Messaggio del 27-02-2007 alle ore 19:58:37
Cari Rurali, per la serie "il nuovo che avanza" ecco un nuovo meraviglioso monumento venuto ad arricchire la nostra MERAVIGLIOSA città!
Messaggio del 27-02-2007 alle ore 21:10:50
molto meglio di prima , abbellire il cuore del centro storico mi sembra una cosa giusta specialmente se poi si associa l'utile al dilettevole
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 10:45:20
Da quello che ho sentito dire qualcuno dei proprietari fa parte dell'associazione che si occupa di portare avanti e SALVAGUARDARE le tradizioni culturali e non del quartiere, vedete un po' voi
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 10:46:22
bruce, tu che ne sai a pacchi di 'ste cose: ma non dovrebbe esserci uno straccio di legge che vieta aborti del genere?
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 13:30:24
beh, hanno costruito 4 box dove prima c'era un muro pericolante e zozzo... qual'è il problema?
a meno che quel muretto non me lo chiamate monumento d'interesse nazionale...
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 17:13:38
Io capisco benissimo che ci sono 2 forme di Restauro urbano, una legata all'aspetto romantico del termine ovvero al "congelamento" dei beni che ci sono, l'altra intesa come "ripristino" o restauro critico dove vengono effettuati miglioramenti e non adeguamenti. ma mettere dei garage per auto cambiando completamente il territorio storico, creando una dissonanza tra gli edifici e la strada proprio non lo tollero. com'è che si dice?
chi ha i soldi può fare tutto... va bè che importa, tanto Lanciano resterà per sempre il "medioevo dell'abruzzo".
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 17:23:48
Sott'a la casa me.... tutte la ggente me ve v'vdeè.... ci so fatte nu garage pe dispette a cacchedune ..........
Messaggio del 28-02-2007 alle ore 17:45:12
ho saputo anche io chi sono i proprietari di 'sti capolavori, due di loro sono spesso attivi nel dire "salviamo il quartiere", "rivalutiamolo", eccetera. altro che chiacchiere, a calci in culo porco due.
beh, hanno costruito 4 box dove prima c'era un muro pericolante e zozzo... qual'è il problema?
a meno che quel muretto non me lo chiamate monumento d'interesse nazionale...
ma sì...tutte le mura urbiche sono pericolanti...costruiamo garage di rinforzo lungo tutto il perimetro della città storica
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 14:49:00
ma quanta amarezza
quel bel lavoretto dei box auto lo vidi mentre incominciavano a gettare il dolce cementino armato...bella l'idea di cammuffarlo a rustico
tanto ormai tutto è apparenza...
aspetto con ansia il passare di qualche annetto...un mattoncino cadrà qua, un mattoncino si staccherà di là...il lamierino si ossiderà...che decadenza
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 17:51:12
a quando l'apertura della biglietteria per gli autobus nel torrione aragonese e di un distributore di GPL nel fossato delle Torri Montanare?
anche il pian terreno del Campanile in piazza si presta bene per l'apertura di una concessionaria della mercedes (visto che tanto oramai la zona pedonale di piazza plebiscito è un parcheggio selvaggio a tutte le ore )
al primo piano vedrei bene l'ennesima succursale del Caffè ai Portici, mentre al secondo ci metterei una ditta di onoranze funebri (vista la penuria di giovani a lanciano, ) ma non escludo l'apertura della milionesima agenzia di lavoro interinale
la Fonte del Borgo ricoperta - tanto ormai stona con i grattacieli lì attorno - e quella di Civitanova demolita per far posto al SERT vista l'alta concentrazione di pere che si rinvengono quotidianamente.
Da domani dichiaro aperta la raccolta firme per riportare il pescivendolo nell'auditorium Diocleziano I luoghi di cultura vanno assolutamente riconvertiti in luoghi di agri-cultura e di urino-cultura!
Messaggio del 01-03-2007 alle ore 18:09:31
quante chiacchiere inutili...
magari poi quel muretto crollava e si parlava di incuria... degrado urbano... abbandono del centro storico... almeno cosi' abbiamo anche tolto quattro mezzi meccanici dalla strada!!! alla don benzi
bruce, per la cactus convention fammi sapere in quale data decidi di farla,dato che sei il presidente plenipotenziario...
Messaggio del 02-03-2007 alle ore 01:27:41
Mal comune... mezzo gaudio?
da http://www.primadanoi.it
PESCARA – A pochi giorni dalla visita di Vittorio Sgarbi, chiamato dall'amministrazione comunale e da un ristretto gruppo di uomini di cultura del capoluogo adriatico, per la lettura della Divina Commedia nella chiesa di San Cetteo, non tardano le dichiarazioni del noto uomo politico nonché storico dell'arte in merito alla condizione edilizia che caratterizza, in questo momento, la città di Pescara.
Se nella chiesa di San Cetteo Sgarbi si è ritrovato «per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita» non gli è andata meglio quando alcuni suoi amici di Pescara e dintorni, tra cui Anita Boccuccia, Andrea Iezzi e Giancarlo Cerullo, lo hanno accompagnato per una 'ronda' notturna a Pescara Portanuova.
La destinazione non è stata via delle Caserme o corso Manthonè bensì i luoghi delle demolizioni De Cecco e delle aree limitrofe.
Alle 2.30 di notte Vittorio Sgarbi è di fronte al rendering dell'ipotetica stazione di gusto 'futuribile' che dovrebbe prendere il posto di quella lasciata, ormai da anni, in stato d'abbandono.
«Non è possibile – esclama il critico d'arte – in questa città già era rimasto così poco...>.
Lo stato d'incredulità di Vittorio Sgarbi si trasforma in ira quando, dall'obbrobrio previsto per la stazione ferroviaria, si trova davanti al grattacielo De Cecco; «mostro edilizio senza anima, stile e garbo».
Nella sua ricognizione notturna nota anche gli edifici dell'industria Bucco, ora Fater, minacciati anche loro dalle demolizioni, e l'area dell'ex palazzo di gusto bizantino sito di fronte al medesimo grattacelo, il quale è stato tirato giù in due giorni da Vincenzo Fanì, a metà gennaio.
Sconvolto da tali interventi vuole assolutamente parlare con il sindaco D'Alfonso, il quale non è reperibile al telefono, ma prima di ripartire per Roma chiede ai suoi amici pescaresi di metterlo in contatto con la stampa locale per alimentare una discussione costruttiva con l'amministrazione.
Il desiderio di Vittorio Sgarbi è quello di promuovere un confronto tra l'anima di una città, che diventa sempre più flebile, e un gruppo di governo poco attento alla storia e alla memoria di Pescara.
«Tutti gli interventi urbanistici promossi in questo periodo sono pericolosissimi e irragionevoli», ha detto Sgarbi, «questi colpiscono la Pescara di fine '800 e dei primi anni del '900. Quello che si sta verificando è frutto della mancanza di norme determinate dall'esaltazione e dalla divinizzazione del mondo cantieristico, promosso da qualche architetto affamato di fama. A Pescara – ha proseguito Vittorio Sgarbi – c'è una Sovrintendenza latitante e un'amministrazione comunale ambiziosa; è per questo motivo che saltano le regole e la tutela di edifici ritenuti inutili e non rappresentativi per la città. Pescara – ha concluso il noto critico d'arte – non deve cercare altrove la sua identità perchè la sua anima è da recuperare in quei palazzi destinati alla demolizione. Mi auguro solo che le mie parole possano suscitare qualche intervento nel prossimo consiglio comunale».