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parlando dell'acquisto di un pc nuovo con un amico via msn m'ha detto sbrigati prima che ci sia l'immissione sul mercato di nuovi pc con il sistema palladium e mi ha fornito quest'indirizzo Internet per avere maggiori informazioni... ne sapete qualcosa?
http://www.complessita.it/tcpa/rms.html
certo..purtroppo e' una delle solite trovate che la microsoft ha avuto con la collaborazione della intel..si tratta della certificazione software,non piu' tramite sistemi di chiave pubblica che vengono gestiti dal S.O.,bensi' a basso livello,ovvero direttamente con dei codici che sono sulla scheda madre..ma in giappone pare che abbiano gia' trovato il metodo x bypassare questo tipo di certificazione che,a mio avviso,e' la morte del freeware e dell'open source.
Solo la asus non ha firmato delle grandi case,pertanto questa continuera' a produrre computer "normali"..
sciambendette TBR...je na vite ca ni te parlá

ke bastardi...
addio libertà di condivisione, questo mondo sta diventando sempre più una certificazione...
UNI AN ISO 104000

Forse non hanno capito che cosi' facendo rischiano di perdere solo acquirenti..chiudendo il mercato nell'era del peer-to-peer e del download alla morte,figurati chi si va a comprare un pc del genere senza bypassarlo o cosa..





cmq, il fatto è che se il tutto và in porto è un casino....su pc (hardware) controllati da palladium potrà girare solo software certificato e testa....ciò vuol dire che chi produce software open-source dovrà passare la certificazione...e nessuno gliela nega...ma la certificazione costa.....e pagarlo non è roba da open-source.....


insomma, un casino...
ipoi, si potrebbe stare giorni a parlare di cosa palladium può combinarci....ma la cosa più brutta è una....il controllo di tutto tramite server palladium.....in poche parole, mettiamo il caso che io oggi scriva su questo forum un qualcosa che non garbi tanto allo stato italiano....automaticamente, i server comunicherebbero a tutti i pc palladium nel mondo che la pagina in cui io ho scritto è una pagina non sicura....i pc non l'aprirebbero per questo.....ma il bello sapete qual'è??? che questa è censura....ma nessuno lo saprà mai!!! insomma....nessuno verrà mai a conoscenza di quello che ho scritto....e nessuno potrà lamentari...una censura che non c'è mai stata!!!1
insomma....un casino a livello mondiale...ci convinceranno che questa è sicurezza....è un buon 80 % delle persone penserà che forse è meglio essere sicuri che perdere un pò di libertà....




cmq QUI trovate un articolo su un'associazione che mi sta molto a cuore....peccato che ultimamente la sento pochissimo....cmq

il problema non è nel bypassarlo o meno....akta...il rpblema e che loro vogliono farci arrivare al controllo delle macchine tramite 'hardaware e non il software....insomma, il ragionamento secondo loro è questo...:
attualmente tutti i dispositivi elettronici che ci circondano sono fatti da hardware e software...ma solo i pc vanno incontro a crash di sitema...non si è mai visto che qualcuno è costretto a riavviare una lavatrice piuttosto che un forno a micro onde....insomma....loro non si inceppano mai perchè eseguono solo software testato e fatto per quell'hardware....i pc invece no, siamo liberi mi metterci sopra tutto quello che vogliamo e quindi incappiamo in casini e blocchi...in più, per ler infrastrutture di rete questa sarà un rivoluzione....immaginate che con il nuovo sistema palladium un amministratore di rete potrà decidere quale hardware potrà essere utilizzato dai propri utenti...negare ad esempio l'accesso alla periferiche di archiviazione...ipod per esempio....avere la certezza che un utente utilizzi solo software certificato e non malefico....insomma una gran cosa....
PALLADIUM: Questo chip è un componente di monitoraggio che sorveglia costantemente lo stato del sistema e ne controlla il funzionamento (donde il nome Palladium, che non si riferisce all'elemento chimico ma all'omonima statua della dea Atena che sorgeva a Troia e proteggeva la città).
All'accensione, il chip verifica il contenuto della ROM di boot e, se è quello previsto dai creatori del chip, ne consente l'esecuzione; poi verifica che l'hardware installato sia costituito esclusivamente da componenti autorizzati. Infine il chip verifica la porzione iniziale del sistema operativo e ne consente il caricamento soltanto se è conforme a quanto previsto. A questo punto la palla passa al sistema operativo, che carica le proprie parti rimanenti e si incarica di verificare continuamente che le applicazioni eseguite siano a loro volta certificate come sicure.
Tutte queste verifiche e certificazioni consentono di avere un computer il cui stato è sicuramente conforme alle specifiche del produttore dell'hardware e del software. In altre parole, non può contenere modchip (i circuiti che si aggiungono adesso alle console per ampliarne le potenzialità) o programmi non autorizzati, che possano ad esempio intercettare un flusso di dati (un film o una canzone) per farne copie abusive. E' una scatola chiusa nella quale non può entrare nessuno, neppure l'utente.
...questo è quello che vogliono fare....
insomma...sinteticamente il tutto puà essere buono...ma viola le noste liertà....uno perchè non potremo scegliere cosa installare cosa guardare....e se andare contro la legge o meno...ma sopratutto non sarà la legge a decidere cosa è giusto o meno...la decisione sarà nelle mani delle grandi industrie che sfruttano palladium....QUESTO è il fondamentale problema.....
Bravo TBR,hai trattato perfettamente l'argomento..

In effetti è un controllo totale dei nostri sistemi e la cosa risulta abbastanza vergognosa..comunque credo che difficilmente potrà andare in porto con questi termini e se proprio ciò dovesse accadere,col cazzo che mi compro uno di questi pc di nuova generazione!
Passerò al mac oppure ai SG


Aktà mi spiace deluderti ma anche i mac faranno parte di questa rete dato che ormai poggiano sui processori intel... Addio anche a linux e al software libero dato che i codici di autorizzazione saranno salati e dubito ci sia gente che paga tali autorizzazioni per poi cedere il codice alla comunità. Mettiamo pure caso che ci siano pazzi del genere in giro ma comunque avremo una distribuzione linux da mettere e lasciare lì bella com'è.... dato che non puoi metterci le mani sù nè per installare programmi che vuoi tu nè tantomeno per ricompilarti un kernel a mano o installare una patch. E che dire.... tra poco dovremo anche dare l'addio ad apache...
Cmq sia... quest'allarmismo per me è inutile... quanto vuole durare sta storiella?!?

Cazzo è vero,ora ci sono i macintel..

purtroppo è vero...la pirateria muorirà quasi definitivamente..é ungran guaio..con l'avvento del palladium avverrano cose del genere:
gli mp3 senza licenza verranno automaticamente cancellati
oppure(cosa kela creative ha già annunciato)si disattiverà laskeda audio..
oppure ankora x i video e persino i driver..
l'unicomodo è restare fedeli al ormaivekkio Xp oppure Linux ke nn ha ancora accettato...
Ma linux su che macchina lo installi se tutte hanno il palladium?
L'ultimo personal computer di Marco Calamari
Comprare un PC è sempre più difficile, è necessario analizzare tutti i dati tecnici per essere certi che si tratti di un PC vero e non di un sistema blindato. Una blindatura che toglie il personal dal computer
Roma - Oggi ho comprato il mio ultimo personal computer. Non ne ho comprato uno indistruttibile, e neppure ho deciso di cambiare mestiere ed abbandonare l'informatica; alla scelta di questo nuovo pc ho però dedicato, ho dovuto dedicare, ancora più tempo ed attenzione dei precedenti.
Ho comprato un portatile abbastanza sofisticato ma solo dopo un'attenta analisi di schede tecniche, componenti e datasheet. Infatti stavolta avevo una necessità specifica: comprare un vero personal computer, non qualcosa di meno, non qualcosa di diverso.
Un computer che potessi considerare affidabile, non sotto il potenziale controllo di altri. Qualcosa con cui potessi fare quello che ritengo giusto, non la mia scelta tra le opzioni che altri ritengono giuste.
Niente DRM, niente Trusted Computing, niente LaGrande, niente Presidio.
Solo un computer personale, un onesto computer personale, costruito su specifiche pubbliche, di cui io possa fidarmi, a cui possa dire cosa fare prendendomi tutte le responsabilità delle sue (e mie) azioni.
Una scelta ormai non facile, perché il mercato inizia ad essere popolato di pc che integrano in hardware tecnologie che non sono affidabili, tecnologie di "Untrusted Computing".
C'è voluto del tempo ma ritengo di aver operato una scelta corretta, dovendo comprare un pc che dovrebbe durare fino all'auspicato flop delle tecnologie di Trusted Computing o meglio di "Techno Control" attualmente in fase di commercializzazione.
I computer non sono sempre stati "personal"; non lo erano all'inizio e non lo saranno, per altri motivi, nel prossimo futuro. I computer si sono evoluti partendo da una razza di mastodonti aziendali, che aveva poi "figliato" negli anni '70 una serie di computer giocattolo che già qualcuno provava a chiamare "personal computer". Si trattava di interessanti ed utili gadget, non di computer personali.
IBM nel 1982 inventò il computer personale con una iniziativa che ha cambiato anche il mondo; non semplicemente fare un pc migliore, ma un pc "aperto". Una rivoluzione visionaria; rendere pubblico lo schema logico e quello circuitale senza coprirli con brevetti e vincoli legali. Produrre veri computer personali; economici, facili da usare, espandibili e completamente controllabili dal proprietario. Dedicati a lui, non ad altri.
Il piano di marketing prevedeva una vendita di 200 mila esemplari in cinque anni, ma se ne vendettero 250 mila nei primi dieci mesi.
Ricordate lo slogan di Sun Microsystems "The network is the computer" ?
Ricordate quando nel 1983 Time proclamo' il personal Computer "uomo dell'anno"?
Erano computer personali, per l'uomo ed a misura d'uomo.
Bene, non sarà mai ripetuto abbastanza: molti dei computer che vedete oggi nelle vetrine cominciano a non esserlo. Non sono completamente "computer personali". Non più. Quelli dell'anno prossimo lo saranno ancora di meno. Houston, abbiamo un problema. Rete e pc stanno diventando una piattaforma integrata, inaffidabile ed ostile per l'individuo.
Una soluzione? Mah, forse non comprarli. Spiegarlo a chi li vende. Essere "consumatori responsabili" che fanno i propri interessi. Potrebbe funzionare.
Marco Calamari da PuntoInformatico
infatti un rivenditore mi ha detto di aspettare qualche tempo prima di comprare un nuovo computer

adda arrivà peppone....

dobbiamo contestare cazzo

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Palladium... bufala o minaccia?
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