Messaggio del 15-02-2006 alle ore 17:01:01
IL PALAZZO CROGNALI - LA VERA STORIA
Il Palazzo venne acquistato da Donato Crognali quando, nel 1804, dopo aver conseguito il titolo dottorale a Napoli, si stabilì a Lanciano.
L’antica dimora era appartenuta all’illustre e benemerito giureconsulto Antonio Cinerini il quale, morto nel 1791, fu il fondatore del Monte omonimo, ovvero una borsa di studio, amministrata dal Comune di Lanciano, destinata ad agevolare nello studio delle Leggi, presso l’Università di Napoli, giovani lancianesi.
Doveva certamente trattarsi di una già signorile costruzione, di dimensioni con ogni probabilità più ridotte rispetto all’edificio odierno.
Certamente il nuovo proprietario, viste le sue larghissime disponibilità, avrà contribuito non poco all’arricchimento della costruzione.
Si può con tutta probabilità ascrivere a questa fase la costruzione dell’atrio di ingresso e dello scalone che presentano caratteristiche tipologiche costruttive e decorative assai simili a coevi edifici cittadini.
Alla metà dell’800, quando Antonio Crognali si vide riconosciuta la dignità marchionale, si possono far risalire quegli elementi che sottolineano tale raggiunto prestigio: la corona che campeggia sul portale d’ingresso e le altre numerose quanto pregevoli opere in ferro battuto che ancora si trovano collocate in diversi punti del vasto complesso architettonico, ma soprattutto i quattro grandi portali in noce che immettevano nelle sale del primo piano, attualmente scomparse, che recavano gli emblemi dei quattro quarti in cui era suddiviso lo stemma dei Crognali.
Alla morte dell’ultimo Marchese di Castelnuovo, Vincenzo Paolucci Crognali, l’edificio passò in eredità al fratello Candido ed alla di lui consorte Maria De Michele e alla sorella Antonietta Paolucci coniugata Migliore, i quali, negli anni successivi alla II Guerra Mondiale lasciarono eredi dei loro beni le Suore Piccole Operaie del Sacro Cuore che si occupavano dell’assistenza alla ragazze orfane e pertanto l’edificio fu destinato ad ospitare il Collegio gestito dal suddetto ordine religioso.
La trasformazione in collegio di questa interessante costruzione fu tra gli elementi più negativi per la sua conservazione, andando ad alterarne i principali elementi di decoro interno, (forse attualmente nascosti sotto gli strati di pittura più recente) e il crollo di tutta l’area prospiciente la via dei Bastioni avvenuta per eventi bellici durante l’ultimo conflitto mondiale, né si può tacere di certi interventi di ricostruzione che ne hanno compromesso l’aspetto esterno, facendo perdere, fortunatamente in maniera non irreparabile, quei carattere di monumentalità che certamente in origine l’edificio doveva mostrare.
All’interno rivestono un certo interesse un piccolo ambiente destinato ad oratorio, decorato con stucchi e risalente probabilmente al XIX secolo, la pavimentazione di alcune sale e gli infissi lignei, molti dei quali attribuibili alla fine del ’700.
Il Palazzo fu fino al secondo dopoguera la residenza della più ricca famiglia Lancianese.
Il suo ingresso era detto popolarmente "il portone senza chiavi". Il Marchese Crognali infatti lo fece realizzare senza serratura e quindi "senza chiavi" in modo da sottolineare che con le sue larghe ricchezze poteva permettersi di mantenere una persona che aprisse e chiudesse il portone.
Messaggio del 15-02-2006 alle ore 17:14:14
ma come fai a dare soldi ai cittadini per comprarsi casa...
e poi a chi spetterebbero, seguendo quale ordine sociale ed economico??
il palazzo è da ristutturare quindi i cittadini con un reditto medio non possono certo permettersi di spendere una cifra del genere per poter rendere vivibile la casa....
inoltre è lo stato che deve dare l'opportunità alle persone in difficoltà di poter vivere sotto un tetto pagando poco o niente a seconda delle possibilità..... senza creare nuovi propietari privati...
concludendo visto che comunque se la casa è di proprietà dell'ente
e lo stesso che paga l'ICI senza gravare sulle spalle del inquilino, non ti sembra che questa soluzione sia la più vantaggiosa per tutti?????
ma come fai a dare soldi ai cittadini per comprarsi casa...
Non era esattamente questo il problema che intendevo sollevare ma cmq posso risponderti.
Come si fa? semplice! come si fa in tutte quelle regioni dove vengono erogati dei buoni casa in danaro, secondo una graduatoria simile a quella per l'assegnazione di una casa popolare.
Se non ricordo male, in Emilia Romagna succede appunto così.
Non sono contrario alla costruzione di case popolari solo che se vengono a costare quasi 3500 euro a mq comincio ad insospettirmi.....
Messaggio del 15-02-2006 alle ore 17:33:44
Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
Articolo 2
Patrimonio culturale
4. I beni del patrimonio culturale di appartenenza pubblica sono destinati alla fruizione della collettività, compatibilmente con le esigenze di uso istituzionale e sempre che non vi ostino ragioni di tutela.
francamente sono basito ke un edificio storico sia adibito a case popolari...è stupido e forse anke illegale
Messaggio del 15-02-2006 alle ore 17:39:55
il campanile anche, ci escono 3 splendidi mini-appartamenti...
ovviamente mi faccio cacciare dal nucleo famigliare, faccio risultare che sono un nullatenente e chiedo la casa popolare al secondo piano con vista su piazza perchè il mio reddito è solo quello dei googli sul mio blog
Messaggio del 15-02-2006 alle ore 17:50:21
Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
Art. 20. Interventi vietati
1. I beni culturali non possono essere distrutti, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione.
Ma qui evidentementemente le leggi della Repubblica non valgono... abbiamo il Codice Frentano!
Messaggio del 15-02-2006 alle ore 17:58:03
A quanto pare qui vige la regola dell "Ugnuno fa un po' come gatto gli pare!"
"E ci scrivono pure, i concorsi di idee, le conferenze stampa, gli articoli, e pure i libri.."
Tr aprentesi vorrei sapere quei 14 nuovi nuclei familiari dove la emttono la macchina... A già! C'è il parcheggio a Pozzo Bagnaro!
Messaggio del 16-02-2006 alle ore 17:00:38
Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
11 Beni oggetto di specifiche disposizioni di tutela
1. Fatta salva l’applicazione dell’articolo 10, qualora ne ricorrano presupposti e condizioni, sono beni culturali, in quanto oggetto di specifiche disposizioni del presente Titolo:
a) gli affreschi, gli stemmi, i graffiti, le lapidi, le iscrizioni, i tabernacoli e gli altri ornamenti di edifici, esposti o non alla pubblica vista, di cui all’articolo 50, comma 1;
Art. 50. Distacco di beni culturali
1. E’ vietato, senza l’autorizzazione del soprintendente, disporre ed eseguire il distacco di affreschi, stemmi, graffiti, lapidi, iscrizioni, tabernacoli ed altri ornamenti, esposti o non alla pubblica vista.
Messaggio del 16-02-2006 alle ore 17:16:17
Conte per caso in cantina ti ritrovi anche quattro portoni in legno di noce intagliato sormontati da 4 stemmi raffiguranti i diversi quarti di Casa Crognali come questo?
Messaggio del 17-02-2006 alle ore 00:53:28
La cosa più ridicola (e tragica allo stesso tempo) è che il disegno dell'inferriata del portale era il logo del progetto di "restauro"!!!
Messaggio del 20-02-2006 alle ore 16:01:12
Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
Art. 170. Uso illecito
E’ punito con l’arresto da sei mesi ad un anno e con l’ammenda da euro 775 a euro 38.734, 50 chiunque destina i beni culturali indicati nell’articolo 10 ad uso incompatibile con il loro carattere storico od artistico o pregiudizievole per la loro conservazione o integrità
Messaggio del 20-02-2006 alle ore 16:03:45
BRUSUEIN, ma quando cacchio è che ti candidi che così ti voto? ------------ Editato da Micolao il 20/02/2006 alle 16:04:06
Messaggio del 09-03-2006 alle ore 16:33:09
Oggetto: Segnalazione finalizzata alla notifica ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004 dell'immobile denominato Palazzo dei Marchesi Crognali Paolucci di Castelnuovo sito in Lanciano nella Via dei Frentani.
Il sottoscritto ..................................., nato ..................il giorno .......................del mese ...................dell'anno ........................ed ivi residente al civico ................................................Frentani,
SEGNALA
alla V/s Spett. Amm. che il Palazzo dei Marchesi Crognali Paolucci di Castelnuovo riveste notevole interesse storico - artistico secondo quanto riportato nell’allegata documentazione, che esso, al contrario di quanto disposto all’art. 29. comma 4 del decreto legislativo n. 42 del 2004, è stato oggetto di operazioni non finalizzate all’integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali ma di interventi tali da recare pregiudizio grave alla sua conservazione e integrità, e alla corretta salvaguardia dei peculiari caratteri tipologici, costruttivi e decorativi di notevole interesse storico - artistico eventualmente presenti, e che è stato privato, in violazione all’art. 3 comma 1 lettera a) del decreto legislativo n. 42 del 2004, degli elementi di cui all’allegata documentazione;
AUSPICA
- che siano salvaguardati i caratteri tipologici costruttivi e decorativi, le tipologie costruttive e compositive, gli elementi di finitura, gli apparati decorativi ed ogni altro elemento architettonico che costituisca caratteristica storica dell'edificio e sue pertinenze;
- che il Palazzo dei Marchesi Crognali Paolucci di Castelnuovo sia urgentemente riconosciuto d’interesse storico artistico particolarmente importante, a causa del suo riferimento con la storia politica, dell'arte, della storia e della cultura in genere ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004, con particolare riferimento all’art. 10 del succitato decreto legislativo, alla sentenza del Consiglio di Stato (sez. VI) del 5 ottobre 1995, n° 1362 “…I beni di interesse storico – artistico appartenenti agli enti pubblici territoriali sono assoggettati “ex – lege” al regime di vincolo previsto dalla legge 1 giugno 1939 n° 1089, senza che occorra alcun provvedimento impositivo o notificazione previa.”, alla sentenza del Consiglio di Stato (sez. VI) del 28 giugno 1995, n° 65 “ Nel concetto di enti e istituti legalmente riconosciuti, di cui all’art. 4 della legge 1 giugno 1939 n° 1089, rientrano anche gli enti pubblici economici, in quanto, pur svolgendo vera e propria attività imprenditoriale, avendo natura pubblicistica, sono tenuti ad indirizzare la propria condotta alla salvaguardia dei primari interessi della collettività, tra cui quello relativo alla tutela dei beni di interesse storico artistico.” e soprattutto alla sentenza della Corte Costituzionale (sez. VI) del 19 aprile 1996, n° 586 che stabilisce che lo stato di degrado o di cattiva conservazione o di parziale distruzione di un bene di rilevante interesse storico artistico non è preclusivo dell’imposizione del vincolo, ai sensi dell’art. 1 della legge 1 giugno 1939 n° 1089, secondo i motivato apprezzamento discrezionale dell’amministrazione.
- che il Palazzo dei Marchesi Crognali Paolucci di Castelnuovo, coerentemente con quanto stabilito all’art. 20 comma 1 del decreto legislativo n. 42 del 2004 non sia adibito ad usi incompatibili con il suo carattere storico artistico, oppure tali da recare pregiudizio alla sua conservazione e integrità;
- l’applicazione dei provvedimenti di legge secondo quanto stabilito dalla normativa in vigore qualora siano accertate eventuali responsabilità o omissioni, a termini di legge, delle persone preposte, secondo il relativo ordinamento, alle funzioni in materia attribuite all'ente proprietario e all’ente vigilante.
Certo del Vostro interesse e sicuro del Vostro rapido intervento, nella attesa di sollecito riscontro, Vi porgo i più cordiali saluti.
Messaggio del 11-03-2006 alle ore 11:02:07
Oggi alle 15.00 al palazzo degli studi ci sarà un convegno sul recupero del partimono edilizio con la presenza del soprintendente per i beni culturali architettonici
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare!!!!
Se me ne sarà data la posssibilità farò un intervento sulla scandalosa situazione di Lanciano!
Messaggio del 16-07-2006 alle ore 18:30:28
Nei giorni scorsi è riapparso il martello pneumatico per portare avanti i lavori!
Correte a vedere le vestigia medievali che sono riapparse!!!