Cultura & Attualità

EL TOPO
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 17:02:23
AMO' QUESTO E' IL MIO CAMPO:
CROCIFISSIONE
Tempo di sopravvivenza: incalcolabile
Il condannato viene inchiodato a polsi e caviglie ad una croce e lasciato morire fra atroci sofferenze.
METODI DI MORTE UTILIZZATI NELL'ANTICHITA' O POCO UTILIZZATI OGGI

ALLUNGAMENTO
Il condannato veniva legato ai polsi e alle caviglie con corde che venivano tirate da parti opposte con argani; in questo modo era "tirato" fino alla morte.

ANNEGAMENTO
Il condannato veniva buttato in acqua legato, in modo che non riuscisse a nuotare. Questo sistema era usato soprattutto nei luoghi di mare. Veniva utilizzato per verificare la colpevolezza di una presunta strega: se essa annegava, era considerata innocente; se l'acqua la respingeva ed essa galleggiava, era considerata colpevole e veniva messa al rogo.

BOLLITURA
Il condannato veniva posto in un calderone pieno d'acqua che veniva riscaldato. Questa tecnica era usata soprattutto nel Medioevo.

CALDERONE
Un recipiente di ferro veniva posto sullo stomaco del reo con l'apertura in basso, poi veniva alzato affinché entrassero alcuni topi; quindi veniva riscaldato e i topi, per uscire, non potevano fare altro che rosicchiare lo stomaco del condannato.

CAVALLO DI LEGNO
Il condannato veniva posto a cavalcioni in una struttura a V, come su un cavallo; venivano poi posti dei pesi ai suoi piedi affinché egli venisse tirato sempre più giù, fino a quando non si divideva in due.

ESSERE GETTATI DA GRANDE ALTEZZA
Il condannato era gettato giù da una montagna o da un alto muro.

IMMERSIONE NELLE FOGNE
La condannata (adultera o prostituta) veniva legata ad un'asse e quindi immersa nel punto del canale in cui confluivano gli scarichi delle fogne; questa tecnica è stata in seguito migliorata mettendo la poveretta in gabbia. Pratica usata soprattutto nel Medioevo.

LETTO (o sedia) DI FERRO
Il prigioniero vi veniva fatto sedere, poi si riscaldava il ferro fino all'incandescenza.

MORTE DA INSETTI
Ci sono molte variazioni di questa pratica. In genere il condannato veniva fissato al suolo, poi cosparso con una sostanza dolce (ad esempio miele), e abbandonato per essere mangiato da insetti.

MORTE PER FAME
Il condannato era posto in una cella e non veniva nutrito. Celebre l'episodio del Conte Ugolino descritto da Dante nella Divina Commedia.

PENDOLO
Un pendolo con lama affilatissima veniva lentamente abbassato sul condannato che giaceva sulla schiena; come nel racconto di Edgar Allan Poe "Il Pozzo E Il Pendolo".

PERCOSSIONE
Il condannato veniva percosso fino alla morte, spesso con strumenti quali il gatto a nove code; un esempio è quando gli schiavi americani venivano picchiati dai loro padroni.

PRESSATURA
Il condannato veniva posto fra due lastre di pietra; sulla lastra superiore venivano posti oggetti pesanti, finché egli non moriva schiacciato.

ROGO
Il condannato veniva legato a un palo, poi si incendiava il palo alla base del quale vi era materiale incendiabile come fieno. Questo metodo era usato ai tempi della caccia agli eretici ed alle streghe, quando esse non venivano condannate all'impiccagione.

RUOTA
Vi erano molti modi di usarla. Per esempio, il condannato poteva venir legato al cerchio esterno della ruota, che veniva fatta rotolare lungo un percorso spinato o giù per una collina.

SBRANAMENTO DA ANIMALI
Il condannato veniva gettato in un'arena insieme a leoni. Questo metodo era usato soprattutto nell'antica Roma.

SCORTICAMENTO
La pelle del condannato veniva tolta a strisce con svariati strumenti.

SOTTERRAMENTO
Il condannato veniva sotterrato vivo e lasciato a morire. Questo metodo è stato largamente usato in tutti i secoli. In India, ad esempio, sotterravano le donne fino al collo, poi le lasciavano, con solo la testa all'esterno, a cuocere al sole.

SPARO DI CANNONE
Il condannato veniva posto dinanzi la bocca del cannone, poi veniva sparato un colpo.

TRAFISSIONE CON FRECCE
Il condannato veniva legato ad un palo o ad un muro e degli incaricati gli tiravano delle frecce. Questa pratica era usata fra Indiani e Vichinghi, che miravano alle parti non vitali del corpo per prolungare l'agonia il più possibile.

Una delle vittime più note della trafissione è San Sebastiano, vissuto nel III sec. d.C., che fu martirizzato con frecce; essendo queste simbolo della peste, il santo fu assunto come protettore contro tale epidemia.

VERGINE DI FERRO
Consisteva in una sorta di sarcofago femminile fatto di legno o ferro, scavato dentro e riempito con chiodi appuntiti. La vergine di ferro veniva aperta e il condannato vi veniva inserito. Quest'ultimo, alla chiusura del portello, veniva "abbracciato" dalla vergine e veniva trafitto dai chiodi.

CROCIFISSIONE
... Inizialmente praticata su alberi, questa pratica era riservata agli schiavi dell'antica Roma. (viene tutt'oggi utilizzata)

DECAPITAZIONE
Un boia, generalmente incappucciato, tagliava la testa del condannato con un'accetta. Molto diffusa in Inghilterra nel 1500-1600. L'accetta usata per l'ultima decapitazione, avvenuta nel 1747, può essere vista alla Torre di Londra. (viene tutt'oggi utilizzata)

LAPIDAZIONE
Venivano tirati sassi contro il condannato finché non moriva; spesso la comunità assisteva e partecipava allo "spettacolo". È ancora praticata nei paesi islamici. Anche la Bibbia e il Vangelo vi facevano riferimento per quanto riguarda la pena da comminare alle adultere. (viene tutt'oggi utilizzata)
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 14:59:26
Quoto Briskio!!
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 14:47:15
dean è semplicemente stato obiettivo, come sempre si dimostra nelle sue dichiarazioni, cioè valuta tutto senza paraocchi
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 13:10:35

non volevo cambiarla, dammi di tutto ma non del clericale.
Però credo che le mie non siano puntualizzazioni saccenti, ma che aiutino ad inquadrare un fenomeno che ha condizionato la nostra storia per qualche secolo
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 13:08:36
Caro Dean, ciò che scrivi non è contestabile.
Non cambia la sostanza di ciò che scrivo io.
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 12:39:35
Per molti reati gravi, come la bestemmia, gli inquisiti cercavano in tutti i modi di passare dal braccio secolare all'inquisizione
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 12:36:45
dean.....come volevasi dimostrare.....INTELLIGENTI PAUCA
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 12:35:05
Chi quello che riporti non è falso è solo altamente impreciso.
Intanto per quello chemanca, tutti sanno che lo strumento principe di tortura dell'inquisizione era l'IMBUTO.
Quelle che riporti tu non potrebbero mai essere strumenti dell'inquisizione che era debitamente normata dal codice canonico.
Quelli era strumenti del "braccio secolare" che invece non avevno limiti di sorta.
Un po come la extraordinary rendition americana, l'inquisizione passava al braccio secolare chi voleva sottoporre a trattamenti più drastici di quelli che gli erano consentiti
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 12:28:24
CHI leggi il diario di anna frank, bellissimo e tristissimo (quello si)
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 12:06:37
Giupi ...lo hanno già scritto...

cmq Chi ho capito che questo post è un po' una risposta al libro appena uscito e ritirato di Toaf "Pasque di Sangue". Qualche tempo fa un certo clone che si fa chiamare Pavolini ne aveva aperto un post di propaganda antiebraica... guardando la pagliuzza nell'occhio dell'ebreo senza guardare la trave nel culo (è proprio il caso di dirlo ) della propria "civiltà".
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 12:00:00
rabbia e senso di impotenza
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:59:37
Rabbia, questo è quello che ho provato leggendo questo libro
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:57:54
"la chimera"...atrocità, inganno, vergogna...di fronte all'innocenza di questa donna: la strega di Zardino.

Bellissimo e tristissimo.
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:51:54
Di questo passo fra qualche decennio qualche frequentatore di forum un po' avventato e un po' con i paraocchi scrivera' che ad auschwitz andavano a passare le vacanze allegri gruppi di ebrei, zingari, omosessuali, oppositori politici e malati di mente (ma saranno mai esistiti?).
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:51:26
Frentà, mi prendi in giro?

quà non stiamo a parlare di Harry Potter, stiamo parlando di processi certificati con orgoglio dalla stessa chiesa cattolica!

no, dai, mi prendi per il culo
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:51:09
SE FOSSERO VERE SAREI IL PRIMO A CONDANNARLE
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:48:32
La donnafobia della Chiesa cattolica.
Le più efferate nefandezze e crudeltà vengono esercitate sempre contro le donne.
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:46:26
infatti andy....tu dici "se il sito è eretico.com, non significa che persone straziate da questi aggeggi non siano esistiti"

io ti rispondo "non significa che queste persone siano esistite"!!

ah andy....GRAZIE PER L'INVITO MA LE FAVOLE LE HO FINITO DI LEGGERE INTORNO AI 3 ANNI E MEZZO
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:45:14
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:40:09
il mio è semplicemente un copia incolla delle descrizioni delle varie torture usate dalla (udite udite) santa sede per combattere le streghe.
se il sito è eretico.com, non significa che persone straziate da questi aggeggi non siano esistiti.

un libro agghiacciante e allo stesso tempo pieno di pietà è

"la chimera" di Sebastiano Vassalli.
è un romanzo storico di una bellezza e di una dolcezza che mi è rimasta veramente dentro.
un libro dove l'autore accarezza la protagonista accompagnandola (con sofferenza) fino all'epilogo della sua vita...
il libro riempie il cuore di pietà, perchè Antonia (la presunta strega protagonista di questo romanzo) è veramente esistita e ha veramente subito tutte queste cose.
Da leggere, è terribilmente privo di un lieto fine.

Leggilo Frentà, è bellissimo
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:35:07
IN VIA DEL TUTTO OBIETTIVA E ASETTICA....

la favoletta può essere sia l'una che l'altra, per me è l'altra..
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:32:09
Ed il tutto in nome di una fantasia chiamata Dio. E' stravolgente che ci sia ancora gente che crede a 'ste favolette... a lu 2007!
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:29:19
chi fai a fare copia e incolla
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:25:27
Frentà...ma vai a cavalcare!
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:23:15
andy, chi lo dice?
loa'autorevole andyilmatto o l'autorevole sito eretico?

Messaggio del 01-03-2007 alle ore 11:20:01
I sistemi di tortura della Chiesa
(da www.eretico.com)





"Io voglio scrivere su tutti i muri ovunque siano muri [...] Io chiamo il cristianesimo unica grande maledizione, unica grande intima perversione, unico grande istinto di vendetta [...] Io lo chiamo unico imperituro marchio d'abbominio dell'umanità...".
FONTE: F.W. Nietzsche, L'Anticristo, TEN, 2a ediz., 1992, pag. 92-93.



Ecco alcuni strumenti e sistemi di tortura che la Chiesa ha utilizzato per commettere i suoi efferati "crimini contro l'umanità" durante la Santa Inquisizione. Crimini rimasti impuniti!

Il Topo
Tortura applicata a streghe ed eretici. Un topo vivo veniva inserito nella vagina o nell'ano con la testa rivolta verso gli organi interni della vittima e spesso, l'apertura veniva cucita. La bestiola, cercando affannosamente una via d'uscita, graffiava e rodeva le carni e gli organi dei suppliziati. Chissà come i disgraziati riuscissero a sopportare il terrore provocato alla sola vista del topo che da li a poco sarebbe entrato nel suo corpo.

Dissanguamento
Era una credenza comune che il potere di una strega potesse essere annullato dal dissanguamento o dalla purificazione tramite fuoco del suo sangue. Le streghe condannate erano "segnate sopra il soffio" (sfregiate sopra il naso e la bocca) e lasciate a dissanguare fino alla morte.

Il Rogo
Una delle forme più antiche di punizione delle streghe era la morte per mezzo di roghi, un destino riservato anche agli eretici. Il rogo spesso era una grande manifestazione pubblica. L'esecuzione avveniva solitamente dopo breve tempo dall'emissione della sentenza. In Scozia, il rogo di una strega era preceduto da giorni di digiuno e di solenni prediche. La strega prima veniva strangolata e poi il suo corpo (In stato di semi-incoscienza) era scaricato in un barile di catrame prima di venire legato a un palo e messo a fuoco. Se la strega, nonostante tutto, riusciva a liberarsi e a tirarsi fuori dalle fiamme, la gente la respingeva dentro.

Le Turcas
Questo mezzo era usato per lacerare e strappare le unghie. Dopo lo strappo, degli aghi venivano solitamente inseriti nelle estremità delle falangi.


La Vergine di Norimberga
La Fanciulla di Ferro o Vergine di Norimberga
L'idea di meccanizzare la tortura è nata in Germania; è li che ha avuto origine "la Vergine di Norimberga". Fu così battezzata perchè, vista dall'esterno, le sue sembianze erano quelle di una ragazza bavarese, e inoltre perchè il suo prototipo venne costruito ed impiantato nei sotterranei del tribunale segreto di quella città. Era una specie di contenitore di metallo con porte pieghevoli; il condannato veniva rinchiuso all'interno, dove affilatissimi aculei trafiggevano il corpo dello sventurato in tutta la sua lunghezza. La disposizione di questi ultimi era così ben congegnata che, pur penetrando in varie parti del corpo, non trafiggevano organi vitali, quindi la vittima era destinata ad una lunga ed atroce agonia.

Pulizia Dell'Anima
Era spesso creduto, nei paesi cattolici, che l'anima di una strega o di un eretico fosse corrotta, sporca e covo di quanto di contrario ci fosse al mondo. Per pulirla prima del giudizio, qualche volta le vittime erano forzate a ingerire acqua calda, carbone, perfino sapone. La famosa frase "sciacquare la bocca con il sapone"' che si usa oggi, risale proprio a questa tortura.

Il Triangolo
Altro terribile strumento di tortura analogo alla "pera" e all'"impalamento". L'accusato veniva spogliato e issato su un palo alla cui estremità era fissato un grosso oggetto piramidale di ferro. La presunta strega veniva fatta sedere in modo che la punta entrasse nel retto o nella vagina. Alla fine alla poveretta venivano fissati dei pesi alle mani e ai piedi...

Immersione Dello Sgabello
Questa era una punizione che più spesso era usata nei confronti delle donne. Volgarmente sgradevole, e spesso fatale, la donna veniva legata a un sedile che impediva ogni movimento delle braccia. Questo sedile veniva poi immerso in uno stagno o in un luogo paludoso. Varie donne anziane che subirono questa tortura morirono per lo shock provocato dall'acqua gelida.


Palo a forma di piramide
Impalamento
Questo strumento, riservato per lo più ai sospetti di stregoneria o agli eretici, era realizzato in tre diverse versioni. La prima consisteva in un blocco di legno a forma di piramide, mentre la seconda, meno letale, aveva l'aspetto di un cavalletto a costa tagliente.
In ambedue i casi, l'indiziata veniva posta a cavalcioni di tale strumento sino a far penetrare la punta, nel primo caso, o lo spigolo nel secondo, direttamente nelle carni, squassando in modo spesso permanente, gli organi genitali. Quasi sempre poi venivano aggiunti dei pesi alle caviglie e sistemati scrupolosamente dei braceri o delle fiaccole accese sotto ai piedi. La terza versione è una delle più rivoltanti e vergognose torture concepite dalla mente umana. Veniva attuata per mezzo di un palo aguzzo inserito nel retto della presunta strega, forzato a passare lungo il corpo per fuoriuscire dalla testa o dalla gola. Il palo era poi invertito e piantato nel terreno, così, queste miserabili vittime, quando non avevano la fortuna di morire subito, soffrivano per alcuni giorni prima di spirare. Tutto ciò veniva fatto ed esposto pubblicamente.


La Strappata
Una delle più comuni e anche una delle tecniche più facili. L'accusato veniva legato a una fune e issato su una sorta di carrucola. L'esecutore faceva il resto tirando e lasciando di colpo la corda e slogando, così, le articolazioni.

Lo Squassamento
Era una forma di tortura usata insieme alla 'strappata'. L'accusato qui veniva sempre issato sulla carrucola, ma con dei pesi legati al suo corpo che andavano dai 25 ai 250 chili. Le conseguenze erano gravissime.

La Culla Della Strega
Questa era una tortura a cui venivano sottoposte solamente le streghe. La strega veniva chiusa in un sacco poi legato a un ramo e veniva fatta continuamente oscillare. Apparentemente non sembra una tortura ma il dondolìo causava profondo disorientamento e aiutava a indurre a confessare. Vari soggetti hanno anche sofferto durante questa tortura di profonde allucinazioni. Ciò sicuramente ha contribuito a colorire le loro confessioni.


Tenaglia
Mastectomia
Alcune torture erano elaborate non solo per infliggere dolore fisico ma anche per sconvolgere la mente delle vittime. La mastectomia era una di queste: la carne delle donne era lacerata per mezzo di tenaglie, a volte arroventate. Uno dei più famosi casi che si conosca in cui fu usata questa tortura era quello di Anna Pappenheimer. Dopo essere già stata torturata con lo strappado, fu spogliata, i suoi seni furono strappati e, davanti ai suoi occhi, furono spinti a forza nelle bocche dei suoi figli adulti... Questa vergogna era più di una tortura fisica; l'esecuzione faceva una parodia sul ruolo di madre e nutrice della donna, imponendole un'estrema umiliazione.

Annodamento
Questa era una tortura specifica per le donne. Si attorcigliavano strettamente i capelli delle streghe a un bastone. Quando l'inquisitore non riusciva ad ottenere una testimonianza si serviva di questa tortura; robusti uomini ruotavano l'attrezzo in modo veloce provocando un enorme dolore e in alcuni casi arrivando a togliere lo scalpo e lasciando il cranio scoperto.

La Garrotta
Non è altro che un palo con un anello in ferro collegato. Alla vittima, seduta o in piedi, veniva fissato questo collare che veniva stretto poi per mezzo di viti o di una fune. Spesso si rompevano le ossa della colonna vertebrale.

Il Forno
Questa barbara sentenza era eseguita in Nord Europa e assomiglia ai forni crematori dei nazisti. La differenza era che nei campi di concentramento le vittime erano uccise prima di essere cremate (Ma non sempre).


Il Trono
Il Supplizio Del Trono
Questo attrezzo consisteva in una specie di seggiola gogna, sarcasticamente definita "trono". L'imputata veniva posta in posizione capovolta, con i piedi bloccati nei ceppi di legno. Era questa una delle torture preferite da quei giudici che intendevano attenersi alla legge. Difatti la legislazione che regolamentava l'uso della tortura, prevedeva che si potesse effettuare una sola seduta, durante l'interrogatorio della sospetta. Malgrado ciò, la maggioranza degli inquisitori ovviava a questa normativa, definendo le successive applicazioni di tortura, come semplici continuazioni della prima. L'uso di questo strumento invece, permetteva di dichiarare una sola effettiva seduta, sorvolando sul fatto che questa fosse magari durata dieci giorni. Il "trono", non lasciando segni permanenti sul corpo della vittima, si prestava particolarmente ad un uso prolungato. E' da notare che, talvolta, unicamente a questo supplizio, venivano effettuate, sulla presunta strega, anche le torture dell'acqua o dei ferri roventi.


La Pressa
Anche conosciuta come pena forte et dura, era una sentenza di morte. Adottata come misura giudiziaria durante il quattordicesimo secolo, raggiunse il suo apice durante il regno di Enrico IV. In Bretagna venne abolita nel 1772.

La Cremagliera
Era un modo semplice e popolare per estorcere confessioni. La vittima veniva legata su una tavola, caviglie e polsi. Rulli erano passati sopra la tavola (E in modo preciso sul corpo) fino a slogare tutte le articolazioni.

La Pera
La Pera era un terribile strumento che veniva impiegato il più delle volte per via orale. La pera era usata anche nel retto e nella vagina. Questo strumento era aperto con un giro di vite da un minimo, a un massimo dei suoi segmenti. L'interno della cavità in questione era orrendamente mutilato e spesso mortalmente. I rebbi costruiti alla fine dei segmenti servivano meglio per strappare e lacerare la gola o gli intestini. Quando applicato alla vagina i chiodi dilaniavano la cervice della povera donna. Questa era una pena riservata a quelle donne che intrattenevano rapporti sessuali col Maligno o i suoi familiari.



La sedia delle streghe
Sedia Delle Streghe
La sedia inquisitoria, comunemente detta sedia delle streghe, era un rimedio molto apprezzato per l'ostinato silenzio di talune indiziate di stregoneria. Tale attrezzo, pur universalmente diffuso, fu particolarmente sfruttato dagli inquisitori austriaci. La sedia era di varie dimensioni, diverse forge e fantasiose varianti; tutte comunque chiodate, fornite di manette o blocchi per immobilizzare la vittima ed, in svariati casi, aveva il pianale di seduta in ferro, così da poterlo arroventare. Vengono riportate notizie di processi dai quale risulta come l'uso di questo strumento potesse venir prolungato, sino a trasformarsi in vera e propria pena capitale.

La Ruota
In Francia e Germania la ruota era popolare come pena capitale. Era simile alla crocifissione. Alle presunte streghe ed eretici venivano spezzati gli arti e il corpo veniva sistemato tra i raggi della ruota che veniva poi fissata su un palo. L'agonia era lunghissima e poteva anche durare dei giorni.

Tormentum Insominae
Consisteva nel privare le streghe del sonno. La vittima, legata, era costretta a immersioni nei fossati anche durante tutta la notte per evitare che si addormentasse.

Ordalia Del Fuoco
Prima di iniziare l'ordalìa del fuoco tutte le persone coinvolte dovevano prendere parte a un rito religioso. Questo rito durava tre giorni e gli accusati dovevano sopportare benedizioni, esorcismi, preghiere, digiuni e dovevano prendere i sacramenti. Dopodiché si veniva sottoposti all'ordalìa: gli accusati dovevano trasportare un pezzo di ferro rovente per una certa distanza. Il peso di questo peso era variabile: si andava da un minimo di circa mezzo chilo per reati minori, fino a un chilo e mezzo. Un altro tipo di ordalìa del fuoco consisteva nel camminare bendati e nudi sopra i carboni ardenti. Le ferite venivano coperte e dopo tre giorni una giuria controllava se l'accusato era colpevole o innocente. Se le ferite non erano rimarginate l'accusato era colpevole, altrimenti era considerato innocente. Si poteva aver salva la vita, però, corrompendo i clerici che dovevano officiare la prova: si poteva fare in modo che ferro e carboni avessero una temperatura sufficientemente tollerabile.

Ordalia Dell'Acqua
In questo tipo di ordalìa l'acqua simboleggia il diluvio dell'Antico Testamento. Come il diluvio spazzò via i peccati anche l'acqua 'pulirà' la strega. Dopo tre giorni di penitenze l'accusata doveva immergere le mani in acqua bollente, alla profondità dei polsi. Spesso erano costrette a immergerle fino ai gomiti. Si aspettava poi tre giorni per valutare le colpe dell'accusata (Come per l'ordalìa del fuoco). Veniva messa in pratica anche un'ordalìa dell'acqua fredda. Alla strega venivano legate le mani con i piedi con una fune, in modo tale che la posizione non fosse certo propizia per rimanere a galla. Dopodiché veniva immersa in acqua; se galleggiava era sicuramente una strega in quanto l'acqua 'rifiutava' una creatura demoniaca, se andava a fondo era innocente ma difficilmente sarebbe stata salvata in tempo.




Messaggio del 01-03-2007 alle ore 10:52:44
CHI, chi te le ha raccontate queste favolette?
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 10:22:49
Ancora:

MASTECTOMIA


Alcune torture erano elaborate non solo per infliggere dolore fisico ma anche per sconvolgere la mente delle vittime. La mastectomia era una di queste: la carne delle donne era lacerata per mezzo di tenaglie, a volte arroventate. Uno dei più famosi casi che si conosca in cui fu usata questa tortura era quello di Anna Pappenheimer. Dopo essere già stata torturata con lo strappado, fu spogliata, i suoi seni furono strappati e, davanti ai suoi occhi, furono spinti a forza nelle bocche dei suoi figli adulti... Questa vergogna era più di una tortura fisica; l'esecuzione faceva una parodia sul ruolo di madre e nutrice della donna, imponendole un'estrema umiliazione.

Adonai, non hai ancora capito il perchè di questo post...sei proprio un mammalucco.
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 22:27:00
Chi, sei un babbeo
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 22:10:57
Chi... la piramide io l'ho vista al museo delle torture di Praga: si chiama "Culla di Giuda". Ci abbiamo fatto sedere sopra Stromberg, ma a lui è piaciuto.
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 16:15:34
assolutamente no, solo per chiarezza
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 16:09:26
E gli italiani che nei secoli hanno subito le sentenze dell’Inquisizione? E un italiano di cultura ebraica? Quando era bambino avrà sentito, per esempio, raccontare dai nonni le storie raccapriccianti di qualche bambino ebreo, del loro tempo, che è stato strappato dai gendarmi pontifici alla famiglia perché qualcuno lo aveva battezzato di nascosto; l’ultimo caso ben documentato è quello raccontato nel bellissimo libro dello storico David I. Kertzer, dal titolo: Prigioniero del Papa Re e sottotitolo: Storia di Edgardo Mortara, ebreo, rapito all’età di sei anni da Santa Romana Chiesa nella Bologna del 1858, editore Rizzoli, prima edizione 1996; alle pagine 81-82 c’è scritto di come fosse impedito al bambino, di sei anni, dopo l’arresto, di indossare la mezuzah e come, al suo posto, gli sia stato messo al collo un crocifisso.

Caro Dean, non capisco il motivo della tua domanda. Forse che per discutere dei lager nazisti bisogna che facciano ancora mattanza?
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 15:57:58
Chi ci sai dire a quanto risale l'ultimo caso documentato?
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 15:57:00
ogni tanto vale la pena ricordarsi da dove veniamo per esercizio spirituale ma anche per affinare il "mea culpa".
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 15:19:56
Troppo spesso ci si dimentica di questi crimini paragonabili a quelli di hitler e stalin.

E la josephine continua a "pontificare"...

Mi ribolle il sangue per la rabbia...

In ogni caso allora era fatto tutto per conquistare e mantenere il potere in quanto tale; e adesso mi pare che tutto questo cianciare sia altrettanto finalizzato a quello stesso scopo... quindi i vari richiami a questo o quel principio religioso c'entrano proprio poco secondo me con i discorsi che fa la dorothy dalle scarpette rosse...
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 15:13:57
Mbeh?
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 15:05:24
Eccone un'altro:

IMPALAMENTO

Questo strumento, riservato per lo più ai sospetti di stregoneria o agli eretici, era realizzato in tre diverse versioni. La prima consisteva in un blocco di legno a forma di piramide, mentre la seconda, meno letale, aveva l'aspetto di un cavalletto a costa tagliente.
In ambedue i casi, l'indiziata veniva posta a cavalcioni di tale strumento sino a far penetrare la punta, nel primo caso, o lo spigolo nel secondo, direttamente nelle carni, squassando in modo spesso permanente, gli organi genitali. Quasi sempre poi venivano aggiunti dei pesi alle caviglie e sistemati scrupolosamente dei braceri o delle fiaccole accese sotto ai piedi. La terza versione è una delle più rivoltanti e vergognose torture concepite dalla mente umana. Veniva attuata per mezzo di un palo aguzzo inserito nel retto della presunta strega, forzato a passare lungo il corpo per fuoriuscire dalla testa o dalla gola. Il palo era poi invertito e piantato nel terreno, così, queste miserabili vittime, quando non avevano la fortuna di morire subito, soffrivano per alcuni giorni prima di spirare. Tutto ciò veniva fatto ed esposto pubblicamente.
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 12:27:06
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 12:21:45
...ci stai dando un suggerimento?
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 12:16:05
Ecco un sistema di tortura che la Chiesa ha utilizzato per commettere i suoi efferati "crimini contro l'umanità" durante la Santa Inquisizione. Crimini rimasti impuniti!

IL TOPO


Tortura applicata a streghe ed eretici. Un topo vivo veniva inserito nella vagina o nell'ano con la testa rivolta verso gli organi interni della vittima e spesso, l'apertura veniva cucita. La bestiola, cercando affannosamente una via d'uscita, graffiava e rodeva le carni e gli organi dei suppliziati. Chissà come i disgraziati riuscissero a sopportare il terrore provocato alla sola vista del topo che da li a poco sarebbe entrato nel loro corpo.

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