La Piazza
Che questo sia uno strano paese me ne accorgo ogni giorno di più.
Ieri mattina, dopo essere uscito, cosa ho dovuto leggere sui manifestini dei quotidiani? LO STORICO STABILIMENTO POZZOLINI??????
Cioè fatemi capire voi, stanno distruggendo i Bastioni, che hanno mille anni d storia, che rappresentano un elemento fondamentale dell'identità cittadina, se ne parla da giorni su questo sito, frequentato da parecchi giornalisti, da quel che so, e "nesciune arifiate"...
Poi mi tocca leggere un articolo sulla demolizione di uno "storico stabilimento industriale"?????
A parte che per essere considerato storico un immobile deve avere almeno 50 anni e qui ci siamo pelo pelo, a parte che lo stabilimento venne progettato, se non ricordo male, dall'Arch Ennio Villante i cui progetti sono stati vincolati dal Ministero per i beni Culturali, per cui siamo al paradosso che i disegni devono essere conservati e gli edifici possono essere abbattuti ma come mai tanto calore....
Giù lo storico Cpl - Imperial al suo posto 60 appartamenti
di WALTER BERGHELLA
LANCIANO - Dopo l'ex tabacchificio Ati e la rimessa bus Di Fonzo giù un altro pezzo della storia socio-economica di Lanciano. Ieri è partita la demolizione dello storico opificio della Cpl Imperial Pozzolini, marchio commerciale internazionale, in via del Mare. Da vedere che fine farà l’ex calzaturificio Torrieri. Poi si volta definitivamente pagina, con Lanciano sempre più votata all'edilizia residenziale negli storici siti. Ieri, emozionato dinanzi alle gru in azione, Claudio Pozzolini, figlio del capostipite Camillo che ha stretto rapporti anche con re Olaf di Norvegia, grazie all'importazione di baccalà.
Sotto i colpi delle benne crolla pezzo pezzo il primo edificio commerciale all'ingrosso della Pozzolini (che dal 1973 ha sede anche a Pescara), realizzato fra il 1954 e '56. Totale 8 mila metri quadrati, su 4 piani. Un edificio che per mezzo secolo è stato il quartiere generale Pozzolini nel commercio e nella lavorazione di olio, miele, spezie, legumi secchi e altri prodotti a marchio Cpl. Nel recente passato agli spazi produttivi si sono affiancati i più moderni cash ed hard discount, come il marchio Sosty, fratello minore dei Sidis. Col fratello Luciano, Claudio Pozzolini ha dato vita anche ad una società edilizia; e al posto dell'antica Cpl Imperial import-export ecco sorgere 60 appartamenti, costo mille 750 euro il metro quadrato. Un investimento sugli 8 milioni di euro per il neo residence "Diocleziano". «Le nostre attività - dice Claudio Pozzolini - proseguono in altri moderni stabilimenti di Lanciano e Mozzagrogna. Certo vedere abbattere il fulcro dell' attività di famiglia dà emozione. Purtroppo, per gli alti costi, non si è potuto raggiungere accordi con degli Enti per ospitare nella struttura servizi pubblici».
Cioè quello che non colgo è se sia un articolo sulla demolizione oppure sulla nuova costruzione (che se vi interessa constà di 60 appartamenti a 1750 euro a mq) che tra l'altro costituirà la magnifica veduta che si potrà godere dal ponte di Diocleziano.
Ai postumi l'ardua sentenza.
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Editato da Bruce Wayne il 01/11/2006 alle 14:37:25
Bruce che ti rovini a fare il fegato?
i soldi hanno la precendenza anche su una cosa di valore "storico" come questa

le emozioni arriveranno appena venderanno i m² che costruiranno.
mi meraviglio che dentro la cattedrale non hanno ancora fatto un' Hotel

non conviene più incavolarsi,la vogliono cosi Lanciano
Bruce,come( quasi) sempre hai ragione.Di fronte agli scempi si preoccupano di una normale operazione di riassetto per una sì storica,ma comunque ora SpA,la Pozzolini.I magazzini erano obsoleti,architettonicamente vecchi,assolutamente con nessun vincolo storico.E' bello fare i romantici con i soldi degli altri...se CPL(proprietaria dello "storico" edificio)non si evolve con queste operazioni,brutali ma regolari,ogni fine mese gli stipendi per 500 e passa persone che li bonificasse Walter Berghella(mi è pure simpatico) con il suo giornale.......Così vedrà che al posto dello "storico" la Cpl ci fa un centro di doumentazione sul commercio....o co va a coje le pimmadore.....
Bruce concordo nettamente con te

Purtroppo cultura e arte, come monumenti e tradizioni non smuovono l'interesse di ch scrive senza passione da troppo tempo. Il mestiere del giornalista come qualunque altro, si DEVE fare per passione; e non ci sono domeniche, festivi, la notte e il giorno si fondono, i pensieri sono in marcia continua, così come le orecchie e gli occhi sono in allerta....
Ma è ovvio che tutto il carro è trainato dal vile denaro, e politica e cronaca tirano più di beni storici, arte e cultura.... basta vedere la situazione a lanciano
Lo stesso vale per il giornalismo di indagine, troppa fatica, troppa poca remunerazione, poco amore per il lavoro che si fa....
Svitol guarda che Cpl è in regola,mo che a qualcuno piaceva sentire ancora la torrefazione per V.del Mare e dintorni so altri cazz.....il romanticismo futile si paga.
Personalmente odiavo quell'odore.
A me dell'abbattimento della Pozzolini proprio non me ne frega niente.... probabilmente non mi sono spiegato.
La mia attenzione era rivolta al problema dell'informazione in questa città.
Pof Pof concordo pienamente con te. Io avrei solo dettato delle prescrizioni un po' più rigorose per la tutela del paesaggio.
Idem,credimi me fott nind.Concordo che forse,anzi senza forse,potevano discutere con molta più intelligenza lo sviluppo del progetto,il contesto in cui è inserito(l'affaccio su la bellissima vecchia Langian non ha prezzo).......ma non è cosa di cui l'urbanistica ha competenza(mi sono spiegato male,volevo dire che sono una massa di incompetenti gnurandi).
BLA-BLA-BLA-BLA-BLA............
Allora adesso parliamo seriamente, visto a molti piace fa "le prufessure",
di storico lo stabilmento pozzolini di via del mare non ha prorio nulla,
l'ho già scritto da qualche altra parte vi piace a parlà sempre dopo che fanno le frittate.
Hanno fatto la frittata del vecchio ATLA e tutte "le prufessure" del tempo prima che la decisione veniva presa hanno aspettato a schierarsi perche pensavano ognuno di poter prendere un pezzetto di torta,
adesso ve lo ripeto una frittata che stanno preparando, è la STU del vecchio calzificio Torrieri con annessa cementifacazione di villa delle rose,
quindi si javema move, javema move m'ò !!!!
bruce, ti ho mandato un msg al cistitu, ti è arrivato?
Fuori concorso,forse basta anche fuori,guarda che so ditt la stessa cosa.Non c'e' nulla di storico in quel cumulo di cemento(nel quale tra l'altro ho trascorso bei momenti di fanciullezza,fatta di piccole cose,vale solo il ricordo).L'imprenditore(una societa' dei Pozzolini) ci puo' fare quel che gli pare(nel rispetto delle leggi).Dovevano battersi per sapere se si poteva fare o no,non sindacare su che cazz vo fa' na persona con i propri mattoni, non e' compito dei "giornalai".Spero di essere stato chiaro.
cosa c'entra con il giornalismo walter berghella?
POF POF, sei stato chiarissimo e la penso come te, chiunque
“n’ghe la rrobba sè p’ò fà quelle che vò, se le p’ò fà”,
mi riferivo a “le prufessure” che “nen n’zi sà mai che vonne, e tenne solo e sempre da di, quande sa da fà ..........”,
per quando riguarda invece torrieri e villa delle rose, da “langianese”
salveme la pista !!!!!!
Tanto clamore perchè si parla di Pozzolini che è per Lanciano una istituzione tanto quanto un sito storico quello che non mi va è tutto questo innalzare di palazzi poi ci si lamenta delle conseguenze Lanciano è troppo cementificata
Stessa cosa anche quando costruiva Cibotti.....Indignamoci(forse dovevano i nostri padri) quando si alzavano le "Torri Gemelle" a lu Cors,di cui sappiamo vita morte e miracoli.Va bò....
LANCIANESI, aripijemije la piste !!!!!!!!!!
fuori concorso, cosa vogliono fare con la pista? mi sono perso questa puntata...
Infatti, la pista è veramente in uno stato di abbandono totale

Un parco in pieno centro ridotto in quelle condizioni è un vero e proprio scempio

Il processo di cementificazione sta' alla base della coccia umana(ricchezza) e di conseguenza nell'attivita'politica cittadina,tanto per considerare la ns realta'.
Dopo aver distrutto la tranquillita' di tutta viale cappuccini(e le traverse parallele)divenuta invivibile a causa di palazzi costruiti pure in ex-aiuole ed invasa da macchine....mo tocca pure a via del mare....eh-gia' fa troppo gola il panorama..
COSA possiamo fare invece noi per villa delle rose....?
Riusciranno a cementificarla?????
Riusciranno a speculare????
....mbe' temo di si...la politica serve a questo.
Mi auguro che i cittadini vengano interpellati e possano decidere realmente(magari attraverso un "referendum cittadino reale")evitando PORCHERIE tipo la vasca(non c'azzecca nulla con il design del monumento antistante) per i maiali vicino a biagetto.
il sapiente è colui che sa di essere ignorante

...quindi...

Oddio Kabuto

hai capito bravo

Su villa delle rose stanno studiando la costituzione di una STU-Società Trasformazione Urbana, mezzo inquacchio pubblico/privato:
Principio fondamentale dell'inquacchio, è dare la possibilità al privato di edificare,
in cambio il privato deve rendere al pubblico la realizzazione di sevizi per la collettività (la nostra città e noi cittadini).
Fin quì va tutto bene, dove tutto va male sono le idee che si sono messi in testa,
Nen pù penzà di relizzà le torri gemelle e fa le giardinitte de le condominie,
o levà la piste e fa le multipiane pe l'autobusse.
Prima di fare un referendum inutile, siamo noi cittadini che dobbiamo proporre,
mo ci vò frantania provincia quanda ta da fà sentiì .........
Carissimo Fuori Concorso!
Il Calzificio Torriero, essendo di proprietà pubblica, è già tutelato dalla legge.
Almeno così sarebbe se qui fossero in vigore le leggi dello Stato Italiano ma sembrerebbe di no.
Per cui, se proprio non vuoi fare le chiacchiere come certi professori... invia una lettera di segnalazione indirizzata al:
Soprintendente regionale
per l’Abruzzo
arch. Roberto Di Paola
Via Portici di San Bernardino n°3
67100 L’AQUILA
con la quale richiedi che il Calzificio Torrieri in Lanciano sia urgentemente riconosciuto d’interesse storico artistico particolarmente importante, a causa del suo riferimento con la storia politica, dell'arte, della storia e della cultura in genere ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004, con particolare riferimento all’art. 10 del succitato decreto legislativo, alla sentenza del Consiglio di Stato (sez. VI) del 5 ottobre 1995, n° 1362 “…I beni di interesse storico – artistico appartenenti agli enti pubblici territoriali sono assoggettati “ex – lege” al regime di vincolo previsto dalla legge 1 giugno 1939 n° 1089, senza che occorra alcun provvedimento impositivo o notificazione previa.”, alla sentenza del Consiglio di Stato (sez. VI) del 28 giugno 1995, n° 65 “ Nel concetto di enti e istituti legalmente riconosciuti, di cui all’art. 4 della legge 1 giugno 1939 n° 1089, rientrano anche gli enti pubblici economici, in quanto, pur svolgendo vera e propria attività imprenditoriale, avendo natura pubblicistica, sono tenuti ad indirizzare la propria condotta alla salvaguardia dei primari interessi della collettività, tra cui quello relativo alla tutela dei beni di interesse storico artistico.” e soprattutto alla sentenza della Corte Costituzionale (sez. VI) del 19 aprile 1996, n° 586 che stabilisce che lo stato di degrado o di cattiva conservazione o di parziale distruzione di un bene di rilevante interesse storico artistico non è preclusivo dell’imposizione del vincolo, ai sensi dell’art. 1 della legge 1 giugno 1939 n° 1089, secondo i motivato apprezzamento discrezionale dell’amministrazione.
e altresì che il Calzificio Torrieri in Lanciano, coerentemente con quanto stabilito all’art. 20 comma 1 del decreto legislativo n. 42 del 2004 non sia adibito ad usi incompatibili con il suo carattere storico artistico, oppure tali da recare pregiudizio alla sua conservazione e integrità;
In bocca al lupo!
Per chi volesse vedere come viene spicconato un edificio del '400 per far passare dei tutbi sull'esterno tamponando il tutto con una bella "pacchiaranna" di cemento è sufficiente che passi lungo corso Roma di fianco, attaccato, alla chiesa di San Francesco.
Le sentenze purtroppo non valgono ma nel dubbio " Vi pozza minì na paralese!"
BRUSSE WEINE,
vedi che fi lu prufessore senza sapere quello che dici.
L'ex calzificio torrieri ha 9 proprietari, una minima parte anche il comune (solo la ex scuola).
Su quest'area vi è già approvato dal comune un progetto a comparto dal 1986,
ora con la STU devono solo trovare forma e modo per aumentare il volume edificabile (+25%) rispetto a quello previsto dal comparto.
Vu sapè ancora di più?..................
La parte del Comune è ope legis sottoposta a vincolo conservativo la qual cosa la salvaguarda nel caso la parte costituisca una unità distinta, estende il vincolo alle altre parti qualora si tratti di porzioni indistinte.
Chi è ca si fa lu prufessore senza sapè niende???

Casualmente in questi giorni ho tra le amni il progetto originale del calzificio da cui si evice che tutta l'area presenta caratteristiche di unitarietà...

Allora anche l'altra parte attaccata alla scuola (i capannoni dietro) non proprietà del comune è "ope legis".
Il progetto originale lo conosco meglio di tè sicuramente e n'ti ci mette,
vai a vedere quello che stanno per partorire ( i vincoli? PSSSS!?!).
Allora il comparto approvato che forse risale anche negli anni prima del 1986,
prevede la "ristrutturazione urbanistica" di aree dismesse e abbandonate (giobba),
nel caso dell'ex torrieri il vecchio comparto identificava diversi lotti dove ciascun proprietario poteva "ristrutturare a giobba" quando voleva seguendo il progetto guida, quello di edificare palazzi a puntate, come è successo in via de titta.
Se uno dei proprietari non era d'accordo ................
Fuori concorso! E' facile farsi gli svelti quando non ci metti il nome e la faccia.
Quello che stanno facendo non ti piace?
Bene allora invece di autocompiacerti della tua intelligenza superiore, scrivi una bella letterina a chi di competenza, l'indirizzo ce l'hai, oppure, qualora tu ravvisassi dei reati puoi rivolgerti alla magistraturatura.
E' troppo facile, non trovi, dire "fate questo e fate quest'altro" senza nemmeno metterci la propria faccia.
Vuoi salvare Torrieri e l'Ippodromo? Bene!
Io una strada te l'ho indicata.
Non è facile? lo so da me!
Tu cosa proponi?

dal sito del FAI
L’ “invasione” speculativa dell’antico borgo medioevale a Monticchiello ha riaperto il dibattito sulla tutela del territorio italiano. Istituzioni e organizzazioni specializzate si confrontano in Toscana.
di Luca de Leone
L’Italia del paesaggio e delle bellezze culturali e artistiche sembra essere arrivata a un bivio: la speculazione immobiliare, il cosiddetto “attacco del cemento”, sembra aver raggiunto dimensioni e diffusione non più accettabili per garantire un futuro al nostro presente. Insomma, la presenza dell’uomo si fa sempre più ingombrante, e non si tratta solo di una questione ambientale. Già il WWF in questo senso ha lanciato l’allarme: se continueremo con questo ritmo di consumo di acqua, suolo fertile, risorse forestali, specie animali, nel 2050 saremo costretti a emigrare su un altro pianeta.
Ma il pericolo, nel nostro Paese, coinvolge anche il patrimonio culturale e artistico. La goccia che ha fatto traboccare il vaso ormai già colmo da tempo è stata l’edificazione a Monticchiello di Pienza, in Toscana, di un pesante e distruttivo insediamento immobiliare ad alta valenza speculativa proprio sul dorsale dove sorge l’antico borgo medievale. Borgo che ha ricevuto peraltro dall’UNESCO ill riconoscimento come “Patrimonio mondiale dell’umanità”La miccia si è infiammata immediatamente, e la fiamma ha viaggiato rapida raggiungendo il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Rutelli, che si è subito affrettato a suggerire di “correggere e mitigare” tale insediamento.
Accanto alle Istituzioni, la discussione ha coinvolto anche le fondazioni e le associazioni specializzate, fra cui il FAI, che si è posto in prima fila per individuare una linea guida per ripensare tutti insieme la politica di tutela del territorio italiano, che coinvolge inevitabilmente tematiche importanti come il rapporto centro-perifieria, e le prerogative di Comuni, Province, Regioni e Governo centrale,Assieme a Italia Nostra, Legambiente, WWF e Comitato per la bellezza, il FAI ha organizzato proprio a Monticchiello, sabato 28 ottobre, un Convegno Nazionale che si pone l’obiettivo di ripensare l’intera questione del paesaggio italiano, ponendo il nuovo Governo di fronte a scelte ormai improrogabili. Scelte che dovranno essere prese con la finalità di porre un freno a quella speculazione immobiliare che, sempre più, stanno facendo breccia negli orientamenti e nella programmazione delle Amministrazioni locali.
Il dibattito sarà introdotto e diretto da Alberto Asor Rosa alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli, e vedrà la partecipazione di Carlo Ripa di Meana (presidente Italia Nostra), Roberto Della Seta (presidente Legambiente), Giulia Maria Crespi (presidente FAI), Fulco Pratesi (W.W.F.), Vittorio Emiliani (Comitato per la bellezza).
bastioni ieri

bastioni oggi


pur li cilluccie se ne te scappà


Fermiamo questi KRIMINALIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!
a sto punto radiamola al suolo lanciano e la ricostruiamo, no!?

voglio il doppio senso a via Umberto I e via Garibaldi

Cemento che ride,nuova lista alle prossime elezione,sindaco Cancarlo Pravettoni,meno verde+ cemento.Che schifo,povera citta' me,meno la vedo e meno soffro
Cemento che ride,nuova lista alle prossime elezione,sindaco Cancarlo Pravettoni,meno verde+ cemento.Che schifo,povera citta' me,meno la vedo e meno soffro
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