Salute & Benessere

X Cintamani
Messaggio del 13-08-2007 alle ore 20:58:24
mi piace sempre leggere ciò che scrivi
cosa dirti,ora??!!nn ho parole...potrei solo scrivere in modo diverso ciò che hai gia scritto tu!
concorde con te
Messaggio del 05-08-2007 alle ore 15:38:46
ancora ti rispondo, scusa, come hai detto, questo ti dà la possibilità di meditare prima e non voglio risponderti banalmente, sono stanca, e sto riposando un po.
Messaggio del 04-08-2007 alle ore 00:27:54
Ciao Luzy

Lo chiedi ad una persona amante di internet, il mio giudizio potrebbe non essere obiettivo...
Le chat e gli avatar sono strettamente collegati: scelgo un nome diverso,particolare, ed entro in chat per "parlare" con altre persone ma di fronte a me in realta' ho un monitor, osservo testi ed eventualmente alcune immagini. Una situazione ben diversa da quella reale in cui vedo le
persone, osservo i loro gesti, le loro espressioni facciali, il loro abbigliamento, la congruenza fra cio' che dicono e le espressioni del loro viso, ascolto la loro voce, un'esperienza sensoriale completa insomma. Nella chat invece prevale una dimensione testuale, mi sembra di osservare tanti pensieri in successione e se non aggiungo qualche faccina e' facile fraintendere ...posso essere anonimo, assumere una nuova identita', sentirmi piu' libero di esprimermi dato che ho di fronte a me un monitor, non mi trovo all'interno di una stanza insieme ad altre persone, provo
dunque un effetto di disinibizione: possono emergere parti di me aggressive, oppure posso essere piu' amichevole di quanto non lo sia nella vita reale(!). Non si attivano i classici meccanismi di pregiudizio legati all'estetica, all'abbigliamento, etc. etc.: osservo soltanto un testo e
giudico il suo contenuto(se poi esiste una gallery con le foto reali dell'utente allora no), forse anche la forma... posso essere attirato dal simbolo e dalla foto di un avatar... Tutti sembrano "piu' uguali": esistono il testo e i simboli dell'avatar, i font del testo sono sempre gli stessi, il sito visualizzato e' lo stesso per tutti gli utenti... dunque mi sento anche parte di una comunita': condivido il sito, il modo di scrivere, le espressioni, le faccine... Trovo per magia quel punto di riferimento che nella vita di tutti i giorni sembra non esistere Se da una parte posso provare un effetto disinibente e' anche vero che non sono obbligato a rispondere subito come nei dialoghi faccia a faccia nella vita reale: posso riflettere per un tempo maggiore o addirittura rispondere dopo alcuni giorni (ad esempio in un forum), quindi anche l'aspetto temporale risulta alterato in alcuni casi o
forse piu' "flessibile" ...le distanze vengono azzerate: posso parlare in tempo reale con uno che si trova a New York e l'unica differenza e' il fuso orario: alle 20.00 tu chatti e a New York sono le 14.00 ...e' piu' facile stringere nuove amicizie e questo e' sicuramente un bene.

Le chat sono soltanto un ulteriore strumento di comunicazione: ovviamente tutto dipende dall'uso che ne facciamo e dalle nostre personalita'...

Alcuni esempi:

Ragazzo di ventiquattro anni, depresso, personalità dipendente: la sua fidanzata lo molla, lui diviene ancora piu' depresso, esce sempre meno da casa, rimugina spesso su pensieri negativi che lo avvolgono come in un vortice, sente di non avere piu' punti di riferimento. Una sera si collega ad una nuova chat, assume un nome che esprime sofferenza: all'improvviso si ritrova "circondato" di persone (ok, da solo di fronte ad un monitor, ma dietro quel monitor ci sono persone reali!), si sente piu' libero di parlare e sfogarsi, non si vergogna, racconta il suo malessere, trova persone ben disposte ad ascoltarlo... non sa chi sono eppure sembrano quasi piu'
disponibili dei suoi amici, trova perosne allegre che riescono a farlo sorridere come non avveniva da tempo, e giorno dopo giorno trova gradualmente la motivazione ad uscire di casa piu' spesso, a tornare alla "vita reale" con le ferite rimarginate... Niente male come risultato: avere amici 24 ore su 24 accendendo semplicemente il pc...

Adolescenti timidi: nelle chat possono disidentificarsi dalla loro timidezza ed apprendere abilità sociali che potranno poi sperimentare nella vita reale

Individui con personalità ossessiva: si trovano bene nelle chat: prevale una dimensione testuale simile ad un flusso di pensieri, esiste una distanza con l'interlocutore, possono "accendere e spegnere" relazioni con un colpo di mouse come e quando desiderano... possono esercitare e sfogare il loro bisogno di controllare tutto e tutti...

Gli istrionici invece possono finalmente soddisfare il loro desiderio di essere sempre e facilmente al centero dell'attenzione

Etc. etc.

Se la vita on line diviene il sostituto di quella ..."off line" allora le chat ed internet in generale sono "negative". Se invece la chat e' uno strumento ulteriore per comunicare, in aggiunta alla comunicazione nella vita reale, allora e' un bene... Divertente poi puo' essere fondere insieme vita on ed off line Esistono poi le situazioni intermedie in cui un individuo "si rifugia" nella vita on line a causa di problematiche personali e dopo un periodo dalla durata molto variabile torna alla vita di tutti i giorni...

Gli avatar sono espressioni di parti della nostra personalità, della nostra identità: possono essere i nostri aspetti peculiari, oppure parti che tentiamo di nascondere... in entrambi i casi grazie agli avatar,alle chat e ai forum queste parti vengono alla luce, possiamo divenirne cosi' maggiormente consapevoli per poi lavorarci sopra. Il risultato ideale potrebbe essere allora una loro maggiore integrazione, quindi un conseguente senso di maggiore benessere personale. A volte pero' ho visto casi di persone con una identità poco definita (per usare un
eufemismo) identificarsi in maniera eccessiva in un diversi avatar: in tali casi l'uso di avatar contribuiva purtroppo a mantenere la loro "dissociazione" L'integrazione delle parti di se' sarebbe il risultato ideale dell'uso degli avatar, quello piu' frequente invece e' lo sviluppo di aspetti del Se' che magari troveranno la loro integrazione nelle esperienze della vita off line... nei casi peggiori possiamo avere il perdurare di una dissociazione dell'identità se non addirittura una maggiore dissociazione.

Ben vengano gli avatar per tutti dunque: assumere nuove identità era un privilegio riservato ad attori, politici e criminali

In fondo una volta esistevano i radioamatori, i "pen friends"... le chat sono una loro evoluzione in un certo senso...

Ti cito poi una piccola ricerca:

"Secondo il sesto studio annuale sulle influenze di Internet nella vita reale, condotto dalla USC-Annenberg School Center per il Futuro Digitale, il 43 per cento degli utilizzatori di Internet che sono membri di comunità on line affermano di sentire un senso di appartenenza del tutto simile a quello che hanno nelle loro comunità 'reali'.
La Rete è stata fonte di intrattentimento, informazione, comunicazione sin dalla sua apertura al pubblico, nel 1994, ma solo ora riusciamo a misurarne la portata e a scoprire le nuove direzioni in cui sta Internet sta traghettando i suoi utenti. Lo studio si avvale del lavoro di oltre 2.000
persone che negli USA prendono regolarmente contatto, ogni anno, con le stesse famiglie, per capire come la tecnologia online stia cambiando la loro vita. Si è visto così ce Internet sta entrando sempre di più nella vita reale delle persone, attraverso siti personali, blogs, comunità online.
Le comunità infatti sono online, ma gli effetti che producono riguardano la vita reale. Più di un quinto dei membri di comunità on line (20,3 per cento) almeno una volta l'anno effettuano nella vita reale delle azioni legate alla loro vita di comunità virtuale. (Come si sa una comunità virtuale è una comunità di utenti di Internet che condividono idee, progetti, interessi
attraverso una esclusiva comunicazione on line, cioè sono individui che non si conoscono personalmente).
Questo vale soprattutto per l'attivismo sociale. Due terzi dei membri delle comunità on line che si occupano di problemi sociali (64,9 per cento) affermano di interessarsi di cause che non conoscevano prima di entrare in contatto con il gruppo di utenti della propria comunità su Internet. Più del 40 per cento (43,7 per cento) si occupano maggiormente di problemi sociali da quando hanno iniziato a frequentare i gruppi on line. Il 56,6 per cento di questi utenti si collegano almeno una volta al giorno, ed interagiscono con gli altri membri collegati nello stesso momento ( 70,4 per cento). Negli Stati Uniti il numero di persone che hanno un Blog su Internet è più che raddoppiato in tre anni (ora 7,4 per cento di utilizzatori, il 3, 2 per cento nel 2003). Il numero di utilizzatori che si occupano del loro sito Internet continua a crescere (ore 12,5 per cento degli utilizzatori).
In Rete ci si costruiscono reti di amicizie che poi spesso di incontrano di persona (1,6 persone nuove conosciute di persona dopo un incontro in Rete, dicono le statistiche per il 2006).
Nel 2006, il 37,7 per cento degli utilizzatori di Internet concordano che, da quando hanno cominciato a fare incontri on line, comunicano anche di più con i loro familiari e con gli amici e che questo non riduce il tempo speso nei consueti incontri faccia-a-faccia."

Le chat e tutte le potenzialità e funzionalità di internet sono delle risorse, usiamole bene, le relazioni possono migliorare grazie alle chat
Messaggio del 31-07-2007 alle ore 13:06:47
Mi interessa la tua opinione di professionista che sei, voglio sapere che pensi delle nuove relazioni interpersonali d'oggi, ad esempio le chat, hanno migliorato le relazioni o li ha peggiorato? le persone sono dietro un pc e non c'è più un contatto diretto, dopo il fatto di non fare vedere la propria personalità o anzi inventarsi una, cosa pensi? sono curiosa.
Ho cercato qualcosa su internet e non ho trovato niente, dopo ho domandato a mia sorella e lei non ha saputo rispondermi, evidentemente non è cosi diffuso come qui.

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