Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo

The Tree of Life
Messaggio del 16-06-2011 alle ore 11:08:51
Stupefacente.
Vi prego andatelo a vedere. Al cinema.
Messaggio del 16-06-2011 alle ore 11:41:46
andata
non è un film per me!!

però sì, è stupefacente!!

cmq aspettavo che qualcuno aprisse un post su questo film
ero curiosa di sapere cose se ne pensava
Messaggio del 16-06-2011 alle ore 12:15:43
Penelope, dove lo hai visto? Pescara? Chieti? alla Rocca di Gibilterra ancora niente.................
Messaggio del 16-06-2011 alle ore 12:25:45
io l'ho visto a megalò...giometti
Messaggio del 11-07-2011 alle ore 20:27:44
Fino a venerdì (credo, visto gli incassi) c'è anche al polycenter!
Messaggio del 13-07-2011 alle ore 11:20:46
ma quindi? commenti?
Messaggio del 13-07-2011 alle ore 14:37:56
Penelope, attendevo molto questo film (avendo già visto gli altri quattro precedenti), ma questa volta Mallick ha deluso tantissimo (ed è solo un eufenismo). Un film noioso, sconclusionato, quasi senza trama. La mano del regista si vede, ma ho l'impressione che questa volta si sia compiaciuto delle sue notevoli capacità registiche, quasi che volesse fare il suo film più personale, alla "8 e 1/2". Un film davvero brutto, una delle più cocenti delusioni che un valido regista mi abbia mai dato. Persone che conosco dicono (ovviamente sbagliandosi) che "2001: odissea nello spazio" (che ha ispirato questa boiata di Mallick) sia un film mediocre in quanto non si capisce assolutamente nulla. Beh, se avranno mai la disgrazia di guardare The tree of life, sono sicuro che cambieranno idea su 2001................il film di Kubrick è un capolavoro difficile, splendido da vedere e da sentire, che ti regala emozioni, da interpretare personalmente, come disse Kubrick. Non so cosa ci si trovi da interpretare di fronte al vuoto assoluto del film di Mallick.

p.s. Brad Pitt è discreto nel ruolo del padre, ma perchè sventolare ai quattro venti anche il nome di Sean Penn, quando praticamente lui non recita, e non per colpa sua, fa praticamente la comparsa, ma per colpa di Mallick?
Messaggio del 04-09-2011 alle ore 10:59:55
Una noia mortale. Non ho proprio capito il senso del film. Sequenze di immagini (quelle si, splendide) e nient'altro. In più momenti ho ceduto al sonno... e dire che avevo grandissime aspettative.
Messaggio del 25-02-2012 alle ore 08:57:11
Finalmente l'ho visto. Mi sono addormentato 15 volte durante il film, ma credo di non essermi perso niente comunque.
Messaggio del 25-02-2012 alle ore 11:13:17
io credo di sì invece
Messaggio del 25-02-2012 alle ore 11:27:19
sci, ma un film non è una mostra fotografica. E poi la critica più grossa che posso fare cè che mancava la musica di SuperQuark


Per vedere questo film ho pagato una persona che mi svegliava ogni dieci minuti
Messaggio del 25-02-2012 alle ore 11:43:35
sì Crasso ma dipende pure cosa ti aspetti da un film..io comunque avevo letto le recensioni e di conseguenza non mi aspettavo certo un film d'azione o una commedia
pertanto, forse calibrando le aspettative, mi sono appassionata nel corso del film alla poeticità delle immagini, alla delicatezza dei passaggi, alle musiche commoventi.. insimma questa è la mia opinione ma mi rendo conto che si tratta puramente di gusti
Messaggio del 25-02-2012 alle ore 17:59:29
certo, io ho apprezzato la bellezza delle immagini e delle musiche, ma il film non ha trama, non ha un racconto, non c'è una maturazione dei personaggi, un progresso psicologico.

A me piace molto fare dei paralleli con la letteratura che mi piace dividere in poesia e narrativa. Il parallelo lo faccio con Leone e Fellini rispetto a Omero e Leopardi.
Ma anche Leopardi, nel suo infinito, o Pascoli nella sua Cavallina storna, o Eugenio Montale nei suoi ossi di seppia, raccontano una storia.
Malick non racconta una storia, o se racconta qualcosa questo qualcosa è troppo debole.
Messaggio del 25-02-2012 alle ore 18:06:50
Eugenio Montale: I Limoni Facebook Twitter Stampa e-mail

Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati
: bossi ligustri o acanti.
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere

mezzo seccate agguanta noi ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.

Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l'odore dei limoni.

Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno piú languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità.

Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rurnorose dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo dei cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità.
Messaggio del 08-05-2012 alle ore 14:05:02

Il film più atteso dell'anno. Ancora più complessa di quanto fosse lecito attenderci. Le origini della vita in un percorso che attraversa spazio, tempo e memoria alla ricerca intima e umana del senso di tutto ciò che esiste. La mitologia dell'anima, contrasto tra natura e grazia secondo Terrence Malick, che parte dal privato per giungere all'universale in un gioco di metafore, simboli, dialoghi in una sinfonia d'immagini complessa e affascinante per raccontare la storia di una famiglia americana degli anni 50 come se fosse solo una cellula infinitesimale ma palpitante nel cosmo e nel processo di creazione.
Un film immenso che non si esaurisce nella semplice visione, che ne necessita ulteriori e ridisegna i confini stessi del cinema e che probabilmente non è nemmeno di questa epoca.

come mi ero già espresso sul mio blog il miglior film del 2011 e non solo.
Messaggio del 08-05-2012 alle ore 17:10:01



ma è solo la mia modesta opinione
mi riprometto di vedere il film dopo aver bevuto una tazzulella di caffé in un giorno di riposo.
Messaggio del 08-05-2012 alle ore 17:19:25
Messaggio del 08-05-2012 alle ore 17:21:20

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