Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo

non ricordo se ho già aperto un post, ma poco mi frega

cmq è cattivissimo... ricordo che lo mandavano in onda di pomeriggio sulle tv locali


Questo è trash che più trash non si può



Jena ti sei messo nelle deiezioni...

Ora carieggio pure io un pò di robba....

Non date retta a sò gay di Jena e fatiatevi què...
Altro che violenza...


Naturalmente il titolo precedente lo dovete collocare dopo di què:

L'inizio...

Se reggete stà robba, siete già a buon Punto...
Solipsista, ma in italiano si trovano?
Poi pian piano salite di livello...

Tony...per quello che serve la lingua...

I film di Jörg Buttgereit sono tutti in lingua Madre (Tedesco)...ma i dialoghi sono ridotti all'osso...in ogni caso si beccano ottime versioni sottotitolate in Italiano...ma perdono di impatto...io me li godo in lingua originale....



vi ricordate questi? da piccolo mi facevano paura
Qui parliamo di Must per Intenditori Invece...



devil dog me lo ricordo molto bene

Il Cane Infernale....

L'ho rivisto un paio di anni fà e mi ha fatto lertteralmente ridere...
All'epoca (7/8 anni avevo) non ho dormito per settimane!!

Il solipsista si dirige clamorosamente verso gli stuff movies
Io l'ultima volta l'ho visto forse 20 anni fa
pure io, e non ho intenzione di rivederlo per paura di avere una delusione

scherzi a parte vi consiglio il primo che ho postato
Di Film Italiani, questo è il mio preferito...
BUIO OMEGA di Joe D'Amato...
Penso che il livello raggiunto in questo film sia irraggiungibile da chiunque altro.
E'in Italiano (Tony Cercalo assolutamente), ed è secondo il mio parere il film + SPAVENTOSO di tutta la FILMOGRAFIA ITALIANA fino ai primi anni 80...



questo mi inquietava abbastanza... praticamente ha anticipato una tragedia che voi tutti conoscete
Jena

Questo lo metto tra i miei 10 film di Sempre...
Pupi Avati


Grande Buio Omega

Soggetto e sceneggiatura del film, scritti da Pupi e Antonio Avati, giacevano da anni in un cassetto. Vennero riesumate e la sceneggiatura riscritta a quattro mani con la collaborazione di Gianni Cavina e Maurizio Costanzo prima che si rincoglionisse


Tony lo conosci???
Finalmente il primo di Lanciano che apprezza l'arte...

Io faccio paura


Vediamo se siete all'altezza...

Conoscete quest'altro di D'Amato???


Io l'ho visto a 5-6anni, mi fece cacare sotto di brutto, soprattutto nella scena finale. L'ho ritrovato poi negli anni 90

Cmq di Avati c'è anche Zeder, identico a cimitero vivente ma girato 7-8 anni prima


Ok, mo ci penso io



il delirio...


Tony mi hai fatto incazzare di brutto ...Antro dovevo metterlo io...

Grandissimo RE-Animator

E questo delirio?

Il ristorante all'angolo: effetti speciali di Peppino il nocellaro


Jena quale ti ha fatto cagare sotto???

lo vidi al primo superiore

e quest'altro di Yuzna? Il più politicamente sovversivo, da dedicare ad Atelkin


Scusami Solipsista


prima parlavo del film di avati
Jena & Tony...fatiatevi què e vedete che cazzo di robba si tratta...

Ci stà da uscire di coccia cò stò film.....


Giusto per sodomizzarvi i bulbi oculari inserite questo tra i bellissimi di rete4...

e chi si ricorda sto film ridicolo? fu proiettato all'imperiale


il pagliaccio

Non è un Horror ma è violentissimo, vi consiglio:

Spettacolare!
Jena vergognati!!!
Mi hai fottuto "The Society"....

Yuzna a manetta

L'ho visto tipo 5/6 anni fà appena preso in dvd (vidi la vhs molti anni prima)da solo in camera mia...
Certe godurie...
La notte è arrivata pure la pantafica...

Solipsista, l'ho visto e lo volevo postare io TETSUO

Tony

L'ho visto almedno 10 volte

Le chiovanne a la coccia...
Ichi è assurdo a dir poco...
Vi inserisco un classico al volo...
Horror anni 90 gustoso e ben splatterato...
sads

society è uno dei più geniali sicuramente
che cazzo di post serie A!

mo meto a scaricà a manetta!

Jena, lasse perde che "L'armata delle Tenebre " è fregno a morte...

ma che cazzo c'entra l'armata delle tenebre?
cosa c'entra l'armata delle tenebre?

Questo è storia...mettetelo in Lista perchè come è assurdo què...pochi sono all'altezza...
Un capolavoro per il 1932...


Geniale Freaks
bellissimo
Scusate "La Casa 3" di Raimi non è anche intitolato "L'Armata delle Tenebre"???

Oppure mi confondo???
Non è Horror ne Splatter ne altro...
E'pura Malattia:

asino! quello è il terzo capitolo apocrifo girato da umberto lenzi! praticamente dopo i primi 2 capitoli di raimi la distribuzione italiana ne ha aggiunti altri a cazzo
Ti confondi, il terzo capitolo della trilogia di Raimi non c'entra niente con la casa 3, quest'ultima è la solita pagliacciata italiana di mettere nomi di film di successo per fare incassi
Agli amanti derllo splatter-gore, questo è d'obbligo:

era riferito al solipsista

Vabbonè...sò capite l'errore...

TROMA

infatti basta leggere i titoli originali per non confondersi
Tony

Fatiati què...passerai momenti di goduria inaspettata...


Occhio a questo!
Bisognava naturalmente omaggiare il maestro:

Io è da tempo che lo voglio originale

Santa Sangre...

Ne ho sentito parlare...vado immediatamente a documentarmi...

Mettiamoci l'emulo sguasto di Fulci

Ecco il capolavoro della splatter
Gli schizzacervelli
Di................Peter Jackson


[img=http://www.castlerock.it/dbimg/medium/gallery7735.jpg[
Fuori di testa (Bad Taste)
di...................Peter Jackson

Altro Must:


Mi hai fottuto Tony...dovevo metterli io...

questo è magnifico

in italiano il gelato assassino

The Dentist

The Dentist è una merda secca

Jena perdi colpi...



Questo ce l'ho ma non ancora lo vedo


Questo è abbastanza nuovo...ma ben fatto...
Per essere del new millenniumsdas:

Ci sta Vincent Gallo MITICO :Asd:
Questo è carino

Budget ZERO ma fatto molto bene
Tony dove l'hai preso "Killing Shit"

Lo voglio pure io...
E' un cortometraggio



avevo custodes bestiae ma mi si è cancellato

Questo penso che non lo conosce nessuno


e' un segno

questo l'ho rivisto da poco e non mi ha deluso...

Io vado a dormire


Cristo che ho beccato!!!!!
C'è l'avevo in vhs...a scaricarlo è impossibile....


La casa di MAry, mi ricordo la scena del microonde

Tony ci lasci al meglio???




Veronica Lario come non l'avete mai vista


In italia doveva chiamarsi "Poliziotto Sadico" o qualcosa del genere...

Comunque


Allestiamo un Cinema Horror Fest alle Torri Montanare...

Magari...

Fatiatevi què...Massiccio e bello sanguinolento...
sdas

questo è un capolavoro
ciufà nghe hannibal the mongolad
Questo è l'originale...non lo schifo di Remake dell'anno scorso....

l'ultima casa a sinistra

Jena, Maniac fà rijettà troppo che è fregno...
sdas

Black Sunday...
aka "La Maschera del Demonio"...


La Ragazza che Sapeva Troppo...

Con il mitico SAXON!!!!
Sono rientrato per omaggiare il solipsista, gli ultimi 3 film sono capolavori assoluti


intendevo gli ultimi 3 da Maniac compreso

La Frusta & Il Corpo - La Vergine di Norimberga

Grazie Tony

I 3 Volti del Terrore - aka "Black Sabbath"...
il celebre gruppo prese ispirazione per il nome della band dal film italianissimo di Mario Bava...
All'interno l'episodio"Wurdulak"è anch'esso fonte di ispirazione per la fantastica band di Killjoy dei Necrophagia...
sdas

Per mò avast...

cazzo, non mi collego un giorno e che cazzo di post ritrovo


e non mi avete lasciato un cazzo da postare

tiè



a suo modo...

Una nuova mia umiliazione:



Edit di merda!!!!!!!!

Dopo alcuni anni Dora, insieme al figlioletto Marco ed al nuovo consorte, torna a vivere nella casa in cui era morto suicida il primo marito, padre del bambino. La vita familiare scorre felice ma ben presto Marco mostra comportamenti sconcertanti, accompagnati da istinti violenti che portano Dora sull’orlo della pazzia. La casa, difatti, custodisce un terribile segreto che si rivela sconvolgente ed inaspettato.
Figura schiva ed estremamente modesta, Mario Bava, simboleggia da solo una buona fetta del cinema di genere horror/fantastico italiano. La padronanza dei mezzi tecnici, artigianali e pionieristici (soprattutto ad inizio carriera), come l’uso degli effetti speciali e della fotografia sono ancora oggi studiati e omaggiati ed è ormai riconosciuta, anche a livello mondiale, l’influenza enorme delle sue opere: La maschera del demonio(1960), un delirio gotico sensuale e indimenticabile, segna l’esordio folgorante alla regia dell’autore nato a San Remo nel 1914, Sei donne per l’assassino(1964) detta i canoni del genere thriller all’italiana, mentre Reazione a catena(1971) anticipa il filone slasher che farà la fortuna del cinema horror-U.s.A. degli anni 80. Ma non solo, Bava visita tutto il cinema di genere italiano disseminando gemme del calibro di Terrore nello spazio(1965), incursione nella fantascienza innervata di elementi horror, Diabolik(1968), versione pop del celebre fumetto, Cani arrabbiati (1974), serrato e violento poliziesco-pulp.
Shock(1977) rappresenta l’ultima fatica di Mario Bava (muore pochi anni dopo per arresto cardiaco) per il grande schermo e l’esordio come aiuto-regista del figlio Lamberto. Una pellicola che si distacca dai precedenti lavori soprattutto per un differente stile che non prevede virtuosismi particolari e l’utilizzo di atmosfere gotiche, marchi di fabbrica in passato del maestro italiano. L’impianto di Shock, infatti, è orientato verso una dimensione più realistica e attuale, incentrato sull’interpretazione di Daria Nicolodi che regala una delle sue migliori prove di attrice, nel ruolo di una donna nevrotica succube dei propri incubi e segreti. Il film, ambientato unicamente in una casa isolata, distilla segnali inquietanti (le sinistre inquadrature di oggetti e interni, ecc.) e sequenze memorabili(es.le allucinazioni della protagonista: il pianoforte che “ride”…immagine che Raimi terrà presente per la serie “la casa”, ecc.) per la resa di un climax pauroso che culmina in un finale cupo e feroce. Nel cast compare anche Ivan Rassimov, uno dei volti più utilizzati dal cinema thriller italiano degli anni 70, mentre la bella colonna sonora è firmata dai Libra che schierano in formazione membri provenienti dai famosi Goblin. L’ultimo grande film di un genio del cinema.

Il giovane Rob lavora per un’impresa che si occupa di sgomberare le strade dai cadaveri degli eventuali incidenti. La sua seppur squallida professione gli permette tanto di procurarsi il pane quotidiano, quanto di alimentare il suo hobby principale: quello di conservare in paraffina parti umane (raccolte di soppiatto durante i turni di lavoro). La fortuna vuole che un giorno Rob abbia l’occasione di portare a casa per la sua dolce metà, Betty, con la quale condivide la stessa macabra passione, un cadavere completo seppur in avanzato stato di decomposizione. L’eccitazione per i due sarà così dirompente da indurli ad avere la sera stessa un intenso menage-a-trois con il nuovo compagno.
La bella vita per Rob durerà poco: il suo comportamento al lavoro non piace ai colleghi, i quali riporteranno ripetutamente note negative al superiore fino a farlo licenziare. Questa notizia piacerà poco anche a Betty, la quale lo abbandonerà con il gattino che lui le aveva comperato in regalo, ma portandosi via il nuovo cadaverico amante.
L’iniziale ira di Rob si trasformerà presto in disperazione e poi in una profonda depressione che il giovane proverà a colmare in tutti i modi senza alcun risultato, sfociando nel tragico e pirotecnico finale.
Uno dei film amatoriali dal più grande successo in assoluto, girato con un budget praticamente nullo e un cast costituito da un manipolo di amici del regista, Nekromantik è una delle opere cinematografiche autoprodotte più riuscite della storia. In pochissimi, contando anche registi con budget molto più rilevanti a disposizione, sono riusciti a ricreare un senso di perturbamento e di disturbamento elevati quanto in Nekromantik. Nel bene e nel male, l’opera è ancora oggi, dopo un quarto di secolo, al centro dell’attenzione degli appassionati, ritenuta da alcuni un capolavoro, da altri pura spazzatura.
È possibile ricongiungere Nekromantik con la letteratura tedesca ottocentesca, ad esempio col racconto “L’uomo della sabbia” di E.T.A. Hoffmann, nel quale viene trattata la relazione amorosa tra il giovane Nathaniel e una bambola meccanica. Passato un secolo e due guerre mondiali, il panorama horror tedesco porta come stendardo il tema dell’amore per il non vivente, ribadendone la potenza e l’enorme efficacia.
L’amore per il non vivente in Nekromantik rappresenta infatti il maggior elemento di perturbamento Freudiano, generato dall’illusione che il cadavere del film sia una creatura viva. Quello che fa Buttgereitt è ingannare il nostro inconscio, facendogli credere che il cadavere, che la nostra coscienza sa essere inanimato, sia in realtà vivo, esattamente come Hoffmann aveva fatto, secondo Freud, nell’Uomo della Sabbia. Da questo contrasto tra conscio e inconscio genera il senso di perturbamento freudiano. La differenza col racconto di Hoffmann sta nel protagonista: mentre Nathaniel credeva veramente che la bambola fosse viva (dando quindi uno spunto quasi ironico alla vicenda), in Nekromantik Rob sa perfettamente che quello che ha di fronte è un cadavere: è quindi l’inconscio che ha “ragione sulla ragione”, amplificando enormemente il senso di perturbamento e facendo crollare in toto le “ragioni della ragione”. C’è da sottolineare, inoltre, come non sia solo il rapporto erotico vero e proprio a generare questa sensazione, anzi il fattore scaturente è principalmente un altro: il sentimento di Rob (vero o solo ipotizzato) per il cadavere, il quale viene sottolineato e ribadito, dopo il rapporto sessuale, dalla disperazione del protagonista per essere stato abbandonato dal “suo amore”. Inutile dire che il regista non ha bisogno di esplicitare che la disperazione di Rob sia rivolta più al cadavere che a Betty, la quale riveste un ruolo secondario o addirittura quasi di sfondo.
Detto questo un cenno speciale va alla qualità tecnica ottenuta nei limiti di un budget pari a zero. Oltre alle musiche stupende, accompagnanti magnificamente la macabra vicenda, si mettono in risalto un’ottima fotografia e delle interpretazioni di molto sopra la norma per degli attori non professionisti. Gli effetti speciali gore, a parte il cadavere realizzato con lodevole quanto stupefacente finezza, presentano invece qualche difetto grossolano, dovuto soprattutto alla ristrettezza dei fondi, ma rimangono comunque efficaci e di grande impatto, oltre che di apprezzabile fattura artigianale. Infine, una nota speciale la merita la regia squisitamente introspettiva, grazie alla quale si deve probabilmente il grande (anche se relativo) successo del film.
Nekromantik è un film da vedere come pezzo di storia del cinema underground e come intimo rappresentante delle paure teutoniche, sempre le stesse ma ancora più violente di quanto fossero cento anni fa

Bava


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