Salute & Benessere

Ecstasy
Messaggio del 13-08-2008 alle ore 00:02:22
...una sola pasticca non provoca automaticamente demenza in tutti i casi, si tratta cmq di interessanti studi recenti che necessitano di ulteriori conferme, e' anche vero che spesso per semplici disturbi fisici vengono prescritte sostanze discutibili, l'ho scritto anch'io nella mia risposta al tuo precedente intervento, su questo abbiamo la stessa opinione. Le case farmaceutiche hanno i loro interessi, sicuro, attualmente in USA stanno rifilando psicofarmaci pure ai cani "depressi" (..!!!). Intendevo dire cmq che spesso molti giocano con le sostanze pensando che solo l'eroina sia pericolosa: un tiro di coca, una pasticca ogni tanto invece sono tutto sommato "gestibili" ed invece molte ricerche recenti dimostrano che anche un uso limitato di tali sostanze è pericoloso, dato che in alcuni soggetti possono essere già riscontrati dei danni importanti, quindi, aggiungo io, meglio evitare tutto e non rischiare, abbandonare la filosofia del "provare una volta" e non credere agli stereotipi "droga leggera/droga pesante"

Messaggio del 12-08-2008 alle ore 08:01:03
Perdonami ma credo che non mi sono spiegato ..... che l'md faccia male è scontato , ma se fosse demenza credo che solo a Lanciano nelle vetrine d'abbigliamento le camice di contenimento sarebbero il capo più gettonato battutacce a parte..volevo solo sottolineare che per un semplice dolore mestruale ti rifilano una triptamina ..come negli anni 70 per l'influenza si usava fendimetrazina.... io mi fermerei qui la lista è lunga ..sò solo che le case farmaceutiche decidono cosa fà male e cosa no. E che molti medici a volte non conoscono nemmeno le molecole che ci rifilano, parlo di interazioni e non solo
Buona vita Namastè
Cintamani
Messaggio del 12-08-2008 alle ore 00:05:01
Non si tratta di barzellette ma di studi recenti, poi ovviamente una sola pasticca di ecstasy può essere pericolosa ma ci sono anche persone che la usano saltuariamente e sembrano non aver riportato danni immediati, tuttavia sulla tossicità e la pericolosità di tale sostanza non ci sono più dubbi, quindi la filosofia che io seguo è "meglio non rischiare se posso evitare l'ecstasy e divertirmi in altri mille modi..." e credo sia una filosofia utile a star bene. E' anche vero che in quello che mangiamo e in tanti psicofarmaci ci sono autentiche schifezze, qualcuno parlerebbe di "droghe legali". In tal caso però, diciamo nel caso degli psicofarmaci, se uno psicofarmaco basato su una sostanza "pericolosa" è necessario perchè sono talmente depresso da rischiare il suicidio allora ben venga lo psicofarmaco. Se invece viene prescritto così tanto per prescrivere qualcosa... allora hai ragione tu, ci sono tante sostanze dannose e legali in circolazione. E' un discorso davvero molto ampio, le variabili da prendere in considerazione sono numerose: una persona ansiosa ad esempio potrebbe avere problemi anche bevendo due caffè al giorno...
Comunque il messaggio che intendevo trasmettere è semplice: le droghe fanno male e tutte, senza distinzioni; per vivere non è necessario farne uso, già la morte e le malattie sono sempre in agguato quindi tentiamo almeno di evitare ciò che possiamo evitare. Tutto qui. E poi non capisco perchè appena si cita la pericolosità di una sostanza subito il discorso viene spostato su altre sostanze dannose ma legali quasi a trovare una giustificazione razionale per farne uso. A dire il vero io le evito entrambi. Capisco comunque quanto sia complesso questo argomento, ma conosciamo tutti i prezzi stracciati delle sostanze... fra l'altro ad aprile un'altra ricerca aveva dimostrato che il cervello degli adolescenti è predisposto maggiormente a fissare in memoria gli aspetti piacevoli delle sostanze, quindi le conseguenze sono peggiori per loro...
Poi non parliamo di quelle persone curate per anni a colpi di psicofarmaci senza mai andare da uno psicologo pur avendone bisogno...
E comunque ritengo che da persona adulta devo dire le cose come stanno, non come certi politici criminali che parlano ancora di droghe leggere e pesanti. Poi se uno usa droghe e non ha riscontrato danni particolari... sono felice per lui, ma con tutti i problemi della vita non vedo perchè uno debba mettersi a giocare con le droghe.... è pericoloso punto e basta. Se sto morendo e il medico mi prescrive un farmaco con droghe magari me lo prendo volentieri se può salvarmi la vita. Ma se la vita è ancora ok, perchè rischiare...?
Messaggio del 11-08-2008 alle ore 20:41:10

0-03-2008
Una sola pastiglia di ecstasy può provocare nel cervello alterazioni simili a quelle della malattia di Alzheimer e di altre patologie associate a demenza.

ma se barzellette?Vanno ancora in giro o vogliamo parlare di Patologie latenti ... scusa cintamani perchè non parlare delle benzodiazepine ..forse sono più vicine alla popolazione del forum o meglio anzichè la solita solfa sul'mdma parliamo più in generale di
AEM alpha-Ethyl-3,4,5-trimethoxy-PEA
2 AL 4-Allyloxy-3,5-dimethoxy-PEA
3 ALEPH 4-Methylthio-2,5-dimethoxy-A
4 ALEPH-2 4-Ethylthio-2,5-dimethoxy-A
5 ALEPH-4 4-Isopropylthio-2,5-dimethoxy-A
6 ALEPH-6 4-Phenylthio-2,5-dimethoxy-A
7 ALEPH-7 4-Propylthio-2,5-dimethoxy-A
8 ARIADNE 2,5-Dimethoxy-alpha-ethyl-4-methyl-PEA
9 ASB 3,4-Diethoxy-5-methoxy-PEA
10 B 4-Butoxy-3,5-dimethoxy-PEA
11 BEATRICE 2,5-Dimethoxy-4,N-dimethyl-A
12 BIS-TOM 2,5-Bismethylthio-4-methyl-A
13 BOB 4-Bromo-2,5,beta-trimethoxy-PEA
14 BOD 2,5,beta-Trimethoxy-4-methyl-PEA
15 BOH beta-Methoxy-3,4-methylenedioxy-PEA
16 BOHD 2,5-Dimethoxy-beta-hydroxy-4-methyl-PEA
17 BOM 3,4,5,beta-Tetramethoxy-PEA
18 4-Br-3,5-DMA 4-Bromo-3,5-dimethoxy-A
19 2-Br-4,5-MDA 2-Bromo-4,5-methylenedioxy-A
20 2C-B 4-Bromo-2,5-dimethoxy-PEA
21 3C-BZ 4-Benzyloxy-3,5-dimethoxy-A
22 2C-C 4-Chloro-2,5-dimethoxy-PEA
23 2C-D 4-Methyl-2,5-dimethoxy-PEA
24 2C-E 4-Ethyl-2,5-dimethoxy-PEA
25 3C-E 4-Ethoxy-3,5-dimethoxy-A
26 2C-F 4-Fluoro-2,5-dimethoxy-PEA
27 2C-G 3,4-Dimethyl-2,5-dimethoxy-PEA
28 2C-G-3 3,4-Trimethylene-2,5-dimethoxy-PEA
29 2C-G-4 3,4-Tetramethylene-2,5-dimethoxy-PEA
30 2C-G-5 3,4-Norbornyl-2,5-dimethoxy-PEA
31 2C-G-N 1,4-Dimethoxynaphthyl-2-ethylamine
32 2C-H 2,5-Dimethoxy-PEA
33 2C-I 4-Iodo-2,5-dimethoxy-PEA
34 2C-N 4-Nitro-2,5-dimethoxy-PEA
35 2C-O-4 4-Isopropoxy-2,5-dimethoxy-PEA
36 2C-P 4-Propyl-2,5-dimethoxy-PEA
37 CPM 4-Cyclopropylmethoxy-3,5-dimethoxy-PEA
38 2C-SE 4-Methylseleno-2,5-dimethoxy-PEA
39 2C-T 4-Methylthio-2,5-dimethoxy-PEA
40 2C-T-2 4-Ethylthio-2,5-dimethoxy-PEA
41 2C-T-4 4-Isopropylthio-2,5-dimethoxy-PEA
42 psi-2C-T-4 4-Isopropylthio-2,6-dimethoxy-PEA
43 2C-T-7 4-Propylthio-2,5-dimethoxy-PEA
44 2C-T-8 4-Cyclopropylmethylthio-2,5-dimethoxy-PEA
45 2C-T-9 4-(t)-Butylthio-2,5-dimethoxy-PEA
46 2C-T-13 4-(2-Methoxyethylthio)-2,5-dimethoxy-PEA
47 2C-T-15 4-Cyclopropylthio-2,5-dimethoxy-PEA
48 2C-T-17 4-(s)-Butylthio-2,5-dimethoxy-PEA
49 2C-T-21 4-(2-Fluoroethylthio)-2,5-dimethoxy-PEA
50 4-D 4-Trideuteromethyl-3,5-dimethoxy-PEA
51 beta-D beta,beta-Dideutero-3,4,5-trimethoxy-PEA
52 DESOXY 4-Methyl-3,5-Dimethoxy-PEA
53 2,4-DMA 2,4-Dimethoxy-A
54 2,5-DMA 2,5-Dimethoxy-A
55 3,4-DMA 3,4-Dimethoxy-A
56 DMCPA 2-(2,5-Dimethoxy-4-methylphenyl)-cyclopropylamine
57 DME 3,4-Dimethoxy-beta-hydroxy-PEA
58 DMMDA 2,5-Dimethoxy-3,4-methylenedioxy-A
59 DMMDA-2 2,3-Dimethoxy-4,5-methylenedioxy-A
60 DMPEA 3,4-Dimethoxy-PEA
61 DOAM 4-Amyl-2,5-dimethoxy-A
62 DOB 4-Bromo-2,5-dimethoxy-A
63 DOBU 4-Butyl-2,5-dimethoxy-A
64 DOC 4-Chloro-2,5-dimethoxy-A
65 DOEF 4-(2-Fluoroethyl)-2,5-dimethoxy-A
66 DOET 4-Ethyl-2,5-dimethoxy-A
67 DOI 4-Iodo-2,5-dimethoxy-A
68 DOM (STP) 4-Methyl-2,5-dimethoxy-A
69 psi-DOM 4-Methyl-2,6-dimethoxy-A
70 DON 4-Nitro-2,5-dimethoxy-A
71 DOPR 4-Propyl-2,5-dimethoxy-A
72 E 4-Ethoxy-3,5-dimethoxy-PEA
73 EEE 2,4,5-Triethoxy-A
74 EEM 2,4-Diethoxy-5-methoxy-A
75 EME 2,5-Diethoxy-4-methoxy-A
76 EMM 2-Ethoxy-4,5-dimethoxy-A
77 ETHYL-J N,alpha-diethyl-3,4-methylenedioxy-PEA
78 ETHYL-K N-Ethyl-alpha-propyl-3,4-methylenedioxy-PEA
79 F-2 Benzofuran-2-methyl-5-methoxy-6-(2-aminopropane)
80 F-22 Benzofuran-2,2-dimethyl-5-methoxy-6-(2-aminopropane)
81 FLEA N-Hydroxy-N-methyl-3,4-methylenedioxy-A
82 G-3 3,4-Trimethylene-2,5-dimethoxy-A
83 G-4 3,4-Tetramethylene-2,5-dimethoxy-A
84 G-5 3,4-Norbornyl-2,5-dimethoxy-A
85 GANESHA 3,4-Dimethyl-2,5-dimethoxy-A
86 G-N 1,4-Dimethoxynaphthyl-2-isopropylamine
87 HOT-2 2,5-Dimethoxy-N-hydroxy-4-ethylthio-PEA
88 HOT-7 2,5-Dimethoxy-N-hydroxy-4-(n)-propylthio-PEA
89 HOT-17 2,5-Dimethoxy-N-hydroxy-4-(s)-butylthio-PEA
90 IDNNA 2,5-Dimethoxy-N,N-dimethyl-4-iodo-A
91 IM 2,3,4-Trimethoxy-PEA
92 IP 3,5-Dimethoxy-4-isopropoxy-PEA
93 IRIS 5-Ethoxy-2-methoxy-4-methyl-A
94 J alpha-Ethyl-3,4-methylenedioxy-PEA
95 LOPHOPHINE 3-Methoxy-4,5-methylenedioxy-PEA
96 M 3,4,5-Trimethoxy-PEA
97 4-MA 4-Methoxy-A
98 MADAM-6 2,N-Dimethyl-4,5-methylenedioxy-A
99 MAL 3,5-Dimethoxy-4-methallyloxy-PEA
100 MDA 3,4-Methylenedioxy-A
101 MDAL N-Allyl-3,4-methylenedioxy-A
102 MDBU N-Butyl-3,4-methylenedioxy-A
103 MDBZ N-Benzyl-3,4-methylenedioxy-A
104 MDCPM N-Cyclopropylmethyl-3,4-methylenedioxy-A
105 MDDM N,N-Dimethyl-3,4-methylenedioxy-A
106 MDE N-Ethyl-3,4-methylenedioxy-A
107 MDHOET N-(2-Hydroxyethyl)-3,4-methylenedioxy-A
108 MDIP N-Isopropyl-3,4-methylenedioxy-A
109 MDMA N-Methyl-3,4-methylenedioxy-A
110 MDMC N-Methyl-3,4-ethylenedioxy-A
111 MDMEO N-Methoxy-3,4-methylenedioxy-A
112 MDMEOET N-(2-Methoxyethyl)-3,4-methylenedioxy-A
113 MDMP alpha,alpha,N-Trimethyl-3,4-methylenedioxy-PEA
114 MDOH N-Hydroxy-3,4-methylenedioxy-A
115 MDPEA 3,4-Methylenedioxy-PEA
116 MDPH alpha,alpha-Dimethyl-3,4-methylenedioxy-PEA
117 MDPL N-Propargyl-3,4-methylenedioxy-A
118 MDPR N-Propyl-3,4-methylenedioxy-A
119 ME 3,4-Dimethoxy-5-ethoxy-PEA
120 MEDA 3-methoxy-4,5-Ethylenedioxy-A [Erowid corrected]
121 MEE 2-Methoxy-4,5-diethoxy-A
122 MEM 2,5-Dimethoxy-4-ethoxy-A
123 MEPEA 3-Methoxy-4-ethoxy-PEA
124 META-DOB 5-Bromo-2,4-dimethoxy-A
125 META-DOT 5-Methylthio-2,4-dimethoxy-A
126 METHYL-DMA N-Methyl-2,5-dimethoxy-A
127 METHYL-DOB 4-Bromo-2,5-dimethoxy-N-methyl-A
128 METHYL-J N-Methyl-alpha-ethyl-3,4-methylenedioxy-PEA
129 METHYL-K N-Methyl-alpha-propyl-3,4-methylenedioxy-PEA
130 METHYL-MA N-Methyl-4-methoxy-A
131 METHYL-MMDA-2 N-Methyl-2-methoxy-4,5-methylenedioxy-A
132 MMDA 3-Methoxy-4,5-methylenedioxy-A
133 MMDA-2 2-Methoxy-4,5-methylenedioxy-A
134 MMDA-3a 2-Methoxy-3,4-methylenedioxy-A
135 MMDA-3b 4-Methoxy-2,3-methylenedioxy-A
136 MME 2,4-Dimethoxy-5-ethoxy-A
137 MP 3,4-Dimethoxy-5-propoxy-PEA
138 MPM 2,5-Dimethoxy-4-propoxy-A
139 ORTHO-DOT 2-Methylthio-4,5-dimethoxy-A
140 P 3,5-Dimethoxy-4-propoxy-PEA
141 PE 3,5-Dimethoxy-4-phenethyloxy-PEA
142 PEA PEA
143 PROPYNYL 4-Propynyloxy-3,5-dimethoxy-PEA
144 SB 3,5-Diethoxy-4-methoxy-PEA
145 TA 2,3,4,5-Tetramethoxy-A
146 3-TASB 4-Ethoxy-3-ethylthio-5-methoxy-PEA
147 4-TASB 3-Ethoxy-4-ethylthio-5-methoxy-PEA
148 5-TASB 3,4-Diethoxy-5-methylthio-PEA
149 TB 4-Thiobutoxy-3,5-dimethoxy-PEA
150 3-TE 4-Ethoxy-5-methoxy-3-methylthio-PEA
151 4-TE 3,5-Dimethoxy-4-ethylthio-PEA
152 2-TIM 2-Methylthio-3,4-dimethoxy-PEA
153 3-TIM 3-Methylthio-2,4-dimethoxy-PEA
154 4-TIM 4-Methylthio-2,3-dimethoxy-PEA
155 3-TM 3-Methylthio-4,5-dimethoxy-PEA
156 4-TM 4-Methylthio-3,5-dimethoxy-PEA
157 TMA 3,4,5-Trimethoxy-A
158 TMA-2 2,4,5-Trimethoxy-A
159 TMA-3 2,3,4-Trimethoxy-A
160 TMA-4 2,3,5-Trimethoxy-A
161 TMA-5 2,3,6-Trimethoxy-A
162 TMA-6 2,4,6-Trimethoxy-A
163 3-TME 4,5-Dimethoxy-3-ethylthio-PEA
164 4-TME 3-Ethoxy-5-methoxy-4-methylthio-PEA
165 5-TME 3-Ethoxy-4-methoxy-5-methylthio-PEA
166 2T-MMDA-3a 2-Methylthio-3,4-methylenedioxy-A
167 4T-MMDA-2 4,5-Thiomethyleneoxy-2-methoxy-A
168 TMPEA 2,4,5-Trimethoxy-PEA
169 2-TOET 4-Ethyl-5-methoxy-2-methylthio-A
170 5-TOET 4-Ethyl-2-methoxy-5-methylthio-A
171 2-TOM 5-Methoxy-4-methyl-2-methylthio-A
172 5-TOM 2-Methoxy-4-methyl-5-methylthio-A
173 TOMSO 2-Methoxy-4-methyl-5-methylsulfinyl-A
174 TP 4-Propylthio-3,5-dimethoxy-PEA
175 TRIS 3,4,5-Triethoxy-PEA
176 3-TSB 3-Ethoxy-5-ethylthio-4-methoxy-PEA
177 4-TSB 3,5-Diethoxy-4-methylthio-PEA
178 3-T-TRIS 4,5-Diethoxy-3-ethylthio-PEA
179 4-T-TRIS 3,5-Diethoxy-4-ethylthio-PEA




O MEGLIO DELLE SCOPERTE DI
Alexander and Ann Shulgin



DI COME E PERCHé CERTE SI ED ALTRE NO....
Messaggio del 03-04-2008 alle ore 23:08:56
è vero Casper....infatti io evito i farmaci
Messaggio del 03-04-2008 alle ore 16:06:27
Non meno pericolosa di tante medicine "legali".

Dannoso e illegale = brutto e cattivo, non si fa, MUORI

Dannosissimo e legale = tranquillo, tutt' apposte, compra, respira, vivi tranquillo.

Hai fatto benissimo ad aprire un post del genere, ci mancherebbe, ma è sempre la stessa storia....

Messaggio del 03-04-2008 alle ore 15:59:53
ie tutte na munnezza pensate a quello che mangiamo!!!!
Messaggio del 03-04-2008 alle ore 15:59:53
ie tutte na munnezza pensate a quello che mangiamo!!!!
Messaggio del 03-04-2008 alle ore 10:27:50
e'molto curioso,il confine tra il concetto di sostanza farmacologica e quindi di legalita',e quello di droga e quindi di illegalita'...:in conclusione ne hanno fatti di danni se'aziende farmaceutiche....e quanti farmaci dannosi si commerciano
Messaggio del 03-04-2008 alle ore 01:53:00
20-03-2008
Una sola pastiglia di ecstasy può provocare nel cervello alterazioni simili a quelle della malattia di Alzheimer e di altre patologie associate a demenza. La ricerca, durata due anni a cura dei laboratori del Neuromed, Istituto Neurologico Mediterraneo di Pozzilli (IS) e pubblicata il 19 Marzo sulla rivista Journal of Neuroscience (Busceti et al., 2008), ha dimostrato che l’ecstasy provoca alterazioni cellulari in aree cerebrali fondamentali per l’apprendimento e la memoria.
Lo studio è stato eseguito su topi trattati con la droga con la finalità di indagare gli effetti neurotossici dell’ecstasy a livello cerebrale. Sono stati scelti per lo studio regimi di dosaggio paragonabili a quelli che un giovane consuma una sera in discoteca (ovvero una pasticca di 120 mg). Si è scoperto che anche una singola dose di ecstasy (1 pasticca) è in grado di provocare alterazioni cellulari in aree cerebrali deputate al controllo della memoria, quali ad esempio l’ippocampo. Ma si è anche visto che se le dosi somministrate sono maggiori e ripetute nel tempo i segni di danno dell’Ippocampo sono maggiori. Secondo i ricercatori, alla luce di questi dati, è plausibile ritenere che soggetti che fanno ripetutamente uso di ecstasy, anche in un singolo episodio occasionale, possano andare incontro a serie riduzioni della capacità di apprendere e memorizzare. Inoltre, anche se in una bassissima percentuale di casi, l’assunzione di ecstasy può determinare un esito fatale di morte a causa della insorgenza di una sindrome serotoninergica. Il fatto che solo una bassissima percentuale di soggetti che usano la droga vada incontro ad esiti fatali non deve, tuttavia, indurre l’erronea considerazione che la maggior parte dei soggetti sia esente da effetti tossici.
Questo studio dimostra quindi come anche l’assunzione di una sola pasticca di ecstasy possa determinare effetti neurotossici a lungo termine che potrebbero portare a demenza. In particolare: Le alterazioni provocate dal consumo di questa droga consistono in una sorta di disorganizzazione del citoscheletro (scheletro della cellula) delle cellule dell’Ippocampo dovuta a modificazioni chimiche delle proteine che ne fanno parte. Le proteine del citoscheletro modificate si aggregano formando dei grovigli intracellulari paragonabili a quelli presenti nei cervelli dei pazienti affetti da Alzheimer e altre forme di demenza (le taupatie).
Messaggio del 03-04-2008 alle ore 00:57:37
25-03-2008
Da un nuovo studio condotto su ventinove studi condotti in altrettanti paesi, e pubblicato sulla rivista Neuroscience and Biobehavioural Reviews è emerso che le donne che utilizzano ecstasy hanno un effetto di euforia maggiore rispetto agli uomini, ma soffrono di un calo nel tono dell’umore in misura molto maggiore nei giorni successivi. Inoltre sono esposte a rischi per la salute molto maggiori, in particolare di coma letale. Lo studio è stato presentato a cura della dott.ssa Kelly Allott del Centro di studi psichiatrici dell'Università di Melbourne, in occasione del Congresso Internazionale sulla salute mentale delle donne che si è tenuto in Australia, a Melbourne.
Secondo Kelly Allott le donne sono maggiormente sottomesse agli effetti delle sostanze stupefacenti, ottenendo dall’assunzione effetti più intensi sia in termini di euforia, sia poi in termini di down. Durante l’assunzione le donne hanno allucinazioni più vivide,più intense e più frequenti. Nei giorni successivi, però, man mano che passa la sensazione di benessere, sono colpite da effetti negativi, soprattutto dell’umore e rischiano di provare questi effetti negativi più a lungo. Il fatto che finora gli uomini siano stati considerati maggiormente a rischio era dovuto al fatto che i maschi assumono maggiori quantità di droga, magari mescolandola con altre sostanze. Sul perché le donne siano invece più sensibili all’ecstasy, afferma ancora la dott.ssa Allott, si possono fare solo delle ipotesi. "E' possibile che l'ormone sessuale femminile estrogeno aumenti la sensibilità agli effetti di sostanze come la 3,4 metilendiossimetamfetamina (Mdma), la sostanza base dell'ecstasy che agisce sul sistema della serotonina, che a sua volta ha effetto sull'umore". Oppure si potrebbero trovare delle differenze nelle caratteristiche della struttura cerebrale o nel modo in cui maschi e femmine metabolizzano le sostanze stupefacenti.
Messaggio del 03-04-2008 alle ore 00:55:29
27-03-2008
"La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga presenta i dati e le statistiche del consumo di droga in Italia per il 2007. Il report, giunto ormai alla XXVI edizione, presenta un consuntivo sullo stato del narcotraffico e si presta ad essere uno strumento utile a fini statistici per l’individuazione di risposte strategiche al costante avanzare della minaccia rappresentata dal traffico di sostanze stupefacenti. Attraverso l’analisi dei dati provenienti dagli organismi investigativi italiani e dalla rete degli Esperti Antidroga, dislocata nelle aree di produzione e transito delle sostanze stupefacenti, è in grado di fornire dati e statistiche rispetto non solo all’andamento del fenomeno a livello internazionale, ma anche nazionale e regionale, fino ad arrivare al territorio provinciale e comunale.
La produzione di cocaina, e soprattutto di eroina, a livello mondiale non accenna a diminuire, e l’Europa insieme agli Stati Uniti si presenta come il primo mercato mondiale di consumo di ogni tipo di sostanze stupefacenti. In Italia, in particolare, i dati relativi al consumo nazionale per il 2007 ci definiscono tra i primi mercati della cocaina e il secondo dell’eroina, dietro quello britannico.
In Italia nel 2007 sono anche aumentati il numero dei decessi legati alla droga: sono 38 in più, 589 vittime in tutto l’anno, rispetto al 2006. dato allarmante è che la vittima più giovane non era ancora maggiorenne, e le fasce di età maggiormente a rischio sono sono quelle che vanno dai 30 ai 34 anni (morti 117 uomini e 9 donne) e dai 35 ai 39 (117 uomini e 7 donne). I minori sono 1.031, il 2,92% del totale. La maggior parte dei decessi si è registrata nelle regioni Campania, Lazio, Lombardia ed Emilia Romagna. E le province di Roma, Napoli e Perugia raccolgono il 31,03% dei morti a livello nazionale, in pratica una vittima su tre.
Come negli Stai Uniti e in gran Bretagna anche in Italia è allarme per il consumo delle droghe sintetiche: +193,67% e si è passati dalle 133.979 dosi del 2006 alle 393.457 del 2007. La Lombardia è la prima regione italiana per il sequestro di ecstasy e metamfetamina, lo scorso anno sono state sequestrate 213mila dosi. Secondo il Piemonte con il sequestro di 78mila pastiglie.
Altro dato allarmante che emerge dal Report è il coinvolgimento delle donne nel traffico. Sono state 3.175 quelle individuate, con un incremento rispetto all'anno precedente del 2,95%.
Rodolfo Ronconi, direttore dell’Antidroga invita a leggere con intelligenza le statistiche presentate dalla Polizia di Stato «Purtroppo quello delle droghe è un mercato che continua a tirare. Colpisce il “gradimento” in larghe fasce giovanili delle sintetiche, ecstasy in particolare. E per diversi motivi: il basso costo di una dose; l’idea, assolutamente sbagliata, che non produca danni; l’illusione che sia una droga socializzante». I dati per il 2007 indicano anche uno sforzo crescente rappresentato da un risultato positivo, che è valutato tra i primi negli ultimi quindici anni. Se si confrontano ad esempio “le statistiche decennali dei decessi per esempio: negli ultimi 35 anni ben 21.422. Nel 1966 i decessi per overdose furono 1.566, l’anno scorso 589.”
Messaggio del 03-04-2008 alle ore 00:47:54
02-04-2008
Il consumo di ecstasy aumenta anche nel nostro paese, vediamone allora alcune caratteristiche tratte dalle pubblicazioni in uso nei SerT:

L’ecstasy è una sostanza psicoattiva sintetica che agisce sia come stimolante che come allucinogeno. Fa sentire pieni di energia e induce una distorsione temporale e percettiva, oltre che aumentare il piacere derivante dalle esperienze tattili. E’ nota anche come MDMA, acronimo del suo nome chimico metildiossimetanfetamina. Danneggia il cervello ed è tossica a livello dei neuroni e, in alcuni casi, può determinare la morte. Viene assunta in genere per via orale sotto forma di pastiglie o capsule e i suoi effetti hanno una durata di circa 3-6 ore. Benché l’MDMA sia universalmente conosciuto col nome di ecstasy, degli studi hanno dimostrato che le pastiglie di ecstasy spesso contengono numerose altre sostanze oltre all’MDMA, che sono dannose. Fra queste sostanze troviamo: metamfetamina, caffeina, dextromethorphan, efedrina e cocaina. Inoltre, come molte altre droghe, l’ecstasy solitamente non viene preso da solo; spesso viene assunto insieme ad altre sostanze, ad esempio alcol e marijuana.

Produce effetti di eccitamento e, al tempo stesso, effetti di natura psichedelica. Genera empatia, aumenta la capacità di comunicare con gli altri, accresce il desiderio sessuale, potenzia le sensazioni e le percezioni ma, contemporaneamente, provoca esperienze depersonalizzanti, lievi disturbi delle percezioni sensitive, a volte stati di psicosi con allucinazioni della durata di diverse ore e insonnia pronunciata.

L'ecstasy venne sintetizzata per la prima volta agli inizi del 900 dalla società farmaceutica tedesca Merck che cercava una sostanza che facesse dimagrire. Venne chiamata Mdma ma non fu mai messa sul mercato. Durante la prima guerra mondiale venne somministrata ai soldati in trincea per poter loro permettere di sopportare meglio la fame, il freddo e di affrontare il nemico. Conquistò popolarità solo negli anni 80 principalmente negli Stati Uniti, grazie alla sua ritenuta capacità di abbassare lo stato di ansia e la resistenza psichica dei soggetti. Venne impiegata nelle cosidette "terapie di coppia" come mezzo con cui affrontare i "nodi" dei rapporti di coppia, con la supervisione di un analista. Negli ultimi anni il suo consumo è aumentato considerevolmente diffondendosi come club drug nelle feste rave e nelle discoteche per i suoi effetti stimolanti ed empatogeni.

Secondo il decreto legge sulle droga n° 49 del 21 febbraio 2006, chi viene trovato con una dose che rientra nella quantità considerata "ad uso personale", nel caso dell'ecstasy 750 mg, pari a 5 pastiglie, viene punito con le seguenti sanzioni: ritiro della patente, del passaporto o del permesso di soggiorno per gli stranieri. La legge prevede invece, la reclusione da 6 a 20 anni e la multa da 26.000 a 260.000 euro per chi "coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, cede, distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa, consegna".

Il termine "ecstasy" si riferisce a sostanze sintetiche che sono chimicamente correlate alle anfetamine ma che si differenziano in qualche modo da queste per gli effetti prodotti. All'interno del gruppo ecstasy, la sostanza più nota è la 3,4 metilendiossimetanfetamina (MDMA), sebbene, talvolta, nelle pastiglie di ecstasy si ritrovino altri suoi analoghi (MDA, MDE, ecc.). Queste sostanze sono note anche come "entactogeni" (ossia "che toccano dentro", empatogeni) per lo specifico effetto che producono sull'umore. A volte provocano effetti solitamente correlativi alle sostanze allucinogeni.

MECCANISMO D'AZIONE L'ecstasy agisce dopo 20-40 minuti dall'assunzione ; il massimo effetto si raggiunge dopo circa 1 ora e permane per 4/8 ore. Gli effetti comunemente ricercati e riportati sono uno stato di benessere, euforia e piacere, sintonia con l'altro, facilità di comunicazione; le percezioni vengono intensificate, la musica si sente meglio e i colori appaiono più intensi. L'ecstasy è dotata anche di effetti allucinogeni con distorsione delle percezioni sensoriali. Se associata all'alcool risulta molto pericolosa anche per i gravi disturbi di vigilanza che sembrano essere i responsabili di un gran numero di incidenti stradali, le cosiddette "stragi del sabato sera". Tracce del consumo di ecstasy permangono nelle urine per 2-4 giorni.
Gli EFFETTI FARMACOLOGICI prodotti nelle ore successive l'assunzione includono modificazioni comportamentali di tipo neurovegetativo (agitazione psicomotoria, tachicardia, aumento della vigilanza etc.) e neuropsichiatrico (euforia, dispercezioni, aumento della fiducia in se stessi, etc.). Sono presenti secchezza della bocca e dilatazione delle pupille, contrazione prolungata dei muscoli mandibolari e sfregamento delle arcate dentarie.
Fra gli EFFETTI TOSSICI ACUTI particolare rilevanza hanno l'ipertermia che può portare al decesso, il coma, l'insufficienza renale acuta, danni epatici, episodi psicotici, aritmie, ansia, insonnia, etc. Situazioni ambientali come quelle delle discoteche con affollamento e rumore associati alla disidratazione favoriscono l'instaurarsi della tossicità acuta. Queste situazioni vanno affrontate in pronto soccorso; nell'attesa è necessatrio abbassare la temperatura corporea con spugnature fredde.
GLI EFFETTI SUL CERVELLO L'ecstasy influisce sul cervello incrementando l'attività di alcuni neurotrasmettitori fra cui la serotonina e la dopamina. La serotonina è un neurotrasmettitore sche svolge un ruolo importante nella regolazione dell'umore, del sonno, del dolore, dell'appetito, delle emozioni e di altri comportamenti. Questo eccessivo rilascio di serotonina dà luogo alle sensazioni piacevoli derivanti dalle'uso di ecstasy. Il rilascio di elevate quantità di serotonina rende il cervello deficitario di questo importante neurotrasmettitore e contribuisce a generare quei comportamenti pericolosi e quegli effetti negativi che caratterizzano chi ne fa uso. Numerosi studi su animali hanno dimostrato che l'uso della sostanza può danneggiare i neuroni che sono implicati nel trasporto della serotonina, anche nel lungo termine. Secondo alcune ricerche i consumatori abituali di ecstasy sperimenterebbero, per lunghi periodi, confusione, depressione, perdita di memoria e riduzione della capacità di elebaorazione. Sono stati rilevati dei cambiamenti nell'attività cerebrale delle regioni che riguardano la cognizione, le emozioni e le funzioni motorie.

Grazie per l'attenzione





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