riportano il pane a casa (che peraltro non si produce per gemmazione o mitosi spontanea) di monicelli avremmo scoperto qualche graffito su qualche oscura caverna. Detto ciò chi l'ha detto che la malattia non gli lasciava più speranze. Sei un medico forse? Hai in mano la sua cartella clinica? Davvero ti chiedo, di cosa stai parlando?
Mur a parte che non hai nemmeno letto la spiegazione di quanto detto, ma mi sa che stai proprio perdendo il senso dell'umorismo.
Sulla cartella clinica io ho ripreso le dichiarazioni ufficiali, di tutto il resto che interessa a voi voyeur arrapati non me ne può fregar de meno
Ogni giorno che passa sono più fiero di essere diventato ateo!, mi ci avete fato diventare voi...cattolici di strapazzo!!!!
Almeno avete un po di pudore e rispetto... ed anche fate silenzio!, di fronte alla estrema decisione di un grande Uomo!!!!
VERGOGNATEVI!!!!
azz..ramblert...
aho evibodi sciat ap ok? stavete zitti callate callate..
ramblert, coi tuoi toni duri ci ho fatto il nuovo amaro e l'ho venduto bene e per questo ti ringrazio, ma col fiele che ci faccio?

..tsè..anvedi oooo sti cattolici da strapazzo..mo' si lamentano pure
uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

X Ramblert
Ogni giorno che passa puoi essere fiero di ciò che voi. Se poi lo sei a torto o a ragione si vedrà quando si vedrà. Eppoi, aggiungo, se il risultato dell'abbandono del cattolicesimo deve essere quelle di assumere certe prese di posizione, beh meno male che non sono Ateo.
E ricordo a signoria vostra, quello che spara giudizi e dici agli altri di vergognarsi che qui ne io ne quasi nessuno se non nessuno addirittura ha discusso della decisione presa dall'uomo Monicelli e che ehm il post e quindi il clamore non l'ha aperto nessun cattolico... fa tu.
X Jena
Nono ho proprio letto la spiegazione ed è per quello che mi sono premurato di risponderti... Vedi nonostante la tua precisazione il tono rimane cmq dubbio e ce ne vuole di fantasia per vederci una battuta scherzosa...
Tu hai ripreso le dichiarazioni ufficiali dei giornalisti non dell'ospedale che infatti non ha rilasciato niente a quanto pare... Ogni tanto leggere le notizie scremandole dalle idee di colui che le scrive evita commenti fuoriluogo ma ognun per se e Dio per tutti ;- )


"Ogni giorno che passa sono più fiero di essere diventato ateo!, mi ci avete fato diventare voi...cattolici di strapazzo!!!!
Almeno avete un po di pudore e rispetto... ed anche fate silenzio!, di fronte alla estrema decisione di un grande Uomo!!!!
VERGOGNATEVI!!!!"
Grande Ramb, una volta i sepolcri erano solo imbiancati (matteo, 23, 27) adesso sono diventati anche intollerabilmente prolissi, invadenti e MOLESTI.................


aggiungo che mi piacerebbe TANTO vivere in un paese CIVILE dove l'amministrazione del dolore e della morte non fosse appaltata a nessuno, tantomeno ad una conventicola di saprofagi in doppio petto o paramenti liturgici. Il Maestro Monicelli è vissuto da genio ed è morto da uomo LIBERO e CORAGGIOSO.
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Editato da Oldtomfrost il 03/12/2010 alle 13:06:57
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Era un genio ed è morto da genio
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