Cinema, Teatro, Arte, Spettacolo

Errare è umano,
Messaggio del 14-11-2011 alle ore 22:26:50
Ognuno ha le sue cieche fisime
Messaggio del 14-11-2011 alle ore 19:23:07
Lo credo anch'io, così il giudizio potrà basarsi su una effettiva lettura e non su un autoimposto contraltare da discussione.
Messaggio del 12-11-2011 alle ore 20:35:08
Devo cominciare a leggerlo
Messaggio del 09-11-2011 alle ore 14:25:09
Ma da una creatura di Claudio Cecchetto cosa pretendete? E' come pretendere un vero artista dalla de Filippi....UTOPIA!
Messaggio del 08-11-2011 alle ore 19:55:07
Signor Rossini, la sua non è musica, è rumore
Messaggio del 08-11-2011 alle ore 17:15:57
è come tanti altri.
Messaggio del 08-11-2011 alle ore 13:59:53
So di tesi di linguistica su Fabio Volo.

Siamo una civiltà in declino.
Messaggio del 07-11-2011 alle ore 23:56:13
orgasmo-Atelkinanche Freud,reduce dall'ultimo a dangerous method,cosi'ti avrebbe definito
Messaggio del 07-11-2011 alle ore 21:57:34
Chi lo legge con continuità non è persona degna di stima.
Ho letto i suoi primi due testi agli albori del suo fantomatico regno, trovandoli meschini, furbi e mediocri. Da allora, non ho ovviamente preso altro di mia tasca ed economia, limitandomi al prestito: non è da me criticare qualcosa che non ho letto.
Fosse un mediocre qualunque, avrebbe la mia pena. Ma Volo è furbo, calcolatore e soprattutto imprenditore: sa bene come e quando vendersi, e qual è il suo pubblico di necessitanti autostima ed autocelebrazione ove attingere fama, soldi, sesso: in due parole, vita e futuro.
Il pericolo Volo è che è metastasi continua e ramificata: spazia di media in media, di età in età, di estrazione sociale in estrazione sociale. Non risparmia nessuno, come le peggiori malattie. Ma siamo senza vaccino, in una società che adora ammalarsi per giustificare, poi, ricette e pilloline.
Messaggio del 07-11-2011 alle ore 19:54:56

I punti di sospensione, le inutili congiunzioni all’inizio delle frasi legano e slegano da ogni vincolo razionale il linguaggio, non riuscendo nemmeno a presentarsi per la bellezza del suono: la comunicazione diventa una forma di superstizione che la stupidità fa con se stessa; la sentenza “voliana” è il paradigma dell’insulso che ha bisogno di essere comunicato e condiviso per essere redento, senza mai riuscire appunto a redimersi: la totale assenza della qualità del gioco nonsense glielo impedisce, data la serietà con cui tutto ambisce in lui a costare intorno ai nove euro ancor prima di potersi permettere qualsiasi autoironia.

Messaggio del 05-11-2011 alle ore 13:21:34
non ho mai letto un suo libro ma c'è chi me ne ha parlato bene.,persone degne di stima.

alla radio è piacevole ed intelligente ma non ho ancora avuto il "coraggio" di leggerlo...

prevenuto........come Vogue.
Messaggio del 05-11-2011 alle ore 12:39:29
Chi sarebbe?
Messaggio del 05-11-2011 alle ore 12:25:14
guarda trovi un muro sfondato!!!!!!!io odio le sue frasi,odio quel suo sapere che e'quasi assoluto in ogni discorso,sa tutto lui e'tutto lui....e i suo link utilizzati su fsb poi sono la ciliegina!!!!!!!!ne discuto senza aver mai letto un suo libro,un fottutto pregiudizio
Messaggio del 05-11-2011 alle ore 12:19:51
perseverare è: Fabio Volo.

Il mio nuovo testamento letterario.

"Tutto in lui ha l’estenuante puzza di scopate fatte grazie a un Siddharta di Herman Hesse fermo a pagina 24 sul comodino con un Buddha Bar in filodiffusione in un loft; [...] Fabio Volo è il tizio che mentre fai un discorso profondo, tira fuori al massimo Milan Kundera; [...] Fabio Volo è l’italiano che all’estero si galvanizza quando sente qualcuno parlare italiano per strada e sgomita con la fidanzata per farglielo notare; Fabio Volo è il souvenir estivo del mare che a settembre è kitsch pur essendolo sempre stato; Fabio Volo non sarà mio figlio".

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