Cultura & Attualità
l'interrogano, gli dicono
"mi raccomando, lei sa che non può parlare con nessuno di tutto questo...etc..etc..."
e lui da gran furbo cerimoniere, che fa ???
telefona COL CELLULARE e dice tutto

COGLIONIIIII !!!

oddio... se continuano così mi verrà un colpo per il troppo ridere

ma Capezzone dice sempre le stesse cose di qualsiasi cosa si tratti


ma daiii!! chi se lo sarebbe mai aspettato!!
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Editato da Ciuc Ja il 12/03/2010 alle 16:09:59
picciò, mi sa ca si rimaste solo tu a credere ancore ai programmi dei candidati

Si poteva parlare di tutto quindi, tranne che dei programmi dei candidati a Presidente nelle prossime elezioni regionali. A cosa serviranno mai questi programmi se non se ne parla nemmeno durante la campagna elettorale...Ad esempio: chi è a favore del nucleare o meno sul proprio territorio regionale.
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Editato da Il Piccioso il 04/03/2010 alle 17:12:46
Si poteva mandare in onda qualche altra serata dedicata al senatore Di Girolamo, affettuosamente ribattezzato “schiavo” e “portiere” dalle migliori cosche della ‘Ndrangheta? Si poteva raccontare che i candidati favoriti in Lombardia e in Emilia Romagna, Formigoni (Pdl) ed Errani (Pd), sono ineleggibili per legge e infatti è pronta una legge ad hoc per legalizzare l’illegalità? Si poteva riferire di che lacrime e di che sangue grondi la Seconda Repubblica, nata dalle stragi e dalle trattative Stato-mafia, come emerge dai processi Mori e Dell’Utri grazie alle rivelazioni di Ciancimino e di Spatuzza? Si poteva spiegare che razza di lombrosario di pregiudicati, imputati, indagati e prescritti sono le “liste pulite” del Pdl e del Pd? Si poteva illustrare la pantomima della legge anti-corruzione scritta dal più noto corruttore della storia d’Europa? Si poteva seguitare a elencare gli sperperi milionari della Prostituzione & Corruzione Civile Spa? Non si poteva, salvo trasformare i seggi elettorali in assalti all’arma bianca con gli elettori inferociti armati di forconi.
Io posso permettermelo perché sono un idealista e gli idealisti non fanno calcoli politici.
ho scritto che sei l'unico? lo siamo in tanti, io sottolineo quando lo sei tu e sbagli, a mio parere, socialmente e politicamente.
Io sarei l'unico ad essere affetto da risentimento qui? Bella questa

Da questo punto di vista per me Vinci, Vespa, Minzolini e Santoro sono figli dello stesso pensiero unico.
come da parte di chi ha aperto il post e da chi è intervenuto, i nomi sono usciti da te, come spesso accade quanto ti fai prendere dal risentimento.
Io non mistifico un bel nulla, io mi presento chiaramente come un uomo di parte che combatte il monopolio informativo Raiset che ostracizza tutte le forze extraparlamentari. Da questo punto di vista per me Vinci, Vespa, Minzolini e Santoro sono figli dello stesso pensiero unico.
Non sono questi conduttori a poter essere portati ad esempio come campioni della libertà d'informazione.
invece il tuo intervento politicamente mistificatore lo è?
Krotone,
per dieci anni costoro non hanno negato solo al PSI di poter dire a tutti gli italiani cosa avessero da proporre. La stessa sorte è successo anche ai radicali, ai verdi e a tanti altri. Se per te questa è libertà di disinformazione...
Piccioso, io non ho fatto nomi. Non ho parlato di santoro ne di minzolini ne di altri... Il divieto è per tutti mi sembra... se il divieto era solo per qualcuno che violava le regole, non avrei avuto da ridire così!
Perchè in altri paesi europei e non le tv pubbliche si "autoregolano" (vedasi BBC) dando ad ognuno i propri spazi in maniera equa e non si sognano ne di chiamare sempre e solo uno schieramento ne di fare trasmissioni palesemente di parte...
La legge sulla par condicio fatta dalla sinistra è una porcata lo stesso... il fatto che per rendere tutti uguali si evitino il contraddittorio e la scelta di chi intervistare è un qualcosa di schifoso per me allo stesso modo o quasi quello di vietare tutti per vietarne alcuni...
Io da elettore responsabile e intelligente posso pure vedere Santoro ma sò dove gira il suo timone e ne traggo io le conclusioni... come sentire il TG1 o vedere vespa...
La tv di stato che censura l'informazione in ogni sua forma fa paura! Se si comincia ad accettarla per un solo mese il futuro non è roseo...
Credo invece che bisognerebbe riflettere di più sul fatto che in certe trasmissioni alcuni non sono mai stati invitati per dieci anni di seguito.
Quello che fa rosicare voi appartenenti al PSI (non dico socialisti perchè io sono socialista) è che la vostra caduta è dovuta solo e soltanto a voi stessi.
Non volete ne ammetterlo ne, da 15 anni a questa parte, si è visto un qualcosa per far rinascere il partito.
Krotone2,
per non violare la par condicio, approvata da noi più di 10 anni fa, c'è solo una cosa da fare: mettere tutti i concorrenti della competizione elettorale sullo stesso piano, garantendo parità di accesso. Sappiamo tutti però che gente come Santoro, al pari delle reti Mediaset, è un violatore sistematico della parità di accesso ai mezzi di informazione delle forme politiche. Per anni si sono violati i principi di quelle norme e si è arrivati al punto di ritenere la non messa in onda di quelle trasmissioni come l'unico modo per rispettare la legge. Quindi non va la legge sulla par condicio? Oppure la par condicio va bene solo quando limita un avversario che dispone di mezzi di informazione sproporzionati rispetto agli altri? Credo invece che bisognerebbe riflettere di più sul fatto che in certe trasmissioni alcuni non sono mai stati invitati per dieci anni di seguito. Non sono questi conduttori a poter essere portati ad esempio come campioni della libertà d'informazione. Mi spiace ma costoro sono uguali a Minzolini, disinformatori e propagandisti di professione.
purtroppo la par condicio, che era nata per ovvie storture del nostro sistema - leggasi conflitto di interessi - ha perso motivo d'essere.
Se non è un atto di censura, è qualcosa che molto le assomiglia. La decisione, presa a maggioranza dal Cda della Rai, di stoppare i talk show di approfondimento fino al termine delle Regionali è un atto d' irresponsabilità non degno di un paese maturo. Qual è la paura? Che Santoro tifi per una parte o che Vespa per un' altra? Che una piccola lista presente per la prima volta abbia meno spazio del Pdl o del Pd? Che qualche persuasore occulto faccia saltare il banco delle elezioni? Il dg Mauro Masi si tutela dietro il paravento della par condicio, a dimostrazione che nell' attuale situazione politica persino un gesto di buon senso avrebbe bisogno di un atto di coraggio. E siccome l' Autorità Garante ha prudentemente esteso la disciplina e le limitazioni della par condicio alle tv private, corriamo il serio rischio che alcuni elementari principi delle democrazie rappresentative vadano a farsi benedire e che questa campagna elettorale venga ricordata per le sue miserie conflittuali: per evitare i piagnistei sul minutaggio delle pari condizioni ci ritroviamo in un clima di sovietismo mediatico. Uno dei limiti della par condicio è l' idea che gli spettatori siano facilmente manipolabili, che non abbiano la capacità di farsi un' opinione autonoma. Quindi, meglio un bavaglio preventivo. O la noia: sì, perché le trasmissioni colpite dalla decisione del CdA saranno sostituite («ove possibile», specifica il comunicato ufficiale della Rai) da tribune elettorali. Sai che divertimento! I consiglieri di maggioranza (cinque su nove) sono accusati di aver paura di questi dibattiti, in particolare di «Anno zero» e «Ballarò», che fanno buoni ascolti e non sono schierati a favore di Berlusconi. I consiglieri di minoranza sono accusati di difendere alcuni presidi per nulla super partes. Nel gioco della reciproca delegittimazione si dimentica che gli spostamenti più sensibili di voti avvengono nei programmi di infotainment. Se bisogna applicare la par condicio (e far sì che non appaia un provvedimento del tutto retrivo) non si possono lasciar fuori i talk del mattino o del pomeriggio dove, tra una facezia e l' altra, si fa militanza politica in maniera occulta ma ben più decisiva. E i telegiornali? Purtroppo la Rai è un' azienda dove la sinistra ha lottizzato quanto sta lottizzando la destra: chi è causa del suo mal... A piangere, però, sono solo gli spettatori, il cui grado di giudizio è considerato simile a quello di un bambino. Aldo Grasso RIPRODUZIONE RISERVATA
Grasso Aldo
sto facendo una cosa: ogni giorno guardo un telegiornale a caso, a ora di cena, e mi segno una notizia del cazzo che danno. non avete idea di cosa sta uscendo fuori
La tirannia di un principe in un'oligarchia non è pericolosa per il bene pubblico quanto l'apatia del cittadino in una democrazia.
Charles Louis de Secondat barone di Montesquieu
per informarti hai ampia scelta:
il TG1 che dice che Mills è stato assolto, il TG2 e Studio Aperto che ci divertono con il gossip dalla terza notizia in su, il TG 4 che è bandiera di imparzialità, il TG 5 che è baluardo di informazione e ha tante rubriche sul cibo, Rai 3 ad orari pienamente fruibili. beh, che vuoi di più, anche la tribuna politica?
Ma come diavolo si fà? In un paese che si dichiara democratico e civile impedire l'informazione per un mese? è una vera e propria censura! negli altri paesi nel mese prima sono intensificate le trasmissioni politiche dove uno confronta e si informa e sceglie chi votare... e da noi? al massimo negli spazi dedicati sentiremo un signor tal dei tali scelto dal partito che va e ripete la poesia come un bambino di 3a elementare... senza che un giornalista (degno di questo nome) anche se schierato possa fargli una domanda seria.
A parer mio non sono i giornalisti a doversi ribellare ma la gente, il popolo!
Non so come chicchessia voglia giustificare il fatto ma a me fa proprio schifo!!!
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