Cultura & Attualità

Archimede
Messaggio del 15-07-2010 alle ore 11:06:49
PRIOLO (Siracusa) — Nasce la «fattoria del sole». A Priolo, nella conca di Augusta, simbolo con Melilli del triangolo industriale siracusano e del polo petrolchimico più grande d'Europa che vede la massima concentrazione di raffinerie, è partita la riscossa verso l'energia del futuro: pulita e rinnovabile. Giovedì 15 luglio è stata inaugurata a Priolo Gargallo la centrale solare termodinamica «Archimede », prima al mondo a utilizzare la tecnologia dei sali fusi integrata con un impianto a ciclo combinato.

«La capacità dell'impianto, costato circa 60 milioni, è di 5 megawatt, considerando un funzionamento di circa 3mila ore all'anno. Un livello in grado di soddisfare il fabbisogno di 4mila famiglie », ha spiegato Conti. Che comunque riconosce «un costo per kilowattora superiore di almeno cinque o sei volte rispetto all'energia prodotta con le fonti fossili convenzionali». «In questo caso, però, con un risparmio di 2.100 tonnellate di petrolio all'anno e riducendo le emissioni di anidride carbonica per circa 3.250 tonnellate». Insomma, come dice Conti: «Un altro passo per il raggiungimento di un sogno: avere energia abbondante a basso costo e soprattutto sostenibile ».
Messaggio del 15-07-2010 alle ore 11:32:37
Si... l'avevo letto pure io.

Il vero problema però è che hanno sottodimensionato l'impianto.

Ovvero nel progetto originario erano previsti 50 megawatt, ora hanno messo in funzione un impianto da 5 megawatt.

1) Il che significa che i costi fissi sono estremamente più alti per megawatt prodotto.
2) Il costo per KWh non può essere alto come dicono loro perchè dipende in quanti anni supponi di ammortizzare i costi di startup dell'impianto. Ovvero i conti sono a cazzo di cane
link

Mentre in Spagna...
Messaggio del 15-07-2010 alle ore 11:37:11
Giusto per far capire quanto converrebbe in Italia investire nel termodinamico ecco un paio di stime sui costi

5-6 volte... grazie al piffero, è un prototipo
Messaggio del 15-07-2010 alle ore 13:04:36
Quale basso costo, leggete la relazione del presidente dell'Autorità per l'energia, mannaggia alla miseria, gli incentivi sulle rinnovabili li paghiamo noi in bolletta...
Messaggio del 15-07-2010 alle ore 13:16:23

gli incentivi sulle rinnovabili li paghiamo noi in bolletta...



VERO !

Solo che invece di andare alle rinnovabili, tali fondi VANNO PER LA COSTRUZIONE DI INCENERITORI E CENTRALI A GAS !


Cosa c’entrino gli inceneritori di rifiuti con le fonti rinnovabili di energia non è dato saperlo, però con la circolare del Comitato interministeriale prezzi n. 6/1992 (da qui il nome di Cip 6) il governo di quel tempo parificò l’elettricità prodotta da fonti “rinnovabili” (eolica, solare, geotermica, maree e idraulica) a quella prodotta con biomasse e rifiuti, aggiungendo poi una serie di fonti “assimilate” cioè centrali elettriche a ciclo combinato alimentate con il metano oppure con il gas ottenuto dalla gassificazione dei residui di raffineria. Insomma in nome dell’incentivazione alle fonti rinnovabili, cioè dell’energia pulita, tutti i governi che si sono succeduti in questi sedici anni hanno finanziato la produzione di energia elettrica con l’incenerimento dei rifiuti urbani e industriali, oltre che con il gas (ciclo combinato), fonti non rinnovabili e inquinanti! (2)

Col Cip 6 il proprietario di un inceneritore può vendere al GSE, Gestore dei Servizi Elettrici la società pubblica che gestisce la fornitura di energia elettrica, la propria produzione elettrica ad un costo triplo di quello di mercato, cioè di quello praticato alle centrali convenzionali. L’importo di questo incentivo è stabilito dal GSE trimestralmente (3) e il suo costo ricade sulle bollette degli utenti che prevedono una quota per il sostegno… alle fonti rinnovabili (4). Lo scandalo del Cip 6 è che il 90% dei fondi vengono rastrellati da inceneritori di rifiuti urbani o industriali e da centrali a gas (5).

Il meccanismo escogitato nel 1992 ha permesso allo Stato di finanziare i grandi gruppi energetici che si sono tuffati nel business delle turbogas aziendali (la ENI, per esempio, ha creato la EniPower per gestire gli impianti di incenerimento dei rifiuti delle proprie raffinerie che però producono anche elettricità incentivata col Cip6) ma ha soprattutto creato il business dell’incenerimento di rifiuti con produzione di energia elettrica. Negli ultimi anni sono stati presentati decine e decine di nuovi progetti mentre un gran numero di proprietari degli impianti esistenti si sono affrettati a chiederne il raddoppio. Grazie al Cip 6 il guadagno per i proprietari di inceneritori è doppio: in una prima fase si guadagna perché le pubbliche amministrazioni pagano per liberarsi dei rifiuti prodotti in grande quantità nelle nostre città e paesi, nella seconda fase si guadagna vendendo a prezzo maggiorato l’energia elettrica prodotta (6).



E' SEMPRE LA SOLITA STORIA !
SI INVENTANO TUTTI I TRUCCHETTI POSSIBILI PER TRUFFARE I CITTADINI E INGRASSARE LE TASCHE DELLA CRICCA DI TURNO !

E indovinate un po' chi c'era al Governo nel 1992?

SOCIALISTI E DEMOCRISTIANI

A buon intenditor poche parole
Messaggio del 15-07-2010 alle ore 16:28:54

gli incentivi sulle rinnovabili li paghiamo noi in bolletta...


e i privati, aziende, ecc. con una giusta IVA al 10%.

Le paga, inoltre, la comunità europea con fondi destinati per nazione.
E tali incentivi consentono, inoltre, di movimentare una forza lavoro in campi in crisi (es. edile ed elettrico) senza pari: un impianto da 3kWp per una casa dà lavoro ad un edile ed un paio di elettricistici per un valore complessivo di solo compenso lavoro di ca. 1500 €; dà lavoro ad un progettista per ca. 1200 €; dà lavoro ad un estrusore per ca. 1000 €; da lavoro ad un cavista di rame per circa 500 €; ecc. senza contare i produttori delle materie "prime" utilizzate.

detto questo, Gipsy ha ragione, ma l'errore è a monte, cioè progettare per l'Italia impianto superiori al MW. abbiamo un sistema elettrico complesso, multisfaccettato, e che supporta bene piccoli dosaggi e non grandi immissioni in rete di energia in larga parte del paese, a differenza di altre infrastrutture elettriche come quella spagnola dove ci sono impianti fino a 36MW. che l'impianto siciliano non avrebbe mai potuto superare i 5MW lo si sapeva da un anno ca., quando si sentirono le prime voci, e tale fine farà anche un impianto simile ipotizzato vicino Rovigo (ipotizzati 22MW).
Messaggio del 16-07-2010 alle ore 09:43:24
Crasso, la televisione a la casa li teneme ancora
Messaggio del 16-07-2010 alle ore 09:47:07
Atelkin33, io sto ancora aspettando quella telefonata.
Messaggio del 16-07-2010 alle ore 10:19:12
Sì, ti chiama oggi, era previsto. Grazie.
Messaggio del 16-07-2010 alle ore 10:32:52
fatto
Messaggio del 16-07-2010 alle ore 14:18:13
Animamundi,
dopo il 1992 sono stati per anni al potere comunisti e fascisti vari (compreso Di Pietro) e quella norma non è mai stata cambiata, come vedi sia quelli che votavi prima che quelli che hai votato dopo hanno avallato quella norma.
Messaggio del 16-07-2010 alle ore 18:16:36
come sarebbe bello diventare autonomi energeticamente e avere come fonti di energia il vento e il sole.
Messaggio del 16-07-2010 alle ore 20:20:15
e li pepete pure,il metano e lu gas
Messaggio del 20-07-2010 alle ore 12:34:53


dopo il 1992 sono stati per anni al potere comunisti e fascisti vari (compreso Di Pietro) e quella norma non è mai stata cambiata, come vedi sia quelli che votavi prima che quelli che hai votato dopo hanno avallato quella norma.



Fammi capi'
1) Quando mai di Pietro è stato al potere?
2) È peggio chi fa la legge o chi non la cambia?
3) Ti è sufficiente non essere peggio della concorrenza? (questo lo trovo veramente odioso, ed è un male diffusissimo in Italia)

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